A2A: ecco i risultati della trimestrale

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Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 30 settembre 2020. RIPORTIAMO IL COMUNICATO RIASSUNTIVO:

Il Gruppo A2A ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con apprezzabili risultati, pur operando in un contesto molto complicato, caratterizzato dal dilagare dell’emergenza sanitaria ed economica a seguitodella pandemia da COVID19

“Nel valutare i risultati di questi primi nove mesi – commenta l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini – siamo soddisfatti in particolar modo da quelli operativi: nonostante l’emergenza e le difficoltà causate della pandemia siamo riusciti a dare continuità e qualità ai nostri servizi, a garantire la tutela della salute dei nostri dipendenti e a mettere le basi per lo sviluppo futuro attraverso investimenti superiori a quelli realizzati nei primi 9 mesi del 2019.I risultati economico – finanziari, conseguiti in un contesto senza precedenti, confermano la solidità del Gruppo e la sua resilienza. La contrazione è di fatto imputabile prevalentemente alla BU generazione fortemente penalizzata da uno scenario energetico molto debole il cui impatto è stato contenuto, oltre che dalla strutturale pluralità delle fonti di produzione, da una accorta attività di copertura realizzata nei mesi precedenti. Il Gruppo, pur in uno scenario con prezzi del gas e dell’energia in contrazione- continua Mazzoncini – trae la sua forza dalla differenziazione dei propri Business e dal forte attaccamento ai territori che ci consentono di guardare ai prossimi mesi con tranquillità”.

La situazione emergenziale ha avuto forti ripercussioni sul quadro economico e finanziario mondiale, anche se con un diverso grado di intensità nei mesi. La curva epidemiologica e le relative misure di contenimento, infatti, hanno avuto nel periodo in esame un diretto riflesso sullo scenario economico: una forte caduta in concomitanza con le sospensioni delle attività disposte in primavera, seguita da una lieve ripresa nei mesi estivi. In particolare, l’economia italiana ha registrato nel terzo trimestre un forte recupero del settore manifatturiero e timidi segnali di miglioramento dell’export, che hanno favorito la risalita di alcuni indicatori di consumi e di prezzi, in parziale recupero e comunque più bassi rispetto all’anno precedente. Per quanto attiene i consumi energetici in particolare, il fabbisogno netto di energia elettrica in Italia nei primi nove mesi del 2020 è stato pari a 225.154 GWh, evidenziando una contrazione del 6,9% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019 (81.640 GWh nel terzo trimestre 2020, -3,1% rispetto al corrispondente periodo del 2019); nei primi nove mesi dell’anno in corso, inoltre, la domanda di gas naturale ha registrato un calo dell’8% rispetto al corrispondente periodo del 2019, attestandosi a 49.567 Mmc (13.722 Mmc nel terzo trimestre 2020, in linea con il medesimo periodo dell’anno precedente). In relazione alla dinamica dei prezzi dei beni energetici, nei primi nove mesi del 2020 la fase di decrescita dei prezzi già in corso è stata accentuata dall’emergenza sanitaria: il PUN (Prezzo Unico Nazionale) ha registrato valori estremamente bassi con minimi storici sia per il mese di maggio, con una quotazione pari a 21,79 €/MWh, che per il mese di giugno con 28,01 €/MWh, per poi iniziare la risalita raggiungendo nel mese di settembre il valore di 48,80 €/MWh. Nei nove mesi il PUN Base Load ha evidenziato una contrazione del 33,8%, attestandosi a 35,6 €/MWh, contro i 53,8 €/MWh del 2019; quotazioni medie in diminuzione sono state registrate anche per il prezzo nelle ore di alto carico (-32,2% per il PUN Peak Load che si attesta a 39,9€/MWh).Il prezzo medio del gas al PSV nel periodo in esame è stato pari a 9 €/MWh, in diminuzione del 45,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In tale contesto caratterizzato da dinamiche di consumi e prezzi comunque fortemente critiche, nonostante i segnali di ripresa del terzo trimestre, il Gruppo A2A è riuscito a conseguire risultati economico-finanziari soddisfacenti, contenendo la riduzione di marginalità e garantendo un livello di investimenti addirittura superiore a quello dell’anno precedente che già aveva registrato un valore record per l’azienda, nell’ambito di elevati standard di qualità dei servizi erogati e di sicurezza per il propri dipendenti.

Nei primi nove mesi del 2020 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 4.805 milioni di euro, in diminuzione del 10,7% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. La riduzione ha riguardato prevalentemente il mercato energetico all’ingrosso a seguito sia dei minoriprezzi dell’energia elettrica e del gas sia della diminuzione dei volumi venduti del portafoglio industriale gas, nonché i mercati retail gas e teleriscaldamento per i minori prezzi unitari e per le minori quantità vendute anche a causa della peggiore termicità. Hanno inoltre contribuito negativamente i ricavi relativi ai contributi tariffari riconosciuti ai distributori per l’annullamento dell’obbligo dei titoli di efficienza energetica (TEE) a causa del posticipo del relativo termine da maggio a novembre. Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 822 milioni di euro, in diminuzione di 64 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (-7,2%). Al netto delle partite non ricorrenti (+4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020 +26 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2019), il Margine operativo lordo ordinario è diminuito di 42 milioni di euro (-5%). La contrazione del risultato ordinario è stata principalmente determinata dalla diminuzione di marginalità registrata nella Business Unit Generazione & Trading penalizzata, come appena ricordato, da uno scenario energetico molto debole

Il Risultato Operativo Netto, pari a 400 milioni di euro risulta in calo di 52 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (452 milioni di euro). Tale variazione è riconducibile a: •diminuzione del Margine Operativo Lordo come sopra descritto (-64 milioni di euro);•incremento degli ammortamenti relativi principalmente agli investimenti effettuati nel periodo ottobre 2019 – settembre 2020 e al ripristino di valore degli impianti di A2A Gencogas a seguito di impairment test al 31 dicembre 2019 (-33 milioni di euro); •svalutazione per 43 milioni di euro effettuata nel terzo trimestre 2019 relativa alla discarica di Grottaglie in conseguenza delle ridotte capacità reddituali future sulla base della sentenza del Consiglio di Stato del 28 agosto 2019 (+43 milioni di euro) •accantonamenti netti derivanti da minori accantonamenti a fondo rischi nell’anno in corso e maggiori rilasci di fondi rischi e crediti eccedenti effettuati nell’anno precedente (+2 milioni di euro).L’Utile Nettodi pertinenza del Gruppo nei primi nove mesi del 2020 risulta pari a 219 milioni di euro, in diminuzione del 12,4% rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2019. Tale variazione è riconducibile alla diminuzione del Risultato Operativo Netto per le ragioni sopramenzionate e all’aumento della quota di utile destinato ai terzi mitigati dalla diminuzione degli oneri finanziari netti e delle imposte.

4 La Posizione Finanziaria Netta di Consolidato al 30 settembre 2020 risulta pari a 3.381 milioni di euro (3.154 milioni di euro a fine 2019). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nei primi nove mesi del 2020 la PFN si attesta a 3.249 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa pari a 95 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019.

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