Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Settembre 2024

Dragaggio per l’industria metalmeccanica e mineraria

in Economia/Manifatturiero/Meccanica by

Il dragaggio è una tecnica utilizzata in diverse situazioni, come la manutenzione dei corsi d’acqua, rimuovendo sedimenti che potrebbero comprometterne la navigabilità. Tuttavia, il dragaggio è particolarmente rilevante nell’industria metalmeccanica e mineraria. Grazie all’uso di draghe personalizzate, è possibile estrarre risorse preziose dai bacini idrici, successivamente riutilizzabili a livello industriale.

Cos’è il dragaggio?

Il dragaggio consiste nella rimozione dei sedimenti dal fondo di un bacino idrico tramite appositi macchinari chiamati draghe. Esistono numerosi modelli di draghe, differenti per dimensioni, funzionalità e potenza.

Applicazioni nell’industria metalmeccanica e mineraria

Nell’industria metalmeccanica e mineraria, il dragaggio ha diverse applicazioni che vanno oltre l’estrazione di minerali.

  • Estrazione di minerali: Il dragaggio è utile per estrarre materie prime come argilla, ghiaia e materiali preziosi accumulati sul fondo di laghi e fiumi.
  • Manutenzione dei trasporti: Le industrie che utilizzano fiumi, laghi e porti per il trasporto dei materiali devono rimuovere periodicamente i sedimenti per garantire la navigabilità.

Tecnologie applicate nel dragaggio

Le draghe utilizzano diverse tecnologie per raggiungere obiettivi specifici:

  • Draghe aspiranti: Utilizzano pompe per aspirare acqua e sedimenti dal fondale.
  • Draghe a benna: Scavano e sollevano direttamente i sedimenti, ideali per materiali pesanti.
  • Draghe a catena e idrauliche: Utilizzate per situazioni specifiche, richiedono una progettazione precisa per scegliere il macchinario più adeguato.

Vantaggi del dragaggio

Il dragaggio offre numerosi vantaggi:

  • Efficienza estrattiva: Consente l’estrazione di grandi quantità di materie prime in tempi ridotti, migliorando la produttività e riducendo i costi operativi.
  • Versatilità: Permette di scegliere il modello di draga più adatto alle caratteristiche del bacino idrico, operando con precisione e minimizzando l’impatto sull’ecosistema.

In conclusione, il dragaggio è una tecnica fondamentale per l’industria metalmeccanica e mineraria, offrendo soluzioni efficienti e sostenibili per l’estrazione e la manutenzione dei bacini idrici.

InJob, nel 2024 crescono ricavi (+10,4%) e utili (+28%)

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Prosegue anche nei primi sei mesi del 2024 il percorso di consolidamento di inJob, recruitment company specializzata in profili professional. La Società, dal 2021 parte di W-Group – gruppo internazionale multi-brand e multi-mercato di human resource solutions, fondato e guidato da Federico Vione – ha registrato nella prima metà d’esercizio ricavi pari a 41,5 milioni di euroin aumento del 10,4% sullo stesso periodo del 2023. Una crescita double digit che risulta ancora più importante se si considera la generale situazione di mercato, oggi generalmente flat, per il mondo del lavoro. Da sottolineare anche il valore degli utili che, anche grazie agli importanti investimenti realizzati, alla messa a terra di diversi progetti strategici e all’apertura di nuove filiali, si sono attestati a più di 7,5 milioni di euro (+28%).

Tra i fattori che hanno contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo di inJob sicuramente i Career Center, attraverso i quali la Società ha avviato nell’ultimo biennio un processo di espansione territoriale che la vede essere, oggi, tra le principali realtà a livello nazionale e a Nordest, con 30 sedi, di cui due aperte nella prima metà del 2024, a Oderzo (TV) e Bussolengo (VR). Una crescita che ha saputo, al contempo, trainare anche le assunzioni: nel 2024, infatti, inJob chiuderà l’anno con più di 200 dipendenti.

Ma inJob ha dimostrato la sua solidità anche per quanto riguarda il suo core business, ovvero la selezione di personale qualificato per i settori e per i brand più rappresentativi del Made in Italy. Nel primo semestre 2024 ha infatti somministrato 4.500 profili (in aumento del 14% sul primo semestre del 2023) a oltre 1200 aziende clienti (in crescita del 30% sul medesimo periodo).

In Lombardia in particolare, le sue 8 sedi sul territorio (Bergamo, Brescia, Cremona, Milano, Suzzara, Treviglio, Palazzolo Sull’Oglio, Montichiari) hanno somministrato quasi 1400 profili (+8%) a quasi 390 aziende clienti (+8%).

«Le performance positive di inJob, in netta controtendenza rispetto all’andamento statico del mercato, sono un segnale chiaro: stiamo costruendo una piattaforma solida per affrontare il futuro del lavoro e per ridisegnare le dinamiche del recruitment e dell’occupazione in Italia» commenta Enrica Ronchi, Managing Director di inJob. «Tali risultati sono il frutto della nostra capacità di leggere i trend globali e al tempo stesso anticipare le esigenze delle aziende e dei talenti del territorio: per le prime offriamo servizi a 360 gradi – tra cui formazione, politiche attive ed investimenti strategici nell’headhunting – mentre per i secondi ci focalizziamo sulla loro Attraction attraverso iniziative di welfare, diversity & inclusion e sostenibilità. Questa strategia ci consente di creare nuove opportunità e al tempo stesso generare valore aggiunto. Per questo, nei prossimi mesi, lanceremo sul mercato un nuovo brand, che ci permetterà di occupare ben presto nuovi spazi di mercato».

I prossimi eventi della Camera di Commercio di Brescia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

Pubblichiamo in questo articolo tratto da Brescia news i prossimi eventi promossi dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia.

95/24 – RASSEGNA REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0, OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI

Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Lombardia Sud e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati allaTransizione 5.0. Prossimo appuntamento:

8 ottobre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie tessili
Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

96/24 – RENTRI: MODULI FORMATIVI GRATUITI

Secondo modulo formativo gratuito per le imprese sul R.E.N.T.Ri. – Il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, organizzati dalla Sezione Regionale della Lombardia:

Modulo 2 – 16 ottobre 2024 alle ore 10.30: Adempimenti per la gestione di FIR, registri di carico e scarico e illustrazione dei servizi di supporto.
Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

97/24 – WEBINAR EMISSIONI IN ATMOSFERA: LA NUOVA DIRETTIVA ETS ED IL MECCANISMO CBAM

RIPROGRAMMATO: 27 settembre – dalle ore 9.30 alle 11.00

Il webinar, organizzato dalle Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Varese, in collaborazione con Ecocerved, offre una panoramica delle modifiche apportate al sistema EU-ETS dall’introduzione del nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere CBAM.

Maggiori informazioni e iscrizioni al sito BergamoSviluppo

98/24 – WORKSHOP AVVIA LA TUA IMPRESA: PRIMI PASSI E VALUTAZIONI PER CREARE IL TUO BUSINESS

2 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00 presso la sala C della sede camerale

L’incontro, gratuito e in presenza, dedicato ad aspiranti e neo imprenditori, è un’occasione per acquisire le prime informazioni per l’avvio di un’attività imprenditoriale, affrontando i temi della sostenibilità economica, dell’organizzazione imprenditoriale e della forma societaria.
Durante l’incontro sarà presentato il Progetto NEXT, servizi gratuiti di formazione e orientamento per gli aspiranti imprenditori.

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

Terapia ventilatoria con maschere CPAP: quando serve?  

in Economia by

La terapia ventilatoria con maschere CPAP è un trattamento medico che si avvale di strumenti in grado di supportare adeguatamente la respirazione di quei soggetti che, a causa di condizioni patologiche più o meno gravi, non hanno la capacità di respirare adeguatamente.

La terapia con maschere CPAP è una forma di ventilazione artificiale a pressione positiva; CPAP sta infatti per Continuous Positive Airway Pressure (in italiano Pressione Positiva Continua delle vie aeree) e si distingue da quella a pressione negativa, ormai obsoleta (il macchinario utilizzato è il cosiddetto “polmone d’acciaio”).

La terapia ventilatoria con maschera nasale CPAP è una forma di ventilazione non invasiva (diversamente dall’intubazione tracheale) basata sul ricorso a dispositivi che hanno come terminale delle maschere che il paziente indossa per alcune ore al giorno (nei casi più gravi quasi 24 ore su 24).

Quando si ricorre alla terapia con maschera nasale CPAP?

La terapia ventilatoria con maschera nasale CPAP risulta utile in numerose circostanze. È per esempio quella più comunemente usata nel caso della sindrome delle apnee notturne nel sonno, ma vi si ricorre anche per supportare la respirazione nei pazienti affetti da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), in coloro che soffrono della sindrome obesità-ipoventilazione, nei soggetti affetti da SLA e da sclerosi multipla e nelle persone che sono affette da malattie che causano una pneumopatia restrittiva.

Alla terapia con CPAP si ricorre spesso anche nel caso di alcune malattie di breve durata che però determinano difficoltà respiratorie.

Come facilmente si può intuire, la CPAP è un trattamento che nel caso di determinate patologie è di fatto indispensabile e, a seconda degli specifici casi, il dispositivo deve essere utilizzato dal paziente per diverse ore al giorno (se non addirittura per quasi tutta la giornata).

Le maschere per la terapia CPAP

Le maschere utilizzate per la terapia CPAP non sono tutte uguali e nel caso in cui sia necessario ricorrere ai dispositivi di ventilazione CPAP è fondamentale scegliere il modello che oltre ad assicurare la migliore qualità dell’erogazione di aria garantisca anche il massimo comfort, minimizzando il disagio di chi si trova a doverla indossare. Ovviamente, essendo a contatto con la pelle del soggetto e dovendo essere indossata per diverse ore al giorno è fondamentale che sia realizzata con materiali anallergici.

Per quanto riguarda i modelli, si distinguono tre tipologie principali di maschere: nasali, con olive nasali e oronasali.  Per scegliere quello più idoneo è necessario considerare vari fattori tra cui il modo di respirare, il modo di dormire, il portare o no gli occhiali, il soffrire di dermatite ecc.

Per ogni modello sono disponibili varie misure e può essere necessario un periodo di prova prima di trovare il modello adatto.

La maschera nasale standard

Il modello maggiormente diffuso è la maschera nasale standard, che si indossa sul naso e viene fissata con un laccio che passa dietro alla testa; è indicata per coloro che tendono ad avere un sonno abbastanza agitato cambiando spesso posizione, ma non è la scelta migliore per coloro che soffrono frequentemente di rinite e tendono a respirare con la bocca.

Le maschere con olive nasali

La maschera con olive nasali è un modello che si caratterizza per la scarsa invasività; come la precedente è una buona scelta per chi tende ad agitarsi durante il sonno e anche nel caso di chi indossa gli occhiali e deve usare la maschera anche durante le ore diurne. Non è una maschera indicata per chi ha le narici sensibili.

Le maschere nasali per la terapia CPAP

La maschera oronasale, altrimenti detta maschera facciale, è il modello più ingombrante, ma è la scelta più idonea per chi dorme a pancia in giù e a coloro nei quali l’apparecchio deve essere settato su livelli di pressione più alti.

L’Osservatorio: le imprese bresciane puntano di più su efficientamento e conciliazione vita-lavoro

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

L’emergenza energetica ha favorito un’accelerazione delle azioni di efficientamento, attuate dal 77% delle imprese bresciane, mentre sul versante sociale l’80% delle aziende del territorio ha introdotto strumenti di conciliazione vita-lavoro: la flessibilità oraria e il lavoro agile emergono come i più diffusi.

Sono due tra le principali evidenze emerse dalla seconda edizione dell’”Osservatorio Imprese Sostenibili”, condotto dal Centro Studi di Confindustria Brescia con l’Osservatorio per il Territorio (OpTer) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Fondazione Sodalitas.

In particolare, la ricerca ha approfondito il tema della diffusione delle pratiche di sostenibilità nelle imprese manifatturiere bresciane, coinvolgendo complessivamente 245 aziende con 30mila addetti e un fatturato di 16,5 miliardi di euro, soprattutto PMI metalmeccaniche.

I risultati sono stati illustrati oggi pomeriggio nella Sala Beretta di Confindustria Brescia durante il seminario “Osservatorio Imprese Sostenibili – La transizione del Made in Brescia: istantanea e prospettive”, sesto appuntamento del ciclo “GreenOrDeal: La laboriosa via della sostenibilità”.

Nel pomeriggio di lavori sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Alessandro Azzi (presidente EBIS), Giovanni Marseguerra (Università Cattolica del Sacro Cuore), Silvia Mangiavini (vice presidente Confindustria Brescia), Alessandro Beda (Consigliere Fondazione Sodalitas) e Luigi Vitelli (Sustainability Manager Cembre SpA). I dati emersi sono stati invece illustrati da Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia), Tommaso Ganugi (Centro Studi Confindustria Brescia) e Benigno Pizzuto (Università Cattolica del Sacro Cuore).

Oltre ai risultati già anticipati, per quanto riguarda il pilastro ambientale, la sfidaall’abbattimento dei GHG (gas ad effetto serra) si conferma difficile: le PMI appaiono in ritardo e solo una quota minoritaria di imprese attive nella riduzione dei GHG (31%) si caratterizza per una strategia «a 360°», che riguarda contemporaneamente la quantificazione delle emissioni, gli obiettivi di abbattimento e infine gli investimenti finalizzati a tale scopo. Allo stesso tempo, la promozione della mobilità sostenibile riferita agli spostamenti casa-lavoro dei dipendentiriguardaquasi esclusivamente le grandi realtà: l’incentivazione di car pooling e car sharing ha difficoltà ad attecchire. 

Sul pilastro sociale interno, la sensibilità verso Diversity & Inclusion è in forte aumento: oggi riguarda il 30% delle aziende, mentre nella precedente rilevazione tale quota si attestava al 15%. In questo contesto, è in crescita l’attenzione per le questioni relative alla genitorialità e alla convivenza generazionale nelle imprese. Raddoppia il numero di imprese che offrono formazione non obbligatoria ai collaboratori (pari al 75%, contro il 38% della prima edizione), ma sono ancora poche le risorse destinate allo sviluppo di competenze sulla sostenibilità.

Sul versante sociale esterno, invece, è in rialzo il numero delle imprese che partecipano a iniziative sul benessere e sullo sviluppo del territorio, grazie, soprattutto, al sostegno di attività sportive (60%) e, a seguire, di iniziative culturali e sanitarie (entrambe al 33%). Il contributo avviene soprattutto con finanziamenti propri (70%), mentre come principale partner di riferimento emergono le associazioni (45%). Ancora elevata è la quota di imprese che si muove in modo esclusivamente autonomo (39%).

Complessivamente, persiste un significativo gender gap neiruoli decisionali all’interno delle aziende: le donne rappresentano solo il 21% dei membri del CdA e sono solamente il 14% degli Amministratori Unici. Gli incentivi basati sulle performance ESG rimangono scarsamente adottati nelle imprese (15%), riducendo il loro potenziale impatto sulle pratiche sostenibili e responsabili. Solo le grandi aziende tendono a separare la gestione operativa dalla proprietà: ciò tende a limitare lo sviluppo di una governance più strutturata e professionale.

Voglio sottolineare l’importanza di un aspetto: l’Osservatorio Imprese Sostenibili, con cui confermiamo la collaborazione del nostro Centro Studi con Università Cattolica e Fondazione Sodalitas, rappresenta il secondo momento di un più ampio percorso avviato dalla nostra Associazione nel 2021 con la prima edizione dello stesso, che avevamo avuto il piacere di presentare nella sede dell’Università Cattolica – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. I numeri emersi ci raccontano di un mondo imprenditoriale bresciano sempre più propenso ad abbracciare la sostenibilità in tutte le sue forme, ma soprattutto in grado di influenzarsi positivamente e di creare circoli virtuosi che, come Associazione, abbiamo il dovere di continuare a favorire e coltivare. Rispetto alla prima edizione registriamo quindi un generalizzato miglioramento delle performance sostenibili, per quanto non manchino alcuni punti critici. Su tutti, il ritardo delle realtà con minori dimensioni, anche se in tal senso, pur condividendo le finalità, continuiamo a ritenere troppo stringenti le tempistiche imposte a livello europeo sulle tematiche ambientali.”

“Questa ricerca, che ha avuto il sostegno anche dell’Ente Bresciano per l’Istruzione Superiore (EBIS), mostra ancora una volta quanto sia importante la sinergia tra accademia, associazioni e imprese per affrontare la straordinaria, e ineludibile, sfida che la transizione verso un mondo più sostenibile pone ogni giorno al nostro sistema produttivo – spiega il professor Giovanni Marseguerra, Direttore dell’Osservatorio per il Territorio (OpTer) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore –. I risultati della nostra indagine segnalano anche come le imprese bresciane, che con decisione si stanno attrezzando a percorrere questa strada, necessitano tuttavia ancora di supporto e accompagnamento. Serve fare sistema e sono in particolar modo le attività imprenditoriali di dimensione minore ad avere bisogno di un maggior contributo in termini di informazioni, indicazioni e soprattutto formazione. Un supporto che l’Università Cattolica è pronta a fornire, a tutto vantaggio dello sviluppo del nostro territorio.”

“Lo sviluppo della sostenibilità all’interno del sistema industriale del nostro Paese dipenderà dalla velocità con cui le PMI, fulcro del sistema, riusciranno ad adottare pratiche sostenibili di eccellenza, interpretando la sostenibilità come leva per la competitività dell’azienda – chiude Alessandro Beda, Consigliere di Fondazione Sodalitas –. La ricerca presentata oggi dimostra che il cambiamento è in corso e negli anni si stanno registrando significativi miglioramenti delle performance di sostenibilità, in particolare per quanto riguarda la sostenibilità sociale, la centralità della persona e il rapporto col territorio. Come Fondazione Sodalitas siamo convinti sostenitori dell’impegno di Confindustria Brescia per accompagnare le imprese associate in un percorso di crescita degli standard ESG e crediamo che anche le PMI potranno raggiungere risultati importanti, attraverso la collaborazione all’interno delle filiere e con gli stakeholder di riferimento.”

Scorie bianche della metallurgia, approvate in Regione le linee guida

in Ambiente/Economia/Istituzioni/Regione by

La Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, le linee guida per la gestione delle scorie bianche da metallurgia secondaria. Dal ciclo di produzione dell’acciaio grezzo si originano materiali quali le scorie siderurgiche, che possiedono caratteristiche e peculiarità differenti in base alle materie prime utilizzate e alle tecnologie produttive adottate.

Le scorie bianche da metallurgia secondaria sono tra i flussi di rifiuti quantitativamente più importanti in Lombardia. Ogni anno nella nostra regione si producono circa 400.000 tonnellate di scorie bianche, che attualmente vanno ancora principalmente in discarica, nella misura del 77%.

“Le linee guida hanno l’obiettivo di ribaltare questi dati, aumentando il riciclo e la quota gestita come sottoprodotto. Questo significa dare uno strumento fondamentale alle aziende e ridurre i rifiuti e il fabbisogno di discariche, promuovendo per esempio il riutilizzo nella produzione del clinker di cemento. Quando si parla di economia circolare si intende proprio questo” ha dichiarato l’assessore Maione. “Per questi residui non esistono linee guida comunitarie o nazionali. Il documento lombardo è fortemente innovativo. Del resto, la Lombardia produce circa i due terzi dell’acciaio italiano e il cambio di passo deve necessariamente partire da qui”.

Il documento è frutto del lavoro del “Tavolo scorie” all’interno dell’”Osservatorio per il Clima, l’Economia circolare e la transizione ecologica”, con il coinvolgimento dei diversi stakeholders (produttori, gestori, enti locali, ARPA, associazioni ambientaliste, università e centri di ricerca). Il Ministero è stato informato del lavoro in corso per la redazione del documento.

“Le nostre imprese hanno già fatto tanto in materia di sostenibilità ambientale e avere chiarezza normativa può aiutarle a fare uno step ulteriore. È il frutto di un percorso di condivisione con le aziende e le associazioni di categoria” prosegue Maione. “Un approccio tecnico scientifico ci consente di perseguire contemporaneamente gli obiettivi di tutela ambientale e di sviluppo economico”.

Analoga linea guida, per le scorie nere di acciaieria a forno elettrico, è stata approvata con apposita delibera nel 2021. Con questo documento si completa quindi il quadro di riferimento per i residui siderurgici da forno elettrico.

Confindustria Brescia, presentata la seconda edizione di “Futuriamoci”

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

È stata presentata ieri mattina – nella sede di Confindustria Brescia – la seconda edizione di “Futuriamoci”, iniziativa promossa, organizzata e sostenuta da Confindustria Brescia, e realizzata con il supporto di Teatroeducativo, network di professionisti specializzato nella comunicazione di contenuti didattici, educativi e orientativi a ragazzi e bambini, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Elisa Torchiani, vice presidente di Confindustria Brescia con delega al Capitale Umano, Davide Contrari, di Teatroeducativo, e Marina Perego, psicologa orientatrice.

Nel periodo tra l’autunno del 2024 e la primavera del 2025, “Futuriamoci” prevede una serie di iniziative dedicate all’orientamento scolastico, che coinvolgeranno trasversalmente giovani, genitori e insegnanti.

In particolare, il programma proporrà:

  • ORIENTA-LIVE SHOW: lezioni spettacolo, un tratto distintivo del progetto, ma con contenuti aggiornati e nuove testimonianze aziendali. Anche quest’anno saranno coinvolti i ragazzi di terza media con eventi interattivi e coinvolgenti.
  • ORIENTA-GENITORI: il ciclo di incontri rivolti ai genitori prevederà interventi di esperti in ambito educativo e professionale per supportare le famiglie nel complesso percorso di orientamento dei propri figli.
  • ORIENTA-PROF: l’incontro dedicato ai docenti si arricchirà di nuovi spunti in un incontro che sarà condotto da un PerformAttore con l’intervento di una psicologa esperta in orientamento scolastico.
  • SELFIE: la lezione rivolta agli studenti delle classi seconde, che gli aiuterà ad iniziare a scattare una prima fotografia di loro stessi in preparazione alla futura scelta.

Alla realizzazione di questa seconda edizione del progetto hanno contribuito alcune aziende del territorio associate a Confindustria Brescia: EstralFedaboGerard’sMontecolinoPhoenix InformaticaProject GroupRBMSaluber e Turboden.

Grazie al supporto di queste realtà, è stato possibile creare dei video che verranno proiettati durante i vari incontri, per offrire ai partecipanti una panoramica più chiara sulle dinamiche, i processi produttivi e le innovazioni che caratterizzano il tessuto economico della nostra provincia.

“La prima edizione di “Futuriamoci” ha rappresentato un grande successo, coinvolgendo non solo gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, ma anche i loro genitori e insegnanti, con un approccio coordinato e multidisciplinare – commenta Elisa Torchiani, vice presidente di Confindustria Brescia con delega al Capitale Umano –. Questo ci ha permesso di gettare le basi per una consapevolezza maggiore nelle scelte educative, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Con questa seconda edizione, rafforziamo ulteriormente il nostro impegno. Tra l’autunno del 2024 e la primavera del 2025, proseguiremo con iniziative di grande impatto, capaci di rispondere alle nuove sfide e opportunità del mercato del lavoro.”

“Dopo il successo della scorsa edizione, siamo entusiasti di incontrare nuovamente studenti, professori e genitori – afferma Davide Contrari, di Teatroeducativo –. Anche quest’anno, Teatroeducativo presenterà un approccio innovativo al percorso di orientamento, che attraverso il linguaggio teatrale ed educativo fornirà ai protagonisti della scelta una visione completa non solo del mondo scolastico e lavorativo, ma anche di quello personale e introspettivo.”

Nei prossimi mesi saranno fornite ulteriori indicazioni sulle iniziative che integreranno il programma attuale. Per tutte le informazioni e per partecipare è possibile contattare l’area Education e Capitale Umano di Confindustria Brescia: tel. 030/2292.273, mail: education@confindustriabrescia.it

Camera di commercio, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

I prossimi eventi settimanali della Camera di commercio diffusi da Brescia news.

90/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT

La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre: • 19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

91/24 – RASSEGNA REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0, OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI

Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Lombardia Sud e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati allaTransizione 5.0.

• 24 settembre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie alimentari e Industrie delle bevande

• 8 ottobre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie tessili Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

92/24 – RENTRI: MODULI FORMATIVI GRATUITI

Sono disponibili due moduli formativi gratuiti per le imprese sul R.E.N.T.Ri. – Il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, organizzati dalla Sezione Regionale della Lombardia:

– Modulo 1 – 25 settembre 2024 alle ore 10.30: Iscrizione, soggetti obbligati, tempistiche e illustrazione delle modalità per l’accesso all’area riservata e la presentazione della pratica di iscrizione. 25 settembre 2024 alle ore 10.30

– Modulo 2 – 16 ottobre 2024 alle ore 10.30: Adempimenti per la gestione di FIR,registri di carico e scarico e illustrazione dei servizi di supporto. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

93/24 – WEBINAR EMISSIONI IN ATMOSFERA: LA NUOVA DIRETTIVA ETS ED IL MECCANISMO CBAM

RIPROGRAMMATO: 27 settembre – dalle ore 9.30 alle 11.00

Il webinar, organizzato dalle Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Varese, in collaborazione con Ecocerved, offre una panoramica delle modifiche apportate al sistema EU-ETS dall’introduzione del nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere CBAM. Maggiori informazioni e iscrizioni al sito BergamoSviluppo

94/24 – WORKSHOP AVVIA LA TUA IMPRESA: PRIMI PASSI E VALUTAZIONI PER CREARE IL TUO BUSINESS

2 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00 presso la sala C della sede camerale L’incontro, gratuito e in presenza, dedicato ad aspiranti e neo imprenditori, è un’occasione per acquisire le prime informazioni per l’avvio di un’attività imprenditoriale, affrontando i temi della sostenibilità economica, dell’organizzazione imprenditoriale e della forma societaria. Durante l’incontro sarà presentato il Progetto NEXT, servizi gratuiti di formazione e orientamento per gli aspiranti imprenditori. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

Manifattura lombarda stazionaria nel secondo trimestre 2024

in Economia/Manifatturiero/Meccanica by

Segna il passo il comparto manifatturiero lombardo nel secondo trimestre 2024. A causa della perdurante debolezza della domanda sia interna (+0,4% rispetto al trimestre precedente) che estera (-0,3%) tutti gli indicatori risultano in leggera flessione: la produzione segna un -0,7% congiunturale per l’industria e +0,1% per l’artigianato (domanda interna -0,2%, estera +0,7) e il fatturato fa registrare +0,2% per il l’industria ma rimane stazionario per l’artigianato.

L’assenza di significativi segnali di rafforzamento dell’attività industriale a livello globale insieme alla mancata accelerazione nella riduzione dell’inflazione e dei tassi d’interesse, influenzano le aspettative dell’industria lombarda, dove il clima per il prossimo trimestre è caratterizzato da grande incertezza. Se la maggior parte degli imprenditori prevede stabilità dei livelli, tra i restanti prevalgono le attese pessimistiche con saldi significativamente negativi per fatturato e domanda interna. I costi dell’energia sono ancora segnalati tra i maggiori fattori di incertezza, mentre c’è attesa di una progressiva riduzione dei tassi di interesse e di un calo dei costi delle materie prime, fattori che potrebbero favorire una ripresa più vigorosa. La tendenza della produzione industriale resta negativa, registrando un -1,2%
rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La produzione artigiana invece rimane al livello di un anno fa, e la variazione tendenziale è nulla.

A fronte di settori in crescita sensibile come chimica (+3,8%), gomma-plastica (+2,7) e carta-stampa (+2,3%) che ora beneficiano della riduzione dei costi energetici, e minerali non metalliferi (+2,6%) ancora trainati dall’edilizia, in forte contrazione i comparti: pelli-calzature (-11,2%) e tessile (-11,1%). A questi ultimi si associano settori in contrazione più moderata ma comunque significativa: mezzi di trasporto (-3,7%), manifatturiere varie (-3,5%), siderurgia (-2,6%), meccanica (-2,0%), abbigliamento (-1,6%) e legno-mobilio (-1,0%). La crescita dei prezzi si è assestata, ma le piccole imprese e gli artigiani in particolare, lamentano ancora incrementi sensibili sia per le materie prime (+17,3% tendenziale) che per i prodotti finiti (+12,1%). Positivo l’andamento dell’occupazione sia per l’industria che per l’artigianato.

“Secondo la nostra indagine congiunturale il settore manifatturiero lombardo subisce l’andamento negativo del commercio mondiale e la debolezza della domanda interna, restano però ancora positivi i dati occupazionali – ha specificato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – segnale della lungimiranza delle imprese lombarde che stanno affrontando questo momento di stagnazione guardando e preparandosi al futuro. Questo approccio positivo è anche confermato dalla propensione ad adottare nuove tecnologie. In quest’ultima indagine abbiamo approfondito anche l’intenzione degli imprenditori di adottare tecnologie che impiegano l’Intelligenza Artificiale. E’ emerso che il 23% delle imprese industriali e il 7% di quelle artigiane già la utilizzano o ha in programma di implementarla a breve. Di queste, oltre il 50% la ritiene un fattore determinante per incrementare la redditività; resta tuttavia critica la disponibilità delle figure professionali adeguate per impiegare efficacemente queste nuove tecnologie. Il Sistema Camerale su questo fronte è già attivamente impegnato con Regione Lombardia nel supportare le imprese nella formazione e specializzazione dei lavoratori. Le iniziative messe in campo hanno già riscosso grande successo e saranno certamente rafforzate in futuro”.

“I dati presentati oggi sono dati previsti che confermano ancora una volta la solidità del sistema lombardo; – ha aggiunto Guido Guidesi, Assessore allo sviluppo economico Regione Lombardia – come Regione Lombardia continuiamo a guardare al futuro con ottimismo e in modo propositivo rispetto ai livelli sovraregionali per quel che concerne le tematiche fondamentali che necessitano soluzioni urgenti, penso ad esempio ai costi energetici e all’accesso al credito”.

“Sulla produzione industriale lombarda continua a pesare il contesto globale complesso e instabile, che in questa fase sta facendo emergere tutte le debolezze dell’industria europea. A preoccupare gli imprenditori lombardi è soprattutto la crisi strutturale tedesca: è evidente che, persa la leva garantita dall’approvvigionamento di gas a basso costo, i margini di competitività si sono ridotti drasticamente – ha detto Francesco Buzzella, Presidente di Confindustria Lombardia – Questo errore, unito alla scelta di abbracciare ideologicamente le politiche green regolamentando e vietando senza dare alternative tecnologiche e non prevedendo le conseguenze di tali scelte nei confronti di imprese, cittadini em lavoratori, sta portando alla scomparsa di interi mercati, come l’automotive, che hanno garantito il benessere europeo dal dopoguerra ad oggi. Che l’UE stia perdendo la sfida geopolitica ed economica lo testimoniano le vendite di semiconduttori, uno dei beni essenziali dell’industria moderna: mentre in Cina, nel Sud-Est asiatico e negli Stati Uniti nel 2024 si registrano forti aumenti, in Europa assistiamo a un calo del 12%. Serve invertire la rotta sviluppando politiche a sostegno dell’industria con un rilevante fondo Europeo di investimenti che controbilanci i Piani di investimento Usa e Cina, – come indicato nel

“Piano Draghi” –, politiche energetiche basate su un mix di fonti e riduzione dei tassi di interesse.” “E’ una stabilità nell’incertezza. I fondamentali parametri della crescita vivono un miglioramento relativo rispetto al periodo pandemico, ma siamo dentro l’orizzonte di una crescita indebolita da una serie di numerose incognite geopolitiche e geoeconomiche: il fronte russo-ucraino, le tensioni israelo palestinesi, le instabilità nell’area del canale di Suez – ha concluso Giovanni Bozzini, Presidente C.N.A Lombardia -La manifattura artigiana lombarda non dipende solo dall’export evidentemente, ma in modo diretto ed indiretto subisce questo difficile quadro internazionale. La prudenza della BCE sui tassi è proverbiale e si ripercuote direttamente sul rapporto tra PMI e sistema bancario: continua la flessione dei prestiti alle imprese, specialmente quelle più piccole. La fiducia è complessivamente messa alla prova dall’incertezza. I nostri imprenditori continuano a dare prova di grande resistenza e flessibilità. Ma sono a disagio per una serie di fattori che non riescono a controllare e a padroneggiare. L’Italia ha sempre due leve molto importanti nel PNRR e nei fondi strutturali. Dobbiamo accelerare sul primo terreno e continuare a migliorarci nella spesa dei fondi europei. E’ inoltre fondamentale sorreggere il settore delle PMI e dell’artigianato sul terreno della sostenibilità a tutti i livelli.”

Brescia, ad agosto su i prezzi di ristoranti e spettacoli

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Nel mese di agosto le variazioni congiunturali e tendenziali dei prezzi al consumo NIC sono in aumento (rispettivamente +0,2% e +0,6%). A renderlo noto è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, presenta un deciso aumento dei prezzi la divisione dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,8%); “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,7%) e i “Trasporti” (+0,6%). La divisione “Servizi “Bevande alcoliche e tabacchi” presentano una variazione in linea con l’indice generale (+0,1%).

Lieve variazione positiva e pari al +0,1% rispetto a luglio per i Servizi sanitari; Abitazione, acqua, elettricità e combustibili; e Prodotti alimentari e bevande analcoliche.
Rispetto a agosto 2023, i maggiori incrementi tendenziali si registrano per le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+4,6%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+2,9%), “Istruzione” (+2,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,8%), “Altri beni e servizi” (+0,9%), e “Abbigliamento e calzature” (+0,7%) In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-7,2%), seguita da “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-2,2%).e Mobili, articoli e servizi per la casa (-0,5%).

Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano un calo congiunturale (-0,3%), dovuto al calo dei Beni Energetici (-0,9%). In particolare, tra i Beni Energetici, diminuiscono gli Altri energetici (-1,3%) e salgono gli Energetici regolamentati (4,2%). Tra gli alimentari, sono in calo quelli non lavorati (-1,6%), mentre quelli lavorati sono in lieve aumento (+0,4%). In termini tendenziali, complessivamente i “Beni” calano (-1,2%).
I “Servizi” registrano complessivamente un leggero incremento congiunturale (+0,8%), contribuendo a mantenere elevato l’aumento tendenziale (+2,7%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, la voce che presenta l’aumento congiunturale più elevato è quella dei “Servizi relativi ai trasporti” (+2,2%).

Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono su base mensile (-0,3%) e come su base annuale (-0,3%).

Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese di luglio, salgono i prodotti a Media frequenza di acquisto (+0,9%), mentre quelli Bassa frequenza si mantengono stabili (0,0%); sono in diminuzione , quelli ad Alta frequenza (-0,3%). In termini tendenziali, i prodotti a Alta frequenza di acquisto presentano variazioni positive (+0,7%), quelli a Media frequenza in aumento (+1,3%) e quelli a Bassa frequenza presentano variazioni negative (-1,1%).

Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), le variazioni congiunturale e tendenziale sono positive (rispettivamente +0,5% e +1,5%).

Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, questo mese, le variazioni tendenziali della città di Brescia sono meno elevate di quelle presenti a livello nazionale. Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.

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