Bonometti (Confindustria) al Wmf2020: investire su poche priorità di lungo periodo

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Intervenendo al forum mondiale delle aziende manifatturiere (Wmf) di Cernobbio, il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti ha indicato la strada che la politica italiana deve imboccare per sostenere le imprese del settore. Riportiamo il testo integrale del suo discorso, inoltrato ai giornali.

IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO DI BONOMETTI

Il futuro dell’industria italiana dipenderà dalle scelte che faremo in questi mesi. L’industria manifatturiera è stata colpita da un duplice shock indotto dalla pandemia, che ha colpito sia la domanda che l’offerta. La conferma viene dal calo dei fatturati e della perdita di produzione, che subiranno nel 2020 una contrazione a doppia cifra.

Le industrie italiane hanno saputo resistere prima e stanno reagendo ora, confermando come il manifatturiero sia il traino per l’intera economia e unica leva per creare sviluppo e occupazione. Vanno create le condizioni per ridare fiducia alle imprese. C’è quindi bisogno di una politica industriale concentrata su poche priorità di lungo periodo, per sostenere l’industria ad affrontare la competizione mondiale, favorendo l’adattamento verso i megatrend della manifattura del futuro a livello globale.

Dobbiamo rafforzare la capacità delle aziende di consolidare la propria posizione nelle catene globali del valore, di accedere alle nuove tecnologie e di stare sui mercati internazionali.

La fase di crisi accelererà alcuni processi di innovazione che erano già avviati verso la transizione al 4.0 e che si tradurranno in investimenti in automazione, nella gestione degli stabilimenti produttivi e della logistica, in incremento della digitalizzazione, in investimenti green e in nuove infrastrutture per la mobilità.

Saranno necessari grandi investimenti anche sui nuovi prodotti con innovazioni tecnologiche e soluzioni sostenibili, per soddisfare la richiesta del mercato globale.

In questa epoca di incertezza e disorientamento, la visione e i progetti della World Manufacturing Foundation – di cui Confindustria Lombardia è uno dei fondatori – indicano la via da seguire.

Le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund non dovrebbero essere spese per preservare l’esistente, ma dovrebbero favorire una vera e propria rivoluzione dell’assetto produttivo del paese.

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