Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Giugno 2021

Indagine Aib: i disegnatori industriali sono più ricercati dalle imprese

in Economia/Tendenze by

I disegnatori industriali sono i profili tecnici più ricercati all’interno della provincia di Brescia, con 1.357 annunci di lavoro nel 2020, davanti a segretari e addetti a mansioni amministrative ed esecutive (1.141).

A evidenziarlo è un’elaborazione, relativa al 2020, condotta in riferimento a circa 36mila annunci dal Centro Studi di Confindustria Brescia su dati WOLLYBY, portale che monitora le domande di lavoro sui principali siti online.

Per quanto riguarda la categoria Artigiani e operai specializzati, guidano invece la classifica modellatori e tracciatori di macchine utensili per la lavorazione del metallo (1.490 richieste), davanti a installatori e riparatori di apparati elettromeccanici (1.056).

In generale, per quanto riguarda i fabbisogni occupazionali della provincia di Brescia, la ricerca colloca al primo posto addetti allo spostamento e alla spedizione di materiali e merci (1.975 richieste) e addetti alle pulizie in uffici, esercizi alberghieri ed altri esercizi (1.490).

I profili tecnici continuano, inoltre, ad emergere come il macro gruppo professionale più richiesto, intercettando il 20,0% degli annunci complessivi, davanti ad Artigiani e operai specializzati (18,2%) e professioni intellettuali e scientifiche (15,5%).

Allo stesso tempo, i profili tecnici risultano essere quelli con le maggiori difficoltà di reperimento, come rilevato anche dall’Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il Lavoro nel primo trimestre 2021. In tale ambito, spiccano in particolare le problematiche legate ai tecnici in campo ingegneristico, ai tecnici informatici e ai tecnici della produzione, seguiti da tecnici della gestione dei processi produttivi e tecnici della salute.

Per quanto riguarda invece la ricerca di artigiani e operai specializzati, i profili che segnano il maggior divario tra domanda e offerta sono fonditori e saldatori, seguiti da montatori e manutentori, e quindi da fabbri e installatori di attrezzature elettroniche.

Climatizzazioni, come ridurre il costo in bolletta?

in Economia/Energia by

In estate è normale concedersi un attimo di tregua dal caldo e dall’afa grazie ai sistemi di climatizzazione presenti all’interno delle proprie abitazioni. Purtroppo, in alcuni casi, questi sistemi per il controllo della temperatura degli ambienti portano la bolletta della corrente elettrica a livelli molto alti.

Per chi è alla ricerca di consigli su come rendere meno pesante la bolletta elettrica, qui di seguito abbiamo raccolto quelli fornitoci da Ramgas. Azienda specializzata nella installazione climatizzatori a Brescia e provincia, grazie a una esperienza decennale è in grado di fornire un servizio professionale che segue i clienti dall’installazione alla manutenzione degli impianti di climatizzazione. La scelta di climatizzatori delle migliori marche, permette di ottenere un controllo delle temperature e allo stesso tempo un’ottima efficienza energetica.

Impianti di climatizzazione classe A+++


La scelta di un impianto di ultime generazione e certificato con classe A+++, permette di ottenere una riduzione dei costi in bolletta di circa il 30%. Fattore, che nell’arco dell’anno può andare ad incidere in maniera considerevole sull’ammontare della bolletta.

Anche se da pochi mesi è entrata in vigore la nuova classificazione delle etichette energetiche per gli elettrodomestici, al momento i condizionatori non sono tra le categorie che rientrano tra quelle che le dovranno adottare. Quindi, è ancora possibile trovare una serie di climatizzatori con le vecchie etichette.

Per fare una scelta ottimale, e che può definirsi un ottimo investimento, è bene acquistare un climatizzatore di classe A+++. Inoltre, è opportuno tenere bene a mente che l’acquisto e l’installazione di un nuovo sistema di climatizzazione – quando si sostituisce un impianto esistente – può essere portato in detrazione al momento della compilazione del 730. Un ulteriore vantaggio che rende ancora più leggero l’acquisto di un sistema di climatizzazione in classe A+++.

Acquisto di un impianto inverter

Al momento dell’acquisto del proprio climatizzatore, è opportuno verificare che tra le sue caratteristiche sia presente quella della funzione invertire. Questa tipologia di climatizzatori, una volta che hanno permesso all’ambiente dove sono installati di raggiungere la temperatura idonea, fanno rallentare la velocità del motore. In questo modo, si riduce anche il consumo di energia per il mantenimento della temperatura e per il successivo riavvio quando la temperatura andrà ad alzarsi.

La scelta di dotarsi di un impianto con queste caratteristiche, può portare ad un miglioramento del risparmio energetico fino al 30%.

Parsimonia e attenzione agli sprechi

Uno dei fattori più importanti da prendere in considerazione quando si vuole avere un risparmio energetico, è quello della temperatura impostata e dell’utilizzo della funzione deumidificazione.
Una gestione accurata della temperatura, può portare ad un ottimo vantaggio sulla bolletta energetica.

Quando si è fuori dalla propria abitazione, per lavoro o per svago ad esempio, si può impostare una temperatura superiore nei vari ambienti casalinghi.

Pianificare un piano di manutenzione ordinaria

La cosa più importante, se si vuole avere un impianto di climatizzazione sempre in ottime condizioni, è di pianificare un dettagliato piano di manutenzione ordinaria. Almeno una volta l’anno, due sarebbe meglio, è opportuno pulire i filtri dell’aria presenti nelle unità interne all’abitazione e verificare il corretto funzionamento del motore. L’incuria o la trascuratezza, possono portare a costi onerosi per la sistemazione di eventuali problematiche o rotture.

Come si è potuto capire da questo approfondimento, seguire questi 4 punti non è molto difficile. Ma la loro unione permette una considerevole diminuzione delle spese legate al funzionamento dell’impianto di climatizzazione. Cosa, che con il passare del tempo può comportare un ingente risparmio sul proprio conto corrente.

Confartigianato compatta, Massetti: imprese fiduciose sul recupero

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

L’Assemblea Ordinaria 2021 di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha approvato all’unanimità, dopo la relazione del presidente Eugenio Massetti, il bilancio consuntivo 2020. Assemblea tenutasi virtualmente, con gli aventi diritto dell’assemblea collegati in modalità webinar e che ha visto, dopo la relazione del presidente Eugenio Massetti affiancato dal segretario generale Carlo Piccinato e del vicesegretario f.f. Giuseppe Amici, l’esposizione dei risultati di bilancio della gestione 2020 da parte del direttore di Upa Servizi Fulvio Tedoldi che conferma per l’11° anno consecutivo risultati in utile per Confartigianato Imprese Brescia.

«Confartigianato Imprese Brescia, una tra le più grandi organizzazioni di impresa di Italia con i suoi oltre 15mila soci imprenditori, intende partecipare alla ripresa da protagonista: sia a livello di rappresentanti, ai vertici di Confartigianato Brescia è eccellenza e continuerà ad esserlo, sia verso l’allargamento il più possibile alle professioni, ai nuovi mestieri, superando in modo definitivo la dimensione settoriale e professionale. Perché vogliamo rappresentare coloro che si distinguono per il “valore” del loro lavoro, non per la forma o la dimensione della loro azienda. Voglio inoltre soffermarmi sul clima di fiducia crescente in questi mesi da parte delle nostre imprese associate» ha ribadito il presidente Massetti durante il suo intervento cogliendo l’occasione per presentare gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio di Confartigianato dai quali emerge come il 36,2% delle micro e piccola imprese bresciane intervistate abbia già collocato con il primo semestre 2021 la ripresa dell’attività a livelli accettabili, mentre il restante 63,8% è fiducioso che ciò avvenga nel secondo semestre dell’anno in corso. «In quest’ottica come Confartigianato abbiamo riqualificato e implementato molti dei nostri tradizionali servizi – penso al welfare, alla tematica del 4.0 e alla formazione, puntando a soddisfare le esigenze di crescita – e di risparmio – delle aziende che seguiamo, grazie a servizi e iniziative che siano d’incentivo e efficienza per gli imprenditori grazie a sempre maggiore qualità» ha continuato Massetti.

LO STUDIO

In provincia di Brescia le 2.140 iscrizioni totali di tutte le imprese al I trimestre 2021 risultano in aumento del 6,1% rispetto al numero di iscrizioni al I trimestre 2020, periodo in cui sono crollate a seguito dall’avvio della stagione pandemica (con il fermo di ogni attività per l’intero mese di marzo 2020). Rispetto al I trimestre 2019, invece, risultano in contrazione del -8,1%. Analogamente al I trimestre dell’anno in corso le cessazioni sono diminuite del -25,5% rispetto al I trimestre 2019 e del -21,9% rispetto al I trimestre 2020. A fronte di tale dato, si ipotizza l’esistenza di una “platea nascosta” di imprese che in altre circostanze avrebbero già chiuso i battenti. In conseguenza a tali andamenti, il saldo demografico del I trimestre 2021 è positivo per 110 unità, dopo aver registrato un calo di 582 unità nello stesso periodo del 2020 e di 395 unità in quello del 2019.

Per l’artigianato, al I trimestre 2021, si registrano 736 iscrizioni (-8,1% rispetto al I trimestre 2019) e 731 cessazioni (in calo del 24,4% rispetto al I trimestre 2019), con un saldo positivo di 5 unità (a fronte di saldi negativi nello stesso periodo dei due anni precedenti: -166 al I trimestre 2019 e -241 al I trimestre 2020).

MERCATO DEL LAVORO

Gli occupati nel 2020 in provincia di Brescia sono548 mila, 12mila in meno rispetto al 2019. Mentre, per la componente indipendente, si osserva all’opposto un incremento della platea di occupati di mille unità (+0,8%, risultato in controtendenza al -2,1% della media regionale). E’ il settore delle Costruzioni quello che traina la crescita della componente indipendente in provincia di Brescia nel 2020.

IL PARADOSSO DELLE ENTRATE DIFFICILI DA REPERIRE

Nel mercato del lavoro 2020 il paradosso si manifesta il paradosso delle entrate difficili da reperire: la quota di entrate difficili da reperire per cui le MPI (imprese con 1-49 dipendenti) del territorio sale di 6 punti nel 2020 rispetto al 2019, passando dal 31,0% al 37,0%. Mancano figure tecniche, specialistiche ed operai specializzati.

LE VENDITE SUL MERCATO ESTERO DEI PRODOTTI DI MPI

Al primo trimestre dell’anno in corso il trend dell’export di prodotti di MPI resta negativo rispetto al periodo pre pandemia (I trimestre 2019) attestandosi al -4%, calo più contenuto del -6,0% medio regionale. Tale risultato risulta però opposto a quello rilevato per l’intero export di prodotti manifatturieri made in Brescia che segna un +1,9%. A determinare la contrazione maggiore delle vendite oltre confine dei manufatti realizzati nei settori a prevalenza di MPI, nei primi tre mesi 2021 rispetto allo stesso periodo pre pandemia, è l’intero comparto moda attualmente ancora non in grado di recuperare quanto perso: Tessile (-7%), Abbigliamento ( 11,4%), Altra manifattura (inclusiva di occhialerie e gioielli) (-11,4%) e Pelle (-18,2%). Dal confronto del valore dell’export al I trimestre 2021, rispetto a quello dello stesso periodo dello scorso anno, si rileva che è attualmente in atto un percorso di risalita, con l’export di MPI che registra un +3,8% e quello manifatturiero totale un +12,0%. A contribuire maggiormente alla risalita, per l’export di MPI, sono il settore del legno (+38,3%), seguito da quello dei metalli (+9,4%) e quello dei mobili (+3,3%).

CREDITO E GARANZIE

A marzo 2021 i prestiti alle imprese segnano in provincia di Brescia, come a livello nazionale e regionale, un aumento. I prestiti alle piccole imprese registrano una crescita del +7,4% superiore a quella del mese precedente (+6,5%). A fine giugno (24-06-2021) le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ in provincia di Brescia sono 57.279, di cui 24.916 per operazioni fino a 30 mila euro (43,5%) e 32.363 per operazioni sopra i 30 mila euro. Gli importi finanziati ammontano complessivamente a 6.088 milioni di euro.

GREEN

Sono il 64,6% le imprese del territorio che svolgono una o più azioni finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, valore in linea a quello medio regionale del 64,7%. Il settore per cui si rileva una più alta quota di imprese pro green è quello del Manifatturiero (72,8%), seguito dal settore delle Costruzioni (68,8%).

DIGITALE

La crescente necessità di fare ricorso a strumenti tecnologici per competere nel mercato plasmato dalla pandemia fa salire di 12,1 punti, dal pre al post pandemia, la quota di MPI che hanno realizzato o prevedono di realizzare investimenti su uno o più strumenti digitali e/o modelli di organizzazione e/o sviluppo di business: tale quota è passata dal 50,0% del periodo 2015-2019 al 62,1% del 2020.

«Ora, un anno e mezzo dopo la pandemia, ora siamo pronti a recuperare il terreno perduto. Alla politica, in particolare al Governo chiediamo che le riforme e in particolare l’ambizioso PNRR sia a misura di artigiani e piccole imprese. Misure che dovranno tener conto delle micro e piccole imprese nel sostegno delle produzioni verso soluzioni green, verso la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare, nel turismo, nella cultura come leva di generazione imprenditoriale, nell’innovazione e nelle tecnologie digitali, nella riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio e il potenziamento delle infrastrutture. Lo continueremo a fare sollecitando a tal proposito tutti i livelli, avanzando richieste ben precise: meno fisco, meno burocrazia e un migliore credito. E, soprattutto, fiducia nel talento e nelle capacità degli imprenditori: possiamo solo noi, con le nostre imprese e il nostro lavoro, a gettare le solide basi per una vera ripartenza» conclude il presidente Massetti.

I vantaggi nell’utilizzare una chiavetta USB per la promozione

in Economia/Tech by

Le chiavette USB sono da molti anni uno dei sistemi più utilizzati per l’immagazzinamento di dati. Questo, per le loro caratteristiche peculiari di massima portabilità e facilità di utilizzo. Con l’incremento di file digitali come fotografie, documenti e file di vario genere, la loro domanda nel corso del tempo è incrementata in modo considerevole.

Proprio per questa loro popolarità, è un’ottima idea utilizzarle come mezzo di promozione per la propria azienda. Il prezzo delle chiavette usb personalizzate non è ingente, e se si sceglie un modello di buona qualità può essere un gadget che i propri utenti utilizzeranno per molti anni.

Quali sono i vantaggi di una chiavetta USB?

Uno dei vantaggi più importanti di una chiavetta USB, è senza ombra di dubbio la facilità con cui permette di portare con se i dati di cui si necessita. Che si tratti di dati per lavoro o per uso personale, avere la possibilità di trasferire dei dati dal proprio personal computer ad un mezzo di archiviazione che si può trasportare è sicuramente molto importante.

La capacità di archiviazione delle chiavette USB ormai non sono più un problema, poiché sono presenti in commercio dei modelli con tagli che arrivano anche a 2 TB. Una grandezza più che sufficiente anche per chi ha la necessità di portare con se file multimediali come immagini o video.

Le chiavette USB permettono di condividere i propri dati in modo semplice senza avere la necessità di dover utilizzare più dispositivi o programmi specifici. Fattore che quindi le rende una soluzione perfetta anche per chi non è propriamente un asso con il computer.

Come può essere di aiuto nel promuovere il proprio business?

Imprimere il proprio logo aziendale su una chiavetta personalizzata, è un’ottima possibilità per farsi conoscere anche da persone che non sanno minimamente che la nostra azienda esiste. Quando si regala la chiavetta USB personalizzata ad un cliente o ad un amico, si può essere sicuri che il regalo – e di conseguenza il proprio logo – sarà visibile ogni qual volta quella chiavetta si trova collegata ad un personal computer o un laptop.

Anche se si può sempre distribuire i propri biglietti da visita, una chiavetta USB ha molta più possibilità di non essere buttata nel primo cestino che si trova o al massimo dopo qualche giorno dal proprio ricevimento. Una chiavetta USB, è un gadget utile e che può sempre tornare utile. In particolare per chi durante il proprio lavoro ha la necessità di trasportare dei file digitali o di lavorare su più di un personal computer.

Inoltre, a parità di investimento in altre forma di pubblicità offline, la scelta di creare una linea di gadget tecnologici con il proprio marchio è senza ombra di dubbio più performante di  qualsiasi altra tipologia di promozione. Fattore che è assolutamente bene non dimenticare quando si è nel dubbio su qualche valore dare a questa tipologia di promozione,

Se non si è ancora sicuri di questa forma di pubblicità, è sempre possibile andare ad eseguire un test con la personalizzazione di una piccola quantità di chiavette USB personalizzate, In questo modo, a fronte di un piccolo investimento, si potrà verificare se questa forma di promozione è ideale o meno alla propria attività.

Previsioni meteo affidabili se ti fidi di Milano Marittima

in Economia/Turismo by

Per le previsioni meteo a Milano Marittima, bisogna fidarsi di chi ne sa di più: i lupi di mare!

Il meteo per i vacanzieri può essere portatore di gioia, ma anche di dolori. Se c’è il sole, va tutto bene. Ma se piove, sono guai.

Oggi ci sono le app sul cellulare alle quali chiedere “che tempo farà?”, tuttavia gli operatori turistici lanciano una sfida ai propri ospiti: fidarsi di loro.

Se ci sono dubbi sul meteo del prossimo fine settimana per il quale si è prenotato la vacanza, albergatori e bagnini sono pronti a sciogliere ogni riserva: chi meglio di loro sa scrutare il cielo e ascoltare i venti? Chi meglio di loro sa riconoscere il mutare del meteo in Riviera Romagnola?

Se le previsioni mettono brutto e si teme che la pioggia rovini l’agognato fine settimana di ferie, perché non chiamare direttamente in hotel per conoscere le previsioni meteo di Milano Marittima?

I “lupi di mare” romagnoli sanno interpretare ogni segnale del cielo e possono dire ai propri ospiti come sarà il tempo nei prossimi giorni.

A Milano Marittima se c’è il sole non ci sono certo problemi, anzi c’è l’imbarazzo della scelta: dalla spiaggia, ai locali, al passeggio.

E se piove? Di solito, anche in questo caso c’è poco da preoccuparsi: in estate il maltempo passa velocemente. Nel frattempo, si può ingannare la noia con una passeggiata nella pineta (è così romantico…).

Se ci sono dubbi su che tempo farà, basta scegliere un posto come l’hotel Rosen Garden di Milano Marittima: anche se il meteo è brutto, le camere d’albergo sono super accessoriate per far dimenticare il grigio del maltempo in attesa che torni il sereno.

Ancora in dubbio sulle previsioni meteo? Basta dare un colpo di telefono in Riviera per scoprire le previsioni meteo a Milano Marittima: gli operatori sapranno consigliare bene e, nel frattempo, proporre una buona offerta per le prossime vacanze

Aeroporto di Orio, via al primo 737 Ryanair green: CO2 -16%, rumore -40%

in Ambiente/Economia/Trasporti by

L’Aeroporto di Milano Bergamo ha registrato sabato “il primo di un numero crescente di movimenti aerei destinati a segnare il futuro dell’aviazione commerciale all’insegna della sostenibilità”.

Il 737-8200 con livrea Ryanair ha compiuto il primo volo da Londra Stansted atterrando alle 9:20 locali all’aeroporto di Milano Bergamo per ripartire alle 9:45 alla volta dello scalo londinese.

L’aeromobile, in configurazione da 197 posti, otto in più della serie 800, si caratterizza per il 16% in meno di emissioni di CO2 e riduzione del 40% dell”impronta acustica.

Questo il commento di Giovanni Sanga, presidente di SACBO: “Il 26 giugno 2021 è una data importante nel nuovo corso del trasporto aereo commerciale. Lo è nella misura in cui si apre il capitolo, lungamente atteso, del rinnovo progressivo della flotta, già di per sé moderna, del più importante vettore sull’Aeroporto di Bergamo. L’inizio delle operazioni del nuovo Boeing 737-8200 avvia un processo che porterà a disporre di aeromobili meno impattanti sotto il profilo delle emissioni acustiche e di CO2. Abbiamo sempre ritenuto la sostenibilità una condizione imprescindibile per gestire al meglio il traffico aereo. Lo è ancora di più nel momento della ripresa delle attività aeronautiche con l’obiettivo di tornare gradualmente ai livelli pre-Covid. Sicurezza e sostenibilità, combinate con l’efficienza e la qualità dei servizi, segneranno presente e futuro dei voli commerciali”.

Latte, le cooperative bresciane tengono e pagano più dell’industria

in Agricoltura e allevamento/Economia/Tendenze by

È tempo di bilanci anche per le cooperative lattiero-casearie della provincia di Brescia e delle limitrofe, che vedono tra i soci allevamenti bresciani: in questi giorni si stanno completando tutte le assemblee per l’approvazione dei bilanci stessi. Il 2020 è stato un anno complicato sotto diversi punti di vista: nonostante tutto i risultati ottenuti dalle cooperative bresciane, a livello generale, sono comunque positivi, perché hanno consentito di remunerare il lavoro dei soci conferenti, assestandosi però su livelli inferiori rispetto ai dati record del 2019.

La cooperazione bresciana ha liquidato mediamente ai soci prezzi che, per le cooperative di trasformazione, vanno da poco meno di 0,40 euro per litro di latte fino a un massimo di oltre 0,46 euro; per quelle di raccolta i dati viaggiano sugli 0,40 euro. Di contro il prezzo delle produzioni conferite all’industria, basandosi sulle rilevazioni dell’annata agraria 2020 della Camera di commercio di Brescia, si è fermato a 0,38 euro per litro di latte. Numeri che non fanno che confermare come il modello cooperativo sia uno strumento fondamentale per valorizzare il prodotto dei soci, trasferendo maggiori quote di valore aggiunto.

Archiviato il record storico del 2019, trainato in particolare dalla quotazioni del Grana Padano, lo scorso anno c’è stata una correzione al ribasso, dovuta tanto alla pandemia quanto alla diminuzione del prezzi del formaggio stesso, marcata soprattutto nei primi mesi del 2020 (alcune avvisaglie si erano però registrate già a fine 2019). In questo contesto di instabilità, le realtà cooperative bresciane, sia quelle di raccolta sia quelle di trasformazione, hanno saputo garantire prezzi medi sensibilmente superiori a quelli dell’industria.

Resta ancora da dipanare, ai giorni nostri, la questione della piena valorizzazione dell’aumento produttivo e, anche, della crescita dei costi di produzione, in particolare delle materie prime. “In una situazione di mercato che lancia da tempo delle avvisaglie di difficoltà – commenta il presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli – la nostra associazione si è mossa da tempo su vari fronti. Per rilanciare il settore sono indispensabili quattro fattori: aggregazione, coordinamento della filiera, promozione dei consumi e delle destinazioni alternative. Abbiamo già richiesto inoltre interventi urgenti a supporto della liquidità delle imprese”.

La crescita dei prezzi, in primis per l’alimentazione, sta contraendo la redditività degli allevamenti da latte: dallo scorso autunno gli alimenti zootecnici stanno toccando livelli tra i più alti degli ultimi dieci anni, in particolare soia e granturco. “Le tensioni sui prezzi – aggiunge Francesco Martinoni, presidente della Federazione nazionale di prodotto Latte di Confagricoltura – sono spesso frutto di dinamiche speculative e di fattori internazionali a cui si deve rispondere rafforzando la filiera tra produttori, allevatori e aziende mangimistiche. È necessario incentivare la ripresa della coltivazione di mais, strategico per la zootecnia e la filiera agro-alimentare”.

Csmt, Zorzella (Antares Vision) nuovo Presidente, Trichilo confermato Ad e Dg

in Economia/Innovazione by

Emidio Zorzella, fondatore e presidente di Antares Vision, è stato nominato ieri pomeriggio nuovo presidente di CSMT Gestione Scarl.

L’elezione è avvenuta durante l’Assemblea Staordinaria e Ordinaria dei Soci, che ha deliberato anche la modifica dello statuto di CSMT, con l’estensione del Consiglio di Amministrazione da 5 a 8 membri. Al fianco di Zorzella, faranno parte del nuovo CDA, che resterà in carica per il quadriennio 2021-2025: Riccardo Trichilo, Mario Mazzoleni, Francesca Morandi, Rodolfo Faglia, Marina Pizzi, Fabio Rizzinelli e Alberto Albertini. Un cambiamento, quindi, ma nell’ottica della continuità e dell’esperienza con la conferma di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Riccardo Trichilo.

Durante l’Assemblea è stato rinnovato anche il Comitato Tecnico Scientifico che sarà presieduto dal Prof. Rodolfo Faglia. Ne faranno parte: Emilio Sardini, Giovanni Plizzari, Massimiliano Granieri, Carmine Trecroci, Gianni Gilioli, Maria Chiara Franceschetti, Uggero De Miranda, Saverio Gaboardi, Giancarlo Turati, Claudio Vivante e Andrea Moretti.

Tutto questo è testimonianza di un rilevante coinvolgimento e una forte partecipazione da parte delle istituzioni bresciane, Confindustria Brescia, Università degli Studi di Brescia, Camera di Commercio di Brescia e Apindustria Confapi Brescia, che hanno individuato, per il nuovo Consiglio d’Amministrazione e dei vertici delegati, profili che meglio rappresentano le caratteristiche di CSMT, ponte tra innovazione e industria: imprenditori, manager e professori fortemente legati ai processi d’innovazione, donne e uomini del fare ma anche dell’innovare.

È stata presa ancor più consapevolezza dell’importanza strategica di CSMT, soprattutto in un momento di ripresa e forte cambiamento, in quanto, ancora più che nel passato, c’è bisogno di un punto di riferimento istituzionale per il territorio. I progressi maturati in questi quattro anni hanno consentito la costituzione di una squadra di professionisti altamente qualificati che si sono occupati di innovazione, trasformazione digitale, economia circolare e project funding, che, in particolare, con 131 progetti finanziati ha portato 51 milioni di euro di ricaduta sul territorio.

La volontà di CSMT è quella di impostare e progettare nuovi paradigmi di fare impresa perseguendo l’obiettivo dell’innovazione digitale in una logica di sostenibilità economica, sociale e ambientale. 

Sostenibilità e digitalizzazione ci proiettano in quella che oggi si può certamente chiamare una “nuova rivoluzione industriale” – commenta il neoeletto Presidente Emidio Zorzella –. Un nuovo modo di fare impresa, figlio di una ricerca scientifica avanzata e di una forte globalizzazione dei mercati, una straordinaria opportunità per quegli imprenditori che pongono innovazione, di prodotto, di processo, di mercato, al centro della propria filosofia di sviluppo. È dunque essenziale continuare a puntare su quelle iniziative che riescono a mettere a fattor comune ricerca applicata e processi di industrializzazione di prodotti, creando una piattaforma di lavoro comune tra ricerca, e quindi università, e impresa. Esattamente la mission che da molti anni sta portando avanti con efficacia e successo il nostro CSMT, una vera risorsa dell’economia bresciana.”

“L’innovazione sostenibile – come sottolinea l’AD Riccardo Trichilo – è lo strumento del nuovo Umanesimo Industriale, che, per poter essere perseguito, richiede un salto culturale, ma soprattutto un approccio di sistema e di collaborazione da parte di tutte le istituzioni e del mondo industriale. Così che, mettendo a fattor comune realtà come CSMT, Centro Sviluppo Sostenibilità e Futura, si possa conseguire l’ambizioso risultato di far diventare Brescia “Città della Cultura Sostenibile””.

Banca Valsabbina e Neosperience insieme per supportare la trasformazione digitale delle Pmi

in Banche/Economia/Innovazione/Valsabbina by

Banca Valsabbina, principale Banca Popolare di Brescia, e Neosperience, software vendor quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana, annunciano la sottoscrizione di un accordo di collaborazione volto a supportare il processo di trasformazione digitale delle PMI. Nell’ambito di questo accordo prende oggi il via il progetto Neosperience Lab, sviluppato dalle società e presentato alla comunità finanziaria con iniziative organizzate sul territorio.

Neosperience Lab rappresenta un vero e proprio laboratorio dove le PMI che vogliono intraprendere un percorso di digitalizzazione possono trovare il supporto di un team di professionisti con competenze multidisciplinari. Neosperience Lab segue le imprese in tutte le fasi di questo processo, senza mettere a rischio il loro business tradizionale e dando loro l’appoggio finanziario di una Banca del territorio, particolarmente attenta al mondo imprenditoriale e alle sue necessità, con un approccio “tradizionale” ma anche un occhio di riguardo al Fintech e all’innovazione tecnologica. 

Nello specifico, Neosperience Lab è in grado di costruire un Business Plan Digitale per analizzare i possibili risultati di un nuovo posizionamento digitale dell’azienda, fornendo nuove strategie e criteri quantitativi per misurare il ritorno degli investimenti. Neosperience Lab, infatti, garantisce la messa in opera di persone, strumenti e processi funzionali alla strategia, abilitando la successiva fase di sperimentazione che può avvenire anche mediante costituzione congiunta di una Startup Innovativa. Attraverso questa “Corporate Startup”, secondo un modello largamente utilizzato all’estero, si accelera e si consolida la futura struttura digitale al servizio dell’impresa, che può così disporre sin dall’inizio delle migliori competenze tecnologiche e professionali. Completata la fase di sperimentazione, la Corporate Startup potrà anche essere incorporata, trasformandosi nella business unit digitale dell’impresa o, in base alle opportunità del mercato, continuare a operare autonomamente, per massimizzare il suo sviluppo e la creazione del valore.

La partnership con Neosperience va ad aggiungersi ai numerosi accordi siglati da Banca Valsabbina all’interno di una strategia basata sull’innovazione e sull’offerta di servizi distintivi ad alto valore aggiunto. Questa collaborazione ci consente di supportare le PMI del territorio che vogliono crescere e intendono investire nel proprio business tramite soluzioni digitali studiate per cogliere al meglio le opportunità offerte dal mercato” sottolinea Hermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. In un contesto in continua evoluzione, crediamo nell’opportunità di stringere e rafforzare partnership con aziende Fintech e Digital, al fine di efficientare il business creando sinergie e valore aggiunto per la Banca e per la nostra clientela”.

Luigi Linotto, Presidente di Neosperience Lab, ha dichiarato: “Siamo particolarmente orgogliosi di questo nuovo progetto. Neosperience Lab è una nuova PMI innovativa appositamente costituita da Neosperience SpA per condividere con le imprese gli investimenti necessari e i rischi imprenditoriali per accelerare l’avvio delle loro nuove dimensioni digitali”.

Il Presidente di Neosperience, Dario Melpignano, ha aggiunto: “Il ruolo della banca oggi è molto cambiato, e consente di proporre agli imprenditori soluzioni Fintech e di finanza alternativa, fortemente complementari al percorso di digitalizzazione che Neosperience propone da sempre alla propria clientela: un mix di ingredienti in continua evoluzione, che vede la trasformazione digitale come motore trainante del successo delle PMI. Ad oggi, purtroppo, nel nostro Paese la relazione tra piccole e medie imprese e digitalizzazione non è ancora sufficientemente sviluppata. Per questo motivo abbiamo ideato il servizio di Neosperience Lab”.

Secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano, oggi solo il 26% delle PMI italiane ha raggiunto quella che si definisce una “Maturità Digitale”, e risulta pronto a cogliere le sfide dei mercati e la transizione verso la digitalizzazione dei processi produttivi. Dall’analisi emerge anche come la relazione tra piccole e medie imprese italiane e digitalizzazione non sia ancora matura, e di come risulti necessaria una crescita degli investimenti in tecnologia e risorse umane. In Italia, nel 44% delle aziende medio piccole le funzioni ICT e Digital sono affidate al Responsabile IT che, nella gran parte dei casi, è impiegato prevalentemente nella gestione di attività non innovative, ma di presidio e manutenzione ordinaria dei sistemi informatici.

Beretta confermato alla presidenza di Aib

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Beretta è stato confermato alla presidenza di Aib. A deciderlo è stata ieri l’assemblea di Confindustria Brescia dopo che la precedente votazione, quella del 31 maggio, era stata annullata per mancanza del quorum costitutivo.

Beretta ha ottenuto il 99,3 per cento dei voti potenziali presenti (ogni azienda votava pro quota a seconda della dimensione). Ha trovato espressione nell’assemblea il 54% dei voti potenziali.

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