Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Agosto 2022

Lindebergh Spa, siglato l’accordo con Ati Spa

in Economia/Servizi/Trasporti by

La società cremonese Lindbergh Spa (EGM:LDB), a capo dell’omonimo Gruppo attivo in Italia e Francia nel settore MRO (Maintenance Repair and Operations) per l’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica per le reti di assistenza tecnica attraverso la propria piattaforma tecnologica T-Linq, comunica di aver avviato la fase di test per i servizi di consegna ricambi e ritiro rifiuti in-night con ATI S.p.A., azienda leader nella vendita e nell’assistenza tecnica di carrelli elevatori, piattaforme aeree e sollevatori telescopici nel Triveneto. ATI S.p.a. è, in particolare, concessionario Toyota Material Handling e uno dei dealer leader a livello nazionale grazie alla propria capillarità territoriale.

“L’avvio della fase di test – spiega la nota ufficiale – prevede un periodo di una durata di circa tre mesi a decorrere dalla data odierna, durante il quale il cliente potrà testare e valutare la bontà dei servizi offerti da Lindbergh, con la concreta possibilità di estendere il servizio sulla totalità dei propri tecnici dipendenti sul territorio.

L’accordo è di grande interesse strategico, portando con sé sia l’opportunità di rafforzare la presenza di Lindbergh nel Triveneto, sia la possibilità di incrementare il numero di dealer Toyota Material Handling serviti”.

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Lindbergh S.p.A. è a capo dell’omonimo Gruppo attivo in Italia e Francia nel settore MRO (Maintenance Repair and Operations) per l’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica per le reti di assistenza tecnica attraverso la propria piattaforma tecnologica T-Linq. Con Sede a Pescarolo ed Uniti (CR), Lindbergh è stata fondata nel 2006 da Marco Pomè (Presidente) e Michele Corradi (CEO), entrambi provenienti da lunghe esperienze nel settore della logistica e dei servizi. Il Gruppo oggi impiega 81 dipendenti e opera nel segmento del Field Service Management, le cui attività rientrano nel mercato del Maintenance, Repair & Operations (MRO).  Nello specifico, la Società opera mediante 3 business unit trasversali: network management, ovvero la vendita ai tecnici manutentori itineranti di servizi e prodotti, forniti tramite consegna notturna direttamente a bordo dei veicoli in uso (servizio in-boot in-night); waste management, che si occupa del servizio di gestione di tutte le procedure riguardanti il ciclo di vita dei rifiuti, anche speciali, e della cura di tutti gli adempimenti anche documentali richiesti ai sensi della normativa vigente; warehouse management, nata nel 2021, che gestisce l’esecuzione di operazioni logistiche e di stoccaggio riguardanti carrelli elevatori nuovi e usati dei clienti.

L’allarme degli alberghi bresciani: bollette aumentate di oltre il 200%

in Economia/Turismo by

Un’impennata dei costi di energia e gas che sta diventando insostenibile è ciò che emerge dagli ultimi dati raccolti dai propri albergatori associati da parte di Federalberghi Brescia.


“Le bollette di energia e gas per gli alberghi della nostra provincia – ha detto il vicepresidente vicario Alessandro Fantini – sono aumentate di circa il 200% con punte del 300%. Si tratta di un dato insostenibile, perché dobbiamo fare i conti anche con gli aumenti legati all’acquisto di beni e servizi necessari per il nostro lavoro come i prodotti alimentari e la lavanderia. Inoltre, bisogna tenere conto che il nostro consumo di energia e gas è costante per tutta la giornata, basti pensare all’aria condizionata in estate ed al riscaldamento in inverno”.


Nonostante gli eccellenti risultati registrati nei mesi estivi in merito all’occupazione delle camere, c’è il rischio che gli albergatori siano costretti a dover limitare le proprie attività: “Molte strutture ricettive stagionali – ha continuato Fantini – potrebbero chiudere in anticipo invece che prolungare una stagione che ha visto un grande afflusso di turisti. Altri albergatori stanno decidendo di tenere chiusi dei piani dell’hotel o stanno rinunciando a fornire dei servizi, come la ristorazione, per cercare di contenere i costi”. Il rischio concreto è che questi aumenti vertiginosi spingano alla chiusura le strutture ricettive della provincia nei periodi di bassa stagione, con l’obiettivo di diminuire le spese di gestione.


Per queste ragioni, sarebbe importante introdurre misure di aiuto come la sterilizzazione degli aumenti, fissando un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati. Inoltre, è importante sancire il diritto alla rateizzazione delle bollette, che oggi viene accordata dai gestori in base a criteri discrezionali, e la possibilità di far accedere alla cassa integrazione i dipendenti delle aziende che sospenderanno l’attività, senza costi per i datori di lavoro.


“La situazione – ha concluso il vicepresidente vicario di Federalberghi Brescia – èmolto difficile, anche perché sono gli stessi albergatori che stanno assorbendo gli aumenti di questi mesi con un grande sacrificio personale, non facendoli ricadere sui clienti”.

Osservatorio Ey, a luglio segnali di ripresa (trainata dal food)

in Economia/Tendenze by

L’Osservatorio Confimprese-EY sui consumi analizza i dati di luglio 2022 sullo stesso mese del 2021 e mostra segni in ripresa, con il totale mercato che chiude a +5,1% e mostra un avvicinamento ai livelli di consumi pre-pandemia.

Nei settori merceologici corre la ristorazione che nel mese di luglio 2022 raggiunge +9,7% rispetto a luglio 2021. In sofferenza il retail non food che chiude a -4,6%: la battuta di arresto del retail non food, dopo i buoni andamenti durante la pandemia, si lega al ritorno a un consumo fuori casa più ampio con la riduzione dell’acquisto di beni legati all’arredamento e alla cultura.   

Nei canali di vendita il mese di luglio 2022 mostra la continua ripresa del travel che chiude a +39,7% rispetto allo stesso mese del 2021, ma rimane ancora distante dai livelli pre-pandemia.

Continua la ripresa anche delle vie dello shopping delle grandi città, con il settore high street che chiude il mese di luglio 2022 a+5,7% rispetto allo stesso mese del 2021.

Nelle aree geografiche il Nord-ovest consolida i consumi di luglio 2022 a +7,3% rispetto a luglio 2021, seguito dal Nord-est a +3,3%. Il Centro chiude luglio 2022 a +7,9% rispetto a luglio 2021, mentre al Sud i consumi si fermano a +0,9%.

«Continua la ripresa dei consumi con la ristorazione che si consolida e sfiora il double digit verso il 2021 – chiarisce Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese –. Buono anche l’andamento di abbigliamento-accessori, che pur non beneficiando del favore dei saldi, raggiunge una maggiore stabilità. I dati del mese di luglio inducono a sperare che anche nei prossimi mesi possa continuare la ripresa, benchè l’incertezza causata dai rincari record di gas ed elettricità stia iniziando a pesare fortemente sui conti economici dei retailer, soprattutto quelli della ristorazione, che hanno costi altissimi. Senza ovviamente dimenticare l’impatto sul potere di spesa e sulle aspettative dei consumatori. È necessario procedere con cautela e valutare gli andamenti dei prossimi mesi, soprattutto se l’inflazione continuerà a salire».

Massimo rigore, dunque, nel tracciare le linee del prossimo futuro. Occorre seguire l’indice dei prezzi mese su mese che rischia di erodere il leggero recupero dei consumi registrato negli ultimi due mesi.

Paolo Lobetti Bodoni, EY consulting market leader in Italia, commenta: «L’andamento dei consumi di luglio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021 segnala una ripresa particolare soprattutto nella ristorazione e nell’abbigliamento. Nei mesi estivi gli italiani tornano a consumare secondo le abitudini pre-pandemia e dedicano parte del proprio paniere di spesa al proprio tempo libero e alle attività fuori casa. In questo periodo notiamo una buona ripresa anche delle aree del Centro e Nord Italia, che superano il +7% rispetto al mese di luglio del 2021, mentre i consumi per le località del Sud, che avevano sofferto in maniera inferiore durante i mesi di emergenza sanitaria, si fermano a +0,9%».

Analisi Regione Lombardia In Lombardia il mese di luglio 2022 chiude a +9% rispetto a luglio 2021, con la provincia di Milano che registra +14,1% e la città di Milano che chiude a +13,4%. Seguono la provincia di Bergamo a +9,5%, Monza e Brianza +8,7%, Brescia +5,9% e infine Varese che chiude a +1,7%.

Lucchini Rs, utile netto a 24,8 milioni di euro

in Bilanci/Economia/Manifatturiero by
Laminatoio Lucchini Rs, foto da sito ufficiale

Lucchini Rs, secondo quanto informa una nota, ha approvato il bilancio consolidato. I ricavi netti di Gruppo si attestano a 468 milioni di euro, in crescita del 15,9% rispetto all’esercizio precedente con un utile netto di 24,8 mil. di euro. Il fatturato estero è pari al 71% del totale.

Il Gruppo ha mantenuto una importante politica di investimenti tecnici, realizzati nell’esercizio, per 16,1 milioni di euro.

Un’attenta gestione patrimoniale ha permesso di finanziare tali investimenti tramite la generazione di cassa derivante dalla gestione e al contempo di migliorare ulteriormente il livello di indebitamento, con una Posizione Finanziaria netta in lieve miglioramento da 13 milioni di euro a fine 2020 a 12,6 milioni di euro a fine 2021. La solidità finanziaria si conferma, grazie anche ad un patrimonio netto cresciuto a 491 milioni di euro; il Gruppo si presenta con un indice di indebitamento “Debt/Equity” inferiore al 3% a fine 2021.

L’organico complessivo medio del 2021 si attesta a 2.049 dipendenti, di cui 648 nelle controllate estere. Sempre maggiore rilevanza e attenzione hanno avuto le tematiche di sviluppo delle Risorse Umane, con una gestione particolarmente attenta della Sicurezza, della Salute, dell’Ambiente e di tutti i temi legati alla Sostenibilità.

Scarpa outlet online: i trend del momento

in Commercio/Economia by

La moda fa sempre passi avanti e non smette mai di stupire con trend e idee originali che diventano irrinunciabili. Soprattutto nel settore delle calzature vengono sfoggiati stagione dopo stagione, anno dopo anno,  collezioni e modelli di tendenza. Infatti, proprio le aziende leader della moda creano scarpe e abbigliamento che si affermano come dei veri e propri must have che chiunque, per essere alla moda, deve indossare. E sono portorio le case più emergenti nell’abbinamento streetwear come Adidas, Nike, Jordan e Supreme, che stupiscono con scarpe in edizione limitata di ultima tendenza, bellissime ma purtroppo introvabili e un po’ costose. Tuttavia, esistono diversi outlet e shop online in cui è possibile trovare qualsiasi scarpa alla moda a un prezzo accessibile da spedire in tutto il mondo. Ma prima, ecco quali sono le sneakers originali più in voga del 2022.

Sneakers di tendenza 2022:  quali sono

Le scarpe alla moda di quest’anno sono dei fiori all’occhiello. Il mix perfetto tra tradizione e novità che vede il connubio dei grandi classici con la freschezza  dell’innovazione. Infatti, tra le sneakers di tendenza per il 2022 troviamo calzature adatte a qualsiasi occasione, sia alla vita di tutti i giorni che a quelle più eleganti e particolari. Insomma, dei veri e propri must have di cui non si può fare a meno.  Adidas, Balenciaga, Nike e Veja con le loro creazioni e collaborazioni hanno lanciato le sneakers di maggiore tendenza per quest’anno.

Infatti, proprio in casa Nike escono le nuove Jordan 4, in nuovi colori, modelli e tessuti. La collezione, sfoggiata ormai già  dal 2021, si rinnova quest’anno con delle piccole chicche che rinnovano i modelli precedenti con colori super originali, ideali per rinnovare il proprio guardaroba. Il fiore all’occhiello è la calzatura donna denominata Air Jordan 4 Women’s Blank Canvas. Bianche e in tela (a differenza delle altre collezioni AJ4 in tessuto mesh) sono ideali per completare qualsiasi outfit femminile, grazie al loro look essenziale e minimalista. Perfette e coerenti con tutte le Jordan autentiche uscite in commercio.

Ma c’è molto di più. Anche quest’anno si riaffermano le sneakers voluminose e massicce, amate per il loro look stravagante e la sorprendente comodità che regalano. Un esempio sono le Triple S di Balenciaga disponibili in tantissimi colori, basic e fluo, perfette per creare outfit vincenti con un tocco glamour ma anche casual e sportivo. L’unica pecca è il costo che è molto elevato e non accessibile a chiunque. Tuttavia, c’è da dire che proprio queste sneakers originali super invidiate sono state fonte di ispirazione per tantissimi marchi low-cost. In questo modo, sarà possibile trovare una scarpa da ginnastica di lusso ma ad un prezzo speciale, potendo godere del loro design accattivante e della comodità delle tre suole che farà sembrare di camminare su dei cuscinetti.

E se le scarpe massicce rientrano nelle tendenze 2022, di contro le Stan Smith si riconfermano anche quest’anno. Disponibili in nuovi colori e abbinamenti, Adidas lancia nuovamente sul mercato il più amato prodotto genderless. Le scarpe da ginnastica bianche, piatte, minimaliste e dall’inconfondibile dettaglio colorato sulla caviglia e sulla linguetta. Proprio le Stan Smith sono la soluzione perfetta per dare un tocco casual a qualsiasi outfit, sportivo, casual, maglia-pantalone o gonna-vestito, poiché gli donano comodità ed equilibrio, grazie alla pianta larga e alla punta leggermente arrotondata.

Sneakers originali e dove trovarle

Sicuramente quelli appena elencati sono alcuni dei tanti altri esempi e trends del momento, ma di certo i più imperdibili. Infatti, è possibile trovare tutte le altre sneakers di tendenza per il 2022 in qualsiasi store, anche online. Tuttavia, molti di questi outlet sono super forniti e può capitare di non riuscire a scovare le scarpe di cui abbiamo bisogno. Una dritta utile è puntare sulle più famose come  Jordan, Adidas e Nike e di dare uno sguardo a New Balance per qualcosa di comodo, semplice e di alta qualità in prezzi abbastanza contenuti, Veja per una versione un po’ diversa della comune Stan Smith by Adidas, e Yeezy, il modello Adidas più ricercato per il suo design stravagante.

Btl e Fondazione Cogeme insieme per l’economia circolare

in Ambiente/Banche/Btl/Economia/Solidarietà by

Dopo la volta di Acque Bresciane che ad aprile 2022 donò un primo lotto di PC (circa 24. È in corso un’ulteriore donazione) ora tocca  BTL Banca del Territorio Lombardo che il prossimo 25 agosto donerà ben 54 Personal Computer alla Cooperativa Reware, soggetto tecnico che si occuperà di tutta la parte rigenerativa e della rimessa in circolazione per conto di Fondazione Cogeme. PC4Change è un progetto proposto da Fondazione Cogeme nell’ambito delle proprie attività legate all’Economia Circolare, svolto in stretta collaborazione con Reware, Cooperativa e Impresa Sociale specializzata nella rigenerazione avanzata di apparecchiature informatiche dismesse da grandi aziende. Per capire le dimensioni del  problema basti pensare che in Italia ogni persona produce in media dai 12 ai 18 chili di rifiuti elettronici ogni anno (le cifre variano in base alle fonti). Se moltiplicassimo questa cifra per il numero di abitanti si arriverebbe a circa 1 milione di tonnellate di rifiuti per l’Italia. A livello europeo si parla di 10 milioni e a livello mondiale si superano i 50 milioni. È l’insieme di queste motivazioni che ha spinto anche Fondazione Cogeme a intraprendere questo filone cercando di diffonderlo il più possibile nei propri territori di riferimento. Da questo progetto infatti, le realtà coinvolte possono usufruire di molteplici impatti positivi: le aziende, spesso costrette ad affrontare spese di smaltimento del materiale informatico in mancanza di alternative, possono dismettere senza costi aggiuntivi  il proprio materiale informatico e svolgere allo stesso tempo opera di responsabilità sociale ed ambientale; Dall’altro lato, Fondazione Cogeme consolida il proprio ruolo di facilitatore territoriale di processi virtuosi e buone pratiche per una Economia circolare. Il beneficiario finale è  Riuso3, l’Associazione senza scopo di lucro che si occupa della gestione operativa dei due Banchi del Riuso con sede a Rovato e Lograto.

Abbiamo sottoscritto un accordo di collaborazione con BTL Banca del Territorio Lombardo pochi mesi fa e questi sono i primi risultati che di fatto vanno a sostanziarlo, dimostrando come l’economia circolare va realizzata anche con piccoli gesti, ma di grande valore civico.” così il Presidente di Fondazione Cogeme Gabriele Archetti a commento di questa prima donazione.

Una soddisfazione condivisa anche dal Direttore Generale di BTL Matteo De MaioSi tratta del primo passo della partnership tra BTL e Fondazione Cogeme. Una collaborazione che ha come obiettivi condivisi la sostenibilità ambientale e l’attenzione al territorio sul quale operano le due realtà bresciane. Partendo da iniziative concrete, come quella del progetto PC4change”.

Cos’è Il progetto PC4Change

E’ una forma innovativa di partenariato aperto messo a disposizione delle Organizzazioni Non Profit. Lo scopo è quello di raccogliere computer da riutilizzare, sia per fare opera di prevenzione ambientale che per sostenere progetti di solidarietà sociale, di sviluppo sostenibile, sensibilizzazione ambientale, emergenza umanitaria e di cooperazione internazionale. La logica innovativa del progetto è quella di far convergere alti obbiettivi di efficienza ambientale, tramite il riutilizzo professionale delle apparecchiature elettroniche, con nuove metodologie di raccolta fondi.  “PC4Change” è un progetto che nasce dall’iniziativa della Cooperativa Reware, la quale è anche un Impresa Sociale riconosciuta nel campo della prevenzione ambientale.Il riutilizzo di apparecchiature informatiche viene indicato come la miglior pratica in assoluto nel quadro della riduzione dell’impatto ambientale da rifiuti elettronici.

Come funziona

L’azienda interessata a dismettere computer contatta Fondazione Cogeme fornendogli una disponibilità ad aderire al progetto PC4change. Sarà poi cura della Cooperativa Reware avviare un’interlocuzione diretta (suggellata da un accordo scritto formale) che attesta  i termini della “donazione” da parte dell’azienda. Dal punto di vista tecnico occorrerà un inventario (anche semplificato) del materiale che si intende mettere a disposizione e che verrà poi ritirato dalla stessa Reware e poi venduto al pubblico tenendo traccia precisa dei costi di trasporto, dei pezzi di ricambio e dei ricavi.

Il 20% del ricavato netto (vendita meno costi di trasporto ed eventuali pezzi di ricambio) verrà destinato a Fondazione Cogeme che reinvestirà il tutto nel Banco del Riuso di Rovato e Lograto.

In sostanza si tratta di un’ “Economia circolare al quadrato” come sottolinea Carlo Piantoni, Presidente dell’Associazione RIUSO3, gestore dei due banchi: “da un lato con il recupero di materiale destinato ad essere rifiuto e dall’altro con la re immissione in circolo di risorse per finanziare le attività legate al banco, già di per sé economia circolare allo stato puro” .

3dz, fatturato a 20,7 milioni per la Spa delle stampanti 3d

in Bilanci/Economia/Innovazione by

Una crescita importante nel 2021, a conferma di un trend positivo e costante ormai decennale. 3DZ spa, azienda italiana tra i principali distributori europei di stampanti 3D con sede centrale a Castelfranco Veneto (TV), ha da poco chiuso il bilancio 2021 con dati a dir poco entusiasmanti. Ricavi netti di 20,7 milioni di euro, con un +30% di fatturato rispetto al 2020. Il fatturato del Gruppo 3DZ worldwide (comprensivo anche delle affiliate internazionali) sale invece a 24 milioni di euro. Sono in tutto 13 le sedi nel mondo, metà delle quali su territorio Italiano.

Ottimi risultati conseguiti grazie al potenziamento della rete vendita 3DZ, che oggi è presente in diverse nazioni per un totale di 105 addetti stampa 3D. Solo nel 2021 sono stato inseriti nelle sedi Italiane oltre 20 nuovi collaboratori, attraverso diverse Academy e piani formativi dedicati. A livello globale le assunzioni del gruppo sono state in tutto 39. A fare da traino, oltre al mercato nazionale sempre in forte crescita, anche quello internazionale, in particolare quello francese (+ 103% 2021 vs 2020; sede a Lione), quello spagnolo (+ 53% 2021 vs 2020; sedi a Barcellona, Madrid e Bilbao) e Dubai (+ 85% 2021 vs 2020; 1 milione di fatturato solamente in questa sede).

Il quartier generale italiano di 3DZ Spa si trova a Castelfranco Veneto (TV), le altre sedi italiane si trovano ad Alessandria, Brescia, Arezzo, Roma. Il 2021 ha visto la riorganizzazione dell’assetto aziendale, con la fusione di tutte le succursali italiane in un’unica spa. Nell’headquarter di Castelfranco Veneto è stato inoltre realizzato un nuovo laboratorio digitale e showroom, dove è possibile toccare con mano le migliori tecnologie di stampa e scansione 3D con oltre 15 stampanti presenti.

“3DZ sta crescendo bene e organicamente – commenta il CEO Andrea Simeoni – a livello di offerta prodotti ‘desktop’, ma la più grande crescita si riscontra nel ‘production’ con soluzioni sempre più eco-sostenibili. Nel 2021 importanti aziende nel settore automotive e sport come Novation Tech, ma anche del settore luxury, gioielleria e fashion, hanno scelto di digitalizzare la produzione con la stampa 3D con investimenti importanti e contribuendo a far acquisire valore e quote di mercato al nostro gruppo sia in Italia che all’estero. Con oltre 400 stampanti 3D e oltre 50 scanner 3D industriali solo nel 2021, 3DZ è stata premiata con un podio come Top Partner di @3DSystems Corporation WorldWide e come n.2 @MarkForged Partner in EMEA (Europa e Middle East). Da non dimenticare la stampa del David Michelangelo per Expo2022 di Dubai, che ha dato una ulteriore conferma della professionalità, ma soprattutto del know-how concreto sull’additive manufacturing di 3DZ”.

Tra i più importanti interventi realizzati nel 2021 quello alla NovationTech di Montebelluna (settore automotive), dove è stato realizzato un centro di stampa 3D di ultima generazione. Altra importante installazione di stampante 3D è stata effettuata alla DAB Pumps di Padova, leader nelle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell’acqua e nei sistemi di pompaggio. Per l’estero vanno sottolineati i lavori svolti dalla sede di Dubai (1 milione di fatturato nel 2021) e l’installazione alla OroMeccanica in Marocco. Infine, l’istituto Sant’Anna di Pisa a cui è stata fornita una stampante a metallo Metal X. Tra gli oltre 2.000 clienti italiani 3DZ vi sono anche il Politecnico di Milano, l’Università di Brescia e quella di Padova che, assieme a Pisa e Roma, compongono un grosso pool di atenei italiani ad alto livello tecnologico.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – 3DZ

3DZ spa ha sede a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. Fondata nel 2011, l’azienda è specializzata nella consulenza sull’adozione della stampa 3D nelle imprese e nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D. Una realtà che ha raggiunto una dimensione globale con l’apertura di 13 filiali tra Italia, Europa e Middle East, capace di servire 2.700 clienti con oltre 2.000 stampanti 3D installate, oltre a scanner e software 3D. Si tratta di prodotti molto tecnici, per questo il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti, ha come fiore all’occhiello la professionalità dei suoi 33 tecnici specializzati nella gestione di stampanti 3D che operano nel territorio e nei più svariati settori: industriale, meccanico, aerospaziale, automotive, beni culturali, formazione, dentale, medicale e gioielleria. L’headquarter si sviluppa su due piani dove le ultime tecnologie in ambito di stampanti 3D sono ospitate su 2.500 metri quadri, una sorta di enorme laboratorio digitale e showroom, dove si possono vedere all’opera le ultime stampanti 3D prodotte nel mondo, da quelle di dimensioni desktop a quelle che hanno quasi le misure di un’automobile; e poi spazi espositivi di pezzi realizzati che rendono lo showroom una sorta di expo delle novità su tutti i miracoli della fabbricazione additiva. Le stampanti 3DZ sono certificate 4.0; 3DZ offre un percorso di digitalizzazione 4.0 aiutando le aziende ad introdurre la stampa 3D all’interno del proprio processo produttivo e di ricerca e sviluppo.

Feralpi Lonato, posato sul tetto il primo pannello del parco fotovoltaico

in Acciaio/Economia/Energia by

Questa settimana è stato posato il primo pannello fotovoltaico del nuovo parco sui tetti dello stabilimento di Lonato del Garda.

I “numeri”: 7.343 pannelli di ultima generazione che copriranno una superficie netta di circa 15.000 metri quadrati. La potenza che raggiungeranno sarà di 3 MW, interamente consumati dallo stabilimento siderurgico.

Grazie a questo nuovo impianto fotovoltaico ci sarà una riduzione delle emissioni pari a 920 t/a CO2, equivalenti alla capacità di assorbimento che avrebbero 1.314 alberi.
C’è, inoltre, un altro aspetto legato alla sostenibilità che non si vede, ma che non è meno importante. Infatti, nella scelta dei materiali sono stati privilegiati fornitori con carbon footprint certification, con politiche ESG e, ove possibile, del territorio. È una scelta di responsabilità che rafforza il progetto stesso anche lungo la catena del valore.

Questo progetto rappresenta un contributo importante all’interno del più ampio progetto previsto nella climate strategy di Gruppo.

Massetti (Confartigianato): più burocrazia e meno fiducia nella Pa rispetto a 10 anni fa

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Nel 2022 l’Italia è al 24° posto tra i Paesi dell’Unione europea per il grado di soddisfazione dei cittadini verso i servizi pubblici. Siamo fanalino di coda nell’Ue insieme con Romania, Bulgaria e Grecia. Lo rileva un report di Confartigianato sul livello di efficienza degli enti pubblici dal quale emerge che sulla bassa qualità dei servizi della Pa influisce uno scarso utilizzo delle tecnologie digitali: solo il 28% delle amministrazioni locali consente agli utenti di completare on line le pratiche amministrative e, se richiesto, di effettuare il pagamento via web. Una quota che sale al 35% nel Centro-Nord mentre crolla al 13% nel Mezzogiorno. Record negativo del Sud anche per la qualità delle istituzioni nelle 234 regioni europee: la peggiore è risultata la regione rumena di Bucarest Ilfov, seguita da Calabria e Campania.

Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Le cose non sono migliorate durante la pandemia. Anzi, siamo peggiorati rispetto a 10 anni fa. Siamo sempre alle prese con cavilli, file agli sportelli, complicazioni che ‘rubano’ 238 ore l’anno agli imprenditori italiani soltanto per occuparsi degli adempimenti fiscali. L’innovazione tecnologica non sembra dunque aver migliorato la burocrazia. Scivoliamo addirittura in 26° posizione, preceduti soltanto dalla Grecia, per la fiducia che i nostri connazionali ripongono nella Pubblica Amministrazione».

E così, segnala Confartigianato, nel pieno della transizione digitale aumentano le difficoltà di relazione con gli uffici pubblici. La quota di cittadini in coda per oltre 20 minuti agli sportelli dell’anagrafe dei Comuni è del 28,4%, undici punti in più rispetto al 17,4% di dieci anni prima. E anche in questo caso ad attendere più a lungo sono i residenti nel Mezzogiorno, con una quota del 31,8% in fila per più di 20 minuti per espletare pratiche all’anagrafe.

Secondo il rapporto di Confartigianato il 31,6% dei cittadini che da maggio 2020 a gennaio 2022 si sono rivolti a un ufficio pubblico, pari a circa 6,3 milioni di persone, ha espresso insoddisfazione o ha constatato un peggioramento della qualità dei servizi offerti dalla Pa, sia a causa del ritardo nell’erogazione di servizi on line (indicato dal 73,6%) che dall’impreparazione del personale nella gestione di questi servizi (77%). A giudizio di un terzo degli utenti, i problemi di inefficienza c’erano anche prima dell’adozione del lavoro a distanza, mentre per gli altri due terzi lo smart working ha influito negativamente sulla qualità dei servizi pubblici.

«Una Pa efficiente, capace di stare al passo con gli imprenditori – conclude il presidente di Massetti – è una priorità per favorire lo svolgimento delle attività economiche ed essere attrattivi anche per gli investitori. Le risorse messe in campo dal PNRR sono una occasione da non perdere per le necessarie riforme di semplificazione e per costruire un sistema improntato all’affermazione concreta della sussidiarietà nelle relazioni della PA con le imprese ed i cittadini. Digitalizzazione, interoperabilità e standardizzazione delle procedure sono gli ingredienti fondamentali per una vera innovazione della Pa».

Imprese, le risorse della Regione hanno generato “oltre 1 miliardo di investimenti”

in Economia/Istituzioni/Regione by

Le risorse economiche a fondo perduto stanziate dall’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Lombardia per le aziende lombarde ammontano a 195.781.952 euro. Contributi in grado di stimolare ulteriori investimenti per 534.439.668 di euro da parte delle imprese, con un moltiplicatore di oltre due volte e mezzo il contributo pubblico per un complessivo che spera il miliardo di euro.

ASCOLTO MONDO PRODUTTIVO – “Il nostro lavoro – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico – è frutto dell’ascolto, della continua collaborazione tra Regione e il ‘sistema lombardo’. Un’impostazione che si basa soprattutto sul confronto continuo e costruttivo con le imprese e le associazioni di riferimento. Un sano rapporto pubblico-privato, un sano pragmatismo lombardo”.

DETTAGLIO DEI FINANZIAMENTI REGIONALI – I contributi maggiori sono arrivati dalla misura ‘Credito Adesso Evolution’, 37.403.069 milioni di euro. Lo strumento è stato attivato in piena emergenza sanitaria per sostenere PMI, liberi professionisti e studi associati nel superare la fase di difficoltà, garantendo l’accesso al credito e la liquidità in tempi rapidi e riducendo il pricing dei finanziamenti del 3%, con un massimo di 70.000 euro di finanziamento.

PATRIMONIALIZZAZIONE – Altra misura è stata quella della patrimonializzazione. In questo caso le risorse arrivate sul territorio, al momento, sono 18.680.589 di euro. Uno strumento che ha l’obiettivo di sostenere le imprese che vogliono rafforzare la propria struttura patrimoniale e rilanciare la propria attività. La patrimonializzazione risultata essere anche la misura che è riuscita a creare il maggior indotto sul territorio grazie al moltiplicatore generato di ben sette volte il contributo economico regionale. Gli interventi hanno interessato tutti i settori: credito, transizione ecologica, trasformazione digitale, innovazione, rafforzamento delle competenze e della competitività, internazionale e l’attrattività.

31 MISURE ANCORA DISPONIBILI – Sono quindici gli strumenti introdotti dall’assessorato a favore delle imprese lombarde ancora attivi; per tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.imprese.regione.lombardia.it. A queste si andranno ad aggiungere, da settembre, ulteriori sedici strumenti per un totale di 325 milioni di euro e, per la prima volta in Italia, ci sarà una programmazione, una calendarizzazione delle misure fino al 2024.

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