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Camera di Commecio: gli eventi settimanali a Brescia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

In questo articolo l’elenco degli eventi settimanali programmati dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia per le aziende del territorio, diffuso da Brescia news.

CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA, I PROSSIMI EVENTI

87/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT

La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre:

12 settembre – Origine non preferenziale (made in): come individuarla correttamente
19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione

88/24 – ASSISTENZA SPECIALISTICA INTERNAZIONALIZZAZIONE – ORIGINE NON PREFERENZIALE (MADE-IN): COME IDENTIFICARLA CORRETTAMENTE

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizza una sessione di assistenza specialistica gratuita (incontri individuali personalizzati con l’esperto di 1 ora) sul tema “Origine non preferenziale (Made-In): come identificarla correttamente”. Appuntamento:

16 settembre (4 slot da un’ora dalle ore 9.00 alle 13.00)
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione

89/24 – WEBINAR DIRE, AMBIENTE UNICO DI COMPILAZIONE PRATICHE

Continua il percorso che porterà DIRE a diventare l’ambiente unico di compilazione di tutte le pratiche verso il Registro Imprese, per ogni tipologia di utente. Durante il webinar gratuito saranno illustrati lo stato di avanzamento dei lavori, i prossimi rilasci e le demo di compilazione di alcuni pratiche. Appuntamento:

17 settembre – adempimenti destinati all’albo artigiani e compilati in modalità multi-adempimento

Maggiori informazioni e iscrizioni alla pagina Incontri e seminari

Emergenza peste suina, ecco la posizione di Coldiretti

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Coldiretti/Economia by

Sono saliti a 19 i focolai di peste suina africana (PSA) negli allevamenti lombardi, l’ultimo confermato proprio oggi in provincia di Lodi, che si aggiunge agli altri accertati dal 26 luglio scorso a Milano, Pavia e la stessa Lodi. A livello europeo – precisa Coldiretti Brescia su fonti EFSA – Nel 2023 sono stati 14 gli stati membri dell’UE interessati dalla peste suina africana (PSA), che, in rapporto all’anno precedente, ha fatto quintuplicare i focolai infettivi nei suini domestici. Il virus fu introdotto per la prima volta in Svezia e Croazia diffondendosi poi a nuove aree in Italia, riapparve anche in Grecia dopo una pausa di due anni.

Cresce la preoccupazione tra gli allevatori bresciani – precisa Coldiretti Brescia – la nostra provincia non è ricompresa tra le zone di restrizione, assoggettate a grossi vincoli agli spostamenti degli animali, ma il “fronte” della malattia si sta pericolosamente avvicinando: “il nostro impegno resta costante – precisa Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia –  tutti gli allevatori colpiti e anche quelli che si trovano nelle aree interessate devono avere tutta l’attenzione istituzionale necessaria; vigileremo e reagiremo al fianco dei nostri soci suinicoltori affinché gli interventi necessari non rimangano lettera morta, ma si proceda nel più breve tempo possibile a copertura del mancato reddito”

Il problema principale – ancora da risolvere – per la diffusione del virus, rimangono i cinghiali – precisa Coldiretti Brescia – in questa fase fondamentali diventano anche le misure di biosicurezza che gli allevatori stanno mettendo in campo per proteggere ogni allevamento.

“La peste suina interessa unicamente gli animali – aggiunge in conclusione la presidente Facchetti – per cui non ci deve essere nessuna preoccupazione per la sanità e la salubrità dei prodotti che finiscono sulle tavole dei cittadini consumatori. La malattia viaggia sulle gambe dei cinghiali ed è urgente attivare tutte quelle misure utili a contenere e bloccare la diffusione del virus a partire da piani concreti di abbattimento dei selvatici”. 

Ospitaletto, ecco i risultati di Sabaf al 30 giugno

in Economia by
Stabilimento Sabaf

➢  RISULTATI CONSOLIDATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2024

RICAVI adj1: 74,1 mln (€56,8 mln nel 2Q 2023 +30,5%; +18,2% a parità di perimetro) RICAVI: €75,8 mln (€50,9 mln nel 2Q 2023 +49%)

EBITDA adj: 12,4 mln (€8,5 mln nel 2Q 2023 +46,4%) EBITDA: €13,1 mln (€4,9 mln nel 2Q 2023 +168,3%)

EBITDA adj/RICAVI: 16,7% (14,9 % nel 2Q 2023)

EBITDA/RICAVI: 17,3% (9,6% nel 2Q 2023)

EBIT adj: 7,7 mln (€4,2 mln nel 2Q 2023 +81,2%) EBIT: €7,4 mln (€0,4 mln nel 2Q 2023)

RISULTATO NETTO adj: 5,4 mln (€1,8 mln nel 2Q 2023) RISULTATO NETTO: €4,1 mln (€ -0,6 mln nel 2Q 2023)

➢  RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2024

RICAVI adj: 143,1 mln (€114,9 mln nel 1H 2023 +24,5%; +12,6% a parità di perimetro) RICAVI: €144,7 mln (€109 mln nel 1H 2023 +32,8%)

EBITDA adj: 22,9 mln (€15,6 mln nel 1H 2023 +47,1%) EBITDA: €23,7 mln (€11,4 mln nel 1H 2023 +107,4%)

EBITDA adj/RICAVI: 16% (13,6 % nel 1H 2023)

EBITDA/RICAVI: 16,4% (10,5 % nel 1H 2023)

EBIT adj: 13,5 mln (€7,1 mln nel 1H 2023 +89,6%) EBIT: €12,4 mln (€1,9 mln nel 1H 2023)

RISULTATO NETTO adj: 10,1 mln (€3,2 mln nel 1H 2023) RISULTATO NETTO: €8,4 mln (€ -1,4 mln nel 1H 2023)

➢  OUTLOOK

  • L’andamento delle vendite e il portafoglio ordini per i prossimi mesi prospettano per la seconda metà dell’anno performance in linea con il primo semestre e consentiranno di realizzare nel 2024 il record storico dei ricavi per il Gruppo.
    • Nel secondo semestre sta crescendo il contributo alle vendite dei nuovi stabilimenti produttivi in Messico e in India e dei componenti per la cottura a induzione.

1   I risultati economici consolidati normalizzati (adj) escludono gli impatti per l’applicazione dello IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate. I risultati economici normalizzati escludono altresì, per i soli dati relativi all’esercizio 2023, i costi per la fase di start-up di Sabaf India, di Sabaf Messico e della divisione Induzione, le cui attività operative sono entrate a regime nel corso del 2024. Questa rappresentazione consente una migliore comprensione della performance del Gruppo e della sua comparazione rispetto ai periodi precedenti.

Pietro Iotti, Amministratore Delegato di Sabaf, ha commentato:

“La crescita del 30% dei ricavi nel secondo trimestre ci ha consentito di incrementare la quota nel mercato globale e raggiungere il più alto fatturato trimestrale di sempre per Sabaf. L’aumento dei volumi, accompagnato da un importante miglioramento della redditività, assume maggior valore perché conseguiti in un mercato che fatica a riprendersi dai minimi del 2023.

Si stanno progressivamente manifestando gli effetti delle nostre linee strategiche, che contemplano la crescita organica, lintegrazione delle realtà acquisite e lulteriore sviluppo per linee esterne. Continueremo a focalizzarci sullespansione della presenza internazionale, lampliamento e la diversificazione del portafoglio d’offerta, lo sviluppo del potenziale produttivo,.

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Il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. si è riunito oggi a Ospitaletto per approvare la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024.

Si precisa che a partire da aprile 2022 la Turchia, Paese in cui Sabaf ha impianti produttivi, è considerata un’economia “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29 – Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”. Nel comunicato stampa sono commentati i risultati economici consolidati normalizzati che escludono gli impatti per l’applicazione dello IAS 29. I risultati economici normalizzati escludono altresì, per i soli dati relativi all’esercizio 2023, i costi per la fase di start-up di Sabaf India, di Sabaf Messico e della divisione Induzione, le cui attività sono incluse nei risultati consolidati normalizzati del primo semestre 2024. Questa rappresentazione consente una migliore comprensione della performance del Gruppo e una più corretta comparazione rispetto ai periodi precedenti.

Risultati consolidati del secondo trimestre 2024

Nel corso del secondo trimestre è proseguito il deciso miglioramento dei risultati economici del Gruppo. In un mercato che si caratterizza per la difficile ripresa dai minimi del 2023, Sabaf ha ottenuto performance molto positive grazie alla crescente internazionalizzazione, all’ampliamento e alla diversificazione del portafoglio d’offerta e all’aumento del potenziale produttivo.

Il Gruppo ha registrato vendite normalizzate per 74,1 mln di euro, superiori del 30,5% rispetto al secondo trimestre 2023 (+18,2% a parità di perimetro).

L’EBITDA normalizzato del secondo trimestre è stato di 12,4 mln di euro (16,7% del fatturato), in crescita del 46,4% rispetto agli 8,5 mln di euro (14,9%) del secondo trimestre 2023. Il ritorno a livelli di redditività di eccellenza è conseguenza diretta del significativo recupero dei volumi di attività e di un adeguato utilizzo della capacità produttiva dei principali stabilimenti.

Il reddito operativo (EBIT) normalizzato è stato di 7,7 mln di euro (10,4%), superiore dell’81,2% rispetto ai 4,2 mln di euro del secondo trimestre 2023 (7,5%).

L’utile netto normalizzato del periodo è stato di 5,4 mln di euro (1,8 mln di euro nel secondo trimestre 2023).

Risultati consolidati del primo semestre 2024

Nel primo semestre del 2024 il Gruppo Sabaf ha conseguito ricavi di vendita normalizzati pari a 143,1 mln di euro, superiori del 24,5% rispetto ai 114,9 mln di euro del primo semestre 2023 (+12,6% a parità di perimetro).

L’EBITDA normalizzato del primo semestre 2024 è stato di 22,9 mln di euro (16% delle vendite), in crescita del 47,1% rispetto ai 15,6 mln di euro (13,6%) del primo semestre 2023.

L’EBIT normalizzato è stato di 13,5 mln di euro (9,4%), superiore dell’89,6% ai 7,1 mln di euro (6,2%) del

primo semestre 2023.

L’utile netto normalizzato del periodo è stato di 10,1 mln di euro (3,2 mln di euro nel primo semestre 2023).

Situazione patrimoniale, flussi finanziari e indebitamento finanziario al 30 giugno 2024

Dati in migliaia di euro30.06.202431.12.202330.06.2023
  Attività non correnti  181.619  181.167  166.788
Attività a breve2149.925133.401124.256

Passività a breve3                                                                                                                                                                                                                              (73.213)                   (61.553)                  (63.810)        

Capitale circolante netto4                                                                                                                                                                                                             76.712               71.848           60.446

Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite, altri debiti non

correnti                                                                                           (9.278)               (9.477)             (9.087)

Posizione finanziaria netta a breve termine                                                                        8.160                       20.118                      7.757

Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine                                                        (82.923)                   (93.268)                  (81.588)

in migliaia di euro30.06.202431.12.202330.06.2023
Liquidità iniziale36.35320.92320.923
  Cash flow operativo  13.693  39.852  24.339
Flusso monetario dagli investimenti                                                        (6.152)             (16.942)             (11.127)     Free cash flow                                                                                                                             7.541                      22.910                     13.212         
Flusso monetario dell’attività finanziaria(10.545)(14.670)(6.261)
Acquisizioni(9.108)(783)
Pagamento di dividendi Operazioni su azioni proprie Aumento di capitale(7.229) – –– – 17.312– (462) –
Differenze cambi di traduzione(575)(1.014)776
Flusso monetario del periodo(10.808)15.4306.482
Liquidità finale25.54536.35327.405

Nel primo semestre 2024 la gestione operativa ha generato flussi finanziari per 13,7 mln di euro. Al 30 giugno 2024 l’incidenza del capitale circolante netto3 sui ricavi è stata del 26,5%, rispetto al 34,1% del 30 giugno 2023 e al 30,2% di fine 2023.

Nel semestre sono stati investiti 6,2 mln di euro (11,1 mln di euro nel primo semestre 2023 e 16,9 mln di

euro nell’intero esercizio 2023).

Al 30 giugno 2024 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 74,8 mln di euro (73,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e 73,8 milioni di euro al 30 giugno 2023), a fronte di un patrimonio netto consolidato di 174,3 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 include per 11,5 milioni di

2 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri Crediti correnti

3 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti

4  Differenza tra Attività a breve e Passività a breve

euro la passività finanziaria relativa alla contabilizzazione dell’opzione put concessa ai soci di minoranza di MEC (società americana di cui Sabaf ha acquisito il 51% nel luglio 2023) e per 6,7 milioni di euro le passività finanziarie iscritte ai sensi dell’IFRS 16 (6,1 mln relativi a leasing operativi e 0,6 mln relativi a leasing finanziari).

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I risultati saranno illustrati alla comunità finanziaria alle ore 16,00 di oggi 4 settembre 2024 nel corso di una conference call (per prendere parte alla conference call, preregistrarsi al seguente link: Registrazione conference   call Sabaf).

La relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 sarà a disposizione del pubblico nei modi e nei termini di legge.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Gianluca Beschi dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato stampa corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. I risultati trimestrali e i dati normalizzati non sono assoggettati a revisione contabile. Allegati: prospetti contabili consolidati.

Per ulteriori informazioni:

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

(in migliaia di euro)                                     30.06.2024     31.03.2024     31.12.2023     30.06.2023

 ATTIVO                                                                                                                                                  

ATTIVITA’ NON CORRENTI

Attività materiali106.712107.316108.741101.998
Investimenti immobiliari580668691862
Attività immateriali60.42759.61657.23150.887
Partecipazioni86959597
Crediti non correnti1.1331.4151.0941.690
Imposte anticipate12.68112.06013.31510.728
Totale attività non correnti181.619181.170181.167166.262
ATTIVITA’ CORRENTI    
Rimanenze65.62463.42961.98559.524
Crediti commerciali71.10566.46655.82652.801
Crediti per imposte8.66311.27411.7228.994
Altri crediti correnti4.5334.3873.8682.937
Attività finanziarie correnti9.3706.6017.2574.758
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti25.54531.16636.35327.405
Totale attività correnti184.840183.323177.011156.419
ATTIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA526
TOTALE ATTIVO366.459364.493358.178323.207

 PATRIMONIO NETTO E PASSIVO                                                                                                          

PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale12.68712.68712.68711.533
Utili accumulati, Altre riserve93.910104.45697.65699.328
Riserva IAS 2950.75747.03148.64934.877
Utile del periodo8.3634.2703.103(1.422)
Totale quota di pertinenza della Capogruppo165.717168.444162.095144.316
Interessi di Minoranza8.5738.2228.293
Totale patrimonio netto174.290176.666170.388144.316
PASSIVITA’ NON CORRENTI    
Finanziamenti71.39678.91281.54781.588
Altre passività finanziarie11.52711.72111.721
TFR e fondi di quiescenza3.8323.7673.8053.713
Fondi per rischi e oneri327334353440
Imposte differite4.9015.0985.1364.934
Altri debiti non correnti218218183
Totale passività non correnti92.201100.050102.74590.675
PASSIVITA’ CORRENTI    
Finanziamenti26.57524.00323.31724.231
Altre passività finanziarie180267175175
Debiti commerciali51.03444.54142.52145.766
Debiti per imposte3.4973.6153.0253.036
Altri debiti18.68215.35116.00715.008
Totale passività correnti99.96887.77785.04588.216
PASSIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO366.459364.493358.178323.207

Conto Economico Consolidato

(in migliaia di euro)

II trimestre 2024 (*)

II trimestre 2023 (*)

I semestre 2024

I semestre 2023

  RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi    75.816    50.899    144.677    108.962
Altri proventi2.5001.7144.6384.062
Totale ricavi e proventi operativi78.31652.613149.315113.024
COSTI OPERATIVI    
Acquisti di materiali(37.985)(23.514)(71.296)(54.580)
Variazione delle rimanenze3.595(2.735)5.313(1.385)
Servizi(13.236)(9.589)(25.284)(20.809)
Costi del personale(17.633)(12.767)(34.735)(25.937)
Altri costi operativi(746)(253)(1.163)(795)
Costi per lavori interni capitalizzati7951.1301.5241.896
Totale costi operativi(65.210)(47.728)(125.641)(101.610)
RISULTATO OPERATIVO ANTE    
AMMORTAMENTI,    
PLUS/MINUSVALENZE,13.1064.88523.67411.414
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI    
ATTIVITA NON CORRENTI (EBITDA)    
  Ammortamenti  (5.689)  (4.515)  (11.327)  (9.547)
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di    
attività non correnti                                                                                 12(12)55(12)
Svalutazioni/Ripristini di valore di attività non correnti                                                                                                (8)(8)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)                        7.42135812.3941.855
Proventi finanziari                                                                                 997  442  1.648  532
Oneri finanziari                                                                                (1.263)(1.081)(2.334)(1.867)
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione                               (1.460)730(1.119)(677)
Utili e perdite su cambi                                                                        110(1.180)864(1.711)
Utili e perdite da partecipazioni                                                            –
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE                 5.805(731)11.453(1.868)
  Imposte sul reddito                                                                        (1.445)  100  (2.625)  446
UTILE DELL’ESERCIZO                                   4.360(631)8.828(1.422)
di cui Quota di pertinenza di terzi                                                             267   465 
UTILE DI PERTITENZA DEL GRUPPO                4.093(631)8.363(1.422)

(*) dati non assoggettati a revisione contabile

Rendiconto Finanziario Consolidato

  Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio periodoI semestre 2024 36.353I semestre 2023 20.923
Risultato netto di periodo8.828(1.422)
Rettifiche per:  
– Ammortamenti del periodo11.3279.547
– Minusvalenze / Plusvalenze realizzate(55)12
– Utili e perdite da partecipazioni8
– Rivalutazione ex IAS 291.7793.286
– Proventi e oneri finanziari(729)1.375
– Valutazione IFRS 2 piano Stock Grant(299)238
– Imposte sul reddito2.625(446)
– Differenze cambio non monetarie374
Variazione TFR2752
Variazione fondi rischi(26)(117)
Variazione crediti commerciali(15.745)3.398
Variazione delle rimanenze(4.813)545

Variazione dei debiti commerciali                                                  8.730                6.897 

Variazione del capitale circolante netto(11.828)10.840
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite3.4952.795
Pagamento imposte(843)(766)
Pagamento oneri finanziari(2.061)(1.660)
Incasso proventi finanziari                                                                                                                  1.071                                   605  
Flussi finanziari dall’attività operativa13.69324.339
Investimenti in attività non correnti – immateriali  (1.351)  (1.409)
materialifinanziarie(5.061) –(10.130) –
Disinvestimento di attività non correnti                                                                                           260                                   412  
Flussi finanziari dall’attività di investimento(6.152)(11.127)
Free Cash Flow7.54113.212
Rimborso finanziamenti(13.285)(20.857)
Nuovi finanziamenti5.47417.190
Variazione attività finanziarie(2.734)(2.594)
Acquisto azioni proprie(462)
Pagamento di dividendi                                                                                                                     (7.229)                                        0  
Flussi finanziari dall’attività finanziaria(17.774)(6.723)
Acquisizioni e altre variazioni dell’area di consolidamento(783)
Differenze cambi di traduzione(575)776
Flussi finanziari netti del periodo(10.808)6.482
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo25.54527.405

Totale indebitamento finanziario

 30.06.202431.12.2023Variazione
A. B. C.Disponibilità liquide Mezzi equivalenti a disponibilità liquide Altre attività finanziarie correnti25.545 – 9.37036.353 – 7.257(10.808) – 2.113
D.Liquidità (A+B+C)34.91543.610(8.695)
E.Debito finanziario corrente7.0011.7995.202
F.Parte corrente del debito finanziario non corrente19.75421.693(1.939)
G.Indebitamento finanziario corrente (E+F)26.75523.4923.263
H.Indebitamento finanziario corrente netto (G-D)(8.160)(20.118)11.958
I.Debito finanziario non corrente53.18563.548(10.363)
J. K.Strumenti di debito Debiti commerciali e altri debiti non correnti29.738 –29.720 –18 –
L.Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)82.92393.268(10.345)
M.Totale indebitamento finanziario (H+L)74.76373.1501.613

Iperinflazione Turchia: applicazione dello IAS 29

Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato lo IAS 29 è stato applicato con riferimento alla società controllata Sabaf Turchia. L’effetto relativo alla rimisurazione delle attività e passività non monetarie, delle poste di patrimonio netto e delle componenti di conto economico del primo semestre 2024 è stato rilevato in un’apposita voce di conto economico tra i proventi e oneri finanziari. Il relativo effetto fiscale è stato rilevato tra le imposte del periodo.

Di seguito si riportano i livelli cumulati degli indici generali dei prezzi al consumo:

Indice dei prezzi al consumoValore al 31.12.2023Valore al 30.06.2024Variazione
TURKSTAT1.859,382.319,29+24,73%
  Indice dei prezzi al consumo  Valore al 31.12.2022  Valore al 31.12.2023  Variazione
TURKSTAT1.128,451.859,38+64,77%
  Indice dei prezzi al consumo  Valore al 31.12.2022  Valore al 30.06.2022  Variazione
TURKSTAT1.128,451.351,59+19,77%

  Effetto Iperinflazione   Totale attività non correnti 144.721 36.898 181.619 Totale attività correnti 183.340 1.500 184.840 Totale attivo 328.061 38.398 366.459 Totale patrimonio netto 135.976 38.314 174.290 Totale passività non correnti 92.117 84 92.201 Totale passività correnti 99.968 – 99.968 Totale passivo e patrimonio netto 328.061 38.398 366.459     Effetti dell’applicazione dell’iperinflazione sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata

(in migliaia di euro)

30.06.2024

30.06.2024

con effetto Iperinflazione

  Effetto Iperinflazione   Ricavi e proventi operativi 147.710 1.605 149.315 Costi operativi (124.770) (871) (125.641) EBITDA 22.940 734 23.674 EBIT 13.493 (1.099) 12.394 Risultato prima delle imposte 13.638 (2.185) 11.453 Imposte sul reddito (3.031) 406 (2.625) Quota di pertinenza dei terzi 465 – 465 Risultato netto dell’esercizio 10.142 (1.779) 8.363     Effetti dell’applicazione dell’iperinflazione sul Conto Economico Consolidato

(in migliaia di euro)

6 mesi 2024

6 mesi 2024

con effetto Iperinflazione

(in migliaia di euro)                                              I SEM 2024      Effetto IAS29 COMPONENTI ECONOMICHE

I SEM 2024

Normalizzato

RICAVI E PROVENTI OPERATIVI

Ricavi                                                                                                                                      144.677                       (1.566)                     143.111

Altri  proventi                                                                                                                           4.638                              (39)                           4.599

Totale ricavi e proventi operativi                                              149.315                       (1.605)                     147.710

COSTI OPERATIVI

Acquisti di materiali                                                                                                        (71.296)                               652                     (70.644)

Variazione delle rimanenze                                                                                              5.313                           (170)                           5.143

Servizi                                                                                                                                     (25.284)                               160                     (25.124)

Costi del personale                                                                                                          (34.735)                               228                     (34.507)

Altri costi operativi                                                                                                            (1.163)                                   1                       (1.162)

Costi per lavori interni capitalizzati                                                                              1.524                                    –                          1.524

Totale costi operativi                                                              (125.641)                               871                  (124.770)

  Ammortamenti  (11.327)  1.789  (9.538)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti554499
Rettifiche di valore di attività non correnti(8)(8)
RISULTATO OPERATIVO12.3941.09913.493
  Proventi finanziari  1.648  (9)  1.639
Oneri finanziari(2.334)(3)(2.337)
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione(1.119)1.119
Utili e perdite su cambi Utili e perdite da partecipazioni864 –(21) –843 –
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE11.4532.18513.638
  Imposte sul reddito  (2.625)  (406)  (3.031)
UTILE DEL PERIODO8.8281.77910.607
di cui: Quota di pertinenza di terzi  465  –  465
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO8.3631.77910.142

(in migliaia di euro)                                    I SEM 2023

COMPONENTI ECONOMICHE

Effetto IAS29

Effetto Startup

I SEM 2023

Normalizzato

  RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi    108.962    5.983       114.945
Altri proventi4.0621624.224
Totale ricavi e proventi operativi113.0246.145119.169
COSTI OPERATIVI    
Acquisti di materiali(54.580)(2.090)44(56.626)
Variazione delle rimanenze(1.385)3783(1.004)
Servizi(20.809)(666)894(20.581)
Costi del personale(25.937)(729)213(26.453)
Altri costi operativi(795)(9)(804)
Costi per lavori interni capitalizzati1.8961.896
Totale costi operativi(101.610)(3.116)1.154(103.572)
RISULTATO OPERATIVO ANTE    
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,11.4143.0291.15415.597
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE DI ATTIVITÀ NON CORRENTI
  Ammortamenti  (9.547)  766  312  (8.469)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti(12)(12)
Rettifiche di valore di attività non correnti
RISULTATO OPERATIVO1.8553.7951.4667.116
  Proventi finanziari  532  73   605
Oneri finanziari(1.867)4(1.863)
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione(677)677
Utili e perdite su cambi(1.711)(380)(2.091)
Utili e perdite da partecipazioni
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE(1.868)4.1691.4663.767
  Imposte sul reddito  446  (883)  (93)  (530)
UTILE DEL PERIODO(1.422)3.2861.3733.237
di cui:    
Quota di pertinenza di terzi
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO(1.422)3.2861.3733.237
Ricavi semestrali normalizzati (in migliaia di euro)  I SEM 2024  %  I SEM 2023  %  Variazione %  Esercizio 2023
Europa (Turchia esclusa)41.49229,0%38.95333,9%+6,5%71.734
Turchia36.85325,8%31.35727,3%+17,5%63.419
Nord America30.43721,3%17.45815,2%+74,3%47.697
Sud America17.62012,3%12.91611,2%+36,4%27.858
Africa e Medio Oriente9.2366,5%10.1348,8%-8,9%17.762
Asia e Oceania7.4735,2%4.1273,6%+81,1%10.616
Totale143.111100%114.945100%+24,5%239.086
Ricavi trimestrali normalizzati (in migliaia di euro)  II TRIM 2024*  %  II TRIM 2023*  %  Variazione %  Esercizio 2023
Europa (Turchia esclusa)20.83428,1%19.18833,8%+8,6%71.734
Turchia18.46724,9%14.44125,4%+27,9%63.419
Nord America15.77921,3%9.73517,1%+62,1%47.697
Sud America10.66014,4%6.18710,9%+72,3%27.858
Africa e Medio Oriente4.2925,8%4.8148,5%10,8%17.762
Asia e Oceania4.0815,5%2.4334,3%+67,7%10.616
Totale74.113100%56.798100%+30,5%239.086

Ricavi normalizzati per linea di prodotto (in migliaia di euro)

Ricavi semestrali normalizzati (in migliaia di euro)  I SEM 2024  %  I SEM 2023  %  Variazione %  Esercizio 2023
Componenti gas84.75459,2%72.55663,2%+16,8%144.010
Cerniere43.93230,7%29.02125,2%+51,4%70.410
Componenti elettronici14.1949,9%13.36811,6%+6,2%24.666
Induzione2310,2%n.a.
Totale143.111100%114.945100%+24,5%239.086
Ricavi trimestrali normalizzati (in migliaia di euro)  II TRIM 2024*  %  II TRIM 2023*  %  Variazione %  Esercizio 2023
Componenti gas44.12959,5%36.33464,0%+21,5%144.010
Cerniere23.00131,0%13.70724,1%+67,8%70.410
Componenti elettronici6.8329,3%6.75711,9%+1,1%24.666
Induzione1510,2%n.a.
Totale74.113100%56.798100%+30,5%239.086

Ecco i prossimi eventi della Camera di Commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo di seguito, da Bsnews, il calendario dei nuovi eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia e provincia.

GLI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA

84/24 – REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0 – OPPORTUNITA’ E SOLUZIONI

Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati alla transizione 5.0. Appuntamenti:

10 settembre – Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari)
24 settembre – Industrie alimentari e industrie delle bevande
8 ottobre – Industrie tessili
Maggiori informazioni alla pagina Economia Circolare e Responsabilità Sociale

85/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT

La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre:

12 settembre – Origine non preferenziale (made in): come individuarla correttamente
19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione

86/24 – ASSISTENZA SPECIALISTICA INTERNAZIONALIZZAZIONE – ORIGINE NON PREFERENZIALE (MADE-IN): COME IDENTIFICARLA CORRETTAMENTE

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizza una sessione di assistenza specialistica gratuita (incontri individuali personalizzati con l’esperto di 1 ora) sul tema “Origine non preferenziale (Made-In): come identificarla correttamente”, in data 16 settembre (4 slot da un’ora dalle ore 9.00 alle 13.00).

Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione

Sebino, quattro incontri su clienti e personale per le piccole aziende del commercio

in Associazioni di categoria/Commercio/Confesercenti/Economia by

Comunità montana organizza in collaborazione con Confesercenti quattro appuntamenti formativi per le piccole e medie imprese del distretto per il commercio «Riviera degli Ulivi»

A ottobre la sede della Comunità montana del Sebino Bresciano di Sale Marasino organizza in collaborazione con Confesercenti della Lombardia Orientale, grazie al contributo di Regione Lombardia nell’ambito del Distretto urbano del commercio, quattro appuntamenti a sostegno delle micro, piccole e medie imprese collocate nell’ambito del distretto «Riviera degli Ulivi».

Si inizierà l’1 e l’8 ottobre parlando di accoglienza e relazione con i clienti. Quali sono le chiavi di successo di una attività quando si parla di rapporto con la clientela? Empatia, comunicazione efficace, ascolto e sintonia costituiscono caratteristiche essenziali. Nel corso di queste prime due giornate verrà posto un focus sulle modalità con cui è possibile sviluppare queste skill per metterle poi in pratica quando ci si trova faccia a faccia con il cliente.

Il 15 e 22 ottobre si passerà ad approfondire tematiche più specifiche come la gestione del personale e la sicurezza in azienda. Diritti, doveri e contratti del personale saranno al centro di questi due pomeriggi di full immersion, insieme con l’elaborazione della busta paga e le norme fondamentali per la sicurezza sul lavoro. Ogni incontro si terrà dalle 14 alle 17 e sarà condotto da un docente specializzato.

«L’obiettivo di questi appuntamenti è avvicinare i commercianti della Riviera degli Ulivi con imprese situate nei comuni di Pisogne, Marone, Sale Marasino, Monte Isola e Sulzano a iniziative di questo tipo, promosse in più momenti dell’anno da Confesercenti – spiega il responsabile di zona, Sergio Turla -, al fine di fornire loro gli strumenti essenziali per crescere e migliorare la propria azienda sotto vari punti di vista».

«È con grande piacere che si rinnova ancora una volta questa sinergia tra la Comunità montana e l’associazione di categoria Confesercenti – dichiara il presidente della Comunità montana del Sebino, Marco Ghitti -. I percorsi formativi si rivelano sempre molto utili per gli esercenti della zona».

L’iscrizione è obbligatoria, ha un costo di 15 euro e va effettuata contattando gli uffici della Comunità Montana allo 030.986314. È richiesta la compilazione di un modulo d’iscrizione scaricabile dal sito istituzionale della Comunità montana.

Visit Brescia, il nuovo presidente è Eugenio Massetti (Confartigianato)

in Economia/Partecipate e controllate/Turismo by

L’Assemblea dei soci della Camera di Commercio di Brescia ha nominato i membri del Consiglio d’Amministrazione che guiderà Visiti Brescia (la Destination Management Organization della leonessa) nel prossimo triennio. Il neoeletto Presidente Eugenio Massetti e l’AD Graziano Pennacchio, quest’ultimo al terzo mandato consecutivo, saranno affiancati dai consiglieri Barbara Chiodi, Andrea Maggioni (Vice presidente) e Tiziana Porteri. Il nuovo consiglio è già al lavoro per la definizione degli obiettivi strategici e delle linee guida che orienteranno l’attività 2024-2027.

Conferme e novità per Visit Brescia, la Destinaton Management Organization che promuove il turismo di Brescia e dell’intera provincia, che ha reso noti i nomi dei membri del Consiglio d’Amministrazione che guiderà la società nel prossimo triennio.

Il direttivo è presieduto da Eugenio Massetti, imprenditore nel settore dell’editoria, Presidente di Confartigianato nonché Vice Presidente della Camera di Commercio di Brescia, che eredita il testimone da Marco Polettini, albergatore desenzanese, Presidente per due mandati da luglio 2018 a luglio 2024). La Vicepresidenza è affidata ad Andrea Mattia Maggioni, Coordinatore di Confesercenti Lombardia Orientale per il Lago di Garda e la Valtenesi, imprenditore del settore turistico gardesano a cui spetta inoltre la delega all’area del Lago di Garda, mentre Tiziana Porteri, imprenditrice agricola e agrituristica, sarà referente per lo sviluppo del turismo legato alla valorizzazione dei prodotti e delle eccellenze eno-agroalimentari.

Tra gli elementi di continuità con la precedente gestione spicca la conferma dell’AD Graziano Pennacchio – albergatore camuno, Vice presidente di Federalberghi Brescia, al suo terzo mandato triennale come Ceo della società facente alla Camera di Commercio di Brescia – così come il rinnovo di Barbara Chiodi, direttrice del Tour Operator Brevivet, da dicembre 2017 membro di nomina da parte del Comune all’interno di Bresciatourism, poi diventata Visit Brescia

Grazie alle azioni mirate messe in campo con lo scopo preciso di intercettare e fidelizzare specifici target di pubblico, negli ultimi anni la provincia bresciana ha conosciuto record di sviluppo turistico mai raggiunti in passato, in grado di collocarla tra le primissime destinazioni turistiche italiane, confermando l’interesse dei pubblici europei e destando, per la prima volta, l’alto gradimento anche nei target extraeuropei alto spendenti (Nord America ed Emirati Arabi, in primis). L’obiettivo del neonato Consiglio sarà confermare ed implementare i risultati raggiunti, avviando al contempo nuove prospezioni di sviluppo, in grado di rafforzare la destination reputation della città e della provincia.

Canapa, Cia: una grave sconfitta per la libera impresa in Italia

in Uncategorized by

 “Una grave sconfitta per la libera impresa in Italia. E’ stato, così, bloccato un settore in forte crescita, trainato soprattutto dai giovani agricoltori”. E’ questo il primo commento a caldo del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dopo il voto notturno, con il quale il Governo colpisce la parte più pregiata del comparto agroindustriale della canapa da estrazione, basato sulla produzione di derivati da cannabidiolo (Cbd), utilizzati per impieghi che sono ampiamente riconosciuti dalla normativa europea: dalla cosmesi all’erboristeria, dagli integratori alimentari al florovivaismo.

Secondo Cia-Agricoltori Italiani, in questo modo se ne va letteralmente in fumo la filiera dei produttori di canapa legale, che conta migliaia di posti di lavoro e circa 500 milioni di euro di fatturato annuo. La decisione -presa in piena notte- è frutto di pregiudizi ideologici ed è il risultato di un mancato dialogo da parte del Governo con gli operatori del settore con il Governo, malgrado i proclami di questo esecutivo di non voler disturbare chi vuole fare e non ostacolare le imprese italiane che creano ricchezza.

Un provvedimento che arriva per altro in un periodo in cui la produzione è in pieno campo, con il rischio per gli agricoltori di non poter vendere il frutto del proprio lavoro, legale, tracciato e controllato dalle stesse forze dell’ordine. Molti acquirenti in un contesto di scarsa chiarezza dal punto di vista giuridico, stanno disdicendo gli ordini con gravi danni per gli agricoltori. Ancora una volta gli agricoltori, di concerto con gli altri settori della filiera, saranno costretti a faticosi e costosi ricorsi in sede giuridica pur di vedersi riconosciuti diritti previsti dalle normative comunitarie.

Semestrale A2A, utile netto a 478 milioni (+86%)

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

Calano nettamente i fatturati per il crollo dei prezzi delle materie prime, ma volano letteralmente gli utili. Nella giornata di oggi si è riunito oggi il Consiglio di amministrazione di A2A, che – sotto la Presidenza di Roberto Tasca – ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024. Di seguito riportiamo il resoconto inviato dall’azienda nella versione rilanciata da Brescia news.

Nel periodo in esame i Ricavi del Gruppo sono pari a 6.091 milioni di euro, in contrazione del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (7.992 milioni di euro). La variazione è riconducibile al calo dei prezzi energetici sia all’ingrosso sia retail ed in misura molto contenuta alla contrazione delle quantità vendute ed intermediate sui mercati all’ingrosso in parte compensata dai maggiori volumi venduti sui mercati retail elettricità, gas e teleriscaldamento.

I costi operativi si attestano a 4.370 milioni di euro, registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-35%) in linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities.

Il costo del personale, pari a 442 milioni di euro, aumenta di circa 41 milioni di euro (+10%), La variazione è legata per oltre il 30% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del primo semestre del 2024 rispetto all’anno precedente (+447 FTE, +3,3%) a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2023 e dei primi sei mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’aggiudicazione di nuove gare nel comparto dell’igiene urbana e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia). La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per i rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua), agli incrementi di merito e ad altri costi indiretti del personale (principalmente costi per mobilità e progetti welfare).

Il Margine Operativo Lordo è pari a 1.279 milioni di euro, in aumento del 45%, +397 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2023 (882 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (10 milioni di euro nel 2024, 12 milioni di euro nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 1.269 milioni di euro in aumento del +46%, + 399 milioni di euro, rispetto al primo semestre dell’anno precedente (870 milioni di euro) grazie al contributo di tutte le Business Unit, in particolare la Business Unit Generazione & Trading e la Business Unit Mercato.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 765 milioni di euro, in crescita del 70%, +316 milioni di euro rispetto al 2023 (449 milioni di euro). Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo in parte compensato dall’incremento degli ammortamenti, per circa 60 milioni di euro, relativo principalmente agli investimenti realizzati dal Gruppo nel periodo aprile 2023-marzo 2024 e dai maggiori accantonamenti a fondo rischi per circa 20 milioni di euro.

Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 61 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 69 milioni di euro del primo semestre 2023 grazie a proventi finanziari realizzati sulla gestione della liquidità e ad una proattiva strategia di pre-hedging dal rischio tasso.
Le Imposte si attestano a 207 milioni di euro, con un tax rate al 29% (30% nello stesso periodo dell’anno precedente), in crescita di 93 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile.

Nel periodo in esame, inoltre, si registra un incremento dell’utile di pertinenza di terzi (18 milioni di euro rispetto ai 13 milioni di euro dell’anno precedente), per effetto della migliore performance dei gruppi AEB e Acinque. Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 478 milioni di euro, in aumento dell’86% rispetto al primo semestre 2023 (257 milioni di euro al 30 giugno 2023). L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 489 milioni di euro in aumento di 209 milioni rispetto all’anno precedente (280 milioni di euro).

Gli Investimenti effettuati nel primo semestre del 2024 sono stati pari a 553 milioni di euro (494 milioni nel primo semestre 2023) e hanno riguardato per il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie per supportare la progressiva elettrificazione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a  garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e alla digitalizzazione del Gruppo.

Le operazioni di M&A, al netto delle cessioni, sono state pari a 57 milioni di euro, riconducibili prevalentemente all’acquisizione della società Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area Busto Arsizio (Varese), da parte del gruppo Acinque e all’acquisizione del 70% del Parco Solare Friulano 2, società che ha ottenuto il permesso per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza autorizzata di 112,1 MWp.

La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2024 risulta pari a 4.019 milioni di euro (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a 57 milioni di euro e l’emissione del Bond Ibrido per -742 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.704 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa di 21 milioni di euro. Grazie alla performance del primo semestre è stata garantita la copertura di investimenti per 553 milioni di euro, e dividendi, per 300 milioni di euro.

IL COMMENTO DI RENATO MAZZONCINI (AD A2A)

“Gli eccellenti risultati di questo primo semestre del 2024 sottolineano il percorso di importante crescita continua del Gruppo, fortemente sostenuto dall’incremento degli investimenti. Degli oltre 550 milioni di euro investiti in questa prima parte dell’anno, il 60% è stato destinato allo sviluppo industriale e in particolare al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, al fotovoltaico, a garantire flessibilità e bilanciamento del sistema energetico e al recupero di materia ed energia. Con oltre il 60% di generazione di energia da fonti rinnovabili prosegue il nostro impegno per la transizione energetica. Abbiamo confermato il nostro commitment per mantenere l’attuale rating, rafforzando le metriche di credito con l’emissione del primo bond ibrido perpetuo in formato green e siamo inoltre soddisfatti della nostra strategia di finanza sostenibile, con il debito ESG che raggiunge il 77% del debito lordo totale. Grazie a queste ottime perfomance abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un EBITDA atteso tra 2,18 e 2,22 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 700 e 720 milioni di euro”.

Banca Valsabbina e Tem Plus, nuova partnership per fornire servizi alle imprese all’estero

in Banche/Economia/Valsabbina by

Banca Valsabbina e TEM PLUS annunciano con una nota una nuova partnership commerciale, mirata a supportare le piccole e medie imprese italiane nel loro percorso di internazionalizzazione e di sviluppo dell’export. Questa collaborazione nasce dalla comune visione delle due realtà bresciane di affiancare le aziende nei loro processi di crescita sui mercati esteri, offrendo servizi completi, smart e proattivi.         

TEM PLUS è una realtà specializzata in servizi per l’export, attiva dal 2017, che supporta le imprese italiane nella strategia e nello sviluppo commerciale internazionale. Grazie alla più grande community in Italia di “Temporary Export Manager” (“TEM”), specializzati in vari settori industriali e mercati di destinazione, TEM PLUS è in grado di fornire un supporto mirato e altamente qualificato.

Banca Valsabbina, che conta sulla competenza di un Servizio Specialistico dedicato all’Estero, offre non solo i servizi “core” bancari ma anche consulenza professionale per supportare le PMI nei loro progetti di crescita, offrendo soluzioni finanziarie dedicate. L’esperienza maturata nei servizi di Trade & Export Finance, gestione degli incassi e pagamenti internazionali, operazioni in cambi e garanzie, permette quindi alle imprese di poter contare su un partner qualificato per sviluppare questa area di business.

Il primo frutto della collaborazione è stato il convegno “Persone Vs Intelligenza Artificiale nell’Internazionalizzazione”, tenutosi a settembre 2023, che ha riscosso un notevole successo tra le PMI del territorio bresciano. Questo evento ha posto le basi per una più profonda collaborazione, definita in un accordo di partnership, funzionale a condividere competenze ed esperienza al servizio dei clienti.

Obiettivo della partnership è Favorire lo sviluppo commerciale internazionale delle aziende del territorio tramite l’expertise di “TEM PLUS” e del relativo network; Fornire un’assistenza bancaria e finanziaria evoluta per le operazioni sui mercati esteri, grazie ai servizi offerti da Banca Valsabbina.

“Negli ultimi anni abbiamo investito al fine di strutturare un Servizio dedicato alle aziende che operano sui mercati esteri, implementando la nostra offerta verso la clientela ed assicurando consulenza sempre più specialistica, nell’ambito di un contesto economico mutevole e sfidante. TEM PLUS, come noi, è una realtà del territorio, che condivide il nostro impegno verso l’eccellenza e il supporto alle piccole e medie imprese. Questa collaborazione rappresenta un passo importante per la nostra Banca, in quanto ci permette di ampliare la gamma di servizi dedicati all’internazionalizzazione, offrendo alla clientela soluzioni innovative e su misura per affrontare le sfide dei mercati globali. Crediamo fermamente che, unendo le nostre competenze e risorse, potremo creare un valore significativo per le imprese del territorio, sostenendo la loro crescita e la loro competitività a livello internazionale.” – le parole di Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina.

“Siamo davvero felici che due realtà bresciane abbiano deciso di collaborare. Per TEM PLUS, l’attenzione alle piccole e medie imprese del territorio è sempre stata la priorità, e in Banca Valsabbina abbiamo trovato una condivisione di valori e, sin da subito, una piena fiducia, per la quale siamo grati. Lavorare insieme e mettere a fattor comune competenze ed esperienza genererà sicuramente un valore aggiunto concreto non solo per noi, ma anche per le aziende del territorio in cui la Banca e TEM PLUS operano” – ha commentato Damiano Santini, Co-fondatore di TEM PLUS.

Massetti (Confartigianato): «Fatica il manifatturiero, aspetto allarmante da non sottovalutare»

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Come stanno le MPI bresciane e lombarde a metà anno? Difficile fornire una risposta univoca poiché sono variegate le sfumature presenti nel quadro che emerge dai dati del “Sondaggio” realizzato da Confartigianato Lombardia dalla viva voce degli imprenditori, arrivati al giro di boa di questo 2024 (alla quale hanno partecipato 1.300 micro e piccole imprese artigiane associate, 251 di queste, bresciane). A rilanciare la notizia è stato Brescia news.

A ciascuna impresa è stato chiesto di indicare la dinamica – aumento, stabile, riduzione – nei primi sei mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Prendendo in considerazione i soli rispondenti della nostra provincia (tabella a pag. 10 dell’Appendice statistica in allegato), il saldo, dato dalla differenza tra la quota di quante indicano un aumento e di quante una riduzione del trend escludendo chi indica stabile, risulta negativo e quindi in prevalenza in riduzione, per 5 variabili su 11: produzione (-11,1 punti percentuali), margini di profitto (-32,4 p.p.), ricerca personale (-9,7 p.p.), ordini ricevuti (-2,7 p.p.) e investimenti (-23,1 p.p.). Una situazione con dati leggermente più in negativo rispetto alla media regionale quella delle nostre Mpi.

Ma è soprattutto il Manifatturiero il settore che segnala una maggiore difficoltà con più ampia riduzione di: produzione (-23,3 p.p.), margini (-36,0 p.p.), ordini (-30,2 p.p.) e investimenti (-24,4 p.p.).

«Un aspetto piuttosto allarmante che tocca proprio l’elemento nodale e caratterizzante dell’anima della Lombardia produttiva» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «Ciascuno di questi elementi è interconnesso. Abbiamo attraversato anni di aumenti, anche repentini e vertiginosi, di materie prime, energia e costo della manodopera, aspetti che hanno portato alla riduzione della marginalità. Altro elemento centrale è la stretta monetaria che ha fatto schizzare i costi del credito e ridotto i finanziamenti concessi; ora ne scontiamo gli effetti sugli investimenti che vediamo in calo. Bisogna correre ai ripari perché chi non investe, in particolare nel processo di transizione ecologica e digitale rischia di essere tagliato fuori dal mercato. È questa la ragione per cui stiamo lavorando per abilitare i nostri imprenditori a partecipare a progetti e iniziative ambiziosi e di ampio respiro che riducano tale distanza, come – tanto per fare un esempio – la Manufacturing Innovation Alliance (M.I.A.) che mette a disposizione delle imprese i fondi del PNRR per intraprendere un’autentica transizione digitale, anche a misura di MPI».

Tornando al sondaggio, emerge inoltre che chi aveva risposto che il profitto era stato positivo a tutto il periodo post covid (2021-2023) negli ultimi sei mesi, più di due su tre imprese (69,0%) hanno indicato che è stato in riduzione per il 24,7% e stabile per il 44,3% dei rispondenti.

ASPETTATIVE – come si concluderà il 2024? Tra le MPI lombarde prevale la cautela nel fare previsioni rispetto all’andamento di produzione, margini, personale, costi e ordini nei prossimi sei mesi dell’anno (luglio-dicembre 2024). Negative le variabili di produzione, i saldi dei margini di profitto e gli ordini a causa della condizione di difficoltà in cui permane il settore Manifatturiero. È difatti quest’ultimo il comparto per cui si rilevano aspettative peggiori con diversi saldi preceduti da segno meno: produzione (-20,5 p.p.), margini di profitto (-30,1 p.p.) e ordini (-26,5 p.p.).

Se c’è un fattore che gli imprenditori, trasversalmente e a prescindere dal settore, sottolineano è quello di una diffusa fatica nel trattenere personale e attrarre nuove risorse, soprattutto qualificate. Ne risente, di conseguenza, la capacità di produrre e far fronte agli ordini che si dilazionano nel tempo. Tra le principiali cause i percorsi scolastici non adeguati a formare le competenze di cui necessitano le imprese, la concorrenza con grandi imprese che offrono da subito contratti e retribuzioni migliori, pregiudizio verso l’artigianato e la mancanza stessa di candidati.

Volgendo lo sguardo al futuro, una quota importante di MPI bresciane pari al 35,6% dei rispondenti ritiene indispensabile affacciarsi su nuovi mercati, seguito da chi ritiene importante migliorare gli aspetti legati alla comunicazione (35%), sia in ottica di posizionamento del proprio prodotto/servizio ma soprattutto per incrementare l’attrattività dell’impresa agli occhi delle nuove generazioni, oltre a chi intende rafforzare la collaborazione con le scuole (23,3%).

«Dove hanno potuto, gli imprenditori hanno investito con l’obiettivo di incrementare i livelli di produttività del personale in forza – con un aumento del fatturato pro-capite – e tale visione si è rivelata soddisfacente, soprattutto laddove ci si è concentrati su Ricerca&Sviluppo e tecnologie. Elemento nodale, che la nostra rilevazione sottolinea con forza, è l’importanza delle persone che lavorano nelle MPI e con gli artigiani. Per attrarli e convincerli a rimanere, soprattutto per i profili considerati chiave, gli imprenditori hanno messo in campo politiche di welfare, studiato orari più flessibili e maggiormente adatti a un miglior bilanciamento vita privata e lavorativa, nonché puntato sull’aggiornamento professionale attraverso corsi di formazione. Questo serve, una cultura d’impresa capace di affrontare le insidie presenti e future» conclude il presidente Massetti.

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