Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Dicembre 2019

Brescia, il 2019 si chiude con 105mila imprese attive e 422mila occupati

in Economia/Tendenze by

Con 306 mila sedi d’impresa attive (5,9% del totale nazionale), Milano si colloca al secondo posto nella classifica delle province italiane per numero di imprese, dopo Roma che ne ha 365 mila (7%), ma prima per numero di addetti con 2,2 milioni (13% nazionale) contro gli 1,5 milioni (9%) di Roma che è seconda. Al terzo posto ci sono Napoli per imprese (244 mila) e Torino per addetti (769 mila). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi  su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2019 e 2018. Stabili a 5,2 milioni le imprese nazionali, grazie al rafforzamento delle città maggiori: a Roma +1,3%, a Milano +1%, a Napoli +0,8%.

A Milano come cambiano le imprese in un anno. Crescono del +1% le imprese a Milano tra il 2018 e il 2019 contro una sostanziale stabilità sia lombarda che italiana (-0,2%). A quota 2,2 milioni gli addetti. Tra i settori che pesano di più a Milano, si trovano le attività commerciali (74 mila imprese), le costruzioni (41 mila), le attività immobiliari (30 mila) e manifatturiere (29 mila) mentre tra i principali settori crescono soprattutto la finanza (+4,9%), ricerca e attività professionali (+4,4%), le attività di istruzione (+3,2%), sanità (+3,5%), comunicazione (+2%). Continua la crescita della ristorazione (+1,6%).

Milano, Monza, Brianza e Lodi insieme contano 385 mila imprese, soprattutto nel commercio (94 mila), costruzioni (56 mila), manifatturiero (39 mila). Insieme i tre territori pesano il 7,5% del totale nazionale, con picchi per le imprese nella ricerca e attività professionali col 16%, nelle attività immobiliari col 15%, nella comunicazione col 14%.

Le imprese lombarde. La Lombardia arriva verso la fine del 2019 con 817 mila imprese attive e circa 4 milioni di addetti. Numeri che ne fanno la prima regione italiana, pesando il 16% del sistema imprenditoriale italiano e il 24% degli addetti delle imprese nazionali. Tra le province dopo Milano che è prima con 306 mila imprese e 2,2 milioni di addetti, vengono Brescia (con 105 mila imprese e 422 mila addetti) e Bergamo (con 85 mila imprese e 390 mila addetti), tra le prime anche in Italia. Tiene il sistema imprenditoriale lombardo, anche se registrano andamenti positivi solo Milano (+1% le imprese) e Monza (+0,4%).  Stabili Como e Lodi. Il dato degli addetti in regione è di 4 milioni con punte a Milano (2,2 milioni), Brescia e Bergamo (circa 400 mila), Monza e Varese (oltre 200 mila). Il settore che pesa di più è il commercio con quasi 200 mila imprese, seguito dalle costruzioni (132 mila) e dal manifatturiero (94 mila).

Come scegliere la giusta macchina per pulire i tuoi pavimenti

in Economia/Terziario by

Stai aprendo la tua impresa di pulizie? Hai scelto i macchinari da acquistare? Segui questa guida per avere tutto quello di cui hai bisogno.

Se sei capitato in questo articolo sei sicuramente alla ricerca della giusta macchina per pulire i tuoi pavimenti. Sul mercato disponiamo di diversi modelli tra cui scegliere, alcuni sono più idonei per determinati tipi di pavimentazione altri per un altro genere, e allora come possiamo scegliere il prodotto più adatto a noi? Semplice, leggi il nostro articolo e scopri tutti i macchinari pulizia pavimenti di cui potresti aver bisogno. Segui questa guida soprattutto se intendi aprire o migliorare la tua impresa di pulizie fornendo ai tuoi clienti servizi sempre migliori.

Perché scegliere di rivolgersi ad un macchinario per la pulizia

Prima di scoprire i fattori da considerare durante la scelta e i vari modelli che troviamo a disposizione, è bene capire il perché abbiamo bisogno di un macchinario professionale. A scegliere di acquistare macchinari per la pulizia degli ambienti sono in genere le imprese di pulizie che si occupano di grandi spazi come scuole, fabbriche, imprese e altro. Questi spazi non solo hanno a disposizione grandi aree da pulire ma anche particolari tipi di pavimentazione da trattare. Pensiamo ad esempio al pavimento gommato della palestra scolastica o a un marmo pregiato presente in un ufficio o ancora al parquet che possiamo incontrare nelle camere di un albergo. Tante varianti differenti che meritano di essere pulite a fondo non solo per garantire il loro igiene ma anche per mantenerle in ottimo stato. Si sceglie perciò una macchina per la pulizia per facilitare il lavoro degli operatori e per non rovinare il pavimento.

Come scegliere la macchina giusta per i nostri ambienti.

La prima grande distinzione da fare quando si tratta l’acquisto di una macchina abbiamo bisogno di capire se la macchina che andremo ad acquistare sarà solo per interno o esterno. La scelta rimane a noi ed in base all’utilizzo che vogliamo farlo.

Un altro grande fattore da considerare è l’alimentazione, a seconda dell’alimentazione scelta andremo in una fascia di prezzo differente. Ad esempio possiamo trovare macchine che vanno a batteria, a carburante oppure modelli elettrici. Sicuramente quelli a carburante sono tra i più costosi in cui possiamo imbatterci, senza considerare poi il costo del carburante che dovremo ricaricare all’occorrenza.

Ultimo fattore da considerare è il tipo di spazzole di cui è dotata una macchina. Per i pavimenti delicati e quindi marmo, parquet e via discorrendo andremo a scegliere spazzole delicate che non rilasciano graffi o abrasioni sul pavimento eseguendo comunque una pulizia profonda.

Invece per tutti gli altri e per gli esterni possiamo scegliere una spazzola più dura che ci permette di eseguire una profonda pulizia anche dei pavimenti più ruvidi.

Conclusioni

Ad ognuno la sua spazzola e la sua macchina. Solo in questo modo potremo garantire sempre un ambiente pulito e privo di imperfezioni causate da un’eccessiva azione della spazzola. Il macchinario per la pulizia dei pavimenti è perciò un alleato di cui non possiamo fare a meno.

Come organizzare grandi spedizioni

in Economia/Trasporti by

Un conto è organizzare una spedizione di un pacco un altro è organizzare una grande spedizione, come possiamo farlo? Scoprilo in questo articolo!

Ogni grande azienda che vende i suoi prodotti in tutto il mondo o anche solo in Europa o in Italia ha bisogno di saper organizzare perfettamente la logistica delle sue spedizioni. Per farlo bisogna sapersi muovere al meglio in questo campo e trovare una società affidabile a cui affidarsi. In questa breve guida cercheremo di darti i consigli principali che devi seguire quando hai bisogno di organizzare grandi spedizioni per non farti cogliere impreparato e soprattutto per offrire sempre ai tuoi clienti il servizio migliore che possano desiderare.

Organizza la tua azienda per le spedizioni

Non puoi pensare di spedire la tua merce se la tua azienda non è perfettamente organizzata per le spedizioni. Ogni grande azienda ha in genere un settore apposito che è definito con il termine di logistica. La logistica si impegna a produrre i documenti e le fatture necessarie, si occupa di preparare la spedizione sotto ogni aspetto. Proprio per questo sarebbe bene che ogni azienda oltre a disporre di dipendenti che si occupino di questo settore e di un software che possa supportare il lavoro. Tramite un software possiamo controllare gli ordini in entrata, le spedizioni da preparate, le spedizioni in corso e le spedizioni eseguite.

Scegli una ditta di trasporti

Scegli una ditta di trasporti affidabile, seria e onesta. Stipula un pacchetto di spedizioni con formula contrattuale ed assicurati che ci siano diversi format di spedizione. Potrebbe infatti succedere che una spedizione sia più grande di un’altra e quindi il contratto deve coprire il costo di ogni genere di spedizione. Calcola un numero di spedizioni previste durante un anno e in base a quella richiedi più preventivi possibili. Per trovare le aziende ti basta cercare online ad esempio autotrasporti Bergamo ed imbatterti in tutti i professionisti in questa zona. Richiedi sempre più di un preventivo prima di effettuare la tua scelta e considera affidabilità e competenza di ogni azienda per assicurarti un servizio eccellente.

Stipula sempre un’assicurazione insieme al contratto

Non dimenticarti di stipulare un’assicurazione sulle spedizioni insieme al contratto delle stesse. In caso così di smarrimento dei pacchi, rottura o danneggiamenti vari sarai risarcita dall’assicurazione. Non è insolito che un pacco durante il trasporto possa danneggiarsi e con lui anche la merce al suo interno.

Acquista quanto necessario per organizzare le spedizioni

Avrai sicuramente bisogno di scatole vuote in cartone, pallet e pellicola trasparente per organizzare una spedizione ma anche di pluriball la carta da imballaggio per impedire il danneggiamento della merce e carta adesiva per realizzare le etichette da apporre su ogni pacco.  Questo ti permetterà di essere sempre pronta per ogni spedizione.

Una volta considerati tutti questi fattori sarai pronta per organizzare grandi spedizioni da inviare in tutta Italia e anche all’Estero. L’importante è sempre affidarsi ad un’azienda valida nelle consegne e nel trasporto di merci così da poter offrire ai clienti il miglior servizio di sempre.

Agenzie di viaggio in crescita: nel Bresciano le imprese del settore sono 288

in Economia/Tendenze by
Agenzie di viaggio a Brescia e provincia

Sono oltre 2 mila le imprese attive nel settore in Lombardia su 16 mila in Italia, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al terzo trimestre 2019. La Lombardia pesa il 15% del totale nazionale e occupa 10 mila addetti su circa 48 mila in Italia (21% del totale). Milano è prima in regione e seconda, dopo Roma, a livello nazionale con 1.163 imprese ma prima in Italia per numero di addetti (6.825) seguita da Roma, Torino, Napoli e Venezia. Dopo Milano, in Lombardia, vengono Brescia (288 imprese), Bergamo (208), Monza Brianza (173) e Varese (163). Cresce il settore in Italia, + 2% in un anno e + 7% in cinque anni. Cresce a  Milano del +1,7% in un anno e + 3,8% in cinque anni. Resta stabile in Lombardia.

Un viaggio per le feste? Ecco le scelte, secondo l’Indagine promossa dalla Camera commercio di Milano Monza Brianza Lodi in prevalenza su Milano e la Lombardia, in collaborazione con Confcommercio Milano, Bit, Homi e Tuttofood – e realizzata da Digicamere. In viaggio il 36% che sceglie l’Italia e le capitali europee, sognando le Maldive. Viaggio per le feste, il 36% spende un budget per viaggiare, intorno ai mille euro per circa uno su dieci con punte oltre i 2 mila euro per il 5%. Prime mete l’Italia e le capitali europee. Circa uno su dieci viaggia in Italia. Circa uno su dieci viaggia nelle capitali europee e sceglie Parigi, Londra, Copenaghen, Praga. In viaggio, se potesse esagerare il 38% andrebbe alle Maldive e il 35% in Lapponia lungo i sentieri di Babbo Natale.

Secondo le indicazioni delle agenzie di viaggio milanesi si parte in questi giorni dopo Natale e soprattutto per Capodanno. Il trend delle prenotazioni rispetto allo scorso anno è stabile. Mete principali in Italia sono Campania, Friuli, Lombardia, Sicilia, Trentino, Val d’Aosta, Veneto. Tra le vacanze scelte la settimana bianca in montagna. In Europa si scelgono Parigi, Londra, Vienna. All’estero si sceglie la vacanza al mare, tra Caraibi, Maldive, Mar Rosso, Marocco. Bene anche il viaggio negli Stati Uniti. Il budget va dai mille euro per la settimana bianca o il tour nelle capitali europee, fino ai tremila euro per le mete più lontane. Si viaggia in coppia o con amici.

Ha dichiarato Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: ”Nella logica della vacanza si sta puntando ad attrarre sempre più visitatori anche nei nostri territori, offrendo esperienze turistiche molteplici e personalizzate. Il ruolo delle guide turistiche è centrale per trasformare una vacanza in una esperienza più consapevole e da ricordare anche culturalmente. L’impegno è rendere i nostri territori sempre più luogo di piacere e vacanza e non solo di lavoro e business”.

“Per le vacanze delle feste le richieste sono di vario tipo: si va dal classico viaggio verso mete vicine in montagna o nelle città d’arte in Italia e in Europa fino ai pacchetti con destinazioni tropicali e mari caraibici – ha dichiarato Luigi Maderna, presidente Fiavet Lombardia – Confcommercio Milano -. Le prenotazioni sono partite già nei mesi scorsi, sintomo che la clientela preferisce programmare in anticipo puntando su offerte sicure e di qualità. Si tratta infatti di una vacanza importante per inaugurare il nuovo anno in modo positivo con la famiglia e con gli amici”.

Vacanze è sinonimo di relax, ma se qualcosa va storto c’è modo di riparare al danno, in modo veloce e semplice con la mediazione, anche on line. In 9 anni sono state risolte con una conciliazione presso la Camera Arbitrale di Milano, la società della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, 390 liti in materia di turismo. L’accordo avviene nel 90% dei casi, in media in 45 giorni, dopo il primo incontro informativo. Si può risolvere la lite comodamente anche on line con RisolviOnline. Dal 2002 sono state gestite 973 domande, un terzo in materia turistica. Risolvionline è utilizzabile in tutto il mondo.

Natale in tavola: ecco tutte le tendenze del momento per settore

in Agricoltura e allevamento/Economia/Tendenze by

Natale in tavola elegante grazie alle candele in tavola per il 52% e agli alberi di Natale monocolore per il 43%, classico col panettone come simbolo per il 73%, con i tortellini in brodo per il 44%, alternativo con lasagne vegetariane per il 33%. È il quadro che emerge dall’indagine promossa dalla Camera commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con Confcommercio Milano, Bit, Homi e Tuttofood e realizzata da Digicamere,  in prevalenza su Milano e Lombardia, che ha devoluto 1.000 euro a “Save the children”.

Novità per lo stile sulla tavola di Natale, per il 52% le candele, per il 24% le decorazioni commestibili, per il 22% le corone natalizie.

Per la casa a Natale  i trend sono gli alberi di Natale monocolore per il 43% e il presepio illuminato per il 38%, ma anche addobbi sospesi per il 32%.

Cibi classici, sulla tavola di Natale non possono mancare panettone (73%) e tortellini in brodo (44%), ma anche pandoro (33%), cappone (16%).

Cibi alternativi, sulla tavola di Natale non possono mancare lasagne vegetariane per il 33.%

Alberi di Natale, frutta, ortaggi ma anche carni suine e fiori in colture protette: sono tra i settori agricoli legati alle feste che crescono di più in Lombardia. In totale sono quasi 8 mila le imprese in regione su 193 mila in Italia e danno lavoro a 15 mila addetti su 276 mila nazionali. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al terzo trimestre 2019, 2018 e 2014. Prime Brescia e Pavia con quasi duemila imprese, seguono Bergamo e Mantova con circa mille. Il maggior incremento in un anno a Cremona (+4,7%) e in cinque anni a Mantova (+19,6%), Milano, Varese e Bergamo (+15%). Donne protagoniste a Sondrio con 141 imprese su 407, il 35%. Stranieri a Mantova con 57 su 835, il 7%.

 “Panettone tipico della tradizione artigianale milanese”. Sono circa 150 imprese diffuse tra Milano Monza Brianza Lodi, raccolte intorno alla ricetta tradizionale.

Alberi di Natale a Milano e Como, vini e spumanti a Pavia, a Brescia frutta anche secca e esotica e fiori per le decorazioni, carni suine per lo zampone a Mantova. Per gli alberi di Natale, sono 60 rispetto alle 53 dello scorso anno e alle 12 del 2014 le imprese specializzate per questo periodo dell’anno, di cui 17 a Milano e 12 a Como. Al centro dei festeggiamenti vini e spumanti, nel settore agricolo legato all’uva ci sono 2.956 imprese, di cui 1.426 a Pavia. Protagonista in tavola la frutta, che vede 512 imprese attive in regione rispetto alle 454 del 2018 e alle 230 del 2014, di cui 127 a Brescia e 102 a Bergamo, a cui si aggiungono 32 di agrumi e 8 di frutta tropicale. Sono poi 1.240 le imprese di ortaggi freschi regionali, in aumento rispetto alle 1.205 del 2018 e alle 980 del 2014. Per ornare tavola e casa, 906 le attività che coltivano fiori e piante all’aria aperta, di cui oltre cento a Brescia, Como, Bergamo, Varese e Milano, 192 con fiori in colture protette (erano 177 nel 2018 e 150 nel 2014) di cui 63 a Brescia. Circa 1500 le imprese legate alle carni, che non mancano in tavola secondo le ricette tradizionali. In particolare i suini (577 attività rispetto alle 575 e 560 di uno e cinque anni fa), con lo zampone che sarà protagonista a Capodanno, sono più presenti nel mantovano (174) mentre nel pollame prevale il bresciano (207) e nei bovini la bergamasca (118).

In Italia prime Catania, Trapani, Treviso. Giovani protagonisti a Nuoro, donne ad Avellino e stranieri a Ragusa. Prime in Italia per totale imprese dei settori sono Catania, Trapani con oltre 8 mila imprese, Treviso con oltre 7.546 (+17,9%), Cuneo con 6 mila (+16,9%), Bari con 5.736 (+22,1%), Verona con 5.725 (+14,9%). Superano le 5 mila anche Salerno, Foggia e Ragusa.

Prime in Italia per peso percentuale dei giovani nei settori agricoli delle feste sono Nuoro con una impresa su quattro, seguita da Avellino e Potenza, Belluno e Enna tutte con oltre il 20%. Le imprese femminili raggiungono quasi la metà del totale ad Avellino (45%) e Frosinone (44%). Un’attività su dieci circa è invece straniera a Ragusa (9,4%) e Prato (8,7%).

Sovraindebitamento, boom di domande in tutta la Lombardia

in Economia/Fallimenti/Finanza/Tendenze by

Negli ultimi mesi i media hanno riportato numerosi casi di personaggi famosi i quali, per uscire da una situazione economica difficile, hanno utilizzato strumenti come la legge sul Sovraindebitamento. Questo strumento permette a privati cittadini “meritevoli”, ma anche a piccoli imprenditori, di ridurre i debiti in base alle proprie capacità economiche.

Quanto è diffusa in Lombardia? Secondo l’analisi dello Studio Legale dell’avvocato Pasquale Lacalandra, specializzato in diritto fallimentare e crisi da sovraindebitamento e consulente esperto dello Sportello Sovraindebitamento attivato dall’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza, considerando esclusivamente l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento (OCC) della Camera Arbitrale di Milano, che opera per conto della rete delle Camere di commercio lombarde, le istanze presentate da imprenditori e consumatori da novembre 2016 a inizio dicembre 2019 sono state 528.

In particolare si evidenzia che le richieste di accesso alla procedura del 2019 (252 istanze) sono aumentate del +33% rispetto allo stesso periodo del 2018 (189 istanze) e del +200% rispetto al 2017 (84 istanze). I valori, anche se in forte crescita, sono molto lontani dal bacino potenziale che la legge potrebbe raggiungere.

“La Legge sul Sovraidebitamento rappresenta una valida soluzione per chi si trova ad affrontare una situazione di difficoltà economica – commenta l’Avv. Pasquale Lacalandra -. L’obiettivo della legge è, infatti, quello di ridare a queste persone un ruolo attivo nella società, aiutandoli in un momento particolare della loro vita. I numeri, però, confermano come questa proceduta sia ancora poco utilizzata, nonostante sia in crescita. È importante che si faccia una maggiore comunicazione su questo tema, per mettere a conoscenza dei cittadini e dei piccoli imprenditori dell’esistenza di un’alternativa in grado di aiutarli a risolvere i loro problemi. Ma su questo punto bisogna fare chiarezza. Non è una legge per i “furbi”, bisogna essere meritevoli altrimenti non è possibile accedervi. Inoltre, non bisogna dimenticare che questa procedura risulta vantaggiosa anche per il creditore, poiché, senza la ristrutturazione del debito, correrebbe il rischio di perdere totalmente ogni possibilità di recupero.”

“Questi dati – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero – dimostrano quanto ancora la crisi finanziaria attanagli le imprese, determinata per giunta pure dalle restrizioni verso l’accesso al credito delle pmi. La legge sul Sovraindebitamento pare rispondere in maniera crescente a tante urgenze degli imprenditori medio piccoli e il successo del nostro Sportello Sovraindebitamento dimostra la necessità di assistenza e supporto.”

SCHEDA SOVRAINDEBITAMENTO 

Legge n.3 del 27 gennaio 2012

Cos’è il sovraindebitamento:

è la situazione di squilibrio economico tra i debiti scaduti e il patrimonio del debitore.

Chi può attivare la procedura:

le procedure riguardano i debitori non soggetti al fallimento (consumatori, piccoli imprenditori, lavoratori autonomi in genere, ecc.). Il procedimento per la composizione della crisi da sovraindebitamento permette di rivolgersi, tramite l’OCC, al tribunale con una proposta che, se accolta, diventerà vincolante per i creditori, anche se non si prevede il pagamento integrale di tutti i debiti.

Tribunale competente:

tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza o la sede principale.

Vantaggi:

riduzione del debito in base alle proprie capacità economiche

Pmi, dalla Regione un bando per l’economia circolare: fondi per 1,6 milioni

in Bandi/Economia/Istituzioni/Partner 2/Regione by

E’ stato pubblicato il ‘Bando per l’Innovazione delle Filiere di Economia circolare in Lombardia’
nella sua Fase 3. Lo scorso due dicembre la Giunta regionale aveva infatti approvato, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, con il concerto dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, la delibera con cui si fissavano i criteri specifici del bando.

GLI INTERVENTI – Sono ammessi interventi di: innovazione di prodotto e processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, riuso dei materiali e utilizzo di materiali riciclati; progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera produttiva; sperimentazione e applicazione di strumenti per l’incremento della durata di vita dei prodotti ed eco-design; implementazione di strumenti e metodologie per l’uso razionale delle risorse naturali.

MATTINZOLI: VALORE CHE APRE AL FUTURO – “Il tema dell’economiam ncircolare non e’ qualcosa di astratto, ma un valore che crea valore oggi per il futuro”, ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Mattinzoli, “com’e’ nella tradizione del buon governo di Regione Lombardia, noi traduciamo questo concetto nella realta’. Il risultato di questo provvedimento dimostra il grande interesse verso il tessuto produttivo lombardo”.

CATTANEO: CHIAVE DELLO SVILUPPO – “L’economia circolare e’ la chiave dello sviluppo sostenibile: un percorso che Regione Lombardia ha intrapreso da tempo – ha affermato l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaelle Cattaneo – dando sostegno alle imprese che guardano ad una produzione sempre piu’ green. Inoltre, questi provvedimenti sono efficaci grazie alla norma
nazionale sull’end of waste, ottenuta grazie al lavoro di Regione Lombardia e senza la quale non sarebbe possibile fare vera economia circolare”.

DOTAZIONE FINANZIARIA – La dotazione finanziaria ammonta a 1.640.000 euro, di cui 820.000 a carico delle Camere di Commercio della Lombardia e 820.000 a carico della Regione. Vi possono partecipare le Micro Piccole e Medie imprese che hanno sede operativa in Lombardia al momento dell’erogazione, in forma singola o in aggregazione composta da almeno tre imprese rappresentanti la filiera produttiva.

TERMINI I PER LE DOMANDE – Le domande potranno essere presentate dalle ore 10 del 27 gennaio 2020 alle ore 12 del 13 marzo prossimo Tutte le informazioni sono reperibili sui siti www.regione.lombardia.it e www.unioncamerelombardia.it (LNews)

Brescia, a dicembre un assunto su tre è in Turismo e Commercio

in Economia/Tendenze by
Turismo, foto generica da Pixabay

Sono 7.300 le assunzioni previste nel mese di dicembre a Brescia, più di tre ingressi su dieci saranno rivolti ai giovani. Circa 4.700 lavoreranno nei servizi tra commercio (1.220 in valore assoluto pari al 16,7% del totale) e filiera turistica (alloggio e ristorazione con 1.250 pari al 18,9%). Cuochi, camerieri, addetti all’accoglienza, ristoratori, infatti, le professioni tipicamente più richieste durante il periodo pre-natalizio. E’ quanto emerge da una recente analisi del Servizio Studi della CCIAA di Brescia sui dati del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL.

Nel complesso il settore dei servizi assorbirà il 64% delle assunzioni previste a dicembre confermandosi in linea con le entrate programmate a dicembre 2018.

Nell’industria manifatturiera le assunzioni programmate a dicembre sono 2.620 in rallentamento rispetto alle previsioni occupazionali espresse a dicembre 2018, ovvero 460 contratti in meno. La domanda di lavoro cala nelle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (820 prevista a dicembre 2019 contro 1.020 dello stesso periodo dello scorso anno) e nelle industrie meccaniche (500 entrate attuale contro 590 di dicembre 2018).

Sono le piccole imprese ad avere maggiore necessità di personale con una richiesta che concentra il 60,6% del totale, ma sono anche quelle che hanno rivisto al ribasso le previsioni occupazionali riducendo la domanda di 460 entrate.

La difficoltà di reperimento si mantiene alta collocandosi al 31,3% dei profili ricercati.

Difficoltà che aumentano sensibilmente per la ricerca di alcuni profili, come riporta il borsino delle professioni di dicembre. Le figure ritenute di difficile reperimento, prevalentemente per il ridotto numero dei candidati, si confermano gli specialisti della formazione e insegnanti; gli operai specializzati nelle industrie tessili e nelle attività metalmeccaniche; i tecnici in campo informatico e ingegneristico e i tecnici delle vendite e della grande distribuzione.

Le figure maggiormente richieste nel mese di dicembre oltre ai cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (1.080 assunzioni) nonché commessi e personale qualificato in negozi (630) saranno gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (870) e gli operai specializzati nell’edilizia (460) seguiti dal personale non qualificato nei servizi di pulizia (450).

Neosperience, ecco cosa ha deliberato l’assemblea

in Economia/Tech/Web e digitale by

La PMI innovativa Neosperience S.p.A. (ISIN IT0005351496), attiva  come software vendor nel settore della Digital Customer Experience e guidata da Dario Melpignano, comunica che ieri si è regolarmente svolta, presso la sede legale della Società, l’Assemblea ordinaria e straordinaria della Società.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

L’Assemblea ha deliberato sui seguenti punti:

a) parte Straordinaria
1. attribuzione al Consiglio di Amministrazione della delega, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, ad aumentare capitale sociale, a pagamento, in una o più volte, mediante emissione di massime 100.000 azioni ordinarie della Società senza indicazione del valore nominale, godimento regolare, anche con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, commi 4, prima parte, 5 e 6 del Codice Civile riservato a uno o più partner strategici e/o ad acquisizioni;
2. aumento di capitale sociale, a pagamento, in una o più volte, per un importo massimo di Euro 50.000, oltre eventuale sovrapprezzo, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dei commi 5 e 8 dell’art. 2441 c.c. mediante emissione di massime n. 500.000 azioni ordinarie della Società senza indicazione del valore nominale, godimento regolare, a servizio di uno o più piani di incentivazione riservati a dipendenti, collaboratori, consulenti, consiglieri di amministrazione di Neosperience S.p.A. e delle sue controllate (anche future);

b) Parte Ordinaria
1. autorizzazione all’utilizzo di 18.500 azioni proprie già in portafoglio. Queste azioni saranno utilizzate come pagamento parziale delle quote di House of Key srl, operazione che è stata definita nello scorso mese di ottobre;

Per quanto riguarda l’aumento di capitale descritto al precedente punto a.1), si precisa quanto
segue:

La delega conferita al Consiglio di Amministrazione è ampia e generale e comprende la facoltà di aumentare, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, in una o più volte il capitale sociale, a pagamento, in via scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie:
(a) da offrire in opzione agli aventi diritto; e/o
(b) da offrire in tutto o in parte a uno o più partner strategici e/o da utilizzare per futureacquisizioni, con esclusione o limitazione del diritto di opzione ai sensi dei commi 4, primo periodo (vale a dire anche mediante conferimento in natura) e 5 (vale a dire quando l’interesse della società lo giustifica) dell’art. 2441 del Codice Civile.

Il tutto, per un ammontare massimo di Euro 100.000 (centomila), oltre sovrapprezzo (e, dunque, possa essere esercitata per massime n. 1.000.000 azioni ordinarie Neosperience), da esercitarsi entro il periodo di cinque anni dalla data della delibera assembleare di conferimento della delega
in esame (ossia il termine massimo di cui all’art. 2443 del Codice Civile).

A supporto della specifica ampiezza della delega, si segnala in particolare che l’esecuzione, totale o parziale, della delega è destinata a facilitare lo sviluppo, la crescita ed il rafforzamento della posizione patrimoniale e finanziaria della Società, al fine, soprattutto, di sostenere la relativa
attività, senza alcun aggravio sulla posizione finanziaria e sul conto economico della Società, perché tali mezzi finanziari saranno apportati a titolo di capitale sociale.

Tali risorse sono destinate a consentire alla Società di sviluppare il proprio business, anche mediante una o più acquisizioni strategiche di operatori sinergici del settore, in Italia e anche all’estero, e massimizzare la velocità di crescita nonché le probabilità di avere successo nello sviluppo della Società.

Per quanto riguarda l’aumento di capitale (Stock Option Plan) descritto al precedente punto a.2), si precisa quanto segue:

L’aumento di capitale al servizio dello Stock Option Plan è previsto fino a massimi nominali Euro 50.000, oltre al sovrapprezzo, è scindibile, con esclusione del diritto di opzione, ed è a servizio di uno o più piani di incentivazione a favore di dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti e/o consiglieri di amministrazione di Neosperience S.p.A. (la “Società”) e delle sue controllate (anche future).

Il Consiglio di Amministrazione provvederà a predisporre uno o più regolamenti relativi ai piani di incentivazione, così da assicurare la parità di trattamento dei destinatari che abbiano caratteristiche simili.

Il piano prevede l’attribuzione, entro e non oltre 5 anni dalla data della delibera assembleare, in una o più tranche, di massimi 500.000 diritti di opzione (stock option) per la sottoscrizione di altrettante azioni ordinarie della Società. L’eventuale integrale esercizio delle opzioni assegnate sotto forma di stock option, comporterà pertanto una diluizione massima del capitale sociale post aumento pari al 5,74% sul capitale sociale risultante nell’ipotesi di integrale esercizio dei warrant. I beneficiari del piano saranno tutti i dipendenti della Società e delle sue controllate (anche future), oltre ai collaboratori e/o consulenti e/o consiglieri di amministrazione, discrezionalmente scelti dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Le Opzioni assegnate a ciascun Destinatario matureranno progressivamente con le seguenti modalità e scadenze:
1) per dipendenti e collaboratori del Gruppo con anzianità aziendale anteriore al 1 gennaio 2019:
a. il 10% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2020;
b. il 20% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2021;
c. il 30% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2022
d. il 40% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2023;
2) per dipendenti e collaboratori del Gruppo con anzianità aziendale posteriore al 1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019
a. il 10% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2021;
b. il 20% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2022;
c. il 30% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2023
d. il 40% delle Opzioni assegnate a ciascun Destinatario maturerà alla data del 1 gennaio 2024

I criteri di maturazione delle Opzioni eventualmente assegnate a consulenti e/o amministratori, saranno decisi di volta in volta dall’organo amministrativo in carica pro-tempo, sulla base, comunque, di una scaletta temporale sostanzialmente in linea con quanto precede. Il prezzo di esercizio delle opzioni, che non sarà in nessun caso inferiore ad Euro 5.00, sarà determinato dal Consiglio di Amministrazione al momento dell’assegnazione dei diritti di opzione in modo che non sia superiore alla media aritmetica dei prezzi, scontata del 10%, rilevati sul mercato di negoziazione delle azioni della Società nei sessanta giorni precedenti la relativa data di delibera di assegnazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Il verbale dell’Assemblea sarà messo a disposizione del pubblico nei termini di legge e sarà reso disponibile sul sito internet della Società sul sito www.neosperience.com nella sezione Documenti societari, area Assemblee.

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Neosperience S.p.A.

Neosperience è una PMI innovativa italiana che opera come “software vendor”. Fondata a Brescia nel 2006 da Dario Melpignano e Luigi Linotto, rispettivamente Presidente e Consigliere Delegato, la società è attiva nel settore della Digital Customer Experience con Neosperience Cloud: la
piattaforma software che grazie all’Intelligenza Artificiale permette alle aziende di offrire ai propri clienti un’esperienza digitale personalizzata ed empatica, per conoscerli, coinvolgerli e fidelizzarli. Tra le aziende clienti di Neosperience figurano societàleader nel settore della moda, della GDO e dei servizi finanziari.

www.neosperience.com
Per ulteriori informazioni:

Grana Padano batte dazi e imitazioni: nel 2019 produzione in crescita

in Alimentare/Economia by
Grana Padano, foto generica da Pixabay

Castelnuovo del Garda (VR), 18 dicembre 2019 – Più forti delle imitazioni, più forti dei dazi. Il Grana Padano si conferma il prodotto ‘Dop’ (Denominazione d’origine protetta) più consumato al mondo, e continua a crescere. Nel 2019 sono state prodotte 5.182.585 con un incremento, stimato per fine anno, pari al 5,06% (149.297 forme in più). L’export, con oltre 2 milioni di forme, rappresenta il 41% del prodotto marchiato e fa registrare un +5,24% sul 2018. La Germania si conferma primo mercato estero con un totale previsto di ben 517.000 forme.

Una crescita che assume un significato ancora più forte se pensiamo che negli ultimi dieci anni il trend positivo ha superato il 22,5%, pari ad incremento del 2% annuo. Tutto questo acquisisce ancor più valore se teniamo conto del contesto in cui il risultato è stato raggiunto. Da una parte il periodo di crisi generalizzata, in ogni settore, e dall’altra decisioni internazionali, prime fra tutti quelle dei dazi, che per un prodotto come il nostro sono oltremodo penalizzanti. Se aggiungiamo a tutto questo anche la confusione che il consumatore si trova ad affrontare quando deve acquistare, a causa della mancanza di informazioni chiare sia nei punti vendita sia nei menù della ristorazione, è facile capire come sia complesso per noi e il nostro sistema operare scelte imprenditoriali guardando al futuro con serenità”.

Così il presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi commenta i dati del 2019 relativi a produzione, export e consumi di Grana Padano, illustrati oggi durante l’Assemblea Generale di fine anno tenutasi presso il Gardaland Resort di Castelnuovo del Garda (VR) con la partecipazione in videoconferenza del Ministro delle politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Teresa Bellanova e alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura e Sistemi Verdi di Regione Lombardia Fabio Rolfi e dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan.

Lo abbiamo detto in Europa lunedì e voglio ribadirlo nuovamente qui oggi: non possiamo essere vittime di algoritmi nazionali. Come si può pensare che vicino al marchio DOP europeo sul Grana Padano poi si possa trovare il nutriscore che mette il semaforo arancione o rosso. È inaccettabile. – tuona il Ministro Bellanova – Vogliamo tutela piena e stiamo lavorando per un’alternativa come il sistema a batteria che tiene in considerazione il fabbisogno quotidiano e non demonizza i singoli ingredienti. Se siamo il secondo paese al mondo per longevità dopo il Giappone, è anche frutto della nostra dieta. E allora su cosa mettere in etichetta credo dovremmo essere ascoltati. Per questo è necessaria anche in Italia una vera alleanza con i consumatori. Oggi, ribadendo un concetto per noi determinante, si è detto che chi compra vuole sapere cosa mette nel suo piatto e prima ancora nel suo carrello. Vuole fare scelte consapevoli. Rivendica il diritto di essere informato. E di potersi orientare nel migliore dei modi. Quindi anche sugli scaffali serve chiarezza. È importante lavorare in questa direzione. La Grande distribuzione svolge un ruolo centrale sia per i produttori che per i consumatori e noi abbiamo bisogno di far dialogare tutte le parti con trasparenza. Servono spazi dedicati ai nostri marchi geografici, serve una valorizzazione anche in termine di presentazione del prodotto”.

Ci fa molto piacere ascoltare queste parole del Ministro Bellanova perché sono perfettamente in linea con quanto, da sempre, chiediamo alle istituzioni, sia italiane che comunitarie”, commenta il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni. La proposta avanzata dal Consorzio è chiara e puntuale: “Chiediamo un provvedimento che garantisca al consumatore di scegliere in modo consapevole cosa sta acquistando o consumando: sugli scaffali della Grande Distribuzione, i prodotti a Denominazione di Origine dovrebbero essere sempre separati in modo netto e inequivocabile dai rispettivi ‘similari’, così come nei ‘menù’ dei ristoranti dovrebbe essere indicato in maniera ben evidente se vengono utilizzati prodotti a Denominazione di Origine oppure omologhi differenti. Un’azione mirata a far chiarezza e soprattutto ad informare il consumatore correttamente. Per valutarne l’importanza, basti considerare che da alcune ricerche commissionate dal Consorzio sulle tendenze dei consumi, risulta che ben 2 consumatori su 3 sono disposti a spendere qualcosa in più pur di avere informazioni certe su ciò che acquistano”.

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