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Bilanci

A2A, fatturati in calo e utili boom nel trimestre

in A2A/Bilanci/Economia/Partecipate e controllate by

Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 31 marzo 2024. A riferilo è il giornale online di Brescia BsNews, che riporta la nota dell’azienda.

“I risultati di questo primo trimestre del 2024 confermano il continuo miglioramento degli indicatori economico-finanziari del Gruppo. Le performance ottenute grazie alla crescita delle rinnovabili – in particolare della produzione idroelettrica – e alla diversificazione dei business ci hanno consentito di rivedere al rialzo la guidance, con un EBITDA atteso tra 2,08 e 2,12 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 650 e 670 milioni di euro”, commenta in una nota ufficiale Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. “In questi primi mesi – continua – è stato concluso l’accordo per l’acquisizione di un ramo di rete elettrica in Lombardia, un investimento in territori fortemente abitati e industrializzati, che consentirà di accrescere la RAB a 3,4 miliardi nel 2035. E’ stata inoltre inaugurata la nuova linea di depurazione fumi del termoutilizzatore di Brescia, un ulteriore importante contributo alla decarbonizzazione della città. Si confermano le buone performance della BU Mercato e la crescita del numero dei nostri clienti con le aggiudicazioni delle aste del servizio di tutele graduali per microimprese e lo sviluppo commerciale. Risultati ottenuti grazie all’impegno e alla dedizione delle nostre persone che rendono concreti gli obiettivi del nostro Piano Industriale”.

Nel primo trimestre del 2024 A2A ha continuato a registrare ottimi risultati economico-finanziari evidenziando una significativa crescita rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, penalizzato dal perdurare della siccità e dell’instabilità sui mercati energetici che avevano segnato il 2022.

Nel periodo in esame i Ricavi del Gruppo sono pari a 3.425 milioni di euro, in contrazione del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (5.133 milioni di euro). La variazione è riconducibile per oltre il 90% al calo dei prezzi energetici e in misura molto contenuta ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso, in parte compensati dalle maggiori quantità vendute nel settore retail.

In linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities, i costi operativi si attestano a 2.507 milioni di euro, registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-43%). Il costo del personale, pari a 215 milioni di euro, aumenta di circa 17 milioni di euro (+9%), La variazione è legata per circa il 40% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del primo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente (+436 FTE, +3,2%) a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2023 e dei primi tre mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’assegnazione di gare nel comparto dell’igiene urbana e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia del gruppo Acinque). La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua), agli incrementi di merito e ad altri costi indiretti del personale (principalmente progetti welfare). Il Margine Operativo Lordo è pari a 703 milioni di euro, in aumento del 40%, +202 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2023 (501 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (+4 milioni di euro nel 2024, +8 milioni di euro nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 699 milioni di euro in aumento del 42%, +206 milioni di euro, rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (493 milioni di euro) grazie al contributo della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Mercato che hanno ottenuto ottimi risultati cogliendo le opportunità offerte da un contesto più stabile rispetto a quello dei primi mesi del 2023.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 465 milioni di euro, in crescita del 61%, +176 milioni di euro rispetto al 2023 (289 milioni di euro). Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo in parte compensato dall’incremento degli ammortamenti per 26 milioni di euro, relativo principalmente agli investimenti realizzati dal Gruppo nel periodo aprile 2023-marzo 2024. Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 32 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 36 milioni di euro del primo trimestre 2023 grazie ai maggiori proventi finanziari realizzati nei primi tre mesi del 2024. Le Imposte si attestano a 127 milioni di euro, con un tax rate al 29% (30% nello stesso periodo dell’anno precedente), in crescita di 51 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile.

Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 294 milioni di euro, in aumento del 70% rispetto al primo trimestre 2024 (173 milioni di euro al 31 marzo 2023). Gli Investimenti effettuati nei primi tre mesi del 2024 sono stati pari a 220 milioni di euro (219 milioni nel primo trimestre 2023) e hanno riguardato per quasi il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie per supportare la progressiva elettrificazione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili, e allo sviluppo degli impianti fotovoltaici. Le operazioni di M&A sono state pari a 18 milioni di euro, relative all’acquisizione della società Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area Busto Arsizio (Varese), da parte del gruppo Acinque. La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2024 risulta pari a 4.755 milioni di euro (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a -18 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.737 milioni di euro, dopo investimenti per 220 milioni di euro registrando un assorbimento di cassa netto pari a 54 milioni di euro.

Gefran di Provaglio, ecco i risultati del bilancio

in Bilanci/Economia/Manifatturiero by

Il Consiglio di Amministrazione di GEFRAN S.p.A. si è riunito giovedì sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti per l’approvazione dei risultati al 31 marzo 2024.

Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato:

Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal Gruppo in questo primo trimestre dell’anno sia dal punto di vista dei ricavi che dal punto di vista della marginalità.

Nonostante il rallentamento della domanda registrato a partire dalla seconda metà dello scorso anno e la conseguente erosione del backlog, i ricavi raggiunti nel primo trimestre del 2024 hanno superato le nostre previsioni, avvicinandosi ai risultati straordinari del pari periodo dell’anno precedente, favoriti da un contesto più propizio rispetto alle attese.

Numeri importanti ai quali hanno contribuito la ripresa degli ordinativi da parte dei mercati asiatici che ha bilanciato le attuali difficoltà dei mercati in Europa e in Nord America.

L‘ormai consolidata efficienza nella gestione operativa ha, quindi, permesso di raggiungere nel trimestre marginalità molto positive e superiori alle aspettative.

Inoltre, nei primi tre mesi dell’anno, abbiamo portato a termine con successo l’avvicendamento del management nella controllata americana al fine di concretizzare le ambizioni per quel mercato, in linea con le priorità strategiche di sviluppo commerciale del Gruppo.

Per quanto riguarda il prossimo futuro, infine, nonostante un mercato europeo ancora incerto, prevediamo un secondo trimestre allineato nei ricavi a quello appena concluso con marginalità che si mantengono positive.

Business operativi

ricavi del primo trimestre 2024 sono pari ad 34,2 milioni di Euro e si confrontano con 36,1 milioni di Euro dello stesso periodo 2023, registrando un decremento di 1,9 milioni di Euro (-5,3%). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, la contrazione diminuirebbe a 1,6 milioni di Euro (-4,5%) rispetto al dato del 31 marzo 2023.

Si precisa inoltre che i ricavi del primo trimestre 2024 includono 0,1 milioni di Euro per le vendite residuali di prodotti azionamenti, mentre al 31 marzo 2023 erano rilevati complessivi 0,3 milioni di Euro, in parte legati alle vendite di prodotti (0,2 milioni di Euro) in parte per l’erogazione di servizi al gruppo WEG (0,1 milioni di Euro). Al netto di tali effetti, la diminuzione dei ricavi del primo trimestre 2024 rispetto al pari periodo precedente risulta più contenuta (-4,7%).

La suddivisione dei ricavi del trimestre per area geografica mostra le buone performance rilevate sul mercato Asia, dove, nonostante l’effetto negativo apportato dall’andamento valutario, i ricavi generati sono più alti del 23,9% rispetto al dato del primo trimestre 2023 (al netto dell’effetto cambi la crescita salirebbe al 28,2%). In diminuzione i ricavi generati nelle altre aree principalmente servite dal Gruppo, in particolare Italia (-12,9%), Europa (complessivamente -11,2%) e America (complessivamente -11%).

In termini di aree di business, rispetto al primo trimestre precedente, i ricavi generati dal segmento componenti per l’automazione sono in aumento (+1,3%), grazie alle buone performance registrate in Asia, Europa e America, solo parzialmente inficiate alla flessione dei ricavi del mercato nazionale. Si registra invece una contrazione per il segmento dei sensori (-10,1%), diffusa alle principali aree geografiche servite, ad esclusione del mercato Asia dove, come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente.

Nel primo trimestre 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato del pari periodo 2023 (+1,8%), esito di un aumento della raccolta ordini per il business componenti per l’automazione (+3,8%), più contenuto per il business dei sensori (+0,6%).

Il valore aggiunto del trimestre ammonta a 24,5 milioni di Euro (26,1 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 71,9% dei ricavi, con incidenza in diminuzione rispetto al dato del pari periodo precedente (-0,5%). Contribuiscono alla diminuzione complessivamente pari a 1,5 milioni di Euro, i minori ricavi registrati, oltre che alla minore marginalità realizzata connessa al differente mix dei prodotti rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Gli altri costi operativi del primo trimestre 2024 ammontano a 5,5 milioni di Euro, in diminuzione di 0,5 milioni di Euro rispetto al dato del primo trimestre 2023, con un’incidenza sui ricavi del 16,2% (16,9% nel pari trimestre precedente). La diminuzione riguarda i minori costi per consulenze (dei quali Euro 105 mila sostenuti nel primo trimestre 2023 erano relativi alle attività necessarie per lo scorporo del business azionamenti), oltre che viaggi, utenze, costi legati al servizio di lavoro interinale e costi per garanzia prodotti.

Il costo del personale rilevato nel trimestre, pari a 11,9 milioni di Euro, risulta superiore di 0,1 milioni di Euro rispetto al pari periodo precedente, quando ammontava a 11,8 milioni di Euro. L’incidenza percentuale sui ricavi si attesta al 34,8% (32,7% nel primo trimestre 2023). Si precisa inoltre che nel primo trimestre 2024 si registra un aumento dell’organico, dovuto principalmente alla stabilizzazione di 31 lavoratori interinali.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) del primo trimestre 2024 è positivo per 7,1 milioni di Euro (8,2 milioni nel pari trimestre 2023) e corrisponde al 20,9% dei ricavi (22,8% dei ricavi nel 2023), in diminuzione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente di 1,1 milioni di Euro. La diminuzione dei costi operativi rispetto al primo trimestre precedente compensa solo parzialmente il decremento del valore aggiunto, connesso principalmente ai minori volumi di vendita.

La voce ammortamenti e svalutazioni del trimestre è pari ad 2 milioni di Euro e si confronta con un valore di 1,9 milioni del pari periodo precedente, rilevando un incremento di 0,1 milioni di Euro.

Il risultato operativo (EBIT) al 31 marzo 2024, positivo e pari a 5,1 milioni di Euro (15,0% dei ricavi), è in flessione di 1,3 milioni di Euro rispetto al dato del 31 marzo 2023, che ammontava a 6,4 milioni di Euro (17,7% dei ricavi). Come per il margine operativo lordo, la variazione è frutto della diminuzione delle vendite, solo parzialmente compensata dai minori costi per la gestione operativa.

proventi da attività/passività finanziarie nel primo trimestre 2024 sono complessivamente pari a 0,1 milioni di Euro (nel pari periodo 2023 si rilevavano oneri per 0,1 milioni di Euro). La voce include proventi finanziari legati alla gestione della liquidità per 0,3 milioni di Euro e oneri connessi all’indebitamento del Gruppo per 0,3 milioni di Euro (0,2 milioni di Euro nei primi tre mesi del 2023).

Le imposte risultano complessivamente negative e ammontano a 1,4 milioni di Euro (erano complessivamente negative per 2,3 milioni di Euro nel primo trimestre 2023, quando includevano 0,6 milioni di Euro come accantonamento per la procedura di accertamento legata alla verifica fiscale nei confronti della Capogruppo degli esercizi 2019 e 2020, la cui risoluzione è avvenuta nel quarto trimestre 2023).

Il risultato da attività operative continuative al 31 marzo 2024 è positivo per 3,8 milioni di Euro, in diminuzione di 0,1 milioni di Euro rispetto al dato rilevato nei primi tre mesi del 2023.

Il risultato netto del Gruppo al 31 marzo 2024 è positivo per 3,8 milioni di Euro, lievemente in diminuzione rispetto ai 3,9 milioni di Euro rilevati al 31 marzo 2023.

Il capitale d’esercizio al 31 marzo 2024 è pari a 18,5 milioni di Euro, in aumento di complessivi 2,9 milioni di Euro se confrontato agli 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2023. La variazione del capitale d’esercizio è da ricondurre prevalentemente alla diminuzione dei debiti commerciali (1,4 milioni di Euro) e dall’aumento dei crediti commerciali (2,4 milioni di Euro) solo in parte compensato dalla diminuzione delle rimanenze (0,3 milioni di Euro). Infine, il saldo netto delle altre attività e passività è complessivamente negativo per 7,3 milioni di Euro, confrontandosi con lo stesso al 31 dicembre 2023 negativo per 6,6 milioni di Euro, accoglie, tra gli altri, debiti verso dipendenti e istituti di previdenza, crediti e debiti per imposte.

Il patrimonio netto al 31 marzo 2024 ammonta a 98 milioni di Euro, in aumento quindi di 4 milioni di Euro in rapporto ai 94 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (3,8 milioni di Euro) e degli effetti positivi dei movimenti della riserva di conversione (0,2 milioni di Euro).

Gli investimenti nel primo trimestre 2024 ammontano a 1,4 milioni di Euro, in diminuzione di 0,9 milioni di Euro rispetto al dato del pari periodo 2023, e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e il rinnovo dei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del Gruppo.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2024, è positiva e pari a 23,6 milioni di Euro, mentre il dato di fine 2023 era positivo per 22,7 milioni di Euro.

La variazione della posizione finanziaria netta è essenzialmente originata dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione caratteristica (3 milioni di Euro), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio (1,4 milioni di Euro), nonché dal pagamento di imposte e canoni di noleggio (complessivi 0,5 milioni di Euro).

La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine pari a 46,4 milioni di Euro e da indebitamento a medio/lungo termine per 22,9 milioni di Euro.

Business oggetto di riclassifica quale attività disponibile per la vendita e cessata

A seguito dell’avvenuta cessione del business azionamenti e delle relative attività riclassificate, in applicazione del principio contabile IFRS 5, come “Disponibili per la vendita”, nel primo trimestre 2024 non si rileva alcuna attività economica connessa alle stesse. Per contro, le attività rilevate nel primo trimestre 2023 attengono all’operatività dei mesi di gennaio e febbraio del ramo d’azienda relativo al business azionamenti in capo alla controllata Gefran India, ceduto a WEG in data 1° marzo 2023. Oltre a ciò, sono inclusi gli effetti della cessione delle attività (magazzino, altri asset e personale dipendente) del ramo d’azienda azionamenti all’interno della controllata cinese Gefran Automation Technology (Cina), ceduto in data 3 gennaio 2023.

Di seguito si riportano gli indicatori relativi alle attività disponibili per la vendita, al 31 marzo 2023.

ricavi rilevati al 31 marzo 2023 pari a 2,4 milioni di Euro.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 31 marzo 2023 è negativo per 0,1 milioni di Euro (corrisponde al -3,1% dei ricavi).

Il risultato operativo (EBIT) al 31 marzo 2023 è negativo e pari a 0,1 milioni di Euro (-3,1% dei ricavi).

Nel primo trimestre 2023, nella voce svalutazione di attività disponibili per la vendita si rileva l’adeguamento rispetto alla stima iniziale (positivo per 45 mila Euro) degli effetti contabili netti attesi dalla dismissione del business, già rilevati nel secondo semestre del 2022.

Il Risultato netto delle attività disponibili per la vendita al 31 marzo 2023 è negativo per 31 mila Euro.

Gefran Spa, fatturato a 132,8 milioni: dividendo da 0,42 euro per azione

in Bilanci/Economia by

Si è tenuta il 23 aprile l’Assemblea ordinaria di Gefran S.p.A., presieduta da Maria Chiara Franceschetti. L’Assemblea ha approvato il bilancio di Gefran S.p.A. relativo all’esercizio 2023 (di seguito in dettaglio) e la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo ordinario, al lordo delle ritenute di legge, pari a 0,42 Euro per ogni azione avente diritto.

Lo stacco del dividendo è previsto il 6 maggio 2024, record date il 7 maggio 2024, e sarà in pagamento dall’8 maggio 2024. Il numero di cedola rappresentativa del dividendo è 19. La rimanente quota dell’utile dell’esercizio viene destinata alla riserva Utili degli esercizi precedenti.

Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato:

ll bilancio di Gefran S.p.A. relativo all’esercizio 2023, approvato oggi dall’assemblea, riflette una performance aziendale sicuramente solida e positiva. Nonostante un contesto di mercato incerto, il Gruppo ha mantenuto la sua redditività, confermando la capacità di investire, di rafforzare la struttura organizzativa e di generare dividendi per gli azionisti.

La distribuzione del dividendo ordinario, il più alto in valore assoluto degli ultimi 5 anni, è una conferma della sostenibilità del percorso industriale di Gefran nel medio e lungo periodo.

Con il 2023 si è concluso il primo anno di operatività del nuovo Consiglio di Amministrazione all’insegna di una collaborazione concreta e proficua, che ha generato valore per il Gruppo.

Desidero, inoltre, esprimere un ringraziamento al Collegio Sindacale uscente e dare il benvenuto al nuovo che, ne sono convinto, proseguirà nel solco dell’ottimo lavoro svolto nel triennio appena terminato.

Il primo trimestre del 2024 si è concluso in linea con le aspettative, che prevedevano ricavi in contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, imputabili al rallentamento della domanda ed una marginalità assolutamente positiva, a conferma della solidità del nostro approccio operativo.

Pur consapevoli dell’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, confermiamo le nostre proiezioni per l’anno in corso che anticipavano, in assenza di evoluzioni positive sul fronte della domanda, ricavi in linea con l’anno precedente e marginalità positiva.

Risultati della capogruppo Gefran S.p.A.

  • Ricavi a 78,5 milioni di Euro
  • Margine Operativo Lordo a 13,8 milioni di Euro
  • Risultato Netto positivo per 10,9 milioni di Euro

Risultati consolidati

  • Ricavi a 132,8 milioni di Euro
  • Margine Operativo Lordo a 24,1 milioni di Euro
  • Risultato da attività operative a 11,9 milioni di Euro
  • Risultato Netto da attività disponibili per la vendita e cessate negativo per 0,2 milioni di Euro
  • Risultato Netto positivo per 11,7 milioni di Euro

Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti

L’Assemblea degli Azionisti, ai sensi dell’art. 123-ter del TUF, ha espresso voto favorevole vincolante sulla Politica sulla Remunerazione per il 2024 e voto favorevole consultivo non vincolante sul Resoconto sulla Remunerazione per l’esercizio 2023.

Nomina del Collegio Sindacale

L’Assemblea dei Soci ha inoltre deliberato la nomina dei componenti del Collegio Sindacale per il triennio 2024-2026.

Si dà atto che sono state depositate due liste di candidati: la lista di maggioranza, presentata dal socio di maggioranza Fingefran S.r.l. titolare di nr. 7.634.522 azioni di Gefran S.p.A. pari al 53,02% del capitale sociale, che è stata votata da nr. 8.512.960 azioni rappresentanti il 59,12% del capitale sociale; nonchè la lista di minoranza, presentata da parte degli azionisti Luigi Franceschetti, Maria Martinelli ed Elena Franceschetti complessivamente titolari di n. 520.446 azioni ordinarie di Gefran S.p.A., pari al 3,62% del capitale sociale che è stata votata da nr. 534.710 azioni rappresentanti il 3,71% del capitale sociale.

Dalla lista di minoranza è stato nominato il Sindaco Effettivo, Giorgio Alberti, cui spetta la Presidenza del Collegio Sindacale, ed il Sindaco Supplente, Simonetta Ciocchi. Dalla lista di maggioranza sono stati nominati i Sindaci Effettivi, Roberta Dell’Apa e Luisa Anselmi, ed il Sindaco Supplente Simona Bonomelli.

I curricula vitae dei membri del Collegio Sindacale sono disponibili sul sito internet www.gefran.com alla sezione Investor Relations / Governance / Assemblee.

Per quanto noto alla Società, nessuno dei Sindaci neoeletti detiene partecipazioni azionarie in Gefran S.p.A.

Il neoeletto Collegio Sindacale ha verificato il rispetto dei criteri di indipendenza nella riunione tenutasi al termine dell’assemblea, comunicando l’esito positivo al Consiglio di Amministrazione.

Nomina della Società di Revisione

Con l’approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, l’incarico di revisione legale dei conti conferito alla società PricewaterhouseCoopers S.p.A. per gli esercizi 2016-2024 dall’Assemblea del 21 aprile 2016, scadrà per compiuto mandato.

Preso atto della raccomandazione motivata del Collegio Sindacale relativa al conferimento dell’incarico di revisione legale, l’Assemblea dei Soci ha deliberato il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per nove esercizi (2025-2033), ovvero a decorrere dall’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 sino all’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2033.

Modifica dello Statuto Sociale

L’Assemblea straordinaria degli Azionisti ha deliberato la modifica degli articoli 9 e 16 dello Statuto sociale.

La modifica dell’articolo 9 prevede che, in alternativa allo svolgimento dell’assemblea tramite intervento in presenza dei soci, l’intervento in assemblea e l’esercizio del diritto di voto possano avvenire esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla società, secondo la modalità di volta in volta definita dal Consiglio di Amministrazione per ciascuna assemblea.

La modifica dell’articolo 16 introduce la possibilità che, le adunanze del consiglio si svolgano anche senza convocazione formale, e le sue deliberazioni siano valide, quando intervengano tutti i consiglieri in carica e tutti i componenti dell’organo di controllo e tutti si dichiarino informati sugli argomenti all’ordine del giorno.

Azioni proprie

L’Assemblea degli Azionisti ha autorizzato l’acquisto e la disposizione, in una o più volte, di un numero di azioni ordinarie della Società rappresentanti al massimo il 10% del capitale sociale (alla data del presente comunicato pari quindi a un massimo di n. 1.440.000,00 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 ciascuna).  L’autorizzazione è concessa per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

Gli obiettivi della delega sono l’intervento diretto o tramite intermediari autorizzati per operare sul mercato nel rispetto delle disposizioni in vigore e offrire agli azionisti uno strumento aggiuntivo di monetizzazione degli investimenti.

Gli acquisti e gli atti di disposizione delle azioni proprie, da effettuare con modalità e termini conformi alle prassi di mercato ammesse e in ossequio alle disposizioni regolamentari vigenti, terranno conto delle azioni proprie di volta in volta in portafoglio.

Il corrispettivo unitario per l’acquisto non dovrà essere inferiore al valore nominale e non superiore al prezzo di riferimento medio degli ultimi 3 giorni di Borsa aperta antecedenti il giorno dell’acquisto aumentato del 15%. Il corrispettivo di vendita verrà stabilito di volta in volta, avuto riguardo all’andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente l’operazione e al migliore interesse per la Società. Il corrispettivo minimo non potrà essere inferiore al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di alienazione diminuito del 10%. Tale limite non troverà peraltro applicazione nell’ipotesi di alienazione diversa dalla vendita.

Gefran comunicherà settimanalmente al mercato e secondo le modalità definite dalle Autorità competenti il numero e il prezzo medio delle azioni acquistate, il numero cumulativo delle azioni e il valore totale dell’investimento alla data della comunicazione.

Banca Valsabbina, utile netto a 50 mln con Roe al 13% 

in Banche/Bilanci/Economia/Partner/Valsabbia/Valsabbina/Zone by

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Nel corso della seduta del 22 Aprile 2024, che si è svolta attraverso il Rappresentante Designato, l’Assemblea Ordinaria di Banca Valsabbina ha approvato a larghissima maggioranza il Bilancio di esercizio chiuso al 31 Dicembre 2023.

Sulla base di quanto previsto dal Decreto “Cura Italia” e successive modifiche, la Banca – al fine di agevolare la partecipazione all’Assemblea anche da parte dei soci geograficamente più distanti, tenuto conto della più ampia articolazione territoriale ormai raggiunta dall’Istituto – ha quindi svolto i lavori assembleari presso la propria Direzione Generale. La partecipazione dei soci è pertanto avvenuta attraverso un rappresentante designato che ha raccolto le deleghe e le istruzioni di voto per ogni singolo punto all’ordine del giorno.

Oltre all’approvazione del Bilancio di esercizio 2023, l’Assemblea, sempre a larghissima maggioranza, ha provveduto:

  • ad incrementare da 10 a 12 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione;
  • a confermare i consiglieri Fiori Eliana e Niboli Pier Andreino e a nominare i due nuovi consiglieri Caradonna Marcella (Presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Milano) e Fornari Tonino (ex dirigente Bancario);
  • a determinare il compenso annuo da riconoscere al Consiglio di Amministrazione;
  • alla conferma per il triennio 2024-2026 di Vivenzi Mauro Giorgio in qualità di Presidente del Collegio Sindacale, nominando Apostoli Patrizia, Dorici Donatella, Mazzari Filippo e Pozzi Federico come sindaci effettivi, nonché Gazzorelli Andrea e Lorandi Daniela sindaci supplenti;
  • a determinare l’emolumento annuale spettante ai Sindaci per il triennio 2024-2026;
  • a deliberare l’autorizzazione all’acquisto e alienazione di azioni proprie, a norma di legge, mediante utilizzo del Fondo acquisto azioni proprie.

Nell’ambito dell’Assemblea inoltre è stata data informativa sull’applicazione delle Politiche di Remunerazione nell’esercizio 2023, approvando – a larga maggioranza – la nuova versione delle stesse, provvedendo infine ad approvare la proposta di variazione del compenso accordato alla Società di revisione, a seguito dell’estensione dell’incarico di revisione legale al bilancio consolidato.

L’Assemblea ha altresì approvato la distribuzione di un Dividendo unitario in denaro di € 0,50 per azione, in linea con l’erogazione dello scorso esercizio ed in conformità ai principi di prudenza che contraddistinguono la strategia aziendale, nell’ambito di un contesto che presenta ancora elementi di incertezza.

Dal bilancio 2023 emerge un Utile ante imposte di € 72 milioni (+25%) ed un Utile netto di € 50,1 milioni (ex € 41,4 milioni, +21%). L’indicatore di redditività (“ROE”) è pari al 13,4% ed attesta continuità di risultato, stabilità nella performance e capacità concreta di creare valore.

Il risultato netto, in progressiva e continua crescita, è ancora una volta positivo e di rilievo, a conferma della concreta efficacia delle strategie di sviluppo adottate dalla Banca negli ultimi anni”, ha dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

“I dati, gli indicatori e le iniziative delineano una Banca indipendente e sana, che sta crescendo – sia per linee interne che per linee esterne – e che intende continuare a traguardare obiettivi sfidanti, creando valore e riconfermandosi quale interlocutore di riferimento per il territorio. Stiamo ampliando il nostro perimetro di attività nell’ambito di un programma di investimenti e di sviluppo, contando su indicatori in progresso e su una base patrimoniale sempre più solida, a sostegno della crescita”, ha aggiunto Barbieri.

Aggregati ed indici patrimoniali della Banca al 31 Dicembre 2023

 Dati in € migliaiadic-23dic-22Variaz. %
AttivoTotale attivo7.029.8326.985.9400,6%
RaccoltaRaccolta diretta5.234.4934.905.5416,7%
Raccolta indiretta3.126.0882.745.22713,9%
   di cui gestita2.033.8081.870.0538,8%
Raccolta complessiva8.360.5817.650.7689,3%
ImpieghiImpieghi alla clientela3.778.5003.893.522-3,0%
  di cui in bonis3.684.0453.791.602-2,8%
  di cui deteriorati94.455101.920-7,3%
Masse in gestioneMasse amministrate (Raccolta + Impieghi)12.139.08111.544.2905,2%
     
  dic-23dic-22Variaz.
Qualità del CreditoNPL Ratio netto
(Crediti deteriorati netti/impieghi netti)
2,5%2,6%
  di cui sofferenze nette/impieghi netti1,1%1,2%
NPL Ratio lordo
(Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi)
4,7%4,6%
Copertura Crediti Deteriorati49%45%
Texas Ratio (crediti deteriorati netti/patrimonio netto)21,5%27,0%
     
dic-23dic-22Variaz.
LiquiditàLCR (liquidità breve termine – Limite Reg. 100%) 220% 190%
NSFR (liquidità medio/lungo termine – Limite Reg. 100%) 140% 140%
dic-23dic-22Variaz.
Patrimonio/SoliditàFondi Propri473.267426.31111,0%
Cet 1 Ratio14,70%14,03%
Tier Total Ratio16,80%15,33%
Leva Finanziaria (Limite Reg. 3%)5,6%4,9% 
Patrimonio netto450.236388.10716,0%
UtileUtile netto50.07141.42120,9%
     
  dic-23dic-22Variaz. %
Alcuni
Numeri
N. Soci e Azionisti 42,9 mila42,2 mila1,7%
N. Conti Correnti105 mila102 mila2,9%
N. Dipendenti8458045,1%
N. Clienti121 mila118 mila2,5%
N. Filiali (in 5 regioni)7170
        

A fine esercizio la Raccolta Diretta si è attestata ad € 5.234 milioni in aumento del 6,7% principalmente per effetto della crescita di forme di raccolta a scadenza, garantendo adeguati livelli di liquidità. La Raccolta Indiretta si è attestata ad € 3.126 milioni, in aumento di € 381 milioni, con una crescita del 13,9%. Si conferma importante il contributo del risparmio “gestito” che ammonta ad € 2.034 milioni (+ 9%). La Raccolta Complessiva ammonta ad € 8.361 milioni, in crescita del 9,3%, nell’ambito di un positivo trend di consolidamento delle risorse raccolte e gestite, a valere su una rete commerciale che, ad oggi, conta 71 filiali, dislocate in 5 regioni.

Gli Impieghi a clientela sono pari ad € 3.778 milioni. Nell’anno appena concluso la Banca ha sostenuto il territorio erogando circa 4.400 finanziamenti per un totale di € 686 milioni, di cui € 350 milioni rappresentati da mutui ad imprese assistiti da garanzie statali. Il sostegno alle famiglie per l’acquisto della casa si è invece concretizzato attraverso la concessione di mutui ipotecari a privati per circa € 170 milioni. Prosegue, infine, l’attività della Banca nell’ambito del credito al consumo, anche attraverso il perfezionamento dell’acquisizione del 100% di “Prestiamoci” (Novembre 2023), realtà fintech specializzata nei prestiti personali e nel finanziamento digitale.

Lo stock di Crediti deteriorati lordi (NPL) è diminuito da € 186 milioni ad € 184 milioni, sia nell’ambito delle attività di gestione ordinaria e interna del credito, che tramite il perfezionamento di operazioni di cessione di NPL. L’NPL Ratio Lordo, pari al 4,7%, è pressoché stabile, pur a fronte di un fisiologico calo degli impieghi. La “copertura” media dei NPL migliora e passa dal 45,2% (2022) al 48,7%, con un totale dei Crediti deteriorati netti in ulteriore riduzione (€ 94 milioni) ed un NPL Ratio Netto al 2,5% (in lieve miglioramento). L’andamento di tali dati conferma l’attenzione posta sulla “qualità del credito” dalla Banca, che può contare su un indicatore “Texas Ratio” pari al 21,5% ed in ulteriore miglioramento.

I Fondi Propri ammontano ad € 473 milioni (ex € 426 milioni), in sensibile crescita anche per effetto dell’autofinanziamento connesso ai positivi risultati conseguiti. Relativamente ai Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza, gli stessi comprovano la solidità patrimoniale dell’Istituto, con un Cet 1 Ratio al 14,7% ed un Tier Total Ratio al 16,8%, superiori rispetto alle richieste della Vigilanza ed in linea con gli indici di Sistema. Il Patrimonio Netto è pari a € 450 milioni (+16%) e comprende l’intero utile netto del 2023 di € 50,1 milioni.

Soci ed Azionisti sono pari a circa 43 mila (41 mila i “Soci”), i rapporti di conto corrente ammontano invece a quasi 105 mila, in crescita del 3%.

Risultati ed indici economici della Banca al 31 Dicembre 2023

 Dati in € migliaiadic-23dic-22Variaz. %
Conto EconomicoMargine d’interesse153.157141.8458,0%
Commissioni nette60.49655.0579,9%
Margine di intermediazione243.170212.67514,3%
Rettifiche nette di valore per rischio di credito su A.F.-35.019-31.9369,7%
Risultato netto della gestione finanziaria207.994180.63615,2%
Costi operativi-133.993-122.8869,0%
Utile ante imposte72.03157.80824,6%
Imposte dell’esercizio-21.960-16.38734,0%
Utile netto50.07141.42120,9%
  dic-23dic-22
Indicatori di efficienza e redditivitàCost/Income (Costi operativi/Margine intermediazione)55%58%
ROE” (Return On Equity) – al netto utile di pertinenza13,40%11,70%
Dividendo0,50 €0,50 €

Il Margine d’interesse raggiunge € 153,2 milioni (+8%), sia per il contributo dell’operatività della gestione caratteristica verso la clientela che per l’aumento dei tassi di riferimento, che già aveva parzialmente e positivamente inciso sul precedente esercizio. Le Commissioni nette evidenziano anch’esse una sensibile crescita (+ € 5,4 milioni) raggiungendo € 60,5 milioni (+10%).

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 243,2 milioni, in incremento del 14,3% (+ € 30,5 milioni), raggiungendo il più alto livello di ricavi di sempre, anche per il positivo contributo della gestione finanziaria del portafoglio titoli e per l’attività di “negoziazione”. Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 35 milioni (ex € 31,9 milioni), a conferma dell’atteggiamento prudenziale dell’Istituto, con un costo del credito pari allo 0,87% su base annua. Il Risultato netto della gestione finanziaria si attesta, pertanto, ad € 208 milioni (+ 15%, + € 27 milioni).

I Costi operativi ammontano ad € 134 milioni e registrano un incremento del 9%, riconducibile alla crescita dimensionale ed operativa della Banca, che sta investendo anche in risorse (845 i dipendenti) ed infrastrutture per uno sviluppo continuo, anche nell’ambito dell’integrazione delle “controllate”. Il Cost Income – indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione – si è attestato al 55%, in miglioramento di 3 punti percentuali rispetto al 2022.

L’Utile ante imposte ammonta ad € 72 milioni (+ 14,2 milioni), mentre l’Utile Netto si attesta ad € 50,1 milioni, con un aumento di oltre € 8,6 milioni (+ 21%), scontando imposte per € 22 milioni. Il ROE, rapporto tra l’utile netto ed il patrimonio netto medio scorporando l’utile di pertinenza, si attesta quindi al 13,4%, in ulteriore miglioramento rispetto all’11,7% registrato nello scorso anno.

Nel mese di novembre 2023, in attuazione del Piano Ampliamento Rete Territoriale 2023-2025, è stata aperta la filiale di Alessandria, consolidando la presenza in Piemonte e portando la rete a 71 presidi territoriali. E’ quindi previsto il raggiungimento di 75 filiali entro il 2025, con conseguente attesa di incremento delle masse gestite e del numero di clienti serviti.

E’ in corso il processo di integrazione delle controllate “Integrae Sim”, realtà milanese leader nella strutturazione di operazioni di “equity capital market” sul mercato “EGM” di Borsa Italiana, e “Prestiamoci”, una delle principali piattaforme italiane di “Digital consumer lending”.

Tali operazioni hanno consentito di allargare il perimetro del Gruppo che fa capo alla Banca, nell’ambito di una riconfigurazione societaria e strategica già in atto. Tenuto conto dell’integrazione di tali realtà, il totale dell’Attivo è pari ad € 7.067 milioni, con Patrimonio Netto del Gruppo di € 452,3 milioni, Utile Lordo di € 74,5 milioni ed Utile netto di pertinenza della Capogruppo di € 52,2 milioni. L’organico complessivo, a fine anno, conta 900 risorse.

“Vogliamo confermarci un player dinamico e autonomo sul territorio, un interlocutore di riferimento per famiglie ed imprese, in grado di operare come un gruppo articolato e sempre più integrato, anche nell’ambito di un contesto sfidante ed in costante evoluzione.

Rivolgo quindi un particolare augurio per i nuovi incarichi ai consiglieri Caradonna Marcella, Fornari Tonino ed al nuovo sindaco effettivo Apostoli Patrizia, nonché un sentito ringraziamento per il lavoro svolto al sindaco uscente Garzoni Bruno”, ha quindi concluso Barbieri.

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Gruppo Roncadin, fatturato 175 milioni di euro nel 2023

in Alimentare/Bilanci/Economia by

Il Gruppo Roncadin – che comprende la capofila Roncadin SpA SB di Meduno (PN) specializzata nella produzione di pizze surgelate, la ZERO srl di Sommacampagna (VR) produttrice di pinsa e prodotti freschi da banco frigo e la Roncadin INC con sede a Chicago – ha chiuso il bilancio 2023 con 175 milioni di euro di fatturato. «Pur riscontrando una flessione in termini di volumi di produzione, siamo riusciti a mantenere i livelli di fatturato nonostante sul nostro comparto abbiano pesato le dinamiche inflazionistiche che hanno portato i consumatori a essere particolarmente attenti al prezzo – commenta l’amministratore delegato Dario Roncadin –. In ambito alimentare, però, i consumatori italiani continuano a premiare la qualità delle materie prime, l’utilizzo di procedimenti vicini alla tradizione e all’artigianalità e la varietà delle proposte: tutti elementi che da sempre sono i punti di forza di Roncadin».

La volontà dell’azienda di crescere e svilupparsi, mettendo al centro il benessere delle persone che vi lavorano e il rispetto del pianeta, è confermata da numerosi progetti e investimenti. In particolare, per lasostenibilità ambientale Roncadin investe 1,6 milioni di euro all’anno, pari al 34% degli investimenti complessivi annui(CAPEX – dato presentato nel bilancio di sostenibilità pubblicato nel 2023 e relativo al 2022). Inoltre, pur nello scenario economico complicato, Roncadin continua a investire sulle persone e a consolidare l’occupazione.

Nel principale polo produttivo, quello di Meduno (PN), il 90% del personale è assuno in pianta stabile e, prosegue l’amministratore delegato, «l’obiettivo è garantire alle nostre persone sicurezza, benessere e possibilità di crescita nella nostra realtà. Per questo, negli anni, abbiamo implementato una gestione sempre più orientata sulla conciliazione famiglia-lavoro e sulla flessibilità oraria, sul part-time (adottato dal 71,7% delle nostre persone), nonché su una generale evoluzione dei processi aziendali per puntare al coinvolgimento del team e alla crescita delle professionalità e delle soft skill». Il 78,3% della forza lavoro di Roncadin è costituito da donne, l’età media del personale è di 44,5 anni e la fascia under 30 costituisce l’11,45% della popolazione aziendale. Per attrarre e mantenere i talenti, specie in un territorio soggetto a spopolamento come quello di Meduno, Roncadin punta sulla formazione, su un evoluto sistema di welfare aziendale, su un CRAL molto attivo, su servizi di supporto alle famiglie come il centro estivo (GREST), su un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo, alla salute e alla sicurezza, nonché su una generale condivisione di valori e responsabilità sociale. «Le lavoratrici e i lavoratori di Roncadin sono i nostri primi “ambasciatori” – conclude Dario Roncadin – ed è importante per loro la consapevolezza di far parte di un’azienda che è quasi una famiglia, che ha a cuore il territorio e l’ambiente e che vuole giocare un ruolo di primo piano nella comunità locale, operando per il bene comune. Del resto, è questo che abbiamo sancito nel nostro statuto diventando, qualche anno fa, Società Benefit».

Gruppo Wise, fatturato 2023 a 2,5 milioni

in Bilanci/Economia by

Nell’ambito della convention annuale, Gruppo WISE SB ha annunciato a dipendenti e stakeholder i risultati ottenuti nell’esercizio 2023, anno del 15° anniversario dalla propria fondazione.
La società, con sede a Brescia e operante nei settori del marketing e della comunicazione, ha registrato un giro d’affari di 2,5 milioni di euro, pari ad un incremento del 35% sul 2022. Fa ancora meglio l’utile che segna un aumento del 40% rispetto all’anno precedente. Il risultato conferma la qualità dei servizi dedicati ai clienti operanti nei mercati B2B e B2C i quali, rispettivamente, contribuiscono per il 65% e il 35% al fatturato complessivo.

Le robuste radici bresciane hanno fornito solide basi per erogare servizi e consulenze dedicati a clienti dal business internazionale. Ne sono esempio i grandi gruppi industriali Bedeschi, Metallurgica San Marco, Bianchi Industrial e Metra e, per il mercato business to consumer, tra gli altri, Chiesi Farmaceutica, Savini Group, Spuma di Sciampagna e VIVI Energia.

L’esercizio 2024 prevede un piano di ulteriore espansione ed investimenti, al fine di consolidare il proprio mercato e rafforzare ulteriormente la costruzione di relazioni a lungo termine con i clienti. Vantaggio competitivo di Gruppo WISE SB, infatti, è rappresentato dalla capacità di assumere il ruolo di partner strategico. Le competenze specifiche nei diversi mercati di attività consentono un affiancamento capillare in ogni step volto alla crescita del business del cliente, anche su scala internazionale, all’innovazione di prodotti e processi e alla transizione digitale e ambientale. 

Il piano per l’anno in corso prevede, primariamente, significativi investimenti in risorse umane, formazione e nell’ottenimento di ulteriori certificazioni (ISO 9001, parità di genere). Stanziati, ad esempio, 75mila euro interamente destinati ad innovazione e percorsi di accrescimento delle competenze interne. E ancora, il personale, che attualmente conta venti professionisti altamente qualificati e che rappresenta il reale patrimonio di Gruppo WISE SB, verrà ulteriormente rafforzato al fine di aumentare in quantità e gamma i servizi offerti.
Sono due le divisioni che, sinergicamente, cooperano: Marketing-Comunicazione e Eventi. Se la prima è attualmente primaria in termini di contributo al fatturato (70% del totale), la seconda è al centro di un significativo piano triennale di sviluppo. Uno degli step è rappresentato dalla creazione dell’unità WISE Golf, specializzata nell’ideazione e nell’organizzazione di eventi esclusivi rivolti al comparto B2B.

«Sebbene i numeri rivestano un ruolo importante, una garanzia a supporto del nostro percorso di crescita – commenta Luca Mastrostefano, CEO di Gruppo WISE SB -, la nostra essenza rimarrà sempre fondata sulle persone. I numeri saranno una conseguenza naturale del nostro impegno e della nostra connessione umana».

Eredi Gnutti Metalli, migliorano i parametri finanziari

in Acciaio/Bilanci/Economia by

Pur a fronte di una situazione di mercato complessa (il settore della barra di ottone in Italia, nel periodo di riferimento, ha perso circa il 15% dei volumi), l’esercizio chiuso al 31 luglio 2023 ha visto un risultato economico positivo – per 1,7 milioni di euro ante imposte – e un notevole miglioramento dei parametri finanziari per la EGM, Eredi Gnutti Metalli.

Con una Posizione Finanziaria Netta di soli 6,4 milioni di euro circa, e con una riduzione di 149,5 milioni rispetto al 2014, l’Azienda si è rafforzata dal punto di vista patrimoniale e pertanto si può concentrare sullo sviluppo con un importante piano di investimenti da 26 milioni di euro nei prossimi 5 anni. A questo risultato ha contribuito anche la cessione della partecipazione in KME Italy e la vendita di una porzione del sito ex Ilnor di Gardigiano di Scorzé. Il Patrimonio Netto di 57,1 milioni di euro è indice della solidità dell’Azienda. “La riduzione del debito testimonia l’impegno di Eredi Gnutti Metalli nel rendere più forte la propria stabilità finanziaria, al fine di affrontare al meglio le sfide del mercato e del panorama economico complessivo, in particolar modo il rincaro del debito”. – afferma Nicola Cantele, Direttore Generale di EGM.

In sintesi, questi sono i miglioramenti conseguiti nell’ultimo esercizio rispetto al precedente:

Parametro@ 31 luglio 2023@ 31 luglio 2022
Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto11%67%
Posizione Finanziaria Netta / Ebitda0,53x2,91x

Nel corso dell’esercizio è stato redatto anche il primo Bilancio ESG, su base strettamente volontaria. La sostenibilità è il fulcro della strategia di sviluppo di Eredi Gnutti Metalli che, consapevole del proprio ruolo all’interno del settore, vuole essere una guida in queste tematiche. Fiore all’occhiello della rendicontazione non finanziaria è la percentuale di materia prima proveniente da economia circolare (scarti industriali dei clienti o da commercio), pari al 97% del totale, e la capacità di ridurre drasticamente i consumi di acqua, riutilizzando quella di processo, oltre alla produzione di energia elettrica rinnovabile senza paragoni nel settore.

I numeri

Il 22 novembre 2023, l’Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 luglio 2023, di cui sotto si riportano i principali valori:

S.A. Eredi Gnutti Metalli S.p.A.
 EGM – valori in milioni di euroES23
ago22-lug23
ES22
ago21-lug22
 
 Ricavi200,2277,1 
   
 Ebitda 11,912,7 
   
 Ebit7,08,9 
   
 Posizione Finanziaria Netta6,437,1 
   
 Patrimonio Netto57,155,6 

Come anticipato, l’esercizio si è chiuso con un risultato lordo ante imposte positivo per circa 1,7 milioni di euro e una redditività operativa pari a circa 11,9 milioni di euro, valori solo leggermente inferiori rispetto al precedente esercizio nonostante le difficoltà del contesto macroeconomico. Il risultato è stato possibile grazie all’attività di ottimizzazione dei costi industriali che ha permesso di abbassare il punto di pareggio e fronteggiare con maggiore serenità anche le turbolenze di mercato. Detto questo, la rinnovata capacità reddituale dell’impresa ha permesso di ottenere risultati che consentono la distribuzione di dividendi ai soci in misura pari a 0,06 euro per azione, per un importo complessivo di circa 1 milione di euro.

Gli investimenti

Eredi Gnutti Metalli ha continuato con vigore il proprio piano di investimenti che ammontano a 6,7 milioni di euro circa nell’esercizio chiuso al 31 luglio 2023. I principali investimenti hanno riguardato:

  • un nuovo sistema di trattamento dei sottoprodotti di fonderia per il riutilizzo della componente di ottone nel processo produttivo in una logica di circolarità del processo;
  • l’ampliamento dell’impianto di raccolta delle acque meteoriche per ridurre l’utilizzo del prelievo da pozzo e quindi migliorare l’impatto ambientale;
  • il nuovo campo fotovoltaico da 3,9 MWp realizzato in un terreno adiacente allo stabilimento di Brescia, la cui energia rinnovabile prodotta viene e verrà autoconsumata per circa il 95% nello stabilimento, riducendo l’utilizzo di fonti fossili.

“I nostri piani per il futuro in fatto di investimenti green e sostenibili non si ferma: ulteriori progetti nelle energie rinnovabili e nella sostenibilità sono già allo studio.” – conclude Nicola Cantele – “Siamo sempre più convinti che la nostra mission sia quella di produrre in modo consapevole, sostenibile e responsabile; è l’unica idea di futuro alla quale crediamo, tutti, in azienda. Fulcro del nostro impegno è infatti anche la condivisione di tutti questi temi affinché l’impegno sia unanime e sostenuto da ognuno di noi. Partecipazione e condivisione sono indispensabili nella nostra vision aziendale e tutto quello che stiamo facendo e raggiungendo è grazie anche e soprattutto all’impegno di tutti i collaboratori. Ogni nostra scelta è compiuta con grande attenzione a ciò ci che circonda, sia sotto il profilo economico/finanziario, sia sotto l’aspetto dell’ecosostenibilità. Siamo vigili e attenti, coscienti delle condizioni e proiettati al futuro.”

NOTA STAMPA – INFO ISTITUZIONALI

EGM (S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA) è tra i leader in Europa nella produzione di barre in ottone. La Società ha sede a Brescia dove fu fondata nel 1860 e si qualifica per un’ampia offerta e un servizio unico capace di rispondere in tempi rapidi alle necessità della grande industria europea così come a quelle del piccolo utilizzatore locale. L’attenzione ai bisogni del singolo cliente, unita ad una visione responsabile della propria attività, fanno di EGM un interlocutore affidabile testimoniato da un’esperienza in metallurgia di più di 160 anni che oggi si declina nella capacità di servire con puntualità i mercati di riferimento proponendosi come global partner di alto livello. L’ecosostenibilità è diventata la mission principale e il valore identificativo di Eredi Gnutti Metalli: ne sono testimonianza i due impianti fotovoltaici capaci, insieme, di generare oggi un’erogazione complessiva di 9,9 GWh all’anno, e gli investimenti fatti nella raccolta delle acque piovane che, una volta depurate, vengono riutilizzate nel processo produttivo. Riciclo e sostenibilità sono nell’anima di EGM da sempre, essendo l’ottone un materiale particolarmente riciclabile, e con questi ulteriori passi in avanti la mission si completa, a favore di una cultura aziendale forte e condivisa.

Antares, continuano a crescere ordini e ricavi

in Bilanci/Economia by

 Il Consiglio di Amministrazione di Antares Vision S.p.A. (EXM, AV:IM) – multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati – ha approvato in data odierna i ricavi consolidati del Gruppo relativi ai primi nove mesi 2023 (“9M 23”) / al terzo trimestre 2023 (“3Q 23”).

Emidio ZorzellaPresidente e Co-CEO di Antares Vision Group, ha commentato: “Nel terzo trimestre 2023 il Gruppo ha continuato la propria strategia di crescita con un incremento dei ricavi del +20.5% Y/Y, nonostante lo scenario macroeconomico globale sia sempre più complesso ed incerto, con una escalation delle conflittualità mondiali e le spinte inflazionistiche. Per fronteggiare i cambiamenti in atto e cogliere al meglio le opportunità del mercato, il Gruppo sta consolidando la struttura organizzativa e un modello operativo che consentiranno di: i) focalizzare l’attenzione sulla marginalità dei progetti; ii) monitorare e contenere in modo più puntuale i costi delle commesse durante la loro realizzazione; iii) migliorare e accorciare i tempi di realizzazione e consegna dei progetti ai clienti; iv) revisionare la politica di credito e rafforzare le procedure di recupero, per diminuire l’esposizione nei confronti dei clienti; v) standardizzare il portafoglio di soluzioni. Infine, è stata rimodulata la reportistica interna per una maggiore accountability dei manager a tutti i livelli, anche attraverso l’implementazione di nuovi piani di incentivazione. Allo stesso tempo, gli ultimi mesi hanno goduto dei primi miglioramenti dovuti all’implementazione del nuovo ERP, che ha efficientato sia il sistema di reporting sia il costante monitoraggio dei KPI. I risultati ottenuti nei primi nove mesi 2023 ci fanno ritenere, seppure in un contesto ancora sfidante e in evoluzione, di essere in grado di confermare la Guidance per il FY 2023, che vede ricavi per €245-250m ed un EBITDA tra €37-40m”.

Massimo Bonardi, Co-CEO di Antares Vision Group, ha così commentato: “Grazie al nostro ecosistema tecnologico di soluzioni siamo in grado di cogliere al meglio le opportunità di mercato. Recentemente siamo stati premiati alla Fiera Internazionale Cibus Tec con l’Innovation Award 2023, assegnato alle aziende che si distinguono per l’ideazione di soluzioni innovative nel settore alimentare, contribuendone fattivamente al progresso. Ad essere premiato è stato il nostro sistema Microwave, che sfrutta i campi elettrici, superando le limitazioni degli attuali strumenti di controllo, quali raggi X e Metal Detector, che non rilevano tutti i contaminanti. Segnalo anche che il nostro Carrello Ospedaliero Automatizzato, uno dei sistemi più avanzato al mondo per il rifornimento, l’erogazione e la tracciabilità dei farmaci nelle strutture sanitarie, è stato selezionato per l’ADI Design Index nella categoria «design per il lavoro»”. 

ANALISI DEI DATI DEI 9M / 3Q 2023

ORDINATIVI

Nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo Antares Vision ha registrato un incremento degli ordini del +12,7% Y/Y, trainato su Base Geografica dalle Americhe (in particolare il Nord America) e dall’Africa & Medio Oriente, principalmente grazie alla buona performance dei progetti governativi di L5, che si svilupperanno nel corso dei prossimi 3 anni, tramite l’enforcement di normative per la tracciabilità dei farmaci negli specifici Paesi. Il settore Life Science ha registrato un aumento degli ordini del +23% Y/Y, mentre l’FMCG (Fast-Moving Consumer Goods) è in calo (-9% Y/Y).

Nell’ambito delle “Soluzioni Tecnologiche”, solo l’Inspection sta registrando un rallentamento (-7% Y/Y), principalmente dovuto a minori ordini nelle soluzioni di ispezione per i contenitori in vetro e alluminio (Rigid Containers), mentre lo Smart Data cresce del +68% Y/Y ed il Track&Trace è stabile (+0,3% Y/Y).

Per quanto riguarda gli ordini a livello di “Modello di business”, l’Equipment registra un calo del -23% Y/Y, dovuto a una riduzione degli ordini, da un lato nel settore dei Rigid Containers per FMCG e dall’altro nel Track&Trace per Life Science. Smart Data/SaaS e Life Cycle Services, invece, registrano una crescita robusta, rispettivamente del +64% e del +27% Y/Y.

FATTURATO CONSOLIDATO

Nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo ha realizzato Ricavi Netti Consolidati pari a €160,5 milioni, in crescita del +20,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il cambiamento di perimetro di consolidamento (per le società acquisite nel 2022 – ACSIS, Packital e Vescovini, Smart Point) ha contribuito alla crescita per il 3,3%, mentre la dinamica dei tassi di cambio per lo 0,7%. La crescita organica e al netto Fx è stata, quindi, del 16,4%. Per quanto riguarda il terzo trimestre, la crescita dei ricavi è stata pari al 20,5% Y/Y, raggiungendo €57,7 milioni.

In termini di evoluzione dei ricavi per area geografica, il contributo maggiore, sia in termini assoluti (9M 23: €67,6 milioni contro €52,2 milioni nel 9M 22) sia in termini di crescita (+29,5%), è arrivato dalle Americhe, trainate dal Nord America (+37,5%). Quest’area si conferma la più importante per il Gruppo, con ricavi pari al 42% del totale, nonostante il rinvio di un anno (27 novembre 2024) dell’enforcement della normativa DSCSA (Drug Supply Chain Security Act), che prevede l’obbligatorietà delle soluzioni di aggregazione in ambito manifatturiero e la tracciabilità end-to-end dell’intera filiera distributiva.

Si conferma, inoltre, nei primi nove mesi del 2023, la forte crescita dell’area Africa & Middle East, con un incremento del +130,7% Y/Y e il continuo incremento dell’area Asia & Oceania (+11% Y/Y).

Infine, nel 3Q 23 va registrato un forte rimbalzo dell’Europa (+37% Y/Y rispetto al -15% Y/Y del primo semestre 2023), che rappresenta il 41% del totale delle vendite.

Ricavi per Area Geografica – 9M 2023 vs. 9M 2022 (Euro m)

Le “Soluzioni Tecnologiche”, evidenziano tutte una crescita nei primi nove mesi del 2023. In particolare, si segnala il forte incremento di Smart Data (+52% Y/Y), Inspection (+25% Y/Y) e Track&Trace (+6,5% Y/Y) con un’accelerazione nel 3Q 23 (+17% rispetto a +1% nel 1H 2023).

In quest’ottica, lo scorso maggio il Gruppo ha lanciato Diamind, l’ecosistema integrato di soluzioni che riduce la complessità tecnologica e supporta i business nella crescita, qualificando un percorso verso l’innovazione digitale, personalizzato e guidato dai dati. Connettendo i prodotti fisici con le identità digitali, Diamind funziona a livello di singola macchina automatica (L1) linea di produzione (L2), stabilimento e magazzino (L3) e Corporate e supply chain aziendale (L4) e Supply Chain di mercato (L5). L’ecosistema garantisce la qualità del prodotto (sistemi e attrezzature di ispezione) e la tracciabilità end-to-end (dalle materie prime alla produzione, dalla distribuzione al consumatore e viceversa) attraverso la gestione integrata dei dati, applicando intelligenza artificiale e integrabile con blockchain.

Nei primi nove mesi del 2023, assistiamo a un incremento del segmento Life Science (+15,5% Y/Y) che, con una crescita a doppia cifra di Smart Data (+49% Y/Y) e Inspection (+22% Y/Y), ha continuato la ripresa rilevata nel secondo trimestre (+9%), registrando una crescita del +92% nel 3Q 23.  

Il settore FMCG ottiene un aumento del +29% Y/Y, con una crescita significativa sia nell’Inspection (+26% Y/Y), sia negli Smart Data (+64% Y/Y), sia nel Track&Trace, il quale ha invertito il trend negativo registrato nel primo semestre (-44%) con un aumento nei 9 mesi del +19% (+150% nel terzo trimestre).

Ricavi per soluzioni tecnologiche – 9M 2023 vs. 9M 2022 (Euro m)

Fonte: Antares Vision Group

A livello “Modello di business”, nei primi nove mesi del 2023, tutte le soluzioni registrano una forte crescita a due cifre rispetto ai primi nove mesi del 2022. In particolare, i ricavi dell’Equipment sono cresciuti del +16% su base annua, con un +19% nel terzo trimestre.

La notevole crescita dei ricavi ricorrenti (Life-Cycle Services +12% e Saas/Smart Data +40%) continua anche nei 9M 2023. Nel terzo trimestre, i Life-Cycle Services, invece, subiscono un rallentamento principalmente per un ritardo nella consegna delle parti di ricambio, dovuto all’entrata in funzione del nuovo ERP.

I ricavi ricorrenti (Life-Cycle Services e SaaS/Smart Data) rappresentano il 46% dei ricavi totali nei 9M 2023, rispetto al 44% dei 9M 2022, evidenziando una crescita congiunta del +26% Y/Y.

Ricavi per Modello di business – 9M 2023 vs. 9M 2022 (Euro m)

Fonte: Antares Vision Group

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

A partire dalla fine di febbraio, il Gruppo ha incaricato una società di consulenza per assisterlo nel consolidare la struttura organizzativa e il modello operativo (anche alla luce delle numerose acquisizioni effettuate negli ultimi tre anni); l’obiettivo è stato quello di migliorare i processi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse interne.

All’inizio di aprile 2023 è entrato in funzione un nuovo sistema ERP in Antares Vision S.p.A., che ha causato un ritardo iniziale nel processo di realizzazione delle commesse, ma che ora consente all’azienda di monitorare in modo più costante ed efficiente l’esecuzione di tutti i progetti, dall’ordine iniziale, all’installazione finale presso il cliente.

L’insieme di queste azioni ha permesso di progettare un nuovo modello organizzativo e operativo, la cui implementazione è già iniziata e si concluderà entro la fine dell’anno. Questo sta portando a:

  • una maggiore attenzione di tutta l’organizzazione alla redditività di ogni singolo progetto: dai Direttori Generali (responsabili di settore) alla forza vendita, dai Business Owner (responsabili di prodotto) ai Project Manager con il supporto del controlling, attraverso l’introduzione del budget e del consuntivo per commessa;
  • un più puntuale e tempestivo monitoraggio e contenimento dei costi di progetto durante la loro realizzazione;
  • un miglioramento e una riduzione dei tempi di realizzazione e consegna dei progetti ai clienti in base alle loro esigenze, grazie all’assegnazione e al monitoraggio di responsabilità chiare e precise;
  • la revisione della politica di credito e rafforzamento delle procedure di recupero, per diminuire l’esposizione nei confronti dei clienti;
  • una maggiore standardizzazione dell’offerta, che consenta la riduzione dei costi, e quindi un miglioramento della marginalità, la razionalizzazione dei processi produttivi e una maggiore efficienza;
  • una rimodulazione della reportistica interna per una maggiore accountability dei manager attraverso l’attribuzione di responsabilità di P&L a General Manager e Business Owner;
  • una revisione dei piani di incentivazione coerenti con il nuovo modello operativo;
  • il trasferimento di tutte le azioni individuate alle filiali del Gruppo.

Antares Vision Group si aspetta che la crescita dei ricavi nel 4Q 23 sia inferiore all’eccezionale performance registrata nello stesso periodo dello scorso anno; si ritiene, tuttavia, che grazie alle attuali risorse e struttura organizzativa, quanto registrato nell’ultimo trimestre 2022 sia replicabile anche nel prossimo futuro.

I risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2023 rendono la Società cautamente fiduciosa di raggiungere la Guidance per l’esercizio 2023 comunicata con i risultati del primo semestre 2023, seppure in un contesto ancora sfidante e in evoluzione.

Antares Vision Group, quindi, conferma per il FY 2023 un incremento atteso del fatturato tra il +10% e il +12% (€245-250m). Per quanto riguarda la marginalità, il management si attende un FY23 Adj. EBITDA pari a €37 – 40 milioni, con una profittabilità pari a 15-16% rispetto al 18,2% fatto registrare nel FY 2022. Infine, per quanto riguarda la PFN, la Società stima per fine 2023 un indebitamento netto pari a €90-95 milioni. A questo proposito, il Gruppo vuole evidenziare la situazione dei crediti verso clienti e in particolare quelli relativi all’implementazione degli hub governativi, che stanno avendo tempistiche di incasso più lunghe del previsto dal momento che l’entrata in vigore delle normative di tracciatura nei rispettivi Paesi sta subendo rinvii e ritardi. In particolare, questi ritardi si sono manifestati negli Stati Uniti, dove vi è stato il rinvio di un anno (27 novembre 2024) dell’enforcement della normativa DSCSA (Drug Supply Chain Security Act), che prevede l’obbligatorietà delle soluzioni di aggregazione in ambito manifatturiero e la tracciabilità end-to-end dell’intera filiera distributiva. Lo stesso si sta verificando in altri mercati/continenti (in particolare Medioriente) dove il gruppo è attivo per l’implementazione dei relativi hub. Occorre infine segnalare che il Gruppo in un recente passato ha operato in Paesi che ora sono teatro di guerra o vi sono indirettamente coinvolti dove, quindi, l’implementazione e l’attivazione delle normative è stata rinviata a data da destinarsi.

Moda, Cieffe chiude il primo semestre a 26 milioni e fa acquisti

in Abbigliamento/Bilanci/Economia/Tendenze/Tessile by

Soncino, – Cieffe, partner strategico dei principali brand mondiali del lusso nella confezione di capi prêt-à-porter di alta gamma, chiude il primo semestre del 2023 con un fatturato di 26 milioni di euro (+ 25% vs H1 2022), che proietta i ricavi alla fine del 2023 a €50 milioni (+ 21% vs 2022) con un EBITDA di oltre il 12%. Una crescita che segue quella del 2022, chiuso con ricavi a €41 milioni e un EBITDA superiore al 10%, fatturato triplicato negli ultimi 10 anni. Indicatori in grande incremento anche rispetto al 2021, chiuso con ricavi della gestione caratteristica a 24 milioni di euro1.

Continua inoltre il percorso verso la creazione di una piattaforma produttiva integrata con l’acquisizione del 35% dello storico Maglificio Peve che, con sede a Varese, da più di 70 anni è partner dei più importanti brand di moda nella produzione di maglieria calata di qualità. Peve, che si distingue per un’attenzione particolare verso l’artigianalità Made in Italy, l’innovazione e la sostenibilità delle tecniche di produzione e dei materiali, ha chiuso il 2022 con ricavi per €5 milioni con un EBITDA pari al 12%, e con ordini in portafoglio per il 2023 pari a circa €9,5 milioni.

Un’operazione che si inserisce nella strategia di crescita anche per linee esterne di Cieffe, che ha visto la Società acquisire 4 realtà in soli due anni con l’obiettivo di creare un “ecosistema di prossimità” nell’alto artigianato industriale, unendo professionalità trasversali. Cieffe, che oggi è partner di riferimento per le produzioni dei più importanti gruppi mondiali del lusso, ha infatti l’obiettivo di creare una piattaforma integrata, che raggruppi la maggior parte delle fasi della produzione entro 150km, sposando una filosofia in controtendenza rispetto al “fast business”, che faciliti così la logistica, incrementi la sostenibilità e massimizzi il controllo della qualità per i clienti.

Con un approccio industriale di lungo termine, Cieffe intende infatti acquisire piccoli e medi laboratori di produzione, vere eccellenze del territorio e custodi di uno straordinario “saper fare”, integrandoli e valorizzando il loro DNA e il loro ruolo all’interno della piattaforma. Con l’ingresso nell’azionariato del Maglificio Peve, Cieffe oggi controlla anche il 100% di 3 laboratori, FRANC’OBOLLO SRL, NEW MOOD SRL, SILVERMACS SRL. Una strategia che ha generato valore per tutta la filiera, creando sinergie tra aziende, facendo crescere le società target, attraverso progetti di sviluppo ad hoc e aprendole così a nuovi clienti e commesse.

Marco Panzeri, CEO di Cieffe, commenta: “Abbiamo chiuso il primo semestre dell’anno con una crescita importante. L’andamento del 2023 conferma quindi che il percorso di sviluppo avviato è solido e strutturale e ci proietta verso una chiusura dell’anno con un incremento di fatturato a doppia cifra. In questi mesi continueremo a concentrarci sulla nostra strategia di crescita sostenibile anche per linee esterne, aggregando laboratori con le migliori competenze, realizzando così nuovo valore per tutta la filiera, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Tutto questo mantenendo sempre un approccio industriale di lungo termine per custodire, proteggere e far evolvere uno straordinario “saper fare” come quello delle tantissime piccole eccellenze che popolano il nostro territorio”.

Parte integrante della crescita di Cieffe è anche l’attenzione alla sostenibilità e alla ricerca e innovazione. L’azienda ha infatti investito 7 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento di Soncino e nel biennio 2022-2023 ha stanziato 3 milioni di euro per nuovi investimenti in Ricerca & Sviluppo. Inoltre, ha creato un reparto (D4D – Design for Designers) interamente dedicato allo studio e sviluppo di nuove lavorazioni per i tessuti e di nuove modalità di creazione e progettazione degli abiti con l’obiettivo di diventare un partner sempre più strategico in tutto il processo di ideazione, progettazione e produzione delle collezioni dei suoi clienti. Grazie agli investimenti in innovazione, oggi l’azienda è in grado di realizzare modelli in 3D che le permettono di ridurre al minimo l’impatto della creazione dei prototipi sull’ambiente, riducendo lo scarto di tessuto, eliminando la necessità di spedire fisicamente il prodotto e accorciando sensibilmente i tempi di produzione. Un processo innovativo, in linea con l’attenzione di Cieffe verso la responsabilità sociale, che garantisce minori sprechi e maggiore efficienza.

Siderurgica Investimenti (Lonati e Stabiumi): utile record a 177 milioni

in Acciaio/Aziende/Bilanci/Economia by

Siderurgica Investimenti Spa, holding delle famiglie Lonati e Stabiumi, che controlla il Gruppo Alfa Acciai, leader sul mercato italiano del tondo per cemento armato, ha fatto registrare un utile netto consolidato 2022 di 177 milioni di euro, cinque volte superiore a quello dell’esercizio precedente. Lo riferisce il quotidiano Brescia news.

In un anno in cui il Paese ha superato le enormi difficoltà derivanti dalla pandemia da Covid-19, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con l’avvio di un conflitto bellico tuttora in corso, ha generato nuove e inaspettate criticità. Tale situazione, come è noto, ha comportato notevoli problematiche nell’approvvigionamento di materie prime e fonti energetiche, con significativo impatto su volumi e prezzi, dando così avvio ad un forte aumento del tasso di inflazione a livello globale, non solo europeo. La conseguente azione al rialzo dei tassi di interesse da parte delle Banche Centrali per cercare di contrastare tale spinta inflazionistica ha portato ad una significativa riduzione dei volumi in molti settori di attività, tra cui anche quello delle costruzioni, principale mercato di sbocco del Gruppo.

Siderurgica Investimenti ha così registrato un calo della produzione di oltre il 15%, concentrato soprattutto nella seconda parte dell’anno, controbilanciato tuttavia da una forte crescita del fatturato grazie a prezzi di vendita in aumento a seguito dei rialzi dei costi delle materie prime e di energia e gas sopra menzionati.

ricavi sono infatti aumentati di oltre 340 milioni di euro rispetto al 2021 (+27%), attestandosi a 1.598,7 milioniClicca qui per scaricare la tabella dei risultati.

Il valore della produzione è aumentato di 435 milioni di euro: +34% rispetto al passato esercizio. La produzione di acciaio, come detto, è stata pari a 1,5 milioni di tonnellate, in calo del 16%.   L’ebitda si è attestato a 233 milioni di euro, più di tre volte superiore al dato del 2021.

Il Gruppo ha proseguito anche nel 2022 il proprio piano di investimenti volto ad incrementare gli standard di sicurezza, le performance ambientali, nonchè a garantire un’elevata flessibilità ed efficienza produttiva su tutta la gamma dei prodotti, introducendo le soluzioni tecnologicamente più avanzate. Gli investimenti si sono attestati a 46 milioni di euro, con un +35% rispetto all’anno precedente.

Il risultato operativo è stato pari a 205 milioni di euro, dopo ammortamenti per 22,7 milioni ed accantonamenti prudenziali a rettifica dei crediti commerciali per 5 milioni. L’utile netto si è attestato a 177 milioni di euro, cinque volte superiore al dato del 2021.

Tutto ciò ha portato ad un ulteriore miglioramento della solidità patrimoniale del Gruppo, con un valore del patrimonio netto pari a 600 milioni di euro, accanto ad una posizione finanziaria netta positiva per 29 milioni, in miglioramento di oltre 80 milioni rispetto al 2021.

I risultati consolidati danno conto di un perimetro di Gruppo del quale fanno parte Alfa Acciai, Alfa Derivati, Acciaierie di Sicilia, Tecnofil e Ferroberica.

Alfa Acciai, foto da ufficio stampa

«L’anno in corso sta continuando ad evidenziare le debolezze dell’economia mondiale e quelle del commercio internazionale, connesse con la perdurante incertezza geopolitica e con la persistenza dell’inflazione su livelli elevati nelle principali economie avanzate. I primi mesi dell’esercizio hanno fatto registrare una flessione della domanda rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolar modo nel mercato tedesco, nostro abituale cliente. A ciò si aggiunga, inoltre, una competitività del nostro Paese penalizzata rispetto al mercato europeo, per effetto del costo dell’energia elettrica ancora doppio o triplo rispetto al periodo pre Covid-19.  Siamo tuttavia fiduciosi per una ripresa dei consumi grazie alla straordinaria occasione legata agli investimenti infrastrutturali del PNRR e agli altri fondi europei», commenta Amato Stabiumi, Amministratore Delegato del Gruppo.

«Il mercato delle costruzioni darà grandi soddisfazioni e siamo pronti a servirlo con una gamma di prodotti sempre più performanti, grazie alla nostra consolidata strategia di verticalizzazione. In particolare, continuiamo nel nostro impegno di sensibilizzazione delle istituzioni per difendere a tutto campo gli interessi e le aspettative dei nostri clienti del settore delle costruzioni e del mercato degli acciai da trafila», conclude Amato Stabiumi.

In concomitanza con la chiusura del Bilancio d’esercizio, il Gruppo Alfa Acciai ha redatto il suo terzo Bilancio di Sostenibilità, e quest’anno ha ottenuto la certificazione della propria Carbon Footprint di organizzazione secondo la norma ISO 14064.

A questo proposito, Amato Stabiumi aggiunge: «Alfa Acciai si occupa di sostenibilità da quasi 70 anni e per questo tiene a ringraziare tutti i suoi 1.221 dipendenti che hanno contribuito al raggiungimento degli attuali standard di sostenibilità ambientale, economica e sociale».

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