Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Partecipate e controllate

Visit Brescia, il nuovo presidente è Eugenio Massetti (Confartigianato)

in Economia/Partecipate e controllate/Turismo by

L’Assemblea dei soci della Camera di Commercio di Brescia ha nominato i membri del Consiglio d’Amministrazione che guiderà Visiti Brescia (la Destination Management Organization della leonessa) nel prossimo triennio. Il neoeletto Presidente Eugenio Massetti e l’AD Graziano Pennacchio, quest’ultimo al terzo mandato consecutivo, saranno affiancati dai consiglieri Barbara Chiodi, Andrea Maggioni (Vice presidente) e Tiziana Porteri. Il nuovo consiglio è già al lavoro per la definizione degli obiettivi strategici e delle linee guida che orienteranno l’attività 2024-2027.

Conferme e novità per Visit Brescia, la Destinaton Management Organization che promuove il turismo di Brescia e dell’intera provincia, che ha reso noti i nomi dei membri del Consiglio d’Amministrazione che guiderà la società nel prossimo triennio.

Il direttivo è presieduto da Eugenio Massetti, imprenditore nel settore dell’editoria, Presidente di Confartigianato nonché Vice Presidente della Camera di Commercio di Brescia, che eredita il testimone da Marco Polettini, albergatore desenzanese, Presidente per due mandati da luglio 2018 a luglio 2024). La Vicepresidenza è affidata ad Andrea Mattia Maggioni, Coordinatore di Confesercenti Lombardia Orientale per il Lago di Garda e la Valtenesi, imprenditore del settore turistico gardesano a cui spetta inoltre la delega all’area del Lago di Garda, mentre Tiziana Porteri, imprenditrice agricola e agrituristica, sarà referente per lo sviluppo del turismo legato alla valorizzazione dei prodotti e delle eccellenze eno-agroalimentari.

Tra gli elementi di continuità con la precedente gestione spicca la conferma dell’AD Graziano Pennacchio – albergatore camuno, Vice presidente di Federalberghi Brescia, al suo terzo mandato triennale come Ceo della società facente alla Camera di Commercio di Brescia – così come il rinnovo di Barbara Chiodi, direttrice del Tour Operator Brevivet, da dicembre 2017 membro di nomina da parte del Comune all’interno di Bresciatourism, poi diventata Visit Brescia

Grazie alle azioni mirate messe in campo con lo scopo preciso di intercettare e fidelizzare specifici target di pubblico, negli ultimi anni la provincia bresciana ha conosciuto record di sviluppo turistico mai raggiunti in passato, in grado di collocarla tra le primissime destinazioni turistiche italiane, confermando l’interesse dei pubblici europei e destando, per la prima volta, l’alto gradimento anche nei target extraeuropei alto spendenti (Nord America ed Emirati Arabi, in primis). L’obiettivo del neonato Consiglio sarà confermare ed implementare i risultati raggiunti, avviando al contempo nuove prospezioni di sviluppo, in grado di rafforzare la destination reputation della città e della provincia.

Semestrale A2A, utile netto a 478 milioni (+86%)

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

Calano nettamente i fatturati per il crollo dei prezzi delle materie prime, ma volano letteralmente gli utili. Nella giornata di oggi si è riunito oggi il Consiglio di amministrazione di A2A, che – sotto la Presidenza di Roberto Tasca – ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024. Di seguito riportiamo il resoconto inviato dall’azienda nella versione rilanciata da Brescia news.

Nel periodo in esame i Ricavi del Gruppo sono pari a 6.091 milioni di euro, in contrazione del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (7.992 milioni di euro). La variazione è riconducibile al calo dei prezzi energetici sia all’ingrosso sia retail ed in misura molto contenuta alla contrazione delle quantità vendute ed intermediate sui mercati all’ingrosso in parte compensata dai maggiori volumi venduti sui mercati retail elettricità, gas e teleriscaldamento.

I costi operativi si attestano a 4.370 milioni di euro, registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-35%) in linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities.

Il costo del personale, pari a 442 milioni di euro, aumenta di circa 41 milioni di euro (+10%), La variazione è legata per oltre il 30% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del primo semestre del 2024 rispetto all’anno precedente (+447 FTE, +3,3%) a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2023 e dei primi sei mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’aggiudicazione di nuove gare nel comparto dell’igiene urbana e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia). La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per i rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua), agli incrementi di merito e ad altri costi indiretti del personale (principalmente costi per mobilità e progetti welfare).

Il Margine Operativo Lordo è pari a 1.279 milioni di euro, in aumento del 45%, +397 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2023 (882 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (10 milioni di euro nel 2024, 12 milioni di euro nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 1.269 milioni di euro in aumento del +46%, + 399 milioni di euro, rispetto al primo semestre dell’anno precedente (870 milioni di euro) grazie al contributo di tutte le Business Unit, in particolare la Business Unit Generazione & Trading e la Business Unit Mercato.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 765 milioni di euro, in crescita del 70%, +316 milioni di euro rispetto al 2023 (449 milioni di euro). Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo in parte compensato dall’incremento degli ammortamenti, per circa 60 milioni di euro, relativo principalmente agli investimenti realizzati dal Gruppo nel periodo aprile 2023-marzo 2024 e dai maggiori accantonamenti a fondo rischi per circa 20 milioni di euro.

Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 61 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 69 milioni di euro del primo semestre 2023 grazie a proventi finanziari realizzati sulla gestione della liquidità e ad una proattiva strategia di pre-hedging dal rischio tasso.
Le Imposte si attestano a 207 milioni di euro, con un tax rate al 29% (30% nello stesso periodo dell’anno precedente), in crescita di 93 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile.

Nel periodo in esame, inoltre, si registra un incremento dell’utile di pertinenza di terzi (18 milioni di euro rispetto ai 13 milioni di euro dell’anno precedente), per effetto della migliore performance dei gruppi AEB e Acinque. Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 478 milioni di euro, in aumento dell’86% rispetto al primo semestre 2023 (257 milioni di euro al 30 giugno 2023). L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 489 milioni di euro in aumento di 209 milioni rispetto all’anno precedente (280 milioni di euro).

Gli Investimenti effettuati nel primo semestre del 2024 sono stati pari a 553 milioni di euro (494 milioni nel primo semestre 2023) e hanno riguardato per il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie per supportare la progressiva elettrificazione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a  garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e alla digitalizzazione del Gruppo.

Le operazioni di M&A, al netto delle cessioni, sono state pari a 57 milioni di euro, riconducibili prevalentemente all’acquisizione della società Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area Busto Arsizio (Varese), da parte del gruppo Acinque e all’acquisizione del 70% del Parco Solare Friulano 2, società che ha ottenuto il permesso per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza autorizzata di 112,1 MWp.

La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2024 risulta pari a 4.019 milioni di euro (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a 57 milioni di euro e l’emissione del Bond Ibrido per -742 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.704 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa di 21 milioni di euro. Grazie alla performance del primo semestre è stata garantita la copertura di investimenti per 553 milioni di euro, e dividendi, per 300 milioni di euro.

IL COMMENTO DI RENATO MAZZONCINI (AD A2A)

“Gli eccellenti risultati di questo primo semestre del 2024 sottolineano il percorso di importante crescita continua del Gruppo, fortemente sostenuto dall’incremento degli investimenti. Degli oltre 550 milioni di euro investiti in questa prima parte dell’anno, il 60% è stato destinato allo sviluppo industriale e in particolare al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, al fotovoltaico, a garantire flessibilità e bilanciamento del sistema energetico e al recupero di materia ed energia. Con oltre il 60% di generazione di energia da fonti rinnovabili prosegue il nostro impegno per la transizione energetica. Abbiamo confermato il nostro commitment per mantenere l’attuale rating, rafforzando le metriche di credito con l’emissione del primo bond ibrido perpetuo in formato green e siamo inoltre soddisfatti della nostra strategia di finanza sostenibile, con il debito ESG che raggiunge il 77% del debito lordo totale. Grazie a queste ottime perfomance abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un EBITDA atteso tra 2,18 e 2,22 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 700 e 720 milioni di euro”.

A2A, Green Loan in pool da 600 milioni a sostegno dello sviluppo della rete elettrica

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A2A ha completato con successo un’operazione di finanziamento in pool da 600 milioni di euro, in formato Green Use of Proceeds, per l’acquisizione degli asset relativi alla rete elettrica in alcune aree della Lombardia, nelle province di Milano e Brescia, annunciata a marzo 2024. Questo strumento permette al Gruppo A2A di rafforzare la propria posizione di liquidità garantendo flessibilità nell’esecuzione del proprio Piano Strategico.

Il finanziamento ponte della durata di 2 anni è stato strutturato come Green Loan in conformità al Sustainable Finance Framework di A2A, verificato da Vigeo Eiris, e ai Green Loan Principles (GLP) pubblicati dalla Loan Market Association (LMA).

Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking) agirà in qualità di Sole Underwriter, Global Coordinator, Sole Bookrunner, Mandated Lead Arranger e Green Loan Coordinator mentre Bank of America, BBVA, Banco Santander, BNP Paribas, BPER Banca, CaixaBank, Crédit Agricole Corporate And Investment Bank, Mediobanca, UniCredit agiranno come Mandated Lead Arrangers e Banco BPM, Natixis, Société Générale come Lead Arrangers. Mediobanca è anche Agent dell’operazione.

A2A e Lumenergia: dal primo luglio la fusione è completa

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Dal 1° luglio 2024, Lumenergia completerà la sua fusione con il Gruppo A2A, che rafforza così il proprio impegno verso il territorio e la comunità della Val Trompia. Con l’integrazione nel Gruppo, alle utenze attualmente servite sarà garantita la continuità del servizio offerto, mantenendo invariati i contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale, nonché quelli relativi ai servizi di efficienza energetica. Gli utenti potranno inoltre beneficiare delle nuove opportunità offerte dalla sinergia con A2A, che attraverso A2A Energia saprà assicurare elevati standard di qualità e affidabilità, oltre a nuovi servizi ad alto valore aggiunto per famiglie e imprese.

L’operazione consentirà infatti di valorizzare le eccellenze di entrambe le aziende e offrire accesso a soluzioni, prodotti e servizi innovativi per la casa, le aziende e la mobilità elettrica, così da soddisfare e anticipare le esigenze dei clienti. I consumatori coinvolti nel passaggio riceveranno nei prossimi giorni una comunicazione con i dettagli dell’operazione. I clienti proveniente da Lumenergia avranno accesso immediato all’area clienti accessibile dal sito A2A Energia e all’App MyA2A; in questa fase di transizione, potranno comunque continuare ad accedere alla loro area clienti sul sito di Lumenergia per alcuni mesi. Infine, vi saranno novità anche per quel che riguarda gli sportelli presenti sul territorio. Lo sportello di Lumezzane, in piazza Giovanni Paolo II diventerà uno “Spazio A2A” a cui si aggiungerà un nuovo “Spazio A2A” a Sarezzo, in piazza Borgo Bailo 2.

Per ulteriori informazioni o necessità sarà possibile contattare i numeri 02 82841510 o 800 199 955 o visitare i siti www.a2a.it, www.lumenergia.it

A2A, 485 mln investiti a Milano nel 2023 (+32%)

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

Nel 2023, A2A ha generato valore per il territorio e per i suoi stakeholder pari a 1.224 milioni, investendo più di 485 milioni nelle infrastrutture della provincia: è un dato, da record per il gruppo, in crescita del 32% rispetto all’anno precedente. Puntualizza l’ad Renato Mazzoncini, oggi alla presentazione dell’ottavo bilancio di sostenibilità territoriale del gruppo al teatro Parenti: “La decarbonizzazione di Milano è al centro della nostra strategia per questo territorio. Nel 2023 abbiamo investito quasi 500 milioni di euro per efficientare infrastrutture necessarie alla transizione ecologica”.

L’ad rimarca che a supporto dell’elettrificazione dei consumi si collocano “il recente accordo con Enel da 1,2 miliardi, l’installazione della prima cabina elettrica interrata impermeabile e gli investimenti a piano sulla mobilità elettrica”, oltre all’espansione del teleriscaldamento. Ancora, nella città metropolitana A2A recupera il 100% dei rifiuti urbani raccolti: anticipando gli obiettivi dell’Unione Europea al 2035, attraverso una virtuosa gestione integrata, “il conferimento in discarica è stato azzerato”. Tutti gli scarti raccolti da Amsa, del cui operato oltre il 95% dei cittadini milanesi si è dichiarato soddisfatto, sono stati trasformati in nuova materia (63%) o energia (37%). È stata avviata inoltre con Fri-El Geo, produttore di energia geotermica, una partnership con l’obiettivo di incrementare l’uso di fonti rinnovabili nel teleriscaldamento, un sistema che ora serve l’equivalente di 248.750 appartamenti, con una rete di 390 km, evitando nel 2023 più di 110mila emissioni di CO2.

Per contribuire a decarbonizzare ulteriormente la città, A2A prosegue anche nello sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile. Durante lo scorso anno sono continuati i lavori per la realizzazione del più grande impianto fotovoltaico sul tetto d’Italia, inaugurato lo scorso maggio a Rho Fiera. Sempre nella direzione degli investimenti nella rete, rientra poi l’accordo firmato con E-distribuzione per l’acquisto del 90% del capitale sociale di un veicolo societario di nuova costituzione (“NewCo”), nel quale saranno conferite le attività di distribuzione elettrica in alcuni Comuni delle province di Milano e Brescia. Per quanto riguarda l’e-mobility, nel 2023 A2A ha progettato e avviato la prima “Ricarica di Quartiere” con l’installazione delle colonnine City Plug, senza limiti di sosta e fino a 7 kW di potenza. Insieme col Comune, si prevede di installare 4.000 punti di ricarica nei prossimi 2 anni, a fronte di 12 milioni di investimenti nel periodo 2024-2025.

Nel 2023 è stata anche inaugurata a Milano la prima cabina elettrica secondaria interrata e impermeabile d’Italia: “Il design innovativo riduce il volume occupato e consente una maggiore flessibilità nella posa rispetto a quelle tradizionali”, spiegano da A2A. Non manca la realizzazione della nuova sede di A2A Torre Faro (144 metri di altezza per un totale di 28 piani) in concomitanza delle Olimpiadi invernali del 2026. Il gruppo lo definisce “un esempio di edilizia sostenibile ed efficiente, che rispetta i canoni della certificazione internazionale Leed”: si stima un 30% di riduzione dei consumi e un 35% di risparmio di acqua potabile. I lavori sono iniziati a gennaio 2024 ed entro settembre è prevista la conclusione dei piani interrati.

A2A, fatturati in calo e utili boom nel trimestre

in A2A/Bilanci/Economia/Partecipate e controllate by

Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 31 marzo 2024. A riferilo è il giornale online di Brescia BsNews, che riporta la nota dell’azienda.

“I risultati di questo primo trimestre del 2024 confermano il continuo miglioramento degli indicatori economico-finanziari del Gruppo. Le performance ottenute grazie alla crescita delle rinnovabili – in particolare della produzione idroelettrica – e alla diversificazione dei business ci hanno consentito di rivedere al rialzo la guidance, con un EBITDA atteso tra 2,08 e 2,12 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 650 e 670 milioni di euro”, commenta in una nota ufficiale Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. “In questi primi mesi – continua – è stato concluso l’accordo per l’acquisizione di un ramo di rete elettrica in Lombardia, un investimento in territori fortemente abitati e industrializzati, che consentirà di accrescere la RAB a 3,4 miliardi nel 2035. E’ stata inoltre inaugurata la nuova linea di depurazione fumi del termoutilizzatore di Brescia, un ulteriore importante contributo alla decarbonizzazione della città. Si confermano le buone performance della BU Mercato e la crescita del numero dei nostri clienti con le aggiudicazioni delle aste del servizio di tutele graduali per microimprese e lo sviluppo commerciale. Risultati ottenuti grazie all’impegno e alla dedizione delle nostre persone che rendono concreti gli obiettivi del nostro Piano Industriale”.

Nel primo trimestre del 2024 A2A ha continuato a registrare ottimi risultati economico-finanziari evidenziando una significativa crescita rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, penalizzato dal perdurare della siccità e dell’instabilità sui mercati energetici che avevano segnato il 2022.

Nel periodo in esame i Ricavi del Gruppo sono pari a 3.425 milioni di euro, in contrazione del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (5.133 milioni di euro). La variazione è riconducibile per oltre il 90% al calo dei prezzi energetici e in misura molto contenuta ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso, in parte compensati dalle maggiori quantità vendute nel settore retail.

In linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities, i costi operativi si attestano a 2.507 milioni di euro, registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-43%). Il costo del personale, pari a 215 milioni di euro, aumenta di circa 17 milioni di euro (+9%), La variazione è legata per circa il 40% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del primo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente (+436 FTE, +3,2%) a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2023 e dei primi tre mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’assegnazione di gare nel comparto dell’igiene urbana e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia del gruppo Acinque). La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua), agli incrementi di merito e ad altri costi indiretti del personale (principalmente progetti welfare). Il Margine Operativo Lordo è pari a 703 milioni di euro, in aumento del 40%, +202 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2023 (501 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (+4 milioni di euro nel 2024, +8 milioni di euro nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 699 milioni di euro in aumento del 42%, +206 milioni di euro, rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (493 milioni di euro) grazie al contributo della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Mercato che hanno ottenuto ottimi risultati cogliendo le opportunità offerte da un contesto più stabile rispetto a quello dei primi mesi del 2023.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 465 milioni di euro, in crescita del 61%, +176 milioni di euro rispetto al 2023 (289 milioni di euro). Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo in parte compensato dall’incremento degli ammortamenti per 26 milioni di euro, relativo principalmente agli investimenti realizzati dal Gruppo nel periodo aprile 2023-marzo 2024. Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 32 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 36 milioni di euro del primo trimestre 2023 grazie ai maggiori proventi finanziari realizzati nei primi tre mesi del 2024. Le Imposte si attestano a 127 milioni di euro, con un tax rate al 29% (30% nello stesso periodo dell’anno precedente), in crescita di 51 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile.

Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 294 milioni di euro, in aumento del 70% rispetto al primo trimestre 2024 (173 milioni di euro al 31 marzo 2023). Gli Investimenti effettuati nei primi tre mesi del 2024 sono stati pari a 220 milioni di euro (219 milioni nel primo trimestre 2023) e hanno riguardato per quasi il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie per supportare la progressiva elettrificazione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili, e allo sviluppo degli impianti fotovoltaici. Le operazioni di M&A sono state pari a 18 milioni di euro, relative all’acquisizione della società Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area Busto Arsizio (Varese), da parte del gruppo Acinque. La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2024 risulta pari a 4.755 milioni di euro (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a -18 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.737 milioni di euro, dopo investimenti per 220 milioni di euro registrando un assorbimento di cassa netto pari a 54 milioni di euro.

Perquisizione nella sede di Garda Uno: “Siamo tranquilli”

in Economia/Energia/Partecipate e controllate by

“Siamo infatti tranquilli di aver agito secondo la legge e crediamo che la nostra posizione si chiarirà”. Con queste parole i vertici di Garda Uno commentano in una nota la perquisizione avvenuta nelle scorse ore all’interno della sede dell’utility.

A disporre l’indagine è stata la Procura di Reggio Emilia, che vuole far luce sull’acquisto di 5 presse per compattare i rifiuti (alimentate con pannelli fotovoltaici) e 5 tricicli per la raccolta dei rifiuti nei centri storici (anch’essi muniti di fotovoltaico) che Garda Uno ha acquistato da un’azienda emiliana finita sotto inchiesta.

IL COMUNICATO UFFICIALE DI GARDA UNO

Lo smaltimento di rifiuti e’ un filone che non ha nulla a che fare con il coinvolgimento della multiutiliy Garda Uno nell’inchiesta della Procura di Reggio Emilia: le presunte irregolarità che l’indagine solleva non riguardano lo smaltimento dei rifiuti, ma l’acquisto di macchinari. Parliamo di 5 presse per compattare i rifiuti (alimentate con pannelli fotovoltaici) e 5 tricicli per la raccolta dei rifiuti nei centri storici (anch’essi muniti di fotovoltaico) che Garda Uno ha acquistato dall’azienda emiliana che è finita sotto inchiesta della Procura.

È quanto spiegano i vertici della società Garda Uno, provando a circostanziare meglio quanto accaduto.

L’indagine ha portato a diverse perquisizioni in tutta Italia, compresi alcuni uffici di Garda Uno, ma da parte dei dirigenti della società bresciana c’è la massima trasparenza: “Abbiamo offerto piena collaborazione agli inquirenti – dichiarano da Garda Uno -, questa mattina abbiamo lasciato che facessero tutte le verifiche del caso rifiutando di farci assistere da legali. Siamo infatti tranquilli di aver agito secondo la legge e crediamo che la nostra posizione si chiarirà”.

Da Garda Uno ci tengono a sottolineare che l’acquisto di 5 presse e 5 tricicli per la raccolta dei rifiuti (e relativa manutenzione) sono stati fatti “rispettando quanto previsto dalla normativa sul Codice degli appalti”. Parliamo di acquisti sotto soglia utilizzando la modalità della “manifestazione d’interesse”, prevista dalla legge: il tutto secondo quanto stabilito dal codice degli appalti.

A2A Energia ammessa al Regime di Adempimento Collaborativo con l’Agenzia delle Entrate

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A2A Energia – società commerciale del Gruppo A2A – è stata ammessa al Regime di Adempimento Collaborativo con l’Agenzia delle Entrate, il cui obiettivo è instaurare un rapporto di fiducia tra l’Amministrazione Finanziaria e il Contribuente. Obiettivo perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto fra cui l’anticipazione del controllo, finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali.

Per A2A Energia l’ammissione al Regime rappresenta un importante riconoscimento del buon funzionamento e dell’adeguatezza del proprio Sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo dei rischi fiscali (Tax Control Framework). Consentirà, inoltre, di prevenire e risolvere anzitempo potenziali controversie, garantendo così agli azionisti e agli investitori un maggiore grado di certezza relativamente agli aspetti finanziari e fiscali dell’impresa.

Al Regime di Adempimento Collaborativo hanno già aderito la capogruppo A2A e Unareti, la società di distribuzione di energia elettrica e gas. L’ingresso di A2A Energia è un’ulteriore conferma dell’impegno assunto dal Gruppo nei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria improntati alla trasparenza e al dialogo.

A2A: S&P Global conferma il rating BBB di lungo termine e l’outlook “stable”

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S&P Global ha confermato il rating di lungo termine di A2A a BBB con outlook “stable”. La decisione segue la firma dell’accordo per l’acquisizione da parte di A2A del 90% di una società di nuova costituzione cui saranno conferiti gli asset di distribuzione elettrica di e-distribuzione della Provincia di Milano (con esclusione di pochi comuni della cintura Nord) e, nel bresciano, della Valtrompia.

Tale operazione è in linea con la strategia delineata dal nuovo Piano 2024-2035 di A2A focalizzato maggiormente su business a bassa volatilità, in particolare le reti elettriche regolamentate, e su uno sviluppo delle attività rinnovabili più lento rispetto al piano precedente, migliorando in tal modo il profilo di rischio.

La conferma del rating riflette, inoltre, il business mix ben diversificato e verticalmente integrato di A2A, l’impegno per un’attenta disciplina finanziaria oltre che il forte commitment al mantenimento del rating attuale nel proprio percorso di crescita sostenibile.

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A2A, l’utile netto vola a 654 milioni (+64%)

in A2A/Economia/Partecipate e controllate/Partner by

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2023. E a festeggiare è soprattutto il Comune di Brescia, che godrà di dividendi per circa 75 milioni di euro, contro i 70,8 dell’anno precedente.

“Grazie al contributo di tutte le Business Unit e Aziende del Gruppo, abbiamo concluso il 2023 con i risultati migliori di sempre e un utile netto in aumento del 64% rispetto al 2022” – commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – “Nel corso dell’anno abbiamo accelerato sugli investimenti per il miglioramento e il potenziamento delle reti elettriche di distribuzione, la crescita della produzione rinnovabile -in particolare da eolico e fotovoltaico-, la flessibilità degli impianti di generazione e il recupero di materia ed energia. Abbiamo proposto un dividendo di 0,0958 euro per azione, pari a 300 milioni di euro, con una crescita del 6%. Sono traguardi importanti che è stato possibile raggiungere grazie al lavoro e alla dedizione di tutte le nostre persone. Siamo pronti a proseguire con lo stesso impegno per contribuire a dotare il Paese di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica”.

Nel 2023 A2A ha conseguito eccellenti risultati economico-finanziari grazie alle ottime performance delle Business Units Generazione & Trading e Mercato e al contributo positivo delle altre Business Unit.

Nel 2023 i Ricavi del Gruppo sono risultati pari a 14.758 milioni di euro, in contrazione del 36% rispetto all’anno precedente (23.156 milioni di euro). La variazione è sostanzialmente riconducibile per oltre l’80% al calo dei prezzi energetici e per la restante parte ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso parzialmente compensati dalle maggiori quantità vendute nel settore retail.

I costi operativi si sono attestati a 11.972 milioni di euro, in riduzione del 43% rispetto all’anno precedente: in linea con l’andamento dei ricavi, la contrazione è legata al trend in calo dei prezzi che ha caratterizzato il mercato delle commodities del 2023 rispetto ad un trend fortemente rialzista dell’anno precedente.

Il costo del personale è aumentato di 50 milioni di euro (+7%), attestandosi a 815 milioni: la variazione è legata per circa il 50% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del 2023 rispetto al 2022 (+402 FTE, +3%) a seguito dell’ acquisizione di nuove società, dell’assegnazione di gare nel comparto dell’igiene urbana e di assunzioni per l’avvio di nuovi impianti e il potenziamento di alcune strutture e aree di attività, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo. La parte restante dell’incremento è ascrivibile principalmente agli aumenti retributivi per rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua) e di merito.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 1.971 milioni di euro, in crescita del 32%, +473 milioni rispetto all’esercizio precedente (1.498 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (+41 milioni nel 2023, +10 milioni di euro nel 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario è risultato pari a 1.930 milioni di euro in aumento del 30% rispetto al 2022 (1.488 milioni di euro) grazie alle ottime performance della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Mercato.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 1.017 milioni di euro, +49% rispetto al 2022. Tale variazione è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo e a: incremento degli ammortamenti, 79 milioni di euro, relativi principalmente agli investimenti effettuati dal Gruppo nel 2023; maggiori accantonamenti netti per 59 milioni di euro. La variazione è riconducibile ai maggiori accantonamenti netti a fondo rischi prevalentemente per i minori rilasci del 2023 (nel 2022 erano stati effettuati rilasci per 41 milioni di euro a seguito dell’aumento dei tassi di attualizzazione), in parte compensati da minori accantonamenti a fondo svalutazione crediti.

Gli oneri finanziari netti risultano pari a 139 milioni di euro, in aumento di 49 milioni rispetto al 2022. La variazione è dovuta principalmente ai nuovi prestiti obbligazionari emessi nel 2022 e 2023, anche con l’obiettivo di pre-funding per anticipare la crescita della curva dei tassi di interesse. Le Imposte si attestano a 221 milioni di euro, in crescita di 47 milioni rispetto all’anno precedente per l’aumento della base imponibile. Nel 2023, inoltre, si registra una contrazione dell’utile di pertinenza di terzi (24 milioni di euro rispetto ai 47 milioni di euro dell’anno precedente).

Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 635 milioni di euro, in crescita del 67% rispetto all’esercizio precedente (380 milioni di euro al 31 dicembre 2022). L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 659 milioni di euro in aumento di 258 milioni rispetto all’anno precedente (401 milioni di euro). Le poste straordinarie hanno interessato: l’anno in esame per 24 milioni di euro, relativi prevalentemente all’effetto dell’affrancamento dei maggiori valori fiscali di parte dell’avviamento delle società operanti nel settore delle energie rinnovabili; l’anno precedente per complessivi 21 milioni di euro per l’effetto di plusvalenze, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset (vendita immobili e ATEM gas ritenuti non strategici) pari a 143 milioni di euro, parzialmente compensate dagli oneri per contributi straordinari sui risultati economici delle società energetiche previsti dai provvedimenti legislativi (DL Taglia Prezzi ex DL 21/2022 e Contributo di solidarietà ex L.197/2022) pari a 122 milioni di euro.

Gli Investimenti effettuati nel 2023 sono stati pari a 1.376 milioni di euro (+11%, rispetto all’anno precedente) e hanno riguardato per oltre il 60% interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento delle reti di distribuzione elettricità a supporto di una progressiva elettrificazione dei consumi, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, allo sviluppo degli impianti di generazione (nuovo impianto a ciclo combinato – CCGT – di Monfalcone, realizzazione del peaker di Cassano e upgrade della centrale a ciclo combinato di Piacenza), contribuendo all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale, al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione e alla digitalizzazione del Gruppo.

Le operazioni di M&A sono state pari a 38 milioni di euro, principalmente relative all’acquisizione di veicoli societari finalizzati allo sviluppo di nuovi parchi fotovoltaici in Friuli Venezia Giulia (VGE05 – Santo Stefano) e in Veneto (Juwi Development 12 S.r.l. e Juwi Development 13 S.r.l.) per complessivi 80MW. Per un corrispettivo di pari importo è stato ceduto ad Acque Bresciane s.r.l. il ramo d’azienda di ASVT S.p.A relativo al Servizio Idrico Integrato. La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023 risulta pari a 4.683 milioni di euro (4.258 milioni di euro al 31 dicembre 2022), dopo investimenti per 1.376 milioni di euro e pagamento di dividendi per 283 milioni di euro.

L’assorbimento di cassa registrato di 425 milioni di euro al netto delle variazioni di perimetro, è riconducibile all’espansione della base clienti di A2A Energia (in particolare nei segmenti Salvaguardia e Tutele Graduali – Microimprese), a una riduzione dei contratti bilaterali OTC per gli acquisti di commodities e al pagamento di imposte one off legate alla tassazione extra profitti 2022.

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