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Lavoro

Trenord assume: ecco i profili aperti

in Economia/Lavoro by

Prosegue la campagna assunzioni di Trenord: l’azienda ferroviaria lombarda – secondo quanto riferisce una nota riportata da Brescia news – ha aperto oggi una nuova ricerca di Sales & Customer Service Assistant (quelli che in altri tempi si sarebbero chiamati bigliettai…), da inserire nel team dedicato alla vendita di titoli di viaggio e servizi e alla consulenza e all’assistenza dei clienti in biglietteria.

Sulla pagina “Lavora con noi” del sito trenord.it è possibile candidarsi fino al 23 luglio per questo ruolo; sono aperte anche ricerche per le posizioni di Specialista Sales Data Assurance, di Junior Project Manager per la struttura Sviluppo Sistemi di Vendita e di Business Controller.

La selezione di Sales & Customer Service Assistant

Il Sales & Customer Service Assistant in Trenord ha un ruolo fondamentale nel rendere positiva l’esperienza di ogni cliente in biglietteria, personalizzandola sulle specifiche esigenze di ciascuno. Chi fa parte di questo team ha come compito principale quello di guidare il cliente a individuare il prodotto più adeguato alle proprie necessità di viaggio: da biglietti e abbonamenti, alle agevolazioni, alle proposte dedicate a settori di mercato particolari, come il turismo o il servizio aeroportuale.

Oltre che della vendita, il Sales & Customer Assistant si occupa delle attività che completano l’assistenza ai viaggiatori, come informazione, gestione di reclami e rimborsi, guida all’utilizzo degli strumenti digitali. Il team svolge anche operazioni di back office, come l’inserimento di pratiche nel CRM aziendale, e contribuisce alla definizione di nuovi prodotti o strumenti di vendita, tramite attività di testing.

Per entrare nella squadra sono richiesti un diploma di scuola media superiore o di laurea e precedenti esperienze di due anni in ruoli affini o in attività lavorative che prevedono un contatto diretto con il cliente. Si prediligono esperienze in realtà in franchising, nel settore turismo e servizi.

Sono necessarie inoltre una buona padronanza della lingua inglese e, preferibilmente, di altre lingue straniere, e la conoscenza del pacchetto Office. Ai candidati è richiesta disponibilità a lavorare su turni e su più sedi.

Completano i profili ricercati una buona capacità relazionale, flessibilità nella gestione delle attività quotidiane e nel rapporto con la clientela, attitudine al problem solving, proattività, capacità di approccio consulenziale e di negoziazione, comunicazione assertiva.

Le altre selezioni aperte

La Direzione Commerciale di Trenord seleziona un profilo di Specialista Sales Data Assurance, responsabile del controllo dei dati di vendita. Nella struttura di Amministrazione Vendite, la persona selezionata supporterà il responsabile nella gestione e nella progettazione del processo di assurance dei dati di vendita, in collaborazione con il team IT e i fornitori. Si occuperà inoltre di verificare la completezza e la correttezza dei dati di vendita dai canali digitali di Trenord.

Per candidarsi sono richieste laurea in Economia o discipline affini; esperienza pregressa di almeno due anni in ambito revisione; buona competenza nella creazione di diagrammi di processo e sistemi di controllo; conoscenza di software di analisi dati e Business Intelligence. Completano il profilo proattività, buone capacità relazionali e predisposizione al lavoro in team.

La Direzione Commerciale è alla ricerca anche di un profilo di Junior Project Manager per la struttura Sviluppo dei Sistemi di Vendita, per lavorare su progettualità complesse con team misti, che radunano professionisti delle aree IT e Business. La persona selezionata si occuperà di definire requisiti e piani di progetto, di coordinare l’interazione fra stakeholder interni ed esterni, di monitorare i tempi di esecuzione.

Può partecipare alla selezione chi è in possesso di un diploma di laurea in discipline economiche, Marketing o affini. Sono inoltre richieste conoscenza del pacchetto Office, della lingua inglese; è gradita esperienza pregressa di almeno un anno in ambito Trasporti e Servizi. Completano il profilo ottime competenze analitiche e capacità comunicative, come anche predisposizione al lavoro in team.

Sono aperte le candidature per diventare Business Controller nella struttura Analisi e Controllo, responsabile della valutazione della redditività commerciale, del supporto al budget, del controllo di costi ricavi e del reporting commerciale.

Ai candidati sono richiesti diploma di laurea in Economia o discipline affini; conoscenza di Office e di software di analisi dati e Business Intelligence. Costituisce elemento preferenziale una precedente esperienza di almeno un anno nel ruolo. Completano il profilo capacità analitiche, capacità organizzative e comunicative, propensione al lavoro in team.

Ulteriori informazioni sui profili cercati, i link utili per candidarsi e tutti gli aggiornamenti sulle posizioni di lavoro offerte in Trenord sono disponibili sul sito trenord.it, pagina “Lavora con noi”

La bresciana W-Group entra in Camo Groupe: i dipendenti salgono a 1.600

in Economia/Formazione/Lavoro by

W-Group, gruppo che si occupa di lavoro e risorse uymane fondato e guidato da Federico Vione attraverso la bresciana Maw, ha concluso l’operazione di acquisizione di Camo groupe, società francese specializzata nella ricerca e selezione di personale per la somministrazione di lavoro temporaneo. A riferirlo è il giornale BsNews, che riporta una nota dell’azienda.

Si tratta della prima acquisizione al di fuori dei confini nazionali da parte del Gruppo, già presente all’estero (Francia, Spagna, Svizzera e Regno Unito) con 400 dipendenti. Dopo il recente ingresso di Magister Group, corporate multi-business presente nel panorama italiano con ALI Lavoro, Labor-B, Repas e Yous, questa operazione conferma la continua e costante crescita di W-Group. Con un fatturato pari a 125 milioni di euro, 50 filiali e 170 dipendenti, l’ingresso di Camo groupe consentirà al Gruppo di accelerare verso l’obiettivo di diventare un player di riferimento a livello europeo. Il numero di filiali, infatti, salirà a 250 e le persone del Gruppo diventeranno complessivamente 1.600.

W- Group raggiunge così il miliardo di ricavi, con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto dal proprio piano strategico. Camo groupe, che manterrà identità, brand e posizionamento, sarà guidata da Sebastien Bourdu, manager dalla lunga esperienza nel settore che nel suo nuovo ruolo riporterà direttamente a Federico Vione.

“C’è un semplice dato che definisce, e racconta più degli altri, la crescita di W-Group: appena nati, nel 2021, eravamo circa 300 persone; oggi, con questa nuova acquisizione, arriveremo a 1.600! Un numero che deriva dal nostro impegno nel voler creare un modello in grado di attrarre i migliori talenti, valorizzarli e dare loro fiducia.” ha dichiarato Federico Vione, CEO di W-Group. “Un ecosistema unico nel settore ispirato alle best practice internazionali, in cui i brand di Gruppo mantengono la propria identità e il proprio posizionamento distintivo, condividendo le proprie competenze per creare valore comune. La presenza territoriale, dove si trovano le sedi e le unità produttive delle imprese e dove vivono le persone, è elemento cardine di questo modello perché garantisce una conoscenza profonda dei tessuti economici locali e delle loro esigenze. L’acquisizione di Camo groupe è un passo fondamentale per l’internazionalizzazione di questo modello e sono convinto che, grazie a Sebastien sul suolo francese, W-Group allargherà i confini della nostra leadership geografica creando una rete sempre più capillare di connessioni.”

Sotto la guida nel nuovo CEO, Camo allargherà il perimetro delle figure professionali ricercate ai profili tecnici e raddoppierà in cinque anni le sue filiali, passando da 50 a 100. L’obiettivo previsto dal piano è raggiungere il miliardo di fatturato in Francia attraverso ulteriori acquisizioni e una crescita organica del business.

Jean-Claude Schneider, Presidente e Fondatore di Camo, ha concluso: “Sono molto emozionato per il traguardo di oggi, raggiunto dopo diversi decenni interamente dedicati alla società e alla missione di favorire l’inserimento lavorativo in tutta la Francia. Il desiderio di mantenere i valori di Camo e di garantire una crescita sostenuta e proficua sono stati elementi chiave nella scelta di unirsi a W-Group. In questo modo lascio un team talentuoso e un’azienda in perfetta salute finanziaria, che sono convinto sia in buone mani con W-Group in questa nuova fase del suo sviluppo.”

Imprese manifatturiero, saldo positivo (+0,5%) per le assunzioni

in Economia/Lavoro/Manifatturiero/Tendenze by

Nel primo trimestre 2024 l’occupazione in Lombardia non solo tiene ma cresce: per l’industria segna un aumento delle assunzioni che portano a un saldo positivo (+0,5%), mentre nell’artigianato l’incremento del flusso in ingresso è anche più marcato (3,1%) e, affiancandosi ad un rallentamento delle uscite (2,4%), porta a un saldo positivo del +0,7%.

È quanto emerge dai dati del primo trimestre 2024 relativi alla manifattura lombarda, presentati oggi a Milano dall’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, dal presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio, dal presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella e dal presidente di Claai Stefano Fugazza.

Il buono stato di salute della manifattura lombarda è confermato anche dalle aspettative incoraggianti degli imprenditori per il prossimo trimestre, in cui il rafforzamento dell’attività industriale a livello globale insieme alla riduzione dell’inflazione e al possibile calo dei tassi d’interesse, rafforzano la fiducia delle aziende.

Andando nello specifico dei dati, in una situazione già positiva, la produzione industriale e artigiana lombarda fa registrare una lievissima variazione congiunturale: per l’industria pari a -0,3% mentre per l’artigianato la flessione è dello 0,6% con un fatturato che flette di conseguenza: -0,9% per l’industria e -1,3% per l’artigianato.

I motivi di questa leggerissima variazione sono da ricercare, anche in questo caso, nei ‘fattori esterni’, a cominciare dall’evoluzione della guerra in Ucraina con un possibile nuovo aumento dei costi dell’energia e il blocco del canale di Suez.

In ogni caso c’è da registrare la crescita, in alcuni casi anche importante, di settori specifici come mezzi di trasporto (+4,4% su base annua), chimica (+3,6%), alimentari (+3,5%) e carta-stampa (+1,6%). Quelli invece un po’ più in sofferenza sono il comparto moda (tessile -7,8%; abbigliamento -5,9%; Pelli-calzature -3,2%). In contrazione anche la siderurgia (-4,6%). Meno intensa la riduzione dei livelli produttivi per meccanica (-2,4%), minerali non metalliferi (-2,0%) e gomma-plastica (-1,5%). Stabile il legno-mobilio (+0,1%).

ASSESSORE SVILUPPO ECONOMICO: STRAORDINARIETÀ LOMBARDA – “Politica monetaria e situazione geopolitica non aiutano la nostra economia – ha affermato l’assessore regionale allo Sviluppo economico – ciò nonostante, i dati in crescita dell’occupazione e la stabilità della produzione ci consentono di essere estremamente ottimisti per i prossimi mesi. Il nostro è un ecosistema solido, maturo e che grazie alla flessibilità riesce a dare segnali positivi in contingenze negative come quelle che stiamo vivendo. La straordinarietá lombarda si conferma nonostante i ‘freni’ sovra territoriali”.

UNIONCAMERE LOMBARDIA: CONFIDIAMO NELLA RIDUZIONE DEI TASSI – “Le condizioni geopolitiche preoccupano ancora – ha specificato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – ma per il secondo trimestre 2024 confidiamo nella riduzione dei tassi e nell’abbassamento dei prezzi. I mercati esteri per l’industria lombarda restano rilevanti e in considerazione della ripresa seppur lenta del commercio mondiale siamo fiduciosi che i numeri possano migliorare”.

CONFINDUSTRIA LOMBARDIA: CAUTO OTTIMISMO – “La produzione industriale lombarda – ha detto Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia – a inizio anno sconta un andamento globale debole e l’instabilità in diverse aree del mondo cruciali per il commercio. Nonostante questa prevedibile fase di rallentamento, gli imprenditori sono cautamente ottimisti e vedono una ripresa nel secondo semestre di quest’anno spinta in particolare dall’atteso taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, oltre che dal calo dei costi energetici e dell’inflazione, ma guardano con attenzione gli sviluppi del contesto geopolitico. Sono alte le aspettative delle imprese lombarde nei confronti di un’Europa che nei prossimi mesi dovrà dimostrarsi all’altezza delle sfide contemporanee, sostenendo e proteggendo il tessuto imprenditoriale con scelte forti, lungimiranti e condivise. Le imprese, in particolare le manifatturiere, sono l’unico asset in grado di evitare il declino economico del nostro continente”.

Brescia, nel 2023 aumentato il numero degli occupati (549mila)

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Lavoro by

Nel 2023 il mercato del lavoro bresciano ha mostrato segnali generalmente positivi, frutto di una crescita degli occupati (dopo la stagnazione rilevata nel 2022) e di una nuova flessione dei disoccupati, il cui numero si attesta su minimi pluriennali.  Nel dettaglio, gli occupati sono pari a 549mila unità (+7mila sul 2002, ma ancora inferiori di circa 4mila unità nei confronti dei livelli pre-Covid (553mila). Sempre nel 2023, secondo una prima e ancora provvisoria valutazione, le unità di lavoro annue (ULA), indicatore che sintetizza l’effettivo input di lavoro nel sistema economico, si attesterebbero a 538mila, evidenziando un incremento rispetto al 2022 (+5mila).

A evidenziarlo sono i dati ISTAT elaborati dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

La dinamica rilevata nel 2023 ha visto una sostanziale tenuta degli occupati maschi (passati da 326mila a 325mila), a fronte di un incremento delle femmine (da 217mila a 224mila). Tali variazioni hanno determinato marginali variazioni nel tasso di occupazione (15-64 anni), nel 2023 attestatosi al 66,7%, rispetto al 65,9% del 2022. Il tasso di occupazione rilevato in provincia di Brescia è minore di quello riscontrato in Lombardia (69,3%), ma ampiamente superiore alla media nazionale (61,5%).

Come già anticipato, nel 2023 il numero dei disoccupati scende a 19mila (dai 23mila del 2022): si tratta del numero più basso di persone in cerca di occupazione da quando è disponibile la nuova serie storica (anno 2018). Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) misurato a Brescia e provincia nel 2023 è sceso al 3,4% (dal 4,1% nel 2022), livello ai minimi storici e di fatto su livelli definiti “frizionali”, ovvero fisiologici. Il confronto con Lombardia (4,0%) e Italia (7,7%) vede il nostro territorio in posizione privilegiata, confermando una storica tendenza su questo ambito. In tale contesto va rilevato che Brescia si colloca all’undicesimo posto nella classifica provinciale per tasso di disoccupazione, in un ranking che vede ai primi tre posti, rispettivamente Bolzano, Cremona e Monza-Brianza.

La crescita dell’occupazione sperimentata nel 2023 deriva non solo dalla contrazione del numero dei disoccupati, ma anche dalla contestuale diminuzione degli inattivi, passati da 251mila a 248mila, che tuttavia rimangono ancora ben al di sopra dei livelli rilevati nel 2019 (235mila). La riduzione degli inattivi si è inevitabilmente tradotta in un incremento degli attivi (occupati più persone in cerca di occupazione), attestatisi a 568mila.

Il tasso di attività maschile è pari al 78,6% (in lieve calo dal 78,8% del 2022), mentre quello femminile è salito al 59,2% (dal 58,3%), pur attestandosi nuovamente lontano da livelli sperimentati nei lander tedeschi del Baden-Württemberg (78,2% nel 2022) e del Bayern (76,4%), da sempre naturali benchmark per il sistema economico bresciano.

“I dati di consuntivo del 2023 sull’occupazione bresciana sono certamente positivi – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare – : nonostante un anno non brillante, il Made in Brescia si è mostrato comunque solido, sfruttando anche l’onda lunga positiva del 2022. Continuiamo però a lavorare per diffondere un nuovo paradigma del lavoro, in cui le aziende siano sempre più attente al benessere dei propri collaboratori e all’equilibrio tra vita e lavoro. Purtroppo, sotto questo punto di vista, il tasso di attività femminile, seppur in rialzo, resta lontano dai nostri riferimenti in ambito europeo. Tutto ciò certificherebbe, a livello locale, una potenziale risorsa occupazionale solo in parte sfruttata; un fenomeno poi aggravato dal contemporaneo basso tasso di fertilità delle donne bresciane, e italiane, rispetto a quelle residenti in Germania, dove invece la maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro non è associata a un basso numero di figli per donna in età feconda. In generale, il lavoro femminile, con un ripensamento organizzativo delle imprese, una gestione dell’immigrazione che valorizzi le competenze e il fenomeno dell’Intelligenza Artificiale sono le tre sfide su cui si gioca il futuro del nostro sistema produttivo.”

Per quanto riguarda i dati di fonte amministrativa (INPS) relativi alle dinamiche registrate tra gennaio e settembre del 2023, la variazione netta dei rapporti di lavoro in essere (Assunzioni +/- Trasformazioni – Cessazioni) mostra un saldo ampiamente positivo (+19.404 unità), in lieve accelerazione rispetto allo stesso periodo del 2022 (+18.448). Tale evoluzione è soprattutto il frutto dei contributi positivi apportati dal tempo indeterminato (+349), dal lavoro a termine (+1.098) e dal contratto stagionale (+426), a fronte di un ridimensionamento della somministrazione (-893). Con riferimento al solo tempo indeterminato, va segnalato che il saldo netto assunzioni-cessazioni, nel periodo gennaio-settembre 2023, presenta un valore negativo (-7.505 posizioni), anche se in riduzione sul biennio precedente; la crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato sarebbe quindi totalmente ascrivibile alle trasformazioni di precedenti contratti a termine (17.857 nei primi nove mesi del 2023). 

Sul versante dei profili maggiormente richiesti nel bresciano, secondo le elaborazioni del Centro Studi di Confindustria Brescia effettuate sulla piattaforma Lightcast Europe che monitora gli annunci di lavoro online rilevati nel territorio, nel 2023 le domande di lavoro formulate dalle imprese bresciane hanno riguardato prevalentemente le professioni non qualificate (22,2% dei quasi 90 mila annunci analizzati), le professioni tecniche (15,7%), gli artigiani e operai specializzati (13,5%), e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (12,7%). Fra i profili più ricercati, la top 5 vede al primo posto gli addetti allo spostamento e alla spedizione dei materiali o delle merci (9,7% della domanda complessiva), seguiti dal personale non qualificato delle attività industriali (6,1%), dagli assistenti alle vendite (5,4%), dagli addetti alle pulizie in uffici, esercizi alberghieri ed altri esercizi (4,0%) e dai modellatori e tracciatori meccanici di macchine utensili (3,3%). Ben tre di queste figure appartengono alle professioni non qualificate, una alle professioni nelle attività commerciali e una nei servizi e una agli artigiani e operai specializzati.

Va infine segnalata la crescita del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che tuttora rimane su livelli ampiamente superiori a quanto riscontrato prima della pandemia. Le ore autorizzate nell’ultimo anno sono aumentate del 31% rispetto al 2022, passando da 13,9 a 18,3 milioni. In particolare, la componente ordinaria è cresciuta del 58% (da 8,5 a 13,4 milioni di ore), mentre quella straordinaria ha subito una flessione dell’8% (da 5,3 a 4,9 milioni di ore). Tuttavia, il confronto con il 2019 mostra una crescita del 162% (sintesi di un +293% della CIGO e di un +36% della CIGS). Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che nel 2023 le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 2.800, contro le 1.900 del 2022 e le 1.500 del 2019.

Lavoro in somministrazione, a Brescia il 2023 si chiude con una flessione del 10% sul 2022

in Economia/Lavoro by
Professionista al lavoro, foto generica da Pixabay

Con riferimento all’intero 2023, la domanda di lavoratori in somministrazione ha registrato una flessione del 10% circa sul 2022, quando invece aveva segnato un +11% sul 2021.

A evidenziarlo sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il lavoro, curato dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

Come già rilevato nelle passate edizioni dell’Osservatorio, la discesa delle richieste che ha caratterizzato buona parte del 2023 va interpretata non solo alla luce della frenata dell’industria locale che, nell’intero anno, ha registrato una (modesta) riduzione dei livelli produttivi, ma anche e soprattutto del processo di ricomposizione interno al contratto di somministrazione, che si traduce in una minore incidenza della componente a tempo determinato, a favore invece di quella a tempo indeterminato (il cosiddetto “staff leasing”).

Nel solo 4° trimestre del 2023, la domanda di lavoratori in somministrazione ha evidenziato una nuova flessione (-16% tendenziale), che segue quelle sperimentate nei due periodi immediatamente precedenti (rispettivamente -5% e -28%). La discesa riscontrata nell’ultimo periodo dell’anno è stata generalizzata fra tutti i macro profili professionali considerati nell’Osservatorio. Le flessioni più intense hanno riguardato i tecnici (-32%) e gli addetti al commercio (-22%), mentre contrazioni relativamente più modeste hanno riguardato il personale non qualificato (-16%), gli impiegati esecutivi (-15%), gli operai specializzati (-14%) e conduttori d’impianti (-12%).

Nel periodo ottobre-dicembre 2023, la domanda ha riguardato, in particolare, i conduttori d’impianti (43,3%), seguiti dal personale non qualificato (16,5%), dagli operai specializzati (13,9%) e dagli addetti al commercio (12,5%). Nello stesso trimestre, le figure più ricercate sono state: operatori robot industriali (23,7% della domanda complessiva), seguiti dai non qualificati in imprese industriali (5,4%), dagli addetti consegna merci (5,2%), dagli addetti macchine per lavorazioni metalliche (4,9%) e dai non qualificati nei servizi di pulizia (4,7%).

Per quanto riguarda i profili caratterizzati dalle maggiori difficoltà nel reperimento, si segnalano, in particolare, alcune figure tecniche (tecnici in campo ingegneristico, i tecnici informatici e i tecnici della produzione) ed altre relative agli operai specializzati (fonditori, saldatori, specializzati meccanica di precisione, montatori, manutentori).

“Siamo di fronte a un dato consuntivo sul 2023 che ci aspettavamo, alla luce dell’andamento dell’anno da poco concluso – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare –, caratterizzato da un rallentamento dell’economia locale e nazionale, e allo stesso tempo da una maggiore incidenza dei contratti a tempo indeterminato, rispetto alla somministrazione. Sono numeri che non devono comunque trarre in inganno: il territorio bresciano continua a doversi confrontare con un importante disallineamento tra le richieste delle aziende e i lavoratori presenti sul mercato, in particolare nell’ambito manifatturiero. Non è un caso che, anche nel periodo tra ottobre e dicembre, le figure professionali più richieste siano state quelle dei conduttori d’impianti.”

Terme di Sirmione: nasce l’Academy

in Economia/Lavoro/Salute by

L’industria dell’acqua e del turismo, con oltre 130 anni di storia termale, cresce e per attrarre e formare professionalità che possano sostenerla in questo percorso ha fondato la Terme di Sirmione Academy.

Tre i percorsi in avvio: RISTORAZIONE – Percorso di sala e bar, TECNICO – Igiene e manutenzione delle piscine termali, e BENESSERE – operatori yoga & mindfulness, aufgussmeister, estetiste beauty specialist con metodo Terme di Sirmione. RISTORAZIONE – Percorso di sala e bar e TECNICO – Igiene e manutenzione delle piscine termali

I destinatari sono persone che, pur non avendo una preparazione specifica, desiderano investire nel proprio futuro per acquisire le conoscenze teorico-pratiche necessarie a intraprendere una carriera professionale in ambito di servizio di sala e bar nel settore hotellerie o in ambito tecnico termale.

I candidati saranno selezionati durante un recruiting day, martedì 20 febbraio 2024, dalle 09.00 alle 14.00, presso Hotel Acquaviva del Garda. Chi supererà la selezione sarà assunto dal mese di marzo con un regolare contratto di 2 mesi presso le sedi di Terme di Sirmione che includono strutture pluripremiate, hotel a 3, 4, 5 stelle, spa e centri curativi. Nel corso dei due mesi verrà svolto il percorso di formazione pratico e teorico di 100 ore, guidato da esperti interni: professionisti di Terme di Sirmione (maitre e direttori d’hotel, tecnici) di lunga esperienza e con conoscenze specifiche riguardanti i processi e le pratiche aziendali. Inoltre, colleghi più esperti e dirigenti agiranno come guide offrendo supporto e condividendo le loro conoscenze. Al termine del percorso di formazione e dei due mesi di contratto, verrà effettuata una valutazione finale di tutti i partecipanti e alla selezione dei migliori sarà proposto un contratto di assunzione per l’intera stagione.

BENESSERE – operatori yoga & mindfulness, aufgussmeister, estetiste beauty specialist con metodo Terme di Sirmione.

Per i dipendenti interni e per gli operatori benessere che intendono entrare e crescere in Terme di Sirmione, l’Academy prevede invece la possibilità di accedere a percorsi di formazione come operatori di yoga e mindfulness e come augfussmeister presso scuole specializzate e certificate. Inoltre, l’azienda offre percorsi di formazione e specializzazione a estetiste e beauty specialist nei protocolli a metodo Terme di Sirmione.

Margherita De Angeli, Direttore Generale di Terme di Sirmione: “Terme di Sirmione è un’azienda ricca di offerta e dinamica che, in particolare negli ultimi anni, è cresciuta sino ad occupare una forza lavoro di oltre 500 persone. In un contesto di servizi e di cura alla persona, è molto importante garantire un ambiente di lavoro attento alla salute ed al benessere dei lavoratori e alla sostenibilità dei ritmi di lavoro. È per questo che abbiamo introdotto azioni di welfare aziendale e investito nelle certificazioni ISO 45001 “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro” oltre che a quelle della Qualità ed Ambiente più tradizionali.

Negli ultimi anni, nel settore turistico, abbiamo assistito alla crisi del modello lavorativo tradizionale e a una mutata percezione del lavoro e dei valori ad esso associati, e in particolare nel nostro settore rileviamo una diminuzione della qualità della preparazione in ingresso al mondo del lavoro. È proprio per questo che abbiamo deciso di investire in modo permanente nella realizzazione di un’Academy che rappresenta un’opportunità per chi desidera intraprendere un nuovo percorso professionale in un’azienda solida, in continua crescita e che offre un contesto di lavoro stabile e duraturo.”

Per accedere al recruiting day non è necessario prenotare il colloquio. Presentarsi con il CV.

Per maggiori informazioni: selezione@termedisirmione.com

Lidl assume 70 persone per i supermercati bresciani

in Commercio/Economia/Lavoro by

Lidl Italia, catena della GDO con oltre 730 punti vendita su tutto il territorio nazionale e una squadra di più di 21.000 collaboratori, ha avviato le selezioni per l’assunzione di circa 70 persone da inserire all’interno dell’organico dei propri punti vendita della città di Brescia e provincia.

Nello specifico, le figure ricercate sono:

  • Assistant Store Manager
  • Addetti Vendite
  • Addetti Vendite part-time domenicali
  • Addetti vendita a chiamata
  • Apprendisti Addetto Vendite
  • Operatori di Filiale

Nel dettaglio, l’Assistant Store Manager ricoprirà un ruolo fondamentale di supporto a tutte le attività manageriali dello Store Manager, come ad esempio la gestione del personale e dell’assortimento. L’Addetto Vendite lavorerà a contatto con la clientela attraverso attività di cassa, rifornimento merce e assistenza clienti. L’Apprendista Addetto Vendite seguirà un corso di formazione, svolgendo differenti attività grazie al sostegno dei colleghi. Infine, l’Operatore di filiale si occuperà delle operazioni di pulizia e rifornimento scaffali garantendo un supporto fondamentale alle attività quotidiane all’interno del punto vendita. L’Azienda, che assicura processi di formazione in ingresso e continua per i propri collaboratori, ha al suo interno una figura, il Training Manager, dedicata e presente sul territorio che si occupa di promuovere lo sviluppo delle nuove risorse e di valorizzarne la crescita professionale.

Sono ben 4 le giornate dedicate ai colloqui di selezione del personale: 12 febbraio, 26 marzo, 16 aprile e 21 maggio dalle 9.30 alle 17.30.

Le candidature dovranno essere inviate 5 giorni prima della data effettiva dell’evento di selezione tramite il sito lavoro.lidl.it Lidl contatterà i profili maggiormente in linea con le posizioni ricercate per illustrare le modalità dei successivi step di selezione e il luogo esatto del Recruiting Day.

Roncadelle Operations pronta a licenziare 39 dipendenti

in Città e Hinterland/Economia/Lavoro/Zone by
Invatec, oltre 300 posti di lavoro a rischio nel Bresciano

Il 5 gennaio 2024 Roncadelle Operations s.r.l, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 39 dipendenti. 

DI SEGUITO IL COMUNICATO DEI SINDACATI

Ricordiamo brevemente che R.O.P. s.r.l. è la New Co. che si è costituita per la reindustrializzazione di Invatec-Medtronic s.p.a. di Roncadelle e Torbole.

Il progetto di reindustrializzazione era stato individuato dopo che la multinazionale aveva annunciato la chiusura dei siti produttivi di Roncadelle e Torbole (il 7 giugno 2018) a cui ha fatto seguito il tavolo al MiSE che ha portato alla individuazione del soggetto per la reindustrializzazione nell’agosto 2019.

Roncadelle Operation s.r.l a far data da 1 febbraio 2021 ha acquisito per trasferimento del ramo d’azienda tutto il personale (pari a 201 dipendenti) da Invatec s.p.a.: obiettivo dichiarato la reidustrializzazione con azienda per produzione nuovo brevetto di siringhe monouso con ago retrattile e piena occupazione: previsti 60 milioni di investimento.

Il progetto di reindustrializzazione non ha funzionato: ha subito fermi, cambi di programma e di brevetto (da Retrago a Safer), rallentamenti nel periodo Covid, mancanza di materie prime e modifiche del piano industriale. Negli anni abbiamo utilizzato gli ammortizzatori sociali per affrontare questa situazione: prima la Cassa integrazione straordinaria per reindustrializzazione e dal luglio 2022 contratto di solidarietà per 18 mesi (130 gli esuberi dichiarati allora).

18 mesi per gestire l’impatto sociale, con misure a sostegno quali mobilità volontaria incentivata e politiche di outplacemet. Tutte le uscite del personale avvenute fino ad oggi sono state volontarie. L’azienda ha anche attivato politiche attive per il ricollocamento attraverso outplacement: iniziativa che ha prodotto risultati pari a zero!! (se si pensa che tutte le persone che hanno trovato altre occupazioni lo hanno trovato individualmente o con canali diversi).

Da mesi il confronto era aperto: le politiche di incentivo all’esodo hanno accompagnato volontariamente i dipendenti fino al 31/12/2023.

Ora, finita la solidarietà, a fronte del fallimento industriale del progetto, l’assenza o scarsità di ordini e gli alti costi di investimento (capannone, macchinari, brevetti, personale)  l’azienda dichiara la riduzione del personale e del piano industriale, licenziando di fatto la quasi totalità del personale in produzione e scegliendo di indirizzare le risorse alla Ricerca e sviluppo. Il progetto di fatto è stato un fallimento: la siringa non si vende, molti sono i problemi e molti i difetti, molte le rivisitazioni. I 60 milioni di euro di investimento messi da Bci non hanno fruttato. Avevamo sperato in un progetto di reindustrializzazione che trovasse corpo e gambe e che mantenesse occupazione sul territorio. Ma non sono bastate le presentazioni in pompa magna fatte all’epoca perché ciò funzionasse e garantisse stabilità e lavoro.

Sono passati più di 5 anni e mezzo da quando Invatec Medtronic ha annunciato la chiusura e il licenziamento di 330 persone. Si è riusciti ad andare avanti nella speranza di un nuovo progetto industriale e accompagnando le persone con mobilità volontarie (ribadiamo che fino ad oggi nessun licenziamento era stato attivato)

Da allora le lavoratrici hanno attraverso momenti sofferti sia economicamente che moralmente: l’incertezza del futuro, le casse integrazioni.

Oggi sono impiegati nello stabilimento 72 persone: 39 saranno licenziate finito il contratto di solidarietà, resta ricerca e sviluppo e un automazione spinta, ammesso che arrivino gli ordini e la produzione.

Il confronto al tavolo sindacale per la procedura di licenziamento è già stato attivato per definire accordi anche di sostegno economico. Le assemblee in questi giorni denunciano rabbia, sofferenza e preoccupazione.

Ci avevamo sperato. Alla fine a pagare sono sempre le lavoratrici. Resta, oltre al fallimento del progetto, la denuncia per l’assenza di una politica industriale nel territorio e, soprattutto, la difficoltà enorme di ricollocazione della forza lavoro femminile non più giovane.

Filctem Cgil Brescia – Femca Cisl – Uiltec Uil

Lavoro somministrato: a Brescia brusca flessione tra luglio e settembre (-28%)

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Professionista al lavoro, foto generica da Pixabay

Nel 3° trimestre del 2023 la domanda di lavoratori in somministrazione ha evidenziato una brusca flessione (-28% rispetto allo stesso periodo del 2022), che segue quella più lieve sperimentata nel periodo precedente (-5%). Il mercato si connota quindi per una caduta di un’entità che non si registrava dal 2020, ovvero dalla fase più acuta della pandemia.

A evidenziarlo sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il lavoro, curato dal Centro Studi di Confindustria Brescia e riportato da BsNews.

La discesa riscontrata nel 3° trimestre del 2023 è stata generalizzata tra tutti i macro profili professionali considerati nell’Osservatorio. Le flessioni più intense hanno riguardato gli operai specializzati (-44%), gli addetti al commercio (-35%) e i tecnici (-31%), mentre discese relativamente più modeste hanno riguardato i conduttori d’impianti (-25%), il personale non qualificato (-21%) e gli impiegati esecutivi (-17%).

“La discesa rilevata tra luglio e settembre di quest’anno va interpretata non solo alla luce della frenata dell’industria locale che, in quel periodo, è stata protagonista di una modesta riduzione dei livelli produttivi nei confronti dell’analogo trimestre dell’anno scorso – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare –, ma anche e soprattutto del processo di ricomposizione interno al contratto di somministrazione, che si traduce in una minore incidenza della componente a tempo determinato, a favore invece di quella a tempo indeterminato: il cosiddetto “staff leasing”. Più in generale, è però la conferma di quanto la nostra Associazione sta anticipando da tempo: siamo di fronte a un cambio storico nel paradigma del lavoro. E, in tal senso, le imprese dovranno essere sempre più attrattive per i lavoratori, sia a livello contrattuale che in tutti gli aspetti legati al benessere in azienda, su tutti i livelli.”

Le richieste pervenute alle Agenzie per il Lavoro hanno riguardato, in particolare, il gruppo dei conduttori d’impianti (40,2%), seguiti dal personale non qualificato (23,5%), dagli addetti al commercio (11,2%) e dagli operai specializzati (11,1%). Relativamente più contenuta è la domanda di impiegati esecutivi (8,5%) e di tecnici (5,4%).

Sempre nel periodo luglio-settembre, le figure più ricercate sono state: operatori robot industriali (21,5% della domanda complessiva), seguiti dai non qualificati in imprese industriali (9,0%), dai non qualificati nei servizi di pulizia (7,0%), dagli addetti consegna merci (6,4%) e dagli addetti macchine per lavorazioni metalliche (5,1%).

Per quanto riguarda i profili caratterizzati dalle maggiori difficoltà nel reperimento, si segnalano, in particolare, alcune figure tecniche (tecnici della produzione e tecnici degli acquisti) ed altre relative agli operai specializzati (fonditori, saldatori, montatori, manutentori, installatori attrezzatura elettroniche).

Trenord seleziona nuovi capitreno: ecco come candidarsi

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Trenord seleziona nuovi capitreno: dalle ore 10 di ieri (giovedì 16 novembre) è possibile inoltrare la propria candidatura per entrare nel team di personale responsabile del servizio a bordo delle oltre 2200 corse effettuate ogni giorno in Lombardia, in sette province delle regioni vicine e sul collegamento aeroportuale Malpensa Express.

Sarà possibile partecipare alla selezione fino al 15 dicembre 2023, secondo le indicazioni che saranno rese disponibili sulla pagina “Lavora con noi” del sito trenord.it.

La nuova selezione si aggiunge a quelle già attive per la ricerca di Operatore gestione rotabili e Tecnico metrologo. 

La selezione di capitreno

Il capotreno garantisce il rispetto degli standard di sicurezza di ogni corsa; per quella corsa, è il volto che l’azienda mostra ai viaggiatori ed è quindi incaricato di organizzare e gestire la comunicazione e l’assistenza.

I candidati selezionati per questo ruolo parteciperanno al percorso di formazione organizzato dall’azienda, che consentirà loro di acquisire le competenze necessarie.

Al termine del corso, che avrà durata di sei mesi, i professionisti sosterranno gli esami teorici e pratici e svolgeranno un periodo di tirocinio; passaggi necessari per conseguire l’abilitazione a capotreno.

Per partecipare alla selezione è necessario essere in possesso di un diploma di scuola media superiore o di laurea. Si richiede una buona padronanza della lingua inglese e, preferibilmente, di altre lingue straniere.

Ai candidati è richiesta disponibilità a spostarsi in Lombardia e nelle regioni limitrofe; flessibilità oraria; ottime capacità comunicative, attitudine al problem solving, precisione, atteggiamento proattivo. Saranno valutate positivamente esperienze pregresse in ruoli a contatto con il pubblico.

Le altre selezioni aperte

Sul sito trenord.it è possibile candidarsi anche per lavorare come Operatore gestione rotabili e Tecnico metrologo laboratorio di misure.

La figura selezionata come Operatore gestione rotabili sarà inserita nel team che assegna i convogli ai turni programmati, tenendo la regia fra le esigenze di circolazione e di manutenzione, anche in occasione di eventi eccezionali, come scioperi, manifestazioni, irregolarità del servizio. 

Per partecipare alla selezione, si richiede ai candidati di essere in possesso di laurea in Ingegneria dei trasporti o, in caso di precedente esperienza in ambito di pianificazione-gestione trasporti, diploma di scuola superiore. Capacità di lavoro in team, attitudine al problem solving, ottime capacità organizzative e resistenza allo stress completano il profilo richiesto.

Il Tecnico Metrologo Laboratorio di misure, all’interno della funzione Omologazione e Collaudi, avrà l’incarico di supportare il team nella gestione e nella taratura degli strumenti meccanici, elettrici, elettronici utilizzati per la manutenzione dei convogli.

Sono aperte le candidature ai professionisti con profilo di Perito Industriale – se possibile, con formazione metrologica – e a chi è in possesso di diploma ITS di Tecnico superiore. Sono gradite esperienza pregressa in laboratori di metrologia o prova e conoscenze di metrologia, statistica, strumenti di misura, sistemi di qualità ISO 9001.

Manualità, precisione, capacità di lavorare in team, proattività completano il profilo richiesto.

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