Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Lavoro

Brescia, nel 2023 aumentato il numero degli occupati (549mila)

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Lavoro by

Nel 2023 il mercato del lavoro bresciano ha mostrato segnali generalmente positivi, frutto di una crescita degli occupati (dopo la stagnazione rilevata nel 2022) e di una nuova flessione dei disoccupati, il cui numero si attesta su minimi pluriennali.  Nel dettaglio, gli occupati sono pari a 549mila unità (+7mila sul 2002, ma ancora inferiori di circa 4mila unità nei confronti dei livelli pre-Covid (553mila). Sempre nel 2023, secondo una prima e ancora provvisoria valutazione, le unità di lavoro annue (ULA), indicatore che sintetizza l’effettivo input di lavoro nel sistema economico, si attesterebbero a 538mila, evidenziando un incremento rispetto al 2022 (+5mila).

A evidenziarlo sono i dati ISTAT elaborati dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

La dinamica rilevata nel 2023 ha visto una sostanziale tenuta degli occupati maschi (passati da 326mila a 325mila), a fronte di un incremento delle femmine (da 217mila a 224mila). Tali variazioni hanno determinato marginali variazioni nel tasso di occupazione (15-64 anni), nel 2023 attestatosi al 66,7%, rispetto al 65,9% del 2022. Il tasso di occupazione rilevato in provincia di Brescia è minore di quello riscontrato in Lombardia (69,3%), ma ampiamente superiore alla media nazionale (61,5%).

Come già anticipato, nel 2023 il numero dei disoccupati scende a 19mila (dai 23mila del 2022): si tratta del numero più basso di persone in cerca di occupazione da quando è disponibile la nuova serie storica (anno 2018). Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) misurato a Brescia e provincia nel 2023 è sceso al 3,4% (dal 4,1% nel 2022), livello ai minimi storici e di fatto su livelli definiti “frizionali”, ovvero fisiologici. Il confronto con Lombardia (4,0%) e Italia (7,7%) vede il nostro territorio in posizione privilegiata, confermando una storica tendenza su questo ambito. In tale contesto va rilevato che Brescia si colloca all’undicesimo posto nella classifica provinciale per tasso di disoccupazione, in un ranking che vede ai primi tre posti, rispettivamente Bolzano, Cremona e Monza-Brianza.

La crescita dell’occupazione sperimentata nel 2023 deriva non solo dalla contrazione del numero dei disoccupati, ma anche dalla contestuale diminuzione degli inattivi, passati da 251mila a 248mila, che tuttavia rimangono ancora ben al di sopra dei livelli rilevati nel 2019 (235mila). La riduzione degli inattivi si è inevitabilmente tradotta in un incremento degli attivi (occupati più persone in cerca di occupazione), attestatisi a 568mila.

Il tasso di attività maschile è pari al 78,6% (in lieve calo dal 78,8% del 2022), mentre quello femminile è salito al 59,2% (dal 58,3%), pur attestandosi nuovamente lontano da livelli sperimentati nei lander tedeschi del Baden-Württemberg (78,2% nel 2022) e del Bayern (76,4%), da sempre naturali benchmark per il sistema economico bresciano.

“I dati di consuntivo del 2023 sull’occupazione bresciana sono certamente positivi – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare – : nonostante un anno non brillante, il Made in Brescia si è mostrato comunque solido, sfruttando anche l’onda lunga positiva del 2022. Continuiamo però a lavorare per diffondere un nuovo paradigma del lavoro, in cui le aziende siano sempre più attente al benessere dei propri collaboratori e all’equilibrio tra vita e lavoro. Purtroppo, sotto questo punto di vista, il tasso di attività femminile, seppur in rialzo, resta lontano dai nostri riferimenti in ambito europeo. Tutto ciò certificherebbe, a livello locale, una potenziale risorsa occupazionale solo in parte sfruttata; un fenomeno poi aggravato dal contemporaneo basso tasso di fertilità delle donne bresciane, e italiane, rispetto a quelle residenti in Germania, dove invece la maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro non è associata a un basso numero di figli per donna in età feconda. In generale, il lavoro femminile, con un ripensamento organizzativo delle imprese, una gestione dell’immigrazione che valorizzi le competenze e il fenomeno dell’Intelligenza Artificiale sono le tre sfide su cui si gioca il futuro del nostro sistema produttivo.”

Per quanto riguarda i dati di fonte amministrativa (INPS) relativi alle dinamiche registrate tra gennaio e settembre del 2023, la variazione netta dei rapporti di lavoro in essere (Assunzioni +/- Trasformazioni – Cessazioni) mostra un saldo ampiamente positivo (+19.404 unità), in lieve accelerazione rispetto allo stesso periodo del 2022 (+18.448). Tale evoluzione è soprattutto il frutto dei contributi positivi apportati dal tempo indeterminato (+349), dal lavoro a termine (+1.098) e dal contratto stagionale (+426), a fronte di un ridimensionamento della somministrazione (-893). Con riferimento al solo tempo indeterminato, va segnalato che il saldo netto assunzioni-cessazioni, nel periodo gennaio-settembre 2023, presenta un valore negativo (-7.505 posizioni), anche se in riduzione sul biennio precedente; la crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato sarebbe quindi totalmente ascrivibile alle trasformazioni di precedenti contratti a termine (17.857 nei primi nove mesi del 2023). 

Sul versante dei profili maggiormente richiesti nel bresciano, secondo le elaborazioni del Centro Studi di Confindustria Brescia effettuate sulla piattaforma Lightcast Europe che monitora gli annunci di lavoro online rilevati nel territorio, nel 2023 le domande di lavoro formulate dalle imprese bresciane hanno riguardato prevalentemente le professioni non qualificate (22,2% dei quasi 90 mila annunci analizzati), le professioni tecniche (15,7%), gli artigiani e operai specializzati (13,5%), e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (12,7%). Fra i profili più ricercati, la top 5 vede al primo posto gli addetti allo spostamento e alla spedizione dei materiali o delle merci (9,7% della domanda complessiva), seguiti dal personale non qualificato delle attività industriali (6,1%), dagli assistenti alle vendite (5,4%), dagli addetti alle pulizie in uffici, esercizi alberghieri ed altri esercizi (4,0%) e dai modellatori e tracciatori meccanici di macchine utensili (3,3%). Ben tre di queste figure appartengono alle professioni non qualificate, una alle professioni nelle attività commerciali e una nei servizi e una agli artigiani e operai specializzati.

Va infine segnalata la crescita del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che tuttora rimane su livelli ampiamente superiori a quanto riscontrato prima della pandemia. Le ore autorizzate nell’ultimo anno sono aumentate del 31% rispetto al 2022, passando da 13,9 a 18,3 milioni. In particolare, la componente ordinaria è cresciuta del 58% (da 8,5 a 13,4 milioni di ore), mentre quella straordinaria ha subito una flessione dell’8% (da 5,3 a 4,9 milioni di ore). Tuttavia, il confronto con il 2019 mostra una crescita del 162% (sintesi di un +293% della CIGO e di un +36% della CIGS). Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che nel 2023 le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 2.800, contro le 1.900 del 2022 e le 1.500 del 2019.

Lavoro in somministrazione, a Brescia il 2023 si chiude con una flessione del 10% sul 2022

in Economia/Lavoro by
Professionista al lavoro, foto generica da Pixabay

Con riferimento all’intero 2023, la domanda di lavoratori in somministrazione ha registrato una flessione del 10% circa sul 2022, quando invece aveva segnato un +11% sul 2021.

A evidenziarlo sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il lavoro, curato dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

Come già rilevato nelle passate edizioni dell’Osservatorio, la discesa delle richieste che ha caratterizzato buona parte del 2023 va interpretata non solo alla luce della frenata dell’industria locale che, nell’intero anno, ha registrato una (modesta) riduzione dei livelli produttivi, ma anche e soprattutto del processo di ricomposizione interno al contratto di somministrazione, che si traduce in una minore incidenza della componente a tempo determinato, a favore invece di quella a tempo indeterminato (il cosiddetto “staff leasing”).

Nel solo 4° trimestre del 2023, la domanda di lavoratori in somministrazione ha evidenziato una nuova flessione (-16% tendenziale), che segue quelle sperimentate nei due periodi immediatamente precedenti (rispettivamente -5% e -28%). La discesa riscontrata nell’ultimo periodo dell’anno è stata generalizzata fra tutti i macro profili professionali considerati nell’Osservatorio. Le flessioni più intense hanno riguardato i tecnici (-32%) e gli addetti al commercio (-22%), mentre contrazioni relativamente più modeste hanno riguardato il personale non qualificato (-16%), gli impiegati esecutivi (-15%), gli operai specializzati (-14%) e conduttori d’impianti (-12%).

Nel periodo ottobre-dicembre 2023, la domanda ha riguardato, in particolare, i conduttori d’impianti (43,3%), seguiti dal personale non qualificato (16,5%), dagli operai specializzati (13,9%) e dagli addetti al commercio (12,5%). Nello stesso trimestre, le figure più ricercate sono state: operatori robot industriali (23,7% della domanda complessiva), seguiti dai non qualificati in imprese industriali (5,4%), dagli addetti consegna merci (5,2%), dagli addetti macchine per lavorazioni metalliche (4,9%) e dai non qualificati nei servizi di pulizia (4,7%).

Per quanto riguarda i profili caratterizzati dalle maggiori difficoltà nel reperimento, si segnalano, in particolare, alcune figure tecniche (tecnici in campo ingegneristico, i tecnici informatici e i tecnici della produzione) ed altre relative agli operai specializzati (fonditori, saldatori, specializzati meccanica di precisione, montatori, manutentori).

“Siamo di fronte a un dato consuntivo sul 2023 che ci aspettavamo, alla luce dell’andamento dell’anno da poco concluso – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare –, caratterizzato da un rallentamento dell’economia locale e nazionale, e allo stesso tempo da una maggiore incidenza dei contratti a tempo indeterminato, rispetto alla somministrazione. Sono numeri che non devono comunque trarre in inganno: il territorio bresciano continua a doversi confrontare con un importante disallineamento tra le richieste delle aziende e i lavoratori presenti sul mercato, in particolare nell’ambito manifatturiero. Non è un caso che, anche nel periodo tra ottobre e dicembre, le figure professionali più richieste siano state quelle dei conduttori d’impianti.”

Terme di Sirmione: nasce l’Academy

in Economia/Lavoro/Salute by

L’industria dell’acqua e del turismo, con oltre 130 anni di storia termale, cresce e per attrarre e formare professionalità che possano sostenerla in questo percorso ha fondato la Terme di Sirmione Academy.

Tre i percorsi in avvio: RISTORAZIONE – Percorso di sala e bar, TECNICO – Igiene e manutenzione delle piscine termali, e BENESSERE – operatori yoga & mindfulness, aufgussmeister, estetiste beauty specialist con metodo Terme di Sirmione. RISTORAZIONE – Percorso di sala e bar e TECNICO – Igiene e manutenzione delle piscine termali

I destinatari sono persone che, pur non avendo una preparazione specifica, desiderano investire nel proprio futuro per acquisire le conoscenze teorico-pratiche necessarie a intraprendere una carriera professionale in ambito di servizio di sala e bar nel settore hotellerie o in ambito tecnico termale.

I candidati saranno selezionati durante un recruiting day, martedì 20 febbraio 2024, dalle 09.00 alle 14.00, presso Hotel Acquaviva del Garda. Chi supererà la selezione sarà assunto dal mese di marzo con un regolare contratto di 2 mesi presso le sedi di Terme di Sirmione che includono strutture pluripremiate, hotel a 3, 4, 5 stelle, spa e centri curativi. Nel corso dei due mesi verrà svolto il percorso di formazione pratico e teorico di 100 ore, guidato da esperti interni: professionisti di Terme di Sirmione (maitre e direttori d’hotel, tecnici) di lunga esperienza e con conoscenze specifiche riguardanti i processi e le pratiche aziendali. Inoltre, colleghi più esperti e dirigenti agiranno come guide offrendo supporto e condividendo le loro conoscenze. Al termine del percorso di formazione e dei due mesi di contratto, verrà effettuata una valutazione finale di tutti i partecipanti e alla selezione dei migliori sarà proposto un contratto di assunzione per l’intera stagione.

BENESSERE – operatori yoga & mindfulness, aufgussmeister, estetiste beauty specialist con metodo Terme di Sirmione.

Per i dipendenti interni e per gli operatori benessere che intendono entrare e crescere in Terme di Sirmione, l’Academy prevede invece la possibilità di accedere a percorsi di formazione come operatori di yoga e mindfulness e come augfussmeister presso scuole specializzate e certificate. Inoltre, l’azienda offre percorsi di formazione e specializzazione a estetiste e beauty specialist nei protocolli a metodo Terme di Sirmione.

Margherita De Angeli, Direttore Generale di Terme di Sirmione: “Terme di Sirmione è un’azienda ricca di offerta e dinamica che, in particolare negli ultimi anni, è cresciuta sino ad occupare una forza lavoro di oltre 500 persone. In un contesto di servizi e di cura alla persona, è molto importante garantire un ambiente di lavoro attento alla salute ed al benessere dei lavoratori e alla sostenibilità dei ritmi di lavoro. È per questo che abbiamo introdotto azioni di welfare aziendale e investito nelle certificazioni ISO 45001 “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro” oltre che a quelle della Qualità ed Ambiente più tradizionali.

Negli ultimi anni, nel settore turistico, abbiamo assistito alla crisi del modello lavorativo tradizionale e a una mutata percezione del lavoro e dei valori ad esso associati, e in particolare nel nostro settore rileviamo una diminuzione della qualità della preparazione in ingresso al mondo del lavoro. È proprio per questo che abbiamo deciso di investire in modo permanente nella realizzazione di un’Academy che rappresenta un’opportunità per chi desidera intraprendere un nuovo percorso professionale in un’azienda solida, in continua crescita e che offre un contesto di lavoro stabile e duraturo.”

Per accedere al recruiting day non è necessario prenotare il colloquio. Presentarsi con il CV.

Per maggiori informazioni: selezione@termedisirmione.com

Lidl assume 70 persone per i supermercati bresciani

in Commercio/Economia/Lavoro by

Lidl Italia, catena della GDO con oltre 730 punti vendita su tutto il territorio nazionale e una squadra di più di 21.000 collaboratori, ha avviato le selezioni per l’assunzione di circa 70 persone da inserire all’interno dell’organico dei propri punti vendita della città di Brescia e provincia.

Nello specifico, le figure ricercate sono:

  • Assistant Store Manager
  • Addetti Vendite
  • Addetti Vendite part-time domenicali
  • Addetti vendita a chiamata
  • Apprendisti Addetto Vendite
  • Operatori di Filiale

Nel dettaglio, l’Assistant Store Manager ricoprirà un ruolo fondamentale di supporto a tutte le attività manageriali dello Store Manager, come ad esempio la gestione del personale e dell’assortimento. L’Addetto Vendite lavorerà a contatto con la clientela attraverso attività di cassa, rifornimento merce e assistenza clienti. L’Apprendista Addetto Vendite seguirà un corso di formazione, svolgendo differenti attività grazie al sostegno dei colleghi. Infine, l’Operatore di filiale si occuperà delle operazioni di pulizia e rifornimento scaffali garantendo un supporto fondamentale alle attività quotidiane all’interno del punto vendita. L’Azienda, che assicura processi di formazione in ingresso e continua per i propri collaboratori, ha al suo interno una figura, il Training Manager, dedicata e presente sul territorio che si occupa di promuovere lo sviluppo delle nuove risorse e di valorizzarne la crescita professionale.

Sono ben 4 le giornate dedicate ai colloqui di selezione del personale: 12 febbraio, 26 marzo, 16 aprile e 21 maggio dalle 9.30 alle 17.30.

Le candidature dovranno essere inviate 5 giorni prima della data effettiva dell’evento di selezione tramite il sito lavoro.lidl.it Lidl contatterà i profili maggiormente in linea con le posizioni ricercate per illustrare le modalità dei successivi step di selezione e il luogo esatto del Recruiting Day.

Roncadelle Operations pronta a licenziare 39 dipendenti

in Città e Hinterland/Economia/Lavoro/Zone by
Invatec, oltre 300 posti di lavoro a rischio nel Bresciano

Il 5 gennaio 2024 Roncadelle Operations s.r.l, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 39 dipendenti. 

DI SEGUITO IL COMUNICATO DEI SINDACATI

Ricordiamo brevemente che R.O.P. s.r.l. è la New Co. che si è costituita per la reindustrializzazione di Invatec-Medtronic s.p.a. di Roncadelle e Torbole.

Il progetto di reindustrializzazione era stato individuato dopo che la multinazionale aveva annunciato la chiusura dei siti produttivi di Roncadelle e Torbole (il 7 giugno 2018) a cui ha fatto seguito il tavolo al MiSE che ha portato alla individuazione del soggetto per la reindustrializzazione nell’agosto 2019.

Roncadelle Operation s.r.l a far data da 1 febbraio 2021 ha acquisito per trasferimento del ramo d’azienda tutto il personale (pari a 201 dipendenti) da Invatec s.p.a.: obiettivo dichiarato la reidustrializzazione con azienda per produzione nuovo brevetto di siringhe monouso con ago retrattile e piena occupazione: previsti 60 milioni di investimento.

Il progetto di reindustrializzazione non ha funzionato: ha subito fermi, cambi di programma e di brevetto (da Retrago a Safer), rallentamenti nel periodo Covid, mancanza di materie prime e modifiche del piano industriale. Negli anni abbiamo utilizzato gli ammortizzatori sociali per affrontare questa situazione: prima la Cassa integrazione straordinaria per reindustrializzazione e dal luglio 2022 contratto di solidarietà per 18 mesi (130 gli esuberi dichiarati allora).

18 mesi per gestire l’impatto sociale, con misure a sostegno quali mobilità volontaria incentivata e politiche di outplacemet. Tutte le uscite del personale avvenute fino ad oggi sono state volontarie. L’azienda ha anche attivato politiche attive per il ricollocamento attraverso outplacement: iniziativa che ha prodotto risultati pari a zero!! (se si pensa che tutte le persone che hanno trovato altre occupazioni lo hanno trovato individualmente o con canali diversi).

Da mesi il confronto era aperto: le politiche di incentivo all’esodo hanno accompagnato volontariamente i dipendenti fino al 31/12/2023.

Ora, finita la solidarietà, a fronte del fallimento industriale del progetto, l’assenza o scarsità di ordini e gli alti costi di investimento (capannone, macchinari, brevetti, personale)  l’azienda dichiara la riduzione del personale e del piano industriale, licenziando di fatto la quasi totalità del personale in produzione e scegliendo di indirizzare le risorse alla Ricerca e sviluppo. Il progetto di fatto è stato un fallimento: la siringa non si vende, molti sono i problemi e molti i difetti, molte le rivisitazioni. I 60 milioni di euro di investimento messi da Bci non hanno fruttato. Avevamo sperato in un progetto di reindustrializzazione che trovasse corpo e gambe e che mantenesse occupazione sul territorio. Ma non sono bastate le presentazioni in pompa magna fatte all’epoca perché ciò funzionasse e garantisse stabilità e lavoro.

Sono passati più di 5 anni e mezzo da quando Invatec Medtronic ha annunciato la chiusura e il licenziamento di 330 persone. Si è riusciti ad andare avanti nella speranza di un nuovo progetto industriale e accompagnando le persone con mobilità volontarie (ribadiamo che fino ad oggi nessun licenziamento era stato attivato)

Da allora le lavoratrici hanno attraverso momenti sofferti sia economicamente che moralmente: l’incertezza del futuro, le casse integrazioni.

Oggi sono impiegati nello stabilimento 72 persone: 39 saranno licenziate finito il contratto di solidarietà, resta ricerca e sviluppo e un automazione spinta, ammesso che arrivino gli ordini e la produzione.

Il confronto al tavolo sindacale per la procedura di licenziamento è già stato attivato per definire accordi anche di sostegno economico. Le assemblee in questi giorni denunciano rabbia, sofferenza e preoccupazione.

Ci avevamo sperato. Alla fine a pagare sono sempre le lavoratrici. Resta, oltre al fallimento del progetto, la denuncia per l’assenza di una politica industriale nel territorio e, soprattutto, la difficoltà enorme di ricollocazione della forza lavoro femminile non più giovane.

Filctem Cgil Brescia – Femca Cisl – Uiltec Uil

Lavoro somministrato: a Brescia brusca flessione tra luglio e settembre (-28%)

in Economia/Lavoro by
Professionista al lavoro, foto generica da Pixabay

Nel 3° trimestre del 2023 la domanda di lavoratori in somministrazione ha evidenziato una brusca flessione (-28% rispetto allo stesso periodo del 2022), che segue quella più lieve sperimentata nel periodo precedente (-5%). Il mercato si connota quindi per una caduta di un’entità che non si registrava dal 2020, ovvero dalla fase più acuta della pandemia.

A evidenziarlo sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il lavoro, curato dal Centro Studi di Confindustria Brescia e riportato da BsNews.

La discesa riscontrata nel 3° trimestre del 2023 è stata generalizzata tra tutti i macro profili professionali considerati nell’Osservatorio. Le flessioni più intense hanno riguardato gli operai specializzati (-44%), gli addetti al commercio (-35%) e i tecnici (-31%), mentre discese relativamente più modeste hanno riguardato i conduttori d’impianti (-25%), il personale non qualificato (-21%) e gli impiegati esecutivi (-17%).

“La discesa rilevata tra luglio e settembre di quest’anno va interpretata non solo alla luce della frenata dell’industria locale che, in quel periodo, è stata protagonista di una modesta riduzione dei livelli produttivi nei confronti dell’analogo trimestre dell’anno scorso – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare –, ma anche e soprattutto del processo di ricomposizione interno al contratto di somministrazione, che si traduce in una minore incidenza della componente a tempo determinato, a favore invece di quella a tempo indeterminato: il cosiddetto “staff leasing”. Più in generale, è però la conferma di quanto la nostra Associazione sta anticipando da tempo: siamo di fronte a un cambio storico nel paradigma del lavoro. E, in tal senso, le imprese dovranno essere sempre più attrattive per i lavoratori, sia a livello contrattuale che in tutti gli aspetti legati al benessere in azienda, su tutti i livelli.”

Le richieste pervenute alle Agenzie per il Lavoro hanno riguardato, in particolare, il gruppo dei conduttori d’impianti (40,2%), seguiti dal personale non qualificato (23,5%), dagli addetti al commercio (11,2%) e dagli operai specializzati (11,1%). Relativamente più contenuta è la domanda di impiegati esecutivi (8,5%) e di tecnici (5,4%).

Sempre nel periodo luglio-settembre, le figure più ricercate sono state: operatori robot industriali (21,5% della domanda complessiva), seguiti dai non qualificati in imprese industriali (9,0%), dai non qualificati nei servizi di pulizia (7,0%), dagli addetti consegna merci (6,4%) e dagli addetti macchine per lavorazioni metalliche (5,1%).

Per quanto riguarda i profili caratterizzati dalle maggiori difficoltà nel reperimento, si segnalano, in particolare, alcune figure tecniche (tecnici della produzione e tecnici degli acquisti) ed altre relative agli operai specializzati (fonditori, saldatori, montatori, manutentori, installatori attrezzatura elettroniche).

Trenord seleziona nuovi capitreno: ecco come candidarsi

in Economia/Lavoro by

Trenord seleziona nuovi capitreno: dalle ore 10 di ieri (giovedì 16 novembre) è possibile inoltrare la propria candidatura per entrare nel team di personale responsabile del servizio a bordo delle oltre 2200 corse effettuate ogni giorno in Lombardia, in sette province delle regioni vicine e sul collegamento aeroportuale Malpensa Express.

Sarà possibile partecipare alla selezione fino al 15 dicembre 2023, secondo le indicazioni che saranno rese disponibili sulla pagina “Lavora con noi” del sito trenord.it.

La nuova selezione si aggiunge a quelle già attive per la ricerca di Operatore gestione rotabili e Tecnico metrologo. 

La selezione di capitreno

Il capotreno garantisce il rispetto degli standard di sicurezza di ogni corsa; per quella corsa, è il volto che l’azienda mostra ai viaggiatori ed è quindi incaricato di organizzare e gestire la comunicazione e l’assistenza.

I candidati selezionati per questo ruolo parteciperanno al percorso di formazione organizzato dall’azienda, che consentirà loro di acquisire le competenze necessarie.

Al termine del corso, che avrà durata di sei mesi, i professionisti sosterranno gli esami teorici e pratici e svolgeranno un periodo di tirocinio; passaggi necessari per conseguire l’abilitazione a capotreno.

Per partecipare alla selezione è necessario essere in possesso di un diploma di scuola media superiore o di laurea. Si richiede una buona padronanza della lingua inglese e, preferibilmente, di altre lingue straniere.

Ai candidati è richiesta disponibilità a spostarsi in Lombardia e nelle regioni limitrofe; flessibilità oraria; ottime capacità comunicative, attitudine al problem solving, precisione, atteggiamento proattivo. Saranno valutate positivamente esperienze pregresse in ruoli a contatto con il pubblico.

Le altre selezioni aperte

Sul sito trenord.it è possibile candidarsi anche per lavorare come Operatore gestione rotabili e Tecnico metrologo laboratorio di misure.

La figura selezionata come Operatore gestione rotabili sarà inserita nel team che assegna i convogli ai turni programmati, tenendo la regia fra le esigenze di circolazione e di manutenzione, anche in occasione di eventi eccezionali, come scioperi, manifestazioni, irregolarità del servizio. 

Per partecipare alla selezione, si richiede ai candidati di essere in possesso di laurea in Ingegneria dei trasporti o, in caso di precedente esperienza in ambito di pianificazione-gestione trasporti, diploma di scuola superiore. Capacità di lavoro in team, attitudine al problem solving, ottime capacità organizzative e resistenza allo stress completano il profilo richiesto.

Il Tecnico Metrologo Laboratorio di misure, all’interno della funzione Omologazione e Collaudi, avrà l’incarico di supportare il team nella gestione e nella taratura degli strumenti meccanici, elettrici, elettronici utilizzati per la manutenzione dei convogli.

Sono aperte le candidature ai professionisti con profilo di Perito Industriale – se possibile, con formazione metrologica – e a chi è in possesso di diploma ITS di Tecnico superiore. Sono gradite esperienza pregressa in laboratori di metrologia o prova e conoscenze di metrologia, statistica, strumenti di misura, sistemi di qualità ISO 9001.

Manualità, precisione, capacità di lavorare in team, proattività completano il profilo richiesto.

Manerbio, operaio cade da 6 metri: è grave

in Economia/Lavoro by

Grave incidente in un’azienda di Manerbio. Un 27enne, dipendente di una ditta esterna, ha fatto un volo di sei metri mentre era al lavoro sulla copertura dell’impianto.

Sul posto – oltre a forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Ats – sono intervenute anche automedica ed eliambulanza. Il 27enne, che nella caduta ha battuto la testa, è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale Poliambulanza di Brescia.

Ulteriori informazioni su Brescia news.

Detenuti e lavoro, Confindustria Brescia rinnova l’accordo

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Lavoro by

È stato siglato oggi pomeriggio – nella sede di Confindustria Brescia – il terzo accordo di collaborazione tra l’Associazione di via Cefalonia, gli Istituti di Pena Bresciani, la Garante dei Detenuti e il Tribunale di Sorveglianza di Brescia, volto a potenziare le iniziative di reinserimento sociale dei detenuti.

Alla firma sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Silvia Mangiavini (vice presidente Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di Sostenibilità), Luisa Ravagnani (Garante dei detenuti), Francesca Paola Lucrezi (direttrice delle carceri di Brescia) e Monica Cali (presidente Tribunale di Sorveglianza).

L’accordo precedentemente sottoscritto nel 2022 ha finalizzato l’abilitazione di 15 detenuti alla conduzione dei carrelli elevatori e l’avvio di un tirocinio di reinserimento sociale, ad oggi in corso. Parallelamente, il Carcere di Canton Mombello ha ospitato una riunione del direttivo dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia: l’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto tra mondo dell’impresa e carcere.

L’accordo odierno – che avrà durata biennale – si basa sui buoni risultati dei precedenti e si concentra su iniziative di formazione lavorativa in carcere, sull’avvio di tirocini di reinserimento sociale e sul rafforzamento del dialogo tra carcere e imprese.

In questa nuova fase spiccano importanti novità in tema di lavoro digitale: per rispondere alle esigenze del mercato, saranno avviati corsi specifici per consentire ai detenuti l’acquisizione di competenze in campo informatico, nell’ottica di approdare all’inserimento lavorativo in tale ambito.

Il nuovo accordo – che si colloca nel solco dell’instaurata collaborazione tra Confindustria Brescia, Istituzioni e Carcere – rappresenta un ulteriore passo avanti significativo nella promozione dell’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti, aprendo a nuove e concrete opportunità per il loro reinserimento.

“Lo scopo del progetto è instaurare un canale di dialogo stabile tra mondo del lavoro e mondo carcerario – commenta Silvia Mangiavini, vice presidente Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di Sostenibilità –. In particolare, il nostro obiettivo è fornire ai detenuti strumenti di reinserimento da spendere nel mondo del lavoro, per costruire una loro dignità e trovare realizzazione in un’attività legale. Ci auguriamo che il progetto funzioni e, magari, possa essere replicato anche in altre realtà territoriali”. 

In particolare, Confindustria Brescia si impegna, con la collaborazione e il monitoraggio delle altre parti coinvolte, a:

  1. Realizzare un corso di formazione in carcere avvalendosi delle strutture formative di Fondazione AIB. La formazione sarà progettata d’intesa con l’Ufficio del Garante dei detenuti e con la Direzione degli Istituti di pena bresciani, tenendo conto dei bisogni formativi della popolazione carceraria e della domanda del mercato del lavoro del territorio.
  2. Sensibilizzare i propri iscritti ad ospitare tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale e all’autonomia delle persone in esecuzione penale presso la Casa Circondariale Nerio Fischione e la Casa di Reclusione di Verziano, valutate idonee dall’Equipe trattamentale del Carcere e dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia. I tirocini si svolgeranno nelle aziende associate che liberamente daranno la propria disponibilità, sotto la diretta responsabilità formativa dei tutor individuati dalle aziende stesse, nel rispetto della L.R. n. 22/2006, della Delibera di Regione Lombardia n. 5451/2016 e successive modifiche, e della Normativa penitenziaria pertinente.
  3. Sviluppare progetti nel campo della formazione e del lavoro digitale con l’implementazione di percorsi sviluppati in collaborazione con esperti del settore.
  4. Con la finalità di sviluppare forme di dialogo tra il carcere e il mondo del lavoro, il gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia porterà all’interno delle carceri di Brescia una riunione del proprio Comitato Direttivo, che verrà aperto alla popolazione carceraria, agli educatori e alle parti sottoscrittrici del presente Accordo. Temi, data e modalità dell’incontro verranno concordati con la Direzione del Carcere e con la Garante dei detenuti.
  5. Sensibilizzare le Aziende associate a donare generi di prima necessità a favore dei detenuti degli Istituti di pena bresciani. A tal fine, aderirà alla richiesta di collaborazione del Garante dei detenuti, divulgando alle proprie imprese l’elenco dei generi più necessari.

Sicurezza sul lavoro a Brescia: un argomento di scottante attualità

in Economia/Lavoro by

A Brescia il tema della salute e della sicurezza del lavoro è un argomento di scottante attualità; infatti, secondo i dati dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), per quanto riguarda il bresciano, le denunce relative agli infortuni nei primi tre mesi del 2023 (dati definitivi) sono state poco meno che 4.000 (nell’intero anno 2022 erano state 20.244); elevato il numero di decessi 7; a questi purtroppo si devono aggiungerne altri 3 relativi al mese di aprile. Consideriamo poi che a Brescia, nel 2022, le morti per incidenti sul lavoro erano state ben 34 (la seconda provincia lombarda dopo Milano per numero di incidenti mortali).

Per quanto si debba ammettere che negli ultimi anni vi siano stati notevoli miglioramenti per quanto riguarda la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, le cifre sopra riportate mostrano un quadro molto allarmante che non può essere sottovalutato. “E per questo motivo – dice Z.M, imprenditore del settore edile – che, per far sì che la mia azienda fosse un luogo sicuro per tutti coloro che lavorano al suo interno e anche per tutti quelli che entrano a contatto con la struttura aziendale (agenti, fornitori, autotrasportatori ecc.) mi sono rivolto a SICURZETA per la sicurezza sul lavoro a Brescia, realtà leader nella nostra provincia specializzata nella sicurezza sul lavoro, nell’erogazione di corsi di formazione e sulla consulenza tecnica; SICURZETA è infatti dotata di uno staff interno altamente specializzato e competente e si affida inoltre a una vasta rete di collaboratori di prim’ordine (docenti, esperti in materia di salute e sicurezza, consulenti tecnici). Tutto questo a prezzi decisamente competitivi”.

SICURZETA: i pacchetti all-inclusive sulla sicurezza sul lavoro

La normativa di riferimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro è costituita dal D.Lgs. 81/2008, un provvedimento normativo che disciplina i vari aspetti relativi alla salute e alla sicurezza nei luoghi del lavoro come, per esempio, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: (“In tutte le aziende, o unità produttive, è eletto o designato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza – RLS”; vedasi secondo comma dell’art. 47 di tale D. Lgs.). Affianca il D. Lgs. 81/2008 anche il decreto legge 146 del 2021, provvedimento che, tra l’altro, ha esteso i poteri di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Insomma, la normativa è particolarmente complessa e solo affidandosi a figure competenti è possibile essere in regola sotto tutti i punti di vista.

Si deve infatti considerare che il mancato rispetto delle normative relative alla sicurezza comporta per le aziende rischi notevoli fra cui sanzioni amministrative e penali (per esempio, la mancata formazione di un lavoratore espone il datore di lavoro a sanzioni penali come per esempio l’arresto), interdizione all’attività, infortuni o malattie professionali, reputazione (un’azienda inadempiente sulla sicurezza dei lavoratori è considerata spesso inaffidabile come partner commerciale).

Per ovviare a queste problematiche SICURZETA propone pacchetti all inclusive altamente personalizzabili (ogni azienda è diversa dell’altra ed è ovvio che l’offerta sia mirata) offrendo tutti quei servizi che sono necessari affinché l’azienda risulti del tutto in regola sotto il punto di vista normativo.

In altri termini, SICURZETA, ascoltando il cliente e analizzando la specifica situazione, può proporre un pacchetto ad hoc relativo alla sicurezza sul lavoro che mette al riparo l’azienda da verifiche e controlli.

Fra i tanti servizi che SICURZETA include nei suoi pacchetti vi sono per esempio quello dell’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), quello di Redazione, aggiornamento e mantenimento della Documentazione necessaria ai fini dell’adeguamento al D.lgs. 81/08 e s.m.i.; quello di visite periodiche per il controllo della documentazione e dei luoghi di lavoro con stesura verbali di sopralluogo, piani di miglioramento, report documentale relativo a eventuali inosservanze riscontrate; quello di organizzazione dell’attività formativa di tutto il personale e tanto altro ancora.

1 2 3 10
Go to Top
Vai alla barra degli strumenti