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Marcello Gabana Holding: più utili e più sostenibilità

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CALCINATO (BS) – Il gruppo Marcello Gabana Holding (Mgh), guidato da Daniela Grandi, archivia l’anno con una crescita significativa nei fatturati, negli utili e negli investimenti. E, nell’ottica di “guardare lontano”, vara il primo report di sostenibilità: uno strumento ambizioso, che ancora pochissime aziende bresciane – anche tra quelle di dimensioni ben maggiori – utilizzano.

I NUMERI IN SINTESI

I numeri del rendiconto 2020 (dati aggregati) – che si confermano anche per l’anno in corso – parlano di una significativa crescita del valore della produzione: 50,1 milioni di euro (+12%), contro i 44,5 del 2019 e i 35,1 del 2018. In forte crescita (+ 21%) anche l’Ebitda (10,7 milioni, mentre erano 6,1 nel 2019, 4,3 nel 2018). Ma significativo è stato anche l’aumento contestuale degli investimenti, passati da 4,3 milioni (2018), a 6,6 (2019) e 7 milioni (2020), risorse in buona parte destinate allo sviluppo tecnologico di Grandi Riso.

GRANDI RISO PRIMA AZIENDA DEL GRUPPO

La società principale del gruppo di Calcinato (ex Gabeca) si conferma Grandi Riso, quarto produttore italiano di riso con sede operativa a Codigoro (Fe). Nel 2020, il valore della produzione è salito a 24,1 milioni di euro con un balzo in avanti di 3,5 rispetto all’anno precedente (il settore Agroalimentare vale per Mgh 24,5 milioni, includendo anche le rendite delle tenute Grandi & Gabana, 0,4 milioni). Ma soprattutto, nel 2020, Grandi Riso è tornata all’utile (+24mila euro) dopo la difficile annata 2019 (-816mila euro). Una crescita dovuta alle dinamiche di acquisto della materia prima, ma anche al crescente interesse estero (i principali mercati di esportazione sono Stati uniti, Slovenia, Brasile, Germania e Spagna, che ha registrato un balzo in avanti del 42%).

Bene anche il settore Ecologia di Mgh, che vale complessivamente 22,7 milioni con ricavi in aumento in tutte le società (utile +30%). Mentre il settore Immobiliare ha fatturato 2,8 milioni.

LE PROSPETTIVE

“Continuiamo a crescere nonostante le difficoltà del contesto nazionale e internazionale”, spiega Daniela Grandi, “non possiamo fermarci e riteniamo di dover guardare al futuro con strumenti adeguati ai tempi: sotto il profilo della pianificazione, del controllo di gestione, della sostenibilità e degli investimenti. Stiamo lavorando da tempo per disegnare le prospettive del gruppo in modo che rimanga florido per i prossimi decenni, perché un’azienda davvero sostenibile è quella che dura nel tempo e che produce valore, oltre che per gli azionisti, per i territori in cui opera”.

“Il punto di partenza del nostro futuro – continua Grandi – rimane Grandi Riso, su cui vogliamo continuare ad investire per accrescere i margini e il legame con il territorio, che (insieme alla qualità del prodotto) è già il nostro valore aggiunto. Per quanto riguarda l’Ecologia”, ha aggiunto, “l’impianto di smaltimento di Calcinato va verso la naturale chiusura e la nostra prospettiva è quella di rimanere nel settore, mettendo ancora sul piatto importanti investimenti per sostituire il business dello smaltimento con quello del recupero e del miglioramento delle prestazioni ambientali: un percorso che abbiamo già da tempo avviato con Ecoplant (piattaforma di recupero con sede a Cremona, ndr), Gelab (società di analisi) e Gedit, con interventi complessivi per 10 milioni di euro. Nel 2020 – tra biogas e fotovoltaico – la sola Gedit ha immesso in rete un quantitativo di energia pari quasi a quello dell’intero consumo residenziale annuo di un Comune come Calcinato. Per il futuro”, ha concluso Daniela Grandi, “stiamo già lavorando nuove – e innovative – tipologie di impianti, che possano garantire il massimo recupero dei rifiuti nell’ottica di una transizione ambientale che porterà a una riduzione significativa dei consumi di materie prime, privilegiando la rigenerazione e la valorizzazione di tutti quegli scarti fino ad oggi destinati a discarica”.

FOCUS SULLA SOSTENIBILITA’

Il 2020, come detto, è stato per il gruppo Mgh l’anno del primo report di sostenibilità: uno strumento per ragionare sul presente e il futuro nell’ottica della responsabilità sociale. Anche nei mesi del lockdown, va sottolineato, tutte le aziende del gruppo hanno continuato a operare, garantendo pagamenti puntuali ai fornitori, ai dipendenti (64) e ai collaboratori stagionali (un centinaio, quasi tutti legati a Grandi Riso), che sono rimasti stabili nel numero.

Per quanto riguarda i consumi energetici è da segnalare il forte aumento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. In particolare, Gedit autoproduce 10.219 MWh, di cui 274 MWh tramite pannelli fotovoltaici e la restante parte tramite co-generazione, alimentata dal biogas da smaltimento dei rifiuti: energia che viene venduta alla rete, contribuendo direttamente alla riduzione del mix energetico italiano. Inoltre Ecoplant, con il suo impianto fotovoltaico, consente al gruppo Mgh di evitare ogni anno l’emissione in atmosfera di 5,1 tonnellate di anidride carbonica (il corrispettivo di 30.241 chilometri percorsi con un’autovettura a diesel di medie dimensioni).

Importanti poi sono le ricadute dirette dell’attività delle società del gruppo sui territori in cui operano. I fornitori sono 1.091: il 99 per cento sono italiani e oltre la meta ha sede in Lombardia ed Emilia-Romagna.

Il gruppo Mgh, infine, è attivo sul fronte sociale, con il fondo Marcello Gabana, operativo da anni all’interno della Fondazione della Comunità Bresciana. Ma significativo è anche il contributo diretto alla cultura, con il sostegno al progetto Camp Now della Fondazione Soldano di Brescia e, in particolare, al festival le X Giornate di Brescia.

Marcello Gabana Holding: volano i fatturati (+26,8%)

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Investimenti per 6 milioni, pagamenti puntuali ai fornitori e niente cassa integrazione per il gruppo guidato da Daniela Grandi, che anche nel 2020 è cresciuto in maniera significativa nonostante il lockdown

CALCINATO (BS) – Volano i conti del gruppo Marcello Gabana Golding: nel 2019, infatti, i fatturati sono cresciuti del 26,8 per cento rispetto alla precedente. E nel 2020, dati semestrali alla mano, la situazione si annuncia ancora migliore nonostante le difficoltà del sistema-Italia legate alle conseguenze del Coronavirus.

Il gruppo guidato da Daniela Grandi, ha archiviato l’ultimo bilancio con un fatturato di 44 milioni e 548mila euro: oltre nove in più dell’anno precedente (35 milioni e 142mila). L’Ebitda è stato di 6 milioni e 176mila euro (nel 2018 erano 4,3 milioni), vicino al 14 per cento, con un risultato d’esercizio di oltre 2,5 milioni.

Una crescita trainata soprattutto dal settore Agroalimentare, oggetto di riorganizzazione (con la cessione della controllata Silos e Magazzini del Tirreno) per concentrarsi sul core business: il riso. La sola Grandi Riso (quarto produttore italiano del settore), infatti, ha fatturato 21,6 milioni di euro contro i 18,7 dell’anno precedente (+15,6%) e oggi vale circa il 50 per cento del fatturato dell’intero gruppo. Bene anche l’Ambiente, passato da 13 a 19,7 milioni (+51%), e forte della crescita continua della società Ecoplant, piattaforma che si sta attrezzando per diventare sempre di più un centro d’innovazione ed eccellenza per il recupero dei rifiuti. Mentre l’Immobiliare è sostanzialmente stabile a 3,1 milioni di euro.

In questo quadro non sono poi mancati importanti investimenti: 6,6 milioni di euro di cui 2,2 per la sola Grandi Riso. La controllata di Codigoro (Ferrara), guidata da Alessandro Grandi, ha ampliato la propria capacità di stoccaggio e acquisito una selezionatrice ottica, per efficientare i processi di lavorazione e migliorare ulteriormente la qualità del prodotto.

“Anche nei mesi difficili del lockdown e in quelli seguenti – sottolinea con orgoglio Daniela Grandi – abbiamo lavorato duramente, garantendo pagamenti puntuali ai fornitori e ai dipendenti/collaboratori (circa 130, di cui due terzi nell’agroalimentare, tutti in Italia), che non hanno fatto un’ora di cassa integrazione. Il 2019 è stato molto positivo e mi aspetto un 2020 ancora migliore, soprattutto grazie a Grandi Riso che quest’anno sta iniziando a mettere a frutto gli investimenti fatti e gli importanti accordi stipulati con fornitori e clienti. A fine anno – continua – faremo nuovamente i conti e definiremo il nuovo piano industriale del gruppo, con la voglia e l’ambizione di fare scelte importanti per restare al passo con i tempi”.

Nel frattempo i dati del 2020 sono già incoraggianti: i fatturati del gruppo, a giugno, avevano raggiunto quota 26,1 milioni di euro, con ulteriori crescite significative – rispetto al semestre dell’anno precedente – sia per il Riso (12,6 milioni) sia per il settore ambiente (12 milioni) e un Ebitda “parziale” di 6,4 milioni (24,8%).

Riso, il gruppo Marcello Gabana parte alla conquista della Germania

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Claudia Gabana, Fabrizio Scuri e Daniela Grandi

Grandi Riso – quarto produttore italiano di riso e azienda di punta del gruppo Marcello Gabana Holding di Calcinato (Bs) – parte alla conquista della Germania. Dai prossimi giorni, infatti, cinque prodotti dell’azienda di Codigoro (Fe) saranno ufficialmente in vendita sugli scaffali di Kaufland.

Kaufland è una delle principali catene di supermercati del Paese e rappresenta il marchio di qualità gruppo Swartz, che possiede anche i discount Lidl. Un colosso che conta quasi 10mila store distribuiti in 26 Stati.

I prodotti in vendita – che verranno consegnati a partire dal 19 settembre – saranno il riso Fellix integrale, l’Igp Carnaroli e l’Arborio Igp Delta del Po’, a cui una recente indagine di Altroconsumo ha riconosciuto l’“etichetta” di unico arborio in purezza italiano tra quelli analizzati. Ma anche cinque risotti pronti da 200 grammi (tartufo, carote e zucchine, porcini, asparagi, e pomodoro capperi e olive).

Ma non si tratta dell’unica novità. Sempre da questo mese, infatti, i prodotti Grandi Riso (gli Igp carnaroli, arborio e baldo e volano) entreranno ufficialmente nella sede Eataly di Monaco di Baviera, poche settimane dopo aver trovato spazio nelle filiali italiane dei negozi fondati da Oscar Farinetti (Milano Smeraldo, Roma e Torino Lingotto).  Il 5 e 6 ottobre (ultimo weekend dell’October fest), in particolare, ad Eataly Monaco si terranno due giornate di promozione con eventi e show-cooking all’interno del punto vendita.

Grandi riso (gruppo Marcello Gabana) entra nei negozi Eataly

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Claudia Gabana, Fabrizio Scuri e Daniela Grandi

Nuovo, importante, successo per Grandi Riso, quarto produttore italiano del settore ed unica riseria scelta per essere presente a Fico Bologna, il più grande parco agroalimentare del mondo. Da venerdì 20 luglio, infatti, l’azienda del gruppo Marcello Gabana Holding (ex Gabeca) di Calcinato (guidato da Daniela Grandi e Fabrizio Scuri) entrerà ufficialmente nei  primi punti vendita di Eataly (Milano Smeraldo, Roma e Torino Lingotto).

Tre sono le referenze che, nella prima fase, compariranno sugli scaffali della celebre catena fondata da Oscar Farinetti: “I Grandi Puri IGP Arborio in purezza”, “I Grandi Puri Igp Carnaroli in purezza” e “L’integrale Felix”.

Diversi i fattori, anzi i “valori”, che hanno portato Eataly ad accogliere i prodotti Grandi Riso, preferendoli a quelli di concorrenti dai brand più noti. E non si tratta solo del rapporto qualità/prezzo.

Felix – come dimostrato anche da recenti studi universitari – presenta caratteristiche organolettiche uniche, che coniugano qualità e tradizione con le nuove richieste del mercato (non a caso è stato ribattezzato “riso benessere”). Inoltre, quello a marchio Igp Grandi Riso è stato riconosciuto da diverse fonti come uno dei pochissimi Arborio davvero puri venduti oggi in Italia e nel mondo.

Infine, l’ingresso nella rete distributiva Eataly premia il rapporto che da sempre l’azienda guidata da Alessandro Grandi (con sede a Codigoro, Ferrara) ha con il territorio del Delta del Po, area di cui rappresenta il principale marchio distributivo e di cui sostiene la crescita anche attraverso contratti di filiera che prevedono la compartecipazione alle perdite degli agricoltori nei periodi in cui i prezzi di mercato sono troppo bassi.

Gabeca diventa Marcello Gabana: utile a 1 milione, Ebitda a 7

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Fabrizio Scuri e Daniela Grandi

Il Gruppo Gabeca torna all’utile e si prepara a nuove sfide sotto il nome di Marcello Gabana Holding. A presentare le novità, con il bilancio del 2016 e le prospettive di sviluppo, sono stati questa mattina – nel corso di una conferenza stampa convocata a Villa Fenaroli di Rezzato – l’amministratore delegato Fabrizio Scuri e il presidente Daniela Grandi, accompagnati dalla brand manager Claudia Gabana.

Nell’anno contabile che si è appena chiuso tutti gli indicatori sono positivi. “Il dato più lampante”, ha sottolineato Scuri, “è il ritorno all’utile (più 1,06 milioni, mentre nel 2015 la perdita era stata di 1,3 milioni, ndr), con un Ebitda che vola – secondo previsioni – a 7 milioni di euro (pari al 16,4 per cento del valore della produzione), raddoppiando nell’arco di un solo triennio. Testimonianze di buona salute”, ha aggiunto, “che sono ancora più positive se si considera che i dipendenti sono in crescita ormai da anni” (130, i due terzi nell’agroalimentare, tutti in Italia).

Ma non solo. Il patrimonio rimane stabile a 63,4 milioni di euro. Le disponibilità liquide crescono del 147%, arrivando a quota 20,4 milioni di euro (un tesoretto che potrebbe essere utilizzato per nuove acquisizioni) e superando abbondantemente i debiti verso le banche (12,1 milioni, meno 13 per cento sul 2015). Che oltretutto sono quasi tutti a medio-lungo termine.

In questo quadro, anche i fatturati complessivi crescono leggermente rispetto al 2015 (43,1 milioni contro 42,9), se pure rimangono leggermente sotto le attese a causa della drastica riduzione dell’andamento internazionale del prezzo del riso, che si ripercuote sul prezzo di vendita alla Gdo.

L’agroalimentare, come ormai da anni, rimane comunque il principale settore di ricavo del gruppo, con un fatturato di 23,1 milioni di euro. E a trainare i numeri è sempre Grandi Riso, quarto produttore italiano con un ponte sempre più solido verso l’estero. Cresce l’export (con un vero boom verso Spagna, Turchia, Francia e Croazia): non a caso Grandi Riso sarà l’unica riseria presente a Fico-Eataly World, il più grande parco agricolo tematico del mondo (6 milioni di visitatori previsti con 2 mln di stranieri), che si aprirà il 15 novembre 2017 a Bologna.

A seguire – tornando alla composizione dei fatturati del gruppo – il settore ambientale, che ha chiuso a 16,17 milioni, con Gedit che gestirà il nuovo impianto Calcinato chiudendo quello di Montichiari e la nuova avventura di Ecoplant, che a Cremona sta avviando un impianto da 140mila tonnellate all’anno con 300 codici Cer autorizzati. Infine c’è l’immobiliare, in crescita 3,7 milioni di euro.

Un 2016 intenso, insomma. E l’anno in corso si annuncia già altrettanto positivo e ricco di novità. Anche nel nome e nel marchio. “La Marcello Gabana Spa è da sempre la holding del gruppo, ma dal 2018 assumerà questo ruolo anche dal punto di vista formale”, ha sottolineato Daniela Grandi, “una decisione che va nell’ottica della semplificazione e dell’ottimizzazione finanziaria, visto che la Marcello Gabana diventa l’unico riferimento del sistema bancario del gruppo. Guardiamo al futuro senza dimenticare il passato”, ha aggiunto la presidente, “consapevoli che la vera sfida – per restare al passo con i tempi – è quella di continuare a innovare, nella struttura e nei processi aziendali”.

Centropadane, il nuovo presidente è Scuri: pronto a incontrare tutti i soci

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In seguito all’indicazione alla guida della società Centropadane Spa, avvenuta ieri, il neopresidente Fabrizio Scuri ha tenuto a ringraziare tutti gli azionisti, annunciando l’avvio di un’azione di ascolto delle istanze dei territori e delle realtà coinvolte.

Ringrazio per la mia nomina”, ha detto, “sono consapevole di avere una responsabilità importante, e cercherò di onorarla nel migliore dei modi. Convocherò al più presto il Consiglio di amministrazione per iniziare ad inquadrare la situazione, quindi fisserò incontri con tutti i soci – a partire da Cremona – per conoscerli e ascoltare, con la massima apertura, le loro aspettative. Il mio impegno”, ha concluso Scuri, “sarà quello di condividere le scelte future di Centropadane, nell’interesse della società, dei soci azionisti e dell’intera collettività”.

Il Gruppo Gabeca si allarga: inaugurato il nuovo eco-impianto di Ecoplant

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E’ stato inaugurato oggi, a Cremona, il nuovo impianto a impatto zero di Ecoplant: società del Gruppo Gabeca di Calcinato (Bs) che si occupa della gestione completa del ciclo dei rifiuti con l’obiettivo di garantirne il corretto smaltimento e, soprattutto, di ridurre al minimo le ricadute ambientali sul territorio.

La presentazione ufficiale agli imprenditori e alle autorità si è tenuta dalle 11.30, nella prestigiosa cornice dell’Academia Cremonensis impreziosita da un breve concerto di violino. A seguire, in via Riglio, il taglio del nastro e una breve visita all’eco-impianto alla presenza dell’amministratore delegato del Gruppo Gabeca Fabrizio Scuri e della presidente Daniela Grandi.

Nella piattaforma potranno transitare diverse tipologie di rifiuti – l’elenco degli oltre 300 Codici Cer è disponibile sul sito www.ecoplantsrl.it – destinati al deposito (rigorosamente temporaneo), alla miscelazione e al ricondizionamento preliminare fino a un massimo di 140mila tonnellate.

L’obiettivo dell’innovativo processo di lavorazione denominato Ippc (Integrated Pollution Prevention and Control) è quello di fare in modo che i rifiuti vengano valorizzati e riutilizzati nei processi produttivi delle aziende, riducendo al minimo i quantitativi da smaltire nelle discariche. Tutto ciò senza inquinamento, visto che l’impianto Ecoplant ha zero emissioni in atmosfera, acqua e suolo. Mentre le emissioni acustiche sono ridotte e comunque mitigate dall’ubicazione, lontana dai centri abitati.

“Il nostro intento”, ha spiegato Scuri nell’occasione, “è quello di mettere il nostro marchio e il know how di cui disponiamo al servizio della comunità e delle aziende del territorio, diventando il riferimento professionale di coloro che vogliono smaltire i rifiuti in maniera sicura, ecologica e rispettosa delle complesse normative in materia: perché la massima sicurezza di chi in azienda è responsabile delle procedure e la sicurezza dei cittadini possono e devono coincidere”.

“Per sostenere Ecoplant in questa missione”, ha aggiunto la presidente Daniela Grandi, “è stata realizzata una piattaforma moderna, ma in campo c’è anche la garanzia di un gruppo con esperienza decennale nel settore dello smaltimento e delle analisi chimiche. La nostra certezza”, ha concluso, “è che l’integrità, unita al legame con il territorio, è una condizione imprescindibile per il successo della propria attività e il perdurare nel tempo di un’azienda”.

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