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Luglio 2021

Confartigianato Brescia, Michele Torri eletto nuovo presidente dei Giovani

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

È stato rinnovato ieri il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Brescia. Michele Torri, classe 1987 di Quinzano d’Oglio, titolare della ditta Torri Solare Srl, azienda operante dal 2007 nella produzione artigianale di pannelli fotovoltaici è il nuovo presidente.

Puntuali le congratulazioni da parte del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti arrivate al termine della votazione avvenuta per acclamazione: «Con i giovani continua la spinta verso un artigianato che sia innovazione, oltre che tradizione. Al neo presidente Michele Torri i complimenti e l’augurio a proseguire il lavoro sin qui svolto nell’ultimo quadriennio da Davide Peli. Continuare a diffondere la cultura imprenditoriale contribuendo ad invertire la tendenza di invecchiamento delle imprese accompagnandole nella fondamentale fase del passaggio generazionale è determinante per la tenuta di tutto il tessuto imprenditoriale del nostro territorio e la mission del Movimento».

La componente giovanile di Confartigianato è formata da 7 imprenditori provenienti da diversi settori: dal fotovoltaico alla meccanica, dalla stampa alla carrozzeria, dall’impiantistica alla produzione di distillati e liquori, all’oreficeria. Dopo l’elezione e il rinnovo dei rappresentanti del Movimento Giovani Imprenditori le anticipazioni sulle prossime iniziative: il proseguo della Confartigianato Academy – il master in imprenditoria artigiana di Confartigianato realizzato con l’Università Bocconi di Milano, l’impegno a proseguire gli incontri nelle scuole e la replica del format: “Aperitivo Artigianale. Happy hour dell’Innovazione” oltre alle visite aziendali sul territorio e a corsi specifici sui nuovi strumenti di gestione e marketing aziendale, sull’innovazione tecnologica e transizione ecologiaca e ad ulteriori novità che si aggiungeranno nella prossima e prima seduta del neo consiglio. Michele Torri guiderà per il prossimo quadriennio il Movimento Giovani Imprenditori, costituito per la prima volta nel 1987, presente con una propria pagina su Facebook e che si riunisce regolarmente presso la sede di Brescia, di via Orzinuovi e che associa imprenditori di età inferiore a 40 anni, nato con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo e il consolidamento dell’imprenditoria giovanile, contribuire a diffondere la consapevolezza della funzione socio economica e politica dell’impresa a valore artigiano, nonché promuovere la crescita delle “politiche giovanili” in genere.

Bonometti (Confindustria): produzione manifatturiera tornata ai livelli pre-crisi

in Aib/Associazioni di categoria/Automotive/Economia by

“L’analisi relativa al II trimestre dell’industria manifatturiera di Unioncamere, Regione e Confindustria Lombardia conferma i segnali arrivati da tutti i territori negli ultimi mesi con ritmi di produzione industriale senza precedenti grazie a un vero e proprio boom di ordini. Oggi alla luce dei dati presentati possiamo ufficialmente dire che la produzione industriale della Lombardia è tornata oltre i livelli pre-crisi sanitaria”. A dirlo, in una nota, è il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti.

Rispetto allo stesso periodo del 2020 tutte le province e settori industriali recuperano grazie a performance molto positive, con picchi di produttività che superano il +60% (pelli e calzature). Nonostante ciò, alcuni settori sono ancora lontani dai livelli pre-covid e questo dovrebbe indurre interventi mirati a sostegno dei settori più in difficoltà e soprattutto a sostegno di una competitività strutturale necessaria per vincere sui mercati globali.

Il dato positivo sull’occupazione (+0,5%) indica una ulteriore riduzione del ricorso alla CIG con una tendenza alla creazione di nuova occupazione nei prossimi mesi. Questa situazione rende ancor più urgenti misure a favore dell’occupabilità dei lavoratori in direzione delle esigenze delle imprese che in questo momento, ad eccezione di alcuni sporadici e spiacevoli casi sui quali il sistema Confindustria Lombardia si è già attivato per assorbire la manodopera, hanno difficoltà a reperire.

L’export dell’industria lombarda – continua l’imprenditore bresciano – traina la ripresa della nostra Regione, grazie alla caparbietà e alla determinazione degli imprenditori presenti nei mercati esteri che, anche in un periodo di difficoltà e incertezza, hanno saputo resistere e ripartire con ancor più decisione. Altri segnali dello stato di salute dell’industria lombarda sono la diminuzione del livello di indebitamento delle imprese e la crescita degli investimenti.

L’industria manifatturiera ha consentito all’Italia di restare in piedi durante la crisi sanitaria e adesso sta continuando a fare la propria parte trainando la ripresa. L’auspicio di Confindustria Lombardia è che la ripresa non venga compromessa da fattori esterni al mondo dell’industria, in particolare da nuove restrizioni a livello nazionale e internazionale, instabilità politica e soprattutto rincari dei prezzi delle materie prime“.

“Preoccupazioni – conclude Bonometti riferendosi a un settore che ben conosce – in modo particolare per il settore automotive, in seguito alla proposta UE sulle emissioni di CO2, che impatterà fortemente sulla filiera italiana. All’Europa chiediamo una politica industriale per l’auto, necessaria per difendere la competitività del nostro continente nei confronti dei principali competitor, USA e Cina”.

“Oro in Banca”, accordo tra Italpreziosi e Btl

in Banche/Btl/Economia by

BTL Banca del Territorio Lombardo e Italpreziosi, società tra i leader a livello internazionale nella produzione, trading e commercio di metalli preziosi, lingotti e oro da investimento, comunicano di aver sottoscritto un accordo per la compravendita di oro da investimento a favore della clientela della banca bresciana.

L’accordo si colloca all’interno di una più ampia partnership avviata tra Italpreziosi e il Gruppo Cassa Centrale di Trento, cui BTL Banca aderisce.

Italpreziosi è tra i principali operatori nell’affinazione e trading di oro e metalli preziosi (argento, platino e palladio) in Italia e nei più importanti mercati internazionali. Fondata nel 1984, la Società, con sede ad Arezzo, è attiva su tutta la filiera ed è partner d’eccellenza di tutti gli operatori del settore: miniere, commercianti professionali, banche, produttori di gioielli, consumatori industriali e investitori privati. La Società utilizza le più avanzate tecniche di affinazione per ottenere oro, argento, platino e palladio ai massimi livelli di purezza, osservando i più alti standard etici.

Grazie alla partnership, BTL offrirà la possibilità ai suoi clienti, nell’ambito del servizio «ORO IN BANCA», di investire in lingotti con la sicurezza e l’affidabilità garantite da Italpreziosi. I lingotti, che rispettano i massimi standard internazionali di qualità, sono custoditi in caveaux dedicati e disponibili in diverse dimensioni.

La partnership siglata – commentaIvana Ciabatti, Presidente e amministratore delegato di Italpreziosi – rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda, perché rafforza la già fattiva collaborazione tra le realtà che perseguono l’obiettivo di supportare la clientela privata nell’utilizzare l’oro e i metalli preziosi come riserva di valore.”

“L’accordo con Italpreziosi – sottolinea il Direttore Generale di BTL Banca, Matteo De Maio – costituisce per la banca un ulteriore tassello nella politica di ampliamento dell’offerta a disposizione della nostra clientela. Grazie a questa partnership di eccellenza, ai nostri Soci e Clienti siamo oggi in grado di proporre una alternativa di investimento anche nel settore dei metalli preziosi”.

Italpreziosi è tra i principali operatori nell’affinazione e trading di oro e metalli preziosi (argento, platino e palladio) in Italia e nei più importanti mercati internazionali. Fondata nel 1984, la Società, con sede ad Arezzo, è attiva su tutta la filiera ed è partner d’eccellenza di tutti gli operatori del settore: miniere, commercianti professionali, banche, produttori di gioielli, consumatori industriali e investitori privati.  Italpreziosi opera nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità, perseguendo i principi dell’Accordo di Parigi e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, al fine di eliminare le emissioni di CO2 entro il 2050, combattere il cambiamento climatico e valorizzare l’efficienza e la sostenibilità̀ energetica. La Società utilizza le più avanzate tecniche di affinazione per ottenere oro, argento, platino e palladio ai massimi livelli di purezza, osservando i più alti standard etici. Attraverso il dipartimento Precious Metals Sales, Italpreziosi supporta i clienti e gli intermediari finanziari in tutte le fasi della compravendita di oro, offrendo varie tipologie d’investimento: barre d’oro di fusione, lingotti da fusione, lingotti coniati e monete di borsa.

BTL Banca del Territorio Lombardo conta 71 filiali, 384 collaboratori e 7.800 Soci Cooperatori e oltre 75.000 clienti. Fa parte del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, che annovera 77 banche e 1.500 sportelli in tutta Italia, oltre 11.000 collaboratori e circa 450.000 Soci Cooperatori.

Confindustria, patto con i Comuni per lo sviluppo del territorio

in Aib/Associazioni di categoria/Comune di Brescia/Economia/Istituzioni by

È stato siglato nella giornata di ieri (lunedì 26 luglio) – all’interno della Sala Stampa Beretta di Confindustria Brescia –, un Accordo Quadro tra Confindustria Brescia, Comune di Brescia, Associazione Comuni Bresciani e 6 comuni dell’hinterland bresciano, che avrà durata sino al 31 dicembre 2023.

L’Accordo Quadro è il prodotto di una serie di incontri sul territorio, tra i rappresentanti del Comitato delle Zone di Confindustria Brescia, i Sindaci dei Comuni delle Zone e i vertici di Confindustria Brescia, con l’obiettivo di poter avviare un dialogo costante con le Amministrazioni locali per confrontarsi e condividere insieme azioni, strategie e iniziative per dare linfa al sistema economico locale. Lo scopo principale del documento è quello di lavorare insieme per lo sviluppo strategico del territorio a livello sovracomunale.

L’accordo è stato firmato da Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Marco Baresi (coordinatore di zona Brescia Confindustria Brescia), Emilio Del Bono (sindaco di Brescia), Gabriele Zanni (presidente ACB), Giacomo Marniga (sindaco di Borgosatollo), Gianbattista Quecchia (sindaco di Botticino), Marco Marini (sindaco di Cellatica), Antonio Trebeschi (sindaco di Collebeato), Roberto Groppelli (sindaco di Roncadelle) e Marco Ferretti (sindaco di San Zeno Naviglio).

La collaborazione tra il sistema imprenditoriale e le amministrazioni del territorio ha inoltre le finalità di un’azione condivisa nella pianificazione urbanistica, di favorire la promozione e gestione integrata dei servizi pubblici, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, la promozione dello sviluppo economico, sociale e formativo delle nuove generazioni, ma anche uno sviluppo sostenibile che tenga conto delle criticità ambientali esistenti e che individui ogni forma di innovazione e riconversione che possa contribuire a migliorare l’impatto ambientale dei cicli produttivi e valorizzi ogni forma di economia circolare.

Nel dettaglio, inoltre, tutte le parti coinvolte nell’Accordo Quadro si impegnano a:

·        attivare un dialogo diretto e continuo in fase di programmazione e ridefinizione della pianificazione territoriale (PTCP, PGT), in modo da individuare linee guida condivise per la progettazione di interventi e servizi comuni, utili allo sviluppo del benessere dei cittadini del territorio;

·        identificare progetti e azioni da realizzare nel breve, medio e lungo periodo, attraverso anche forme di partenariato pubblico – privato, in particolare sul tema dello sviluppo e pianificazione del territorio, rigenerazione urbana, infrastrutture, scuola e formazione;

·        realizzare un censimento delle aree industriali dismesse o degradate, in modo da individuare insieme soluzioni o interventi finalizzati a una efficace e concreta riconversione che corrisponda alle reali esigenze delle parti coinvolte o di possibili investitori, in modo da favorire la sostenibilità e l’attrattività del territorio (rigenerazione urbana);

·        contribuire a identificare le opere pubbliche prioritarie, sia per area che per singolo Comune, per definire azioni congiunte funzionali ad un’accelerazione dei tempi di progettazione, approvazione e cantierizzazione;

·        promuovere congiuntamente percorsi conoscitivi del mondo delle imprese per favorire momenti di informazione orientativa, alternanza, borse di studio;

·        individuare gli strumenti e le informazioni utili alla semplificazione amministrativa e alla sburocratizzazione;

·        condividere progetti di crescita del territorio al fine di promuoverne il coordinamento: partecipazione al Progetto “Brescia – Città della Cultura 2023”.

Come prolungare la durata del frigorifero: le regole fondamentali

in Alimentare/Economia by

È il cuore della cucina e il custode di una delle gioie più grandi dell’esistenza. Parliamo del frigorifero, l’elettrodomestico che ha rivoluzionato il modo di preparare i pasti e anche di vivere in casa.

Nonostante la tecnologia avanzi e i modelli stiano diventando sempre più all’avanguardia, andare incontro a un guasto del frigorifero non è così inusuale. Non dipende dal marchio, ma solo e semplicemente dal passaggio del tempo. Questi elettrodomestici sono in funzione durante tutte le ore del giorno, tutti i giorni. Chiamare un tecnico per l’assistenza Whirlpool a Brescia o uno per quella Hotpoint non dipende dalle tue scelte al momento dell’acquisto ma solo e soltanto dal caso.

Ci sono, però, delle azioni da mettere in campo per rallentare il processo di deterioramento e assicurare al frigorifero un lungo funzionamento a iniziare dal suo posizionamento.

Per lavorare bene, un frigo deve trovarsi in un luogo areato e non umido. Deve essere lontano almeno 5 centimetri da altri mobili e quest’ultimi è meglio che non siano produttori di calore (quindi niente piano cottura, forno, lavastoviglie e simili). La stessa cosa vale anche per la parete: sarebbe meglio lasciare almeno 10 centimetri liberi tra la parte posteriore e la griglia di ventilazione per consentire al compressore e al condensatore di non surriscaldarsi.

È importante regolare per bene la temperatura del frigorifero – che deve essere compresa tra i 4° e i 6° – e fare in modo che non sia alterata in maniera significativa entrando in contatto con l’ambiente esterno. Gli sbalzi termici potrebbero spingere il motore a lavorare di più provocando una ingente spesa di energia (a luglio le bollette energetiche hanno subito ancora un rialzo). Di conseguenza, bisognerà cercare di non aprire troppe volte lo sportello né di tenerlo così a lungo. Quindi, quando si deve mettere della roba dentro dopo la spesa, sarà meglio cacciare fuori tutto dalle buste prima di aprire l’elettrodomestico. Anche inserire dentro delle pietanze troppo calde potrebbe avere un effetto simile.

Un frigorifero pieno è sicuramente sinonimo di benessere, ma se non si rispetta la capacità massima dell’elettrodomestico potrebbero esserci problemi. È vero che fare la spesa una volta ogni due settimane è più comodo per alcuni a livello organizzativo, ma bisogna ricordare che una persona oberata di lavoro non vive in maniera sana e la stessa cosa si può dire per gli elettrodomestici in generale, compreso il frigorifero. Cercare di sfruttare i ripiani presenti nella maniera giusta è un ottimo metodo non solo per organizzare meglio l’apparecchio e mantenerlo ordinato, ma anche per conservare meglio i cibi. Le uova, ad esempio, vanno negli scaffali presenti sullo sportello mentre verdura, carne e pesce negli appositi contenitori.

Pulizia è la parola magica in grado di assicurare lunga vita agli elettrodomestici. Il frigorifero non fa eccezione. Almeno un paio di volte l’anno si dovrebbe svuotare e lavare per bene con soluzioni a base di acqua e bicarbonato o aceto. In questo modo si previene la formazione di batteri, di muffe e si assicura anche il buon mantenimento del cibo.

Mettendo in atto questi consigli, il frigorifero durerà molto più a lungo.

La valsabbina Europolish sbarca negli Stati Uniti

in Economia/Export by

Europolish di Sabbio Chiese sbarca negli Stati Uniti e apre una filiale a Newark, DE. È l’inizio di una nuova era per l’azienda nata nel 1986 a Sabbio Chiese, nel bresciano, specializzata nella produzione di paste abrasive e utensili per la finitura industriale delle superfici.

La nuova filiale Usa, denominata Europolish Precision Finishing USA, rientra nella strategia di crescita che l’impresa da tempo porta avanti con la determinazione di consolidare la posizione di leadership nel settore, fornendo una gamma di prodotti e servizi sempre più innovativi e sicuri, altamente specializzati ed ecologicamente sostenibili. I composti realizzati da Europolish sono destinati all’automotive, alla finitura di casalinghi, sanitari, gioielli, orologi e accessori moda, ma anche all’applicazione nel settore medicale, elettronico, marittimo e persino aerospaziale.

Dalla prima esperienza bresciana e forte proprio di quella imprenditorialità tipica del territorio, la società si è espansa, mirando ai mercati esteri. All’espansione commerciale è però preceduto un grande investimento pionieristico e tecnologico di automazione nello stoccaggio e nei processi di produzione, miscelazione ed imballo e nella costituzione di un laboratorio chimico attrezzato nello stabilimento di Sabbio Chiese: una mossa che anche grazie ad importanti collaborazioni ha consentito di accrescere la competitività dell’azienda a livello globale, ponendo sempre maggior attenzione ai temi della sicurezza e della sostenibilità ambientale.

«Dallo stabilimento di Sabbio Chiese e di Torino esportiamo oltre il 70% della nostra produzione un po’ in tutto il mondo. Vantiamo clienti internazionali importanti in vari ambiti, nonostante siamo un’azienda di piccole dimensioni ma che ben si difende nella nicchia di mercato a cui apparteniamo» spiega Giuseppe Vigevani, CEO di Europolish.

Nel 2004 l’azienda ha aperto la prima filiale estera in Malesia (EPFE) per lo sviluppo del mercato asiatico, proseguendo una decina di anni dopo (nel 2014) con la costituzione di altre due filiali: una ad Hong Kong (EPF), l’altra a Shanghai (EPFS).

Allo stesso tempo si è deciso di rafforzare la presenza in Europa, dando vita ad una filiale in Germania, ad oggi il principale mercato di riferimento per il settore abrasivi nonché sede dei principali competitor.

Fondamentali per la crescita della società due Joint Venture costituite nel 2017 sempre sul fronte europeo: la prima in Francia, finalizzata allo sviluppo di prodotti ad alta tecnologia per le super finiture (EMPF), e l’altra a Torino, orientata allo sviluppo di prodotti per settori speciali (EPVB). Entrambe hanno condotto al potenziamento della capacità tecnica e commerciale dell’azienda sul posto, con la possibilità di seguire più da vicino i trend globali del settore manifatturiero e anzi di anticipare nuove esigenze.

A metà del 2020 è stato acquisito il socio concorrente Vagnone&Boeri Abrasivi in EPVB (Torino) e oggi nella mappatura delle filiali Europolish si aggiunge un nuovo traguardo strategico, mirato a consolidare la presenza della società negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Un obiettivo che rappresenta un ideale di crescita e che porta tutta l’esperienza, la tecnologia e la filosofia di Europolish a servizio di nuove opportunità Oltreoceano.

A2A, ecco tutti i numeri del bilancio di sostenibilità

in A2A/Ambiente/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

· 449 milioni di euro il valore economico distribuito sul territorio nel 2020
· 157 milioni di euro investiti per il mantenimento e lo sviluppo degli impianti
· 225 milioni di euro di ordinato ai fornitori locali
· 150 assunzioni nelle sedi bresciane, il 45% under 30
· Migliora ancora la raccolta differenziata, con una media complessiva del 76% tra città
e provincia
· Avviati due nuovi depuratori per 14mila abitanti equivalenti
· 69% dell’energia termica prodotta da valorizzazione dei rifiuti
· 2,3 milioni di chilometri percorsi a emissioni zero grazie alle colonnine di A2A
· 44.220 punti luce LED gestiti

E’ stata presentata ieri dal Presidente Marco Patuano e dall’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, alla presenza del Sindaco Emilio Del Bono, la settima edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Brescia che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio bresciano nel 2020, nonché i suoi piani di attività per la transizione ecologica dei prossimi anni.

“L’anno appena trascorso, pur con le sue grandi difficoltà – sottolinea  in una nota l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini – non ha impedito ad A2A di rafforzare ulteriormente la propria capacità di generare e distribuire valore sul territorio bresciano, in particolare attraverso gli investimenti, che nel 2020 hanno raggiunto la cifra record di 157 milioni di euro (la più alta dalla nascita di A2A), nonché negli ordini ai fornitori locali (225 milioni di euro), in aumento rispetto al 2019. Accanto a ciò prosegue, con grande determinazione, il percorso nella transizione ecologica, partendo dai punti di forza storici – recupero al 100% dei rifiuti urbani raccolti, 70% delle volumetrie della città teleriscaldate – per arrivare ai numerosi progetti che consentiranno un’accelerazione di tale percorso: dai nuovi depuratori nella Bassa bresciana a quello della Valtrompia, al completamento del piano di decarbonizzazione del ‘sistema ambiente energia’ con largo anticipo rispetto alle prescrizioni nazionali, l’estensione delle rete di ricarica dei veicoli elettrici, lo sviluppo delle tecnologie smart anche in agricoltura. Sino ai progetti più avveniristici, come quello della Valcamonica, che diventerà la prima Hydrogen Valley italiana. Tra tradizione – erede di una nobile storia ultracentenaria – e innovazione, il Gruppo A2A è così oggi in prima fila per dare il proprio fondamentale contributo al rilancio sostenibile del nostro Paese”.

RACCOLTA DIFFERENZIATA AL OLTRE IL 72% IN CITTA’

Nella provincia di Brescia, A2A si occupa di gestione dei rifiuti e del sistema idrico integrato, della produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, rete di teleriscaldamento, mobilità elettrica e illuminazione pubblica. La raccolta differenziata nella città e nella provincia di Brescia nel 2020 ha superato il 72%, raggiungendo 72,4% in città e 77,6% in media nella provincia. Sul totale delle quasi 330mila tonnellate di rifiuti urbani raccolti nel territorio, il 76% è stato destinato al recupero di materia e il 24% è stato inviato ai termovalorizzatori: nessun rifiuto urbano è andato in discarica. Grazie ai rifiuti, sono stati prodotti oltre 560 GWh di energia elettrica – pari al consumo di 210.000 famiglie – e oltre 870 GWh di energia termica – pari al fabbisogno di riscaldamento e acqua calda di 57.000 famiglie. È previsto un progetto di miglioramento dell’impianto di depurazione dei fumi del termoutilizzatore, che permetterà di recuperare ulteriore calore e ridurre le emissioni di ossidi di azoto.

LA GESTIONE DELL’ACQUA

Nel 2020, A2A ha trattato 52 milioni di m3 di acqua, ne ha erogati 54 milioni e ha gestito 79 Case dell’Acqua. Sono stati avviati due nuovi depuratori a San Paolo e Offlaga che serviranno un totale di 14mila abitanti equivalenti. Sono iniziati i lavori per la realizzazione del Depuratore della Valtrompia, con una capacità pari a 85mila abitanti equivalenti, mentre sono al 70% i lavori per la realizzazione del collettore fognario. Nell’ambito del progetto Aquarius, sono stati installati 180 sensori per la rilevazione delle perdite d’acqua, con tecnologia “no dig”, che minimizza gli scavi.

VIA AL CARBONE NELLA CENTRALE DI LAMARMORA

Nel 2020, inoltre, è stato abbandonato con largo anticipo l’utilizzo del carbone nella Centrale di Lamarmora, previsto per il 2022. Il percorso di decarbonizzazione del sistema Ambiente Energia prevede un piano di investimenti pluriennale di circa 105 milioni di euro e permetterà di evitare 105 mila tonnellate di CO2 e circa 15 mila TEP all’anno.

ASSUNTE 150 PERSONE (LA META’ UNDER 30)

Nell’anno sono state assunte 150 nuove risorse, quasi la metà sotto i 30 anni. Nel 2020, sono state erogate 33.712 ore di formazione complessiva, di cui 14.527 sulla salute e sicurezza, in modalità agile e da remoto e, relativamente al tema del lavoro agile, è stata effettuata un’indagine sullo smart working, in collaborazione con il Politecnico di Milano.

449 MILIONI DISTRIBUITI SUL TERRITORIO

Nel 2020 A2A ha sostenuto lo sviluppo socio economico del territorio distribuendo circa 449 milioni di euro, sotto forma di dividendi, imposte locali, ordini a fornitori, canoni e concessioni, sponsorizzazioni e liberalità e remunerazione dei dipendenti. In particolare, A2A ha donato 800 mila euro al Fondo per le famiglie istituito dal Comune di Brescia “SOStieni Brescia – Aiuta le famiglie in difficoltà” e 10 mila euro sono stati donati alla Fondazione Spedali Civili di Brescia da ASVT. Sono stati poi investiti quasi 158 milioni di euro in attività di manutenzione degli impianti e in investimenti infrastrutturali. Sono stati attivati 734 fornitori locali per un importo degli ordini pari a 225 milioni di euro: 81 milioni di euro sono stati fatturati a micro o piccole imprese con meno di 50 dipendenti e 14 milioni di euro a 35 cooperative sociali ed onlus. A supporto delle start up, è stato approvato un nuovo processo snello e 100% digitale oltre ad un vero e proprio “start – up kit” dedicato e diventato ormai punto di riferimento in Italia.

LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Anche a Brescia A2A si impegna in attività che incentivano lo sviluppo sostenibile e la digitalizzazione: sono presenti 74 punti di ricarica di veicoli elettrici e, nel 2020, sono state effettuate oltre 21 mila ricariche, che hanno permesso di percorrere 2,3 milioni di km risparmiando 244 tonnellate di CO2. Sono stati poi siglati accordi con 5 nuovi Comuni. Inoltre, in 65 Comuni della Provincia sono stati sviluppati servizi e tecnologie IoT (Internet of Things) come 645 telecamere, 15 sensori smart bin, 606 antenne Wi-Fi, 600 sensori antincendio e 2.247 sensori antintrusione.

Nel 2020 sono stati installati 43 mila contatori smart meter 2G, che permettono maggiore efficienza nel monitoraggio dei consumi, dei 118 mila contatori smart previsti entro la fine del 2021. Inoltre, per il 2022 è previsto il completamento dell’installazione dei contatori smart in 45 Comuni della Provincia. Nel 2020, inoltre, sono stati venduti 577 GWh di energia verde (+37% rispetto al 2019).

Neosperience, nuovo quartier generale a Milano

in Economia/Innovazione by

Neosperience, PMI Innovativa quotata su AIM Italia che opera come “software vendor”, annuncia la piena operatività dei nuovi spazi di lavoro del proprio flagship headquarter sito in Milano, in Via Privata Decemviri 20, Zona Forlanini. Neosperience, a seguito della decisione di portare avanti un importante piano di acquisizioni societarie, a gennaio 2020 ha deciso di investire in una palazzina uffici totalmente da ristrutturare, precedentemente in uso da MOMO Design, ma abbandonata da circa 10 anni. L’headquarter oggi vanta una superficie utile di circa 1.400 mq distribuita su tre piani oltre a piano interrato e piano copertura, e si compone di spazi dedicati a open space, sale riunioni, sale eventi, spazi ricreativi e eat-in. L’acquisto e la successiva ristrutturazione integrale sono stati finanziati con un’operazione di leasing con un costo mensile inferiore ai canoni di affitto sinora pagati per gli uffici utilizzati in Milano da Neosperience stessa, Mikamai e Jack Magma, altre società recentemente entrate nel gruppo. Inoltre, con questa operazione Neosperience è in grado di offrire un luogo di incontro fisico agli oltre 250 dipendenti e collaboratori del Gruppo. Questo nuovo contesto permetterà loro di incontrarsi e condividere le proprie competenze e unicità, per portare avanti iniziative condivise e mettere in comune gli obiettivi di business con ancora maggiore efficacia. L’attività di progettazione e allestimento è stata affidata allo Studiokeyø dell’arch. Stefano Cappello e portata in cantiere in collaborazione con Agilité Solutions Italia, società di costruzioni paneuropea che ha gestito la consegna chiavi in mano della ristrutturazione in soli 6 mesi. La collaborazione in fase costruttiva tra lo Studiokeyø e Agilité Solutions aveva come obiettivo un progetto ambizioso di modernizzazione del layout degli uffici, riconfigurando e riprogettando gli spazi in modo che potessero riflettere le esigenze e l’identità di Neosperience.

“Il nostro futuro come azienda passa anche attraverso la creazione di un polo aggregante”, ha spiegato Dario Melpignano, CEO di Neosperience. “Il nuovo headquarter funge da base per tutte le aziende del Gruppo, ed è in grado di attrarre i migliori talenti del panorama nazionale. Abbiamo puntato infatti a un ufficio accogliente, innovativo e unico come lo è Neosperience”.

“Lavorare a questo progetto per Neosperience è stato molto gratificante ed è stato un piacere collaborare con gli architetti dello Studiokeyø”. Ha spiegato Maria Luisa Daglia, country manager Agilité Solutions Italia. “È stata sicuramente una sfida. Ci sono stati alcuni elementi di progettazione di terze parti che hanno richiesto alla responsabile della costruzione, Anna Filippi, e a me di attingere ai nostri background architettonici per aiutare a risolvere i problemi relativi alla progettazione meccanica e all’installazione. Ma il risultato finale è fantastico da vedere e ne siamo incredibilmente orgogliose.” “Progettare gli spazi di lavoro è un modo per pensare a luoghi efficienti, confortevoli e stimolanti, dove il talento può trovare le chiavi per rendere il mondo un posto migliore.” Ha detto l’architetto Stefano Cappello Studiokeyø. “Grazie allo spirito innovativo di Neosperience e alle grandi capacità tecniche di Agilité Solutions ci siamo riusciti.“.

Immobiliare: in Lombardia cresce il residenziale, ma non a Brescia

in Economia/Edilizia/Tendenze/Uncategorized by

In crescita del residenziale in Lombardia anche in questo primo semestre del 2021. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it, i prezzi richiesti per gli immobili residenziali in vendita si sono attestati a 2.253 euro al metro quadro, con una crescita del 4,9% rispetto al semestre precedente. In lieve calo, invece, il mercato delle locazioni che registra un -0,7%.

Tra i capoluoghi, Monza e Como sono quelli che registrano una crescita maggiore (4,5% e 3,8%, rispettivamente). Bene anche Sondrio e Milano, entrambi sopra i 2% (2,9% e 2,3%, rispettivamente). Oscillazioni negative rispetto al semestre precedente, invece, per quanto riguarda Varese e Brescia (-2,2% e -1%, rispettivamente). Milano si conferma la città più cara con un prezzo media al metro quadro che si attesta poco al di sotto dei 5.000 euro (4.831 euro/mq). Ben quattro le città sopra i 2.000 euro/mq: Como, Monza, Bergamo e Pavia (2.540, 2.284, 2.188 e 2.139 euro/mq, rispettivamente). La meno costosa è Cremona, dove servono di media 1.247 euro/mq per comperare casa.


Industria calzaturiera, export lombardo in leggera flessione nel primo trimestre

in Abbigliamento/Economia/Tendenze by

Timidi segnali di rinascita nel primo trimestre 2021 per l’industria calzaturiera grazie all’export (+0,3% in quantità e +3% a valore il totale Italia) ma i livelli pre-covid restano lontani (export -07%). Secondo gli ultimi dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici, dopo le flessioni senza precedenti registrate nel 2020, con una perdita di circa 1/4 del fatturato e della produzione nazionale, il graduale miglioramento nella situazione epidemiologica, con il conseguente allentamento, in Italia e in diversi Paesi, delle misure restrittive adottate per arginare i contagi, ha favorito in avvio dell’anno un ritorno a livelli di attività un po’ meno negativi rispetto ai trimestri precedenti, benché ancora ampiamente sottotono.

In Lombardia nel primo trimestre 2021 il numero di imprese (tra calzaturifici e produttori di parti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, una flessione pari a -3 unità, tra industria e artigianato, accompagnata però da un saldo positivo di +113 addetti.Sul fronte dell’export si registra una contrazione del -0,7% in valore sullo stesso periodo dell’anno precedente, tra calzature e componentistica. Le prime 5 destinazioni dell’export lombardo nel primo trimestre 2021 sono risultate: Francia (+3,6%), USA (-16,2%), Corea del Sud (-26,5%), Cina (+36,4%), Hong Kong (+0,3%). La Lombardia, con una quota del 16,9% del totale, è la terza regione italiana per fatturato export dietro al Veneto e alla Toscana. Pari al -6,8% il gap con i livelli del primo trimestre 2019 pre-pandemia.

La ripresa è ancora distante, sebbene l’attenuarsi della virulenza pandemica riesca a farci intravedere la luce in fondo al tunnel – spiega Siro Badon, Presidente di Assocalzaturifici commentando i dati nazionali del settore – Se sul fronte estero il rimbalzo di marzo è bastato per riportare i risultati del trimestre almeno sui valori della prima frazione 2020, non così sul mercato interno, dove la chiusura dei negozi nei centri commerciali nel weekend, misura rimossa solo lo scorso maggio, ha indotto un ulteriore calo negli acquisti delle famiglie rispetto ai primi 3 mesi di un anno addietro. I tempi di recupero non saranno brevi, con pesanti conseguenze sulla selezione tra le imprese e la tenuta occupazionale. In particolare, la produzione nazionale evidenzia nel primo trimestre una flessione del -6,4% su gennaio-marzo 2020 e addirittura un -30% circa sull’analogo periodo 2019 pre-pandemia. Sul mercato interno, gli acquisti mostrano un calo del -3,5% in quantità e del -6,9% in termini di spesa, con un divario superiore al -20% su due anni addietro”.

Il report di Assocalzaturifici indica come anche il prezzo medio al paio degli acquisti delle famiglie italiane sia diminuito nel primo trimestre del -3,5%, a causa del maggior peso, sul totale, di calzature leisure e pantofoleria, dal valore medio più contenuto rispetto a quelle per occasioni formali. Solo le calzature sportive e le sneakers evidenziano un recupero nei consumi (+7,8% in volume), seppur decisamente parziale.

Sul fronte dell’export, nei dati nazionali emerge l’incremento dei flussi verso Svizzera (+13% in quantità) e Francia (+8% in quantità), entrambe legate al terzismo effettuato per le griffe internazionali del lusso, e fuori dall’Europa la crescita della Cina (+44,4% in volume e +74,8% in valore sui primi 3 mesi 2020), che ha interessato in particolare l’alto di gamma (il prezzo medio verso questo mercato è cresciuto del 21%) premiando quindi soprattutto i grandi marchi del fashion. A favorire queste performance, l’espansione economica del Paese, il revenge spending dei consumatori dopo le restrizioni subìte durante l’emergenza sanitaria, e l’ingresso diretto di merci che in precedenza transitavano da Hong Kong (che registra infatti una contrazione dell’11,4% delle calzature in arrivo dall’Italia). Le esportazioni attuali verso la Cina risultano ben al di sopra dei livelli 2019 pre-Covid (+11,2% in volume e +24% in valore). “A queste performance positive – continua Badon – fanno da contraltare i ritmi blandi per alcuni importanti tradizionali mercati di sbocco, come Germania (-0,8% in quantità), USA (che dopo aver perso il 30% nel corso del 2020 segnano nel primo trimestre un modesto +3,5% in volume, con un -8,6% in valore) e Spagna (-5,9% in quantità), cui si aggiunge il crollo delle vendite nel Regno Unito (in caduta di oltre il 40% su gennaio-marzo dello scorso anno)”. Il saldo commerciale dei primi 3 mesi risulta in attivo per 1,13 miliardi di euro (+11,2%), sebbene ancora inferiore del -4,3% rispetto a due anni addietro.

A livello territoriale emerge un andamento disomogeneo. Tra le principali regioni esportatrici, recupero considerevole in valore per la Toscana (+28,7% su gennaio-marzo 2020) e trend comunque positivi per Veneto (+6,2%), Piemonte (+11,5%), Puglia (+2,5%) e Campania (+2,2%). Le Marche (-11,7% globalmente, con Fermo e Ascoli di nuovo in calo, -16,5% e -22,7% rispettivamente, e un timido +4,5% per Macerata) e l’Emilia Romagna (-32,1%, con il crollo dei flussi di Piacenza legati alla logistica, -80%, e Forlì-Cesena invariata, +0,5%) presentano invece arretramenti. Pressoché stabile la Lombardia (-0,7%). Tutte comunque, ad eccezione del Piemonte, risultano ancora al di sotto dei valori di export 2019 pre-Covid. Nella graduatoria per province, exploit di Firenze (+44%, con un +16% anche sul primo trimestre 2019), saldamente al primo posto (con una quota del 18,2% sul totale nazionale). Nella lettura di tali dati vanno comunque considerate le distorsioni prodotte in caso di discrepanza tra provincia/regione di produzione e di successiva spedizione. Questo spiega la forte crescita recente (grazie a nuovi insediamenti logistici, spesso legati alle vendite online o a depositi delle multinazionali del lusso) dell’export da territori in cui, tradizionalmente, la produzione calzaturiera non è radicata; così come i crolli improvvisi.

Infine, per quanto riguarda la demografia delle imprese, a fine marzo si contavano in Italia 4.097 calzaturifici attivi, tra industria e artigianato (55 in meno su dicembre 2020, corrispondenti al -1,3%) e 71.644 addetti (-238, pari al -0,3%). Considerando anche i produttori di componentistica per calzature, i saldi negativi sul consuntivo 2020 salgono a -123 aziende e -587 addetti. Dati che suscitano qualche timore per la tenuta occupazionale dei mesi a venire, soprattutto quando verrà meno il blocco dei licenziamenti. Le ore di cassa integrazione guadagniautorizzate da INPS nei primi 4 mesi dell’anno per le aziende della Filiera Pelle restano su livelli eccezionalmente alti, 24 milioni, malgrado il -6,8% su gennaio-aprile dello scorso anno. Nell’analogo periodo di due anni addietro, prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria, le ore erano 2,8 milioni; e 10,3 milioni nel 2010, in piena crisi economica mondiale. Campania (+53%), Emilia Romagna (+28,5%) e Umbria (+92%) le regioni con un ulteriore aumento sul 2020. La Toscana (-2,2%) quella col maggior numero di ore autorizzate nel trimestre (6,1 milioni), seguita dalla Campania (5,1 milioni) e dalle Marche (3,7 milioni di ore).

In Lombardia 2,2 milioni le ore autorizzate, in calo del -2,5% sui primi 4 mesi 2020.

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