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Elezioni regionali, ecco le proposte unitarie delle associazioni di categoria bresciane

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Come già avvenuto per le elezioni politiche dello scorso settembre, le 14 Associazioni di categoria bresciane – che contano oltre 40.360 imprese associate e un totale di 240.500 collaboratori – hanno presentato un manifesto unitario con le proposte per i candidati alle imminenti elezioni regionali lombarde, in programma il prossimo 12 e 13 febbraio.

A firmare il documento sono: Ance Brescia, Associazione Artigiani di Brescia e provincia, Assopadana, Agricoltori Italiani, CNA Brescia, Coldiretti Brescia, Confagricoltura Brescia, Confapi Brescia, Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, Confcommercio Brescia, Confcooperative Brescia, Confesercenti della Lombardia Orientale, Confindustria Brescia e FAI Brescia.

In particolare, il manifesto traccia le 10 traiettorie evolutive ritenuta imprescindibili per la prossima legislatura di Regione Lombardia.

Spiccano in particolare, tra i punti affrontati:

·        La necessità di limitare il numero delle deleghe assessorili per garantire efficacia e controllo del piano di azione regionale, assicurando in questo modo un confronto costante e preventivo con il mondo dell’impresa per affrontare insieme i dossier progettuali.

·        L’importanza di una Regione Lombardia che sia protagonista a Bruxelles, diventando ambasciatrice delle sfide che riguardano le imprese lombarde, dal Fit for 55 alla Politica di Coesione al FESR e FES.

·        Uno sviluppo armonico e sostenibile del territorio lombardo, in cui Brescia – seconda provincia della Regione per rilevanza economica, sociale e demografica e tra le principali forze motrici del Paese – possa assolvere al ruolo di “cerniera” per avvicinare le molte realtà lombarde, fortemente eterogenee per dinamiche economiche e sociali.

·        L’attenzione a progetti seri e concreti per vincere le sfide del PNRR, e la volontà di dare corpo a un nuovo hub per l’innovazione sostenibile.

·        La valorizzazione del capitale umano come fattore imprescindibile di successo per il sistema imprenditoriale lombardo grazie a un sistema formativo che, fondato su solide competenze locali, sarà rafforzato anche da 6 nuovi percorsi ITS, in grado di attrarre talenti.

·        La necessità di una Regione che sostenga in modo deciso e concreto opere essenziali per la mobilità di persone e merci, concentrandosi su dossier quali AV del Garda, Aeroporto di Montichiari, Piccolo Scalo Merci e Raccordo autostradale della Valtrompia.

·        Un approccio non ideologico al tema dell’autonomia differenziata, nella fiducia di un’Italia unita, ma allo stesso tempo nella consapevolezza che la Regione – se beneficiasse di una più ampia autonomia amministrativa e organizzativa – potrebbe essere ancora più competitiva, semplificando alcuni processi.

“Come già avvenuto nelle elezioni politiche, l’obiettivo delle Associazioni è stato di proporre, con un’unica voce ed un approccio di corretta equidistanza rispetto ai vari candidati, un pensiero unitario – il commento dei Presidenti delle 14 Associazioni coinvolte –, che va aldilà delle singole sigle di rappresentanza, sui principali fattori da attenzionare nella prossima Legislatura di Regione Lombardia. Siamo consapevoli che nel quinquennio in arrivo ci attendono sfide fondamentali per il futuro del nostro territorio, e Brescia può e deve, in questo senso, far sentire la sua voce e la sua importanza.”

Coronavirus, ecco il manifesto delle categorie imprenditoriali della Provincia di Brescia

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LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI BRESCIANE HANNO SOTTOSCRITTO UN MANIFESTO UNITARIO PER PRENDERE POSIZIONE SUL CORONAVIRUS E CHIEDERE AZIONI CONCRETE A GOVERNO E REGIONE. LO PUBBLICHIAMO IN MANIERA INTEGRALE:

La salute e la tutela sanitaria della comunità locale oggi sono e devono restare la priorità dell’agire quotidiano.

Ne sentiamo la responsabilità; come nei mesi scorsi, intendiamo contribuire alla salvaguardia e alla tutela delle persone, rispettando le indicazioni contenute nel DPCM del 4 novembre.

Invitiamo tutti a fare altrettanto: rispettiamo scrupolosamente le prescrizioni previste dal DPCM perché questo contribuirà a limitare la diffusione del virus.

Testimoniamo con i fatti, quindi con i comportamenti e i dati sanitari, che Brescia non può e non deve essere individuata tra le zone rosse del Paese.

Per questo abbiamo preso atto, responsabilmente seppur con stupore, della decisione Governativa di classificare la provincia di Brescia all’interno della zona rossa lombarda.

Lo abbiamo fatto nonostante siamo pienamente consapevoli dell’impatto che una simile decisione determinerà in generale sul sistema delle imprese locali, già duramente provate dal precedente lockdown e dall’innegabile crollo dei consumi.

Lo facciamo perché siamo consapevoli che non ci potranno essere occupazione e lavoro, benessere e consumi, se non si tornerà ad una situazione sanitaria sicura e stabile, tale da ridare fiducia alla gente, consentendole di tornare ad una vita normale, senza limitazioni di mobilità, orari e socializzazione.

Siamo seriamente preoccupati per le conseguenze sociali, economiche, per il crescente disagio sociale che giorno dopo giorno registriamo in un territorio già profondamente ferito dal lockdown di inizio anno.

La nuova ondata della crisi Coronavirus, infatti, sta producendo un ulteriore shock sul benessere sociale e sulle attività economiche della nostra provincia, spesso in modo irrimediabile.

Chiediamo al Signor Ministro della Salute e al Governatore della Regione di condividere sin d’ora i 21 elementi che determinano la scelta per la zonizzazione del territorio, al fine di poter spiegare a tutti i nostri interlocutori lo stato di fatto.

Chiediamo anche che si passi dalla zonizzazione di perimetro regionale ad una con criterio provinciale, laddove i 21 indici sanitari dimostrino che l’area bresciana non si caratterizza con lo stato di crisi sanitaria di massima gravità.

Pretendiamo altresì che dalle parole si passi ai fatti, traducendo le promesse fatte dal Governo e dal Presidente del Consiglio in veri, tangibili ed automatici ristori per tutti coloro i quali oggi devono abbassare le serrande senza certezze per il futuro, per le filiere collegate e per chi lavora in tali attività. Ci aspettiamo che le possibili soluzioni arrivino in tempi brevi, considerate la gravità della situazione e l’importanza di fornire alle imprese risposte chiare ed immediate.

Parimenti ci attendiamo che tutti gli Enti Locali sospendano l’esazione di tutti i tributi locali a carico delle imprese nuovamente fermate dal lock down e di tutte quelle che, essendo in filiere di queste, vedono le loro attività ridursi drasticamente.

Specificatamente e con vigore chiediamo all’Amministrazione finanziaria di permettere a tutte le attività lese dall’ultimo decreto, di derogare i termini del versamento degli acconti di tutte le imposte nazionali posticipandoli ad aprile 2021, come già concesso dal cosiddetto “Decreto agosto” per le attività colpite dalla prima ondata.

Parimenti, chiediamo con fermezza che la Pubblica Amministrazione rispetti i tempi di pagamento verso il privato e limiti al massimo le disfunzioni burocratiche derivanti da una non corretta modalità di accesso agli uffici e di organizzazione dello smart working.

Auspichiamo inoltre che il Sistema bancario sia alleato dell’impresa locale, assicurandole liquidità e flessibilità nella gestione della gestione dei flussi finanziari

Se non ci sarà l’impegnò di tutti, Istituzioni e sistema bancario in primis, assisteremo alla scomparsa di una parte significativa del sistema bresciano d’impresa.

A tutti, in questo momento, spetta il dovere di sostenere la filiera d’impresa locale, attivando ogni iniziativa che possa difendere questo patrimonio, per traghettarlo aldilà di questa fase di grande incertezza, proiettandolo verso una nuova dimensione di sviluppo economico-sociale.

ANCE – COLLEGIO COSTRUTTORI EDILI
APINDUSTRIA
ASCOM – ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI – CONFCOMMERCIO
ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
ASSOPADANA
CIA – CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI EST LOMBARDIA
CNA – CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL’ARTIGIANATO 
COLDIRETTI BRESCIA – FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI BRESCIA
CONFAGRICOLTURA – UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI
CONFARTIGIANATO IMPRESE BRESCIA E LOMBARDIA ORIENTALE
CONFCOOPERATIVE BRESCIA
CONFESERCENTI DELLA LOMBARDIA ORIENTALE CONFINDUSTRIA BRESCIA
FAI – FEDERAZIONE AUTOTRASPORTATORI ITALIANA

Compagnia delle opere, il 28 novembre l’assemblea a Villa Fenaroli

in Associazioni di categoria/Cdo/Economia/Eventi by

“L’Assemblea annuale di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est rappresenta sempre un momento fondamentale di sintesi e confronto per noi, i nostri Associati e il territorio. Quest’anno, insieme ad autorevoli rappresentanti di Regione Lombardia e del Comune di Brescia, imprenditori, manager e stampa, daremo voce alle ‘buone esperienze’ nell’amministrazione della cosa pubblica, nell’impresa, nel mondo professionale, con l’obiettivo di far emergere in modo forte quel ‘qualcosa di buono’ che esiste, di cui si parla troppo poco e che manda avanti il nostro Paese. Ecco perché il titolo: ‘Qualcosa di buono. Ispirazioni per l’uomo e l’impresa’”.

Con queste parole Marco Barabanti, presidente di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est (che comprende i territori di Brescia, Mantova, Cremona), ha aperto oggi nella sede dell’Associazione in via Cassala 66/A a Brescia, la conferenza stampa di presentazione della prossima Assemblea, che si terrà Giovedì 28 Novembre a Villa Fenaroli Palace (Rezzato – BS) dalle 18.00.

“Mi piacerebbe che questa assemblea – ha aggiunto il presidente Barabanti – stimolasse un nuovo modo di comunicare quanto di buono operiamo ogni giorno. Il focus dovrebbe essere più orientato su quello che riusciamo a costruire piuttosto che su quello che riusciamo a distruggere. Si tratta di un obiettivo in linea con i valori e le azioni che CDO porta avanti da oltre trent’anni al fianco di persone, prima che imprenditori, che hanno la volontà di unirsi per affrontare le sfide della contemporaneità con spirito positivo e propositivo”.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare un bilancio sulle iniziative che la CDO ha portato avanti nel 2019, prima tra tutte “Ci vediamo in azienda”, una serie di incontri andati tutti sold out che ha coinvolto oltre 300 imprenditori in una sorta di ‘talent sharing’ con altri imprenditori e professionisti, per mettere a fattor comune esperienze, talenti, metodi, soluzioni e approcci rispetto a tematiche di attualità per la vita imprenditoriale. Dal primo evento, organizzato presso la Cogeme di Rovato, il progetto ha visto protagoniste tante altre importanti aziende del territorio tra cui: Alfa Ossidazione, Frigomat, Filtrec, VCB Securitas, Mori 2A, Viessmann e l’azienda vitivinicola Perla del Garda. Non sono mancate nemmeno occasioni di convivialità, come la festa di fine estate, che hanno consentito a tutti i partecipanti di fare network in un clima informale e rilassato, utile all’apertura e alla conoscenza. Tutte attività che verranno portate avanti aggiungendone di nuove nel 2020, con un filo conduttore ben chiaro: valorizzare uomini, imprese, territorio, per aprirsi e fare network, come è proprio dello stile di CDO.

Ad esempio, si sta già organizzando il 3° Open di Golf CDO Lombardia Sud Est, che si svolgerà il 23 maggio presso l’Arzaga Golf Club. Altra iniziativa di grande interesse su cui si stanno investendo tempo e risorse è la CDO Academy, un progetto formativo e interattivo di alta qualità per apprendere nuove conoscenze, sperimentare competenze e condividere strumenti da utilizzare subito in azienda. Grazie alle proprie competenze trasversali, i membri del consiglio della CDO Lombardia Sud Est si metteranno a disposizione a titolo gratuito per dare l’opportunità agli associati (e non) di partecipare a corsi di formazione su tematiche di rilievo per il mondo imprenditoriale, quali: il controllo di gestione, le tecniche di vendita, lo sviluppo della rete commerciale e la comunicazione. Il progetto verrà presentato in dettaglio nei primi mesi del 2020.

Compagnia delle opere, il 22 novembre a Rezzato l’assemblea annuale

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Paolo Paoletti, Cdo Brescia

“L’Assemblea annuale di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est rappresenta un momento importante di sintesi e confronto per noi, i nostri Associati e il territorio, perché ci permette di fare un bilancio annuale di ciò che è stato fatto, ma soprattutto di identificare quali sono le strade da percorrere nel futuro. Quest’anno sarà un’occasione speciale, perché festeggeremo i 30 anni di Associazione. 30 anni di crescita e di consolidamento di valori e azioni che raccontano di uomini, prima che imprenditori, con la volontà di unirsi per affrontare le sfide della contemporaneità. CDO Lombardia Sud Est ha saputo in tutti questi anni far proprie le richieste dei suoi associati, rimanendo una compagnia discreta ma presente, che accoglie senza giudicare. Questo fa la differenza e questo è il valore che offriamo. E a credere in Compagnia delle Opere, dati alla mano, sono in molti, il che ci dimostra quanto sia un progetto sempre più apprezzato perché concreto e reale”.

Con queste parole Paolo Paoletti, Presidente di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est (che comprende i territori di Brescia, Mantova, Cremona e Lodi), ha aperto ieri nella sede dell’Associazione in via Cassala 66/A a Brescia, la conferenza stampa di presentazione della prossima Assemblea annuale di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est che si terrà Giovedì 22 Novembre a Villa Fenaroli Palace (Rezzato – BS).

“Durante l’assemblea – ha aggiunto il Presidente – vogliamo raccontare il nostro modo di essere associazione e impresa e lo faremo tracciando un bilancio di ciò che è stato fatto nel 2018: dagli oltre 20 eventi dedicati agli imprenditori che hanno coinvolto circa 2mila soggetti alle occasioni di convivialità che hanno unito sport e impresa, dagli incontri formativi alle iniziative sociali e culturali. Tutte attività, che porteremo avanti aggiungendone di nuove nel 2019, con un filo conduttore ben chiaro: valorizzare uomini, imprese, territorio, per aprirsi e fare network, come è proprio dello stile di CDO”.

Momento centrale dell’Assemblea saranno le testimonianze di imprenditori locali che porteranno la loro eccezionale esperienza sul campo. I protagonisti di quest’anno saranno due generazioni a confronto: Sergio Modina, Presidente della Filtrec Spa, da anni leader mondiale nella produzione e vendita filtri oleodinamici, e il ventitreenne Michele Grazioli, che a soli 16 anni ha fondato un’impresa, la Divisible Global, che oggi fattura oltre 8milioni di euro.

“Abbiamo coinvolto persone concrete che parlano di esperienze vere. – conclude il Presidente – Uomini, prima di tutto, e grandi imprenditori di caratura internazionale, che rappresentano con le loro storie uno stimolo importante per arricchirsi e migliorarsi. E questo è un altro obiettivo che da sempre perseguiamo con CDO e che porteremo avanti in questa Assemblea dei 30 anni “.

Imprese e rischio criminalità, seminario il 12 in Camera di commercio

in Associazioni di categoria/Cdo/Economia by

Il 12 marzo p.v. dalle ore 09,30 presso la Camera di Commercio di Brescia si terrà il seminario gratuito “Mafie, usura ed estorsione” dedicato ai fenomeni dell’usura ed estorsione, focus sulle vittime e riutilizzo dei beni confiscati alla mafia. Il seminario rientra nel percorso “Imprese, economia reale e rischio criminalità” dedicato alle nuove forme di criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose e nuove frontiere del cybecrime. Per informazioni, programmi, schede di iscrizione si rimanda al sito www.bs.camcom.it, Segreteria Organizzativa tel.030.3725298 / 264 e mail pni@bs.camcom.it

Economia, ecco cosa chiedono alla politica le imprese bresciane

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Dodici fra le più importanti Organizzazioni di rappresentanza del territorio unite per rappresentare le proprie istanze ai candidati alle elezioni regionali con un documento congiunto.

Un documento strategico per sostenere con un’azione di sistema le istanze delle imprese bresciane in un momento cruciale per la competitività del nostro territorio, basato su dieci punti strutturati per offrire alla politica una prospettiva strategica territoriale, basata su progetti tesi a favorire lo sviluppo, il sostegno alle imprese (in particolare alle PMI) nel mondo 4.0., favorire la crescita e l’occupazione, in particolare quella giovanile.

Obiettivi imprescindibili, senza i quali non sarà possibile contrastare disuguaglianza e povertà, favorire lo sviluppo di un’economia circolare, ridurre i divari e garantire una crescita inclusiva e dinamica.

Questi i temi analizzati dalle Organizzazioni di rappresentanza d’impresa, calati in un’ottica legata esclusivamente al nostro territorio:

·      Valorizzazione del rapporto associativo e trasparenza;

·      Formazione;

·      Lavoro, Welfare e responsabilità sociale;

·      Infrastrutture;

·      Ambiente ed energia;

·      Competitività e ricerca e innovazione;

·      Accesso al credito;

·      Internazionalizzazione;

·      Semplificazione amministrativa e contenimento del costo della PA;

·      Autonomia lombarda anche per i Comuni e i corpi intermedi.

Brescia non può più aspettare: come sintetizzato da Giuseppe Pasini, Presidente di AIB “Sono lieto che così tante importanti Organizzazioni di rappresentanza del territorio abbiano aderito a questa iniziativa: presentare un documento unico ai candidati alle prossime elezioni regionali che rappresenti le istanze socio-economiche più stringenti per il nostro territorio.  Gli imprenditori bresciani sono stanchi di vane promesse che durano lo spazio di un’elezione. Siamo un territorio ricco di potenzialità, proiettato verso una crescita solida e sostenibile e in grado di tener testa ai competitor internazionali, come dimostrano i dati sull’export che vedono Brescia al quarto posto fra le province esportatrici italiane con 14,5 miliardi di euro nel 2016 (fonte ISTAT). Per proseguire in questo cammino virtuoso, abbiamo bisogno che la Regione e le Istituzioni ci sostengano, siano al nostro fianco e non siano viceversa la spina nel nostro fianco. Un esempio su tutti, la questione infrastrutture: se penso al raccordo autostradale della Val Trompia e all’assurdo paradosso burocratico contro il quale il territorio e le imprese si trovano a lottare da anni, mi chiedo semplicemente: perché? Il nostro territorio è uno dei motori dell’economia del nostro Paese e la politica deve prodigarsi per sostenere le imprese e i lavoratori con programmi e progetti di ampio respiro e strutturati sul lungo termine, che consentano alle imprese di lavorare, assumere e investire in un clima stabile. Sui programmi, e solo su quelli, valuteremo i candidati.”.

Incalza Douglas Sivieri, Presidente di Apindustria: “Affinché la crescita che stiamo riscontrando possa diventare più solida, necessitiamo di una politica industriale che guardi al lungo periodo con interventi ed impegno corposi, a livello nazionale ma anche regionale. In primo luogo per quanto riguarda la formazione: le misure a sostegno di ITS e IFTS vanno intensificate e ci auguriamo che la Regione contribuisca all’adeguamento delle tecnologie e degli strumenti in uso negli istituti tecnici così che gli studenti formati siano allineati alle esigenze del mercato. Ma interventi sono indispensabili anche per quanto riguarda le infrastrutture (non solo in termini di viabilità ma anche tecnologici) e nelle politiche a supporto delle PMI, per le quali qualcosa è stato fatto, ma chiediamo alla Regione di proseguire intensificando misure dedicate per esempio all’accesso al credito e all’internazionalizzazione.  Solo in questo modo, operando in un clima favorevole di sviluppo, le imprese potranno raggiungere una stabilità maggiore.”

Per Bortolo Agliardi, Presidente dell’Associazione Artigiani, “il sistema impresa nel suo complesso ha fatto rete, al di la dei personalismi e degli interessi di parte. Non ci si deve vergognare di fare lobby perché pensiamo di rappresentare quella parte sana del Paese che produce e genera ricchezza. Per questo immaginiamo che la politica debba scendere dallo scranno del “non luogo” del parlamento e si riappropri del “luogo” Paese fatto di tanti imprenditori e i tanti lavoratori che esprimono vitalità e prosperità. Le sintesi dei problemi che abbiamo rappresentato hanno però una matrice unica che deve essere assolutamente sconfitta “quella burocrazia che sta falcidiando le attività e che frenano gli investitori stranieri. Per questo desideriamo un impegno preciso che vogliamo misurare nei fatti concreti e non nelle parole/promesse di una campagna elettorale spesso svuotata dei contenuti veri che vorremmo veder affrontati”.

Per il Presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: “Sottolineare sinteticamente e congiuntamente alcune priorità per il contesto Provinciale Bresciano è fondamentale per chiedere che i punti qui raccolti siano oggetto per tutti i candidati, di un preciso impegno da promuovere e attuare se eletti. Dal canto nostro il valore artigiano rappresenta e deve rappresentare quell’insieme di valori storici tutt’oggi attuali, ai quali ci ispiriamo e che ci consentono di rappresentare gli interessi generali del ceto medio produttivo vera spina dorsale del sistema produttivo bresciano e che si confronta con due grandi sfide di cambiamento: globalizzazione dei mercati e tecnologie digitali. Riteniamo che lo sviluppo della regione Lombardia, quale locomotiva del Paese, passi dalla crescita competitiva delle PMI. Chiediamo un impegno per sostenere la transizione delle micro e piccole imprese nel nuovo contesto competitivo, rendendo maggiormente attrattiva la Lombardia per chi vuole investire e fare impresa, liberando le imprese dalle “zavorre” che le affliggono. Crediamo infine che le parti sociali debbano essere considerate una risorsa strategica: non si può prescindere da chi sul territorio ha una presenza capillare, un radicamento storico, la conoscenza delle imprese e dei loro bisogni. L’economia si è messa finalmente a crescere, con l’occupazione e gli investimenti in crescita, con l’export che aumenta e con la fiducia per il futuro che sta tornando ad avere cittadinanza nelle MPI e nell’artigianato. Siamo però consapevoli che il contesto di mercato si è fatto più difficile, ad esempio, proprio per le imprese più piccole, per quanto riguarda l’accesso al credito”.

Evidenzia Eleonora Rigotti Presidente CNA “sottolineiamo l’importanza di essere riusciti a fare sistema tra diverse sigle imprenditoriali bresciane, orientando il documento agli interessi ed allo sviluppo delle imprese che rappresentiamo. Ci presentiamo coesi, per tutelare il territorio tra i più manifatturieri e produttivi in Italia ed Europa.

Abbiamo bisogno di più attenzione da parte del mondo politico e di vedere realizzate le nostre proposte per far crescere la nostra economia e consolidare lo sviluppo, per non fermarsi davanti a una timida ripresa. La forza di essere uniti, proseguirà anche dopo le elezioni, per verificare che quanto richiesto abbia un seguito concreto e fruibile dalle imprese.”

Sul tema delle infrastrutture, sottolinea Sergio Piardi, Presidente della F.A.I. di Brescia come “Una viabilità valida al servizio del trasporto merci e passeggeri rappresenta una immensa potenzialità per l’economia regionale. Senza l’autotrasporto le merci non si muovono: ecco perché migliorare le infrastrutture è uno degli obiettivi primari per favorire lo sviluppo della circolazione delle merci e delle persone. È impossibile pensare di posticipare ancora il totale ripristino, delle infrastrutture attualmente in grande sofferenza sul territorio, quali ponti e viadotti interdetti al traffico o limitati nella portata perché non reggono neppure il traffico quotidiano, nonché la realizzazione delle opere ancora in sospeso (es: raccordo autostradale della Val Trompia)”.

Entra ancora di più nel merito Ettore Prandini Presidente della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, sottolineando gli interventi che servirebbero al nostro sistema agroalimentare: “Dobbiamo lavorare per rafforzare la sovranità alimentare del nostro Paese; tutelare il vero made in Italy; accelerare l’insieme dei processi di educazione all’imprenditorialità.

Tutto ciò ha come ovvia premessa il mantenimento di una linea ferma in Europa contro chi ipotizza tagli dei fondi destinati all’agricoltura (Pac), rafforzando nel contempo tutte le misure che escludono la “rendita” e puntano ad un’assegnazione degli aiuti alla luce del contributo alla sostenibilità sociale e quindi all’occupazione da parte delle imprese agricole.

Si tratta di misure strutturali che – al pari dell’esenzione dell’Irpef, dell’Irap, dell’Imu, del Bonus verde e delle misure di decontribuzione per i giovani imprenditori – hanno consentito al settore agricolo, di rilanciare l’occupazione, anche in questi anni di crisi. Misure “strutturali” certo, ma che per la pluralità delle funzioni espresse dal mondo agricolo – in termini diretti e indiretti – trovano giustificazione e riconoscimento sociale.”

Tante le istanze aperte: Pier Giorgio Piccioli Presidente della Confesercenti della Lombardia Orientale dichiara: “Confesercenti auspica una particolare attenzione ai temi del turismo quale volano di sviluppo dell’economia locale , valorizzando il ruolo delle imprese ricettive e della ristorazione, anche in chiave di valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche del nostro territorio. La salvaguardia della rete distributiva rappresenta un importante presidio per i centri storici e il tessuto connettivo della socialità. Infine il credito, attraverso il sostegno ai Confidi, diviene uno dei supporti fondamentali per rilanciare le PMI garantendo adeguati investimenti”.

Così il Presidente Mariano Mussio di Assopadana “In dieci anni il mondo è cambiato completamente e per salvarsi le imprese hanno dovuto camminare su binari diversi rispetto a quello dei governanti. Per salvarci e progredire è necessario trovare una giusta direzione che accomuni tutti gli intenti se non gli interessi, altrimenti qualsiasi sforzo fatto da una parte o dall’altra risulta vano”.

Conclude Tiziano Pavoni, Presidente di Ance Brescia: “Il manifesto per i candidati regionali è frutto di un intenso e proficuo lavoro di confronto e sintesi di tutto il mondo produttivo bresciano. Il punto centrale, al di là dei singoli aspetti pur rilevanti, è che burocrazia asfissiante, norme troppo stringenti, poco chiare se non contraddittorie insieme ad iter amministrativi opachi sono i maggiori ostacoli per le imprese bresciane, che invocano una semplificazione amministrativa per competere meglio. L’intreccio e la sovrapposizione di distorte prassi amministrative, ad esempio, in tema ambientale e urbanistico è una zavorra non più sostenibile. Questo è il principale intervento che si chiede a chi governerà la Lombardia: semplificare. All’Amministrazione regionale le imprese non chiedono favori o di allentare i controlli ma regole chiare, semplici, attuabili.”

LE ASSOCIAZIONI CHE HANNO FIRMATO

Associazione Industriale Bresciana,

ANCE – Collegio Costruttori Edili,

Apindustria,

Associazione Artigiani di Brescia e Provincia,

Assopadana,

CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa,

Confagricoltura Brescia,

Confartigianato Imprese – Brescia e Lombardia Orientale,

Confcooperative Brescia,

Confesercenti,

FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani,

Federazione Provinciale Coltivatori Diretti

Cdo verso l’assemblea nazionale con le iscrizioni in crescita

in Associazioni di categoria/Cdo/Economia by
Chiara Brunori e Livio Gallina, Cdo Brescia

“Siamo pronti a chiudere un altro anno molto intenso e positivo, sia per quanto riguarda il bilancio sia per quanto riguarda l’acquisizione di nuovi soci (+10%). L’assemblea generale sarà anche l’occasione per presentare il nuovo direttore di CDO Lombardia Sud Est, Livio Gallina, che dal 1 ottobre sostituirà Chiara Brunori, chiamata alla CDO Nazionale per un incarico di più ampio respiro e che accompagnerà Livio nel passaggio di consegne”.

Con queste parole Paolo Paoletti, presidente di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est (che comprende i territori di Brescia, Mantova, Cremona e Lodi), è inrervenuto in via Cassala 66/A a Brescia, alla conferenza stampa di presentazione della prossima Assemblea annuale di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est che si terrà Giovedì 16 Novembre presso Villa Fenaroli Palace (Rezzato – BS) dalle ore 18.00. Alla conferenza sono intervenuti anche Giovanni Cristini, vice-presidente, Chiara Brunori, direttore uscente, Livio Gallina, nuovo direttore dell’Associazione, Marco Barabanti membro del consiglio esecutivo con delega alla comunicazione.

“Sono contenta di poter parlare con serenità e soddisfazione anche di questo 2017, che ci ha visti impegnati su vari fronti per diversificare le attività associative con l’obiettivo di coinvolgere un numero maggiore di associati nei nostri progetti e di metterli in relazione tra loro – spiega Chiara Brunori. Quest’anno registriamo un incremento del 10% di nuovi associati rispetto al 2016, raggiungendo quota 550. Oltre 30 nuovi soci sono inoltre appartenenti alla fascia Under 30, un successo reso possibile grazie al lavoro congiunto di molti e grazie ad una risposta forte da parte del territorio alle attività legate al progetto di coordinamento e rilancio dell’Associazione messe in atto in questi due anni”.

“È con grande entusiasmo e onore che raccolgo il testimone da Chiara Brunori – conclude Livio Gallina nuovo Direttore CdO. Ringrazio il presidente, il consiglio e il direttore per la fiducia concessami scegliendomi per proseguire nel progetto messo in moto da Chiara. Questa è per me un’opportunità ambiziosa e sfidante, una realtà complessa e al contempo dinamica e spero di esserne all’altezza”.

Durante la conferenza sono stati presentati programma e ospiti dell’Assemblea che vedrà salire sul palco, oltre Bernhard Scholz, presidente CdO nazionale, Paolo Paoletti, presidente CdO Lombardia Sud Est e almeno due imprenditori che porteranno le proprie concrete esperienze legate al tema dell’Assemblea 2017.

 

Cdo in assemblea. Gli associati tornano a crescere: più 10 per cento

in Associazioni di categoria/Cdo/Economia/Evidenza by

“Cambiare, ma insieme, perché il cambiamento, se condiviso, diventa concreto ed efficace, può sostenere e incoraggiare mettendo a disposizione esperienza e amicizia per affrontarlo senza indugi. Non a caso il tema dell’Assemblea di quest’anno, nonché il tema Associativo 2017 è: ‘In compagnia si cambia. Davvero’, una filosofia che CdO ha sempre perseguito e con la quale stiamo consolidando il nostro percorso, che in questi anni ha dato i suoi frutti. E’ la strada corretta che vogliamo continuare a percorrere, cercando una collaborazione fattiva e trasversale con le Istituzioni, le Associazioni e naturalmente con tutte quelle imprese che hanno voglia di accompagnarci.

Con queste parole *Paolo Paoletti, Presidente di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est* (che comprende i territori di Brescia, Mantova, Cremona e Lodi), ha aperto oggi a Villa Fenaroli (Rezzato, BS) l’Assemblea annuale dell’Associazione, che ha registrato, come lo scorso anno, il tutto esaurito con oltre 500 partecipazioni all’Assemblea e oltre 350 presenze alla cena che è seguita.

*”In un momento nel quale il modello generale dell’economia è cambiato, perché si va sempre più verso la sharing economy, CdO è luogo ideale per fare impresa, perché mette al centro le esigenze dell’imprenditore in primis, e poi quelle dell’impresa, valorizzando il confronto come strumento di formazione verso la consapevolezza e, quindi, verso una nuova competitività basata sullo scambio, non più sull’individualismo spinto” *ha aggiunto *Chiara Brunori, Direttore CdO Lombardia Sud Est. **”A parlare sono anche i numeri** – ha continuato Brunori – **l’Associazione ha registrato nel 2016 un incremento del 10% di nuovi associati, che hanno superato quota 500, dei quali il 45% appartiene al settore produttivo, il 32% a quello dei servizi e il 23% alla sfera dei professionisti. Anche il mondo giovanile si è fatto protagonista nella nostra realtà. Molti nuovi associati con un’età media di 35 anni, che hanno dimostrato interesse sempre più elevato verso gli eventi e i momenti formativi o di confronto con imprenditori eccellenti del territorio e di livello nazionale. Dopo la nascita di CDO Lombardia Sud Est, inoltre, c’è ancora più condivisione di intenti e progetti sia con le altre sedi sul territorio nazionale che con le 17 nel mondo – **ha concluso Brunori.** Una collaborazione che si sta già concretizzando per il grande evento che CdO organizza annualmente,

Sharing 2017, che si terrà al Mico di Milano il 9 e 10 marzo e che sarà un importantissimo hub di condivisione di linee di sviluppo e di conoscenze tra aziende”.*

Relatore d’eccezione è stato *Giammarco Piacenti, Ceo della Piacenti spa Cultural Heritage Conservation*, la cui impresa ha vinto l’appalto mondiale per il restauro della Basilica di Sant’Elena a Betlemme, patrimonio Unesco. Piacenti ha raccontato proprio di questo grandioso progetto sulla Chiesa della Natività, al quale è dedicata anche la Mostra “Restaurare il Cielo” che inaugurerà domani, 11 Novembre alle 10, al Centro Paolo Vi di Brescia. “*Un sogno* – *l’ha definito Piacenti-* *dove scienza e bottega lavorano come in un’Opera del Duomo attraverso 170 uomini e più di 60 aziende, con l’Autorità Nazionale Palestinese che gestisce il lavoro per le tre Chiese. Un sogno dal quale non vogliamo svegliarci”. *

Sul palco dell’Assemblea anche *Francesco Meneghetti, Founder & Ceo presso Fabbricadigitale *che ha spiegato il progetto Open Innovation, un modello di innovazione secondo il quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, non possono basarsi soltanto su idee e risorse interne ma hanno il dovere di ricorrere anche a strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, Università, Istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.

*Le conclusioni sono state affidate a Bernhard Scholz, presidente Nazionale Compagnia delle Opere,* *che ha sottolineato* come *”per lo sviluppo delle nostre imprese oggi è più che mai decisivo incontrarsi, confrontarsi, imparare gli uni dagli altri. Ci sono, infatti, una ricchezza e un potenziale di crescita che potrebbero essere molto più condivisi, giovando a tutti. Per questo – **ha concluso Scholz -** occorrono luoghi che favoriscano un dialogo aperto e competente e noi, come altre associazioni, vogliamo continuare a crescere su questa strada”.*

Cdo in visita da Bonometti: nuovi spunti per collaborare

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Nei giorni scorsi un incontro speciale si è tenuto presso OMR (Officine Meccaniche Rerzzatesi) dove oltre 50 imprenditori associati CDO Lombardia Sud Est guidati dal presidente Paolo Paoletti, dal vice presidente Giovanni Cristini e dal direttore Chiara Brunori, sono stati accolti dal titolare Marco Bonometti per una visita aziendale e una conversazione tematica su produttività, competitività e internazionalizzazione. Questo è il terzo incontro dell’iniziativa CDO ‘Ci vediamo in azienda’ (il primo è stato presso ‘Leonardo srl’ e il secondo presso ‘La linea verde S.p.A’) grazie alla quale sempre più numerosi imprenditori accolgono l’invito a confrontarsi con colleghi che hanno esperienze significative da condividere.

“Un bel confronto, senza peli sulla lingua, che ha messo in evidenza le criticità e le esigenze vissute oggi dal mondo imprenditoriale – commenta Paolo Paoletti, presidente CDO Lombardia Sud Est. Spunti interessanti su cui lavoreremo insieme come, ad esempio, i rapporti con l’università per avvicinare in maniera più concreta le conoscenze accademiche alle realtà aziendali. L’internazionalizzazione sarà un altro tema che approfondiremo per trovare la giusta formula tra costi e opportunità concrete. Sburocratizzazione e snellimenti procedurali sono altri due punti critici comuni a tutte le imprese, che non hanno ancora trovato soluzione efficace. Credo si sia fatto troppo poco fino ad ora per favorire la competitività. Anche qui abbiamo ampio margine di lavoro”.

“La novità assoluta che ho particolarmente apprezzato – conclude Paolo Paoletti – è la condivisione di vedute, soprattutto sul cambiamento che il mondo associazionistico sta attraversando. Un dialogo trasversale che va oltre il campanilismo e l’autoreferenzialità molto spesso tipici di tali contesti. Ringrazio Marco Bonometti per la sua disponibilità e per la lucidità che da sempre lo caratterizza, oltre che per aver voluto condividere con noi alcune sue chiavi di lettura del successo e del mondo che rappresentiamo, utili a proseguire il percorso di crescita che ognuno di noi sta portando avanti”.

L’85% circa dei soci presenti apparteneva al comparto dei ‘produttivi’ e il 15% a quello dei servizi. Il 65% sul totale dei partecipanti proveniva dal comparto della meccanica.

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