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Comunicazione, fatturato del gruppo Nuzo a 6,5 milioni

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Nuzo, Gruppo di sei agenzie interconnesse tra loro e specializzate in diversi settori della comunicazione, continua la sua crescita registrando nel 2023 un fatturato oltre ai € 6,5 milioni, con una crescita superiore al 15% rispetto ai € 5,7 registrati nel 2022.

Nell’ultimo anno il Gruppo ha anche migliorato i margini raggiungendo un EBITDA di € 1,67 milioni, in crescita di oltre il 40% rispetto ai € 1,15 registrati nel 2022.

“La crescita, che testimonia le valide strategie del gruppo – si legge in una nota – è stata spinta in particolare dai servizi di gestione di e-commerce e marketplace e dal settore B2B, oltre al segmento degli eventi. Gli ottimi numeri registrati dal gruppo rispecchiano un portfolio che nell’ultimo anno è cresciuto grazie all’inserimento di nuovi clienti del calibro di Tognana, Billboard Italia, Umbra, Kuehne & Nagel, Focenza e Valenti & Co, e con il consolidamento dei clienti continuativi quali Hair Gallery, Brosway, Fiorini, Silvelox, Fondazione Libellula, Zeta Service, Arredissima, Modula e Calze BC”.

Il 2023, inoltre, ha visto l’inserimento nel Gruppo di 11 nuove figure professionali, che – composto da agenzie complementari fra loro (Up&Up, WiB, Bizen, A-Channel, Blab, Memo) – conta complessivamente un organico di oltre 100 persone suddivise tra le sedi di Milano, Brescia, Bedizzole (BS), Padova e Porto San Giorgio (FM).

Michele Mangerini, CEO e Fondatore di NUZO dichiara: “Nel 2023 abbiamo affrontato con determinazione le sfide di un mercato italiano altalenante, concentrandoci sull’ottimizzazione dell’onboarding di ogni singola agenzia e sul consolidamento delle nostre operazioni. Abbiamo creato un sistema di sinergie performante attraverso interconnessioni tra le nostre agenzie, consentendoci di collaborare in modo più efficace su progetti che coinvolgono diverse agenzie del gruppo. Per il 2024, ci proponiamo di crescere ulteriormente, offrendo servizi sempre più “omnicanali”, generati dalla potenza del lavoro interconnesso e dalle competenze uniche di ciascuna delle nostre agenzie.

L’idea alla base della costituzione di Nuzo è quella della crescita tramite acquisizioni verticali, assumendo un modello organizzativo che consenta di dare al cliente la competenza e la struttura di un grande gruppo, conservando allo stesso tempo la velocita e flessibilità di una agenzia di medie dimensioni in grado di offrire servizi tailor-made. Inoltre, la verticalizzazione delle competenze garantita da questo tipo di struttura, genera un numero estremamente vasto di professionalità delle quali sarebbe altrimenti difficile dotarsi appieno, in autonomia e in modo completamente soddisfacente. Inoltre, l’assetto di gruppo permette di competere su un mercato ampio e diversificato, avendo dimensioni considerevoli che consentono l’adozione di strumenti amministrativi e finanziari adeguati.

Il Gruppo NUZO è una realtà unica nel panorama nazionale per finalità e business model. Attraverso le competenze specifiche delle singole agenzie di comunicazione specializzate, NUZO offre una vasta gamma di servizi per soddisfare le esigenze delle aziende nel campo del marketing, comunicazione, branding, eventi e strategie digitali.

Per l’anno a venire Nuzo conta di continuare a crescere in doppia cifra, rafforzandosi ulteriormente nel segmento e-commerce e nel B2B, aree che già quest’anno hanno spinto il gruppo verso gli ottimi risultati del 2023.

Antares, ecco Av Electonics: il nuovo polo dell’elettronica per il packaging

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 Antares Vision Group, multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati, comunica che dal 1° gennaio 2023 ha giuridico la fusione per incorporazione della società Ingg. Vescovini S.r.l. nella società Tecnel S.r.l.. All’atto di fusione, la stessa società Tecnel S.r.l. cambierà la propria ragione sociale in AV Electronics S.r.l., società con sede a Parma, che avrà lo scopo di progettare e fornire componenti elettroniche hardware e software personalizzate sia per supportare gli sviluppi innovativi dell’ecosistema tecnologico di Antares Vision Group, principalmente nelle soluzioni di ispezione per il controllo qualità e di tracciabilità, sia per soddisfare specifiche esigenze nel settore packaging (imballaggio e confezionamento), con elettroniche ad alto contenuto innovativo.

“AV Electronics accoglie lo straordinario expertise e le competenze specifiche presenti in due realtà, operanti sul mercato da lungo tempo. L’obiettivo è di continuare ad investire nello sviluppo tecnologico e di creare un polo d’eccellenza nell’elettronica specializzata in grado di potenziare il percorso di innovazione tecnologica di qualsiasi costruttore di impianti di confezionamento e di packaging. Inoltre, considerando la situazione contingente di shortage, AV Electronics potrà garantire una maggiore continuità nella fornitura della componentistica elettronica”. ha dichiarato Fabio Forestelli, CEO di FT System e Board Member di Antares Vision Group.

Tecnel, acquisita da FT System a marzo 2021 e interamente controllata da Antares Vision Group, è stata fondata da Roberto Allegri negli anni ’80 ed è specializzata nella creazione di elettroniche custom per impianti di confezionamento e riempimento, realizzazione di dispositivi hardware e software integralmente customizzati, in grado di rappresentare un’efficace alternativa alle tecnologie tradizionali vincolate ad alcuni sistemi operativi, come PC e PLC (Programmable Logic Controller).

Ingg. Vescovini, acquisita da FT System ad agosto 2022 e interamente controllata da Antares Vision Group, è stata fondata dall’ Ing. Giorgio Vescovini a fine anni ‘60, attività poi proseguita dagli anni ‘90 da Ing. Paolo Vescovini; con sede a Parma, sviluppa, progetta e produce schede elettroniche analogiche e digitali, e software dedicati, componenti essenziali per le macchine controllo peso, dosatori a peso, sistemi di ispezione nel settore beverage, macchine elettromedicali, sistemi di controllo nel settore agricolo e industriale.

Le funzioni essenziali di un gestionale aziendale

in Economia/Servizi by

Nel mondo delle imprese, il successo dipende in gran parte dall’efficienza e dalla velocità con cui vengono eseguiti i processi interni. Per questa ragione, molte aziende decidono di affidarsi a un software gestionale che permetta loro di migliorare la gestione del business, risparmiando tempi e costi.

Ma quali sono le funzioni di un sistema gestionale? In questo articolo andremo ad analizzarle una per una.

Il cuore del sistema: i dati aziendali

Un buon software gestionale deve innanzitutto offrire strumenti efficienti per la raccolta, l’organizzazione e l’utilizzo dei dati aziendali.

Grazie a questi sistemi, infatti, ogni informazione utile all’impresa può essere facilmente accessibile e utilizzabile da tutto il personale autorizzato.

Una delle principali funzioni utili è sicuramente la gestione dell’anagrafica dei clienti e fornitori. Il software permette di inserire rapidamente e in modo organizzato tutti i dati dei soggetti con cui l’azienda interagisce, come nome, indirizzo, partita IVA, contatti e altre note importanti.

Un aspetto fondamentale per molte aziende è la gestione del magazzino e della movimentazione merce. Il software gestionale consente di monitorare in tempo reale la disponibilità degli articoli, gli approvvigionamenti e le consegne, nonché di coordinare le operazioni di scarico e carico. In questo modo è possibile evitare situazioni come il sovraccarico del magazzino o l’esaurimento delle scorte.

La contabilità e l’amministrazione

Gestire al meglio la contabilità e l’amministrazione è essenziale per mantenere l’azienda sana e in crescita. Un buon software gestionale permette di tenere tutto sotto controllo, automatizzando molti dei processi che richiedono un’elevata accuratezza e meticolosità.

Le funzioni legate agli acquisti e alle vendite includono la gestione degli ordini, la fatturazione elettronica, la registrazione dei pagamenti – sia da parte di clienti che di fornitori – e l’emissione di documenti come dichiarazioni doganali e DDT.

Un sistema gestionale efficace aiuta l’azienda a monitorare il flusso di entrate e uscite, riducendo il rischio di errori e garantendo una gestione più rapida ed efficiente delle transazioni commerciali.

Un’altra importante funzione è la possibilità di generare bilanci e report finanziari con facilità. Il software gestionale raccoglie tutte le informazioni necessarie, ad esempio sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa, e le presenta in maniera chiara e completa.

Logistica e produzione: le funzioni vitali per l’azienda

Oltre alle funzioni più comuni, un software gestionale completo deve offrire anche strumenti dedicati alla logistica e alla produzione. Queste funzioni sono cruciali per quelle aziende che operano nel settore delle lavorazioni meccaniche, della produzione di beni o dell’assemblaggio di componenti.

Il sistema gestionale deve consentire la pianificazione delle risorse necessarie alla produzione e il controllo del flusso dei materiali all’interno dell’azienda. Questo comprende la gestione degli ordini di acquisto, il monitoraggio dei tempi di consegna e le eventuali problematiche con i fornitori. In questo modo, è possibile ottimizzare i processi di approvvigionamento e garantire la disponibilità di materie prime e componenti nel momento in cui ne viene richiesta la lavorazione.

Le funzioni legate alla produzione includono la definizione delle linee produttive, la programmazione delle attività, la pianificazione delle risorse umane e tecniche e il calcolo dei costi e dei tempi di realizzazione dei prodotti finiti. Un software gestionale consente di organizzare al meglio tutte queste operazioni, evitando sprechi di tempo e risorse e migliorando così l’efficienza complessiva del processo produttivo.

Alcuni consigli pratici per implementare un gestionale in azienda

Affidarsi a un sistema gestionale può fare la differenza nel mondo aziendale, agevolando e automatizzando numerosi compiti e garantendo una maggiore efficienza operativa. Tra le funzioni più importanti troviamo l’organizzazione dei dati aziendali, la gestione del magazzino e della movimentazione merce, la contabilità e amministrazione, gli acquisti e le vendite, la logistica e la produzione.

Un buon software gestionale deve offrire soluzioni veloci ed efficienti per tutti questi aspetti, contribuendo così al successo e alla crescita dell’azienda. Pertanto, è fondamentale scegliere con attenzione il sistema più adatto alle proprie esigenze, magari sfruttando un servizio di consulenza e supporto per gestionali come quello offerto da Some, tenendo in considerazione tutte le funzioni utili che siamo andati ad approfondire in quest’articolo.

Le imprese bresciane frenano nel secondo semestre

in Economia/Evidenza/Manifatturiero/Servizi/Tendenze by

“La frenata dell’economia europea, iniziata nel quarto trimestre del 2022  – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Brescia, Ing. Roberto Saccone – è poi proseguita. Anche in Italia la ripresa si è fermata, come dimostrato dalla la contrazione del Pil del secondo trimestre.

La domanda interna sta, peraltro, decelerando In tutti i maggiori Paesi, in particolare nei settori legati ai beni di consumo e alle costruzioni (pesa, in particolar modo, l’effetto dell’aumenti dei tassi d’interesse).

Il calo della domanda di prodotti determina, in molti Paesi, una flessione delle importazioni e, di conseguenza, una contrazione del commercio mondiale.

Per quanto riguarda la provincia di Brescia – prosegue Roberto Saccone – il quadro congiunturale del secondo trimestre evidenzia una dinamica in rallentamento dell’attività produttiva: la produzione industriale ha registrato una contrazione dopo nove trimestri consecutivi di crescita.

L’artigianato manifatturiero prosegue anche nel secondo trimestre con una dinamica migliore dell’industria ma il ritmo di crescita continua nel percorso discendente già evidenziato nei trimestri scorsi

L’andamento del fatturato delle imprese bresciane del commercio al dettaglio evidenzia una tendenza ancora positiva ma in forte rallentamento: la variazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno è stata pari a +0,4%,

Il fatturato delle imprese dei servizi chiude con risultati negativi: la variazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno è stata pari a – 0,7%, mentre su base annua il calo è stato più intenso (-1,0%).

Il quadro congiunturale bresciano è pertanto coerente con il contesto internazionale e nazionale divenuto negli ultimi mesi sempre più critico.

Le preoccupazioni degli imprenditori bresciani riguardano il rallentamento del commercio mondiale, la recessione tedesca che assorbe il 20% delle esportazioni bresciane, l’aumento dei tassi d’interesse che incidono sugli investimenti e l’inflazione galoppante che pesa sul potere d’acquisto dei consumatori e sulle vendite dei beni di consumo.

In tale contesto, le notizie positive provengono dai costi dell’energia e delle materie prime, rientrati dai picchi sperimentati lo scorso anno”.

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L’industria manifatturiera – Nel secondo trimestre la produzione industriale delle imprese manifatturiere bresciane diminuisce dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, si tratta del primo valore negativo da fine 2020 ovvero il periodo in cui le imprese facevano fronte alle criticità causate dalla pandemia da Covid-19. La dinamica congiunturale della produzione, al netto degli effetti stagionali, resta stabile (0,0%). Il numero indice si assesta 128,1 oltre 14 punti sopra i valori pre-pandemici, a conferma della robustezza della fase di crescita da poco conclusa.

Il risultato bresciano è leggermente inferiore a quello lombardo: a livello regionale la produzione industriale è rimasta stabile rispetto al primo trimestre, mentre nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno è aumentato dello 0,5%.

In rallentamento la produzione della Meccanica (-1,9% su base tendenziale), della Siderurgia (-5,6%), dei Minerali non metalliferi (-4,8%) della Carta- Stampa (-9%) e della Gomma-plastica (-7,9%).

Tra i settori industriali, chiude con risultati positivi, rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, il comparto dei mezzi di trasporto.

Il fatturato riporta una variazione negativa (-0,5% tendenziale; -1,4% congiunturale) dopo un lungo periodo di crescita sostenuto dal forte aumento dei prezzi. L’allentamento delle tensioni sui prezzi è confermato dai risultati del trimestre: i prezzi dei prodotti finiti, infatti, aumentano appena dello 0,9% (su base congiunturale) proseguendo il percorso di rallentamento dopo il picco segnato nel primo semestre del 2022. Anche la dinamica dei prezzi delle materie prime si conferma positiva ma su livelli più contenuti (+1,0%) rispetto ai valori massimi raggiunti lo scorso anno.

Segnali di difficoltà arrivano sul fronte della domanda sia domestica che estera. Gli ordini provenienti dall’Italia segnano una battuta d’arresto ( -1,1% su base congiunturale; – 2,2% su base tendenziale).

Gli ordinativi provenienti dai mercati esteri diminuiscono dell’1,5% sul primo trimestre e dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si tratta del primo valore negativo dopo dieci trimestri di crescita che sconta il rallentamento del commercio mondiale e della manifattura tedesca primo partner commerciale delle industrie bresciane.

Positiva la dinamica dell’occupazione che al di là delle oscillazioni legate agli effetti stagionali conferma la tendenza di fondo già evidenziata nel biennio 2021-2022. In aumento la quota di imprese che dichiara di avere utilizzato la CIG che passa dal 6,5% del trimestre scorso all’11,6% del periodo osservato.

Le aspettative delle imprese industriali bresciane per il terzo trimestre dell’anno, al dì là delle chiusure estive degli stabilimenti, riflettono l’attuale clima di incertezza: le previsioni per il prossimo futuro vedono una prevalenza di attese di diminuzione per tutte le variabili (-8,4 per produzione; -4,8 per domanda estera; -16,1 per domanda interna) a esclusione dell’occupazione dove prevalgono le attese di stabilità.

Le preoccupazioni degli industriali bresciani riguardano il rallentamento del commercio mondiale, la recessione tedesca che assorbe il 20% delle esportazioni bresciane, l’aumento dei tassi d’interesse che incidono sugli investimenti e l’inflazione galoppante che pesa sul potere d’acquisto dei consumatori e sulle vendite dei beni di consumo.

Artigianato manifatturiero – L’artigianato manifatturiero bresciano prosegue anche nel secondo trimestre con una dinamica migliore dell’industria ma il ritmo di crescita continua nel percorso discendente già evidenziato nei trimestri scorsi. La produzione artigiana cresce su base annua dello 0,6% mentre rispetto al primo trimestre diminuisce dello 0,2% portando il numero indice al 108,6, valore che comunque si colloca sopra i livelli pre-pandemici di oltre 10 punti.

I segnali di rallentamento nella produzione artigiana sono percepiti anche a livello lombardo dove i livelli produttivi nell’ultimo trimestre non sono cresciuti (+0,0% quella congiunturale; +1,1% la variazione tendenziale).

Sul fronte settoriale, chiudono con risultati positivi, rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, il comparto Alimentare (+10,6%), la Carta-Stampa (+5,6%) e la Gomma-Plastica (+3,6%).

In rallentamento la produzione della Siderurgia (-1,7%), dell’Abbigliamento (-4,4%) e del Tessile (-14,6%), mentre resta stabile per la meccanica (+0,07%).

I prezzi di materie prime (+3,9% congiunturale) e prodotti finiti (+3,2%) mostrano un incremento ancora importanti e più marcati rispetto al comparto industriale, ma anche per l’artigianato è evidente un fenomeno di rientro dei tassi di crescita.

Benché i prezzi dei listini siano ancora in crescita la dinamica del fatturato arretra leggermente (-0,2% congiunturale), nel contempo gli ordinativi domestici si contraggono (-1,8% tendenziale) per la prima volta dopo da fine 2020. Diminuisce anche la domanda estera (-0,7%) che comunque non rappresenta una destinazione marginale per gli artigiani (la quota estera rappresenta il 7% del fatturato totale).

Sul fronte occupazionale il trimestre in esame riporta una variazione, al netto degli effetti stagionali, leggermente positiva (+0,6%) confermando la lieve tendenza alla crescita già registrata nel 2022. La percentuale di imprese che dichiara di aver fatto ricorso alla Cassa Integrazione è in aumento dal 4,3% del primo trimestre al 6% attuale.

Il raffreddamento della dinamica produttiva unitamente al calo degli ordini interni, che rappresentano la principale destinazione, hanno deteriorato il clima di fiducia degli imprenditori artigiani. Le previsioni per il terzo trimestre sono pessimistiche per produzione e domanda interna. Meno negative le attese sui mercati esteri e sull’occupazione.

Il commercio al dettaglioL’andamento del fatturato delle imprese bresciane del commercio al dettaglio evidenzia una tendenza ancora positiva ma in forte rallentamento: la variazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno è stata pari a +0,4%, mentre nel confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno la crescita è stata pari a +0,6 (a fronte dell’incremento del 6,5% del secondo trimestre del 2022). Sebbene contenuto l’incremento ha consentito al numero indice del fatturato di attestarsi a quota 105,6, circa diciassette punti sopra i livelli medi del 2019.

Nel confronto regionale la dinamica bresciana è stata peggiore di quella osservata in Lombardia (+2,6% la variazione tendenziale regionale e +0,5% quella congiunturale).

Il forte rallentamento del fatturato è stato attenuato da un nuovo aumento dei prezzi dei listini che nel trimestre osservato crescono su base congiunturale del 3,7% pressoché in linea con il trimestre scorso. Le dinamiche inflattive che stentano a rientrare, evidentemente, impattano sulla domanda dei consumatori compromettendo la crescita del settore.

Il rallentamento è maggiormente evidente nel comparto non specializzato (ambito nel quale rientra la grande distribuzione) che riporta una flessione del volume d’affari, su base annua, dello 0,4%. Mentre incrementi importanti del volume d’affari si registrano nel comparto alimentare (+5,6%), la cui domanda, nonostante il calo del potere d’acquisto dei consumatori, stenta a essere ridotta.

L’occupazione delle imprese del commercio al dettaglio, dopo il rallentamento che aveva caratterizzato la seconda metà del 2022 e lo stallo dei primi tre mesi dell’anno chiude il trimestre con una variazione del numero di addetti tra inizio e fine trimestre, al netto degli effetti stagionali, pari a +0,2%.

La frenata del trimestre osservato preoccupa gli imprenditori del commercio al dettaglio che esprimono un importante peggioramento delle aspettative per il prossimo trimestre: i saldi tra attese di crescita e diminuzione per quanto riguarda il fatturato svoltano in territorio negativo (-2,5); rimangono positivi ma in ridimensionamento le attese sull’occupazione (1,9 vs 6,1 del trimestre scorso). Si confermano negative le previsioni sugli ordini ai fornitori (-3,8).

Servizi – Il fatturato delle imprese dei servizi, dopo il rallentamento del trimestre scorso, chiude con risultati negativi: la variazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno è stata pari a – 0,7%, mentre su base annua il calo è stato più intenso (-1,0%). Si tratta di una dinamica peggiore di quella osservata in Lombardia (+4,6% la variazione tendenziale regionale).

L’andamento del fatturato resta condizionato dall’aumento dei prezzi dei listini che nel trimestre osservato mostra una decelerazione (+1,5% su base trimestrale dopo il +2,7% dei primi tre mesi dell’anno) favoriti dall’allentamento delle tensioni sul fronte dei costi.

Tra i comparti segnano un nuovo aumento del fatturato i servizi alla persona (+4,7%) e i servizi alle imprese (+0,7%). In calo il fatturato, su base annua, del commercio all’ingrosso e delle attività di alloggio e ristorazione.

Il dato occupazionale al netto degli effetti stagionali si conferma positivo (+0,5% su base congiunturale) ma in decelerazione rispetto alla dinamica dei trimestri scorsi.

I risultati negativi del trimestre si traducono in un importante deterioramento del clima di fiducia degli imprenditori dei servizi bresciani: le previsioni sul volume d’affari e sull’occupazione per il terzo trimestre dell’anno, sebbene positive, evidenziano un netto peggioramento.

I dati presentati derivano dall’indagine congiunturale realizzata da Unioncamere Lombardia ed elaborati dal Servizio Studi della Camera di Commercio.

Il campione industria comprende imprese con più di 10 addetti, mentre i campioni artigianato, commercio e servizi comprendono imprese con più di 3 addetti.

Nel secondo trimestre 2023 per l’indagine congiunturale sono state realizzate 841 interviste, così distribuite per settore:

Tab. 1. Campione indagine congiunturale 2° Trimestre 2023

Provincia di Brescia

Comparto Campione
INDUSTRIA277
ARTIGIANATO200
COMMERCIO158
SERVIZI206
TOTALE841

Il campione industria comprende aziende con più di 10 addetti, mentre il campione dell’artigianato, dei servizi e del commercio comprende imprese con più di 3 addetti.

Le informazioni ottenute dall’indagine sono disaggregabili per settore di attività economica in:

  • 13 settori (Siderurgia, Minerali non metalliferi, Chimica, Meccanica, Mezzi di trasporto, Alimentare, Tessile, Pelli calzature, Abbigliamento, Legno mobilio, Carta editoria, Gomma plastica e Varie) per l’industria e l’artigianato manifatturiero;
  • 4 settori(commercio all’ingrosso, alberghi e ristoranti, servizi alle persone e servizi alle imprese) per i servizi;
  • 3 settori di attività economica (specializzato alimentare, specializzato non alimentare, non specializzato) per il commercio al dettaglio.

Terziario, clima di fiducia resta buono ma crescono i timori

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Nel 2° trimestre del 2023, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 119, livello decisamente più alto rispetto allo stesso periodo del 2022 (109), ma allo stesso tempo registra un ridimensionamento rispetto alla rilevazione del trimestre precedente (125), quando l’indice, dopo alcuni mesi di relativa debolezza, era di fatto ritornato sui livelli di fine 2021. 

A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 2° trimestre 2023.

La dinamica rilevata tra aprile e giugno si inserisce in un contesto di relativo raffreddamento per il settore dei servizi a livello nazionale: sebbene l’indice PMI riferito all’andamento del comparto abbia registrato per il sesto mese consecutivo una dinamica in espansione, allo stesso tempo il ritmo di crescita del settore è rallentato per il secondo mese consecutivo posizionandosi su 52,2. I timori di una possibile recessione stanno sempre più pesando nel terziario italiano, nei prossimi mesi questo valore potrebbe continuare a diminuire a causa anche dei tassi d’interesse sempre più alti.

Tornando al quadro locale, il settore ha subito della flessione dell’industria manifatturiera, suo tradizionale cliente, che ha registrato nel secondo trimestre una contrazione, andando così a interrompere la striscia positiva iniziata nel 2021 (-0,4% tendenziale).

“Un terzo trimestre in crescita, in controtendenza rispetto a un rallentamento generale dell’economia, sta a indicare un settore in buona salute – commenta Fabrizio Senici, presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –. Il dato positivo del comparto consulenziale poi segna un cambio di passo nell’approccio del mondo industriale verso i servizi più strategici. Per quanto riguarda più strettamente il nostro settore, voglio ricordare che il 23 novembre ci sarà un’importante convention, inserita tra le tappe del roadshow SetteOttavi, che vedrà protagoniste le imprese di servizi associate e non a Confindustria Brescia, nel quale verrà ufficializzata la nascita del nuovo settore digitale, scorporato dall’attuale settore Terziario.”

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

il fatturato è aumentato per il 52% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 40% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +28% e a +24%);
i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +16%); numero che però deve essere letto anche considerando che per l’80% delle aziende rispondenti i prezzi delle proprie prestazioni sono rimasti stabili.
Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

il fatturato è atteso in crescita dal 38% degli intervistati, con un saldo positivo del 30% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
i saldi riferiti al portafoglio ordini (+32%) e all’occupazione (+22%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+8%), in frenata rispetto ai dati di consuntivo: elemento che suggerirebbe un certo allineamento con lo scenario nazionale di un prospettico rallentamento.
Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono caratterizzate da un lieve pessimismo, il significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici non basta a compensare le crescenti preoccupazioni sull’innalzamento dei tassi d’interesse che rischiano di impattare sempre di più su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 16% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 64% che prevede stazionarietà e del 20% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 2° trimestre 2023, si attesta a 138, contro 132 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 57% delle imprese, con un saldo positivo del 47% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +42% e a +24%); I prezzi dei servizi offerti si caratterizzano principalmente per una certa stazionarietà (per l’86% dei rispondenti i prezzi non sono variati). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 52% degli intervistati, con un saldo positivo del 47%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+62%) e all’occupazione (+24%) indicano uno scenario di possibile accelerazione dell’attività; allo stesso tempo i prezzi dei servizi offerti rimango completamente invariati (per il 95% dei rispondenti). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: il 29% prevede un aumento, a fronte del 52% che indica stazionarietà e del rimanente 19% che invece ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 2° trimestre 2023, si attesta a 100, in flessione rispetto a quanto rilevato fra gennaio e marzo 2022 (112). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 47% delle imprese, con un saldo positivo del +29% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +12% e a +29%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +12%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 29% degli intervistati, con un saldo del +11%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +6% e a +17%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in lieve aumento (+6%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano moderatamente negative: solo il 6% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 70% prevede stazionarietà e il 24% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 2° trimestre 2023, si attesta a 123, in crescita rispetto al periodo precedente (115). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 60% delle imprese, con un saldo del +50%; gli ordini evidenziano un incremento (saldo netto pari a +40%), anche l’occupazione e i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione rialzista (rispettivamente +20% e +30%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 20% degli intervistati, con un saldo positivo dello stesso ammontare; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +30% e a +10%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 10%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana si caratterizzano da una certa freddezza: il 10% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte dell’80% che prevede stazionarietà e del 10% che invece propende per una flessione.

Assicurazioni, in un anno aumento del 20% a Brescia

in Economia/Servizi/Tendenze by

Ancora brutte notizie per gli automobilisti bresciani; il rincaro dell’Rc Auto iniziato quasi un anno e mezzo fa non stenta a rallentare tanto è vero che, come evidenziato dall’Osservatorio di Facile punto it, in appena 12 mesi il premio medio pagato in provincia di Brescia per assicurare un veicolo a quattro ruote è cresciuto del 20,4% arrivando, ad aprile 2023, a 407,60 euro. L’incremento è tra i più alti registrati nella regione.

L’aumento delle tariffe medie rilevato nell’ultimo annoè stato registrato, seppur in misura differente, in tutte le province lombarde: a segnare l’incremento più consistente sono, a pari merito, Varese e Bergamo, aree dove lo scorso mese i valori medi sono saliti del 20,6% rispetto ad aprile 2022, raggiungendo, rispettivamente, i 400,77 euro e 391,20 euro, seguite da Brescia (+20,4%, 407,60 euro) e Milano (+20,3%, 420,64 euro). Rincari inferiori alla media regionale per Monza e Brianza (+18,6%, 405,20 euro), Como (+18,2%, 405,54 euro), Pavia (+17,5%, 433,86 euro), Sondrio (+17,2%, 358,84 euro), Mantova (+15,7%, 392,60 euro) e Cremona (+15,6%, 401,61 euro). Chiudono la graduatoria lombarda Lodi (+12,2%, 405,37 euro)e Lecco (+11,3%, 353,93 euro).

In valori assoluti, sempre ad aprile 2023, Pavia è risultata essere la provincia più cara della regione, Lecco la più economica.

Brescia, nel 1° trimestre 2023 cresce la fiducia delle imprese attive nei servizi

in Economia/Servizi/Tendenze/Uncategorized by

Nel 1° trimestre del 2023, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 125, evidenziando una forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (108) e, al contempo, mostrando una sostanziale stabilizzazione rispetto alla rilevazione precedente (124), quando l’indice, dopo alcuni mesi di relativa debolezza, era di fatto ritornato sui livelli di fine 2021.

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 1° trimestre 2023.

La dinamica rilevata nei primi tre mesi dell’anno si inserisce in un contesto positivo per il settore dei servizi a livello nazionale: infatti, l’indice PMI riferito al comparto si è mantenuto per tutto il periodo considerato in area espansiva, evidenziando addirittura una significativa accelerazione nel mese di marzo (55,7, da 51,6 di febbraio). Tornando al quadro locale, il settore ha beneficiato della buona performance da parte dell’industria manifatturiera, suo tradizionale cliente, e della vivacità del settore ricettivo, favorita, in particolare, dall’afflusso di turisti per “Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”.

“Il settore Terziario conferma di avere un buono stato di salute nel 1° trimestre 2023 – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –, aspetto che ci consente di guardare con ottimismo alle prossime sfide che ci attendono, non ultima quella sulla sostenibilità, da cui il settore non può escludersi. Anche di questo, lo anticipo, parleremo alla convention del nostro settore che si svolgerà il prossimo 23 novembre, inserita nel roadshow SetteOttavi di Confindustria Brescia”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

  • il fatturato è aumentato per il 46% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 35% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +26% e a +24%);
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +31%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici rilevata per buona parte del 2022 si sia poi propagata in altri ambiti dell’economia reale e fatichi a ridimensionarsi.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

  • il fatturato è atteso in crescita dal 35% degli intervistati, con un saldo positivo del 26% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (+36%) e all’occupazione (+26%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
  • i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+17%), sebbene in frenata rispetto ai dati di consuntivo: ciò suggerirebbe che la fase rialzista recentemente riscontrata potrebbe esaurirsi nel prossimo futuro.

Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono moderatamente positive, grazie al significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici, che favorirebbe un parziale riassorbimento dell’inflazione dei prezzi al consumo, a fronte del nuovo inasprimento delle condizioni di offerta di credito, che verosimilmente impatteranno su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 20% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 72% che prevede stazionarietà e dell’8% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 132, contro 122 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 54% delle imprese, con un saldo positivo del 46% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +33% e a +33%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +38%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 50% degli intervistati, con un saldo positivo del 46%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+46%) e all’occupazione (+25%) indicano uno scenario di possibile accelerazione dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+21%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: il 21% prevede un aumento, a fronte del 75% che indica stazionarietà e del rimanente 4% che invece ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 112, in flessione rispetto a quanto rilevato tra ottobre e dicembre 2022 (129). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 38% delle imprese, con un saldo positivo del 32% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +6% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +19%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 19% degli intervistati, con un saldo nullo; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +12% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 7%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso favorevoli: il 25% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 69% prevede stazionarietà e il rimanente 6% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 115, in discesa rispetto al periodo precedente (128). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 27% delle imprese, con un saldo nullo; gli ordini evidenziano un incremento (saldo netto pari a +18), mentre l’occupazione si caratterizza per una discesa (-9%); i prezzi dei servizi offerti mostrano un’evoluzione rialzista (+36%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 18% degli intervistati, con un saldo positivo del 9%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +36% e a +9%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 18%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano moderatamente negative: il 9% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte del 73% che prevede stazionarietà e del 18% che invece propende per una flessione.

Castegnato, Nocivelli vince una gara da 22,6 milioni di euro

in Città e Hinterland/Economia/Servizi/Zone by

Castegnato (Brescia), 15 dicembre 2022. Nuova importante aggiudicazione in R.T.I. (Raggruppamento temporaneo di imprese) per Nocivelli A.B.P S.p.A. (Euronext Growth Milan – ABP IT0005439861), ESCo Company specializzata nella realizzazione di impianti tecnologici e nei servizi di facility management, leader di settore a livello nazionale nelle operazioni di Partenariato Pubblico Privato per la realizzazione di strutture sanitarie e ospedaliere. 

Al Gruppo di Castagneto (Brescia) sono stati affidati i “Lotti 1 e 2” (di seguito i dettagli tecnici della gara) nell’ambito della gara a procedura aperta indetta da Consip per i servizi di Facility Management legati al patrimonio immobiliare delle Pubbliche Amministrazioni, università pubbliche, enti e istituti di ricerca, situati in Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, territori obiettivo della strategia di crescita e espansione della società. Un risultato che conferma Nocivelli A.B.P. player di riferimento per aziende private e soprattutto pubblica amministrazione, che si confrontano oggi con la crisi energetica, il rincaro dei prezzi e l’incertezza economica globale e che intendono sfruttare le opportunità messe in campo dal PNRR.

I dettagli dell’aggiudicazione – il Lotto 1, aggiudicato in R.T.I con Facility S.r.l. e Lacerenza Multiservice S.r.l. (unitamente all’altro RTI aggiudicatario avente Mandataria GETEC Italia Srl), per un valore di 12,6 milioni di Euro, riguarda patrimoni immobiliari situati nei territori comunali delle Province di Aosta, Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. Il Lotto 2, aggiudicato in R.T.I. con Facility S.r.l. e Lacerenza Multiservice S.r.l. (unitamente all’altro RTI aggiudicatario avente Mandataria con C.I.C.L.A.T.soc. Coop), per un valore di 10 milioni di euro, riguarda patrimoni immobiliari situati in provincia di Alessandria, Asti e Cuneo, nella città metropolitana di Genova e nei territori comunali della Liguria.  Il valore complessivo dei due lotti è di Euro 22,6 milioni di euro in 36 mesi. L’importo complessivo dell’aggiudicazione saturabile in capo a Nocivelli A.B.P. potrà arrivare fino al 70%. L’importo, (che si somma all’aggiudicazione Consip avvenuta in data 20 ottobre, per un valore pari a 14,4 milioni di euro, saturabile al 70%) si va ad aggiungere a un backlog già dichiarato di 600 milioni di euro al 2031. 

I servizi di Facility Management riguarderanno la gestione degli edifici, la manutenzione degli impianti, l’igiene ambientale e i servizi operativi. 

Bruno Nocivelli, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Nocivelli A.B.P. ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di questa aggiudicazione che segue quella dello scorso ottobre sempre con Consip.  Si tratta di gare molto importanti che ci permettono di essere presenti nel territorio nazionale in maniera ancora più capillare. Le ESCo Company rappresentano sempre più un partner strategico per far fronte alla crisi energetica, in un contesto macroeconomico globale quanto mai variabile. Questo vale per le aziende private ma soprattutto per le realtà pubbliche con cui noi ci confrontiamo e che intendono sfruttare le opportunità messe in campo dal PNRR. Ci stiamo affermando come player di riferimento di settore, riuscendo ad accedere a commesse e lavori sempre più significativi, con ampi spazi di crescita, ottenendo contratti vantaggiosi e mantenendo inalterata la redditività”. 

CimiteroSmart®: grazie a un’azienda bresciana i servizi cimiteriali diventano a portata di Comune e di cittadino

in Aziende/Economia/Servizi by

La “rivoluzione” è già realtà in alcuni Comuni del lago di Garda, come Soiano del lago e Manerba. Ma sono numerose le amministrazioni locali – non solo della leonessa – che anche nella recente edizione di MemoriaExpo2022, tenutasi a settembre al BrixiaForum, hanno chiesto informazioni su CimiteroSmart®: innovativo progetto “Made in Brescia” che promette di semplificare la gestione cimiteriale, sia per le realtà pubbliche sia per coloro che frequentano un camposanto per far visita al caro-estinto.

COSA E’ CIMITEROSMART®

CimiteroSmart® è un progetto sviluppato dall’azienda Systemtec Srl di Villanuova sul Clisi in collaborazione con una realtà specializzata in servizi cimiteriali. Il motore del progetto è un sofftware web-based (che non necessita, dunque, di installazione sui computer) estremamente semplice e intuitivo da utilizzare, che consente di gestire in maniera ottimale i servizi cimiteriali e le lampade votive.

Il servizio si rivolge principalmente alle amministrazioni comunali e alle aziende multiservizio che operano nel settore, rendendo le informazioni immediatamente disponibili e consentendo di visualizzarle attraverso un’interfaccia grafica che semplifica la ricerca di informazioni da parte degli operatori. Ma altrettanto significativi sono i benefici per gli utenti.

Al software – ed è questa una delle novità più importanti – si abbinano infatti totem touch screen da posizionare nei cimiteri, che consentono ai frequentatori di cercare il nominativo del defunto e la sua posizione all’interno della struttura, visualizzando anche il percorso per raggiungerla velocemente (il servizio ai gestori include la rielaborazione delle mappe per adattarle al sistema). Ma non solo. I totem, infatti, visualizzano anche gli ultimi necrologi del Comune e consentono ai Comuni di pubblicare, senza costi aggiuntivi, avvisi in tempo reale per gli utenti (orari apertura e chiusura, sante messe, estumulazioni cimiteriali, avvisi relativi al Covid etc.), aggiornandoli da un qualsiasi computer o cellulare.

Il servizio che Systemtec mette a disposizione dei Comuni in ambito cimiteriale non si ferma a CimiteroSmart®. L’azienda, infatti, è in grado anche di realizzare il censimento degli impianti (finalizzato alla rilevazione precisa della situazione in cimitero e alla raccolta dei dati) e la topografica 3D delle strutture cimiteriali attraverso sistemi all’avanguardia  (come laser scanner statici, droni e sistemi di fotogrammetria digitale), producendo disegni Cad e immagini a tre dimensioni delle strutture. Inoltre, attraverso la propria struttura, Systemtec offre agli enti pubblici un servizio di consulenza gratuita, finalizzato all’individuazione di bandi (regionali, statali o europe) che consentano il finanziamento parziale o integrale delle spese sostenute.

COSA E’ SYSTEMTEC

Systemtec è un’azienda che vanta un’esperienza quasi venticinquennale nel settore dei servizi informatici e dà lavoro a sette dipendenti, in prevalenza programmatori. E’ nata come impresa informatica “tradizionale” nel 1998, su iniziativa di Simone Raggi, e una manciata di anni fa – su impulso di alcuni clienti – ha allargato il proprio ambito d’azione al cosiddetto digital signage (la segnaletica digitale), dando vita alla divisione Totem.

Negli anni Systemtec ha conquistato la fiducia di molti enti pubblici, collaborando con diverse amministrazioni bresciane (Anfo, Bagolino, Barghe, Bedizzole, Bione, Botticino, Gardone Riviera, Gargnano, Gavardo, Idro, Limone, Manerba, Mazzano, Mura, Nuvolento, Nuvolera, Odolo, Paitone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Polpenazze, Preseglie, Provaglio Valsabbia, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Salò, San Felice, Serle, Tignale, Tremosine, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Vestone, Villanuova, Vobarno, Comunità del Garda e della Valsabbia) e di altre province (Asola, Canneto sull’Oglio, Castel Goffredo, Cavriana, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Guidizzolo, Meda, Ponti sul Mincio, Rodigo).

PER CONTATTI E INFORMAZIONI

Systemtec S.r.l.

Via Carpen, 39 25089 Villanuova s/Clisi (BS) c/o Pianeta Casa Villanuova

Telefono: +39.0365.373807 – E-mail: info@systemtec.it

Promotica, semestrale ok: raddoppia il fatturato, Ebitda a 2,8 milioni

in Bilanci/Economia/Servizi by

Promotica S.p.A. (EGM: PMT) – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy quotata su Euronext Growth Milan – riunitosi nella tarda serata di ieri sotto la presidenza del Dott. Diego Toscani, ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2022, redatta secondo i principi contabili italiani e sottoposta volontariamente a revisione contabile limitata. Di seguito i principali indicatori:

  • RICAVI pari a € 45,2 milioni, in crescita di circa il 93,3%, rispetto a € 23,4 milioni del primo semestre 2021;
  • EBITDA pari a € 2,8 milioni rispetto a € 3,2 milioni del primo semestre 2021; 
  • EBIT pari a € 2,2 milioni, rispetto a € 2,0 milioni del primo semestre 2021, in crescita dell’8,2%;
  • Risultato netto positivo per € 1,3 milioni in linea con il primo semestre 2021;
  • Indebitamento Finanziario netto passivo (debito) per € 24,5 milioni rispetto a € 12,4 milioni registrato al 31 dicembre 2021.

Diego Toscani, Amministratore Delegato di Promotica, ha commentato: “Siamo soddisfatti dei risultati del primo semestre che registrano quasi un raddoppio dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche grazie alle acquisizioni finalizzate nel corso dell’esercizio 2021 e nel semestre appena concluso. Tuttavia, la marginalità oggi risente ancora dell’incremento generalizzato di tutte le maggiori voci di costo come le materie prime, i trasporti e l’energia. Solo marginalmente è stato possibile traslare queste voci di costo sul cliente finale per via della velocità di incremento dei prezzi nel corso del periodo, infatti, le misure correttive messe in atto non fanno in tempo ad avere efficacia perché vengono raggiunte e superate dalla corsa dei rincari. Nonostante le difficoltà legate a fattori esogeni, abbiamo avuto grande soddisfazione dall’aggiudicazione del ruolo di General Contractor unico per l’ideazione e gestione del catalogo premi nazionale 2022 di Selex Gruppo Commerciale a cui si aggiunge la nuova campagna nazionale realizzata a febbraio per Coop Italia e il lancio, a luglio, di due nuove campagne sempre per le insegne del Gruppo Coop. Sul fronte del prodotto siamo felici della ripresa del lavoro di creazione di nuovi servizi basati su esperienze di qualità da proporre alla clientela come sistema premiante alternativo al premio fisico, legate ad alcune grandi passioni come il cibo, il vino, i viaggi, l’automotive e la nautica, settori che purtroppo la crisi COVID-19 aveva azzerato. L’obiettivo è di continuare anche nel secondo semestre del 2022 l’incremento della value proposition attraverso l’offerta alla clientela di una gamma di servizi evoluti, senza dimenticare gli strumenti finalizzati alla migliore conoscenza dei clienti e dei loro comportamenti. Promotica oggi ha rafforzato la sua posizione di mercato grazie alle tre operazioni straordinarie che rappresentano eventi centrali nella storia di sviluppo dell’azienda. In particolare, mi riferisco all’acquisizione di Grani & Partners che ha rafforzato la posizione di Promotica rendendola azienda leader nel settore kids in Italia e all’estero, e l’integrazione del ramo d’azienda Incentive e Loyalty di Giglio Group, che ha accelerato la nostra presenza nel mercato sempre più in espansione della fidelizzazione digitale. A questo si aggiunge l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Mercati, azienda italiana operante nel settore della produzione ed importazione di articoli per la casa, la persona ed il tempo libero. L’accordo per tale operazione è stato definito nel mese di giugno, e realizzato a settembre, pertanto l’effetto sul business sarà visibile negli ultimi mesi dell’anno. Alla luce delle operazioni messe a punto e delle numerose iniziative che verranno introdotte nei prossimi mesi, riteniamo che sussistano tutti gli elementi per procedere in coerenza con la strategia aziendale”.

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