Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Dicembre 2020

Indagine Confartigianato: un’impresa su cinque rischia di non sopravvivere al 2021

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

Una stima diffusa da Confartigianato preoccupa il comparto economico della nostra provincia: un’impresa su 5 (il 21%) è soggetta a rischi operativi e avrà difficoltà nel proseguire l’attività nei prossimi mesi. Nella sola provincia di Brescia potrebbe voler dire 7mila imprese artigiane (su 33.442 totali) a rischio. «Nonostante le aspettative delle imprese, soprattutto quelle micro e piccole siano in miglioramento, come emerso dalla più recente indagine realizzata da Confartigianato Imprese Brescia su un panel di imprenditori associati, l’ultima nota dell’anno della nostra organizzazione, a livello nazionale, conferma i dubbi riempiendo il cielo di ombre minacciose sul futuro di molte, troppe attività» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «Si tratta di rischi perlopiù legati ad una generale debolezza finanziaria, a una crisi di liquidità senza precedenti, al calo del fatturato e all’aumento del ricorso al debito bancario che insieme possono mettere in difficoltà la sostenibilità e la prosecuzione per molte attività, in vista del prossimo decisivo anno, quando dovremo fare i conti con il ritorno alla normalità. Una fase che ha richiesto interventi di sostegno mediante moratorie sui prestiti e garanzie pubbliche che dovrà dunque protrarsi almeno sino a giugno 2021 e, comunque, finché non si sarà conclusa l’attuale fase critica evidentemente vissuta in “stand by” dalle imprese e cristallizzata per via degli aiuti e degli ammortizzatori sociali messi in campo dal governo. Non possiamo permetterci di perdere tante imprese, dopo tanti sforzi. Sarebbe drammatico per l’intero tessuto sociale di tutto il territorio» conclude il presidente Massetti».

Confindustria Brescia: ecco il bilancio sociale 2019

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

CONFINDUSTRIA BRESCIA: PUBBLICATO IL BILANCIO SOCIALE 2019

  • Il documento, realizzato con il contributo di Deloitte, è stato realizzato con l’obiettivo di intraprendere un percorso di rendicontazione di sostenibilità.

Brescia, 29 dicembre 2020 – È stato pubblicato in questi giorni il Bilancio di sostenibilità 2019 di Confindustria Brescia, documento realizzato con il contributo di Deloitte secondo gli standard internazionali del GRI (Global Reporting Initiative), con l’obiettivo di intraprendere un percorso di rendicontazione di sostenibilità

La scelta è stata motivata dalla piena consapevolezza che oggi è doveroso dare evidenza agli stakeholder degli obiettivi raggiunti e, soprattutto, degli impegni futuri che si intendono perseguire per migliorare la performance associativa in termini di sostenibilità e di impatti generati.

L’associazione non si è limitata ad analizzare e sistematizzare quanto fatto nel 2019, ma ha deciso, in seguito alla situazione di particolare gravità e complessità venutasi a creare quest’anno, di prolungare la rendicontazione ai primi otto mesi del 2020. Ora, l’obiettivo è quello di mettere a punto il Bilancio di sostenibilità 2020 nel primo trimestre dell’anno che sta per iniziare.

Dal punto di vista dei contenuti, il Bilancio si divide in cinque parti: la prima riguarda il profilo organizzativo di Confindustria Brescia, con la storia dell’Associazione, una delle più antiche in Italia, l’identità e la mission, il Codice Etico (l’insieme dei valori, dei princìpi e degli impegni che orientano e guidano le attività del Sistema Confindustria) e la struttura di governance.

Segue la parte sulla gestione della sostenibilità, con l’identificazione degli stakeholder rilevanti (imprese associate, istituzioni, amministrazioni ed enti, parti sociali) e la definizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, nell’ambito di quelli adottati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In particolare, Confindustria Brescia si pone la finalità di sensibilizzare e incentivare le aziende, entro il 2030, a riconsiderare e ristrutturare i propri business model anche rispetto ai rischi ambientali e sociali e, conseguentemente, applicare strategie orientate alla transizione verso uno sviluppo aziendale più sostenibile.

Nella sezione sulla Responsabilità economica e di governance, dopo la presentazione del valore economico direttamente generato e distribuito dall’Associazione agli stakeholder (pari a circa 10 milioni di euro, di cui il 7,3% destinato a contributi e erogazioni liberali a beneficio della comunità e il 2,5% alle imposte, quindi al territorio), sono riportate le principali iniziative implementate al fine dello sviluppo delle imprese rispetto ai temi di accesso al credito e finanza agevolata, fiscalità, sensibilizzazione alla culturad’impresa e all’internazionalizzazione, nonché innovazione, rapporti con istituzioni, amministrazioni ed enti e attività di comunicazione verso gli stakeholder.

Nella quarta parte del Bilancio, quella sulla Responsabilità sociale viene sottolineato come la valorizzazione del personale interno dal punto di vista professionale e motivazionale rappresenti uno dei principali driver per il raggiungimento degli obiettivi associativi, insieme alla promozione della diversità e delle pari opportunità, alla promozione del benessere dei lavoratori, alla salute e sicurezza degli stessi, alla gestione, sviluppo e formazione dei talenti, ai rapporti con le scuole e le Università.

La parte finale del volume è dedicata alla Responsabilità ambientale, che rappresenta un punto focale nella definizione strategica delle attività associative.

Commercio, 106 domande per il secondo bando Duc di Brescia

in Commercio/Economia by
Moda, foto da Pixabay

Sono 106 le domande di contributo presentate per il secondo bando Duc Brescia per il consolidamento del distretto commerciale cittadino. Tra queste sono risultate ammissibili e finanziabili 65 domande presentate da nuovi beneficiari e 19 domande presentate da soggetti già beneficiari del contributo approvato con riferimento al primo bando. Otto domande (anche queste presentate da soggetti già beneficiari di contributo approvato con riferimento al primo bando) sono risultate ammissibili, in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando, ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria del bando mentre 14 domande sono risultate non ammissibili.  le risorse stanziate  ammontano a 140mila euro (spesa corrente per costi di gestione – fonte di  finanziamento  Comune di Brescia). Il bando è ora esaurito.

I contributi, a fondo perduto, serviranno a coprire il 50% della spesa corrente sostenuta al netto di Iva con riferimento alle spese per studi ed analisi funzionali al consolidamento dell’attività; materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci; per i canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.; spese per l’acquisizione di servizi di vendita online e consegna a domicilio; servizi per la pulizia e la sanificazione dei locali e delle merci; spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori; spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dai D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi dei D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del d.p.c.m. 1 marzo 2020).

QUADRO GENERALE DEI PROGETTI DI SOSTEGNO DEL DUC BRESCIA

PROGETTI DI SOSTEGNO DEL DUC BRESCIA

(DISTRETTO DEL COMMERCIO)

A seguito dell’approvazione da parte della Giunta comunale (deliberazione 453 del 23 settembre 2020) del piano strategico Città nuova. Brescia dinamica è stato avviato il progetto di ricostruzione e consolidamento del DUC Brescia, il distretto commerciale cittadino che si inserisce nel cuore del centro storico ed è costituito dall’insieme delle imprese locali del commercio, dell’artigianato e della ristorazione che operano al suo interno.

Il piano strategico su indicato è suddiviso in due diverse sezioni dedicate al sostengo e al rilancio del Duc Brescia:

– progetti per la ricostruzione e il consolidamento del Duc Brescia;

– progetti per il rilancio e la crescita della competitività futura del Duc Brescia.

Nella prima sezione progettuale, la cui realizzazione è prevista entro il 31 dicembre 2020, sono inseriti i Bandi per il riconoscimento di contributi a fondo perduto a favore delle imprese del distretto di cui si presentano gli esiti, e più precisamente:

BANDO DUC BRESCIA PER LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA

DEL DISTRETTO COMMERCIALE CITTADINO

FONTE DI FINANZIAMENTO

Contributo riconosciuto da Regione Lombardia con Decreto della Direzione Generale Sviluppo Economico n.7344 in data 23.6.2020 avente ad oggetto “Approvazione degli esiti istruttori delle domande di premialità a valere sul bando “Distretti del Commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”.

ATTI AMMINISTRATIVI

– deliberazione G.C. n. 429 in data 10.9.2020  avente ad oggetto “Approvazione criteri per emanazione del bando per la promozione del DUC Brescia denominato “Bando DUC Brescia per la ricostruzione economica del distretto commerciale cittadino”;

– determinazione del Responsabile del Settore Promozione della città n. 1740 in data 18.09.2020 avente ad oggetto “Approvazione “Bando DUC BRESCIA per la ricostruzione economica del distretto commerciale cittadino” per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle MPMI del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato;

TIPOLOGIA DEI CONTRIBUTI

Contributi a fondo perduto, su un mix di spesa in conto capitale e parte corrente, a copertura del 50% della spesa in conto capitale sostenuta al netto di IVA con riferimento alle seguenti spese:

Spese in conto capitale:

  • Opere edili private (ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori su facciate ed esterni ecc.);
  • Installazione o ammodernamento di impianti;
  • Arredi e strutture temporanee;
  • Macchinari, attrezzature ed apparecchi, comprese le spese di installazione strettamente collegate;
  • Veicoli da destinare alla consegna a domicilio o all’erogazione di servizi comuni con esclusivo riferimento a motoveicoli elettrici e velocipedi;
  • Realizzazione, acquisto o acquisizione tramite licenza pluriennale di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc..

Spese di parte corrente:

  • Spese per studi ed analisi;
    • Materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci;
    • Canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
    • Spese per l’acquisizione di servizi di vendita online e consegna a domicilio;
    • Servizi per la pulizia e la sanificazione dei locali e delle merci;
    • Spese per eventi e animazione;
    • Spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori;
    • Formazione in tema di sicurezza e protezione di lavoratori e consumatori, comunicazione e marketing, tecnologie digitali;
    • Spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi del D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del D.P.C.M.  1 marzo 2020).

ESITI ISTRUTTORI

Sono state presentate n. 11  domande di contributo, di cui:

1.  n.  3  sono risultate ammissibili  e finanziabili;

2.  n. 5 sono state ammesse al contributo con riserva di presentazione di documentale integrativa;

3.  n. 3 sono risultate non ammissibili in osservanza a quanto previsto dall’Art. 5 TIPOLOGIA DI PROCEDURA ED ENTITA’ DEL CONTRIBUTO del bando stesso,  in quanto riferite esclusivamente a spese di parte corrente.

Risorse stanziate € 170.000,00 – spesa conto capitale per costi di investimento  – fonte di  finanziamento  REGIONE LOMBARDIA

Contributi riconosciuti € 19.200,00

BANDO DUC BRESCIA PER IL CONSOLIDAMENTO DEL DISTRETTO COMMERCIALE CITTADINO

FONTE DI FINANZIAMENTO

Le risorse provengono da uno stanziamento approvato dalla Giunta comunale in fase di variazione di bilancio (luglio 2020).

ATTI AMMINISTRATIVI

– deliberazione di Giunta Comunale n. 382 del 6.8.2020 avente ad oggetto “Approvazione criteri per l’emanazione del Bando DUC Brescia per il consolidamento del distretto commerciale cittadino”;

–  determinazione del Responsabile del Settore Promozione della città n. 1584 in data 21.08.2020 avente ad oggetto “Approvazione “Bando DUC BRESCIA per il consolidamento del distretto commerciale cittadino per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato”;

TIPOLOGIA DEI CONTRIBUTI

Contributi a fondo perduto a copertura del 50% della spesa corrente sostenuta al netto di IVA con riferimento alle seguenti spese correnti:

1.  Spese per studi ed analisi funzionali al consolidamento dell’attività;

2.  Spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori;

3.  Spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi del D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del D.P.C.M.  1 marzo 2020);

       4.  Spese per stabilizzazione del personale mediante il sostegno all’occupazione, promuovendo l’assunzione, in base alle normative vigenti in materia di impiego a tempo indeterminato, da parte delle MPMI per la stabilizzazione del personale precario  e/o l’assunzione di nuovo personale.

ESITI ISTRUTTORI

Sono state presentate n. 87  domande di contributo, di cui:

  1. n.  76  (settantasei) sono risultate ammissibili  e finanziabili;
  2. n. 5 (cinque) sono risultate non ammissibili in quanto presentate in forma non conforme ai requisiti del bando; 
  3. n. 3 (tre) sono risultate non ammissibili in quanto riferite a spese non ammissibili;
  4. n. 1 (una) è risultata  non  ammissibile in quanto pervenuta fuori termine;
  5. n. 1 (una) è risultata non ammissibile a seguito di presentazione d’integrazione documentale non conforme
  6. n. 1 (una) è stata esclusa a seguito di rinuncia alla richiesta di contributo.

Risorse stanziate € 170.000,00 – spesa corrente per costi di gestione – fonte di  finanziamento  COMUNE DI BRESCIA.

Contributi riconosciuti € 132.360,00

BANDO DUC BRESCIA PER IL CONSOLIDAMENTO DEL DISTRETTO COMMERCIALE CITTADINO. SECONDO BANDO

FONTE DI FINANZIAMENTO

Le risorse provengono dalla riorganizzazione degli stanziamenti appostati sui capitoli del centro di costo del marketing urbano originariamente destinate alla promozione della città che sono state fatte confluire sul progetto.

ATTI AMMINISTRATIVI

– deliberazione di Giunta Comunale n. 550 del 11.11.2020 avente ad oggetto “Approvazione criteri per l’emanazione del Bando DUC Brescia per il consolidamento del distretto commerciale cittadino. Secondo bando”;

– determinazione del Responsabile del Settore Promozione della città n. 2140 in data 13.11.2020 avente ad oggetto “Approvazione “Bando DUC BRESCIA per il consolidamento del distretto commerciale cittadino. Secondo bando” per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle micro, piccole e medie imprese  (MPMI) del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato”.

TIPOLOGIA DEI CONTRIBUTI

Contributi a fondo perduto a copertura del 50% della spesa corrente sostenuta al netto di IVA con riferimento alle  seguenti spese correnti:

  1. Spese per studi ed analisi funzionali al consolidamento dell’attività;
  2. Materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci;
  3. Canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
  4. Spese per l’acquisizione di servizi di vendita online e consegna a domicilio;
  5. Servizi per la pulizia e la sanificazione dei locali e delle merci;
  6. Spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori;
  7. Spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dai D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi dei D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del d.p.c.m. 1 marzo 2020).

ESITI ISTRUTTORI

Sono state presentate n. 106 domande di contributo, di cui:

1.  n. 65 (presentate da nuovi beneficiari) sono risultate ammissibili  e finanziabili in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando;

2.  n. 19 (presentate da soggetti già beneficiari di contributo approvato con riferimento al primo bando su citato) sono risultate ammissibili, in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando e finanziabili per disponibilità di risorse;

3.  n. 8 (presentate da soggetti già beneficiari di contributo approvato con riferimento al primo bando su citato) sono risultate ammissibili, in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando, ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria del bando;

4.  n. 14 domande di contributo sono risultate non ammissibili

Risorse stanziate € 140.000,00 – spesa corrente per costi di gestione – fonte di  finanziamento  COMUNE DI BRESCIA

Bando esaurito.

Apindustria, Cordua: «Guardiamo al 2021 con fiducia, ma servono unità e responsabilità»

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

«Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile ma l’associazione conferma una base associativa importante. Abbiamo poco meno di 1.300 aziende associate, che insieme fatturano cinque miliardi di euro e impiegano circa 30 mila unità». A sottolinearlo è il Presidente di Apindustria Pierluigi Cordua nel consueto incontro di fine anno con i rappresentanti degli organi di informazione locali. Delle quasi 1.300 aziende associate, il metalmeccanico – con oltre il 70% – è la componente principale. Seguono il chimico plastica gomma, il tessile, l’alimentare, l’informatico e i servizi».

«L’Associazione è stabile e con i conti in ordine – ha spiegato Cordua -. Questo ovviamente va a merito di chi mi ha preceduto». Alla guida dell’Associazione da poco più di tre mesi, Cordua esprime soddisfazione per il lavoro di squadra e il clima molto collaborativo che si respira all’interno dell’Associazione. Per il 2021 si conferma l’attenzione alta alla base associativa, attraverso l’implementazione dei servizi (con relative risorse dedicate) alle imprese e l’avvio quindi di una fase più esecutiva. «Tra le altre cose abbiamo anche appena attivato un accordo con una società di consulenza per il monitoraggio delle crisi aziendali, una società che dà rating alle imprese ed è riconosciuta a livello bancario». Particolare attenzione verrà anche data allo sviluppo delle categorie meno presenti in ambito associativo. Sul piano economico Cordua si fa portavoce di un clima positivo tra le PMI, nonostante nessuno ovviamente neghi le grandi difficoltà che si stanno vivendo. «Molto dipenderà dalla crisi sanitaria – spiega il Presidente di Apindustria -, ma se inizierà la campagna vaccinale e il virus tornerà a essere sotto controllo siamo convinti che l’economia possa avere una significativa ripresa. La fiducia c’è, la liquidità anche, così come ci sono segnali evidenti di politiche di incremento di spesa pubblica. Noi ci aspettiamo dei risultati, come conferma il sentiment della nostra base associativa nell’indagine che abbiamo realizzato proprio pochi giorni fa». Diverso il giudizio sul come verranno spesi i soldi del Next Generation Ue, il cosiddetto Recovery Fund: «Ci vogliono idee, slancio e unità d’intenti per progetti che sappiamo essere spalmati su più anni e quindi più legislature». Cordua ha infine ricordato l’iniziativa promossa dalla giunta di Apindustria che ha visto la realizzazione di una confezione natalizia di prodotti targati UnionAlimentari Brescia con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’industria alimentare bresciana. La confezione di prodotti è stata proposta da Apiservizi a tutti gli associati Apindustria Brescia, i quali hanno risposto con grande entusiasmo. «Un gesto simbolico che vuole rappresentare sostegno e di vicinanza – ha detto Cordua -. Questi sono tempi difficili ma, uniti e solidali, ne verremo fuori». 

Immobili, ecco i prezzi degli affitti nei Comuni bresciani

in Economia/Edilizia/Tendenze by

Le analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa confermano un calo dei canoni di locazione, avvertito soprattutto nelle grandi città: -0,2% per i monolocali, -0,9% per i bilocali e i trilocali. I ribassi più importanti si sono avuti a Milano, Bologna e Roma, le metropoli che più di tutte le altre hanno sofferto per il calo dei flussi turistici, degli studenti e dei lavoratori fuori sede.

Nei capoluoghi di provincia, al contrario, si segnala un incremento dei canoni di locazione di bilocali (+0,3%) e di trilocali (+0,7%). In queste realtà la domanda è sostenuta e l’offerta, talvolta, non sufficiente.  

DI SEGUITO I PREZZI NEI COMUNI BRESCIANI

BRESCIA PROVINCIAZonaMonolocaliBilocaliTrilocali
ADROC300450550
ARTOGNECNd350400
ARTOGNEPNd250350
AZZANO MELLAC300400500
BAGNOLO MELLAC300450480
BARBARIGAC250400450
BASSANO BRESCIANOC270350400
BEDIZZOLEC330440480
BEDIZZOLEP330440480
BERLINGOC250350450
BERZO INFERIORECNd380430
BORGOSATOLLOC350450500
BOTTICINO – MATTINAC300400500
BOTTICINO – SAN GALLOP250350400
BOTTICINO – SERAC350450500
BOVEZZOC280450550
BOVEZZOP260420500
BRANDICOC200350450
CALCINATOC350450550
CALCINATOP350450550
CAPRIANOC350430490
CAPRIOLOC300400450
CARPENEDOLOC200350450
CARPENEDOLOPNd300400
CASTEGNATOC350450550
CASTEGNATOP350450550
CASTEL MELLA C350470570
CASTENEDOLOC350450500
CASTENEDOLOP300380450
CAZZAGO SAN MARTINOC350400500
CELLATICACNd450550
CHIARIC280400500
CHIARIP280400500
CIGOLEC250320370
COCCAGLIOCNd400500
COLLEBEATOC340500650
COLOGNECNd400500
CONCESIOC350450600
CONCESIOP300420500
CORTE FRANCAC300450550
CORZANOC200300400
DARFO BOARIO TERMEC320400450
DARFO BOARIO TERMEPNd380420
DELLOC300400450
DESENZANO DEL GARDAP400550700
DESENZANO DEL GARDA – RIVOLTELLAC350500600
DESENZANO DEL GARDA – RIVOLTELLAP350500600
ERBUSCO – VILLA – PEDERGNANOC350400500
ERBUSCO – ZOCCO – SPINAP350400450
ESINECNd420480
FIESSECNd320350
FLEROC400500600
GAMBARAC250300350
GAVARDOC380450550
GAVARDOP300420500
GOTTOLENGOCNd330380
GUSSAGOC300450600
GUSSAGOP300400500
ISEOC400500650
ISEOP350450550
ISORELLACNd320400
LENOC300350400
LENO – CASTELLETTOP300340390
LENO – PORZANOP290340390
LOGRATOC300400450
LONGHENAC250350400
MACLODIOC300400450
MAIRANOC300400450
MANERBIOC290370430
MAZZANOC300400450
MONTICELLI BRUSATIC280400550
MONTICHIARIC300450500
MONTICHIARIP300400450
MONTIRONEC300400450
MUSCOLINEC300400450
NUVOLENTOC300400450
NUVOLERAC350450500
OMEC300400550
OMEP300400500
ORZINUOVIC250350500
ORZINUOVIP150350400
OSPITALETTOC300400500
PADERNO FRANCIACORTAC300400500
PAITONEP390480500
PALAZZOLO SULL’OGLIOC350450500
PALAZZOLO SULL’OGLIO – SAN PANCRAZIOC300400450
PARATICOC400500550
PASSIRANOC300450550
PAVONE DEL MELLAC250330380
PIAN CAMUNOCNd400450
PIAN CAMUNOPNd300400
PIANCOGNO – COGNOCNd300350
PIANCOGNO – PIAMBORNOCNd380430
PISOGNECNd450500
PISOGNEPNd400450
POMPIANOC200300400
PONCARALEC350450500
PONTOGLIOC300380420
PRALBOINOCNd320350
PREVALLEC350450500
PROVAGLIO D’ISEOC350500600
QUINZANO D’OGLIOC250300400
REMEDELLOCNd280350
REZZATOC350400450
RODENGO SAIANOCNd450600
RODENGO SAIANOPNd450500
RONCADELLEC380500600
ROVATOCNd400500
ROVATOPNd400450
SALÒC400550700
SALÒP350450550
SAN FELICE DEL BENACOCNd450550
SAN FELICE DEL BENACOPNd400500
SAN PAOLOC200350450
SAN ZENO NAVIGLIOC350450500
SAREZZOC300400500
SAREZZOP250300450
SERLEC300380450
SIRMIONEC300400500
SIRMIONEP300400550
TORBOLE CASAGLIAC300400450
TRAVAGLIATOC300400500
TRENZANOCNd350450
VEROLANUOVAC300400450
VEROLAVECCHIAC250300350
VILLANUOVA SUL CLISIC380470530
VILLANUOVA SUL CLISIP300370450

Regione, già partiti 5mila bonifici a sostegno delle micro-imprese esclude dal Dl Ristori

in Economia/Istituzioni/Regione by

Circa 5.000 bonifici già consegnati: liquidità fresca e ossigeno per le microimprese lombarde escluse dai DL ristori del Governo.

E’ già stato erogato il primo flusso di pagamenti degli indennizzi che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e la Giunta mettono a disposizione delle filiere produttive che stanno soffrendo particolarmente gli effetti della crisi economica.  Le conferme e l’apprezzamento per questa tempestività arrivano dalle associazioni di categoria che hanno segnalato soddisfazione da parte dei titolari delle aziende loro associate.

“Nel segno della concretezza e della immediatezza – commenta il governatore – sono stati  già disposti bonifici a favore di circa 5.000 su circa 19.100 microimprese che hanno presentato correttamente la domanda di sussidio regionale dell’Avviso 1, per un valore totale di oltre 6,6 milioni di euro. Con la stessa tempestività seguiranno gli altri flussi di pagamenti fini a completare l’erogazione di tutti i sussidi dell’Avviso 1 che ammontano a circa 28 milioni”.

“Il pacchetto di aiuti – spiega il presidente Fontana – che abbiamo chiamato ‘Rilancio Lombardia’  tiene conto delle necessità delle microimprese e mette a disposizione, da subito, risorse vitali per una parte importante del sistema economico della nostra regione”.

Il piano ‘Rilancio Lombardia’, recentemente rifinanziato dalla Giunta regionale, mette a disposizione oltre 210 milioni di risorse e ha una sua articolazione specifica negli ‘Avvisi’ che rientrano, in questo caso, nell’azione ‘Sì Lombardia’.

“Interventi – prosegue il presidente Fontana – a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese lombarde ispirati a tre principi fondamentali.  Il primo è quello di ‘non lasciare indietro nessuno’ integrando i ristori governativi evidentemente insufficienti per le microimprese e destinando supporto anche a quelle platee completamente dimenticate dal Governo come quelle dei lavoratori autonomi senza partita IVA”.

“Il secondo principio ispiratore – rimarca il presidente Fontana –  è quello della semplificazione burocratica, come dimostrato dal fatto che in appena 5 giorni lavorativi sono state presentate oltre 19.000 domande interamente on line, senza necessità di allegare alcuna autocertificazione. Il terzo principio è quello della rapidità di esecuzione: avevamo previsto di fare arrivare i bonifici entro Natale e la partenza di questo primo flusso di pagamenti è la prova migliore di qualunque altra parola”.

‘Rilancio Lombardia’ è una misura deliberata dalla Giunta regionale lo scorso 17 novembre e, dopo pochi giorni,  è stato aperto il sistema di presentazione della domanda on line dal 23 al 27 novembre sul sito www.bandi.regione.lombardia.it con apposite finestre dedicate a specifiche attività e con il coinvolgimento delle microimprese con codici Ateco relativi a comparti che hanno subito i più gravi effetti della crisi provocata dalla pandemia. Il primo flusso di pagamenti è partito a 5 giorni dalla chiusura del primo Avviso.

Allo stesso modo funzionerà l’Avviso 1-bis che aprirà la piattaforma di presentazione delle domande dal 9 al 15 dicembre, con un ulteriore stanziamento complessivo di 43,7 milioni di euro sempre a sostegno delle micro imprese lombarde di altre filiere produttive particolarmente penalizzate dalla crisi economica conseguente a quella sanitaria.

Pneumatici fourseasons e stagionali: pro e contro

in Economia by
Pneumatici

La scelta degli pneumatici è, per ogni automobilista, un momento delicato. È necessario tenere in conto molteplici fattori, si hanno una infinità di marche a disposizione, tanti modelli tra cui scegliere ma bisogna sempre tener presente l’aspetto economico e, più importante di tutti, la sicurezza. Gli pneumatici assicurano al mezzo, e di conseguenza ai passeggeri, stabilità e sicurezza. Ad oggi esistono tre famiglie di pneumatici: invernali o termiche, 4stagioni o all seasons e estive. La scelta tra all seasons e gomme stagionali deve essere valutata tenendo in conto lo stile di guida, le caratteristiche climatiche del luogo in cui ci troviamo e la percorrenza chilometrica annuale. Non vanno poi dimenticate le indicazioni di legge circa l’uso dei diversi pneumatici nelle differenti stagioni. Vediamo, ora nel dettaglio, le caratteristiche delle diverse gomme.

Pneumatici invernali o termici

Si tratta di gomme appositamente studiate per il periodo più freddo dell’anno. La mescola di cui sono composte è più morbida ed è studiata per renderle elastiche, grazie ad una maggiore quantità di silice, anche a temperature molto rigide. La legge prevede che queste gomme vengano montate da 15 novembre al 15 aprile e comunque quando la temperatura scende al disotto dei 7 gradi. Sono ovviamente studiate per poter garantire sicurezza e tranquillità di guida anche su fondi ghiacciati o innevati. Presentano infatti battistrada ricchi di solchi e lamelle che consentono una maggiore aderenza al suolo.

Pneumatici estivi

Questa tipologia di gomme è indicata nelle stagioni più calde. La legge prevede che si possano montare tra aprile e novembre. Sono caratterizzate da una mescola più dura, che permette al pneumatico una percorrenza più armonica e una elevata aderenza al fondo stradale caldo. Sugli pneumatici estivi sono presenti prevalentemente scanalature longitudinali che permettono, in caso di pioggia, la dispersione dell’acqua evitando così l’effetto acquaplaning. Questi pneumatici sono assolutamente più ricettivi ai comandi ma, di contro, sono soggetti ad elevata usura.

Pneumatici 4 stagioni o Allseasons

La principale caratteristica di questi pneumatici consiste nel non dover effettuare il cambio gomme stagionale, essendo, come dice lo stesso nome, adatti a tutte le stagioni. In effetti si tratta di un compromesso che risulta molto vantaggioso nel caso in cui si viva in un clima temperato, si percorrano prevalentemente strade cittadine e si abbia uno stile di guida rilassato. Le gomme 4 stagioni sono l’ultima frontiera nel campo degli pneumatici e i marchi del settore ne producono sempre di migliori perché molto richieste. La mescola di cui sono composti è più rigida rispetto a quella delle gomme invernali e i battistrada hanno caratteristiche intermedie tra estive ed invernali. È frequente, su questo tipo di pneumatici, trovare due tipi di marcature:

M+S (Mud & Snow): indica che lo pneumatico è stato testato dalla casa produttrice su terreno fangoso e innevato. Questa dicitura non corrisponde ad una omologazione univoca in quanto, come detto, è la casa produttrice che sostanzialmente “auto-certifica” che lo pneumatico ha una aderenza ed una prestazione migliore rispetto alle gomme estive nei periodi freddi. .

3PMSF: indicata anche dall’immagine dei tre picchi di una montagna stilizzata affiancata da un fiocco di neve, indica che gli pneumatici hanno superato i test di omologazione previsti dal regolamento comunitario 117 dell’Unione europea.

Pro e contro

La gomma 4 stagioni per sua natura si posiziona a metà strada tra gomma estiva ed invernale.

Ne deriva che le prestazioni non saranno mai totalmente paragonabili all’una o all’altra. Di contro però la gomma 4 stagioni consente un risparmio in termini economici in quanto evita il fastidioso cambio gomme stagionale. Tuttavia questo tipo di pneumatico presenta l’inconveniente di usurarsi più rapidamente specie se utilizzato in condizioni estreme. Per questo sono consigliati, come dicevamo in apertura, ad uno specifico tipo di automobilista. Coloro che vivono in luoghi con clima temperato, che quindi non si troveranno ad affrontare condizioni estreme di freddo e di caldo, sicuramente sono il pubblico più adatto a questo tipo di gomme. Anche coloro che non hanno l’abitudine di guidare in modo sportivo, che non sottopongono l’auto a repentine frenate, possono avvantaggiarsi di questo tipo di gomme: la risposta delle gomme stagionali alla guida sportiva è senza ombra di dubbio, molto più efficiente e sicura. Le gomme invernali offrono, al di sotto dei 7 gradi, maggiore aderenza ed uno spazio di frenata notevolmente minore rispetto alle 4 stagioni, allo stesso tempo gli pneumatici estivi resistono meglio  alle alte temperature usurandosi meno.

Novità nel campo delle gomme 4 stagioni

Abbiamo chiesto agli esperti di Special Gomme quali fossero le gomme 4 stagioni più vendute e tra queste quali le più preformanti.

Sono emersi i nomi di colossi quali Goodyear e Michelin ma anche dell’italiana Pirelli e della meno conosciuta Nokian. Se vogliamo stilare una piccola classifica, possiamo piazzare ai primi posti con prestazioni esemplari Michelin CrossClimate+ e Goodyear Vector G2: la prima è caratterizzata da una mescola brevettata che riduce il calore generato durante l’utilizzo, aderisce ad ogni tipo di fondo sia su strade curve che rettilinee e presenta lamelle 3D e tasselli smussati per ottima aderenza e frenata prestante; la seconda ha ottenuto l’omologazione invernale 3PMSF grazie al particolare profilo dotato di lamelle con tecnologia a nido d’ape per una eccellente trazione su neve e ghiaccio, inoltre un sistema innovativo consente di distribuire la pressione in modo omogeneo risparmiando carburante e aumentando la resa chilometrica. Non di minore importanza la Weatherproof di Nokian, prima gomma quattro stagioni dotata di etichetta europea con classificazione A, e la Pirelli Cinturato All Season che si auto-sigilla dopo una foratura grazie ad un materiale che evita la perdita di pressione.

Acquistare questo tipo di pneumatici può risultare economico e vantaggioso, il consiglio è però di sceglierli di buona qualità per avere la garanzia di un prodotto qualitativamente sicuro.

Arriva in libreria la prima Guida poetica (turistica) di Brescia

in Cultura/Economia by

L’opera del giornalista Andrea Tortelli è un viaggio in versi nei luoghi, i personaggi, i fatti storici e di cronaca più importanti della leonessa

BRESCIA – Esce oggi, in anticipazione in alcune librerie bresciane, “Guida poetica di Brescia”, raccolta di liriche del giornalista Andrea Tortelli. Il libro – pubblicato dalla casa editrice LiberEdizioni dello storico Marcello Zane, con la prefazione del celebre regista Silvano Agosti – vuole essere, come da titolo, una guida “turistica e sentimentale” alla città e alla provincia di Brescia: ai luoghi, ma anche ai fatti storici che hanno caratterizzato la vita pubblica della leonessa e ai personaggi (anche viventi) che ne hanno fatto le fortune.

L’opera, che richiama nella grafica le guide turistiche e riporta anche una mappa dei luoghi citati, si apre con l'”Invocazione ai due vati”, D’Annunzio e Carducci, poeti celeberrimi che hanno legato strettamente il loro nome a Brescia. Continua con le “Impressioni”, poesie dal chiaro intento intimistico che raccontano di camminate in Corso Zanardelli e di serate nella “Brescia da bere”, per proseguire con una passeggiata “Tra le vie” (le piazze del centro, il Capitolium, la tomba del cane, il monumento a Garibaldi etc). Quindi, in “Storia, storie”, i versi si spostano su fatti come Le X giornate, lo scandalo dei balletti verdi, la bomba di piazza Loggia e fatti più recenti come l’omicidio di Hina Saleem del 2006. Per poi passare ai “Cittadini”, in cui compaiono liriche dedicate a Mino Martinazzoli, Ermengarda, Silvano Agosti, Arturo Benedetti Michelangeli, Niccolò Tartaglia, Paolo VI, Emanuele Severino, Arnaldo, Giorgio Rigamonti, Mario Sbaraini, ma anche a Soldino (figura dell’epos popolare bresciano), Manlio Milani e il sacerdote Don Fabio Corazzina. Infine i “Colleghi / A vario titolo”, che nello specifico non sono i giornalisti ma i poeti bresciani e “brescianizzati”, come Carducci, D’Annunzio, Lento Goffi, Giulio Uberti e Vittorio Sereni.

“Certo – scrive Agosti nella sua introduzione rivolgendosi all’autore – non avrei mai immaginato che una città arida come Brescia, potesse suscitare e ispirare desideri di espressione poetica così teneri e delicati come riesci a fare con i tuoi versi. Quindi quasi subito ho adottato la lettura delle tue poesie come una sorta di guida turistica e sentimentale tra le vie e le realtà bresciane. Avere come guida un poeta nell’esplorazione emotiva di una città come Brescia è un vero e proprio privilegio. Infatti i tuoi versi avvolgono il percorso di un turismo poetico e trasfigurano o meglio sono capaci di trasfigurare le gelide e non poche penombre prettamente industriali e commerciali della città, trasformandole in un perimetro che racchiude in egual misura informazioni e poeticità. Così con la purezza semplice dei veri Poeti tu riesci a trasfigurare la ferocia di un aggressivo disagio stagionale bresciano in una caratteristica tipica, quindi naturale, di un qualsiasi inverno”.

“Questo libro è ovviamente un atto d’amore verso la città”, commenta Tortelli, “che nasce idealmente dalla guida sentimentale di Venezia di Diego Valeri e da una chiacchierata con Silvano Agosti, figura atipica e illuminante nel panorama intellettuale bresciano. E’ un’opera a cavallo tra cronaca e poesia, a cui – lettori permettendo – mi piacerebbe un giorno dare un seguito con i tanti luoghi e personaggi che non ho citato”.

Guida poetica di Brescia è in fase di distribuzione (Rinascita e Librelma a Brescia e Vantiniana a Rovato sono state le prime) e a breve verrà consegnato in tutte le principali librerie bresciane. Nel frattempo si può anche ordinare on line sul sito di Liberedizioni (www.liberedizioni.it) e si possono trovare altre informazioni all’indirizzo internet www.poeti.org/guida-poetica-brescia . Il prezzo di copertina è di 14 euro.

L’AUTORE

Andrea Tortelli, nato a Chiari il 6 febbraio del 1979, è originario di Rovato, ma ha vissuto anche a Ospitaletto e Brescia.  Giornalista professionista dal 2008, si occupa soprattutto di web ed è direttore del quotidiano on line BsNews.it. Appassionato da sempre di poesia, ha pubblicato altre tre raccolte di liriche (“Versi in seta rossa”, “Sensualità di parola”, “Idea Romantica”) e il romanzo “La comparsa”.

Grana Padano, la produzione aumenta anche nel 2020

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Bilanci/Economia by
Grana Padano, foto generica da Pixabay

Nonostante la crisi generata dall’emergenza sanitaria, Grana Padano si conferma il prodotto DOP più consumato al mondo e continua a crescere (stima produzione 2020: +2%). I minori consumi nel settore Ho.Re.Ca sono stati recuperati dall’incremento di acquisti nel retail, sia in Italia sia all’estero, soprattutto nella UE. Da gennaio a novembre 2020, infatti, i consumi di Grana Padano hanno fatto registrare un complessivo +3,7%. Nel retail l’Italia reagisce bene con un + 7,1%. La Germania si conferma primo mercato estero – rappresenta il 27% della quota export – con un incremento del 7% dei consumi retail rispetto allo scorso anno. Bene anche Svizzera (+8%), Belgio (+6%) e Francia (+5%).

“Il nostro prodotto al momento non è stato danneggiato dalla crisi perché, come riportano alcune recenti ricerche, è percepito dal consumatore come uno dei prodotti più rassicuranti – afferma Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, commentando i dati del 2020 relativi ai consumi e all’export di Grana Padano, illustrati oggi durante la prima Assemblea Generale organizzata interamente da remoto -. Tuttavia, la crisi sanitaria da Covid-19 ha fortemente penalizzato il segmento Ho.Re.Ca favorendo una forte contrazione dei consumi: le difficoltà dovute alla chiusura forzata dei ristoranti ci hanno costretto a rivedere i piani annuali di comunicazione e di prodotto. Il segmento retail ci ha consentito però di recuperare il gap dell’Ho.re.ca e questo ci permetterà di chiudere il 2020 con il segno positivo. Merito non solo dei consumi casalinghi italiani, che registrano un +7,1%, ma anche di quelli dei vicini Paesi UE, tra cui spiccano Germania e Svizzera.  Dobbiamo però essere molto prudenti per il futuro perché è impossibile prevedere i comportamenti dei consumatori nei primi mesi del 2021”.

È una giornata particolare per il Consorzio. Non solo è la prima volta che un’Assemblea Generale si svolge interamente online, ma è anche la prima volta che viene presieduta dal nuovo presidente, Renato Zaghini, che per 17 anni ha avuto un ruolo da coprotagonista in qualità di tesoriere del Consorzio – ha spiegato il direttore generale di Grana Padano, Stefano Berni. Oggi abbiamo iniziato a porre le basi su alcuni temi caldi che verranno sviluppati nel corso della prossima assemblea programmata per i primi di febbraio e che ci auguriamo possa svolgersi in presenza”.

Stiamo già impostando le strategie per il futuro del Consorzio post Covid-19, così da arrivare preparati alla riapertura dei canali Ho.Re.Ca. – ha concluso il presidente Zaghini – In particolare stiamo definendo l’impostazione del budget promo pubblicitario e le nuove strategie di prodotto e di comunicazione post pandemiche. Non è stato facile affrontare le difficoltà del 2020 ma abbiamo la convinzione che il duro lavoro e la garanzia della massima qualità e genuinità del nostro prodotto, unite alla fiducia che ci stanno dimostrando i consumatori, ci condurranno, anche questa volta, fuori da questo brutto periodo e verso un futuro di soddisfazioni”. 

ORI Martin: ecco il primo Bilancio di Sostenibilità

in Ambiente/Bilanci/Economia by

Attenzione al territorio, economia circolare e innovazione i punti cardine del primo

ORI Martin ha presentato irii in videoconferenza il “Bilancio di Sostenibilità 2019” con cui la società intende condividere il proprio impegno sui temi maggiormente sentiti dai portatori di interesse.

I principali ambiti del documento – sintesi delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici espressi dal gruppo siderurgico bresciano – sono l’attenzione al territorio e alle persone dentro e fuori l’azienda; la storia dell’impresa in cui si è sedimentata fin dal 1933 un’attenzione al territorio che ha radici profonde; la sostenibilità e l’equilibrio economico; l’innovazione di prodotto e di processo.

Gli highlights del “Bilancio di Sostenibilità 2019” riassumono dodici mesi di lavoro in cui il 76% dei rifiuti è stato inviato a recupero e in cui sono state prodotte, in oltre 200 qualità, 674.456 tonnellate di acciaio riciclando rottame che altrimenti sarebbe finito in discarica. Lo scorso anno la società ha prodotto 428 milioni di valore generato e 369 milioni di valore distribuito agli stakeholders (fornitori, dipendenti, Pubblica Amministrazione, comunità); 429 le persone, di cui 24 donne – 10 assunte nel 2019; 8740 le ore complessive di formazione erogate ai dipendenti; 82.750 i Giga Joule di calore che sono stati recuperati e ceduti al Teleriscaldamento della città di Brescia e che riscaldano ogni inverno oltre 2000 famiglie.

Elaborato secondo le linee guida degli Standard GRI (Global Reporting Iniziative), il “Bilancio di Sostenibilità 2019” trasforma in trasparente cristallo i confini dell’azienda che lo scorso anno ha utilizzato oltre 750.000 metri cubi di acqua da tre diversi pozzi, consumando 2,6 milioni di GJ di energia in calo del 6% sull’anno precedente. Nel 2019 ORI Martin ha concluso un accordo della durata di cinque anni (PPA) per l’acquisto di energia prodotta da un parco fotovoltaico in costruzione in Sardegna, che consentirà di utilizzare poco meno di cento GWh all’anno generati da energie rinnovabili.

Sempre sul fronte degli impatti, ORI Martin dal 2018 è allacciata – per mezzo di una conduttura interrata di 5 chilometri – ad un ossigenodotto che consente di evitare la liquefazione dell’ossigeno con un risparmio di 4000 tonnellate di Co2 annue e di evitare il transito di circa 1250 automezzi all’anno con circa 270 tonnellate di emissioni di Co2 risparmiate.

La società – con l’obiettivo di creare un canale di comunicazione stabile con l’Amministrazione Comunale ed il quartiere – dal 2013 partecipa all’Osservatorio ORI Martin che dà continuità, rendendola permanente, all’esperienza del primo Tavolo Tecnico costituito dal Comune di Brescia nel 2010.

Esser parte di una comunità significa contribuire al miglioramento del contesto in cui si lavora: ORI Martin ha così investito nella realizzazione di più di 3 chilometri di piste ciclabili, nella dotazione di una stazione di Bike Sharing, di un’area di 40.000 metri quadri, ceduta gratuitamente alla città, per realizzare un parco pubblico completato nel 2020. L’azienda sostiene da quarant’anni numerose istituzioni che operano in ambito culturale e sociale.

Dedicato a Oger Martin, Roberto de Miranda e Walter Magri, il primo Bilancio di Sostenibilità è aperto da una lettera agli stakeholders del Presidente della società Ingegner Uggero de Miranda che sottolinea come il documento “è il punto di partenza di una prospettiva strategica di lungo periodo, basata sulla crescente attenzione al tema della sostenibilità e su una storia aziendale centenaria fonte insostituibile di esperienza, conoscenza e relazioni”.

Carolina de Miranda, Sustainability Manager, sottolinea inoltre come “il Gruppo ORI Martin si sia sviluppato realizzando prodotti di qualità cui hanno contribuito in maniera determinante tutte le persone che lavorano in azienda”, ricordando che questa ha sempre puntato “sull’innovazione per migliorare i processi tecnologici ed i prodotti, con una costante attenzione alla coesistenza tra azienda, ambiente e territorio”.

Giovanni Comboni, foto da ufficio stampa
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