Franco Bettoni
Francesco Bettoni – detto Franco – è nato a Visano, il 23 agosto 1948. Si laurea in Scienze Sociali con specializzazione in Sociologia Rurale nel 1972. Una passione, quella per la campagna e l’agricoltura, che lo accompagnerà fino ai giorni nostri. Nel 1982 diventa presidente dell’Unione Agricoltori di Brescia, di cui dal 2012 è presidente onorario.
Nominato presidente della Camera di commercio nel 1992, è rimasto alla presidenza dell’ente fino al 2014 (il suo posto è stato preso da Giuseppe Ambrosi), occupandosi soprattutto di internazionalizzazione e di infrastrutture, dando un contributo significativo ai progetti dell’aeroporto di Montichiari, della Fiera di Brescia e della stazione sciistica in Alta Valcamonica. In questo periodo Bettoni è stato nel board di decine di società con capitali pubblici, circostanza su cui non sono mancate le polemiche.
Oggi Bettoni è presidente di Brebemi, un progetto nato nel 1990 e concretizzato nel 1999 quando le Camere di Commercio, le Province e le Associazioni Industriali di Brescia, Bergamo, Cremona e Milano, insieme a Banca Intesa e ora Banca Intesa Sanpaolo, hanno costituito Brebemi S.p.A.
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Imprese e rapporti con Iran, Siria e Russia. Il 21 il webinar di Aib
AIB propone un approfondimento gratuito sul tema “L’operatività bancaria tra embarghi e prospettive di superamento – focus su Iran Russia e Siria”, attraverso la formula del seminario on-line che consente di seguire i lavori dalla propria postazione di lavoro aziendale.
Il webinar intende fare il punto sull’attuale situazione che coinvolge i Paesi per fornire alle imprese alcune indicazioni operative e di attenzione per approcciare possibili controparti locali.
Si tratterà anche delle necessarie precauzioni da porre in essere in relazione al permanere di un pacchetto Sanzionatorio in USA e relativi risvolti per Aziende italiane che hanno rapporti con controparti Statunitensi.
La docenza sarà assicurata da Alfonso Santilli, Responsabile della Direzione Estero di Banca Popolare di Vicenza, nonché Presidente di Credimpex Italia e Componente della Delegazione di ICC Italia nella Commissione Bancaria della Camera di Commercio Internazionale di Parigi.
Il collegamento sarà operativo alle ore 11.00 del 21 giugno e la durata è prevista attorno ai 60 minuti.
Per esigenze tecniche, l’accesso alla piattaforma è contingentato ad un numero massimo di 30 connessioni.
Di seguito alcune note tecniche per l’iscrizione e la fruizione del seminario tramite piattaforma online (in allegato un sintetico vademecum):
• PROCEDURA DI REGISTRAZIONE: Per accedere è necessario registrarsi copiando il seguente link https://www.formeeting.it/webinar.asp?cpw=1348 e incollarlo nella barra degli indirizzi del browser internet
• Verranno rilasciate in automatico le credenziali di accesso.
• L’account sarà valido solamente il giorno del Webinar.
• La piattaforma provvede in automatico ad inviare a tutti gli iscritti una mail per ricordare data e ora dell’incontro online (la mail viene inviata cinque giorni prima della data programmata e il giorno precedente).
Con questa modalità webinar il partecipante può interagire con il docente e con gli altri uditori solo tramite CHAT.
E’ perciò sufficiente e necessario che il partecipante attivi la sessione webinar su un computer dotato di scheda audio e di appositi amplificatori (casse audio esterne o integrate) al fine di sentire la voce del docente unitamente al segnale video.
Per una migliore fluidità dei contenuti audio e video, si raccomanda di collegarsi da un PC connesso alla rete aziendale e non da wifi.
Si raccomanda inoltre di condurre i seguenti test di compatibilità tra l’infrastruttura tecnica aziendale e la piattaforma webinar http://goo.gl/okXPls
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Il sistema Brescia e la sfida della trasformazione digitale, appuntamento il 9 in Aib
La prima volta fu nel 1999: Kevin Ashton, un passato alla Procter & Gamble e un futuro al Mit di Boston, parlò di “Internet of Things”. Come tutti i visionari aveva indicato la frontiera. Dieci anni dopo lo IoT, l’Internet delle cose, aveva una definizione condivisa: un sistema di apparecchiature, dalle più semplici alle più complesse, capaci di scambiarsi informazioni senza l’intervento umano. Superpartes Innovation Campus, in collaborazione con l’Associazione Industriale Bresciana, hanno chiesto ad alcuni dei protagonisti di questa nuova stagione industriale, imprenditori che stanno traguardando l’IoT, di raccontare la loro esperienza nel convegno “Open Innovation – Innoviamo Insieme: il sistema Brescia e la sfida della trasformazione digitale”, che si terrà il 9 giugno p.v, dalle ore 9.15, presso l’Auditorium Sala Beretta di AIB, in Via Cefalonia n. 62.
Al termine del convegno seguirà workshop con i relatori.
E’ possibile registrarsi all’evento accedendo al seguente link:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-open-innovation-innoviamo-insieme-25371442668
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Il 23 i grillini bresciani si trovano per… ripassare l’economia
Appuntamento giovedì 23 giugno, per i simpatizzanti grillini, per… studiare l’economia bresciana. Come riferito dal sito ufficiale del Meetup di Brescia, infatti, il 23 dalle 21 i militanti e i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle della Leonessa si troveranno nella sede di via Gabriele Rosa 26 per un “laboratorio di economia”. Più concretamente gli esponenti del movimento fondato da Beppe Grillo si riuniranno “per parlare e studiare i problemi di Brescia, A2A, OMB, Metro Brescia”.
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Le famiglie bresciane hanno in cassaforte 184 miliardi di euro
Le famiglie bresciane sono più ricche, almeno secondo la media del pollo di Trilussa. Il portafoglio complessivo dei depositi finanziari nella nostra provincia è infatti salito fino a superare quota 184 miliardi di euro, un 4,6 per cento in più dell’anno precedente, un dato che si spiega soprattutto con la rivalutazione delle attività già detenute. Di queste risorse il 22,4 per cento è collocato in depositi bancari, il 20,1 in fondi comuni di investimento, il 19,3 in assicurazioni vita e fondi pensione, mentre il 10 in titoli obbligazionari (cresciuti però del 10 per cento rispetto al 2014). Crescono anche i depositi postali (più 5,1 per cento) che però rimangono in quota residuale.
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Fallimenti in calo significativo nei primi mesi del 2016
Una piccola frenata sui fallimenti c’è. E’ questo il dato del 2016, che indica come – nei primi mesi del 2016 – le aziende bresciane arrivate al capolinea sono state “soltanto” 134: in particolare ad aprile sono state 24 contro le 26 dell’anno precedente e a maggio 25 contro 38. Se la tendenza fosse confermata l’anno si chiuderebbe con un calo dei fallimenti di almeno l’11,8 per cento rispetto al 2015. Nel 2014 le procedure definite dal Tribunale erano state 317, ma il record – in un trend di continua crescita iniziato nel 2008 – si era verificato nel 2014 con ben 392 aziende fallite.
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Fare sistema: lo slogan ora è di moda, ma solo a parole
di Tito Spera – Fare sistema. Da anni ormai questo sembra essere diventato il mantra di chi si occupa di politica e di economia nella Leonessa. Uno slogan tanto pronunciato nelle occasioni pubbliche quanto disatteso quando si tratta di prendere decisioni sulle questioni più importanti che investono Brescia, dalla Mille Miglia all’Alta Velocità, dalla metropolitana ad A2A.
Pochi ricordato però che “fare sistema” ha un padre. Il claim, infatti, fu “inventato” – o quanto meno reso popolare – da Tino Bino, già direttore di Brescia Musei, nel 2004: quando decise di candidarsi alla presidenza della Provincia contro Alberto Cavalli. Come andò a finire lo sanno tutti. E forse qualcuno anche ricorda il coro di derisione – a mezza voce, nei corridoi – che accompagnò la campagna elettorale di Bino, a causa di uno slogan (“Fare sistema”, appunto) che fu giudicato scarsamente comunicativo.
Di certo – su questo – il docente della Cattolica era troppo avanti con i tempi. Perché dieci anni dopo quella stessa frase l’avrebbero ripetuta tutti come una preghiera, un mantra, al dio del politicamente corretto. Peccato che i fatti, a parte qualche coraggioso tentativo in solitaria, non siano (quasi) mai arrivati. E Brescia continua a rimanere un nano politico nel panorama nazionale. Senza essere più nemmeno un gigante economico.
BreBeMi, la Loggia fuori con il “diritto di recesso”
Tutti fuori dalla “prigione” di BreBeMi. L’iniziativa congiunta coinvolge Comune di Brescia, città di Milano e Provincia di Bergamo che hanno deciso di dismettere le loro partecipazioni in Autostrade Lombarde, le cui prospettive economiche nel breve e medio periodo appaiono tutt’altro che incoraggianti.
“Abbiamo deciso di uscire da Autostrade Lombarde, quindi da Brebemi, di cui abbiamo quote per circa un milione di euro (lo 0,2031 per cento, ndr) perché la riteniamo una partecipazione irrilevante ed infruttuosa”, ha spiegato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono al Corriere, “Meglio utilizzare quei soldi per sistemare qualche scuola del Comune piuttosto che lasciarli in quella società”.
Già a settembre la Loggia aveva provato a vendere le sue azioni, ma il bando di gara è andato deserto. Così a dicembre Del Bono ha deciso di esercitare il esercitare il diritto di recesso, appellandosi alla legge 147 del 2013 che norma le liquidazioni in denaro delle partecipazioni. Contro questa azione Autostrade Lombarde ha deciso di presentare un ricorso al Tribunale di Brescia.
Desenzano, Cameo continua a crescere e investire
Bilancio ok per la Cameo di Desenzano, che ha chiuso il 2015 con un incremento del valore della produzione (+1,3%) e dei ricavi (+1,1%), oltre 258 milioni di euro contro i 256 del 2014, nonostante le difficoltà del mercato.
Sui conti di Cameo – che oggi dà lavoro a 425 persone – “pesa” però ancora il grande investimento effettuato a fine 2014 con l’acquisto della Rebecchi Fratelli Valtrebbia Spa (proprietaria del marchio Paneangeli), che nel primo anno ha chiuso in perdita. Ma l’azienda desenzanese ha accantonato una cifra importante anche per la realizzazione del nuovo Campus direzionale (1800 metri coperti) che costerà 10 milioni di euro. Il gruppo ha chiuso comunque l’anno con un utile netto vicino ai 17 milioni (era stato di 23 milioni nel 2014).
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Desenzano, sì al raddoppio della Conad di Rivoltella
Il consiglio comunale di Desenzano ha votato sì all’ampliamento della Conad City di Rivoltella, che dovrebbe raddoppiare passando dagli attuali 450 metri a oltre mille (la superficie di vendita in realtà triplicherà passando da 270 a 794 metri quadrati) I cantieri potrebbero prendere il via nel 2017.
Alienando un’area di 2134 mq, di cui 1244 oggi destinati a verde (su un’area di 3.800 metri quadrati), il Comune incasserà oltre 1 milione di euro, 960mila dalla vendita e oltre 200mila tra standard di qualità e oneri di urbanizzazione.
La decisione non ha mancato di suscitare polemiche tra i commercianti. A Desenzano la densità di supermercati è particolarmente alta: nelle vicinanze trovano posto Simply, Penny, Italmark ed Esselunga, ma non lontani sono anche i centri commerciali Le Vele e il Leone.