Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Misa salva Montecampione: i fondi per salvare il comprensorio ci sono

in Economia/Turismo by

Misa salva Montecampione. L’appello lanciato dagli imprenditori Stefano Iorio e Matteo Ghidini, principali sottoscrittori dell’aumento di capitale necessario per la salvezza del noto comprensorio sciistico in provincia di Brescia, è stato accolto con il versamento delle risorse necessarie.

“Per l’ufficialità si dovranno attendere le prossime ore, ma – si legge in una nota ufficiale – sembra ormai certo che il risultato prefisso sia stato raggiunto. In poche settimane grazie al lavoro di comunicazione e coinvolgimento di cittadini, residenti e non, commercianti ed enti locali sono state raccolte le risorse necessarie per il salvataggio della stazione sciistica”.

Regione, un fondo da 300 milioni per l’acquisto di nuovi macchinari

in Economia/Istituzioni/Manifatturiero/Meccanica by

“Un fondo da 300 milioni di euro per sostenere gli investimenti produttivi, incluso, soprattutto, l’acquisto di nuovi macchinari: una sorta di ‘Sabatini’ lombarda per accompagnare le nostre imprese nei loro progetti di innovazione”. Lo ha annunciato Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, intervenendo stamani, su delega del presidente Maroni, alla cerimonia di inaugurazione di BI-MU, la rassegna internazionale dedicata all’industria delle macchine utensili, dei sistemi di produzione, dei robot e di tutte le tecnologie annesse, fino a sabato 8 ottobre alla fiera di Rho-Pero (Milano).

AUMENTARE COMPETITIVITA’ SISTEMA – “Sara’ un intervento molto concreto per aumentare la competitivita’ del nostro sistema produttivo e – ha spiegato Parolini – a favore di settori come il vostro, che di fronte alla crisi della domanda interna ha saputo penetrare i mercati stranieri, facendo registrare performance sorprendenti e sostenendo la ripresa del mercato interno”.

FAVORIRE INSEDIAMENTI NEI COMUNI – “Durante questa legislatura abbiamo poi impresso una forte spinta alla nostre politiche per promuovere l’aggregazione, la contaminazione tra settori differenti e la valorizzazione delle filiere di eccellenza quali driver di sviluppo. Accanto a questo obiettivo – ha concluso l’assessore – stiamo infine lanciando una misura sperimentale, denominata ‘Attract’, per favorire l’apertura di nuovi insediamenti produttivi attraverso il coinvolgimento dei Comuni e l’introduzione di condizioni favorevoli per le imprese, quali incentivi fiscali, sburocratizzazione e altre forme di supporto”.

L’assessore Fondra nominato membro del Consorzio nazionale imballaggi

in Ambiente/Economia/Partner by

Anci Lombardia ha nominato Gianluigi Fondra, assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, come rappresentante nel Comitato di coordinamento dell’accordo quadro Anci- Conai. Faranno parte del comitato anche Enzo Bianco, sindaco di Catania, Raffaele Del Giudice, vicesindaco di Napoli, e Ezio Di Genesio Pagliuca, assessore all’Urbanistica e all’Edilizia del Comune di Fiumicino.

Il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) è un consorzio privato, senza fini di lucro, che garantisce il raggiungimento degli obiettivi di riciclo dei rifiuti di imballaggio di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. L’accordo quadro Anci-Conai è uno strumento che aiuta i Comuni italiani a coprire i costi sostenuti per le raccolte differenziate degli imballaggi e disciplina le convenzioni che ciascun Comune può sottoscrivere con i consorzi di filiera (Ricrea per l’acciaio, CiAlper l’alluminio, Comieco per carta e cartone, Rilegno per il legno, Coreve per il vetro e Corepla per la plastica). Con la sottoscrizione della convenzione, i rifiuti di imballaggio saranno conferiti dai Comuni ai consorzi di filiera che si impegneranno a ritirare il materiale e ad assicurarne il riciclo. Ogni consorzio garantirà poi il riconoscimento di corrispettivi, variabili in base alla quantità e alla qualità del materiale.

Le nuove convenzioni di applicazione dell’accordo entreranno in vigore il 1 aprile 2017.

Rapporto Confartigianato, un’impresa su quattro è digitale

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

È un artigianato in movimento quello fotografato dal 6° Rapporto dell’Osservatorio Artigianato e MPI di Confartigianato Imprese Lombardia presentato questa mattina a Palazzo Pirelli. Un artigianato che, pur ridimensionato dalla crisi (20mila le imprese perse tra il 2008 e il 2016), sta reagendo aprendosi al nuovo. In Lombardia un’impresa artigiana su quattro produce impiegando almeno una delle tecnologie digitali della quarta rivoluzione industriale, dalla manifattura 3D al social manufacturing, “a dimostrazione del fatto che l’Industria 4.0 non è affare solo delle grandi aziende, e che le nuove tecnologie digitali si prestano benissimo ad essere integrate in realtà flessibili e dinamiche come sono molte delle nostre aziende” – sottolinea Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia.

Non solo: “Le imprese artigiane hanno nelle loro corde anche molti fattori che le rendono protagoniste ideali delle nuove opportunità legate all’economia circolare – continua Massetti – basti pensare che il 40,8% delle imprese artigiane lombarde si occupa di riparare e il 13,8% di rigenerare prodotti. E che, secondo la perimetrazione fatta dal nostro Osservatorio, sono quasi 14mila le imprese artigiane lombarde a vocazione green”. Ancora, sono artigiane la gran parte – il 77,9% – delle imprese che operano nell’ambito della riparazione, della manutenzione, del riciclo e del recupero, attività economiche indispensabili in una prospettiva di economia concretamente sostenibile.

Utilizzo delle nuove tecnologie 4.0 e una naturale vocazione all’economia ibrida emergono quindi come vie possibili “Per vincere domani” (così si intitola il Rapporto presentato), in un contesto che rappresenta una sfida non solo per le imprese, ma anche per Associazioni e Istituzioni, chiamate a supportare le imprese che cambiano con strumenti adeguati: “Sono nati in questo spirito la Legge regionale “Manifattura 4.0”, e il progetto di Legge “Lombardia è ricerca” – conclude Massetti – che hanno visto un forte coinvolgimento di Confartigianato nel portare il punto di vista delle imprese. Crediamo che il risultato dimostri, ancora una volta, che lavorare bene insieme si può, a tutto vantaggio delle imprese a cui questi provvedimenti si rivolgono”.

Beretta, oggi l’azienda di Gardone Valtrompia compie 490 anni

in Armi/Economia/Evidenza by

Beretta festeggia oggi, lunedì 3 ottobre, i suoi primi 490 di attività con alcune importanti iniziative che guardano alla storia, alla comunità all’interno della quale il gruppo è presente ed al mercato.

“Beretta – 500 anni dello stile sportivo che eccelle nel mondo” è il titolo del terzo importante volume monografico dedicato a Beretta, dopo quelli di Marco Morin e Robert Held degli anni Ottanta sulla storia industriale Beretta e quello di Robert L. Wilson che nel 2000 propose un grande ritratto storico dell’azienda di Gardone Val Trompia.

Ora – per i tipi di Rizzoli USA – arriva il lavoro di Nick Foulkes, giornalista e scrittore molto noto in Gran Bretagna, autore di venti volumi su celebrities, tra cui James Bond, e stili di vita, columnist del Financial Times, grande esperto di orologi, conosciuto soprattutto per la sua triologia, apprezzata dalla critica, di storie dell’Ottocento.

Accompagnato dalle immagini del fotografo americano Andy Anderson, realizzate nel corso degli ultimi tre anni, con oltre 120 giorni di produzione in 4 continenti, il lavoro di Nick Foulkes propone un ritratto contemporaneo dell’azienda industriale più antica del mondo e del modo in cui negli anni Beretta abbia saputo trasformarsi da fabbrica d’armi in un vero e proprio brand sinonimo della “sporting life”. Un libro – ha sottolineato Pietro Gussalli Beretta nella prefazione al volume – “dedicato ai cinquecento anni della famiglia Beretta, alle persone che hanno lavorato e lavorano con la Beretta ed ai nostri stimati clienti che credono nei nostri prodotti da secoli”. Il volume sarà in vendita a partire dal 23 ottobre nelle migliori librerie e sui principali bookstore online.

I 490 anni di Beretta hanno anche un importante riconoscimento istituzionale: Poste Italiane ha infatti allestito un cofanetto filatelico con due cartoline dedicate, una riproduce il documento del 3 ottobre 1526 con il quale l’arsenale di Venezia pagava ducati 296 (A) Mastro Bartolomeo Beretta del territorio bresciano di Gardone per 185 canne di archibugio – la testimonianza più antica oggi nota sulle attività industriali della famiglia Beretta; l’altra una straordinaria immagine delle 10 medaglie olimpiche conquistate quest’anno dagli atleti Beretta ai Giochi di Rio.

Inoltre, sarà attivato oggi nella storica sede dell’azienda un servizio temporaneo di Poste Italiane con uno speciale annullo filatelico, che per mano del presidente di Beretta Holding e Vice-Presidente di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, il dottor Pietro Gussalli Beretta, certificherà la timbratura filatelica. La cerimonia sarà trasmessa alle ore 15,00 in diretta video sulla pagina facebook di Beretta (https://www.facebook.com/BERETTAit/), e sempre attraverso facebook verrà messo in palio un numero limitato di cofanetti filatelici, a beneficio dei fan più appassionati.

L’annullo speciale, dopo l’utilizzo nella giornata del 3 ottobre, sarà depositato presso lo Sportello Filatelico dell’ufficio postale di Brescia Centro per i sessanta giorni successivi, per soddisfare le richieste di bollatura che perverranno dai collezionisti dislocati sul territorio nazionale. Nella intera giornata di oggi invece sarà possibile ottenere l’annullo speciale presso l’ufficio postale di Gardone Val Trompia.

A suggellare i cinquecento anni di attività non poteva mancare un nuovo fucile, un “tribute gun”, costruito in due soli esemplari, nel quale si incrociano la tradizione armiera e l’eccellenza artigianale di Beretta con il design attuale ed innovativo, due pezzi che gli stessi armaioli che li hanno realizzati hanno definito “di una bellezza eccezionale”. Per vederli e saperne di più, dovremo attendere il 1 Dicembre, quando i due fucili saranno svelati rispettivamente a Londra ed a New York.

Supernova, oltre 50mila presenze per il festival dell’innovazione

in Economia/Evidenza/Startup by

Il centro storico di Brescia trasformato da Talent Garden – la più grande piattaforma fisica in Europa per i talenti del digitale – in un luogo d’incontro fra innovazione, creatività e welfare. Grazie al Festival Supernova l’innovazione è scesa in piazza con esperti da tutta Italia e non solo, che si sono confrontati sulla tempesta innovativa che sta cambiando il modo in cui percepiamo l’ambiente in cui viviamo investendo il mondo del lavoro ed evidenziando gli effetti benefici del lavorare in rete e del contaminarsi, ma anche insistendo sul tema della sostenibilità ambientale.

Alla sua terza edizione il Festival Supernova ha confermato e aumentato i numeri (con più di 50.000 presenze tra esposizione nel centro storico e conferenze) e l’impatto creato sulle diverse aree della città, triplicando la partecipazione degli studenti (arrivati quest’anno in 3000): le scuole vogliono avvicinarsi, comprendere l’impatto del digital sul mondo del lavoro per indirizzare al meglio le scelte professionali partendo dalle richieste del mercato.

“Anche l’interesse del pubblico (che si è mostrato davvero coinvolto – spiega Lorenzo Maternini, vp di Talent Garden e ideatore di Festival Supernova – fa capire quanto l’innovazione sia sì importante per chi ci lavora, ma soprattutto per l’ecosistema che si crea attorno. Perché innovare non significa inventare da zero, ma modificare ciò che già esiste per migliorare il modo in cui viviamo. Proporlo durante un festival di questa portata significa mostrare a tutti i cittadini, dai bambini agli imprenditori, dalle mamme in proprio agli anziani, che l’innovazione e il digital vanno a beneficio di tutti, influendo sulla vita quotidiana in maniera positiva e costruttiva”.

Con presentazioni di prodotti indirizzati a tutto il pubblico e alla quotidianità (un tostapane che si accende con lo smartphone, una casa componibile costruita in 6 ore di Isinnova o un velomobile – il cabriovelo dei ragazzi di Velobénaco) e attraverso laboratori dedicati ai più piccoli (come quelli organizzati da UBI Banca – gli UBI Lab – per mostrare il lato ludico della matematica e le sue applicazioni) il Festival Supernova è riuscito a suscitare non solo curiosità e interesse ma a diffondere una cultura dell’innovazione nei cittadini verso le soluzioni più smart, mostrando le applicazioni più utili del digitale e della tecnologia più avanzata. Il tutto con un riferimento costante al tema della sostenibilità, focus di quest’edizione intitolata alla tecnologia e all’innovazione nell’ambiente condiviso.

Il Festival Supernova si è concentrato anche sull’ecologia e sull’impatto ambientale, analizzando la sostenibilità sia attraverso gli esempi di aziende che puntano sulla salute del pianeta (come la startup Fattelo!, che disegna lampade completamente riciclate, e l’IoT che purifica l’aria di Clairy), sia mettendosi in prima linea con l’analisi del social sentiment e Big Data per registrare l’impronta ecologica della città di Brescia.

Dai convegni del Festival, da “Digitalks” (curato da Cisco Italia) alla UX Conference (che ha raccontato come sta cambiando l’orizzonte competitivo delle aziende), è emerso poi come l’innovazione passi oggigiorno attraverso differenti modi di lavorare, che si traducono in nuove modalità di smart working.

Fiscalità internazionale, il 14-15 ottobre maxiconvegno dei commercialisti a Gardone

in Eventi/Ordini professionali by

“Il nuovo rapporto tra fisco e contribuenti nella fiscalità internazionale”. E’ questo l’ambizioso titolo del convegno promosso dall’Ordine dei commercialisti bresciano (in collaborazione con quello di Milano e nazionale) per il 14 e il 15 ottobre.

L’appuntamento dedicato alla fiscalità internazionale – giunto alla 24esima edizione – è ospitato dal Grand Hotel di Gardone Riviera. Il convegno si aprirà alle 9 di sabato e si chiuderà alle 13 di domenica. Circa 30 gli interventi in programma, con nomi importanti. Durante la sessione introduttiva, ad esempio, parleranno il presidente dell’Ordine di Brescia Antonio Passantino, quello dell’Ordine di Milano Alessandro Solidoro, il presidente nazionale Gerardo Longobardi e il direttore regionale dell’Agenzia delle entrate Giovanna Alessio.

“Questo convegno”, spiega Federico Venturi a nome del comitato organizzativo, “fu ideato con una eccezionale vision strategica: già 24 anni fa, l’obiettivo era, oltre che perseguire un approfondimento comune sulla fiscalità internazionale tra commercialisti di due importanti Paesi Europei, la volontà di creare una “rete” di contatti tra i professionisti dell’area economica operanti in Italia ed in Germania – partner economici strategici”. Il tempo ha poi imposto di allargare i confini a tutto il mondo.

Quest’anno, in particolare, il focus sarà su tre macrotemi: la riforma dell’interpello internazionale, il ruolo della “cooperative tax compliance” e le recenti novità in materia di tassazione internazionale.

“L’amministrazione finanziaria italiana”, sottolinea Venturi, “dà dei segnali forti su una sfida che sembra avere intrapreso: un nuovo rapporto tra Fisco e contribuente, un rapporto in cui non si vuole più vedere il contribuente sempre e comunque con presunzione di colpevolezza , ma come un interlocutore con cui dialogare e risolvere i problemi: sogno o realtà?”. Un approccio che “va poi visto applicato ad una delle aree più complesse e rischiose: la fiscalità internazionale e ciò al fine di aiutare le aziende che operano con l’estero e le multinazionali in Italia, aumentando, si spera, l’attrattività del nostro Paese”.

Questo è il filone conduttore dell’edizione 2016 del convegno di Gardone Riviera, insieme all’analisi delle numerose novità portate quest’anno sui temi più rilevanti di fiscalità internazionale: la branch exemption, i trasferimenti di sedi in Italia, le novità in tema di Controlled Foreign Companies, il patent box e tanto altro.

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Garda, in arrivo una pioggia di milioni da Roma per il nuovo depuratore

in Ambiente/Economia/Evidenza/Istituzioni/Partecipate e controllate by

Cento milioni di euro sono pronti a piovere sul Garda? Ad assicurarlo è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, che ha annunciato il maxi stanziamento finalizzato alla realizzazione del nuovo sistema di depurazione del Benaco, che sostituirebbe il vetusto sistema realizzato quasi 50 anni fa. Un progetto promosso da Garda Uno e dalla municipalizzata veronese Azienda Gardesana Servizi, il cui costo complessivo è stimato in 220 milioni di euro. Anche per questo i promotori avevano fissato l’avvio al 2030. Ma se dovessero arrivare i soldi da Roma si potrebbe anticipare.

Innovazione e coraggio di fare impresa: ecco le tre startup premiate da Cna

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Startup by

Sono T°RED Srl, Melo srl e Easy holidays srl le start up bresciane che hanno vinto il contest “Cambiamenti 2016”, ciascuna nella propria categoria. Si è trattato della prima edizione del premio al pensiero innovativo riservato alle nuove imprese targato Cna, pensato per celebrare i 70 anni di attività dell’associazione e promuovere le aziende neonate che sanno integrare tradizione artigiana e innovazione.

La premiazione si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi, nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia, a chiusura dell’Edison Innovation Days Festival della Crescita, nell’ambito di Supernova, festival della creatività e dell’innovazione.

Vincitrice categoria “Made in Italy e tradizione”: T°RED Srl

Il suo slogan è “Design magic made real”. Si tratta di una start up innovativa con sede legale a Piacenza ma con un LabStore a Desenzano del Garda, attiva nel settore della ricerca applicata al design (home, urban e cycling). Nata a luglio 2013, ha come mission lo sviluppo di progetti nel segno della sperimentazione nei campi di architettura 2.0, design urbano e domestico e mobilità sostenibile per instaurare nuovi “bisogni” in un settore caratterizzato da assenza di nuove idee. T°Red è un laboratorio di progettazione, ricerca e sperimentazione capace di portare “direttamente” al pubblico e al mercato gli esiti del proprio percorso.

La giuria l’ha scelta perché ha apportato «un contributo originale nella realizzazione di prodotti nel settore del design e dell’arredamento, interpretato in chiave innovativa elementi della tradizione italiana e ibridato la manifattura tradizionale con tecnologie innovative».

Vincitrice categoria “Innovazione e tecnologia”: Melo srl

Melo è una start up formata da giovani imprenditori bresciani che, attraverso la ricerca e la sostenibilità, si impegnano a creare innovazione del settore dell’igiene e della salute della persona. Il suo principale obiettivo è lo studio approfondito delle funzionalità dei prodotti di uso quotidiano per migliorarli, o se necessario sostituirli, inventandone di nuovi, creando nuove nicchie di mercato e usando materiali e design innovativi. Nata a giugno 2015, l’azienda ha sede a Brescia in via Aldo Moro. Uno dei suoi prodotti, Iko, lo spazzolino senz’acqua, è stato testato dalla NASA e giudicato adatto a far parte della dotazione degli astronauti.

La giuria l’ha scelta perché «impegnata nella realizzazione di prodotti a carattere innovativo, analizzando esigenze di mercato e bisogni di una particolare comunità. Presenta tutte le potenzialità per crescere e affermarsi».

Vincitrice categoria “Promozione dell’Italia”: Easy Holidays srl

Easy Holidays s.l.r. è una start up di Palazzolo sull’Oglio che si occupa di turismo. Fa parte dell’incubatore di imprese Enne3 dell’Università del Piemonte Orientale con sede a Novara. Vuole mettere il territorio al centro del sistema turismo: con le sue pagine web crea flussi di persone che hanno interesse a visitare una località per le bellezze e le particolarità che offre. L’utente invia una richiesta di soggiorno, compilando un formulario che viene reindirizzato alle strutture che hanno le caratteristiche scelte dall’utente sulla base di un algoritmo logico matematico elaborato in 10 anni di lavoro. Il sistema é operativo da 3 anni; solo nel 2015 ha vagliato 10.500 richieste.

La giuria l’ha scelta perché «realizza servizi di sviluppo culturale e creativo a supporto della promozione del patrimonio storico-artistico-paesaggistico, enogastronomico e di valorizzazione delle tradizioni e della cultura di un territorio. Già funzionante, ha potenziale di crescita».

Le imprese sono state selezionate da una giuria di esperti, presieduta da Nicola Vernaglione, autore del libro “Startupper 10 e lode, 10 errori da evitare, 10 segreti da conoscere” e di cui hanno fatto parte Laura Buscarini, direttore Cna Brescia; Davide Giacomini, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Economia e Management Università degli Studi di Brescia, e Nicola Ghislanzoni, dell’agenzia di comunicazione Akòmi.

Al contest si sono candidate 22 start up. Un successo per la Cna bresciana, seconda solo a Milano in Lombardia per numero di iscritti, quarta a livello nazionale.

Le tre premiate hanno ricevuto un voucher in servizi del valore di 4mila euro:

– servizi di consulenza Cna e 2 anni di adesione al sistema Cna

– 6 ore di consulenza di Akòmi su comunicazione e marketing

– fino a 2 mesi di utilizzo di una postazione di lavoro a Talent Garden

– corsia preferenziale per l’accesso al credito con le garanzie di Sviluppo Artigiano (intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia).

A tutte le imprese candidate è stato consegnato un piccolo riconoscimento. Tutti i partecipanti, poi, non solo i tre premiati, sono stati segnalati alla Cna nazionale, che eleggerà a vincitrice un’impresa per categoria e sceglierà la migliore start up dell’anno. Tra i premi ci sono, per esempio, 20mila euro e una giornata di consulenze a Dublino nelle sedi di Google e di Facebook.

Con “Cambiamenti 2016”, Cna ha voluto premiare il coraggio di fare impresa e la capacità di porsi sul mercato con idee innovative che non dimentichino le peculiarità di un territorio e di una comunità.

«Da tempo stiamo dicendo che c’è bisogno di rimettere l’impresa al centro. Oggi ne abbiamo dato dimostrazione: abbiamo premiato alcune start up, a prescindere dall’età degli imprenditori, che hanno avuto l’opportunità di raccontarsi e di parlare di come oggi si può fare impresa. Con “Cambiamenti” – ha detto Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia – si è voluto mettere in relazione le aziende per dare loro nuove opportunità, premiando il talento e la voglia di fare impresa. Anche così Cna vuole fare da ponte tra tradizione e innovazione».

Dopo anni in cui si è parlato solo di crisi, ora si sta avviando una nuova rivoluzione industriale, quella dell’Industria, o meglio dell’Impresa 4.0, a misura di pmi artigiane. Un contesto in cui «le start up innovative, native digitali, rappresentano la nuova generazione. Possono anche essere da stimolo ai contesti tradizionali» ha sottolineato la presidente Rigotti. La nuova parola d’ordine è «condivisione, di idee e di modelli di sviluppo d’impresa». Per questo diventa fondamentale «sapersi raccontare e attirare l’attenzione di soggetti che possono interagire e dare valore aggiunto, di finanziatori pubblici e privati, di risorse umane competenti e talentuose».

A “Cambiamenti 2016” si sono candidate:

Azienda Portavoce Descrizione
Socialmedica srl Michael Frassi Il network medico internazionale via smartphone che giova ai pazienti

Arch-è architectural-engeneering services

Gianbattista Baroni Per una nuova qualità del costruire sostenibile
Netfair srl Maria Luisa Razio Informazioni commerciali e rating per scegliere partner affidabili
Ecoambiente Elia Giosuè Conti Le proprietà delle ceramiche naturali per risparmiare acqua e detergenti
Smart Solutions srl Laura Borgese Smart store”, il device che prepara i campioni per l’analisi chimica elementare
Mirabella & Cremona srl

Gabriele Mirabella

La tecnologia al servizio della moda: il colletto non si sforma

Fitadvisor srls

Graziano Zanetti

Il portale web con motore di ricerca di strutture per gli sportivi
Pcombustion srls Roberto Pedercini Nuovi software e programmi per impianti di produzione di metalli
Dr. One aerial service

Andrea Mochi

Uso dei droni per creare processi innovativi
Salta e gioca sas Monica Ardigò Baby parking e sitting su misura per i nuovi ritmi della città

Green Technology srl

Annibale Temponi

Con il Sistema Ecotemp la produzione di energia pulita
The Energy Audit srls

Giulia Baccarin

La piattaforma software per il “Comprehensive energy management”

Behub srl

Davide Novali

Un nuovo stile di mobilità sostenibile per aziende e cittadini
Isinnova Cesare Calvi, Cristian Fracassi Una banca delle idee che mette in contatto inventori e imprese
Podologia Marchesini

Lorenzo Marchesini

Ai vostri piedi metodi incruenti e innovativi
Techflue srl

Mariangela Colosio Lama

Energia elettrica dale onde del mare con il convertitore EDS
Fa.Ta. snc

Silvia Faverzani, Ivan Tagliani

Alzare la qualità del made in Italy con le proprie mani
Ecosmal srl

Antonini Giacomo

Il nuovo Sistema brevettato per il trasporto e lo stoccaggio in sicurezza dell’amianto
Since 1887 srl

Anna Zilioli

Innovare nella tradizione pasticcera

Da Cna una class action contro il cartello dei produttori di camion

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Trasporti by

La Cna Fita, la categoria dell’autotrasporto della confederazione artigiana, promuove una class action contro il cartello dei produttori di autocarri che lo scorso luglio è stato sanzionato dall’Unione Europea.

L’intervento dell’Antitrust – La Commissione Europea ha accertato che, tra il 1997 ed il 2011, alcune case costruttrici hanno preso accordi per mantenere il prezzo di listino dei mezzi al di sopra di quello di mercato (si stima circa il 20% in più) e per scaricare sul consumatore i costi delle nuove tecnologie necessarie a rispettare i più stringenti limiti delle emissioni.

I produttori coinvolti sono Man, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e Daf; nove camion di medie e grandi dimensioni su dieci venduti in Europa hanno il loro marchio. In tutto dovranno saldare la sanzione record di 2,9 miliardi di euro. La Man ha evitato una multa da 1,2 miliardi di euro perché ha permesso a Bruxelles di venire a conoscenza dell’esistenza del cartello.

Le cinque case costruttrici hanno ammesso la propria responsabilità in cambio di uno sconto o dell’azzeramento della sanzione. Scania, coinvolta nell’indagine antitrust, ha rifiutato di patteggiare ed il procedimento nei suoi confronti è ancora aperto.

La class action – Possono partecipare all’azione risarcitoria tutti i soggetti che hanno acquistato o acquisito con leasing camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) e grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) delle marche DAF, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, MAN/Volkswagen, Volvo/Renault e Scania immatricolati tra il 1997 ed il 2011. In caso di successo, lo studio legale riceverà una quota dei proventi dell’azione legale. In caso, invece, di insuccesso, il rischio è a carico dello studio legale.

«È importante sottolineare che la class action non riguarda solo le imprese di autotrasporto, ma anche tutte le ditte iscritte al Registro delle imprese che abbiano un mezzo da oltre 6 tonnellate, per esempio in edilizia e meccanica – precisa Roberto Tagliaferri, responsabile Cna Fita di Brescia -. Le case costruttrici hanno fatto cartello su tutti i mezzi, non solo su quelli venduti agli autotrasportatori».

La prima fase di raccolta delle adesioni termina l’1 novembre 2016. Chi aderirà tardivamente dovrà attendere che si formi un altro gruppo di autotrasportatori, il cui danno subito sia di un valore sufficiente a giustificare l’instaurazione di una seconda azione legale. «Per tale motivo – specifica Abramo Scalvinoni, presidente di Cna Fita di Brescia – è importante aderire all’azione il prima possibile, per non perdere la possibilità di partecipare alla class action. Per farlo basta rivolgersi ai nostri uffici».

«L’attenzione di Cna è rivolta ad aspetti che riguardano le imprese a 360° anche dal punto di vista concreto di tutela legale, nel contesto di un’azione collettiva di questa portata – conclude Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia -. L’obiettivo dell’associazione, in questo caso, è quello di informare queste imprese e, per chi volesse, procedere all’istruzione della causa di ognuna».

I numeri bresciani – Stando agli ultimi dati disponibili, che fanno riferimento a fine agosto 2016, sono 2.188 le imprese a Brescia e provincia iscritte all’apposito Albo che esercitano attività di trasporto in conto terzi. Quanto ai veicoli, quelli in conto terzi sono 30.298.

L’esempio – Un autotrasportatore che ha acquistato camion delle case costruttrici responsabili dell’illecito anticoncorrenziale per un valore totale di 100mila euro può ottenere come risarcimento tra il 10% ed il 20% del prezzo di acquisto. Si tratterebbe, quindi, di circa 10-20mila euro di risarcimento.

Se uno o più mezzi sono stati successivamente venduti, la percentuale andrà calcolata sulla differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita. Potrebbe essere possibile ottenere un risarcimento anche per mezzi acquistati di seconda mano, perché anche il mercato dell’usato ha subito il contraccolpo dell’illecito sovrapprezzo. Tuttavia in questi casi il risultato appare più incerto.

La documentazione necessaria – Per l’istruzione della causa vanno consegnati a Cna Fita:

a. la documentazione comprovante l’acquisto/leasing dei camion

b. copia di un documento d’identità del legale rappresentante della ditta di autotrasporto

c. una visura della società (se l’attività di autotrasporto è esercitata in forma societaria)

d. la procura alle liti o in alternativa l’atto di cessione del diritto al risarcimento

e. l’eventuale documentazione riguardante la vendita/permuta/rottamazione dei camion.

Nel caso in cui manchino i documenti di cui alle lettere a) ed e), l’autotrasportatore dovrà fornire l’estratto cronologico del camion del PRA, da cui risulti anche il prezzo di acquisto del mezzo, nonché dell’eventuale vendita.

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