Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

A Brescia forte legame tra occupazione e concentrazione di imprese artigiane

in Artigianato/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Lavoro by

I tassi di occupazione maggiori nel 2016 si sono registrati nei territori dove è più presente l’artigianato. Lo ha rilevato il Centro Studi Cna, nel proprio rapporto sul mercato del lavoro, elaborato su dati Istat.

Le province che nel 2016 hanno fatto segnare livelli occupazionali più alti, nel 92% dei casi hanno un tasso di concentrazione delle imprese artigiane superiore alla media italiana. Tra queste figura anche Brescia, con un tasso di occupazione del 63,9%, il 44° in Italia. La quota di imprese artigiane sul totale delle imprese tocca il 29,2%. La media nazionale è rispettivamente del 57,3% e del 23,6%.

Una correlazione ancor più marcata è stata riscontrata nelle province di Reggio Emilia (occupazione al 68,2%; 34,6% di imprese artigiane); Lecco (occupazionale al 68,3%; 33,5% di imprese artigiane); Belluno (occupazione al 68,8%; 31,9% di imprese artigiane).

«La forte concentrazione di micro e piccole imprese nell’area del Centro nord del Paese – si legge nel report del Centro Studi Cna – garantisce una maggiore resilienza al mercato del lavoro, che invece si presenta molto più volatile nelle regioni del Mezzogiorno, ancora caratterizzate dalla presenza di grandi stabilimenti che non sempre sono stati in grado di dar vita ad un indotto solido e ricettore di forza lavoro».

Per questo motivo Cna Brescia lavora per «una maggiore focalizzazione delle risorse sulle micro e piccole imprese, cioè i soggetti che meglio hanno reagito alla crisi – spiega la presidente, Eleonora Rigotti – grazie a flessibilità , capacità di adattamento, dinamismo “vitale”, ma soprattutto grazie alla capacità di riposizionamento su mercati esteri, all’innovazione di linee di produzione e servizi, a processi di aggregazione».

Per il futuro sviluppo economico del comparto artigiano Cna si è posta tre categorie di obiettivi, che si stanno via via concretizzando attraverso servizi e rappresentanza: semplificazione e credito, manifattura digitale, aggregazioni d’impresa, internazionalizzazione e sviluppo di impresa.

Consiglio nazionale dei centri commerciali, Moretti confermato

in Commercio/Economia/Evidenza by
Massimo Moretti

Si sono appena conclusi i Lavori dell’Assemblea Annuale  dei Soci del CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, impegnata sia nell’approvazione del rendiconto economico sia nell’importante compito di eleggere il Consiglio Direttivo per il prossimo triennio 2017-2020.

Massiccia è stata la partecipazione ai Lavori da parte dei Soci aventi diritto di voto, presenti di persona o per delega, che hanno approvato a larghissima maggioranza sia l’ottimo rendiconto economico sia la proposta del Presidente uscente Moretti di eleggere un Consiglio Direttivo nel segno della continuità, compattezza ed armonia associativa, cosi da affrontare coeso i moltissimi impegni futuri.

Il Gruppo Gabeca si allarga: inaugurato il nuovo eco-impianto di Ecoplant

in Ambiente/Aziende/Economia/Ecoplant/Gabeca/Nuove imprese/Partner by

E’ stato inaugurato oggi, a Cremona, il nuovo impianto a impatto zero di Ecoplant: società del Gruppo Gabeca di Calcinato (Bs) che si occupa della gestione completa del ciclo dei rifiuti con l’obiettivo di garantirne il corretto smaltimento e, soprattutto, di ridurre al minimo le ricadute ambientali sul territorio.

La presentazione ufficiale agli imprenditori e alle autorità si è tenuta dalle 11.30, nella prestigiosa cornice dell’Academia Cremonensis impreziosita da un breve concerto di violino. A seguire, in via Riglio, il taglio del nastro e una breve visita all’eco-impianto alla presenza dell’amministratore delegato del Gruppo Gabeca Fabrizio Scuri e della presidente Daniela Grandi.

Nella piattaforma potranno transitare diverse tipologie di rifiuti – l’elenco degli oltre 300 Codici Cer è disponibile sul sito www.ecoplantsrl.it – destinati al deposito (rigorosamente temporaneo), alla miscelazione e al ricondizionamento preliminare fino a un massimo di 140mila tonnellate.

L’obiettivo dell’innovativo processo di lavorazione denominato Ippc (Integrated Pollution Prevention and Control) è quello di fare in modo che i rifiuti vengano valorizzati e riutilizzati nei processi produttivi delle aziende, riducendo al minimo i quantitativi da smaltire nelle discariche. Tutto ciò senza inquinamento, visto che l’impianto Ecoplant ha zero emissioni in atmosfera, acqua e suolo. Mentre le emissioni acustiche sono ridotte e comunque mitigate dall’ubicazione, lontana dai centri abitati.

“Il nostro intento”, ha spiegato Scuri nell’occasione, “è quello di mettere il nostro marchio e il know how di cui disponiamo al servizio della comunità e delle aziende del territorio, diventando il riferimento professionale di coloro che vogliono smaltire i rifiuti in maniera sicura, ecologica e rispettosa delle complesse normative in materia: perché la massima sicurezza di chi in azienda è responsabile delle procedure e la sicurezza dei cittadini possono e devono coincidere”.

“Per sostenere Ecoplant in questa missione”, ha aggiunto la presidente Daniela Grandi, “è stata realizzata una piattaforma moderna, ma in campo c’è anche la garanzia di un gruppo con esperienza decennale nel settore dello smaltimento e delle analisi chimiche. La nostra certezza”, ha concluso, “è che l’integrità, unita al legame con il territorio, è una condizione imprescindibile per il successo della propria attività e il perdurare nel tempo di un’azienda”.

Confagricoltura, il bresciano Garbelli è vicepresidente regionale

in Agricoltura e allevamento/Economia/Evidenza by

L’Assemblea di Confagricoltura Lombardia ha eletto ieri il suo nuovo presidente, Antonio Boselli, Presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza e Brianza. Nella stessa occasione, è stato eletto vice-presidente Giovanni Garbelli, già vice-presidente di Confagricoltura Brescia.

Le parole d’ordine di Boselli sono: efficienza, orgoglio, consapevolezza dei propri mezzi e aiuto alle imprese.  “Mi sento di assicurare che nei prossimi anni, al centro del lavoro di Confagricoltura Lombardia ci sarà l’azienda agricola che è nostra associata, con i suoi problemi, le sue esigenze, e le sue aspettative. Per questo è importante – ha sottolineato il neo-presidente – concentrarci su alcuni punti che rappresentano le fondamenta del rapporto tra Unioni provinciali e Federazione regionale”. Alla base, c’è infatti la ferma convinzione da parte di Boselli che la Federazione debba essere l’interlocutrice privilegiata sia per la Regione e quindi le istituzioni, sia per le Unioni, in modo tale da svolgere appieno il ruolo di cerniera tra questi soggetti. “Solo così è possibile portare all’attenzione della parte politica le reali esigenze delle imprese e trovare soluzioni efficaci, che è poi il nostro obiettivo primario”.

Infine, Antonio Boselli ha voluto ringraziare per il lavoro fatto il presidente uscente, Matteo Lasagna, appena eletto nella Giunta nazionale. FONTE BSNEWS.IT

Nel 2017 produzione industriale in crescita, stabile l’artigianato manifatturiero

in Artigianato/Economia/Manifatturiero/Tendenze by

Nel primo trimestre del 2017 – secondo una nota del Centro Studi AIB – l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane registra una nuova crescita, a certificazione del complessivo buono stato di salute dell’industria locale. Dopo un 2016 positivo, prosegue quindi il recupero del made in Brescia, favorito, tra l’altro, dalla positiva evoluzione delle vendite, sia in Italia che sui mercati esteri.

Nel dettaglio, la produzione industriale segna un incremento congiunturale dell’1,7%; il tasso tendenziale (ossia la variazione dell’indice nei confronti dello stesso periodo dell’anno scorso) risulta non negativo per la quattordicesima rilevazione consecutiva (+3,1%). Il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2017, è pari a +2,7%. Il recupero dai minimi registrati nel terzo trimestre 2013 è dell’11,4%: ciò riporta la produzione su livelli che non si toccavano dal lontano 2011.

L’artigianato manifatturiero bresciano – secondo quanto rileva l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia –  chiude il primo trimestre dell’anno con dinamiche tendenziali complessivamente positive. Nel periodo gennaio-marzo la produzione artigiana ha segnato una variazione, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari a 3,1%, il fatturato è aumentato del 3,7% e gli ordini del 2,1%. Dal confronto territoriale, inoltre, emerge che l’artigianato bresciano ha conseguito risultati in linea con la media lombarda.

Tuttavia le dinamiche appena descritte non vengono replicate da un punto di vista congiunturale. La produzione registra una variazione nulla, il fatturato una crescita dello 0,8%, gli ordinativi diminuiscono invece dello 0,8%.

I principali indicatori dell’industria:

  • Con riferimento ai settori, l’attività produttiva è aumentata significativamente nei comparti metallurgico e siderurgico (+4,7%), meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (+3,3%), materiali da costruzione ed estrattive (+2,9%); è invece cresciuta con minore intensità per gli operatori del carta e stampa (+1,7%), dell’abbigliamento (+1,5%), della meccanica tradizionale e mezzi di trasporto (+1,3%), del chimico, gomma e plastica (+1,3%) e del tessile (+0,6%). Non si segnalano variazioni degne di nota nel settore maglie e calze, mentre la produzione è dichiarata in discesa nell’agroalimentare e caseario (-1,2%), nel legno e mobili in legno (-1,2%) e nel calzaturiero (-3,1%).
  • Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 34% delle imprese, diminuite per il 22% e rimaste invariate per il 44%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono incrementate per il 26% degli operatori, scese per il 20% e rimaste stabili per il 54%; quelle verso i Paesi extra UE sono cresciute per il 29%, calate per il 17% e rimaste invariate per il 54% del campione.
  • I costi di acquisto delle materie prime sono saliti per il 34% delle imprese, con un incremento medio dell’1,8%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al rialzo dal 18% degli operatori, per una variazione media dello 0,9%.
  • Le prospettive a breve termine delineano una prosecuzione della fase di moderata espansione del manifatturiero provinciale, nonostante alcune incognite legate alle tensioni a livello internazionale. La produzione è prevista in aumento da 28 imprese su 100, stabile dal 65% e in flessione dal rimanente 7%.
  • Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono previsti in aumento dal 32% degli operatori, stabili dal 61% e in calo dal 7%; quelli dai Paesi UE sono in crescita per il 17% degli operatori del campione, invariati per il 76% e in flessione per il 7%; quelli provenienti dai mercati extracomunitari sono in incremento per il 28% delle imprese, stabili per il 68% e in diminuzione per il 4%.
  • Il recupero del settore manifatturiero produrrà verosimilmente un incremento della domanda di lavoro: la manodopera è infatti attesa in aumento dal 13% degli intervistati, invariata dall’84% e in diminuzione dal 3%.

I principali indicatori dell’artigianato:

▪  Il fatturato del comparto artigiano segna una dinamica congiunturale positiva, pari allo 0,8%,sebbene in rallentamento rispetto al trimestre precedente. Più intensa, invece, la variazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+3,7%), sostenuta dal fatturato interno (+3,3%).

▪  Gli ordini sono cresciuti del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, trainati da entrambe le componenti. Gli ordini interni sono cresciuti, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, dell’1,8%. Buona la dinamica degli ordini esteri (+4,9%) anche se nell’artigianato, rappresentano una quota assai ridotta.

▪  L’occupazione chiude il primo trimestre con un risultato leggermente positivo (+0,5%) ma in   rallentamento rispetto ai trimestri precedenti. Diminuisce anche il ricorso alla Cassa Integrazione: la quota di imprese che ne ha fatto ricorso si colloca al 5,9% contro il 7,0% del  trimestre scorso.

▪  Le attese degli imprenditori per il secondo trimestre dell’anno sono moderatamente positive con riferimento alla produzione, alla domanda estera, alla domanda interna e al fatturato. Stabili, invece, le attese sull’occupazione.

L’Indagine AIB viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero. L’indagine sull’artigianato della Camera di Commercio, la cui fonte è l’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia, ha coinvolto 193 imprese della provincia, pari a una copertura campionaria del 100%.

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Ghedi, Confartigianato organizza un corso antiaggressione femminile

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Eventi/Evidenza/Formazione by

Ghedi (Brescia) – Un corso organizzato dal Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Brescia rivolto a tutte le donne di qualunque età a partire dai 15 anni in su, anche senza alcuna esperienza sportiva. Il corso anti aggressione femminile “Donne senza paura” si terrà sabato 6 maggio a Ghedi (Bs) in via Silvio Pellico n.7, con la collaborazione dell’associazione sportiva “Karate Master Rapid Ghedi”. Il programma della giornata prevede la lezione dalle ore 9.30 alle ore 13. I princìpi base e guida del corso saranno la prevenzione, la difesa verbale e la difesa fisica. Per iscrizioni e informazioni scrivere a donneimpresa@confartigianato.bs.it specificando nome, età e numero di cellulare. FONTE BSNEWS.IT

I bresciani chiedono prestiti personali più piccoli

in Economia/Evidenza by

In Lombardia cresce il ricorso ai prestiti personali, chiaro sintomo di migliori livelli occupazionali e maggiore fiducia nel futuro. Brescia, tuttavia, è la provincia lombarda in cui, nel primo trimestre 2017, sono stati richiesti i prestiti personali di importo inferiore (10.990 euro in media). I dati arrivano dall’osservatorio condotto da Facile.it e Prestiti.it in relazione alle richieste di credito al consumo presentate in Regione nel primo trimestre 2017. Secondo quanto rilevato dallo studio, il prestito medio chiesto in Lombardia nel primo trimestre 2017 è pari a poco meno di 12.100 euro, vale a dire il 12% in più del valore registrato un anno fa.

Chi chiede un prestito in Lombardia ha, sempre in media, uno stipendio pari a 1.940 euro, un’età di 40 anni all’atto della presentazione della domanda e intende restituire il finanziamento in 67 rate, vale a dire circa 5 anni e mezzo.
Facile.it e Prestiti.it non si sono limitati ad analizzare i numeri a livello regionale, ma hanno approfondito l’indagine anche a livello provinciale; ecco quindi che si scopre che sebbene Milano origini oltre il 42% delle richieste di credito al consumo lombarde e possa contare sugli stipendi più alti di tutta la regione (2.275 euro), non è da qui che arrivano quelle di importo maggiore, che, invece, sono compilate nella Provincia di Sondrio, dove il valore medio del prestito sale a 14.053 euro.
Al secondo posto nella classifica degli importi richiesti alle finanziarie si piazza Como con 13.842 euro che precede di un soffio Bergamo, terza con 13.713 euro. Sono comunque sopra alla media nazionale (12.147 euro) anche Mantova (13.252 euro), Cremona (12.958 euro), Pavia (12.910 euro), Varese (12.458 euro) e Lodi (12.162 euro).
Gli importi più contenuti sono chiesti a Brescia (10.990 euro la media) e, a seguire, nelle province di Monza e Brianza (11.358 euro), Milano (11.523 euro) e Lecco (11.983 euro).

I lombardi che impiegheranno più tempo per restituire il loro prestito sono i bergamaschi e i mantovani che rientreranno del finanziamento dopo 72 mensilità, una in più di quelle necessarie ai comaschi e due in più di quelle che occorreranno a lodigiani e varesini.

Ma quali sono i motivi per i quali in Lombardia si chiede un prestito? Al primo posto, con il 19,4% delle richieste l’ottenimento di liquidità; finalità per la quale l’importo medio richiesto è pari a 13.409 euro, ma che ha quasi dimezzato il suo peso sul totale visto che nel 2016 erano legate a questa finalità il 32% delle richieste, ulteriore indizio della migliorata situazione economica dei lombardi. Al secondo posto la ristrutturazione di immobili che raccoglie il 18,77% delle domande e una richiesta media di 16.441 euro; terzo posto per il consolidamento debiti, ottimo modo per uniformare importi e scadenze dei finanziamenti; in questa categoria rientrano il 18,48% delle domande presentate nel primo trimestre 2017; importo medio richiesto: 16.880 euro.

Casa, il pensionato medio cerca un trilocale (senza banca di mezzo)

in Banche/Economia/Edilizia/Tendenze by

L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete sul territorio nazionale nel secondo semestre del 2016 evidenzia che il 9,0% degli acquisti è stato effettuato da soggetti in pensione. Rispetto ad un anno fa (secondo semestre 2015) non si registrano variazioni significative della percentuale di acquisto da parte di pensionati, si passa infatti dal 9,3% al 9,0% attuale.

I pensionati nel 60,3% dei casi hanno comprato l’abitazione principale, nel 26,9% dei casi hanno comprato per investimento ed infine il 12,8% degli acquisti ha riguardato la casa vacanza. Rispetto ad un anno fa aumenta la percentuale di acquisti per investimento (+1,4%).

Dati pensionati

Restando su questo target di acquirenti si è constatato che solo il 9,3% degli acquisti è stato effettuato con l’ausilio di un mutuo, mentre il 90,7% della compravendite è avvenuto senza l’intervento da parte di istituti di credito.

Le richieste dei pensionati si sono concentrate maggiormente sui trilocali (35,4%), seguiti dai bilocali (29,0%) e dai quattro locali (13,6%); ville, villette, rustici, case indipendenti e semindipendenti compongono insieme l’11,3% degli acquisti.

Il 65,8% dei pensionati che ha acquistato attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa è coniugato o è comunque una coppia, il 17,1% è celibe/nubile, il 12,5% è vedovo e il 4,6% è separato/divorziato.

Spostando l’attenzione sui venditori risulta che quasi un terzo di coloro che hanno venduto casa nel secondo semestre del 2016 è un soggetto in pensione (29,6%). Il 65,8% dei pensionati ha venduto per reperire liquidità, il 20,8% per migliorare la qualità abitativa ed il 13,4% per trasferirsi in un altro quartiere o in un’altra città.

Rivoluzione del mobile, seminario il 5 in Camera di commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Formazione by

Sono aperte le iscrizioni per il secondo appuntamento di “Eccellenze in digitale 2017. Piccole imprese globali: il web semplice che ti aiuta a crescere” con l’incontro sul tema ” Il mondo in tasca: la rivoluzione del mobile” che si terrà il 5 maggio – dalle 10 – a cui seguirà un laboratorio pratico sul tema, con un numero limitato di posti.

Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it . Per informazioni: Segreteria organizzativa: tel.030.3725298/264/346 e mail pni@bs.camcom.it

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Turismo enogastronomico, bando da 1,2 milioni di euro della Regione

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Economia/Istituzioni/Regione/Turismo by

Si chiama ‘Wonderfood & Wine’ – secondo quanto riportato dal quotidiano on line BsNews.it – il nuovo bando da oltre 1,2 milioni di euro di Regione Lombardia, che concede contributi a fondo perduto fino a 75.000 euro per finanziare progetti di promozione turistica legati all’enogastronomia lombarda. Ad annunciarne la pubblicazione e’ l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini, il quale ha sottolineato che “si tratta di una delle opportunita’ piu’ importanti del progetto ‘Sapore in Lombardia’, per cui abbiamo stanziato complessivamente 5 milioni di euro con l’obiettivo di raccontare, consolidare, mettere a sistema la ricchezza della nostra offerta turistica in chiave enogastronomica e sostenere gli operatori del settore”.

“La nostra regione – ha dichiarato Parolini – non e’ ancora una destinazione turistica affermata in questo ambito, ma lo sara’ presto. In Lombardia infatti la ristorazione e la cucina, le produzioni agricole, alimentari e vitivinicole continuano a creare eccellenza tra
tradizione e modernita’, e questo patrimonio costituisce un formidabile elemento di attrattivita’ su cui stiamo puntando, sia per il mercato interno che, soprattutto, per quello internazionale”.

ANNO DEL TURISMO

“Durante quest’anno interamente dedicato al turismo – ha spiegato l’assessore – ci siamo impegnati a sostenere la promozione di tutti gli ambiti meno maturi e piu’ promettenti. Accanto agli interventi sul turismo enogastronomico, abbiamo messo in campo iniziative senza precedenti in Lombardia per il cicloturismo, il turismo religioso e quello legato alle citta’ d’arte”.

AUMENTARE LA VISIBILITA’

“Con questo bando, in particolare, – ha aggiunto Parolini – vogliamo sostenere in modo sussidiario interventi concreti e sinergici che aumentino la visibilita’ della nostra offerta in un mercato sempre piu’ vasto, ma anche valorizzare il legame tra turismo ed enogastronomia, che rappresenta probabilmente la chiave d’accesso piu’ autentica e diretta all’essenza e alla storia di un territorio”.

I PROGETTI FINANZIABILI

“Aggregazione, collaborazione e integrazione tra diversi soggetti, pubblici e privati, saranno elementi decisivi dei progetti finanziati da questa iniziativa, proprio per superare la frammentazione che talvolta ha rallentato l’efficacia del nostro sistema turistico. Le ingenti risorse stanziate – ha concluso Parolini – andranno a sostenere infatti interventi condivisi, su scala regionale, nazionale ed internazionale, di definizione e promozione dell’offerta enogastronomica lombarda su precisi mercati target, attraverso testimonial, eventi, partecipazione a fiere, blog tour, progetti di comunicazione e tanto altro ancora”. (Lnews – segue scheda)

CHI HA ACCESSO

Beneficiari del contributo regionale sono consorzi, imprese consortili e fondazioni. In forma aggregata possono presentare domanda anche associazioni di categoria, tra imprese e di professionisti; quartieri fieristici e organizzatori fieristici; soggetti pubblici e privati che si occupano di comunicazione e promozione turistica e del territorio.

ENTITA’ CONTRIBUTO

Le risorse, pari a 1.258.000,00 euro, sono trasferite a Unioncamere Lombardia in qualita’ di soggetto gestore. Il contributo regionale, pari al 70 per cento delle spese complessive ammissibili, sara’ a fondo perduto e non potra’ essere superiore a 5.000 per i soggetti in forma singola e 75.000 euro per le aggregazioni.

I PROGETTI

Sono finanziabili interventi di rilievo regionale, nazionale e internazionale di promozione turistica legata all’offerta enogastronomica lombarda coerenti con il progetto regionale unitario Sapore in Lombardia.

SPESE AMMISSIBILI

Le spese devono essere riconducibili esclusivamente alle seguenti tipologie: spese di comunicazione direttamente funzionali al progetto; spese per consulenze; noleggio di hardware e software; noleggio di materiali, attrezzatture e servizi; affitto spazi.

FASI E TEMPI

Il procedimento di selezione dei progetti si articola nelle seguenti fasi: acquisizione delle proposte progettuali preliminari; convocazione; acquisizione delle proposte progettuali definitive. Le proposte devono essere inviate dal 5 giugno al 30 giugno 2017.

INFORMAZIONI

Approfondimenti e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Unioncamere Lombardia e di Regione Lombardia.

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