Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 89

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Inflazione, tasso tendenziale ancora negativo nel Bresciano: -1%

in Economia/Tendenze by

Per il mese di agosto, il tasso congiunturale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un lieve
aumento (+0,2%), mentre, per il quarto mese consecutivo, il tasso tendenziale presenta un valore decisamente negativo
(-1,0%). A livello di divisione, gli incrementi congiunturali più consistenti si verificano soprattutto per le componenti turistiche e
stagionali, principalmente per i “Trasporti” (+1,7), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,6%) e “Ricreazione, spettacoli e
cultura” (+0,6%). Infine un lieve incremento è presente in “Altri beni e servizi” (+0,3%).

Al contrario, diminuzioni delle variazioni congiunturali si registrano, in ordine decrescente, per le seguenti divisioni
“Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-1,2%)“, “Comunicazioni” (-0,5%), “Prodotti alimentari e bevande
analcoliche” (-0,3%) e Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,2%).

Rimangono nulle le variazioni congiunturali delle restanti divisioni: “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Istruzione”,
“Servizi sanitari e spese per la salute” e “Abbigliamento e calzature”.

Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” e i “Servizi”, presentano andamenti congiunturali differenti: i primi in
lieve diminuzione (-0,1%) e i secondi in deciso aumento (+0,7%). Approfondendo le analisi, si registrano sostenute
deflazioni congiunturali dei beni alimentari, in particolare per gli “Alimentari non lavorati” (-0,7%), cresciuti negli ultimi
mesi, come è anche indicato dalla elevata variazione tendenziale (+2,5%). Tra i “Servizi”, invece, sono in forte aumento
congiunturale i “Servizi relativi ai trasporti” (+3,2%), seguiti dai “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona”
(+0,7%), tutti elementi legati al turismo e alla stagionalità.

Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, questo mese rispetto al mese precedente sono fortemente in
aumento i prodotti a media frequenza d’acquisto (+0,8%). Al contrario, presentano lievi diminuzioni i prodotti a alta e a
bassa frequenza di acquisto (-0,1%).

Infine, la “Core Inflation”, che indica l’andamento della componente di fondo della dinamica dei prezzi, cioè
l’inflazione al netto della componente volatile (beni energetici e alimentari non lavorati), dopo due mesi di valori negativi,
registra una variazione congiunturale lievemente positiva (+0,4%), con un tasso tendenziale negativo (-0,3%).

Economia, indagine di Associazione Artigiani: oltre la metà dà un giudizio negativo del governo

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

“Le incognite dell’autunno restano pesanti. C’è un quadro economico generale difficile, le inquietudini post Covid restano e non giovano al quadro generale le notizie che sulla pandemia arrivano d’oltre Oceano, da alcuni Stati europei e dai dati nazionali con l’accendersi, qua e là, di focolai. Restano inquietudine e incertezze. I provvedimenti  del Governo sono attesi alla loro messa a terra, ma per ora – questa la valutazione complessiva degli artigiani – il giudizio è negativo”.

La rilevazione è dell’Associazione Artigiani che, grazie al lavoro del centro studi Lino Poisa, ha contattato nella consueta rilevazione semestrale  (la prima risale al 2016) 1500 artigiani associati e suddivisi per 12 categorie nelle 14 circoscrizioni in cui è stata sezionata la nostra provincia.

Dal corposo risultato dell’indagine emerge l’accennata ampia riserva sull’attività del Governo. Alla domanda “Come giudica i provvedimenti del Governo”   solo il 6% li considera molto positivi, il 19% dice di considerarli abbastanza positivi, quindi c’è un 21% che non si pronuncia  mentre il 29% si dichiara poco soddisfatto di quanto fatto e il 25% dà un giudizio nettamente negativo.

La zona dove il giudizio per il Governo è migliore è la città (il 35% si dice molto o abbastanza soddisfatto) mentre è la Valle Sabbia che guida le zone dove la valutazione è più negativa. Fra i settori, l’alimentare (40%) è quello più critico mentre gli artigiani del legno si dicono più positivi. Il quadro complessivo, come detto, resta pesantemente negativo su quanto sin qui fatto. Come commenta Bortolo Agliardi, presidente dell’Associazione Artigiani, “sblocco delle opere pubbliche, formazione e digitalizzazione sono misure che devono essere accompagnate da un aumento della produttività, in particolare della Pubblica Amministrazione chiamata a pianificare e presentare progetti finanziati e garantiti dal bilancio Ue con l’emissione dei recovery bond”.

L’indagine si sofferma poi su altri aspetti. E’ in qualche modo sorprendente quanto emerge relativamente al credito e alla difficoltà di accedervi. Alla domanda se sia o no aumentata la difficoltà ad  avere credito, solo il 10% dei 1500 artigiani interpellati risponde affermativamente a fronte di un 21% che dichiara di avere avuto meno problemi che nel passato; il restante  69% dichiara  “stabilità”. Il settore elettrico è quello che dichiara il maggiore aumento delle difficoltà (il 17%), Valle Trompia e Valle Sabbia le zone dove questa difficoltà è stata più accentuata, la Pianura Bresciana Orientale la zona dove il credito è stato più facile e infine il settore tessile quello dove il credito stesso è stato più agevole.

“Il positivo dato del credito – commenta Enrico Mattinzoli, responsabile del Centro studi dell’Associazione – pone Brescia in  controtendenza rispetto al dato nazionale: a fronte del 10% delle aziende che dichiarano un aumento delle difficoltà ad avere credito, il dato nazionale segnala il 23%. Sul tema – commenta sempre Mattinzoli – risulta determinante l’azione dei Confidi e degli istituti di credito presenti sul territorio bresciano che sono tempestivamente intervenuti nel supportare le imprese”. Artfidi Lombardia (consorzio fidi presieduto dallo stesso Mattinzoli) che ha un volume delle attività finanziarie al 30/6/2020 pari a oltre 201 milioni di euro registra una flessione, delle garanzie in essere, del 21% ad aprile e maggio rispetto allo stesso periodo 2019, per poi riprendere nel mese di giugno.

“E’ il segno che le aziende vogliono continuare ad investire – conclude la nota – Un piccolo viatico per un autunno che si annuncia, come già detto, difficile”.

Enrico Mattinzoli

 

 

Il mercato delle case post lockdown: prezzi in salita o in discesa?

in Economia by

Il periodo di lockdown ha lasciato il segno su moltissime attività imprenditoriali; ha fatto lo stesso anche sul mercato immobiliare, per un’equazione molto semplice da comprendere: molte persone in cassa integrazione, meno lavoro = meno traslochi e meno acquisti di nuove abitazioni. Contemporaneamente però sono anche numerosi coloro che, trovatisi a vivere il periodo di lockdown all’interno di un piccolo bilocale senza giardino, sono alla ricerca di un immobile più spazioso e comodo, nel timore di ulteriori periodi di “reclusione” in casa. Per capire cosa accadrà nei prossimi anni nel mercato immobiliare servirebbe la bacchetta magica, di certo per ora i prezzi sono fortemente calati.

Perché i prezzi delle case calano

Cosa accadrà domani
Come trovare la casa giusta

Basta guardare gli annunci di un’agenzia immobiliare a Brescia e provincia per notare quanto i prezzi delle abitazioni si siano abbassati negli ultimi mesi e così anche le richieste abbiano incominciato a diversificarsi rispetto a quanto accadeva prima della chiusura. Infatti la problematica è correlata direttamente al periodo di lockdown, anche perché per alcuni mesi la legge vietava di cambiare casa, cosa che ha ritardato tutti i traslochi e le vendite già in atto a inizio anno. Stiamo quindi vivendo per certi versi l’onda lunga di quel periodo: sono finalmente però ripresi i traslochi e i trasferimenti. Qualcosa però si sta muovendo; da un lato sempre più persone si stanno spostando dalla città alla prima periferia, sperando in una situazione migliore in caso di ulteriore fermo. Dall’altro lato le nuove normative in fatto di bonus edilizi stanno cominciando a dare i primi frutti in questo settore. Chi deve scegliere la casa oggi deve però affidarsi sicuramente a un professionista, che gli saprà indicare quali caratteristiche considerare.

Gli affitti per studenti e lavoratori

Un’altra problematica che abbassa gli affitti?
Non è sempre vero

Il lockdown ha anche portato alcune ditte a mantenere il regime di smart working per numerosi dipendenti; allo stesso modo ci sono università che hanno già annunciato l’intenzione di rafforzare la didattica a distanza. Nel corso dei mesi quindi alcune zone nei centri cittadini, note per ospitare lavoratori pendolari e studenti, si stanno trovando senza clienti. Ad oggi questo non ha ancora pesato in modo eccessivo, ma di certo porterà a una diminuzione degli affitti uso foresteria: minore richiesta porta necessariamente a maggiore offerta. Non è ovviamente sempre così, alcune zone specifiche mostrano affitti in aumento, forse anche a causa del desiderio di molti di ottenere la remunerazione “mancata” a causa del lockdown dai nuovi inquilini.

Trovare casa oggi

Gli elementi da prediligere
Rinnovare casa

Oggi chi è alla ricerca di una nuova abitazione non può non valutare l’eventualità di un nuovo lockdown. Proprio per questo elementi quali la vicinanza ai servizi e ai negozi, la disponibilità di un terrazzo o di un giardino, la presenza di spazi interni accettabili, sono tutte caratteristiche diventate essenziali per la scelta di una nuova casa. Considerando poi il fatto che per tutto il 2021 sarà possibile migliorare l’efficienza energetica della casa praticamente a costo zero, alcuni immobili hanno decisamente aumentato la propria appetibilità da parte dei futuri acquirenti.

L’export bresciano crolla anche nel secondo trimestre

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Export by

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni nel bresciano ammontano a 3,1 miliardi, in calo di oltre 1,2 miliardi rispetto ai 4,3 del secondo trimestre 2019. In termini percentuali il calo è stato del 28 percento. In forte calo, come prevedibile, anche le importazioni, passate da 2,45 miliardi di euro a 1,8 miliardi nel secondo trimestre 2020. A osservarlo è il Centro Studi di Apindustria rielaborando i dati dell’Istat relativi all’export. Il calo delle esportazioni ha riguardato in modo relativamente omogeneo tutte le aree. A livello cumulato, nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni bresciane sono arrivate a 6,9 miliardi, in calo del 18% circa rispetto ai primi sei mesi del 2019 (8,5 miliardi di euro). Come sottolinea l’Istat la dinamica territoriale dell’export nel secondo trimestre 2020 è fortemente condizionata dagli effetti economici che l’emergenza Covid-19 ha avuto sulle esportazioni italiane, in particolare in aprile. Nei due mesi successivi c’è stata una ripresa, ma ben lontana dal compensare la situazione. In tale contesto le regioni del Nord sono quelle che hanno fornito i contributi negativi maggiori e Brescia – insieme a Milano, Torino, Firenze, Vicenza e Bergamo – è tra le province italiane che hanno avuto le performance peggiori. «I dati sulle esportazioni erano attesi ed è inutile fasciarsi la testa oggi – afferma il presidente di Apindustria Douglas Sivieri -. Osserviamo a livello nazionale un rimbalzo positivo della produzione industriale a luglio (i dati sono stati diffusi oggi sempre dall’Istat), semplice perché si giocava un po’ a porta vuota e che sarebbe stato meglio vedere già da giugno. Ad ogni modo è oggi fondamentale lavorare su una progettualità vera, non fossilizzarsi né tanto meno riproporre progetti datati ma muoversi sul digitale, infrastrutture che servono, comprese quelle che riguardano aeroporti e movimentazione merci, piani di integrazione ferro e gomma per il trasporto. E formazione, non solo quella scolastica, importantissima, ma anche quella continua per i dipendenti delle imprese».

Aib, ecco i nuovi presidenti dei settori Chimica e Trasporti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Sono proseguite nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Julia Righettini (Setrans Srl) è stata nominata presidente del Settore Trasporti, sostituendo nel ruolo Luciano Dalè (Dalè Silvio Srl), che assumerà il ruolo di vicepresidente. Completano il consiglio direttivo Alessandro Barbiero (Barbiero Spa), Moreno Caldana (Consorzio Autonoleggio Uni Auto&Bus), Federico Dalla Vecchia (F.E.R.T. Spedizioni Internazionali Srl), Gian Paolo Dosselli (Savino del Bene Spa), Carlo Mangiarini (Air Sea Service Srl), Stefano Mansani (Ferrovie dello Stato) e Massimo Torelli (Ghidini Rok Srl).

Mauro Barensfeld (Barnem Tecnologie Plastiche Srl) è invece il nuovo Presidente del settore Chimico, raccogliendo il testimone da Giovanni Silvioli. Nel ruolo di vicepresidente è stata eletta Elena Franceschetti (Franplast Spa). Il consiglio direttivo è completato da Alessandro Belli (Ave Spa), Germana Bergomi (Italian Gasket Spa), Matteo Carletti (Francesco Franceschetti Elastomeri Srl), Giovanni Cherubini (Colorificio Bresciano 1909 Srl), Alberto Fisogni (Turco Italiana Spa), Augusto Rampa (Rifra Masterbatches Spa), Giovanni Silvioli (Camfart Srl), Giorgio Triva (Copan Italia Spa) e Giuseppe Vallaperta (Whitford Srl).

I neoeletti presidenti, come da regolamento, diventano membri del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori proseguiranno – sempre in forma telematica – secondo il seguente calendario:

  • TERZIARIO (presidente Paolo Chiari), giovedì 10 settembre ore 17.00.
  • ABBIGLIAMENTO, MAGLIECALZE, CALZATURIERO, TESSILE (presidente Michela Facenti), venerdì 11 settembre ore 15.00.
  • METALLURGIA, SIDERURGIA, MINERARIA (presidente Loretta Forelli), martedì 15 settembre ore 17.00.
  • MECCANICA (presidente Gabriella Pasotti), mercoledì 16 settembre ore 17.00.

Camionista perde il lavoro e resta schiacciato dai debiti: il tribunale fa 72mila euro di “sconto”

in Economia/Finanza by

Nel corso degli anni aveva accumulato ben 123.744 euro di debiti. Una cifra che non sarebbe mai riuscito a pagare con uno stipendio da 1.500 euro al mese. Per questo i giudici hanno deciso di applicare la legge 3/2012 e di fargli uno “sconto” di oltre 72mila euro, che gli permetterà tra quattro anni di ricominciare una nuova vita.

Protagonista di questa storia, fortunatamente a lieto fine, è un camionista di 56 anni originario di Monza e residente a Desio. Nel corso degli anni, l’uomo era stato vittima di forti ritardi nei pagamenti da parte della ditta per cui lavorava con un contratto a tempo determinato, che poi non gli è stato rinnovato. Da qui il ricorso crescente a prestiti per mangiare ed avere un tetto sulla testa, ma nel 2018 le richieste dei creditori sono lievitate fino al punto di rendergli impossibile pagare. Per tale ragione, dopo aver anche visto improvvisamente crollare la relazione sentimentale che aveva in corso, il 56enne si è rivolto allo studio legale Pagano & Partners di Brescia, chiedendo di accedere alle procedure della cosiddetta legge sul Sovraindebitamento.

“I giudici – sottolinea l’avvocato Monica Pagano, che si è occupata del caso con il collega Matteo Marini – hanno deciso che il cliente, per i prossimi quattro anni, verserà un quinto dello stipendio (300 euro al mese, per un totale di 14.4oo euro), somma a cui si aggiungerà il modesto ricavato della vendita della casa (36.800 euro). Al termine della procedura, se le prescrizioni verranno rispettate, la restante parte del debito sarà poi cancellata. E nel frattempo il tribunale ha bloccato tutte le azioni cautelari ed esecutive nei suoi confronti”.

“Il principio della legge 3/2012 è molto semplice – chiariscono i due avvocati – un cittadino onesto che si trova in difficoltà non può essere costretto a fare i conti per tutta la vita con debiti che non riuscirà mai a pagare sulla base della sua attuale situazione economica, ma deve essere chiamato a versare solo quanto può, mantenendo nel frattempo una vita dignitosa. Anche per questo, la legge viene chiamata Salva Suicidi e non è un caso che – oggi, in tempi di difficoltà legate al Coronavirus – sempre più persone ne chiedano una piena applicazione da parte dei tribunali”.

Aib, ecco i nuovi presidenti dei settori Agroalimentare e Industrie estrattive

in Aib/Alimentare/Associazioni di categoria/Cave e discariche/Economia by

Hanno preso il via nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Daniela Grandi (Grandi Riso Spa) è stata nominata presidente del Settore Agroalimentare-Caseario, sostituendo nel ruolo Mauro Esposto (Goldenfood Srl), mentre Massimo Felappi (Caseificio Villa Srl) sarà il vicepresidente. Completano il consiglio direttivo Giuseppe Ambrosi (Ambrosi Spa), Sergio Berardi (Fonti di Vallio Srl), Mauro Esposto (Goldenfood Srl), Laura Facchetti (Avicola Alimentare Monteverde Srl) e Carla Sora (Agroittica Lombarda Spa).

Corrado Gatti (Gruppo Gatti Spa) è invece il nuovo Presidente del settore Industrie Estrattive, Materiali da costruzione e Legno, raccogliendo il testimone da Daniela Grandi. Nel ruolo di vicepresidente è stato eletto Massimo Bettoni (Bettoni Spa). Il consiglio direttivo è completato da Tommaso Brognoli (Inertis Srl), Cesare Facchetti (Sole Immomec Spa), Valentina Mascarini (Mascarini Srl), Massimo Mombelli (Esse Emme Srl), Oscar Moreni (Cava Moreni Srl), Gian Mario Luigi Scalvini (P.G.S. Impianti Srl) e Cristina Vezzola (Vezzola Spa).

I neoeletti presidenti, come da regolamento, diventano membri del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori proseguiranno – sempre in forma telematica – secondo il seguente calendario:

  • TRASPORTI (presidente Luciano Dalè), mercoledì 9 settembre ore 15.00.
  • CHIMICO (presidente Giovanni Silvioli), mercoledì 9 settembre ore 17.30.
  • TERZIARIO (presidente Paolo Chiari), giovedì 10 settembre ore 17.00.
  • ABBIGLIAMENTO, MAGLIECALZE, CALZATURIERO, TESSILE (presidente Michela Facenti), venerdì 11 settembre ore 15.00.
  • METALLURGIA, SIDERURGIA, MINERARIA (presidente Loretta Forelli), martedì 15 settembre ore 17.00.
  • MECCANICA (presidente Gabriella Pasotti), mercoledì 16 settembre ore 17.00.

Aziende che affrontano il Covid-19: Santi srl investe con EY

in Economia/Innovazione by

L’azienda bresciana Santi srl risponde alla crisi derivante dalla pandemia da Coronavirus investendo in innovazione.

In questa ottica, proprio nelle scorse settimane, ha firmato un accordo con EY SpA per un supporto professionale e tecnico nell’ottimizzazione del processo produttivo che ne migliori ulteriormente le performance, incrementandone l’efficienza e il time to delivery.

L’azienda, che dagli anni Sessanta produce cisterne per il trasporto di liquidi alimentari come olii alimentari (olio d’oliva e oli di semi, ecc), latte e derivati, conserve, concentrati di verdure, puree e confetture di frutta, succhi di frutta, bevande zuccherate, té, infusi di caffè e altro, a fine 2019 è stata acquisita da Palladio Holding, gruppo di investimento indipendente che intende sostenerne lo sviluppo. Santi srl vanta infatti un’elevata potenzialità di crescita grazie alla sua leadership di mercato a livello nazionale e alla sua presenza nei principali paesi europei con una straordinaria capacità di espansione all’estero.

Impulso per questa crescita vuole essere anche il progetto triennale di “Operational Excellence” che vede coinvolto un team bresciano di EY SpA guidato dal senior manager Massimo Trebeschi che spiega così l’intervento presso la Santi: “Partendo da un’analisi organizzativa dell’azienda, che comprende strumenti utilizzati e l’individuazione degli eventuali punti miglioramento, potremo in particolare valutare insieme al cliente la scelta del gestionale più adatto alle esigenze aziendali e lavorare sul change management applicando logiche lean”.

“Il nostro obiettivo” riferisce l’ing. Luca Biagetti, amministratore delegato di Santi srl, “è quello di implementare una metodologia strutturata finalizzata all’incremento delle performance produttive attraverso il miglioramento continuo puntando alla continua soddisfazione delle esigenze dei nostri clienti e mantenendo la nostra anima ‘sartoriale’, che ci caratterizza da anni”. “Abbiamo scelto di farlo proprio ora perché non c’è momento migliore di una fase di difficoltà contingente” prosegue Biagetti “per investire sull’ottimizzazione dei processi aziendali. Stare fermi non è nel nostro DNA”. Inoltre, spiega il Dott. Alberto Pesce, CFO dell’azienda, “le innovazioni che scegliamo di implementare oggi possono avere effetti immediati e decisivi per affrontare la ripresa nel breve termine e lo sviluppo di lungo periodo”.

Gli ambiti in cui il team guidato da Massimo Trebeschi dovrà intervenire spaziano in diverse aree dell’organizzazione aziendale partendo proprio dal supporto nella scelta della soluzione informatica che più si adatta al flusso produttivo dell’azienda. Questo consentirà poi di procedere alla messa in atto di azioni che possano ulteriormente ottimizzare i processi aziendali lavorando sui flussi produttivi, sugli spazi di lavoro, sulle manutenzioni, il controllo qualità e la logistica, ovviamente a partire dal coinvolgimento delle risorse impegnate nei diversi settori e dalla loro formazione.

 

Come fare per proteggere i propri dati online

in Economia/Innovazione/Tech/Web e digitale by

L’importanza di aumentare il livello di sicurezza online

Attacco di hacker. Perdita di dati. Malware. Queste parole non fanno dormire la notte molte persone. Con l’avvento di internet e dei moderni computer, infatti, è possibile immagazzinare una gran quantità di informazioni e dati personali.

Questo progresso rappresenta una bella comodità. Una volta era infatti necessario uno spazio fisico capiente dove conservare pile di documenti. Il lavoro di ricerca di quel documento o di una singola informazione, poi, richiedeva tempo e pazienza, cosa che su computer o altri dispositivi può avvenire in una frazione di secondi.

Il problema è che esistono persone che sfruttano le loro capacità e la loro creatività per ideare sempre modi nuovi per entrare in possesso dei nostri dati personali per i loro scopi illegali. Peggio ancora, potrebbero venire in possesso delle password giuste che gli consentono di accedere ai nostri conti bancari.

Cosa possiamo fare per tenere alto il livello di sicurezza online e proteggere i nostri dati dai malintenzionati? Quali misure possiamo prendere per non vedere svaniti nel nulla i nostri preziosi documenti?

Come fare per aumentare la sicurezza online

Una delle cose più importanti è sicuramente quella di schermare l’accesso ai nostri account mediante delle password sicure.

Cosa significa? Significa che dobbiamo creare delle password che siano impossibili da indovinare o da ricavare. Non devono assolutamente contenere al loro interno delle parole strettamente legate a noi, come il nome del nostro coniuge o del nostro cane.

Molto meglio utilizzare delle serie di cifre, simboli e lettere casuali.

È buona norma non utilizzare nemmeno la stessa password per tutti i nostri account.

Che dire dell’utilizzo di reti wi-fi pubbliche? Benché sia sempre sbagliato trasmettere via e-mail dei dati sensibili, farlo mentre si sta utilizzando un wi-fi pubblico è doppiamente sbagliato, visto che degli hacker possono facilmente intercettare la trasmissione dei nostri dati.

Parliamo anche un attimo dei social network. Sono in tantissimi quelli che non controllano le impostazioni del proprio account. Solitamente i social sono impostati in modo tale da permettere a chiunque, anche a persone potenzialmente pericolose, di avere accesso ad informazioni di carattere personale.

Un malintenzionato potrà utilizzarle in modi diversi. Potrebbe, ad esempio organizzare una truffa online su misura per noi, rendendo il raggiro ancora più difficile da identificare.

Rimanendo in tema di social network, è giusto aprire una parentesi. Alcuni, presi dall’euforia di condividere ogni momento della loro vita con gli altri, non pensano al fatto che alcuni post possono rivelare informazioni private utili ai delinquenti.

Postare, ad esempio le foto delle nostre vacanze lontani da casa potrebbe far capire ai ladri che quello è il momento propizio per visitare la nostra abitazione.

Che dire se dobbiamo proteggere una grossa mole di documenti online che proprio non possiamo correre il rischio di perdere?

In questo caso potremmo utilizzare una disaster ricovery, un modo per stoccare online i propri dati e renderli inaccessibili.

Oltre a questo, la disaster ricovery esegue dei continui backup in diversi punti, in modo da rendere praticamente impossibile la perdita accidentale dei dati.

 

Jack Magma (controllata da Neosperience) si aggiudica la gara di Poli.design

in Economia/Innovazione by

Neosperience S.p.A., uno dei principali player nel settore della Digital Customer Experience, quotata su AIM Italia dal 20 febbraio 2019 (“NSP.MI”), si è aggiudicata con la controllata Jack Magma Srl la gara per la realizzazione della piattaforma digital di POLI.design, Società Consortile del Politecnico di Milano, dedicata alla alta formazione post laurea del Politecnico di Milano. L’azienda Jack Magma s.r.l., acquisita da Neosperience a fine 2019 durante l’operazione che ha coinvolto anche il gruppo Mikamai, si è da sempre distinta per le sue competenze professionali, che spaziano dal service design alla progettazione avanzata della digital customer experience.

POLI.design, che insieme alla Scuola del Design e al Dipartimento di Design, forma il Sistema Design del Politecnico, un aggregato di risorse, competenze, strutture e laboratori, tra i più importanti al mondo, svolge da 20 anni un ruolo di cerniera fra università, imprese, enti e istituzioni e mondi professionali. La società è attiva a livello globale sia nella formazione dei giovani laureati e professionisti, sia nella formazione delle imprese orientate all’innovazione, stabilendo di volta in volta partnership di scopo con università, scuole, enti, istituzioni, società e aziende.

Questa mission è stata condivisa da tutto il gruppo Neosperience e dal team di Jack Magma che, attraverso un processo di co-design, si occuperà della realizzazione della piattaforma web, armonizzando le caratteristiche essenziali delle piattaforme digital più evolute: sogno, forma e funzione d’uso.

“Siamo molto soddisfatti di questo incarico da parte di POLI.design – commenta Juri Di Natale, Responsabile Commerciale Mikamai e Jack Magma È entusiasmante contribuire alla promozione di POLI.design per valorizzare la formazione di laureati e professionisti attraverso i corsi online, con la finalità di aumentare il valore e il posizionamento di questa Società che fa parte di uno dei sistemi design più importanti al mondo e del Politecnico, prima e più importante Università tecnica italiana. Questa nuova piattaforma sarà inoltre diffusa e posizionata in tutto il mondo attraverso attività mirate di inbound marketing, in cui il Gruppo Neosperience vanta una consolidata esperienza.” 

“In questi 20 anni, POLI.design è cresciuta molto diventando un vero e proprio snodo tra accademia e mondo delle professioni e dell’imprenditoria. Per una istituzione che si nutre di relazioni come la nostra, con un pubblico ampio e globale, è importante avere una piattaforma ben costruita per raccontarsi e comunicare non solo il grande lavoro di formazione svolto ogni anno ma anche il ruolo strategico che assumerà il design negli anni a venire.” – ha dichiarato Francesco Zurlo, Presidente di POLI.design e Preside Vicario presso la Scuola del Design, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano – “Siamo molto soddisfatti di implementare questo progetto con il Gruppo Neosperience e Jack Magma, che vanta tra l’altro tra le sue risorse umane molti ex-alumni del Politecnico, veri e propri esperti nel mondo della user experience e del web design. Ci piace l’idea di sviluppare questo progetto con un gruppo di giovani talenti che ha tra l’altro conosciuto molto da vicino il sistema design del Politenico e sarà capace di rappresentare non solo il valore del nostro lavoro ma quello del mondo del design nel suo complesso.” 

Il team di design di Jack Magma, composto da Michele Panzeri, Andrea Perato, Alexandra Zanasi, Sara Battisti e Chiara Bonsignore, si è da tempo affermato sul mercato per le sue capacità distintive nel trasformare idee innovative in concrete realizzazioni.

A questo si aggiunge il contributo del team di sviluppo applicativo di Mikamai, guidato da Matteo Zobbi: la società del Gruppo Neosperience che si è consolidata sul mercato come realtà di riferimento nella realizzazione di piattaforme digital avanzate.

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