Professionista al lavoro, foto generica da Pixabay

L’importanza della gestione delle risorse umane nelle piccole e grandi aziende

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La gestione delle risorse umane nelle piccole e grandi aziende è un aspetto fondamentale per un’attività perché influisce direttamente sulla produttività e sulla fama dell’azienda. Chi si occupa di assumere i dipendenti di un’azienda infatti deve avere ben chiare le competenze necessarie e soprattutto deve essere in grado di fare leva sulle motivazioni giuste per legare all’azienda il futuro collaboratore.

La pandemia ha riportato l’attenzione sulla qualità del lavoro e sulla necessità di studiare nuove forme organizzative nello svolgimento delle mansioni. E questo alla luce di un forzato lockdown che ha generato nuove modalità di impiego e innovative soluzioni di controllo delle performance. Così lo smart working e il lavoro agile hanno preso piede e, anche quando l’emergenza è rientrata, sono stati molti i dipendenti a chiedere forme contrattuali più flessibili al fine di organizzare in maniera diversa la vita lavorativa e privata. Dunque la sfida di chi si occupa della gestione delle risorse umane è anche quella di conciliare gli obiettivi dell’azienda con le esigenze delle risorse da selezionare.

Responsabile delle risorse umane: chi è e cosa fa
Il responsabile delle risorse umane si occupa di realizzare piani di assunzione per le aziende, selezionare il personale e gestire il loro percorso all’interno della realtà imprenditoriale con la finalità di far vivere bene l’esperienza lavorativa a tutti i collaboratori. È una figura professionale che può essere interna all’azienda con un ufficio preposto alla gestione delle risorse umane, o anche esterna, lavorando con un ente terzo che fa da mediatore tra l’azienda e i candidati.

Gestione delle risorse umane: formazione e attitudini
Per diventare responsabile della gestione delle risorse umane bisogna conseguire la laurea e poi scegliere il programma di un master in HR più vicino all’area nella quale ci si vuole specializzare. Per lavorare infatti nelle risorse umane non basta avere le competenze base di un corso accademico, come una laurea in lettere o in scienze della comunicazione, ma occorre acquisire competenze specifiche che riguardano gli aspetti legislativi dei contratti di lavoro e anche la componente emotiva e psicologica che caratterizza le relazioni con le persone. Per occuparsi infatti delle risorse umane occorre un’estrema sensibilità, spiccate doti organizzative e relazionali.


La formazione si può svolgere presso le università tradizionali e anche presso le università telematiche, che hanno la particolarità di erogare i loro corsi mediante piattaforme online e che quindi utilizzano l’e-learning come metodo di apprendimento. In Italia sono 11 le università telematiche riconosciute dal MIUR e alcune, come Unicusano, oltre alle sedi territoriali dislocate in tutto il paese hanno anche un campus nella sede principale che costituisce il centro nevralgico dell’ateneo e nel quale si possono frequentare lezioni, tirocini post laurea e svolgere attività sportive e relazionali.


Il fattore umano come valore primario
Il fattore umano nelle piccoli e grandi aziende è ormai considerato un valore assoluto e va coltivato giorno per giorno con l’obiettivo di rendere serene tutte le persone impiegate in ogni realtà lavorativa. Con la pandemia, le sofferenze psicologiche sono state molteplici e le persone hanno un forte di bisogno di essere ascoltate e di ritrovare entusiasmo in ciò che fanno. È dunque di fondamentale importanza curare la gestione delle risorse umane, perché sono un investimento sociale ed economico per un futuro migliore.

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