Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Dentrocasa torna a novembre al Brixia Forum

in Economia/Eventi/Fiere by

La fiera di arredi, complementi, prodotti e servizi per casa e l’outdoor è dunque pronta per la nuova edizione, programmata in piena sicurezza nel prossimo autunno. Una scelta che premia perseveranza e lungimiranza di organizzatori e espositori, fermi nell’intento di ripetere la splendida esperienza degli anni passati a diretto contatto col multiforme settore dell’abitare.
“La pandemia da Covid-19 ci ha inferto un durissimo colpo – dichiara il Ceo di DENTROCASA EXPO Gianpaolo Natali – ma non abbiamo mai pensato di arrenderci, nemmeno per un attimo. L’emergenza sanitaria ci ha bloccato, nel 2020, proprio a pochi giorni dall’apertura della fiera, programmata in origine a fine febbraio dello scorso anno, e lo sconforto, non posso negarlo, è stato tanto. Ma neppure i numerosi blocchi imposti dalle misure di contenimento del Covid ci hanno indotto a desistere dall’individuare nuove date per la realizzazione dell’evento nel totale rispetto delle normative sulla salute pubblica. È stata un’impresa lunga e controversa affrontata a fianco dei tanti espositori che, pur nelle grandi difficoltà imposte dal periodo, si sono armati al pari nostro di coraggio e di pazienza, accordandoci nuovamente piena fiducia. E, dato che in questi lunghi mesi non era facile confidare nella fattibilità di una manifestazione fieristica di tale spessore, è proprio ai nostri partner che oggi va il mio più sentito grazie”.
Le date dell’ottava edizione di DENTROCASA EXPO, concordate con l’ente fiera, sono finalmente una realtà. “Abbiamo sempre cecato di guardare avanti – continua Natali – per salvaguardare la programmazione della fiera del design in piena sicurezza, tanto nell’interesse di chi presenzierà agli stand, tanto di chi accederà in veste di visitatore. Con la campagna vaccinale, la cui conclusione è prevista entro l’estate, il periodo di fine novembre appare infatti l’ideale per accogliere visitatori e appassionati nelle ampie e articolate aree espositive che stiamo già progettando” continua Natali.
Sì, perché DENTROCASA EXPO è pronta a ripresentarsi in grande stile e con un concept rinnovato, confermando il successo che l’ha vista protagonista nel recente passato. Un evento che si candida a esperienza multidisciplinare di alto profilo grazie alla presenza di operatori qualificati e in linea con gli input della contemporaneità. L’idea è quella di entrare in un salotto all’insegna di eleganza e accoglienza, scenario perfetto per il confronto, l’aggiornamento e la pianificazione dei prossimi acquisti per la propria casa. Un contenitore articolato e dinamico, cioè, che ruota intorno al concept di habitat, e quindi progettazione, arredi, complementi, finiture, nuove tecnologie, garden, wellness e naturalmente sostenibilità. Non mancheranno le soluzioni legate ai nuovi paradigmi dell’abitare dettati dalla pandemia e quindi idee per una casa più smart, polifunzionale e flessibile, pensata per le tante esigenze di tutti i membri della famiglia, tra spazi comfort riservati al tempo libero, ma anche postazioni di lavoro e studio. DENTROCASA EXPO, come di consueto, sarà anche intrattenimento, cultura, workshop, happening e spettacolo grazie al ricco calendario di eventi e relativi ospiti.
“Non possiamo svelare in anticipo le tante sorprese che vi attendono – continua Natali – ma posso già preannunciarvi la presenza di un nuovo prestigioso partner che, ne sono certo, alzerà ancor più il livello della proposta espositiva. Confermato invece l’ingresso gratuito ai visitatori della fiera, tanto agli stand quanto agli eventi collaterali: un nuovo piccolo contributo da parte nostra per venire incontro alle esigenze dei potenziali acquirenti e creare nuove opportunità di contatto agli espositori rendendo ancora più accattivante l’offerta di quest’anno. In sintesi, un’edizione parecchio travagliata ma pronta a ripagare con ancor più gratificazioni, anche in termini economici naturalmente, i tanti sacrifici resisi necessari in questi lunghi mesi” conclude Natali.

DENTROCASA EXPO
27-28 novembre; 3-4-5 dicembre 2021
Brixia Forum
ingresso gratuito
dentrocasaexpo.it

Architettura, il bresciano Defendini è tra i migliori Under40 d’Europa

in Economia/Edilizia by

Il bresciano Matteo Defendini, originario di Dello, è stato insignito dell’ambizioso premio “Europe 40 Under 40”,rientrando tra i 40 migliori architetti e designers europei under 40.

Promosso dal “European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies” e dal “Chicago Athenaeum: Museum of Architecture and Design”, l’ambizioso premio mira a supportare una nuova generazione di talenti che, grazie ai loro progetti, pensieri e teorie, sta influenzando e influenzerà lo sviluppo futuro dei nostri territori, del nostro ambiente e delle nostre città, europee ed internazionali.

Trent’anni appena compiuti ma con un’importante esperienza formativa e professionale alle spalle, Defendini è il più giovane dei vincitori del premio annuale, selezionato con il progetto “Sunflower School Complex”, un campus scolastico in Tanzania formato da una scuola, un dormitorio e alcuni alloggi per i professori.

«E’ stato un lavoro non facile da sviluppare – racconta il giovane architetto – sia per le difficili condizioni geografiche e climatiche del sito nel quale si ubica, sia per la scarsità dei materiali da costruzione locali; problemi peró che abbiamo convertito in strumenti per dar vita ad un progetto ben integrato nella realtà locale e allo stesso tempo avveniristico di un modo sostenibile di costruire contemporaneo».

Emblema dell’intero campus scolastico è la scuola per 350 bambini, immersa in un vasto campo di girasoli. «Il fiore è stato per me una fonte di ispirazione non solo a livello simbolico, in quanto la sua caratteristica di volgersi sempre verso il sole è anche allegoria di nuova vita, ma anche formale e funzionale.» – continua Defendini.

A livello planimetrico, gli ambienti sono organizzati in 24 cupole (i “petali”) disposte radialmente intorno a un portico (“corolla esterna”) e al patio centrale (“corolla interna”). Strutture autoportanti realizzate col materiale locale, la terra, compattata in mattoni e cotta, le cupole perimetrali presentano tre dimensioni distinte per rispondere in maniera ottimale al clima locale. Le 9 cupole più grandi, che si trovano a Est e ospitano le classi dei bambini dai 7 ai 12 anni, sono poste a contatto tra loro per bloccare il forte vento e la sabbia provenienti da oriente. A Nord e a Sud, le 8 mediane relative agli spazi sociali e amministrativi sono illuminate uniformemente tutto l’anno grazie alla traiettoria del sole tipica della zona equatoriale. A Ovest quelle più piccole, per la scuola dell’infanzia, sono separate tra loro onde permettere un contatto visivo con la natura circostante e l’imbocco dell’aria fresca di ponente. L’intersezione delle 24 cupole del porticato, invece, è stata studiata al fine di convogliare e raccogliere l’acqua pluviale verso una cisterna sotterranea, posta in corrispondenza di un pozzo centrale.

«Anche se bellezza e funzionalità spaziale sono sempre i fini del nostro processo progettuale, operiamo sempre rispettando l’ambiente culturale e naturale nel quale ogni nostro progetto è integrato, prendendoci cura dei bisogni dei suoi utenti, del clima regionale, dei materiali, tecnologie e tradizioni locali. Per questo, come già dissi nel 2014 durante il XXV Congresso Internazionale di Architettura a Durban in Sud Africa, credo che l’Architettura non riguardi solo il costruito… innanzitutto, riguarda le persone e il loro spazio di vita».

Questo è l’assunto alla base dell’operato dell’architetto Defendini e del suo studio, Defendini Architects, composto da un team multidisciplinare operante su scala globale con il supporto di una rete di professionisti e aziende locali.

Grazie alla sua esperienza formativa e professionale con grandi team e clienti internazionali con i quali ha lavorato in diversi Paesi del mondo, Defendini ha sviluppato un modo di pensare e fare Architettura che fornisce sempre soluzioni creative e innovative per ogni tipo e scala di progetto che è chiamato a realizzare: hotel, ristoranti, negozi, uffici, centri sportivi e didattici, edifici residenziali, scuole.

Il catalogo dei vincitori intitolato “The Next New Talented Generation of European Architects and Designers for 2020″ sarà pubblicato a maggio mentre la cerimonia di premiazione e la mostra dei vincitori intitolata “40 Young European Architects with New Visions” si terranno a novembre ad Atene.

Diagnosticare di infezioni da Covid 19 attraverso un colpo di tosse grazie all’Intelligenza Artificiale

in Economia/Innovazione/Partner/Salute by

Neosperience (https://www.neosperience.com/it/), quotata all’Aim Italia, ha realizzato un nuovo sistema per aiutare la diagnosi di infezioni da Covid attraverso l’analisi dei suoni e l’elaborazione di dati audio come i colpi di tosse di un paziente o lo stress durante un dialogo.Il nuovo test di diagnosi è in grado di valutare dati come la frequenza della respirazione, lo stress durante un dialogo – il cosiddetto fiato corto – e i colpi di tosse dei pazienti, contribuendo in modo determinante alla diagnosi di infezioni da Covid 19. Analizzando un flusso audio contenente una breve conversazione, oppure alcuni colpi di tosse, il sistema è in grado infatti di individuare le persone che presentano i suoni caratteristici dell’infezione.Si tratta, come spiega l’azienda in una nota, di valutare attraverso sistemi tecnologici di intelligenza artificiale i segnali fisiologici tradizionalmente registrati con l’auscultazione manuale, elaborandoli attraverso l’impiego di dispositivi personali individuali (smartphone, tablet e computer) e rendendo possibile la loro elaborazione automatica.
Un risultato, viene spiegato, che rappresenta al contempo un evento trasformativo che apre alla possibilità di coadiuvare la diagnosi del Covid 19 a sistemi come Capsula Health Pod, partner di Neosperience insieme al laboratorio TeDH (Technology and Design for Healthcare) del Politecnico di Milano. “È solo l’inizio di un progetto che ha un potenziale incredibile perché le elaborazioni di questi dati possono essere impiegate efficacemente come segnali di pre-screening” sottolineano Alessandro Nizardo Chailly e Giuseppe Andreoni, rispettivamente ceo e founder di Capsula e professore del Politecnico di Milano e scientific advisor di Capsula.

Lavanderie aperte ma in crisi, Massetti: vanno sostenute

in Economia/Tendenze by

La manutenzione e la pulizia dei capi di abbigliamento è un servizio essenziale, specie in periodo di pandemia, per trattare i capi che possono essere lavati solo a secco. E le lavanderie tradizionali sono in prima linea nella lotta al Coronavirus fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Un’attività che ha assunto un ruolo strategico per il contenimento del contagio. La conferma arriva anche nell’ultimo DPCM che ha nuovamente incluso l’attività delle lavanderie e pulitura di articoli tessili e pelliccia tra i servizi alla persona ammessi ad operare, indipendentemente dal colore attribuito alle diverse regioni. L’attività dunque è tra quelle autorizzate ad operare anche in zona rossa, nonostante la recessione, scatenata dalla pandemia e da uno shock di domanda interna ed estera, che ha interessato la domanda di servizi delle famiglie e il crollo del turismo e penalizzato duramente anche questo comparto a forte prevalenza artigiana. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «In prima linea, ma in crisi. Da una parte la conferma: riconosciuto il ruolo essenziale delle pulitintolavanderia, dall’altra la recessione. Ricerche condotte da leader europei produttori di solventi hanno dimostrato infatti che il Covid 19 è sensibile all’etere, al cloroformio e solventi e poiché gran parte delle lavanderie sono dotate di almeno una macchina da lavaggio che utilizza dell’idrocarburo clorurato, l’azione di tali macchine rende inattivo il virus comprovando il lavaggio a secco e le lavanderie tradizionali fondamentali nella lotta alla diffusione del virus. Inoltre, una ricerca promossa proprio da Confartigianato eseguita da autorevoli centri di analisi attraverso test microbiologici, ha certificato che i livelli di pulizia garantiti dalle pulitintolavanderie artigianali si avvicinano ad una vera e propria sanificazione». Ma anche in questo settore, incombe la crisi, il rischio chiusure: «L’azzeramento delle presenze turistiche associato a restrizioni sulla mobilità delle persone nell’anno della pandemia – continua il presidente Massetti – ha influito sull’attività di ristoranti e alberghi e sull’utilizzo – e la relativa manutenzione – di capi di abbigliamento. La chiusura degli impianti sciistici ha ridotto la manutenzione dell’abbigliamento tecnico. Il diffuso utilizzo di smart working e la cancellazione di eventi e cerimonie ha diminuito l’utilizzo del vestiario di più elevata qualità, su cui viene richiesto un maggiore utilizzo dei servizi di pulitintolavanderia. Ora ci auguriamo che nel nuovo e atteso Decreto Sostegni ci saranno spazi anche per questa categoria. Anche se poco sotto i riflettori per le dimensioni di azienda, l’apporto all’economia del territorio è fondamentale come quello di tutte le attività artigiane, ossatura del nostro sistema economico e sociale».

Imprese, MPI e dinamica del fatturatoNel 2020 in Lombardia il comparto della lavanderia e pulitura di articoli tessili e di pelliccia, è costituito da 2.324 imprese artigiane del settore. Nel comparto è consistente la quota di lavoro indipendente. Le micro e piccole imprese (MPI) del settore, che ne rappresentano la quasi totalità, si stima che nel 2019 hanno generato un fatturato valutato pari a oltre 300 milioni di euro. Con la crisi Covid-19, nel 2020, il fatturato delle MPI lombarde del settore ha registrato minori ricavi per 144 milioni di euro. Si stima a livello provinciale cali di fatturato più elevato per Milano (-43 milioni di euro) seguita da Brescia, con 17 milioni di ricavi in meno e Bergamo (-10 milioni).

Alta vocazione artigiana diffusa nel territorio – A Brescia il comparto delle pulitintolavanderie presenta un’alta e diffusa vocazione artigiana: sono 261 le imprese artigiane registrate su 405, pari al 64,4 % del totale e rappresentano l’11,2% del totale lombardo.

L’impresa diventa intelligente: la trasformazione digitale del settore manifatturiero italiano

in Aziende/Economia/Innovazione/Web e digitale by

La trasformazione digitale è la sfida più importante del settore manifatturiero italiano. Oggi ogni azienda può cogliere tutti i vantaggi di questo processo fondamentale grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale. Riconosciamo molteplici tecnologie ed aree di intervento.

Sistemi Esperti

I sistemi esperti permettono di aumentare la produttività di molti comparti aziendali. I programmi utilizzati dai sistemi esperti sono in grado di porre in atto procedure adeguate alla risoluzione di problematiche particolarmente complesse. I sistemi esperti si differenziano dunque da altri programmi simili in quanto utilizzando tecnologie sviluppate in funzione dell’intelligenza artificiale, sono in grado di eseguire i passaggi logici che permettono di prendere decisioni automatiche. Esempi di sistemi esperti sono applicazioni dipartimentali come i configuratori di prodotto, i motori di ricerca aziendali e gli schedulatori di produzione che oggi si vestono di nuove funzionalità in grado di impattare positivamente sull’efficienza aziendale.

Fabbrica 4.0

La scelta di una piattaforma tecnologica per supportare i processi di fabbrica risulta fondamentale perchè la tecnologia è in grado sempre più di fare la differenza. Le informazioni generate grazie all’internet of things realizzano nuove analisi degli indici di analisi da applicare alle prestazioni delle macchine e del lavoro, e danno la possibilità di scoprire in anticipo potenziali aree di miglioramento. L’integrazione con i sistemi gestionali permette di avere una migliore pianificazione e un utilizzo efficiente della capacità produttiva.

Process Mining

Il process mining è una tecnica di process management, che permette l’analisi dei processi di business basati sulla tracciatura di tutti gli eventi aziendali. Attraverso l’uso di specifici algoritmi di data mining applicati ai processi si può estrarre conoscenza da questi ultimi: è infatti possibile scoprire mode, modelli e molte altre informazioni riguardanti ad esempio un sistema informativo. L’obiettivo del process mining, infatti, è di utilizzare al meglio le potenzialità di quest’ultimo, fornendo tecniche e strumenti per la scoperta di processi, di dati, di organizzazioni e strutture sociali.

Prodotti Intelligenti

Per smart product si intende un prodotto spesso in ambito “business to business” in grado di comunicare con il fornitore il proprio stato durante il suo utilizzo da parte del cliente, con l’obiettivo di migliorarne il funzionamento, anticipare eventuali guasti o fornire servizi incrementali. Gli smart product rappresentano la convergenza di diversi trend: sono il frutto di una clientela che desidera un servizio sempre più personalizzato e dinamico, dell’evoluzione della tecnologia che negli ultimi anni è ormai disponibile a costi accessibili e dell’affermazione di modelli di business che portano verso la sottoscrizione di un canone di noleggio.

Customer Generation

Oggi le aziende manifatturiere italiane operano in un mercato dominato dagli intermediari digitali. Questi polarizzano i ricavi ed erodono i margini degli operatori economici in ogni settore. È quindi ormai diventato necessario, e vale per ogni azienda, grande o piccola che sia, dotarsi di un insieme di strumenti per ridurre i costi di acquisizione dei clienti professionali, per stabilire con loro una relazione diretta e non mediata. L’attività di ricerca e acquisizione di nuovi clienti richiede oggi una visione integrata, che includa sia la prospettiva delle vendite, sia quella del marketing. I team di vendita devono individuare in modo preciso le aziende ideali e i loro responsabili, per stabilire le priorità dei loro sforzi commerciali e personalizzare il raggio d’azione. In questo modo ogni azienda è in grado di elaborare la più ampia quantità di dati disponibile sulle imprese e sulle loro strutture operative, aumentando esponenzialmente le performance di vendita. L’intelligenza artificiale è in grado di automatizzare l’acquisizione dei clienti e di trasformare i dati che recupera in informazioni utili per realizzare i risultati aziendali.

Gli spunti sono stati raccolti da Neos Consulting (https://www.neosconsulting.it) che sviluppa soluzioni di innovazione gestionale per accompagnare le aziende italiane nel processo di trasformazione digitale verso “l’impresa intelligente”.

A2A, calano i fatturati e gli utili

in A2A/Bilanci/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

SINTESI dati bilancio

  • Margine Operativo Lordo a 1.204 milioni di euro (1.234 al 31 dicembre 2019) grazie ad un significativo recupero nel quarto trimestre (+10%)
  • Margine Operativo Lordo Ordinario pari a 1.191 milioni di euro allineato al 2019, nonostante il contesto fortemente critico del 2020
  • Utile netto a 364 milioni di euro (389 milioni nell’anno precedente)
  • Investimenti pari a 738 milioni di euro, +18% rispetto al 2019, di cui circa l’80% coerenti con gli obiettivi ONU dell’Agenda 2030 (SDGs) e circa il 40% inerenti l’economia circolare, a conferma dell’impegno del Gruppo a promuovere una crescita sostenibile
  • Posizione Finanziaria Netta a 3.472 milioni di euro (3.154 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Al netto delle variazioni di perimetro, la PFN si attesta a 3.327 milioni di euro
  • Miglioramento negli indicatori di Sostenibilità: 99,7% dei rifiuti urbani raccolti recuperato come materia o energia 3,9 TWh di energia verde venduta ai clienti finali ridotte di 1 milione le tonnellate di CO2 emesse calo del 17% dell’indice infortunistico ponderato

Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la
Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2020.

Nel 2020 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 6.862 milioni di euro, in diminuzione del 6,3% rispetto all’anno precedente. La riduzione ha riguardato prevalentemente il mercato energetico all’ingrosso, a seguito dei minori prezzi dell’energia elettrica e del gas e della diminuzione dei volumi venduti del portafoglio industriale gas, i mercati retail gas e teleriscaldamento, per il calo dei prezzi unitari e per le minori quantità vendute ai grandi clienti gas e i ricavi relativi alla cessione/gestione dei titoli di efficienza energetica (TEE). Positivo invece il contributo delle maggiori vendite retail ai grandi clienti elettricità e l’apporto delle società acquisite nel corso del 2020.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 1.204 milioni di euro, in diminuzione di 30 milioni di euro rispetto al 2019 (-2,4%). Al netto delle partite non ricorrenti (+13 milioni di euro nel 2020, +42 milioni di euro nell’anno precedente), il Margine Operativo Lordo ordinario risulta in linea con l’anno precedente (-1 milione di euro). Il risultato è l’effetto combinato di una minore marginalità, comunque decisamente ridimensionata nell’ultimo trimestre dell’anno in quei settori che hanno più risentito degli effetti negativi dello scenario energetico, e delle ottime performance di quei settori in cui le azioni di mitigazione attivate hanno totalmente neutralizzato gli effetti negativi conseguenti all’esplodere dell’epidemia.

Il Risultato Operativo Netto, pari a 550 milioni di euro, risulta in calo di 137 milioni di euro rispetto al 2019 (687 milioni di euro). Tale variazione è riconducibile a: diminuzione del Margine Operativo Lordo come sopra descritto (-30 milioni di euro); incremento degli ammortamenti (-53 milioni di euro) relativi principalmente agli investimenti
effettuati nell’anno, al ripristino di valore degli impianti di A2A Gencogas – a seguito di
impairment test al 31 dicembre 2019 – e al piano di sostituzione dei contatori elettricità; minori svalutazioni per 4 milioni di euro: 5 milioni di euro di svalutazioni nel 2020, 9 milioni di euro di svalutazioni nette nel 2019; maggiori accantonamenti netti (-58 milioni di euro rispetto al 2019) derivanti da maggiori accantonamenti a fondo rischi nel 2020 e maggiori rilasci di fondi eccedenti effettuati nell’anno precedente.

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo del 2020 risulta pari a 364 milioni di euro, in diminuzione di 25 milioni di euro (-6,4%) rispetto al 2019.

FONTE: BRESCIA NEWS

Brescia, ecco quali sono le due imprese “più affidabili”

in Aib/Associazioni di categoria/Bilanci/Economia by

Sono 43 le società di capitali con sede legale in Lombardia – e tra queste due bresciane più competitive per performance gestionali, affidabilità finanziaria e talvolta per sostenibilità insignite dell’Alta onorificenza di bilancio del Premio Industria Felix, in occasione della quinta edizione de “La Lombardia che compete” realizzata in modalità digitale questa mattina. Le aziende sono state selezionate da un qualificato Comitato scientifico dopo un’inchiesta giornalistica condotta su 142mila bilanci. 

Due sono in provincia di Brescia: A2A Ambiente, miglior impresa del settore ambiente per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale nella regione Lombardia; Itap, tra le migliori imprese a conduzione under 40 per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale nella regione Lombardia.

L’evento, moderato dal giornalista e vice direttore di Rai 1 Angelo Mellone, è stato organizzato da Industria Felix Magazine, trimestrale diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, con i patrocini di Confindustria, Simest, Confindustria Lombardia, le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews e le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Lidl Italia, Sustainable Development.

Qui di seguito le 43 imprese premiate distinte per provincia in relazione alla sede legale. Bergamo (1): Bottonificio B.A.P. . Brescia (2): A2A Ambiente, Itap. Como (2): Aerea, IISG. Cremona (3): Avantea, Decal Depositi Costieri Calliope, Linea Green. Lecco (3): Ode, Sacchi Giuseppe, Technoprobe. Lodi (1): Zucchetti Group. Mantova (1): Fin Service. Milano (21): AB Medica Holding (Gruppo AB Medica), Alcantara, Cap Holding, Dompé Farmaceutici, Dompé Holdings, Dyflowing, Epta, Esselunga, Fiore Holding, Fueguia, HCL Technologies Italy, Hisense Italia, KSB Italia (sede operativa Monza-Brianza), Mapei, Off-White Operating, Olon, Orsero, Pirelli & C., Skylabs, Snam, Wiit. Monza/Brianza (5): CHG-Meridian Italia, Sol, Stilscreen, Stmicroelectronics, Tecnoidea Impianti. Pavia (1): Anaf. Sondrio (1): QC Terme e Benessere. Varese (2): Irca,Technical Publications Service. 

«Appuntamenti come Industria Felix sono l’occasione per evidenziare le eccellenze dell’industria lombarda e ricreare quella fiducia necessaria per affrontare con più forza e decisione le sfide che abbiamo di fronte». A dichiararlo è il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, intervenuto anche quest’anno all’evento e aggiunge: «Metterci alle spalle il triste capitolo della pandemia per parlare di crescita dell’intero Paese è uno degli obiettivi che abbiamo il dovere di porci. Dobbiamo superare la crisi sanitaria per poter ritornare alla vita normale. L’unica opportunità per farlo è riuscire a vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile. Il recente accordo siglato tra Regione Lombardia, Confindustria Lombardia e Associazione Nazionale dei medici di azienda e competenti per le vaccinazioni dei dipendenti delle imprese va in questa direzione. Dobbiamo ringraziare ancora una volta – conclude Bonometti – gli imprenditori: con grande senso di responsabilità, con determinazione e coraggio, hanno saputo resistere e hanno continuato a lavorare per lo sviluppo e per la crescita dell’intero Paese».

Durante l’evento sono intervenuti anche il vicepresidente di Confindustria e co-portavoce del Comitato scientifico di Industria Felix Vito Grassi, il cco di Cerved Roberto Mancini, l’ad di Simest Mauro Alfonso, il direttore di Askanews Paolo Mazzanti, per Banca Mediolanum il senior manager dell’Investment Banking Marco Gabbiani e la private banker Milena Bardoni(promotrice dell’evento conDiego CuttieGianluca Passerini), il partner e ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services Sante Maiolica, l’amministratore unico di Sustainable Development Michele Chieffi, mentre ha concluso i lavori il docente di Economia industriale dell’Università Luiss e co-portavoce del Comitato scientifico di IF Cesare Pozzi.

Camera di commercio, ecco i nuovi comunicati settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Di seguito, come di consueto, pubblichiamo i comunicati stampa settimanali della Camera di commercio di Brescia.

31/21 – NUOVO SERVIZIO VI.VI.FIR

A partire da lunedì 8 marzo la vidimazione di formulari di identificazione dei rifiuti trasportati può essere effettuata anche digitalmente tramite la piattaforma Vi.Vi.FIR, nuovo portale di Ecocerved che consente ad imprese ed enti di generare, senza costi, il formulario e vidimarlo on-line.

Ulteriori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

32/21 – ECCELLENZE IN DIGITALE EDIZIONE 2021 – TERZO APPUNTAMENTO

Terzo appuntamento di Eccellenze in digitale, il programma realizzato con Google.org, dal titolo “E alla fine arriva il SEO” – 26 marzo 2021 dalle ore 10.00 alle ore 12.30 – Tutto quello che bisogna sapere per il giusto posizionamento sui motori di ricerca.
Iscrizioni al sito:
www.bs.camcom.it

Informazioni: Ufficio competitività delle Imprese pni@bs.camcom.it

Brescia, inflazione ancora in leggerissima risalita

in Economia/Tendenze by

Nel mese di FEBBRAIO, per il terzo mese consecutivo, si assiste ad una lieve risalita del tasso congiunturale (+0,1%) e, dopo diversi mesi di valori negativi o nulli, si registra una variazione positiva del tasso tendenziale (+0,2%). A darne notizia è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente) gli aumenti più consistenti si sono verificati per le divisioni “Trasporti” (+0,9%, con l’aumento del “Trasporto aereo passeggeri” e dei “Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati”), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,4%, con l’aumento delle “Birre” e degli “Alcolici”). Incrementi più lievi si sono verificati per le divisioni “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,2%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,1%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,1%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,1%) e “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,1%) . Nulle le variazioni rispetto a gennaio per le restanti divisioni: “Altri beni e servizi”, “Servizi sanitari e spese per la
salute”, “Abbigliamento e calzature” e “Istruzione”. L’unica divisione che mostra una lieve discesa è quella delle “Comunicazioni“ (-0,1%).

Rispetto all’anno precedente (Graf.2), le divisioni che presentano aumenti tendenziali più consistenti sono i “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+1,7%), “Ricreazione, spettacolo e cultura” (+1,6%), “Altri beni e servizi” (+1,5%) e “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,4%). Le divisioni, invece, in calo rispetto a un anno fa sono le “Comunicazioni” (-4,9%), ”Istruzione” (-3,6%) e “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-1,7%).

Analizzando per tipologia di prodotto, si registra un lieve aumento congiunturale per i “Beni” (+0,2%), dovuto principalmente all’aumento dei Beni energetici (+1,1%) e degli Altri Energetici (+1,7%). I “Servizi” invece,
complessivamente, presentano un lievissimo incremento (+0,1%), con l’aumento dei Servizi relativi ai trasporti (+0,5%).

Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, si registra un lieve incremento congiunturale per i prodotti a alta e media frequenza d’acquisto (entrambi pari a +0,2%). Nulla la variazione congiunturale dei prodotti a bassa frequenza. Particolarmente elevata la variazione tendenziale dei prodotti a media frequenza (+0,5%).

Infine, la “Core Inflation”, che indica l’andamento della componente di fondo della dinamica dei prezzi, cioè l’inflazione al netto della componente volatile (beni energetici e alimentari non lavorati), registra una lieve variazione congiunturale positiva (+0,1%) e una variazione tendenziale positiva più sostenuta (+0,6%).

Brescia, nel 2020 è crollato l’export: -9,3%

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Export/Tendenze by

Nel complesso del 2020, le esportazioni bresciane – pari a 14,9 miliardi – diminuiscono del 9,3% rispetto al 2019. Il calo sperimentato nel 2020 è il più intenso dal 2009, quando le vendite all’estero scesero del 30,7% sull’anno precedente. Il valore monetario dell’export rilevato nel 2020 è il più basso dal 2016, quando i flussi commerciali verso l’estero furono pari a 14,5 miliardi. 

A rilevarlo sono i dati ISTAT elaborati dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

Nel 2020, rispetto al 2019, la dinamica negativa delle esportazioni bresciane (-9,3%) è meno accentuata rispetto a quella rilevata in Lombardia (-10,6%) e in Italia (-9,7%).

Le importazioni complessive (pari a 7,8 miliardi) cedono invece del 13,5% ed evidenziano l’importo più basso dal 2018 (7,1 miliardi).

Nel quarto trimestre 2020 la dinamica delle vendite all’estero, che ammontano a 4,2 miliardi di euro tra ottobre e dicembre 2020, è in aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2019 (4,0 miliardi). Si tratta della variazione tendenziale più alta dal terzo trimestre 2018 (+7,2%). Sul trimestre precedente, le esportazioni crescono invece del 13,7%. Il valore monetario di quanto venduto all’estero negli ultimi tre mesi dell’anno (4,2 miliardi) è il secondo più elevato tra tutti i quarti trimestri della serie storica (dopo i 4,3 del 2018) e il quarto più alto in assoluto (dopo il secondo trimestre 2018 e 2019 e il quarto trimestre 2018).

Le importazioni, pari a 2,1 miliardi di euro tra ottobre e dicembre 2020, aumentano dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2019 (2,0 miliardi) e del 16,7% rispetto al trimestre precedente.

Il saldo commerciale si riduce, passando da 7,5 miliardi nel 2019 a 7,1 miliardi nel 2020, con una contrazione del 4,3%.

La dinamica del quarto trimestre risente positivamente della ripresa del commercio mondiale che, nel periodo ottobre-dicembre 2020, ha registrato un segno positivo (+4,0% tendenziale), recuperando interamente i livelli pre-Covid. Il 2020 si chiude tuttavia con un calo complessivo degli scambi internazionali del -5,3%, contro il -0,4% del 2019 e il +3,4% del 2018. Le prospettive per inizio 2021 risultano condizionate dall’incertezza sul riacutizzarsi della pandemia e dai tempi di realizzazione della campagna vaccinale.

La forte ripresa dei prezzi delle principali materie prime industriali (alluminio, rame, zinco, rottame ferroso) ha favorito il rigonfiamento dei valori monetari dei beni scambiati. Qualche svantaggio nelle esportazioni extra UE è derivato anche dall’apprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro (+2,0% tendenziale).

Nel complesso del 2020, tra i settori, su base annua, i meno dinamici risultano: mezzi di trasporto (-12,2%), metalli di base e prodotti in metallo (-11,3%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,4%), macchinari e apparecchi (-9,5%).

Un aumento delle esportazioni riguarda il comparto degli articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+28,8%) e quello delle sostanze e prodotti chimici (+3,0%).

Tra i mercati di sbocco, diminuiscono le esportazioni verso Germania (-11,6%), Francia (-9,0%), Regno Unito (-16,3%), Spagna (-15,7%), Stati Uniti (-6,0%). Crescono le vendite verso la Cina (+10,8%), il Brasile (+6,4%) e la Turchia (+1,2%). In termini di aree geografiche spiccano le dinamiche negative dell’America Settentrionale (-29,7%), dell’Africa (-24,6%), dell’Asia (-13,5%) e dell’Unione Europea post Brexit (-13,1%).

Per quanto riguarda le importazioni, sono in diminuzione quelle di metalli di base e prodotti in metallo (-16,3%), apparecchi elettrici (-8,9%), macchinari e apparecchi (-11,7%), mezzi di trasporto (-20,0%), sostanze e prodotti chimici (-16,6%).

Risultano in aumento solo gli acquisti nel comparto articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+5,2%).

Diminuiscono le importazioni da tutti i mercati considerati, con le flessioni più rilevanti da: Stati Uniti (-32,9%), Francia (-7,5%), Germania (-10,9%), Regno Unito (-8,3%), Spagna (-18,2%) e Cina (-9,0%).

Nonostante le difficoltà del 2020, Brescia si conferma al quinto posto nella classifica provinciale per valore delle esportazioni, dopo Milano (39,8 miliardi), Vicenza (16,8), Torino (16,5) e Bologna (15,1).

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