
Btl e Fondazione Cogeme insieme per l’economia circolare

Dopo la volta di Acque Bresciane che ad aprile 2022 donò un primo lotto di PC (circa 24. È in corso un’ulteriore donazione) ora tocca BTL Banca del Territorio Lombardo che il prossimo 25 agosto donerà ben 54 Personal Computer alla Cooperativa Reware, soggetto tecnico che si occuperà di tutta la parte rigenerativa e della rimessa in circolazione per conto di Fondazione Cogeme. PC4Change è un progetto proposto da Fondazione Cogeme nell’ambito delle proprie attività legate all’Economia Circolare, svolto in stretta collaborazione con Reware, Cooperativa e Impresa Sociale specializzata nella rigenerazione avanzata di apparecchiature informatiche dismesse da grandi aziende. Per capire le dimensioni del problema basti pensare che in Italia ogni persona produce in media dai 12 ai 18 chili di rifiuti elettronici ogni anno (le cifre variano in base alle fonti). Se moltiplicassimo questa cifra per il numero di abitanti si arriverebbe a circa 1 milione di tonnellate di rifiuti per l’Italia. A livello europeo si parla di 10 milioni e a livello mondiale si superano i 50 milioni. È l’insieme di queste motivazioni che ha spinto anche Fondazione Cogeme a intraprendere questo filone cercando di diffonderlo il più possibile nei propri territori di riferimento. Da questo progetto infatti, le realtà coinvolte possono usufruire di molteplici impatti positivi: le aziende, spesso costrette ad affrontare spese di smaltimento del materiale informatico in mancanza di alternative, possono dismettere senza costi aggiuntivi il proprio materiale informatico e svolgere allo stesso tempo opera di responsabilità sociale ed ambientale; Dall’altro lato, Fondazione Cogeme consolida il proprio ruolo di facilitatore territoriale di processi virtuosi e buone pratiche per una Economia circolare. Il beneficiario finale è Riuso3, l’Associazione senza scopo di lucro che si occupa della gestione operativa dei due Banchi del Riuso con sede a Rovato e Lograto.
“Abbiamo sottoscritto un accordo di collaborazione con BTL Banca del Territorio Lombardo pochi mesi fa e questi sono i primi risultati che di fatto vanno a sostanziarlo, dimostrando come l’economia circolare va realizzata anche con piccoli gesti, ma di grande valore civico.” così il Presidente di Fondazione Cogeme Gabriele Archetti a commento di questa prima donazione.
Una soddisfazione condivisa anche dal Direttore Generale di BTL Matteo De Maio ”Si tratta del primo passo della partnership tra BTL e Fondazione Cogeme. Una collaborazione che ha come obiettivi condivisi la sostenibilità ambientale e l’attenzione al territorio sul quale operano le due realtà bresciane. Partendo da iniziative concrete, come quella del progetto PC4change”.
Cos’è Il progetto PC4Change
E’ una forma innovativa di partenariato aperto messo a disposizione delle Organizzazioni Non Profit. Lo scopo è quello di raccogliere computer da riutilizzare, sia per fare opera di prevenzione ambientale che per sostenere progetti di solidarietà sociale, di sviluppo sostenibile, sensibilizzazione ambientale, emergenza umanitaria e di cooperazione internazionale. La logica innovativa del progetto è quella di far convergere alti obbiettivi di efficienza ambientale, tramite il riutilizzo professionale delle apparecchiature elettroniche, con nuove metodologie di raccolta fondi. “PC4Change” è un progetto che nasce dall’iniziativa della Cooperativa Reware, la quale è anche un Impresa Sociale riconosciuta nel campo della prevenzione ambientale.Il riutilizzo di apparecchiature informatiche viene indicato come la miglior pratica in assoluto nel quadro della riduzione dell’impatto ambientale da rifiuti elettronici.
Come funziona
L’azienda interessata a dismettere computer contatta Fondazione Cogeme fornendogli una disponibilità ad aderire al progetto PC4change. Sarà poi cura della Cooperativa Reware avviare un’interlocuzione diretta (suggellata da un accordo scritto formale) che attesta i termini della “donazione” da parte dell’azienda. Dal punto di vista tecnico occorrerà un inventario (anche semplificato) del materiale che si intende mettere a disposizione e che verrà poi ritirato dalla stessa Reware e poi venduto al pubblico tenendo traccia precisa dei costi di trasporto, dei pezzi di ricambio e dei ricavi.
Il 20% del ricavato netto (vendita meno costi di trasporto ed eventuali pezzi di ricambio) verrà destinato a Fondazione Cogeme che reinvestirà il tutto nel Banco del Riuso di Rovato e Lograto.
In sostanza si tratta di un’ “Economia circolare al quadrato” come sottolinea Carlo Piantoni, Presidente dell’Associazione RIUSO3, gestore dei due banchi: “da un lato con il recupero di materiale destinato ad essere rifiuto e dall’altro con la re immissione in circolo di risorse per finanziare le attività legate al banco, già di per sé economia circolare allo stato puro” .
3dz, fatturato a 20,7 milioni per la Spa delle stampanti 3d

Una crescita importante nel 2021, a conferma di un trend positivo e costante ormai decennale. 3DZ spa, azienda italiana tra i principali distributori europei di stampanti 3D con sede centrale a Castelfranco Veneto (TV), ha da poco chiuso il bilancio 2021 con dati a dir poco entusiasmanti. Ricavi netti di 20,7 milioni di euro, con un +30% di fatturato rispetto al 2020. Il fatturato del Gruppo 3DZ worldwide (comprensivo anche delle affiliate internazionali) sale invece a 24 milioni di euro. Sono in tutto 13 le sedi nel mondo, metà delle quali su territorio Italiano.
Ottimi risultati conseguiti grazie al potenziamento della rete vendita 3DZ, che oggi è presente in diverse nazioni per un totale di 105 addetti stampa 3D. Solo nel 2021 sono stato inseriti nelle sedi Italiane oltre 20 nuovi collaboratori, attraverso diverse Academy e piani formativi dedicati. A livello globale le assunzioni del gruppo sono state in tutto 39. A fare da traino, oltre al mercato nazionale sempre in forte crescita, anche quello internazionale, in particolare quello francese (+ 103% 2021 vs 2020; sede a Lione), quello spagnolo (+ 53% 2021 vs 2020; sedi a Barcellona, Madrid e Bilbao) e Dubai (+ 85% 2021 vs 2020; 1 milione di fatturato solamente in questa sede).
Il quartier generale italiano di 3DZ Spa si trova a Castelfranco Veneto (TV), le altre sedi italiane si trovano ad Alessandria, Brescia, Arezzo, Roma. Il 2021 ha visto la riorganizzazione dell’assetto aziendale, con la fusione di tutte le succursali italiane in un’unica spa. Nell’headquarter di Castelfranco Veneto è stato inoltre realizzato un nuovo laboratorio digitale e showroom, dove è possibile toccare con mano le migliori tecnologie di stampa e scansione 3D con oltre 15 stampanti presenti.
“3DZ sta crescendo bene e organicamente – commenta il CEO Andrea Simeoni – a livello di offerta prodotti ‘desktop’, ma la più grande crescita si riscontra nel ‘production’ con soluzioni sempre più eco-sostenibili. Nel 2021 importanti aziende nel settore automotive e sport come Novation Tech, ma anche del settore luxury, gioielleria e fashion, hanno scelto di digitalizzare la produzione con la stampa 3D con investimenti importanti e contribuendo a far acquisire valore e quote di mercato al nostro gruppo sia in Italia che all’estero. Con oltre 400 stampanti 3D e oltre 50 scanner 3D industriali solo nel 2021, 3DZ è stata premiata con un podio come Top Partner di @3DSystems Corporation WorldWide e come n.2 @MarkForged Partner in EMEA (Europa e Middle East). Da non dimenticare la stampa del David Michelangelo per Expo2022 di Dubai, che ha dato una ulteriore conferma della professionalità, ma soprattutto del know-how concreto sull’additive manufacturing di 3DZ”.
Tra i più importanti interventi realizzati nel 2021 quello alla NovationTech di Montebelluna (settore automotive), dove è stato realizzato un centro di stampa 3D di ultima generazione. Altra importante installazione di stampante 3D è stata effettuata alla DAB Pumps di Padova, leader nelle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell’acqua e nei sistemi di pompaggio. Per l’estero vanno sottolineati i lavori svolti dalla sede di Dubai (1 milione di fatturato nel 2021) e l’installazione alla OroMeccanica in Marocco. Infine, l’istituto Sant’Anna di Pisa a cui è stata fornita una stampante a metallo Metal X. Tra gli oltre 2.000 clienti italiani 3DZ vi sono anche il Politecnico di Milano, l’Università di Brescia e quella di Padova che, assieme a Pisa e Roma, compongono un grosso pool di atenei italiani ad alto livello tecnologico.
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – 3DZ
3DZ spa ha sede a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. Fondata nel 2011, l’azienda è specializzata nella consulenza sull’adozione della stampa 3D nelle imprese e nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D. Una realtà che ha raggiunto una dimensione globale con l’apertura di 13 filiali tra Italia, Europa e Middle East, capace di servire 2.700 clienti con oltre 2.000 stampanti 3D installate, oltre a scanner e software 3D. Si tratta di prodotti molto tecnici, per questo il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti, ha come fiore all’occhiello la professionalità dei suoi 33 tecnici specializzati nella gestione di stampanti 3D che operano nel territorio e nei più svariati settori: industriale, meccanico, aerospaziale, automotive, beni culturali, formazione, dentale, medicale e gioielleria. L’headquarter si sviluppa su due piani dove le ultime tecnologie in ambito di stampanti 3D sono ospitate su 2.500 metri quadri, una sorta di enorme laboratorio digitale e showroom, dove si possono vedere all’opera le ultime stampanti 3D prodotte nel mondo, da quelle di dimensioni desktop a quelle che hanno quasi le misure di un’automobile; e poi spazi espositivi di pezzi realizzati che rendono lo showroom una sorta di expo delle novità su tutti i miracoli della fabbricazione additiva. Le stampanti 3DZ sono certificate 4.0; 3DZ offre un percorso di digitalizzazione 4.0 aiutando le aziende ad introdurre la stampa 3D all’interno del proprio processo produttivo e di ricerca e sviluppo.
Feralpi Lonato, posato sul tetto il primo pannello del parco fotovoltaico

Questa settimana è stato posato il primo pannello fotovoltaico del nuovo parco sui tetti dello stabilimento di Lonato del Garda.
I “numeri”: 7.343 pannelli di ultima generazione che copriranno una superficie netta di circa 15.000 metri quadrati. La potenza che raggiungeranno sarà di 3 MW, interamente consumati dallo stabilimento siderurgico.
Grazie a questo nuovo impianto fotovoltaico ci sarà una riduzione delle emissioni pari a 920 t/a CO2, equivalenti alla capacità di assorbimento che avrebbero 1.314 alberi.
C’è, inoltre, un altro aspetto legato alla sostenibilità che non si vede, ma che non è meno importante. Infatti, nella scelta dei materiali sono stati privilegiati fornitori con carbon footprint certification, con politiche ESG e, ove possibile, del territorio. È una scelta di responsabilità che rafforza il progetto stesso anche lungo la catena del valore.
Questo progetto rappresenta un contributo importante all’interno del più ampio progetto previsto nella climate strategy di Gruppo.
Massetti (Confartigianato): più burocrazia e meno fiducia nella Pa rispetto a 10 anni fa

Nel 2022 l’Italia è al 24° posto tra i Paesi dell’Unione europea per il grado di soddisfazione dei cittadini verso i servizi pubblici. Siamo fanalino di coda nell’Ue insieme con Romania, Bulgaria e Grecia. Lo rileva un report di Confartigianato sul livello di efficienza degli enti pubblici dal quale emerge che sulla bassa qualità dei servizi della Pa influisce uno scarso utilizzo delle tecnologie digitali: solo il 28% delle amministrazioni locali consente agli utenti di completare on line le pratiche amministrative e, se richiesto, di effettuare il pagamento via web. Una quota che sale al 35% nel Centro-Nord mentre crolla al 13% nel Mezzogiorno. Record negativo del Sud anche per la qualità delle istituzioni nelle 234 regioni europee: la peggiore è risultata la regione rumena di Bucarest Ilfov, seguita da Calabria e Campania.
Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Le cose non sono migliorate durante la pandemia. Anzi, siamo peggiorati rispetto a 10 anni fa. Siamo sempre alle prese con cavilli, file agli sportelli, complicazioni che ‘rubano’ 238 ore l’anno agli imprenditori italiani soltanto per occuparsi degli adempimenti fiscali. L’innovazione tecnologica non sembra dunque aver migliorato la burocrazia. Scivoliamo addirittura in 26° posizione, preceduti soltanto dalla Grecia, per la fiducia che i nostri connazionali ripongono nella Pubblica Amministrazione».
E così, segnala Confartigianato, nel pieno della transizione digitale aumentano le difficoltà di relazione con gli uffici pubblici. La quota di cittadini in coda per oltre 20 minuti agli sportelli dell’anagrafe dei Comuni è del 28,4%, undici punti in più rispetto al 17,4% di dieci anni prima. E anche in questo caso ad attendere più a lungo sono i residenti nel Mezzogiorno, con una quota del 31,8% in fila per più di 20 minuti per espletare pratiche all’anagrafe.
Secondo il rapporto di Confartigianato il 31,6% dei cittadini che da maggio 2020 a gennaio 2022 si sono rivolti a un ufficio pubblico, pari a circa 6,3 milioni di persone, ha espresso insoddisfazione o ha constatato un peggioramento della qualità dei servizi offerti dalla Pa, sia a causa del ritardo nell’erogazione di servizi on line (indicato dal 73,6%) che dall’impreparazione del personale nella gestione di questi servizi (77%). A giudizio di un terzo degli utenti, i problemi di inefficienza c’erano anche prima dell’adozione del lavoro a distanza, mentre per gli altri due terzi lo smart working ha influito negativamente sulla qualità dei servizi pubblici.
«Una Pa efficiente, capace di stare al passo con gli imprenditori – conclude il presidente di Massetti – è una priorità per favorire lo svolgimento delle attività economiche ed essere attrattivi anche per gli investitori. Le risorse messe in campo dal PNRR sono una occasione da non perdere per le necessarie riforme di semplificazione e per costruire un sistema improntato all’affermazione concreta della sussidiarietà nelle relazioni della PA con le imprese ed i cittadini. Digitalizzazione, interoperabilità e standardizzazione delle procedure sono gli ingredienti fondamentali per una vera innovazione della Pa».
Imprese, le risorse della Regione hanno generato “oltre 1 miliardo di investimenti”

Le risorse economiche a fondo perduto stanziate dall’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Lombardia per le aziende lombarde ammontano a 195.781.952 euro. Contributi in grado di stimolare ulteriori investimenti per 534.439.668 di euro da parte delle imprese, con un moltiplicatore di oltre due volte e mezzo il contributo pubblico per un complessivo che spera il miliardo di euro.
ASCOLTO MONDO PRODUTTIVO – “Il nostro lavoro – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico – è frutto dell’ascolto, della continua collaborazione tra Regione e il ‘sistema lombardo’. Un’impostazione che si basa soprattutto sul confronto continuo e costruttivo con le imprese e le associazioni di riferimento. Un sano rapporto pubblico-privato, un sano pragmatismo lombardo”.
DETTAGLIO DEI FINANZIAMENTI REGIONALI – I contributi maggiori sono arrivati dalla misura ‘Credito Adesso Evolution’, 37.403.069 milioni di euro. Lo strumento è stato attivato in piena emergenza sanitaria per sostenere PMI, liberi professionisti e studi associati nel superare la fase di difficoltà, garantendo l’accesso al credito e la liquidità in tempi rapidi e riducendo il pricing dei finanziamenti del 3%, con un massimo di 70.000 euro di finanziamento.
PATRIMONIALIZZAZIONE – Altra misura è stata quella della patrimonializzazione. In questo caso le risorse arrivate sul territorio, al momento, sono 18.680.589 di euro. Uno strumento che ha l’obiettivo di sostenere le imprese che vogliono rafforzare la propria struttura patrimoniale e rilanciare la propria attività. La patrimonializzazione risultata essere anche la misura che è riuscita a creare il maggior indotto sul territorio grazie al moltiplicatore generato di ben sette volte il contributo economico regionale. Gli interventi hanno interessato tutti i settori: credito, transizione ecologica, trasformazione digitale, innovazione, rafforzamento delle competenze e della competitività, internazionale e l’attrattività.
31 MISURE ANCORA DISPONIBILI – Sono quindici gli strumenti introdotti dall’assessorato a favore delle imprese lombarde ancora attivi; per tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.imprese.regione.lombardia.it. A queste si andranno ad aggiungere, da settembre, ulteriori sedici strumenti per un totale di 325 milioni di euro e, per la prima volta in Italia, ci sarà una programmazione, una calendarizzazione delle misure fino al 2024.
Terziario, a Brescia nel 2° trimestre stabile la fiducia, poco sopra i livelli di fine 2020

Nel 2° trimestre del 2022, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi rimane stabile, attestandosi a 109: un livello di fatto invariato rispetto a quanto sperimentato tra gennaio e marzo (108), particolarmente distante dai massimi raggiunti tra aprile e giugno 2021 (149).
A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 2° trimestre 2022.
Tale evoluzione si inserisce all’interno di un movimento ribassista iniziato nella seconda metà del 2021. Il valore dell’indice registrato nel trimestre primaverile è poco al di sopra di quanto riscontrato nella seconda metà del 2020 e, analogamente a quanto emerso nella rilevazione precedente, rifletterebbe non tanto un ridimensionamento dell’attività da parte delle realtà intervistate, quanto il diffondersi di generalizzate preoccupazioni in merito alla capacità dell’intero sistema economico nazionale di sostenere i ritmi produttivi finora realizzati, in un contesto reso particolarmente aspro da una serie di fattori, tra cui l’evoluzione del conflitto nell’ex Unione Sovietica, l’inflazione galoppante, il “caro-energia” e la nuova instabilità politica in Italia.
“I dati riportano una situazione di settore che si mantiene comunque positiva, anche se stabile – commenta Fabrizio Senici, Presidente del Settore Terziario di Confindustria Brescia –. Ovviamente non tutti i comparti del variegato mondo del Terziario hanno lo stesso trend, ma in generale il nostro settore regge. Per questo provoca un certo effetto leggere sui quotidiani notizie che riportano di crolli del fatturato per il settore, facendo riferimento ad un comparto più legato al commercio. Resta il fatto che le aziende dei servizi avanzati legate al trend manifatturiero continuano a esprimere numeri positivi. Cosa diversa invece per i nostri colleghi del settore ospitalità che hanno espresso, anche nel nostro consiglio direttivo, la grande difficoltà di reperire forza lavoro.”
Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:
- il fatturato è aumentato per il 53% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 42% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
- gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +41% e a +34%);
- i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +27%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici si stia propagando in altri ambiti dell’economia reale.
Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:
- il fatturato è atteso in crescita dal 41% degli intervistati, con un saldo positivo del 29% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
- i saldi riferiti al portafoglio ordini (+24%) e all’occupazione (+28%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
- i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+24%), a indicazione che la fase rialzista è verosimilmente destinata a confermarsi anche nel prossimo futuro.
Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana si confermano negative, andando a riflettere, tra l’altro, il crescente deterioramento del potere di acquisto delle famiglie (che si riverbera negativamente sulla loro propensione al consumo) e la rinnovata instabilità politica, dopo la caduta del Governo. Nel dettaglio, il 7% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 48% che prevede stazionarietà e del 45% che ha invece una visione negativa.
L’andamento per comparto
Consulenza alle imprese
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 2° trimestre 2022, si attesta a 107, contro il 98 del periodo precedente. I giudizi espressi sui tre mesi precedenti segnalano che: il fatturato è aumentato per il 47% delle imprese, con un saldo positivo del 34% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +22% e a +12%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +16%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 44% degli intervistati, con un saldo positivo del 31%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+35%) e all’occupazione (+25%) indicano uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+13%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano negative: il 9% prevede un aumento, a fronte del 47% che propende per la stazionarietà e del rimanente 44% che ha una visione sfavorevole.
ICT & digitale
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 2° trimestre 2022, si attesta a 111, in forte diminuzione rispetto a quanto rilevato fra gennaio e marzo (127). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 44% delle imprese, con un saldo positivo del 36% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +52% e a +40%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +20%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 56% degli intervistati, con un saldo positivo del 48%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +28% e a +44%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 28%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso sfavorevoli: il 4% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 44% prevede stazionarietà e il rimanente 52% si aspetta una contrazione.
Servizi alle imprese
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 2° trimestre 2022, si attesta a 112, in modesto aumento rispetto al periodo precedente (103). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 71% delle imprese, con un saldo positivo del 51%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +50% e a +50%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione rialzista (+57%). In merito alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 14% degli intervistati, con un saldo nullo; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+7%) e all’occupazione (+14%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 43%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano negative: il 7% degli imprenditori ha un orientamento ottimistico, a fronte del 64% che prevede stazionarietà e del 29% che invece propende per una flessione.
L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario.
Artifidi, aumentano le domande: garanzie per 417 milioni

In un periodo in cui le imprese si trovano ad affrontare notevoli complessità con dinamiche contrastanti Artfidi Lombardia con uffici a Brescia, Milano, Bergamo, Varese, Crema, Lodi e Seveso rimane un punto di riferimento per rispondere alle esigenze di credito del mondo imprenditoriale. Nel primo semestre dell’anno, sottolinea il Presidente Enrico Mattinzoli in un comunicato stampa, abbiamo avuto un incremento pari al 27,35% delle richieste di finanziamento con il totale delle garanzie in essere deliberate tramite le banche convenzionate che assommava, a fine giugno, a oltre 417mln ed una esposizione totale di 158mln. Dati che testimoniano una notevole attività dell’economia lombarda dove il nostro Confidi opera prevalentemente. Il Comparto della filiera Edile sul quale nell’ultimo periodo è indirizzata buona parte delle nostre garanzie, pur continuando ad espandersi grazie ai provvedimenti sui Bonus rischia una brusca frenata a causa dell’incertezza normativa per la cessione dei crediti. Ecco, quindi, che con la progressiva uscita dal Temporary Framework e la riduzione dell’intervento pubblico, la garanzia dei Confidi resta fondamentale per sostenere l’accesso al credito delle imprese. Artfidi Lombardia, primo Intermediario Finanziario vigilato in Lombardia, con un Total Capital Ratio (rapporto tra il patrimonio di vigilanza complessivo e il valore delle attività ponderate per il rischio) pari al 27,08% rispetto al 26,67% del 2021 conferma la solidità patrimoniale del Confidi.
In un momento di difficoltà le convenzioni sottoscritte dal Confidi, afferma il direttore generale Francesco Gabrielli, permettono alle imprese di calmierare l’attuale aumento dei tassi di interesse e agli Istituti di Credito di ottenere la garanzia che permette loro di abbassare notevolmente il rischio.
I dati del 1° semestre prosegue Enrico Mattinzoli vedono nel 44,80% delle richieste Ditte Individuali, erano il 47,29% nello stesso periodo dello scorso anno e il 35,57% S.r.l. in aumento rispetto al 27,61% del 2021. Quindi un significativo aumento delle società di capitali.
Si allunga invertendosi la durata dei finanziamenti dove il 42,65% è di 60 mesi, erano il 16,27% e diminuisce il breve a 12 mesi che dal 45,59% passa al 31,36%. Nel 2022 Artfidi ha intrapreso, anche grazie alla garanzia di Regione Lombardia il Credito Diretto per un importo complessivo del 1°semestre di oltre 5mln di Euro. Sempre nel 1° semestre sono state garantire 86 Start-up per un importo medio di 45ml Euro principalmente nel 76% dei casi nei settori Servizi, Commercio e Alberghiero.
Quanto alle moratorie, ArtfidiLombardia aveva registrato nel 2020 un totale di 2.244 imprese per un importo complessivo di 57mln, scese a 2.041 e 51,7mln nel 2021,praticamente azzerate al giugno del 2022 con un residuo di 498ml Euro. In sostanza la quasi totalità delle imprese che hanno usufruito della sospensione nel periodo di crisi pandemica hanno ripreso regolarmente il pagamento delle scadenze.
Valsabbina e Collextion: cartolarizzazione da 500 milioni di euro

Una cartolarizzazione dedicata alla cessione revolving di crediti commerciali di aziende e PMI che lavorano con la Pubblica Amministrazione – e in generale, con aziende partecipate dallo Stato – per supportare le imprese italiane in un momento caratterizzato da instabilità e difficoltà a livello economico. L’obiettivo è fornire loro liquidità, eliminando il problema di dover cercare di volta in volta una soluzione per l’incasso dei crediti vantati, e garantire continuità nell’operatività liberando nel contempo capacità finanziaria per poter essere parte attiva nel PNRR.
L’operazione – che prevede una capacità di acquisto di crediti per circa 500 milioni di euro all’anno attraverso un veicolo denominato Dervio SPV, operativo già dal mese di giugno e disponibile sulla piattaforma esclusiva per questa tipologia di crediti che Sistemi Informativi ha realizzato basandosi sul proprio sistema di Core Banking XF – è stata strutturata dal Gruppo Collextion, con Banca Valsabbina, il principale istituto di credito del bresciano, che ha agito in qualità di Arranger e Account Bank dell’operazione di Cartolarizzazione, e con il team di Azimut Libera Impresa e Fidera Vecta, società europea indipendente di gestione degli investimenti che ha partecipato all’operazione con Akbar Rafiq e Federico Oliva, rispettivamente Responsabile Europa e Senior Portfolio Manager della società, e la stessa Banca Valsabbina nel ruolo di investitori.
“Siamo orgogliosi del coinvolgimento in questa operazione di investitori Istituzionali che, con grande esperienza nel mondo delle cartolarizzazioni di crediti verso la PA, sono capaci di comprendere le esigenze del mercato e dei delicati meccanismi che lo compongono. Con questa operazione metteremo a disposizione delle aziende Italiane i capitali di banche e fondi d’investimento, fornendo un sostegno concreto alle nostre imprese e all’economia reale”, spiega Ferdinando Brandi, Amministratore di Collextion Holding. “Il veicolo che abbiamo costituito sarà disponibile su una piattaforma che abbiamo sviluppato insieme a Sistemi Informativi (an IBM Company), che è unica nel suo genere. In questo modo le procedure di acquisto dei crediti saranno più agevoli e veloci, mettendo a disposizione delle aziende e delle PMI un ambiente di lavoro intuitivo, pratico e immediato, dando ai debitori la possibilità di monitorare in tempo reale la propria posizione debitoria per gestire e programmare i flussi di cassa, noi vogliamo essere partner della PA” conclude Brandi.
Nel dettaglio, il programma di acquisti è su base triennale ela capacità di acquisto del veicolo potrà arrivare a un miliardo di euro all’anno grazie all’ingresso nei prossimi mesi di ulteriori investitori. L’approccio di Dervio SPV è innovativo, e darà la possibilità ai debitori della Pubblica Amministrazione di interfacciarsi con un’unica controparte, ottenendo maggiore flessibilità e garantendo una gestione del credito professionale e collaborativa nell’interesse di tutte le parti coinvolte.
Il Gruppo Collextion si è avvalso della collaborazione di Do Next per il ruolo di Master Servicer mentre la controllata Collextion Services ha operato come Subservicer. Per gli aspetti legali le parti sono state supportate dallo studio Hogan Lovells, nello specifico, dell’avvocato Corrado Fiscale e del suo team.
A2A, ricavi in aumento del 141,5% nel semestre

Nel primo semestre del 2022 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 9.788 milioni di euro, in aumento del 141,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita è principalmente legata all’andamento dello scenario energetico ed è riconducibile:
• per circa il 57% ai mercati energetici all’ingrosso in particolare elettricità per l’aumento dei prezzi; il
contributo legato alla crescita dei volumi venduti e intermediati dei mercati è residuale;
• per oltre il 40% ai mercati retail prevalentemente per i maggiori prezzi unitari elettricità, gas e calore.
A tale incremento è corrisposta un’analoga variazione nei costi di approvvigionamento di materie prime energetiche. Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 708 milioni di euro, in aumento di 20 milioni rispetto al primo semestre 2021 (+3%).
Al netto delle partite non ricorrenti (+5 milioni nel primo semestre 2022, +4 nel primo semestre 2021), il Margine Operativo Lordo Ordinario è aumentato di 19 milioni di euro (+3%): la significativa contrazione di marginalità registrata nella Business Unit Mercato è stata più che compensata dagli ottimi risultati degli altri settori di attività, soprattutto della Business Unit Generazione&Trading e di quella Ambiente.
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 335 milioni di euro, in diminuzione di 21 milioni rispetto al primo semestre 2021 (356 milioni di euro). Tale contrazione è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo più che compensato da:
• incremento degli ammortamenti (31 milioni di euro) relativi principalmente agli investimenti effettuati da tutte le Business Unit nel periodo luglio 2021-giugno 2022 e all’ammortamento degli asset delle nuove società acquisite;
• maggiori accantonamenti netti per 10 milioni di euro a fondo rischi e accantonamenti al fondo svalutazioni crediti, principalmente legati alla maggiore esposizione creditizia verso la clientela per l’eccezionale aumento del fatturato, al netto dei rilasci su fondi rischi eccedenti per l’effetto dell’incremento dei tassi di attualizzazione.
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 328 milioni di euro, in riduzione del 3,5% rispetto a quello registrato nel medesimo periodo del 2021; escludendo le poste straordinarie che hanno interessato:
• l’anno in corso per complessivi 142 milioni di euro relativi alla plusvalenza, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset (vendita immobili e ATEM ritenuti non strategici) e agli impatti del DL 21/2022 (cd. “DL Taglia Prezzi”) e 50/2022 (cd. “DL Aiuti”);
• l’anno precedente per complessivi 138 milioni di euro relativi agli effetti del riallineamento civilistico – fiscale dei beni materiali e immateriali del Gruppo
L’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 186 milioni di euro, in diminuzione di 16 milioni rispetto al primo semestre del 2021. La variazione è riconducibile alla diminuzione del Risultato Operativo Netto, in parte compensata dalla contrazione delle imposte legata al minor reddito imponibile.
La Posizione Finanziaria Netta di Consolidato al 30 giugno 2022 risulta pari a 4.587 milioni di euro (4.113
milioni di euro al 31 dicembre 2021). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a 409 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.178 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa netto pari a 65 milioni di euro, dopo investimenti per 463 milioni di euro, pagamento di dividendi per 283 milioni di euro e incassi per cessione di alcuni asset immobiliari per 221 milioni di euro. Tale variazione è principalmente riconducibile all’eccezionale aumento dei crediti commerciali, in particolare della Business Unit Mercato, effetto legato al significativo aumento e volatilità dei prezzi delle commodities.
Promotica, aumento di capitale da 2,5 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Promotica S.p.A. (EGM: PMT) – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy quotata su Euronext Growth Milan – riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Diego Toscani e presso il notaio Annachiara Corcione ha deliberato, in esecuzione della delibera di delega dell’Assemblea Straordinaria di Promotica in data 12 ottobre 2020, l’aumento di capitale sociale mediante conferimento in natura con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, comma 4, codice civile, propedeutico al perfezionamento dell’acquisizione di Mercati S.r.l. (cfr comunicato stampa 13 giugno 2022), azienda italiana operante nel settore della produzione ed importazione di articoli per la casa, la persona ed il tempo libero.
L’aumento di capitale vede l’emissione di complessive n. 833.333 nuove azioni Promotica, prive di valore nominale espresso, aventi le stesse caratteristiche ed incorporanti i medesimi diritti delle azioni in circolazione alla data dell’emissione, nell’importo di Euro 3,00 cadauna, dei quali euro 0,05 a titolo di capitale sociale e Euro 2,95 a titolo di sovrapprezzo per complessivi massimi Euro 2.499.999, dei quali Euro 41.666,65 a titolo di capitale sociale ed Euro 2.458.332,35 a titolo di sovrapprezzo (di seguito anche solo “Aumento di Capitale”). Il Consiglio di Amministrazione di Promotica, nell’osservanza del dettato normativo, ha ritenuto di determinare il prezzo di emissione sulla base dell’andamento delle quotazioni dell’ultimo semestre delle azioni Promotica già emesse espresso dalla media ponderata del prezzo di chiusura giornaliero delle negoziazioni pari a Euro 2,9987 e ha altresì dovutamente tenuto in considerazione l’interesse della Società alla buona riuscita dell’operazione e l’interesse, diretto ed indiretto, nel conferimento stesso della partecipazione in Mercati S.r.l., di indubbia rilevanza strategico-organizzativa per Promotica e per il Gruppo di cui è a capo nel suo complesso.
L’aumento di capitale è propedeutico al closing dell’operazione Mercati S.r.l., il cui pagamento, pari a € 7.000.000, è stato corrisposto da Promotica come segue:
• € 1.500.000,00 a titolo di caparra confirmatoria corrisposta in denaro in data 13 giugno 2022;
• € 3.000.001,00 corrisposti in denaro, di cui € 1.500.001,00 alla data odierna ed il saldo di € 1.500.000,00 in data 22 agosto 2022;
• € 2.499.999,00 corrisposti alla data odierna attraverso la sottoscrizione da parte dell’azionista venditore Di Silvio Guglielmo di n. 833.333 Azioni Ordinarie Promotica S.p.A. di nuova emissione, il cui valore unitario è stato determinato in € 3,00 cadauna, a fronte del conferimento, ai sensi dell’art. 2342 e 2343-ter del codice civile, della corrispondente quota di capitale di Mercati S.r.l.
Si precisa che l’efficacia del conferimento effettuato dall’azionista venditore Di Silvio Guglielmo, è sospensivamente condizionata (“condizione sospensiva”) alla mancata richiesta, da parte dei soci che rappresentino almeno il 5% (cinque per cento) del capitale sociale, di procedere alla valutazione secondo il regime ordinario di cui all’art. 2343 c.c., entro il termine di trenta giorni dall’iscrizione della delibera di aumento di capitale.
Fino al verificarsi della condizione sospensiva predetta, le azioni saranno emesse e depositate presso un conto terzi segregato intestato a Promotica, una volta verificatasi tale condizione, le azioni saranno rese disponibili all’azionista di Silvio Guglielmo e pertanto ammesse e negoziate su Euronext Growth Milan.
Si precisa inoltre che l’azionista di Silvio Guglielmo ha sottoscritto con la società un accordo di lock-up, con impegno a non vendere le n. 833.333 azioni ordinarie con durata sino al 36° mese successivo dalla data di inizio delle negoziazioni di Promotica, avvenuto il 27 novembre 2020.
È stata al riguardo predisposta perizia di stima del valore della Partecipazione Conferita redatta ad opera del Professor Alberto Mazzoleni, professore associato di economia aziendale presso la facoltà di economia e commercio dell’UNIBS, operante in qualità di esperto indipendente ai sensi dell’art. 2343 ter del codice civile.
L’Aumento di Capitale sociale riservato a Di Silvio, congiuntamente all’acquisto della rimanente quota di partecipazione pari al 64,29% del capitale sociale, permetterà a Promotica di detenere il 100% del capitale sociale di Mercati S.r.l., importante step nel percorso di crescita per linee esterne che sta impegnando la Società e il Gruppo Promotica nel suo complesso.
Attraverso l’esecuzione dell’operazione suddetta, infatti, Promotica intende accelerare l’ampliamento della catena del valore internalizzando lo scouting, l’ideazione, l’industrializzazione, la produzione (quest’ultima in outsourcing) ed il delicato processo di importazione di prodotti da veicolare nelle campagne e programmi di fidelizzazione della clientela che rappresentano il core business di Promotica.
A seguito del closing dell’operazione e del verificarsi della “condizione sospensiva” sopra riportata, la compagine sociale di Promotica sarà la seguente: Azionista | Numero di Azioni Ordinarie | Partecipazione (%) |
Dieci.Sette S.r.l.1 | 12.925.000 | 76,46% |
Di Silvio Guglielmo | 833.333 | 4,93% |
Giochi Preziosi S.p.A. | 500.000 | 2,96% |
Grazioli Holding S.r.l.2 | 175.000 | 1,04% |
Mercato | 2.469.989 | 14,61% |
Totale | 16.903.322 | 100,00% |
IL TESTO DEL COMUNICATO RIPORTA IL COMUNICATO INTEGRALE DELL’AZIENDA