Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Somos, una startup per rendere più “smart” la mobilità personale

in Economia/Evidenza/Startup/Tendenze by
Somos

Smart-Oriented MObility Solutions (SOMOS) è uno spin-off dell’Università della Calabria ed è una Startup Innovativa. La società è orientata allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti e servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico per l’ingegneria

dei trasporti, con particolare riferimento a rilievi e analisi delle componenti della mobilità sia su mezzi privati, sia su mezzi pubblici, al controllo delle condizioni di circolazione veicolare in ambito urbano ed extraurbano, alle analisi di sicurezza stradale e, più genericamente, ad applicazioni di

smart mobility, nella più ampia accezione del termine.

Recentemente la neo costituita Startup ha partecipato all’Open Innovation Contest 7.0 di NTT Data, entrando tra le 10 startup italiane finaliste. 

Numerose sono le idee in fase di sviluppo collegati ad un’evoluzione intelligente della mobilità che è sempre più un problema aperto in Italia ed in tutto il mondo.

Un’app per fare scattare il semaforo verde

E’ una delle questioni che tocca gli automobilisti di tutto mondo: avere fretta di raggiungere un posto e trovarsi bloccati nel traffico a causa del semaforo rosso. Un problema che SOMOS sta provando a risolvere. 

L’utente che è in possesso dell’app può influenzare il rosso e il verde del semaforo riuscendo a sfruttare meglio l’onda verde e potenzialmente non trovandosi mai bloccato nel traffico. Si tratta di un progetto ambizioso e che, pur essendo ancora in fase di prototipo, ha suscitato l’interesse di grandi società.

Il sistema  non crea disparità tra “chi paga e chi no” ma anzi permette di realizzare una regolazione del traffico naturale di cui beneficiano poi tutti gli utenti. 

Trasformare ogni auto in una “smart car” attraverso lo smartphone

Sempre attraverso un app è fornire a chi è al volante molte informazioni come lo stile di guida, la posizione del mezzo (per ricordarsi dove si è parcheggiato), l’analisi della ecosostenibilità di guida, lo storico dei propri viaggi. Il sistema è in grado di rilevare un’emergenza come una collisione e chiamare in automatico il soccorso.

Chiaramente l’App viene “accesa” prima di mettersi alla guida e spenta a macchina ferma.

Il sistema funziona senza la necessità di dispositivi IoT ma può essere integrato anche questa tecnologia.  Questo strumento viene fornito integrato ad un sistema GIS che permette poi l’analisi di tutti i dati raccolti per fare altre analisi qualitative come la pericolosità dei tratti stradali. Questi dati possono essere analizzati in un cruscotto web mobile o integrati ad un sistema gestionale. Risulta particolarmente utile a specifici contesti come la gestione delle flotte aziendali, dei mezzi pubblici (autobus, nettezza urbana) ma anche al mondo delle gare automobilistiche storiche e moderne.

Creare una competizione tra automobilisti per promuovere sicurezza e sostenibilità

Spesso quando si pensa ad una competizione automobilistica si pensa sempre al concetto di velocità. E’ invece possibile attraverso la misurazione dello stile di guida di creare delle vere e proprie competizioni. Attraverso la gestione della cosiddetta “Gamification” l’utente può accumulare punti o bonus per ogni prestazione di guida su un percorso urbano o extraurbano considerando anche la difficoltà dello stesso.  La promozione di uno stile di guida corretto rientra nel più generale concetto di “Health & Wealth“ e può quindi essere affine a programmi di Welfare aziendale soprattuto per particolari tipologie di lavoratori come quelli legati mondo dei trasporti.

Aiutare il corridore a migliorare le proprie prestazioni

Mobilità non significa solo automobile ma significa anche promuovere un’attività sportiva facilmente accessibile a tutti come la corsa.

Il runner può beneficiare di molteplici servizi attraverso un sistema digitale intelligente messo attraverso un’applicazione Smartphone.

> Dopo avere forma del piede e andatura è possibile fornire ai costruttori di scarpe dati per progettare una scarpa “su misura” fornite tramite un servizio di “abbonamento” in base alla frequenza di utilizzoe quindi all’usura;

> E’ possibile costruire dei programmi di formazione “su misura” che siano mirati a far svolgere 

al corridore neofita, amatoriale o professionista specifici training;

> Infine le prestazioni della corsa possono essere facilmente misurate e quindi creati delle iniziative ludiche dove corridori amatoriali possono gareggiare con i più esperti premiando non solo il tempo assoluto ma anche il miglioramento.

Intelligenza artificiale, il colosso saudita chiama Brescia…

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Divisible Global, società fondata da Michele Grazioli e che si occupa di intelligenza artificiale, spiega sempre di più le ali e questa settimana si inoltrerà alla volta dell’Arabia Saudita. Il gruppo è stato invitato a presentare le proprie innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale applicata all’automazione industriale al KFUPM/ISA SAS Symposium on Industrial Systems & Control (https://isa-saudi.org) del 27 e 28 marzo, una delle conferenze più importanti al mondo per il settore. «Siamo orgogliosi di questo riconoscimento internazionale – spiega l’amministratore Michele Grazioli, ventiduenne di Soncino (CR) – perché sancisce un deciso passo avanti verso l’affermazione della nostra tecnologia tra gli standard di mercato. Il relatore della conferenza sarà il mio collega Dott.Gustavo Christian Klaebisch, project manager nel campo dell’ integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale nei processi aziendali».

Ma in cosa consiste questa trasferta in Arabia? «In questi tempi – precisa Klaebisch – Di intelligenza artificiale si parla molto ma in pochi sanno realmente come applicarla. In Arabia mostreremo come la nostra tecnologia, basata su un algoritmo proprietario di correlazione causale, permetta di fare manutenzione predittiva, ossia di capire con sufficiente anticipo quando un macchinario andrà in fermo, cosi da risolvere il problema prima che porti ad un guasto serio».
Saudi Aramco è il padrone di casa. La compagnia nazionale saudita di idrocarburi, con un fatturato di oltre 300 miliardi, possiede la quasi totalità delle risorse di idrocarburi del regno. Dal punto di vista delle riserve e della produzione, l’azienda è di gran lunga la prima compagnia petrolifera mondiale. Tra gli invitati spiccano Siemens, General Electrics, Schneider Electric e Kaspersky che si confronteranno su diversi temi industriali. Divisible Global siederà al fianco di questi nomi altisonanti e spiegherà come l’intelligenza artificiale sviluppata dal gruppo possa migliorare il controllo sui loro sistemi, con l’obbiettivo di far risparmiare tempo e risorse. La presenza di Divisible Global in questo salotto di nomi altisonanti conferma la capacità tutta italiana di creare prodotti della qualità più raffinata al cospetto del mondo. E, con questo invito, anche stavolta all’Italia viene consegnato questo riconoscimento.

Qualche novità per le nostre latitudini? «La partnership con l’azienda bresciana ISINNOVA, laboratorio specializzato nello sviluppare idee, continua a gonfie vele – racconta Grazioli – e presto lanceremo con loro parecchie novità interessanti nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale applicata all’industria, tra cui un sistema di valutazione autonoma del grado di innovazione di un’azienda rapportato al settore di riferimento».

Integrare i processi dell’azienda “terzista” e guidarli verso il modello dell’Impresa 4.0 | INNOVATION CLUB

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Lo scenario dell’azienda manifatturiera che opera come terzista

Il contesto delle aziende manifatturiere italiane che operano prevalentemente come terzisti è spesso caratterizzato da un numero di prodotti finiti estremamente elevato in virtù delle opzioni di personalizzazione rese disponibili al mercato.
Mantenere e accrescere i servizi di personalizzazione del prodotto e, al contempo, diminuire il tempo di evasione degli ordini sono punti di rilevanza strategica per queste aziende. Un altro aspetto strategico è la capacità di identificare e mantenere le date di consegna al cliente. Occorre stabilire quali sottogruppi o componenti debbano essere gestiti con logica “push” e cioè riapprovvigionati sulla base di un piano previsionale e quali con logica pull cioè a fronte di ordini di vendita acquisiti.
Ogni azienda di questo tipo necessaria una stretta integrazione tra l’ordine di vendita e il correlato ordine di produzione/assemblaggio al fine di determinare correttamente la data di consegna al cliente sulla base delle disponibilità dei componenti “push”, dei tempi di schedulazione dei sottogruppi “pull” e della situazione di carico dei reparti produttivi. Anche la determinazione dei costi è spesso resa difficoltosa dalla scarsa standardizzazione dei prodotti e si rende necessario un controllo sui margini di ogni singola lavorazione.

La soluzione SC-One

SC-One è una soluzione verticale basata sulla piattaforme software gestionale SAP Business One.  L’utilizzo del configuratore di prodotto consente una riduzione drastica del numero di codici di prodotti finiti da gestire e la focalizzazione dell’ufficio tecnico sulla manutenzione di poche distinte base e cicli e delle regole che ne governano la configurazione.
Il commerciale dispone di un questionario di opzioni che gli consente di configurare dei prodotti certamente producibili senza,ogni volta, interpellare l’ufficio tecnico per la verifica di fattibilità. Questo,  insieme alla non più necessaria codifica, consente di abbreviare notevolmente l’iter burocratico di acquisizione degli ordini.
Le scelte effettuate nel processo di configurazione sono memorizzate con l’ordine e sono disponibili per essere stampate sulla conferma d’ordine e sugli altri documenti rendendo chiaro e agevole il colloquio con il cliente.
Anche i listini di vendita variano in funzione della configurazione e di apposite regole che consentono di promuovere determinati mix di scelte piuttosto che altri. Un potente strumento di controllo verifica immediatamente le disponibilità dei componenti che entreranno nella configurazione e calcola la data di consegna considerando il carico delle risorse che si debbono utilizzare. L’ordine di produzione rimane saldamente agganciato all’ordine di vendita e ne recepisce immediatamente eventuali variazioni di quantità o date. La produzione si conclude poi col versamento a magazzino di un codice generico che però è visibile in una ubicazione virtuale intestata all’ordine cliente per cui è stato prodotto.
Il forecast delle vendite e il conseguente piano previsionale di produzione si possono definire indicando dei quantitativi di prodotti configurabili generici, accompagnati dalle percentuali di incidenza delle varie scelte di configurazione.
Il sistema calcola puntualmente il costo e il margine di ogni nuova configurazione offerta e, per ogni ordine di vendita, consuntiva i costi di acquisto, lavorazione esterna  e produzione interna effettivamente sostenuti. Viene cosÏ resa disponibile un’ampia gamma di analisi delle varianze e di marginalità del prodotto. Sc-One è particolarmente attento alle attività e alle problematiche dell’ufficio tecnico al quale rende disponibili le potenti funzionalità della soluzione, tra queste: una completa gestione delle modifiche tecniche integrata con la gestione del workflow, la gestione dei documenti e il sistema di classificazione.

Le Tecnologie dell’Industria 4.0 integrate a SC-One

Digital Workplace

Un Workplace interattivo che attraverso sistemi internet of thing e schermi digitali integrati aiuta l’operatore ad espletare le sue attività. I cambiamenti nel nostro modo di lavorare, la necessità di assumere e mantenere i migliori talenti richiedono una strategia orientata alla creazione di uno strumento che sia in grado di migliorare la collaborazione, la creatività e l’impegno. L’obiettivo finale del Digital Workplace è la creazione di un ambiente di lavoro  che abilita le persone a lavorare efficacemente sia come individui che come persone.

Smart Glass

Oggi è possibile applicare la realtà aumentata nei magazzini e nelle linee di produzione utilizzando gli Smart Glass. Il personale del magazzino ad  esempio può essere guidato dagli Smart Glass agli scaffali tramite tracce proiettate dagli occhiali, fino alla spedizione da lavorare.  Sul posto, gli occhiali forniscono diverse informazioni. Inoltre, possono svolgere la scansione del codice a barre e inviare i dati al computer centrale.

Visual Quality App

Un’applicazione che permette all’operatore di registrare manualmente su un disegno eventuali difetti presenti su un prodotto semilavorato i finito.

Artificial Intelligence

Un sistema di intelligenza artificiale che attraverso una telecamera in grado di riconoscere e scartare automaticamente pezzi difettosi. Il sistema è in grado di auto-apprendere e perfezionare continuamente la propria capacità di analisi.

Manufacturing Exectution System (MES)

E’ un sistema informatizzato che ha la principale funzione di gestire e controllare la funzione produttiva di un’azienda. La gestione coinvolge il dispaccio degli ordini, gli avanzamenti in quantità e tempo, il versamento a magazzino, nonché il collegamento diretto ai macchinari per dedurre informazioni utili ad integrare l’esecuzione della produzione come a produrre informazioni per il controllo della produzione stessa. SC-One possiede un flessibile sistema MES integrato.
Per maggiori informazioni: www.neosconsulting.it

Export, in Lombardia 63mila operatori per 110 miliardi di merci in un anno

in Economia/Export/Tendenze by

Sono 63 mila gli operatori economici lombardi che esportano ogni anno le loro merci nel mondo su circa 200 mila in Italia., per un valore di circa 110 miliardi di euro annui. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat- ICE, anni 2006-2016.

Export in crescita per la Lombardia. 89 miliardi di euro: è il valore dell’export lombardo nei primi nove mesi del 2017, +7,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Circa un quarto di tutte le esportazioni italiane nella prima metà dell’anno sono partite dalla Lombardia. Milano con oltre 30 miliardi, Brescia e Bergamo con oltre 11, Monza e Brianza e Varese con oltre 7 miliardi sono i territori che esportano di più. Un anno positivo che vede una crescita dell’export a due cifre per Monza e Brianza (+15%), Cremona (+16%), Lodi (+14%). Bene anche le importazioni che crescono del 7,2% superando i 92 miliardi di euro, circa un terzo del totale italiano. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat relativi al terzo trimestre 2017 e 2016.

Mercati in crescita. L’Europa si conferma il principale mercato per la Lombardia con il 70% circa dell’interscambio e una crescita del business coi paesi dell’Unione Europea (+ 7,3% l’export a quota 50 miliardi e + 8,2% l’import di 61 miliardi) e dei Paesi europei non UE (+3,6% l’import, +8,6% l’export). Bene gli scambi con Stati Uniti e America del nord (+14% l’export a 7,4 miliardi, +10% l’import a 2,7 miliardi). Anche col Sud America sale l’export del + 8%. Cresce il business con l’Africa centro-meridionale (+10,5% l’import, +5% l’export). Si rafforzano gli scambi con Cina, Giappone e Asia Orientale (export di 9 miliardi, +9%).

Imprese femminili, a Brescia danno lavoro a 43mila persone

in Economia/Tendenze by

Le imprenditrici bresciane impiegano circa 43mila addetti in provincia. Sono 23.952 le imprese femminili con sede nel bresciano alla fine del 2017, in crescita, nell’ultimo anno, dello 0,7%.

E’ quanto emerge dalle elaborazioni del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia su dati del Registro Imprese.

Brescia si colloca in seconda posizione in regione per numero di imprese femminili, preceduta da Milano, che conta oltre 63mila imprese, e seguita da Bergamo che ne conta oltre 18mila.

Le imprese femminili rappresentano il 20,1% delle imprese del territorio e sono molto attive nei settori del commercio, del turismo, della cura del benessere della persona.

Commercio, turismo, servizi, manifattura e agricoltura sono, infatti, lo zoccolo duro del fare impresa al femminile; in questi cinque settori si concentra ben il 70% delle imprese rosa in provincia.

Il 25% delle imprese rosa sono attive nel commercio, vale a dire 1 impresa su 4; più nel dettaglio operano nel commercio al dettaglio di abbigliamento, nella gestione dei minimercati delle tabaccherie e nella vendita ambulante di prodotti tessili.

Nei servizi turistici le donne operano nella ristorazione, dove prediligono la gestione dei bar, comparto quest’ultimo caratterizzato da una connotazione femminile particolarmente forte pari ad una impresa su cinque.

Altro settore produttivo che si caratterizza per l’elevata presenza femminile è quello dei servizi nel quale primeggiano i servizi alla persona; in tale comparto il 67% delle imprese è guidato da donne. In questo ambito le attività principalmente svolte sono quelle di parrucchiere ed estetiste e di lavanderie.

 

Nell’industria manifatturiera le donne imprenditrici esprimono la loro creatività nell’attività di confezione di articoli di abbigliamento anche se non manca la presenza femminile in lavori prettamente maschili quali quelli della meccanica generale e della fabbricazione di prodotti in metallo.

Nell’agricoltura le imprese rosa svolgono attività di coltivazione con annessi allevamenti e si occupano di coltivazione di cereali.

Nell’ultimo anno le imprese gestite da donne sono aumentate dello 0,7%, in controtendenza rispetto a quanto osservato per la struttura imprenditoriale non femminile che, invece, è calata dello 0,3%. Il contributo alla crescita dell’imprenditorialità femminile proviene dall’aumento della partecipazione femminile, nell’ultimo anno, in alcuni comparti del terziario quali le attività tecniche e scientifiche (+5,3%) laddove emergono le aziende rosa che operano nelle attività di direzione aziendale e consulenza gestionale (+8,4%), negli studi di architettura e ingegneria (+9,3) e nella pubblicità e ricerche di mercato (+8,0%). In aumento anche le imprese femminili che operano nel comparto del supporto alle imprese, in tale ambito, nell’ultimo anno, sono cresciute le attività dei servizi per edifici e paesaggi (+5,1%) e le attività di supporto per le funzioni d’ufficio (+5,0%). Importante anche la crescita delle aziende rosa nell’ambito dell’istruzione (+9,3%).

Le imprenditrici bresciane hanno un’età media di 51 anni e sono leggermente più giovani rispetto alle colleghe lombarde ed italiane (52 anni), ma meno giovani in confronto alle imprenditrici straniere (47 anni è l’età media delle comunitarie e 43 anni delle extracomunitarie).

Il 12,7% delle imprese femminili è gestito da donne straniere di cui il 9,8% sono imprenditrici extracomunitarie. Nell’ultimo anno le imprese straniere hanno fatto registrare una buona dinamica di crescita (+4,8%), trainata in particolare dalle imprenditrici extracomunitarie (+5,1%).

Le imprenditrici straniere provengono prevalentemente dalla Cina (891), dalla Romania (885), dalla Svizzera (391), dalla Germania (272) e dal Marocco (278). Presenti anche Albanesi (262), Ucraine (260) e Indiane (239).

Mercato immobiliare, a Brescia timidi segnali di ripresa

in Economia/Edilizia by

“Il mercato immobiliare bresciano ha mostrato, anche nel corso del 2017, alcuni segnali di moderato miglioramento, in particolare per quanto riguarda il comparto residenziale, con un aumento delle compravendite seppur a tassi di crescita più ridotti (6,5%) rispetto all’exploit del 2016. La ripresa dell’attività transattiva continua ad essere accompagnata dalle buone condizioni del mercato del credito, ancora sostenuto dalle politiche monetarie espansive” – è quanto emerge dal 1° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2018 di Nomisma.

I valori di compravendita continuano a registrare ulteriori lievi ribassi (-0,3% per le abitazioni nuove e -1,9% per quelle usate), nel tentativo di andare incontro alla domanda; la lieve dinamicità del settore sono ravvisabili anche nella flessione dei tempi medi di vendita (8,2 mesi), oltre che nelle minori aspettative da parte dell’offerta sul prezzo di vendita. Gli sconti medi praticati, infatti, si mantengono molto elevati (16% per l’usato, 10% per il nuovo).

Nel corso del 2017 si è assistito ad un miglior posizionamento di alcune componenti dell’Indice di performance, in particolare l’intensità della domanda e la velocità di assorbimento.

Il segmento della locazione ha confermato il consolidamento di domanda e offerta, una riduzione dei tempi medi di affitto e un lieve aumento dei canoni, dopo nove anni di calo.

L’aumento dei canoni è il risultato della maggior disponibilità di abitazioni presenti sul mercato e di un certo spostamento della domanda verso la locazione.

Anche nel 2017 è stato il mercato non residenziale quello maggiormente penalizzato, soprattutto a causa del perdurare delle difficoltà del settore industriale e della scarsa dinamicità del settore dei servizi.

Nel comparto direzionale e in quello commerciale l’offerta in vendita rimane sempre consistente, mentre non si sono ancora palesati segnali favorevoli sul versante della domanda che è percepita ancora in diminuzione; poco positivi i risvolti dell’attività transattiva, nonostante la prosecuzione della contrazione dei valori, meno marcata per gli uffici rispetto all’anno scorso, più accentuata quella dei negozi, da -0,2% al -2,5% attuale

I canoni medi di uffici e negozi invece hanno subìto flessioni meno marcate (rispettivamente -0,5% e -0,6%), con variazioni nettamente più basse sia riguardo ai prezzi di acquisto, sia rispetto alla media delle 13 città (-1,4% e -1,5%).

Si segnala molto elevato lo sconto medio tra prezzo richiesto e quello realizzato in fase di trattativa:18,5% per gli uffici, 20% per i negozi e i capannoni, segno del fatto che l’offerta è ancora disposta a rivedere le proprie aspettative.

Scambi con la Corea, a Brescia valgono 182 milioni di euro

in Economia/Export/Tendenze by

La Lombardia ha oltre 3 miliardi di scambi con la Corea, 1,5 di export e 1,6 di import, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi su dati Istat per l’anno 2017.

Cresce l’export, +7% in un anno e l’import, +18%. In Italia gli scambi sono di 7,7 miliardi, la Lombardia pesa quasi la metà. Bene gli scambi anche per il Paese, +8,2% l’export e +14,2% l’import.

In Lombardia. Prime Milano con 1,9 miliardi di scambi (+9,7% l’export e + 35% l’import), Mantova con 242 milioni, Bergamo con 222 milioni, Brescia con 182.

Principali settori. La Lombardia esporta 1,47 miliardi di manifatturiero. Primi settori tessile, con un export da oltre mezzo miliardo e macchinari con oltre 300 milioni

Oggi incontro del Console Generale Yoo della Repubblica di Corea con Carlo Edoardo Valli, vice presidente della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi nella sede di via Meravigli.

La Lombardia si conferma da sempre un territorio con una forte propensione all’internazionalizzazione e i dati relativi agli scambi commerciali tra la nostra regione e la Corea del Sud mettono in luce la rete di rapporti commerciali esistenti con il Paese – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della  Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.  Il trend  degli scambi commerciali con la Corea del Sud è positivo sia sul fronte dell’import che dell’export: cresce la richiesta di made in Italy, in particolare di prodotti del manifatturiero,  ma anche l’import che registra +17,9% in un anno. L’incontro di oggi rappresenta l’occasione per consolidare le relazioni commerciali e far conoscere il nostro territorio e le sue eccellenze economiche e culturali.

Nominato il Cda di Fondazione Cogeme, ecco i componenti

in Cogeme/Cultura/Economia/Lgh/Partecipate e controllate by
Cda Fondazione Cogeme 2018

Innovazione, sostenibilità, circolarità, sono le parole chiave emerse – secondo una nota riportata dal quotidiano on line BsNews.it – dall’insediamento del nuovo Cda di Fondazione Cogeme svoltosi lo scorso venerdì 16 marzo, nella sede di via VVX aprile. Un appuntamento importante per la Onlus nata dalla Holding Cogeme spa nell’ormai lontano 2002. Il nuovo Cda* così composto:

Archetti Gabriele- Presidente

Bertoletti Elvio -Vice presidente

Grechi Eugenia Giulia -Consigliere

Mena Daniela -Consigliere

Del Bono Laura -Consigliere

Fontana Francesco -Consigliere

Bosetti Osvaldo -Consigliere

Baffelli Adriano -Consigliere

Dario Lazzaroni**-Consigliere

Maurizio Giannotti** -Consigliere

* La carica di Consigliere della Fondazione, al pari di quella del Presidente, è svolta a titolo gratuito da tutti i componenti del Consiglio

** nomine di Cogeme spa

IL COMMENTO DEL NEOPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE COGEME

“Una grande soddisfazione continuare il percorso iniziato tre anni fa, e a maggior ragione poterlo fare con la qualità e le competenze di questo nuovo consiglio di Amministrazione che ringrazio della fiducia” . Un richiamo  esplicito quello del Presidente Archetti alla continuità  garantita dalla presenza degli “storici” (Elvio Bertoletti- nominato Vice presidente, Daniela Mena, Eugenia Giulia Grechi, Dario Lazzaroni, Maurizio Giannotti) e allo stesso tempo dalle caratteristiche dei “nuovi entrati” avallati dal presidente di Cogeme spa, Dario Lazzaroni ovvero: Francesco Fontana (già sindaco di Corzano e presidente dell’Associazione Terre Basse), Laura del Bono (insegnante e ricercatrice), Adriano Baffelli (Esperto di comunicazione per le imprese e Presidente di Fondazione Franciacorta) e infine il cav. Osvaldo Bosetti (Imprenditore e direttore generale della Nordival, azienda rovatese di componenti fluidodinamici) il quale chiosa: “Credo nella green economy e sono convinto che questi valori possano essere messi a frutto anche grazie al mio personale impegno in questa nuova e stimolante sfida intrapresa con Fondazione Cogeme”.

Metal One: la Fonderia 4.0 | INNOVATION CLUB

in Acciaio/Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
MetalOne

Alcuni Partners Sap, grazie ad una profonda conoscenza maturata negli anni nel settore Fonderie, hanno inteso realizzare, sulla piattaforma gestionale più diffusa al mondo, ovvero Sap Business One, un “add on” verticale appositamente dedicato ai cicli produttivi di tale comparto.

L’applicazione risulta completa ed analitica, per qualsivoglia ciclo e tecnologia produttiva (colata gravitazionale in conchiglia o terra, con impianti automatici e manuali, pressofusione), e per qualsivoglia metalli (leghe ferrose quali ghise ed acciai, leghe non ferrose quali, alluminio, zama, magnesio….)

Trattasi di un verticale gestionale che segue analiticamente tutti i cicli complementari e successivi nel processo di fusione, colata, finitura e lavorazione dei getti prodotti, partendo dalla gestione del comparto forni fusori, il trasferimento del metallo fuso in forni di attesa a bordo macchine/impianti, formatura in terra, colata in conchiglia o pressofusione, estrazione getti, smaterozzatura, sbavatura, finitura estetica, controlli qualitativi a norme ISO, e lavorazioni meccaniche degli stessi, fino ad addivenire alla logistica di movimentazione esterna, qualora alcune di queste fasi, come di frequente, fossero decentrate in outsourcing.

Ma Metal One, verticale a matrice essenzialmente tecnica, che partendo dalla programmazione produttiva, segue analiticamente tutti i cicli per rilevarne efficacia, efficienza, facendo emergere tutte le eventuali non conformità di processo/prodotto, non si è limitato alla sola produzione.

IOT, Realtà Aumentata, Stampa 3D.

Metal One, è da tempo attivo da anni su queste tematiche, nell’intento di portare vera e propria innovazione all’interno delle Fonderie.

Alla base risiede l’importanza di avere un Controllo di Processo e di Gestione chiaro, preciso ed efficace.

L’idea di base è l’integrazione della Fonderia con i dati gestionali: ovvero dotare ogni singolo impianto di una serie di sensori che rilevino parametri di analisi.

Questi, correlati con i dati gestionali, risultano in grado di fornire, alla direzione della Fonderia, un cruscotto completo di dati (KPI), grafici, elaborazioni statistiche percentuali, indispensabili al controllo integrale dell’intero Processo.

Sul tema della realtà aumentata, è stata invece studiata una applicazione che sfrutta occhiali smart glass, nel settore della logistica/immagazzinaggio delle attrezzature.

Anche in questo caso l’obiettivo è migliorare il processo logistico, riducendo dispersione di tempo e massimizzando il raggiungimento di risultati di qualità.

Infine, per quel che riguarda la stampa 3D, risultano già pienamente operative imprese in cui si sta applicando questa nuova tecnologia, nella fattispecie riguardo produzione di Anime di Fonderia: ciò porta ad un processo produttivo di alta qualità, andando a realizzare copie esatte e precise che portano quindi una notevole riduzione degli scarti e perfezionamento dei risultati sul prodotto finito.

Iot, Realtà aumentata e stampa 3D sono temi di notevole importanza, che devono trovare rapida applicazione all’interno di una Fonderia che voglia mantenere il passo coi tempi e desideri essere sempre più competitiva.

www.innovationclub.it

Caro estinto, Brescia quinta in Italia per numero di imprese

in Economia/Tendenze by

Il caro estinto è un mondo che conta in Lombardia, tra sedi di impresa e unità locali, circa 1.900 attività. Un comparto che cresce del 2,3% tra 2016 e 2017 e pesa il 14,6% sul totale italiano  (13.000 attività). Si tratta di 1.534 imprese di pompe funebri su 10.390 italiane e 345 attività nel commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali su 2.503 nazionali. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi sui dati del registro imprese al secondo trimestre 2017 e 2016 relativi alle localizzazioni (sedi di impresa, sedi secondarie ed unità locali).

Milano è prima in regione con 505 attività (+0,4% in un anno) e terza nel Paese dopo Roma (627, +4%) e Torino (529, +2,3%). A livello regionale viene poi Brescia, che con 317 attività è quinta in Italia per numero di imprese del settore, seguita da Bergamo con 200 e Varese con 165. A livello nazionale quarta è, invece, Napoli con 374 attività. In un anno in Lombardia è il territorio di Sondrio a registrare la crescita più elevata, +11,6%, mentre in Italia crescono soprattutto La Spezia (+18,8%) e Pistoia (+17,9%).

I prezzi dei fiori. Sono quasi 3 mila le imprese di fiori in Lombardia, tra negozi e ambulanti, di cui circa mille a Milano (+2%) in un anno, circa trecento a Brescia, Bergamo, Varese, circa duecento a Monza, Pavia e Como.

Come da tradizione, il fiore più acquistato per la ricorrenza dei defunti è il crisantemo con un prezzo che, a seconda della varietà e della lunghezza, va da 2,00 euro a 4,50 euro. Lo rileva l’Associazione dettaglianti fiori e piante aderente a Confcommercio Milano. Secondo la qualità, il prezzo di un mazzo di crisantemi (7 rami) può variare dai 10 ai 20 euro.

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