Carcere e lavoro, formati a Verziano i primi 18 carrellisti

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Si è concluso, nella giornata di ieri, il corso di formazione per 18 carrellisti, organizzato all’interno della casa di reclusione di Brescia Verziano e avviato lo scorso giovedì 2 febbraio.

L’iniziativa rappresenta la prima di una serie di attività finalizzate a creare un percorso di inserimento lavorativo per i detenuti, come definito dal protocollo rinnovato nello scorso settembre da Confindustria Brescia, Istituti di Pena Bresciani, Garante dei Detenuti e Tribunale di Sorveglianza di Brescia.

In particolare, nei primi due giorni di formazione del corso – erogato da Isfor Formazione Continua attraverso un formatore esterno – è stata affrontata la parte teorica: normativa in materia di sicurezza, principali rischi connessi all’utilizzo del carrello, meccanismi di funzionamento e caratteristiche del carrello e verifica delle condizioni di equilibrio e manutenzione; nei giorni seguenti, i partecipanti – divisi in gruppi da 6 – hanno quindi affrontato la parte pratica: illustrazione di uso del carrello e guida dello stesso su un percorso di prova per evidenziare le manovre a vuoto o a carico.

I partecipanti – selezionati tra le categorie dei prossimi alla fine della pena o di coloro che, seppur ancora in esecuzione, sono autorizzabili ad eseguire attività lavorativa (rientrando in carcere al termine del turno lavorativo) – hanno quindi ottenuto l’abilitazione alla guida del carrello elevatore industriale: si tratta di una figura professionale individuata da Confindustria Brescia tra quelle attualmente più richieste in ambito produttivo manifatturiero.

Le aziende che manifesteranno interesse potranno ora inserire le figure abilitate in azienda.

“Credo che oggi sia fondamentale creare una linea di dialogo con le carceri – commenta Silvia Mangiavini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di sostenibilità –. Dobbiamo sempre ricordare che il carcere, in Italia, ha anche una finalità rieducativa e riabilitativa. Non è corretto che una persona rimanga segnata a vita per una scelta sbagliata. Inoltre, c’è da considerare che, se queste persone rimanessero escluse dal contesto lavorativo, probabilmente si troverebbero di nuovo a vivere di espedienti, diventando potenziali fonti di danno per la comunità. Il percorso di reinserimento lavorativo ha anche lo scopo di evitare che questo accada, a tutto beneficio della persona e della comunità intera. Il corso per carrellisti si inserisce proprio in tale contesto, e costituisce una dimostrazione tangibile di come il Protocollo per le carceri, rinnovato nello scorso settembre, costituisca un esperimento sociale di grande impatto e valore per il nostro territorio.”

“Desidero ringraziare fortemente Confindustria Brescia che ha permesso, in conformità a quanto previsto dalla convenzione recentemente rinnovata con gli Istituti penitenziari di Brescia, la formazione professionale di 18 detenuti quali carrellisti – aggiunge Francesca Paola Lucrezi, direttrice delle carceri di Brescia –. Il corso si è tenuto presso la Casa di reclusione di Verziano, istituto che, grazie agli spazi disponibili, ha consentito l’espletamento della parte pratica della formazione. Tuttavia, ben 9 detenuti dei 18 formati provengono dalla Casa circondariale di Brescia ed hanno beneficiato del trasferimento a Verziano per la formazione. Tra i discenti anche alcune detenute donne: il corso, come tutte le attività della Casa di reclusione, ha infatti visto la partecipazione di detenuti di entrambi i generi e questo costituisce un unicum in tutt’Italia, di cui andiamo molto fieri. Adesso auspichiamo che la formazione professionale ricevuta, anche in considerazione della domanda formulata dal mercato per la posizione di carrellista, possa costituire un valido presupposto per l’inserimento lavorativo, completando così le intenzioni della convenzione sottoscritta.”

Le iniziative legate al Protocollo Carceri, che ha durata di un anno, proseguiranno nei prossimi mesi. In particolare, nel mese di marzo, il gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia porterà all’interno delle carceri di Brescia una riunione del proprio Comitato direttivo, che verrà aperto alla popolazione carceraria, agli educatori e alle parti sottoscrittrici dell’accordo, con la finalità di sviluppare forme di dialogo tra il carcere e il mondo del lavoro.

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