Inflazione a Brescia: a novembre +3,6 sul 2020

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Nel mese di NOVEMBRE 2021, continua la forte salita dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), sia rispetto al mese di ottobre (tasso congiunturale: +0,7%), sia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (tasso tendenziale: +3,6%). A renderlo noto è una nota dell’Ufficio statistica del Comune di Brescia.

Analizzando per tipologia di prodotto, a livello congiunturale, si registra un deciso aumento dei “Beni” (+1,1%), con l’incremento dei Beni energetici (+4,5%) e degli Altri energetici (+7,7%). Continuano a salire anche i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+2,4%). Stabili invece i prezzi dei Beni energetici regolamentati. Aumentano lievemente i “Servizi” (+0,1%), in particolare quelli regolamentati (+1,1%) e quelli relativi ai trasporti (+0,5%).

A livello di divisione, la maggior parte delle voci ha presentato aumenti congiunturali dei prezzi al consumo. Il più elevato si è registrato per la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+2,5%, in particolare l’aumento ha riguardato l’Energia elettrica), seguita dai “Trasporti” (+1,3%, con l’aumento dei Carburanti) e dai “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+1,1%, con l’aumento della Frutta e dei Vegetali). Le divisioni “Abbigliamento e calzature”, “Servizi sanitari e spese per la salute” e “Altri beni e servizi” hanno registrato lievi aumenti. Presenta una forte diminuzione congiunturale, invece, la divisione delle “Comunicazioni” (-2,2%), seguita da lievi diminuzioni dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” e da “Mobili, articoli e servizi per la casa “(- 0,1%). Variazioni nulle sono registrate dall’”Istruzione” e da” Ricreazione, spettacoli e cultura”.

In termini tendenziali, le divisioni che presentano aumenti sopra la media (3,6%) sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+13,8%, con gli alti tassi dell’energia elettrica del mercato tutelato e del Gas), “Trasporti” (+10,2%, con l’accelerazione dei Carburanti) e i “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+4,0%). Le restanti divisioni presentano incrementi tendenziali sotto la media. In discesa, invece, le “Comunicazioni” (-4,3%) e l’“Istruzione” (-0,9%).

Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, anche in questo mese l’alta e la media frequenza d’acquisto sono in aumento. In particolare, rispetto alle altre due categorie quella alta registra il più elevato incremento dei prezzi (+1,0% in termini congiunturali e +3,5% in termini tendenziali). Infine, per la “Core Inflation”1, si registrano una lieve variazione congiunturale positiva (+0,1%) e una variazione tendenziale piuttosto elevata (+1,3%).

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