In estate è normale concedersi un attimo di tregua dal caldo e dall’afa grazie ai sistemi di climatizzazione presenti all’interno delle proprie abitazioni. Purtroppo, in alcuni casi, questi sistemi per il controllo della temperatura degli ambienti portano la bolletta della corrente elettrica a livelli molto alti.
Per chi è alla ricerca di consigli su come rendere meno pesante la bolletta elettrica, qui di seguito abbiamo raccolto quelli fornitoci da Ramgas. Azienda specializzata nella installazione climatizzatori a Brescia e provincia, grazie a una esperienza decennale è in grado di fornire un servizio professionale che segue i clienti dall’installazione alla manutenzione degli impianti di climatizzazione. La scelta di climatizzatori delle migliori marche, permette di ottenere un controllo delle temperature e allo stesso tempo un’ottima efficienza energetica.
Impianti di climatizzazione classe A+++
La scelta di un impianto di ultime generazione e certificato con classe A+++, permette di ottenere una riduzione dei costi in bolletta di circa il 30%. Fattore, che nell’arco dell’anno può andare ad incidere in maniera considerevole sull’ammontare della bolletta.
Anche se da pochi mesi è entrata in vigore la nuova classificazione delle etichette energetiche per gli elettrodomestici, al momento i condizionatori non sono tra le categorie che rientrano tra quelle che le dovranno adottare. Quindi, è ancora possibile trovare una serie di climatizzatori con le vecchie etichette.
Per fare una scelta ottimale, e che può definirsi un ottimo investimento, è bene acquistare un climatizzatore di classe A+++. Inoltre, è opportuno tenere bene a mente che l’acquisto e l’installazione di un nuovo sistema di climatizzazione – quando si sostituisce un impianto esistente – può essere portato in detrazione al momento della compilazione del 730. Un ulteriore vantaggio che rende ancora più leggero l’acquisto di un sistema di climatizzazione in classe A+++.
Acquisto di un impianto inverter
Al momento dell’acquisto del proprio climatizzatore, è opportuno verificare che tra le sue caratteristiche sia presente quella della funzione invertire. Questa tipologia di climatizzatori, una volta che hanno permesso all’ambiente dove sono installati di raggiungere la temperatura idonea, fanno rallentare la velocità del motore. In questo modo, si riduce anche il consumo di energia per il mantenimento della temperatura e per il successivo riavvio quando la temperatura andrà ad alzarsi.
La scelta di dotarsi di un impianto con queste caratteristiche, può portare ad un miglioramento del risparmio energetico fino al 30%.
Parsimonia e attenzione agli sprechi
Uno dei fattori più importanti da prendere in considerazione quando si vuole avere un risparmio energetico, è quello della temperatura impostata e dell’utilizzo della funzione deumidificazione.
Una gestione accurata della temperatura, può portare ad un ottimo vantaggio sulla bolletta energetica.
Quando si è fuori dalla propria abitazione, per lavoro o per svago ad esempio, si può impostare una temperatura superiore nei vari ambienti casalinghi.
Pianificare un piano di manutenzione ordinaria
La cosa più importante, se si vuole avere un impianto di climatizzazione sempre in ottime condizioni, è di pianificare un dettagliato piano di manutenzione ordinaria. Almeno una volta l’anno, due sarebbe meglio, è opportuno pulire i filtri dell’aria presenti nelle unità interne all’abitazione e verificare il corretto funzionamento del motore. L’incuria o la trascuratezza, possono portare a costi onerosi per la sistemazione di eventuali problematiche o rotture.
Come si è potuto capire da questo approfondimento, seguire questi 4 punti non è molto difficile. Ma la loro unione permette una considerevole diminuzione delle spese legate al funzionamento dell’impianto di climatizzazione. Cosa, che con il passare del tempo può comportare un ingente risparmio sul proprio conto corrente.
Nella provincia di Brescia crolla il credito alle imprese -8,2% nel 2024 e l’export resta in sofferenza -4,9%
L’economia lombarda fatica a riprendere quota, anche nel 2025. La stagnazione si fa sempre