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Cembre: fatturato in calo, ma rimane l’utile

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Il Consiglio di Amministrazione di Cembre S.p.A., società quotata al segmento Star della Borsa di Milano, tra i principali produttori europei di connettori elettrici ed utensili per la loro installazione, riunitosi oggi a Brescia sotto la guida del Presidente e Amministratore Delegato, Ing. Giovanni Rosani, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Il Consiglio di Amministrazione di Cembre ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti, convocata per il 27 aprile 2021 (ed il 28 aprile per l’eventuale seconda convocazione), la distribuzione di undividendo pari a 0,90 europer ognuna delle azioni in circolazione, secondo il seguente calendario: data di stacco 17 maggio 2021; data di legittimazione al pagamento 18 maggio 2021 (record date) e data di pagamento 19 maggio 2021. L’Assemblea degli azionisti verrà chiamata a deliberare anche in merito alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché alla richiesta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie; per ulteriori informazioni riguardo a quest’ultimo argomento si rimanda al successivo specifico paragrafo.

I ricavi consolidati dell’esercizio 2020 hanno subito un decremento del 6,3 per cento, essendo passati da 146,3 milioni di euro dell’esercizio 2019 a 137,1 milioni di euro alla fine del 2020.

Nell’esercizio 2020 le vendite del Gruppo in Italia, pari a 56,0 milioni di euro, sono diminuite del 4,3 per cento; i ricavi nella restante parte del mercato europeo risultano in calo del 6,9 per cento e si attestano a 64,0 milioni di euro, mentre sui mercati extraeuropei le vendite fanno registrare una diminuzione del 10,2 per cento, con ricavi pari a 17,1 milioni di euro. I ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 40,8 per cento in Italia (40,0 per cento nell’esercizio 2019), per il 46,7 per cento nella restante parte d’Europa (47,0 per cento nell’esercizio 2019) e per il 12,5 per cento fuori dal continente europeo (13,0 per cento nell’esercizio 2019).

Il risultato operativo lordo consolidato dell’esercizio, pari a 36,3 milioni di euro, corrispondente al 26,5 per cento dei ricavi delle vendite, è diminuito del 2,2 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2019, pari a 37,1 milioni di euro, corrispondenti al 25,4 per cento dei ricavi delle vendite. L’incidenza del costo del venduto è diminuita rispetto al 2019 passando dal 32,4 per cento al 30,3 per cento, così come il peso dei costi per servizi, passando dal 13,9 per cento al 12,4 per cento. In crescita l’incidenza del costo del personale, passata dal 28,5 per cento al 30,2 per cento, nonostante esso sia diminuito in valoro assoluto, per effetto del ricorso alla Cassa Integrazione nel periodo di blocco delle attività per il contenimento del Covid-19. La forza lavoro media è passata dalle 744 unità del 2019 (inclusi 35 lavoratori temporanei) alle 753 unità del 2020 (inclusi 32 lavoratori temporanei).

Il risultato operativo consolidato pari a 25,2 milioni di euro, corrispondente ad un margine del 18,4 per cento sui ricavi delle vendite, è diminuito del 7,3 per cento, rispetto ai 27,2 milioni di euro dello scorso esercizio, corrispondenti al 18,6 per cento dei ricavi delle vendite.

Il risultato ante imposte consolidato, pari a 24,9 milioni di euro, che corrispondono al 18,2 per cento delle vendite, è sceso del 7,6 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2019, pari a 26,9 milioni di euro, corrispondenti al 18,4 per cento delle vendite.

Il risultato netto consolidato dell’esercizio pari a 19,0 milioni di euro, corrispondenti al 13,8 per cento delle vendite, si è ridotto del 12,5 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2019, pari a 21,7 milioni di euro, corrispondenti al 14,8 per cento delle vendite.

La posizione finanziaria netta passata da un saldo positivo di 5,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019 ad un saldo positivo di 8,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020, beneficia dei minori investimenti effettuati nell’esercizio 2020 rispetto all’esercizio precedente.

Gli investimenti effettuati nel periodo ammontano a 7,2 milioni di euro in immobilizzazioni materiali (nel 2019 pari a 10,6 milioni di euro) ed a 0,8 milioni di euro in immobilizzazioni immateriali (nel 2019 pari a 1,1 milioni di euro).

“Le vendite del Gruppo nei primi due mesi dell’anno sono in calo del 5,6 per cento, tuttavia si prevede un recupero da aprile in poi. Si stima, quindi, che il fatturato consolidato del Gruppo Cembre nell’esercizio 2021 sarà in crescita e si prevede un risultato economico positivo.” – ha commentato l’AD Giovanni Rosani. “La posizione finanziaria del Gruppo è solida, al 31 dicembre 2020 era positiva per 8,4 milioni di euro, ed anche al 28 febbraio 2020 si mantiene positiva per 8,9 milioni di euro. All’Assemblea degli azionisti verrà proposto un dividendo di 0,90€, quindi invariato rispetto al dividendo sull’utile 2019; il dividendo proposto corrisponde al 79,4% dell’utile netto consolidato” – ha proseguito G. Rosani.

La Capogruppo Cembre S.p.A. nel corso dell’esercizio 2020 ha realizzato ricavi delle vendite pari a 101,4 milioni di euro, in diminuzione del 6,8 per cento rispetto all’esercizio 2019. Il risultato operativo di Cembre S.p.A. è diminuito del 10,9 per cento, passando dai 22,7 milioni di euro del 2019 ai 20,2 milioni di euro del 2020. L’utile ante imposte di Cembre S.p.A. è diminuito del 20,7 per cento passando dai 26,7 milioni di euro del 2019 ai 21,2 milioni di euro del 2020. L’utile netto di Cembre S.p.A. è diminuito passando dai 22,6 milioni di euro dell’esercizio 2019 ai 16,5 milioni di euro dell’esercizio 2020, Tale decremento è anche dovuto ai minori dividendi che Cembre S.p.A. ha incassato nel 2020 dalle proprie controllate, pari 1,4 milioni di euro, rispetto a quelli incassati nel 2019, pari a 4,3 milioni di euro.

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Richiesta all’Assemblea l’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie

Nella seduta odierna, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre alla prossima Assemblea la richiesta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea ordinaria del 20 maggio 2020 per la parte non ancora utilizzata. La proposta è finalizzata a dotare la Società di un’utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, ivi incluse le finalità contemplate nell’art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 (Market Abuse Regulation, MAR) e nelle prassi ammesse a norma dell’art. 13 MAR, nonché, ove occorrendo, per la provvista di azioni proprie da destinare ai beneficiari del piano di incentivazione ai sensi dell’art. 114-bis del TUF denominato “Premio Carlo Rosani per i 50 anni dalla fondazione della Società”.

L’autorizzazione all’acquisto viene richiesta per un periodo di diciotto mesi, a far data dalla delibera dell’Assemblea ordinaria, per l’acquisto di azioni ordinarie Cembre, del valore nominale di Euro 0,52, fino al limite massimo stabilito dalla normativa pro tempore applicabile, ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta in acquisto indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 20% e superiore nel massimo del 20% rispetto al prezzo ufficiale registrato dal titolo Cembre il giorno di borsa aperta precedente ogni singola operazione di acquisto.

L’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie viene richiesta senza limiti temporali; il Consiglio ha deliberato di proporre che la disposizione possa avvenire, tra l’altro, mediante disposizione delle stesse a favore dei beneficiari del piano di incentivazione ai sensi dell’art. 114-bis del D.Lgs. 58/1998 denominato “Premio Carlo Rosani per i 50 anni dalla fondazione della Società”, già deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2019, nei termini, condizioni e con le modalità ivi previsti e, in particolare, al prezzo di Euro 10 per azione. I dirigenti e quadri designati dal Consiglio di Amministrazione quali beneficiari del Piano sono complessivamente 16.

Alla data del presente comunicato, Cembre detiene n. 258.041 azioni proprie in portafoglio, pari all’1,518% del capitale sociale.

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Cembre progetta, produce e distribuisce connettori elettrici ed accessori per cavo, settore nel quale ha raggiunto una posizione di leadership in Italia e ha conquistato importanti quote di mercato a livello europeo. Cembre è tra i principali produttori mondiali di utensili (meccanici, pneumatici e oleodinamici) per l’installazione di connettori e per la tranciatura di cavi. I prodotti sviluppati per la connessione alla rotaia e per altre applicazioni ferroviarie sono stati adottati dalle principali società del settore in tutto il mondo. Cembre ha saputo conquistare questi primati grazie alla ricerca continua di prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, alla vasta gamma di prodotti, ad una rete distributiva capillare ed estesa sia in Italia sia all’estero.

Fondato a Brescia nel 1969, il Gruppo Cembre è oggi una realtà internazionale. Alla capogruppo con sede a Brescia si affiancano infatti cinque società controllate: quattro commerciali (in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti) e una produttiva e commerciale (Cembre Ltd, con sede a Birmingham), per un totale di 759 dipendenti (dato aggiornato al 31 dicembre 2020). Il Sistema di Gestione per la Qualità Cembre è certificato dal 1990 dal Lloyd’s Register Quality Assurance per la progettazione, produzione e commercializzazione di accessori per cavi, connettori elettrici e relativi utensili.

Cembre è quotata alla Borsa Italiana dal 15 dicembre 1997 e dal 24 settembre 2001 al segmento Star.

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