Turismo, foto generica da Pixabay

Turismo, un’azienda che per la Lombardia vale 49 miliardi di euro

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Ammonta a circa 49 miliardi in Lombardia il giro d’affari dei comuni turistici su 132 miliardi in Italia e sono 53 mila su 540 mila le imprese nei settori legati al turismo, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Principali comparti: commercio al dettaglio (24 mila in Lombardia su circa 274 mila in Italia), ristoranti (21 mila e 184 mila), ricettività (3 mila e 40 mila), attività sportive (quasi 3 mila e 26 mila), attività creative artistiche e di intrattenimento (1.500 e 9 mila),noleggio di auto biciclette e altri mezzi di trasporto (436 e 5 mila), servizi di biglietterie, di prenotazione e guide turistiche (260 e 2 mila), stabilimenti termali (12 e 131). Imprese che crescono in cinque anni in regione del 3% rispetto a  +1% in Italia.

Lombardia, crescono le imprese del turismo nelle città d’arte e nelle località montane, stabili i laghi. Le città d’arte prevalgono con 41 mila imprese, + 4,6% in cinque anni, seguite da località lacuali (6 mila imprese, stabili), località montane (3 mila imprese, +2%), località collinari (2 mila imprese), località termali con quasi mille imprese.

Località turistiche e business in Lombardia. Ammonta a circa 49 miliardi di euro in un anno, il giro d’affari dei comuni turistici in Lombardia, di cui 43 solo a Milano. Secondo i dati Istat, sono 15 le città d’arte lombarde, 12 le località collinari, 53 quelle lacuali, 38 montane e 9 termali, per un totale di 127 comuni turistici, che grazie ai flussi di visitatori mettono in moto oltre quasi 53 mila imprese del turismo. Sono 24 mila attività di commercio al dettaglio, 3 mila imprese della ricettività, 21 mila ristoranti, oltre 400 imprese di noleggio di auto biciclette e altri mezzi di trasporto, quasi 300 servizi di biglietterie, di prenotazione e guide turistiche, 4 mila attività di intrattenimento tra arte e sport e 12 stabilimenti termali. Brescia è la provincia con più località turistiche della regione (35), seguita da Bergamo (19) e Varese (17). Per business legato al turismo, dopo il capoluogo seguono comuni di  Bergamo con 1,9 miliardi di euro e di Brescia con 1,8 miliardi.

Prime regioni per business dell’accoglienza: Lazio con 74 mila imprese e Toscana con 61 mila. Dal punto di vita delle attività economiche che gravitano attorno ai comuni italiani meta di visitatori, il Lazio è la prima regione, dove si contano in tutto oltre 74 mila attività turistiche, in crescita del 7% tra 2014 e 2019. Seconda la Toscana con 61 mila imprese, seguita da Lombardia, che cresce del 3% in cinque anni e Emilia Romagna, entrambe con oltre 50 mila imprese.

I primati per settore. Per accoglienza negli alberghi e alloggi, ai primi posti Toscana, Trentino e Lazio con 5 mila imprese insieme a Emilia Romagna e Veneto con 4 mila, Lombardia con 3 mila. Si distinguono per la presenza di imprese attive nella ristorazione, oltre al Lazio con 24 mila, le località lombarde (21 mila), toscane (21 mila) e dell’Emilia Romagna (18 mila). Prime Lazio e Lombardia per il numero di attività legate all’intrattenimento, 1500 circa, con la Toscana che supera le mille attività. Per lo sport prime Lazio e Toscana con oltre 3 mila imprese, poi Lombardia e Veneto con circa 2 mila. Stabilimenti termali in Veneto e Campania (23 e 21). È nei comuni del Lazio e della Toscana, il più alto numero di imprese di noleggio di auto e biciclette, oltre 500 imprese.

Più località turistiche in Piemonte, Trentino, Veneto. È il Piemonte, la regione con il più alto numero di località turistiche, tra montagne laghi e turismo enogastronomico, i comuni tappa dei viaggiatori sono complessivamente 763 e in tutto 35.309 le imprese attive nei settori più legati al turismo, per un fatturato annuo complessivo di circa 4 miliardi di euro. Seguono in valori assoluti il Trentino Alto Adige (287 comuni e oltre 13 mila attività) e il Veneto (265 comuni, quasi 45 mila imprese).

Il giro d’affari per tipologia di comuni turistici  in Italia. Per le città d’arte il giro d’affari tra acquisti, cene fuori, alloggi  e intrattenimento supera complessivamente 101 miliardi di euro, per le località marine il business è di circa 15 miliardi di euro, a cui si aggiungono circa 3,3 miliardi delle località lacuali,  9 miliardi di euro alle località collinari e montane, quasi 3 alle località termali e 155 milioni di euro circa alle località religiose. Oltre il 70 % del business dei comuni turistici del Belpaese è assorbito da Lombardia (49 miliardi di euro), Lazio (circa 20 miliardi), Veneto (circa 14 miliardi), Toscana (9 miliardi) ed Emilia Romagna (7 miliardi). È quanto emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese, Aida – Bureau Van Dijk e su Istat.

Località turistiche in Italia. Dal mare alla montagna, collina, laghi e terme, passando per le città d’arte fino alle località religiose, le mete prese di mira dai turisti italiani e stranieri, che punteggiano la penisola italiana, sono in tutto 2.821, vale a dire un comune su tre in Italia. Secondo la classificazione Istat delle località turistiche  per l’elaborazione dei flussi di visitatori, si contano 350 città d’arte, 705 località collinari e 1.216 montane, 326 comuni marittimi e 130 lacuali, 90 località termali a cui si aggiungono 4 località religiose, che mettono in moto 540 mila imprese del turismo.

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