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Convegno Sace, Brescia quarta provincia italiana per valore dell’export

in Economia/Export by

In un mondo che viaggia a ritmi più lenti, in cui i rischi crescono e diventano più diffusi e la competizione globale si fa più agguerrita, quali le prospettive per l’export lombardo e per le imprese di Brescia? Quali i mercati su cui puntare? Quali gli strumenti per affrontarli? È da queste domande che ha preso le mosse ieri a Villa Fenaroli a Rezzato (Brescia), il Convegno “RE-action. Export Calling” organizzato da SACE e SIMEST, le società del Gruppo Cassa depositi e prestiti specializzate nel sostegno all’internazionalizzazione, per presentare alle imprese bresciane i principali risultati dell’ultimo Rapporto sull’export di SACE. Al centro dell’evento, in cui è intervenuto anche Marco Bonometti, Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana (AIB), una tavola rotonda con i protagonisti del panorama imprenditoriale locale: Paolo Bertuzzi per Turboden, Antonio Biondo per Beretta, Cristian Locatelli per Marzoli Gruppo Camozzi e Giuseppe Mercurelli per ASO Group.

Quest’anno diverse difficoltà stanno segnando la performance estera di tutto il Paese, con conseguenze che si sono fatte sentire anche in Lombardia e in particolare nel bresciano. Tuttavia, secondo le stime presentate da SACE, l’export italiano ha in sé la capacità di reagire e mettere a segno una crescita del 3,9% nel 2017-2019, a patto di concentrare gli sforzi sulle geografie a maggior potenziale e rafforzare le proprie strategie d’internazionalizzazione.
“Brescia, con 15 miliardi di euro, è la quarta provincia italiana per valore dell’export. Nel 2015, la bilancia commerciale della provincia di Brescia è positiva per 6,6 miliardi; quella manifatturiera per 7,5 – ha dichiarato Marco Bonometti, Presidente di AIB –. Inoltre, tra le principali province esportatrici italiane, Brescia, è quella che dall’introduzione dell’euro ha sperimentato il maggior incremento dell’export, che oggi è oltre due volte superiore rispetto ai valori del 1999. Un risultato che è stato possibile conseguire anche grazie al supporto del comparto assicurativo-finanziario per le aziende che guardano oltre i confini”.
“Crescere attraverso l’internazionalizzazione è oggi una sfida complessa che le imprese bresciane stanno affrontando con successo – ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente di SACE –. Conosciamo bene le realtà presenti in questo territorio che, grazie alla preziosa collaborazione con AIB, seguiamo attraverso il nostro ufficio di Brescia. E ora siamo pronti, insieme a SIMEST, a rafforzare il nostro supporto assicurativo-finanziario affinché queste imprese possano cogliere il grande potenziale di crescita internazionale che hanno ancora davanti”.
Solo nell’ultimo anno, SACE ha servito circa 6 mila aziende della Lombardia di cui circa un terzo sono bresciane, in prevalenza Pmi, e ha mobilitando oltre 6 miliardi di euro di risorse a sostegno di export e investimenti. Mentre SIMEST ha già investito all’estero con 209 imprese lombarde, 21 delle quali operative nella provincia di Brescia, ed erogato finanziamenti a tasso agevolato per 709,3 milioni di euro, 129,2 dei quali destinati ad imprese della provincia di Brescia.

Dopo il risultato positivo messo a segno nel 2015, con oltre 111 miliardi di euro (il 27% dell’export nazionale), nei primi sei mesi dell’anno l’export lombardo è rimasto sostanzialmente stabile, orientandosi prevalentemente verso i mercati europei. Passando in disamina i settori, la performance delle vendite estere della Lombardia, nonostante i tassi di crescita molto positivi di comparti come la farmaceutica (+7%), gioielli e altra manifattura (+6%), gomma & plastica (+4,5%) e alimentari e bevande (+3,3%), poggia soprattutto sul contributo di 5 settori chiave dell’economia regionale che, pur crescendo a ritmi più contenuti, da soli valgono il 66% dell’export: meccanica strumentale (il primo comparto per valori con un peso sul totale del 21%), chimica (11%), mezzi di trasporto (8%), ma anche tessile e abbigliamento (che pesa per l’11% sul totale export e cresce ad un tasso del 4% nei primi 6 mesi del 2016) e prodotti in metallo (settore che risente della congiuntura sfavorevole ma che da solo vale per il 16% dell’export lombardo).
Questi dati si riflettono, in parte, anche sull’andamento dell’export bresciano che nei primi sei mesi del 2016, pur registrando un calo, ha messo a segno dei buoni tassi di crescita in alcuni dei settori core della regione come la chimica (+11%), la gomma e plastica (+10%), il tessile e abbigliamento (+7%) e i mezzi di trasporto (+3%).
Sotto il profilo dei mercati di destinazione, le previsioni di SACE offrono importanti direttrici di crescita verso un paniere diversificato di mercati sia emergenti sia avanzati, con profili di rischio diversi e in alcuni casi non trascurabili, che possono tuttavia essere affrontati con successo e profitto, puntando su coperture specifiche e un approccio strategico: Emirati Arabi in Medio Oriente, Cina e India in Asia, Stati Uniti nel continente americano, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria in Europa. Tra le geografie più rischiose per l’export della regione nel 2016, le previsioni segnalano invece Grecia e Russia.

Per valutare rischi e opportunità connessi all’internazionalizzazione, SACE offre alle imprese la Risk&Export Map, un tool integrato per aiutare le imprese italiane a individuare i Paesi a maggior potenziale non solo per l’export ma anche – novità di quest’anno – per gli investimenti, grazie alle rilevazioni di due indici: l’Export Opportunity Index (EOI) e l’Investment Opportunity Index (IOI).

Rapporto Sace sull’export, appuntamento martedì a Villa Fenaroli

in Città e Hinterland/Eventi/Evidenza/Export by

In un mondo che viaggia a ritmi più lenti, in cui i rischi crescono e diventano più diffusi, non c’è più spazio per previsioni a doppia cifra. L’internazionalizzazione resta una strategia necessaria per le imprese italiane, ma la competizione globale si fa più agguerrita. Occorre affrontarla con un approccio strutturato, identificando i mercati a maggiore opportunità, diversificando le geografie in portafoglio e presentandosi con un pacchetto commerciale e finanziario competitivo.

È in questo quadro che prende le mosse “RE-action. Export calling” il nuovo Rapporto di SACE (Gruppo Cdp) con le previsioni sull’export italiano per il quadriennio 2016-2019.

Lo studio sarà presentato domani a Brescia (ore 16:30), presso Villa Fenaroli – alla presenza del Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana, Marco Bonometti e del Presidente di SACE Beniamino Quintieri – in una giornata di confronto con le eccellenze imprenditoriali del territorio (Beretta, Turboden, Marzoli Gruppo Camozzi, ASO Group) e gli esperti di SACE e SIMEST (Gruppo Cdp)

 

PROGRAMMA

– Sede legale Piazza Poli 37/42 – 00187 Roma

16:00     Registrazione

16:30     Saluto di benvenuto

Marco Bonometti, Presidente, Associazione Industriale Bresciana

16:45     RE-Action. Export Calling. Rapporto Export 2016-2019

Alessandro Terzulli, Chief Economist, SACE

17:10     i-Tale: l’altro Made in Italy

Paolo Bertuzzi, Chief Executive Officer, Turboden

Antonio Biondo, Law Enforcement & Defence Sales Director, Beretta

Cristian Locatelli, Direttore Generale, Marzoli Gruppo Camozzi

Giuseppe Mercurelli, Chief Executive Officer, ASO Group

Simonetta Acri, Direttore Rete Domestica, SACE

18:00     Conclusioni

Beniamino Quintieri, Presidente, SACE

Segue light cocktail

 

Toyota compra Sace Srl e apre a Brescia una nuova sede diretta

in Commercio/Economia/Edilizia by

Con l’acquisizione di Sace Srl prosegue il programma di sviluppo di Toyota Material Handling Italia Srl sul territorio italiano.

A sei anni dalla sua costituzione, avanza a grandi passi il programma di Toyota Material Handling Italia (TMHIT) per il suo rafforzamento sul territorio nazionale, attraverso la creazione di nuove sedi dirette in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia, Toscana e Lazio, da affiancare alle circa 100 concessionarie già presenti nella propria rete. Il 15 giugno è stata dunque la volta di Sace Srl di Brescia, da circa quarant’anni punto di riferimento nella zona per vendita e noleggio di carrelli elevatori e servizi di logistica aziendale.

«L’acquisizione del 100% di una concessionaria che opera in un’area tradizionalmente importante come il bresciano consentirà a Toyota Material Handling Italia di rispondere in modo ancora più tempestivo ed efficace alle esigenze del mercato» dice Paolo Carassini, General Manager di TMHIT. L’operazione rientra nella strategia messa in campo da Toyota Material Handling Italia per il consolidamento sul territorio italiano. «La nostra posizione si è rafforzata stabilendo una presenza territoriale in aree di importanza strategica, come la Sace di Brescia» prosegue Carassini.
«Allo stesso tempo, questo tipo di scelta organizzativa si concretizza in un supporto logistico e professionale ai Concessionari. L’affiancamento dell’azione diretta a quella indiretta è stato, infatti, una delle principali leve di successo, rivelandosi una scelta strategica vincente. Aver saputo interpretare la nostra organizzazione territoriale è stato fondamentale in questi ultimi anni» conclude Carassini.

Michele Loda, Regional Director di TMHIT, che ricoprità l’incarico di Amministratore Delegato della nuova organizzazzione aggiunge «Siamo arrivati ad una “governance” mista del territorio che garantisce la gestione diretta dei grandi Clienti e la vicinanza al territorio attraverso strutture indipendenti. Queste ultime ci consentono di massimizzare la copertura capillare, tenendo al centro le esigenze dei nostri interlocutori, inclusa la creazione di centri Rental Store».

Il compimento del disegno strategico di Toyota Material Handling italia anche a Brescia porterà ad un auspicabile rafforzamento dell’economia del territorio con conseguente beneficio sull’aumento dei posti di lavoro. Questa nuova organizzazione ora parte del Gruppo Toyota Material Handling Italia prenderà il nome di Sace Toyota Material Handling Srl- Sede di Brescia.

Toyota Material Handling Italia Srl
Nata nel 2010 dalla fusione di Toyota Carrelli Elevatori Italia e di BTCesab, oggi Toyota Material Handling Italia, sviluppa la propria attività attraverso una solida rete di organizzazioni di vendita e di assistenza che può contare su 6 sedi dirette, oltre 100 concessionari e più di 1.000 tecnici, per una copertura territoriale senza eguali nel settore. Dal 2010 al 2016 la quota Toyota sul mercato italiano è cresciuta di 8 punti percentuali, passando dal 17% al 25% e la società, che oggi impiega oltre 300 dipendenti,  a marzo 2016 ha registrato un fatturato di oltre 200 mln di Euro.

Sace Srl
Facendo della versatilità la sua parola d’ordine, nei suoi quasi 40 anni di attività Sace Srl di via Artigianato 48 a Torbole Casaglia (Brescia) ha sviluppato un’eccellente competenza nell’ambito della logistica aziendale con un’offerta di servizi che spazia dalle attività di vendita e noleggio di carrelli elevatori alla progettazione ed alla realizzazione di soppalchi, scaffalature e magazzini compattabili, dalla fornitura di mobili ed  attrezzature per officina, fino alla progettazione ed all’arredo di uffici.

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