Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Il 23 i grillini bresciani si trovano per… ripassare l’economia

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Appuntamento giovedì 23 giugno, per i simpatizzanti grillini, per… studiare l’economia bresciana. Come riferito dal sito ufficiale del Meetup di Brescia, infatti, il 23 dalle 21 i militanti e i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle della Leonessa si troveranno nella sede di via Gabriele Rosa 26 per un “laboratorio di economia”. Più concretamente gli esponenti del movimento fondato da Beppe Grillo si riuniranno “per parlare e studiare i problemi di Brescia, A2A, OMB, Metro Brescia”.

 

Le famiglie bresciane hanno in cassaforte 184 miliardi di euro

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Le famiglie bresciane sono più ricche, almeno secondo la media del pollo di Trilussa. Il portafoglio complessivo dei depositi finanziari nella nostra provincia è infatti salito fino a superare quota 184 miliardi di euro, un 4,6 per cento in più dell’anno precedente, un dato che si spiega soprattutto con la rivalutazione delle attività già detenute. Di queste risorse il 22,4 per cento è collocato in depositi bancari, il 20,1 in fondi comuni di investimento, il 19,3 in assicurazioni vita e fondi pensione, mentre il 10 in titoli obbligazionari (cresciuti però del 10 per cento rispetto al 2014). Crescono anche i depositi postali (più 5,1 per cento) che però rimangono in quota residuale.

Fallimenti in calo significativo nei primi mesi del 2016

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Una piccola frenata sui fallimenti c’è. E’ questo il dato del 2016, che indica come – nei primi mesi del 2016 – le aziende bresciane arrivate al capolinea sono state  “soltanto” 134: in particolare ad aprile sono state 24 contro le 26 dell’anno precedente e a maggio 25 contro 38. Se la tendenza fosse confermata l’anno si chiuderebbe con un calo dei fallimenti di almeno l’11,8 per cento rispetto al 2015. Nel 2014 le procedure definite dal Tribunale erano state 317, ma il record – in un trend di continua crescita iniziato nel 2008 – si era verificato nel 2014 con ben 392 aziende fallite.

 

Fare sistema: lo slogan ora è di moda, ma solo a parole

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di Tito Spera – Fare sistema. Da anni ormai questo sembra essere diventato il mantra di chi si occupa di politica e di economia nella Leonessa. Uno slogan tanto pronunciato nelle occasioni pubbliche quanto disatteso quando si tratta di prendere decisioni sulle questioni più importanti che investono Brescia, dalla Mille Miglia all’Alta Velocità, dalla metropolitana ad A2A.

Pochi ricordato però che “fare sistema” ha un padre. Il claim, infatti, fu “inventato” – o quanto meno reso popolare – da Tino Bino, già direttore di Brescia Musei, nel 2004: quando decise di candidarsi alla presidenza della Provincia contro Alberto Cavalli. Come andò a finire lo sanno tutti. E forse qualcuno anche ricorda il coro di derisione – a mezza voce, nei corridoi – che accompagnò la campagna elettorale di Bino, a causa di uno slogan (“Fare sistema”, appunto) che fu giudicato scarsamente comunicativo.

Di certo – su questo – il docente della Cattolica era troppo avanti con i tempi. Perché dieci anni dopo quella stessa frase l’avrebbero ripetuta tutti come una preghiera, un mantra, al dio del politicamente corretto. Peccato che i fatti, a parte qualche coraggioso tentativo in solitaria, non siano (quasi) mai arrivati. E Brescia continua a rimanere un nano politico nel panorama nazionale. Senza essere più nemmeno un gigante economico.

BreBeMi, la Loggia fuori con il “diritto di recesso”

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Tutti fuori dalla “prigione” di BreBeMi. L’iniziativa congiunta coinvolge Comune di Brescia, città di Milano e Provincia di Bergamo che hanno deciso di dismettere le loro partecipazioni in Autostrade Lombarde, le cui prospettive economiche nel breve e medio periodo appaiono tutt’altro che incoraggianti.

“Abbiamo deciso di uscire da Autostrade Lombarde, quindi da Brebemi, di cui abbiamo quote per circa un milione di euro (lo 0,2031 per cento, ndr) perché la riteniamo una partecipazione irrilevante ed infruttuosa”, ha spiegato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono al Corriere, “Meglio utilizzare quei soldi per sistemare qualche scuola del Comune piuttosto che lasciarli in quella società”.

Già a settembre la Loggia aveva provato a vendere le sue azioni, ma il bando di gara è andato deserto. Così a dicembre Del Bono ha deciso di esercitare il esercitare il diritto di recesso, appellandosi alla legge 147 del 2013 che norma le liquidazioni in denaro delle partecipazioni. Contro questa azione Autostrade Lombarde ha deciso di presentare un ricorso al Tribunale di Brescia.

 

Desenzano, Cameo continua a crescere e investire

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Bilancio ok per la Cameo di Desenzano, che ha chiuso il 2015 con un incremento del valore della produzione (+1,3%) e dei ricavi (+1,1%), oltre 258 milioni di euro contro i 256 del 2014, nonostante le difficoltà del mercato.

Sui conti di Cameo – che oggi dà lavoro a 425 persone – “pesa” però ancora il grande investimento effettuato a fine 2014 con l’acquisto della Rebecchi Fratelli Valtrebbia Spa (proprietaria del marchio Paneangeli), che nel primo anno ha chiuso in perdita. Ma l’azienda desenzanese ha accantonato una cifra importante anche per la realizzazione del nuovo Campus direzionale (1800 metri coperti) che costerà 10 milioni di euro. Il gruppo ha chiuso comunque l’anno con un utile netto vicino ai 17 milioni (era stato di 23 milioni nel 2014).

Desenzano, sì al raddoppio della Conad di Rivoltella

in Commercio/Economia/Istituzioni by

Il consiglio comunale di Desenzano ha votato sì all’ampliamento della Conad City di Rivoltella, che dovrebbe raddoppiare passando dagli attuali 450 metri a oltre mille (la superficie di vendita in realtà triplicherà passando da 270 a 794 metri quadrati) I cantieri potrebbero prendere il via nel 2017.

Alienando un’area di 2134 mq, di cui 1244 oggi destinati a verde (su un’area di 3.800 metri quadrati), il Comune incasserà oltre 1 milione di euro, 960mila dalla vendita e oltre 200mila tra standard di qualità e oneri di urbanizzazione.

La decisione non ha mancato di suscitare polemiche tra i commercianti. A Desenzano la densità di supermercati è particolarmente alta: nelle vicinanze trovano posto Simply, Penny, Italmark ed Esselunga, ma non lontani sono anche i centri commerciali Le Vele e il Leone.

 

Montirone, la Stefana verso l’acquisto da parte di Real Sider

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La Stefana di Montirone passerà alla Real Sider Srl di Milano, che fa riferimento alla società immobiliare di Sarezzo Aqa. La procedura di trasferimento del ramo d’azienda è stata avviata sulla base di un’offerta di 2,5 milioni di euro e dell’impegno della società immobiliare a farsi carico anche dei 71 lavoratori della Stefana, anche se resta ancora da capire il piano per il rilancio: elemento determinante per garantire la continuità dei livelli occupazionali. Il prossimo incontro tra le parti è fissato tra una settimana, il 10 giugno, al Brescia Palace di via Sostegno.

 

Tari, Confesercenti sigla la tregua con il Comune di Brescia

in Commercio/Evidenza/Istituzioni/Tasse by

“Per Non Morire di Tari”, questa l’iniziativa che Confesercenti ha programmato per il 6 giugno 2016 con la presenza di un gazebo in Corso Zanardelli e Corso Palestro, per raccogliere simbolicamente le chiavi delle imprese, in segno di protesta contro l’insostenibilità della Tariffa rifiuti,

Qualche giorno prima dell’ “ora x”, è stato però convocato un incontro tra Amministrazione comunale e direzione Confesercenti, durante il quale si è cercato di trovare delle soluzioni sostenibili per le categorie, che in questo momento stanno pagando una tariffa rifiuti molto salata.

“Abbiamo riscontrato un’ importante e significativa apertura dal Sindaco Del Bono” – dichiara Alessio Merigo, Direttore Generale di Confesercenti della Lombardia Orientale -. L’Amministrazione ci ha dato atto che le motivazioni e le richieste che la nostra associazione ha riportato sui tavoli istituzionali sono reali ed è importante trovare, con modifiche al regolamento attuale, soluzioni per un minor carico tariffario per le imprese della somministrazione e i negozi alimentari”.

“Certo, trovare la soluzione fra tutti i soggetti coinvolti – A2A, Aprica, Amministrazione Comunale – non sarà facile – prosegue Merigo – ma l’importante è che ci sia un segnale politico che va nella giusta direzione e che si venga a creare un tavolo tecnico con tutti gli attori per arrivare ad un’agevolazione, in parte già confermata dal Sindaco, per le categorie da noi rappresentate”.

“Sui punti della petizione presentata da Confesercenti, è giusto precisare – aggiunge Merigo – che l’Amministrazione ha apportato le modifiche al regolamento per consentire una equa tariffazione per le attività stagionali, aumentando il periodo temporale e inserendo meccanismi di sgravio dell’imposta in base all’utilizzo reale da parte dell’impresa.”

Parziale soddisfazione viene quindi espressa da Confesercenti: “La raccolta delle chiavi si interrompe, ma siamo pronti ad organizzarla immediatamente se non vedremo nei prossimi giorni i segnali attesi”. “Informeremo prontamente la categoria -, conclude Merigo –; per ora, le chiavi dell’impresa rimarranno al loro posto”.

Daniela Grandi

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Daniela Grandi, dopo il liceo linguistico (parla inglese e spagnolo), si è iscritta alla facoltà di Lettere di Ferrara. Ma ben presto, nel 1992, si è spostata a Brescia per acquisire maggiore indipendenza dalla famiglia, già allora impegnata nella produzione del riso.

Nella Leonessa ha lavorato per tre anni come responsabile dell’ufficio acquisti di un’importante azienda edile. Quindi, a 28 anni, ha incontrato Marcello Gabana, con cui è convolata a nozze nel 1998 (dal matrimonio è nata Sofia, oggi 16enne). Nell’azienda Daniela Grandi si è occupata inizialmente dei rapporti con l’estero. Nel 2009, dopo la tragica scomparsa del marito, ha dovuto prendere in mano le redini dell’intero gruppo. Tra le prime scelte operative quelle di nominare amministratore un manager di comprovata esperienza, Fabrizio Scuri. Con lui Daniela Grandi ha impostato il cambiamento, ancora in atto, che mira a trasformare l’azienda in una realtà sempre più strutturata, puntando in particolare sul settore agroalimentare.

Daniela è responsabile del settore Industria estrattiva e materiale da costruzione di Aib e vicepresidente della Banca Santa Giulia. E’ appassionata di Yoga, tiro a segno e arti marziali.

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