Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Partner 2 - page 2

Tecnologie per realizzare il modello dell’Impresa Intelligente

in Economia/Partner 2 by

Un’azienda che decide di sviluppare il proprio business basando le sue attività sulle nuove tecnologie smart, prende il nome di impresa intelligente. Per questa tipologia di impresa, determinante è la capacità di attingere a tutti gli strumenti che oggi sono messi a disposizione per sviluppare prodotti e/o servizi in linea con le richieste del mercato obiettivo.

Il principale vantaggio competitivo delle aziende manifatturiere, consiste nella conoscenza approfondita dei propri processi sia interni che collaborativi. Lo scopo dell’impresa intelligente è quello di ottimizzare processi e tempi produttivi, conoscendo al tempo stesso tutti gli aspetti connessi alla messa sul mercato del prodotto/servizio in questione.

Associare ad un’impresa il concetto di “intelligenza” significa attribuire a quest’ultima una serie di funzioni che la renderanno più competitiva rispetto ad un’azienda che ha deciso di non innovarsi. Il modello di impresa intelligente, si evolve per dare spazio a funzioni aziendali che mediante specifiche tecnologie permettendo di prendere decisioni più puntuali, precise e rapide.

Vediamo quali sono i principali aspetti che caratterizzano un’impresa Intelligente:

PRODOTTI INTELLIGENTI

Il prodotto è l’asset principale su cui si fonda il successo della manifattura italiana: oggi le nuove tecnologie permettono di ripensarlo trasformandolo in un sistema che sappia comunicare ed interagire con il cliente e il produttore. Le più importanti tecnologie da utilizzare sono in questo caso l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale.

Alcuni esempi realizzati di Smart Product sono un “barman robotizzato” sviluppato da una catena retail food in grado di comprendere l’ordine di un cliente e servire il giusto cocktail e un sistema di sensori in grado di monitorare una struttura come un ponte o una galleria autostradale realizzando un sistema di manutenzione predittiva utile per prevenire crolli ed altre problematiche .

UNA GESTIONE PROATTIVA DELLA RELAZIONE CON I CLIENTI

La relazione con il cliente deve essere gestita da sistemi digitali che sappiano trasmettere il valore aggiunto dell’azienda nei vari momenti di contatto lungo il percorso di relazione.

Tra i molti casi di successo possiamo citare l’utilizzo della realtà aumentata per comunicare meglio informazioni sui prodotti e creare dinamiche ludiche che mirano a trovare nello spazio fisico un oggetto e vincere un premio. La realtà aumenta presente in modo nativo in tutti gli smartphone è oggi uno strumento in rapida diffusione. Molto importante è utilizzare strumenti digitali per raccogliere ed analizzare la voice of customer utilizzando ad esempio un sistema di conversazione automatico che chiede al cliente com’è stata l’interazione sul website o nel negozio.

SERVIZI INNOVATIVI PER I CANALI DI VENDITA

Per la gestione della filiera di vendita molto importante è garantire l’autenticità di un prodotto e questo è oggi possibile utilizzare la tecnologia Blockchain.

Un esempio realizzato è la certificazione della autenticità di un prodotto lattiero caseario salvando su un sistema Blockchain e quindi rendendo immutabile l’elemento che mostra la verifica definitiva: una risonanza magnetica da cui si determina la composizione organolettica.

ANALIZZARE I SEGMENTI DEI CLIENTI

Utilizzare tecnologie di analisi dei dati è fondamentale per definire il cluster di appartenenza di un cliente che oggi non è solo un cluster anagrafico bensì psicografico. Bisogna comprendere se un cliente è attratto da un prodotto unico o preferisce acquistare un best seller oppure se preferisce ricevere un’offerta emotiva invece che una storia dettagliata ed approfondita.

Oggi attraverso l’analisi delle modalità di conversazione dei singoli clienti è possibile anche comprendere con quale tipo di colore e in che contesto grafico ogni singolo cliente gradisca sia presentato il medesimo prodotto.

IL CAMBIO DEL MODELLO DI BUSINESS

La gestione della monetizzazione dei propri processi collaborativi può prevedere accanto alla fornitura del prodotto la realizzazione di una dinamica in sottoscrizione che può contribuire a saldare ancora di più il rapporto.

Una realtà che distribuisce prodotti Beauty & Health può fornire questi prodotti  alle famiglie con una dinamica di questo tipo permettendo al consumatore finale di ricevere a consumo il mix di prodotti direttamente a casa sua.

REALIZZARE SMART FACTORY

Una factory manifatturiera è molto complessa da condurre e la tecnologie oggi può dare un grande contributo. I parametri da gestire ed analizzare sono numerosi e le interazioni fra di essi estremamente complesse.

L’acquisizione di questi dati è ad oggi possibile, ma è difficile interpretarli. Ancor più complesso, è confrontare i dati di processo e le relative conseguenze, in termini di efficienza di produzione, scarti, resi, extracosti.

È oggi possibile estendere le capacità degli attuali sistemi gestionali che ad oggi costituiscono la spina dorsale aziendale. Occorre dotare questi strumenti di “occhi”, “orecchie”, “mani” e “memoria” (ovvero le modalità di rilevazione, registrazione ed analisi dei parametri di processo critici) per completare il sistema nervoso aziendale, ovvero implementare in maniera fattiva i principi della classica Industria 4.0. Generare un organismo senziente e pensante, Implementando una piattaforma cloud che estrapoli dati di produzione, trasformandoli in informazioni facilmente leggibili.

INNOVARE LA GESTIONE DEL PERSONALE

Numerose tecnologie hanno oggi un forte impatto sulla workforce. Gli strumenti di realtà aumentata ad esempio incrementano la possibilità di interazione fisica dell’operatore con il prodotto grazie allo scambio di informazioni sugli step di manutenzione, alla diagnostica in tempo reale e al monitoraggio degli allarmi di sicurezza.  La virtualizzazione dell’ambiente in cui l’utente opera permette inoltre ai collaboratori esterni un supporto a distanza. Tutto questo migliora la produttività, la precisione e la sicurezza. Inoltre, l’integrazione delle conoscenze pratiche, reali, con il mondo virtuale in 3D offre numerose opportunità in ambito di formazione e simulazione.

Ma le nuove tecnologie impattano anche sui processi di selezione di formazione e sulla promozione del benessere e della salute del lavoratore.

NUOVE TECNOLOGIE PER LA SUPPLY CHAIN

La Blockchain è una tecnologia che rivoluzione totalmente i rapporti nella Supply Chain per quanto riguarda vari ambiti nel mondo manifatturiero:

> Fornisce strumenti per una gestione efficiente dei crediti all’interno della filiera di fornitura permettendo le transazioni in Bitcoin;

> Permette di realizzare inserire l’elemento dell’autenticità all’interno dei processi di tracciabilità;

> Garantisce l’immutabilità di contratti e documenti con un servizio di Data Room Digitale;

> Rende più veloci i sistemi di e-Procurement migliorando la trasparenza dei sistemi di acquisto.

L’UTILIZZO DEI BIG DATA PER CREARE VALORE

Oggi, la maggior parte delle informazioni importanti per un’azienda sono non strutturate, prodotte mediante un crescente numero di documenti, interazioni via call-center, conversazioni nei social media e attraverso la posta elettronica. Anche i sistemi gestionali generano milioni di dati strutturati nei processi interni. Per utilizzare queste informazioni in modo efficace, è necessario utilizzare congiuntamente dati strutturati e non strutturati in modo da poterli interrogare, analizzare e astrarre. Idealmente questo deve avvenire in tempo reale in modo da risolvere nel più breve tempo possibile eventuali problemtiche. Per ridurre la complessità aziendale e svolgere tutte queste attività i sistemi “in memory database” sono la migliore soluzione perché offrono funzionalità per gestire quantità e  qualità e dei dati in modo da poter utilizzarli i dati all’interno e all’esterno dell’organizzazione con una flessibilità mai vista prima.

Brescia, gli imprenditori nati fuori dalla Lombardia sono 31mila

in Economia/Partner 2/Tendenze by
Imprenditori

Milano è prima in Italia per attrattività imprenditoriale extra regionale, il 46% di chi fa impresa, considerando tutte le cariche, arriva da fuori Lombardia (256 mila su 554 mila) contro una media regionale del 32,5% (443 mila su 1,4 milioni) e italiana del 25% (1,9 milioni gli imprenditori che lavorano fuori dalla regione o Stato di origine su 7,5 milioni) secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2019 sulle persone che hanno cariche nelle imprese, sia come titolare ma anche come soci e amministratori, considerando le persone attive.

Dopo Milano, a livello nazionale, vengono con circa il 40% Aosta (7 mila cariche su 18 mila), Novara (16 mila su 40 mila) e Trieste (9 mila su 23 mila), che superano Imperia in classifica rispetto allo scorso anno (12 mila su 30 mila). Sesta si conferma Roma dove il 38% degli imprenditori viene da fuori Lazio, con 194 mila su 507 mila. Supera il 35% la presenza di imprenditori nati fuori regione anche a Prato, Savona, La Spezia, Bologna e Genova.

In Italia il 38% di chi arriva da fuori regione è straniero, multinazionali incluse, il 62% arriva da altre regioni italiane. In Lombardia il peso degli italiani è del 65%, a Milano del 68%. A Prato il 62% è straniero

Lombardia, chi attira più imprenditori da fuori regione. Su quasi 1,4 milioni di persone che ricoprono cariche di impresa in regione nel 2019, 920 mila sono lombardi mentre 443 mila, pari al 32,5%, sono nati fuori regione o all’estero. Un dato in crescita rispetto al 32% dello scorso anno. Tra questi ci sono 33 mila siciliani, oltre 30 mila campani e pugliesi, 28 mila piemontesi e circa 25 mila veneti e calabresi. Tra i territori, dopo Milano, che è prima con 256 mila imprenditori nati fuori regione, circa 6 mila in più in un anno, vengono Brescia con oltre 31 mila, Varese e Monza Brianza con circa 28 mila, Bergamo con 24 mila e Como e Pavia con oltre 18 mila. Per peso degli imprenditori nati fuori regione, dopo Milano che è prima, vengono Pavia (con un peso del 31%), Varese (29%) e Monza Brianza (28%).

A Milano solo circa la metà degli imprenditori (54%, 298 mila imprenditori su 554 mila) viene dalla Lombardia, di cui 223 mila sono proprio di Milano. Le restanti 256 mila cariche sono occupate prevalentemente da pugliesi (oltre 20 mila), siciliani, campani e piemontesi (circa 18 mila per ciascuna regione di nascita). Tra chi arriva da fuori gli stranieri sono 82 mila e gli italiani 174 mila.

A Monza Brianza è lombardo il 72% di chi detiene cariche d’impresa, il 73% a Lodi. Dopo la Lombardia, sono Sicilia e Calabria le regioni da cui provengono più imprenditori in Brianza circa 3 mila. Sui 28 mila imprenditori che arrivano da fuori regione, sono il 34% gli stranieri e il 66% gli italiani da altre regioni. È l’Emilia Romagna la seconda regione di provenienza per il territorio del lodigiano con quasi mille imprenditori. Sui 6 mila imprenditori che arrivano da fuori regione, è pari al 40% il peso degli stranieri, il 60% proviene da altre regioni italiane.

 

Ritinteggiare casa, dai colori primari alla gamma dei colori Ral: cosa bisogna sapere

in Economia/Edilizia/Partner 2 by
La scelta dei colori nelle pareti di casa, foto da Antonio Liso

Quando si decide di ritinteggiare le pareti di casa la domanda d’obbligo da porsi e da porre al professionista che effettua i lavori è quella su quale colore da applicare. Ma la risposta può essere molto più articolata di quanto pensiamo. Ecco perché abbiamo deciso di mettere on line questa brevissima guida sui colori in collaborazione con l’amico Antonio Liso, specialista milanese in tinteggiature e stucco veneziano.

La prima questione da affrontare, nel parlare di colori, è quella relativa ai cosiddetti colori primari. Partiamo dunque dalle basi.

COLORI PRIMARI, QUALI SONO?

I colori primari sono quelli che non nascono dalla combinazione di altri colori, ma – mescolandosi tra loro in diverse proporzioni – concorrono alla formazione della gamma cromatica di tutti i colori. In questa definizione, va precisato, rientrano soltanto tre colori: il giallo, il rosso (nella tonalità magenta) e il blu (nella tonalità ciano). A questi tre, poi, qualcuno aggiunge il nero. Per trovare un’applicazione concreta di tale regola non è necessario iniziare lunghe ricerche sul web: basta guardare le cartucce della propria stampante a colori, che rispondono perfettamente a questa logica. In gergo tecnico la gamma dei colori primari viene indicata con la sigla CMY (ciano, magenta, yellow) a cui viene aggiunta una K, per il nero.

COLORI SECONDIARI, TERZIARI COMPLEMENTARI

Tutti gli altri colori che conosciamo vengono derivati dai primari. All’interno di questa categoria, però, possono essere distinti anche colori secondari e terziari. I primi sono quelli che nascono dalla miscelazione in parti identiche di due o più colori primari. Si tratta dunque dell’arancione (rosso + giallo), del viola (rosso + blu), del verde (blu + giallo) e del marrone (giallo + rosso + blu). Tutti gli altri colori che nascono da combinazioni dei primari in proporzioni diverse, sono invece definiti terziari e rappresentano sostanzialmente una variazione di tonalità dei colori principali. Mentre i colori complementari sono quelli ottenuti mescolando due colori primari con uno dei secondari: il viola è un colore complementare del giallo, il verde del rosso e l’arancio del blu.

La gamma dei colori, foto da Antonio Liso
La gamma dei colori, foto da Antonio Liso

L’APPLICAZIONE CONCRETA SULLE PARETI DI CASA

Questa teoria trova applicazione nella scelta dei colori di casa. I colori industriali vengono classificati secondo un metodo standard chiamato Ral, con un codice numerico identificativo per ogni tonalità. Ma si tratta di una misura teorica, che potrebbe subire variazioni di tonalità anche significative nell’applicazione concreta su una parete o su altri tipi di superficie.

“Per aiutare il cliente e il professionista nella scelta – spiega Antonio Liso – i colori vengono anche applicati su campioni cartacei, più rispondenti all’effetto finale. C’è poi la possibilità di scegliere tra diversi stili visivi: il classico, il design, l’effect e il plastics. La tecnologia, inoltre, permette oggi ai professionisti del settore di replicare esattamente la stessa tonalità di un colore a partire da qualsiasi campione (un pezzo di stoffa, un colore precedente etc): un’opportunità non da poco – conclude – nel caso si voglia intervenire su situazioni già esistenti per piccole sistemazioni o lavori di complemento”.

Infine, nell’applicazione concreta dei colori, sono da tenere in considerazione due elementi base: il buon senso e il gusto personale. Non esistono regole codificate al riguardo. Ma ovviamente i colori delle pareti vannoabbinati ai mobili, al materiale delle stessse, al tipo di stanza (alcuni colori vanno meglio per la camera o per il salotto), alle esigenze di chi la utilizza e via dicendo.

Blockchain: quali ambiti applicativi si stanno affermando in Italia?

in Economia/Innovazione/Partner 2/Tendenze by
Blockchain

La blockchain oggi è una tecnologia di frontiera così come lo era Internet a metà degli anni ’90 ma il suo impatto sul business, sulla produzione industriale e sulla società potrebbe essere addirittura maggiore. Vediamo in questo articolo alcuni motivi.

La tecnologia

Una blockchain è un registro digitale aperto e distribuito, in grado di memorizzare record di dati (solitamente, denominati “transazioni”) in modo sicuro, verificabile e permanente. Una volta scritti, i dati in un blocco non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi ad esso e ciò, per la natura del protocollo e dello schema di validazione, necessiterebbe del consenso della maggioranza della rete. La blockchain è quindi rappresentabile come una lista, in continua crescita, di blocchi collegati tra loro e resi sicuri mediante l’uso della crittografia. Ad un blocco possono essere associate una o più transazioni e ogni blocco, inoltre, contiene un puntatore hash al blocco precedente e una marca temporale.

La natura distribuita e il modello cooperativo rendono robusto e sicuro il processo di validazione, ma presentano tempi non trascurabili, dovuti in gran parte al processo di validazione dei blocchi e alla sincronizzazione delle rete. L’autenticazione avviene tramite collaborazione di massa ed è alimentata da interessi collettivi. L’utilizzo di questa tecnologia consente anche di superare il problema dell’infinita riproducibilità di un bene digitale e della doppia spesa, senza l’utilizzo di un server centrale o di un’autorità.

Smart Contract

Gli smart contract basati sulla blockchain sono contratti che possono essere stipulati e imposti senza la necessita di un’interazione umana. L’FMI crede che la blockchain potrebbe ridurre il rischio morale e ottimizzare l’uso dei contratti in generale ma, momentaneamente, a causa della mancanza d’uso, il loro status non è ancora chiaro. Alcune implementazioni della blockchain potrebbero consentire la codifica di contratti che verranno eseguiti quando sono soddisfatte determinate condizioni. Uno smart contract sarebbe attivato da istruzioni di programmazione estensibili che definiscono ed eseguono un accordo. 

Applicazioni

La tecnologia blockchain ha un grande potenziale per trasformare i modelli operativi aziendali nel lungo periodo. La blockchain è più una tecnologia di base, con la potenzialità di poter creare nuove tecnologie e nuove basi per l’economia globale e i sistemi sociali, piuttosto che una tecnologia distruttiva che attacca il tradizionale modello di business. L’uso della blockchain promette di portare significativi miglioramenti alle catene di fornitura globali, alle transazioni finanziarie, ai beni contabili e ai social network distribuiti. Questa nuova tecnologia può essere integrata in diverse aree e i suoi protocolli facilitano alle aziende l’uso di nuovi metodi per processare e gestire le transazioni digitali. La blockchain può essere utilizzata come strumento per certificare la data certa di un documento e il suo non aver subito alcuna variazione. Questa applicazione della catena a blocchi, ottenuta inserendo l’hash dei documenti che si vogliono certificare, è detta “notarizzazione”. Un esempio di tale utilizzo è la notarizzazione dei movimenti dei camion che trasportano la terra di un cantiere per garantire il rispetto dei vincoli e delle norme ambientali.

Esperienze 

Questi sono i principali trend di utilizzo della blockchain in Italia che impatteranno su moltissimi settori sia nell’ambito dei servizi che nella produzione manifatturiera:

1. E-Commerce: la realizzazione di dinamiche di e-commerce B2B attraverso un sistema certificato in grado di determinare l’autenticità delle fatture emesse attraverso la notarizzazione dei documenti;

2. Sviluppo di programmi di fedeltà basati sul “coin”:
invece che raccogliere punti è possibile generare un coin digitale che può essere utilizzato come strumento di pagamento in determinati circuiti;

3. Internet of Things: gli oggetti utilizzano la blockchain per gestire l’autenticazione e l’integrità della comunicazione tra loro al fine di rendere l’utilizzo di un network IoT sicuro e affidabile;

4. Sviluppo di servizi basati su smart contract: nel mondo assicurativo il trend è la realizzazione di polizze istantanee e temporanee per proteggere un’attività sportiva o un viaggio. Questo servizio si può basare sulla stipula di un contratto intelligente basato su blockchain;

5. Servizi Peer-2-Peer: le applicazioni blockchain facilitano l’interscambio peer-2-peer ad esempio di energia perché a basso costo ogni persona può fornire le garanzie necessarie di qualità;

6. Sviluppo di servizi dedicati alla persona: attraverso l’autenticazione dei dati personali via blockchain è possibile velocizzare lo sviluppo di servizi dedicati alla persona come ad esempio quelli legati al mondo healthcare o in quello della pubblica amministrazione;

7. Sviluppo di un nuovo prodotto:
si può costruire dei titoli di proprietà attraverso blockchain di una parte o una composizione di prodotti fisici garantiti da un titolo di proprietà sotto forma di Smart Contract. Questo può avvenire per un impianto che viene ripartito tra più proprietari privati, per un’opera d’arte o per il cartellino di uno sportivo.

Innovation Club ha raggruppato una serie di professionisti che hanno sviluppato in Italia ed all’Estero significative esperienze sia prototipali che applicative su tecnologia blockchain. Per maggiori informazioni: info@innovationclub.it

Open Innovation Weekend EY Sei Sfida 4.0 al via venerdì: ecco il programma completo

in Economia/Eventi/Innovazione/Partner 2 by
EY Sfida 4.0, Open Innovation Weekend a Flero

Venerdì 17 da mattina a sera e sabato 18 al mattino presso la digital factory di EY Sfida 4.0 a Flero (via Quinzano 23A) la seconda edizione dell’evento Open Innovation Weekend per scuole, aziende e privati.

L’evento di EY Sei Sfida 4.0 che quest’anno vede la partnership con il Gruppo Giovani di Confindustria Lombardia, InnexHub, CSMT, Como Next, Bergamo Sviluppo e Endeavor, sarà una due giorni ricca di iniziative.

EY Sei Sfida 4.0 invita tutti a questo evento gratuito che ospiterà uno showroom di startup e operatori tecnologici e nel quale si discuteranno i temi più caldi connessi all’innovazione.

ESPOSITORI

 

Le startup tecnologiche

  • Abinsula ha come claim “tutto è connesso, con tutti, ovunque”. Da Sassari offre soluzioni nei campi Web, Mobile, Smart TV e dei sistemi Embedded. Abinsula si distingue nello sviluppo di software per il mondo automotive, dove le architetture elettroniche sono diventate e diventano sempre più strategiche e allo stesso tempo complesse e critiche dal punto di vista della sicurezza.
  • Blutentacles ha ideato un sistema automatico di irrigazionecapace di analizzare il clima, umidità del terreno e altre variabili fodnamentali per la cura delle piantagioni e delle colture.
  • Caracol Design Studio è un Polo di Manifattura Additiva 4.0: una realtà che investiga le nuove possibilità produttive derivanti dal completo accesso alle più sofisticate tecnologie di stampa 3D e fabbricazione digitale.
  • Checkout Technologies srl sta progettando il supermercato del futuro con scaffali digitalizzati e casse self-checkout.
  • Comftech ha iniziato come un progetto finalizzato a migliorare la qualità della vita dei neonati prematuri nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale (NICU) dell’ospedale di Lecco. Oggi i loro sensori indossabili in tessuto monitorano le funzioni vitali per tutte le età.
  • CrowdM nasce come agenzia digital a servizio completo che si è specializzata poi nell’intelligenza artificiale e nei bot. Segue tutte le fasi di sviluppo del chatbot, per costruire il perfetto incontro tra esigenze di brand user experience.
  • Enerbrain permette di migliorare il comfort degli ambienti e ridurre i consumi per la climatizzazione grazie a una regolazione dinamica degli impianti di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione.
  • Groen Akkedis è una giovane startup nata dal connubio fra passione per ambiente ed energia, con l’obiettivo di realizzare prodotti che consentono di utilizzare l’energia elettrica da fonti rinnovabili in modo snello.
  • Hevolus Innovation è partner internazionale di Microsoft e vincitrice per quattro volte del Premio Innovazione SMAU 2018con innovative applicazioni di Mixed Reality, come HoloMaintenance per la manutenzione remota e Augmented Store per il settore retail.
  • Humanfactorx consente alle aziende di migliorare i loro prodotti, gli ambienti e i servizi, cercando di comprendere come gli esseri umani si comportano e interagiscono, fisicamente e psicologicamente, in relazione alle nuove tecnologie.
  • Next Industries, incubata al Polihib, nasce nel 2014 con l’obiettivo di “connettere il mondo reale“, ovvero portare i segnali analogici del mondo fisico, nel mondo digitale.
  • Nimrod ha ideato un sistema di traduzione simultanea in più di 100 lingue tramite conduzione ossea. Stanno già lavorando per integrare questo sistema nelle divise degli operatori di Ferrovie dello Stato.
  • Reboze, dalla sua sede di Bari, progetta e produce la future generazione di soluzioni 3D FFF per applicazioni di additive manufacturing. Nel 2018 il suo fondatore Alessio Lorusso è entrato nell’elenco stilato da Forbes degli under 30 più talentuosi.
  • Sophia High Tech, leader nelle attrezzature di prova sui materiali, lavora nell’Additive Manufacturing e realizza componentistica molto specializzata in diversi settori quali l’automobilistico, l’aeronautico, il navale, il ferroviario, la difesa e lo spazio.
  • Squeeze Brains ha ideato un sistema di imaging basato sull’apprendimento automatico per il rilevamento di oggetti grazie all’intelligenza artificiale con capacità di apprendere e riconoscere i difetti superficiali.
  • TactileRobots ha inventato dei robot intelligenti, che arrivano da soli a destinazione e che possono circolare all’interno di ristoranti, alberghi, ospedali e luoghi pubblici. Sono i primi al  mondo ad essere completamente ricoperti di pelle artificiale morbida e sensibile alla pressione.
  • TechMass ha ideato un sistema accessibile a tutti per misurarein maniera efficace le performance delle macchine e che aiuta a migliorare e stabilizzare i processi. La digitalizzazione in manifattura – secondo la loro filosofia – deve iniziare con step semplici, pragmatici e gestibili che permettano un beneficio immediato.
  • U-Miles è un’idea imprenditoriale che si propone di commercializzare un Dosso Intelligente in grado di convertire l’energia cinetica delle automobili in energia elettrica.
  • Userbot integra e fa interagire Intelligenza Artificiale e Umana per migliorare la qualità dei servizi clienti basati su bot, in modo da comprendere le richieste dell’utente e le sue emozioni.
  • W2W Solutions progetta sistemi di conoscenza e apprendimento: trasformano i dati in esperienza, e quindi in decisioni. Piattaforme integrate producono sistemi di informazione e apprendimento continuo applicati a oggetti, strumenti, macchine, ambienti, che parlano in tempo reale ai loro gestori, li aiutano a prendere decisioni migliorative e a controllarne l’efficacia.
  • Wallabies si appresta a rivoluzionare il mondo del calcio, in particolare il calciomercato, rendendo le analisi e le valutazioni degli atleti più oggettive poiché basate sull’analisi avanzata dei dati.
  • Weart è una nuova iniziativa imprenditoriale di e-Novia: un anello che può consentire a chi lo indossa la condivisine piena delle sensazioni tattili (temperatura, texile, pressione) e, quindi, delle esperienze fisiche tangibili.
  • WeDrone offre soluzioni innovative nel settore dei droni, dalla progettazione e realizzazione dei SAPR, alle riprese aeree e videoproduzioni.
  • Woordie realizza prodotti nel settore della ricarica dei dispositivi elettronici combinando tecnologia e design.
  • Xnext sfrutta una tecnologia spettroscopica per identificare in tempo reale le caratteristiche chimico-fisiche dei materiali. Un vero e proprio laboratorio di chimica in linea in grado di individuare con la massima precisione corpi estranei e contaminanti di dimensioni ridottissime in particolare nella produzione di cibo e farmaci.

I partner di EY Sfida 4.0

  • Farextra (Torino), operatore di realtà aumentata e virtuale, offre una piattaforma virtuale per creare e gestire le procedure aziendali in ambito produzione, manutenzioni e formazione.
  • WURTH, leader mondiale nella vendita di prodotti e sistemi di fissaggio e assemblaggio
  • LINUP (Pomigliano d’Arco, Napoli) offre sistemi per ridurre gli sprechi e aumentare la redditività dei processi di lavoro
  • Stain (Brescia), sistemi MES di gestione della produzione

I laboratori

  • Laboratorio di pneumatica offerto da Metal Work SpA
  • Laboratorio di robotica offerto da Comau SpA
  • Skill Game offerto da Artemat Srl
  • Laboratorio di logica

SEMINARI

 

Per questioni organizzative tutti i seminari e i laboratori saranno gratuiti previa iscrizione

 

Venerdì 17 maggio

09.30 – Dall’innovazione alla disruption: traiettorie di cambiamento per l’oggi e il domani | Guest Riccardo Bovetti, Partner EY

11.00 – Il futuro per i giovani, i giovani per il futuro | Guest Digital Universitas

12.00 – Così aiutiamo le startup a diventare grandi | Guest Endeavor

14.00-14.15 – Pitch di presentazione di BlueTentacles

14.15-14.30 – Pitch di presentazione di Caracol Studio

14.30-14.45 – Pitch di presentazione di Enerbrain

15.00 – IOT, Robotica, Artificial Intelligence: verso nuovi modelli di business | Guest Angela Micocci, Technical Account Manager di Microsoft

16.00 – Robotica. Stato dell’arte e futuri sviluppi | Guest Comau e Tiesse Robot

17.00 – Come parlare con il tornio. Riflessioni sul dialogo uomo-macchina | Guest Crowdm, Partner Sfida 4.0

17.00  People Experience. Le persone al centro della trasformazione digitale | Guest Wavespace

 

Sabato 18 maggio

09.30 Workshop “Robotica fai-da-te | Guest Ultrafab, Partner Sfida 4.0

10.30 Gestione dei social network e content management per l’informazione | Guest Giornale di Brescia

10.30 – Le opportunità per chi vuole innovare | Guest Giorgio Girgis Sorial, vice capo di gabinetto del MISE

11.30 Il modello di business di E-Novia: quando dalla ricerca nascono imprese | Guest E-novia

12.15 La risposta del territorio alle esigenze di digitalizzazione delle proprie Micro e PMI | Guest InnexHub

 

Durante l’evento sarà possibile partecipare, previa registrazione, ai Walking Tour della Digital Factory di EY, Sfida 4.0, della durata di 15/20 minuti.

Giunto alla seconda edizione, quest’anno l’Open Innovation Weekend raddoppia gli espositori e le attività, anche grazie alla collaborazione con alcuni dei protagonisti privati e istituzionali del mondo dell’innovazione lombardi (InnexHub, CSMT, Bergamo Sviluppo, ComoNext, Endeavor).

Ad oggi hanno visitato la Digital Factory di EY più di 2.000 addetti ai lavori provenienti da oltre 300 realtà industriali, per lo più del nord Italia, oltre a studenti che hanno preso parte a percorsi formativi, workshop ed eventi.

EY

EY è leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza. La nostra conoscenza e la qualità dei nostri servizi contribuiscono a costruire la fiducia nei mercati finanziari e nelle economie di tutto il mondo. I nostri professionisti si distinguono per la loro capacità di lavorare insieme per assistere i nostri stakeholder al raggiungimento dei loro obiettivi. Così facendo, svolgiamo un ruolo fondamentale nel costruire un mondo professionale migliore per le nostre persone, i nostri clienti e la comunità in cui operiamo.

 

“EY” indica l’organizzazione globale di cui fanno parte le Member Firm di Ernst & Young Global Limited, ciascuna delle quali è un’entità legale autonoma. Ernst & Young Global Limited, una “Private Company Limited by Guarantee” di diritto inglese, non presta servizi ai clienti. Per maggiori informazioni sulla nostra organizzazione visita ey.com.

Artigianato artistico, a Brescia le imprese sono oltre 2.600

in Cultura/Economia/Partner 2/Tendenze by
Artigiano al lavoro, foto da Pixabay

Sono complessivamente 23.750 le imprese lombarde attive nei settori dell’artigianato artistico; a livello nazionale il comparto artigiano artistico della Lombardia è il primo in Italia, contando sul 16% del totale delle imprese (145.669). Dalla sartoria alla ceramica, dalla pietra preziosa alla riparazione di mobili; dal design alla lavorazione del vetro. Milano prima provincia in Italia sia per numero di imprese (7.409) sia a livello di fatturato con oltre 6,3 miliardi di euro. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del Registro Imprese riferiti al IV trimestre 2018 e per il fatturato all’anno 2017 su dati AIDA – Bureau van Dijk.

L’artigianato artistico per numero di imprese. Le imprese lombarde attive nei settori dell’artigianato artistico sono 23.750, pari al 16% del totale nazionale. Il settore è stabile sia nel confronto con il 2017 (-0,7%) sia con il dato del 2013 (-1,4%); a livello nazionale si registra un -0,5% sul 2017 e -2,1% sul 2013. Per consistenza di imprese, al secondo posto la Toscana con 16.762 imprese (pari all’11,5% del totale), poi Veneto con 14.083 (pari al 9,8%), Campania con 12.295 imprese (pari all’8,4%), Piemonte e Lazio con circa 10.300 imprese (7%). In regione, dopo Milano in testa con 7.409 imprese (pari al 31% regionale) in crescita di quasi il 7% rispetto al 2013, si collocano Monza Brianza con 2.889 imprese (pari al 12% regionale), Brescia con 2.673 imprese (11%), Como con 2.379 imprese (10%), Bergamo con 2.311 imprese (9,7%).

L’artigianato artistico per fatturato. A livello di fatturato, Milano è la prima provincia in Italia e in Lombardia con oltre 6,3 miliardi di euro, seguita da Vicenza con 6 miliardi di euro, Firenze con quasi 4 miliardi di euro, Treviso con circa 3,3 miliardi di euro, Pisa, Cuneo e Como con 2,1 miliardi di euro. A livello regionale per fatturato la Lombardia (15,5 miliardi) precede il Veneto (11,8 miliardi), la Toscana (circa 10 miliardi) e il Piemonte (5,7 miliardi). In Lombardia Milano (6,3 miliardi di Euro), precede per fatturato Como (2,1 miliardi di euro), Monza Brianza (1,9 miliardi), Bergamo (1,3 miliardi), Varese (1,1 miliardi).

Lombardia – Imprese attive per settore di attività economica:

Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno; Preparazione e concia del cuoio e preparazione e tintura di pellicce; Fabbricazione di articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria; Fabbricazione di tappeti e moquette; Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l’arredamento; Attività di riprese fotografiche; Attività dei disegnatori grafici; Fabbricazione di mobili; Fabbricazione di articoli di coltelleria e posateria;  Fabbricazione di prodotti fabbricati con fili metallici; Fabbricazione di stoviglie, pentolame, vasellame, attrezzi da cucina e accessori casalinghi non elettrici, articoli metallici per l’arredamento di stanze da bagno; Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli; Fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; lavorazione delle pietre preziose; Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria; Fabbricazione di strumenti musicali; Tessitura; Fabbricazione di ricami; Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;  Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico; Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali; Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, lavori in mosaico; Produzione di pane, prodotti di pasticceria freschi; Produzione di cacao, cioccolato, caramelle e confetterie; Rappresentazioni artistiche; Creazioni artistiche e letterarie.

Tecnoservice verso il fallimento? La Cisl: 94 posti di lavoro a rischio

in Cisl/Economia/Fallimenti/Partner 2/Sindacati by
Crisi

La Tecnoservice srl – azienda specializzata nella logistica di prodotti siderurgici che ha il centro direzionale e amministrativo a Ghedi, terminal operativi a Ospitaletto, Verona e Valdaro in provincia di Mantova, e una filiale a Marghera (Ve) – ha depositato giovedì scorso in Tribunale il ricorso per la dichiarazione di fallimento in proprio.

Grande la preoccupazione tra i lavoratori dell’impresa – 24 nel bresciano, 50 a Verona e 20 nel mantovano – ancora in attesa del pagamento dello stipendio del mese di marzo e che ora potrebbero essere oggetto di un provvedimento di licenziamento collettivo da parte del curatore fallimentare.

SVOLTA INATTESA

Venerdì scorso, quindici lavoratori del terminal bresciano di Tecnoservice si sono riuniti in assemblea qui nella nostra sede – spiegano Mario Bresciani, segretario generale della Fit Cisl, e Fabrizio Baresi, componente della Segreteria – e con loro abbiamo esaminato la situazione ricostruendo i passaggi che hanno portato alla richiesta di fallimento. Lavoreremo in sinergia con i colleghi delle altre due province per prospettare come alternativa al licenziamento collettivo il ricorso al Fondo di integrazione salariale istituito con la riforma del mercato del lavoro del 2015. Ne sapremo sicuramente di più il prossimo 9 maggio, data in cui il curatore fallimentare ha convocato tutte le parti in causa“.

DAI FRATELLI PROVEZZA AI FRATELLI COSULICH

Fondata dai fratelli Provezza, nel maggio 2018 la Tecnoservice ha ceduto il 50% della società alla genovese Fratelli Cosulich, un colosso dei servizi alle spedizioni (fatturato che sfiora 1 miliardo di euro, quasi 1.000 dipendenti in 45 società in Italia e all’estero). “Alla presidenza della ‘nuova Tecnoservice’ – scrive il sindacato – era arrivato un manager di fiducia dei Cosulich, mentre la gestione era rimasta in mano ai fratelli Provezza. Questi ultimi si sono però improvvisamente dimessi nel marzo scorso, lasciando in eredità ai soci una situazione finanziaria molto grave”.

MONITORAGGIO COSTANTE E ASSISTENZA AI LAVORATORI

Ai lavoratori abbiamo assicurato il monitoraggio costante della situazione – conclude Mario Bresciani – l’assistenza necessaria in tutti i passaggi che si andranno a determinare, l’azione di tutela e di garanzia dei loro interessi e dei loro diritti. Agiremo di concerto con i colleghi di Verona per chiedere che si faccia ogni sforzo nell’individuare soluzioni che salvaguardino l’attività e l’occupazione”.

(fonte comunicato stampa Cisl Trasporti)

Imprese, tra Brescia e Ungheria scambi per 500 milioni di euro

in Economia/Export/Partner 2/Tendenze by

Tra Lombardia e Ungheria cresce il business: scambi da 3,6 miliardi nel 2018, +3% in un anno. Secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Promos Italia, superano i 2 miliardi le importazioni, +3,4% e sono di 1,6 miliardi le esportazioni, +2,2%. Oggi in Camera di commercio  a Palazzo Giureconsulti l’incontro con le startup innovative dall’Ungheria organizzato da Promos Italia, la nuova struttura del sistema camerale italiano a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese. Tra le innovazioni presentate il pavimento a energia solare, la carta fedeltà smart, la piattaforma software medicale, il raffreddamento efficiente delle apparecchiature ICT.

In Lombardia prima è Milano con 1,3 miliardi di scambi, +6%, di cui 328 milioni di export. Seguono Brescia con mezzo miliardo, +10%, Mantova con 317 milioni, +20%, Bergamo con 353 milioni, +4%, Pavia con circa 265 milioni, Cremona, Monza e Varese con circa 200 milioni.

Nel settore manifatturiero la Lombardia esporta metalli per 349 milioni, macchinari per 321 milioni, chimica per 270 milioni e importa computer per 421 milioni, chimica per 269 milioni, mezzi di trasporto per 206 milioni, alimentari per 189 milioni.  Crescono sia import che export nel settore chimica, +14% , in aumento l’export di metalli con +11% e l’import di computer, +13%.

Economia circolare, in Lombardia 10mila imprese e riciclo al +11 per cento

in Ambiente/Economia/Partner 2/Tendenze by
Riciclo, foto generica da Pixabay

Riduzione dei costi e risparmio di energia, incremento della competitività e della riconoscibilità, miglioramento del proprio posizionamento sul mercato o inserimento in nuovi mercati, benefici per l’ambiente e per la salute, creazione di posti di lavoro a livello locale: questi i principali vantaggi per le imprese che applicano l’economia circolare a tutte le fasi della produzione. Dall’approvvigionamento delle materie prime alla progettazione di un prodotto o servizio che riduca al minimo l’impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita, dal recupero degli scarti di produzione alla modifica delle strategie di business di distribuzione e del materiale del packaging: in tutte le fasi è possibile applicare i principi di circolarità.

Aumenta il riciclo del legno in Lombardia. Dagli ultimi dati disponibili risulta che l’industria del legno in Lombardia ha ridotto negli ultimi anni la quantità di rifiuti prodotta: in particolare, i rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone sono passati in due anni da circa 430 mila a 387 mila tonnellate, -10% (dati 2016 e 2014). Cresce anche la raccolta differenziata urbana di legno: +11,4% in Lombardia dal 2015 al 2017 pari a 195 mila tonnellate, un quinto del totale italiano. La maggior quantità a Milano (50 mila tonnellate, +4,4%). In forte crescita Brescia e Mantova (+19%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati ISPRA.

Imprese sempre più green in Italia. Dalla raccolta dei rifiuti alla progettazione ingegneristica, dalla consulenza tecnica alla riproduzione di piante, dal controllo di qualità alla ricerca nelle scienze naturali: sono circa 55 mila le imprese dei settori green, +28% in cinque anni e +3,7% in un anno e impiegano 446 mila addetti e un fatturato di 200 miliardi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese 2018, 2017 e 2012. Un settore trainato dai grandi centri: Milano con 4 mila imprese, Roma con 3 mila, Torino con 2 mila.

In Lombardia. Un totale di 10 mila imprese coinvolte su 55 mila in Italia. In un anno sono aumentate del +3,6% e in cinque del +23%. Attività più diffuse a Milano (4 mila), Brescia e Bergamo (oltre mille), seguono Varese e Monza con oltre seicento. Un settore che conta 44 mila addetti a Milano, su quasi 84 mila in Lombardia. Circa 10 mila gli addetti a Brescia, Bergamo e Monza. In regione un addetto su cinque in Italia e circa 50 miliardi di fatturato. A Milano un business da circa 35 miliardi, a Brescia e Bergamo da 3, a Varese 2 e a Monza 1.

Fashion, le imprese del settore Moda nel Bresciano sono 4mila

in Abbigliamento/Economia/Partner 2/Tendenze by
Moda a Brescia

Al via la Milan Fashion Week, dal 19 al 25 febbraio. Tra le sedi della manifestazione Palazzo Giureconsulti della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, in piazza Mercanti angolo piazza Duomo. Milano guida in Italia per le circa 2 mila imprese del design. Le imprese della moda nel territorio milanese sono 13.196, stabili rispetto allo scorso anno. Cresce l’export di tessili milanese e supera nei primi nove mesi del 2018 i 5 miliardi in nove mesi, +6% in un anno. Le imprese della moda milanesi danno lavoro a 91 mila addetti su 192 mila in Lombardia e 846 mila nazionali e hanno un giro d’affari che supera i 20 miliardi di euro. La città delle sfilate pesa il 6% del settore italiano in termini di imprese e l’11% per addetti ma oltre il 20% dei ricavi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del Registro delle Imprese e Aida – Bureau van Dijk e su dati Istat.

Nella moda traina il design, +2,3% in Italia le 18 mila imprese. Milano prima con 2 mila, +4% in un anno. In Lombardia oltre 4 mila imprese, + 1%.

Lombardia, 34 mila imprese nella moda. Per numero complessivo di imprese Milano domina con 13 mila, seguita da Brescia con quasi 4 mila, Bergamo e Varese con oltre 3 mila. Superano le 2 mila anche Como e Monza e Brianza. Sono 362 a Lodi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro delle imprese al 2018.

Le imprese della moda in Italia: sono 221 mila, di cui 34 mila in Lombardia, prima regione, seguita da Campania con 32 mila e Toscana con 28 mila. Tra le province prima Napoli con  21 mila (+0,5% in un anno), seguita da Roma con 15 mila e Milano con 13 mila. Vengono poi Firenze, Prato, Bari e Torino.

Lombardia, quasi 34 mila imprese nella moda. Per numero complessivo di imprese Milano domina con 13 mila, seguita da Brescia con quasi 4 mila, Bergamo e Varese con oltre 3 mila. Superano le 2 mila anche Como e Monza e Brianza. Sono 365 a Lodi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2018.

Le imprese della moda in Italia: sono 222 mila, di cui 34 mila in Lombardia, prima regione, seguita da Campania con 32 mila e Toscana con 28 mila. Tra le province prima Napoli con quasi 21 mila, seguita da Roma con 15 mila e Milano con 13 mila. Vengono poi Firenze, Prato, Bari e Torino. In Italia le imprese maschili pesano nel settore moda per il 58%.

Export lombardo di moda nel mondo: sfiora i 10 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2018, +3,6% rispetto all’anno precedente, una crescita superiore a quella italiana (+2,3%). Rappresenta un quarto del totale italiano che è di 39 miliardi. Milano leader in Lombardia e in Italia per export: con un valore di 5,2 miliardi nei primi nove mesi, +6,4% rispetto allo scorso anno. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat. In Lombardia seguono Como con 1,1 miliardi, Bergamo con quasi 756 milioni, Varese con 704 milioni (+3%) e Mantova con 665 milioni. In fote crescita Lodi che passa da 40 a 59 milioni +47,1% e Pavia da 147 a 178 milioni, +21,1%. In crescita anche Cremona (+5,1%). Gli Stati Uniti diventano nel 2018 il maggior partner per l’export lombardo con 979 milioni, +11,2%. Seguono Francia con 911 milioni, Hong Kong con 818, Cina con 713 (+13,6%) e Germania con 652. Crescita a due cifre anche per Austria (+21,9%), Croazia (+21,4%), Canada (+17,3%), Emirati Arabi Uniti (+16,7%) e Giappone (+14,1%).

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti