Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Danni all’agricoltura, Enpa a Coldiretti: vietare gli allevamenti di cinghiali

in Agricoltura e allevamento/Economia/Partner by

Recentemente gli organi di informazione hanno dato spazio alla denuncia di Coldiretti che parla di “diciassette milioni di danni” provocati dagli animali selvatici. Con una nota gli animalisti di Enpa Brescia rispondono all’associazione degli agricoltori invitandola a “a farsi portavoce di ciò che da anni Enpa sostiene, e cioè vietare l’allevamento di cinghiali, le reimmissioni nelle aziende faunistico-venatorie, dalle quali gli animali tendono a fuggire, e la vendita degli stessi cinghiali”.

“Occorre altresì inasprire controlli e sanzioni contro i fenomeni illegali come quelli legati al mercato nero della carne”, incalzano gli animalisti, “per Enpa Brescia gli agricoltori hanno diritto ai risarcimenti ma, anche per evitare possibili illeciti, solo nel caso in cui questi siano verificabili e verificati. Tuttavia, è altrettanto doveroso chiedere – e pretendere – agli stessi agricoltori il ricorso ai metodi preventivi ecologici: recinzioni, dissuasori, sorveglianza degli animali da allevamento”.

“Le istituzioni”, continua il comunicato tampa degli ambientalisti, “dovrebbero aiutare i comportamenti virtuosi e incentivare tali pratiche, prioritarie per legge rispetto alle uccisioni. D’altro canto, è evidente come venti anni di politiche filovenatorie abbiano peggiorato gli squilibri ambientali. Le leggi per attuare politiche realmente efficaci ci sono ma devono essere applicate, non stravolte. Enpa, a livello nazionale, ha già da tempo fornito alle istituzioni un documento tecnico sulle misure da adottare, senza però avere alcuna risposta. Enpa Onlus sezione di Brescia si rende quindi disponibile ad un confronto con Coldiretti per vagliare eventuali proposte e dare il proprio supporto per una soluzione etica ed ecologica”.

Vivenzi presidente di Lgh, ecco la nota ufficiale

in A2A/Cogeme/Economia/Energia/Lgh/Nomine/Partecipate e controllate/Partner by

Di seguito il comunicato ufficiale della nomina di Antonio Vivenzi a presidente di Lgh, anticipata dal quotidiano on line BsNews.it

ECCO IL TESTO

A seguito della partnership raggiunta tra A2A e Linea Group Holding, l’Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo Consiglio d’Amministrazione di LGH.

Il nuovo Presidente è Antonio Vivenzi, già sindaco di Paderno Franciacorta, figura di spicco nel panorama politico lombardo e consigliere politico della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso il sottosegretario per le Politiche e gli Affari Esteri. “Ringrazio i Soci di Lgh per la fiducia che ci hanno accordato. ll nostro compito – ha dichiarato Vivenzi- sarà quello di dare corpo ad un progetto capace da un lato di cogliere significativi obiettivi di sviluppo e di crescita industriale e dall’altro di mantenere, anzi di incrementare, il nostro radicamento territoriale, cioè la vicinanza alle comunità locali, impegnate oggi a contrastare una crisi che morde e si fa sentire. Un sentito grazie, infine, credo sia giusto tributarlo a chi ci ha preceduto alla guida di LGH e che ha dimostrato capacità manageriale e lungimiranza nel perseguire l’accordo strategico con A2A.”

“La positiva conclusione dell’accordo di partnership industriale con A2A” – commenta Massimiliano Masi, neo Amministratore Delegato di Linea Group Holding (LGH) – “è sicuramente l’operazione più importante degli ultimi anni nel settore. Da oggi LGH ha davanti a sé sfide impegnative che affronteremo con la consapevolezza di avere alle spalle solide competenze e gli strumenti giusti per vincerle e assicurare quella crescita industriale, efficienza e qualità dei servizi che meritano i cittadini e i clienti dei territori in cui siamo presenti”. Masi, dopo la laurea in economia aziendale conseguita presso l’Università L.Bocconi di Milano, ha iniziato la sua carriera in consulenza in Arthur Andersen e A.D. Little passando poi nell’energia con ruoli di Direzione mercato e CFO in Enia (ora Iren) e dal 2010 in A2A con ruolo fra l’altro di CFO di Edison prima di assumere la responsabilità di AD di Edipower e di Responsabile della filiera Generazione e Trading del Gruppo.

Nel nuovo board di LGH insieme al Presidente Vivenzi e all’AD Masi anche i Consiglieri: Andrea Cavallini, Stefano Antonio Donnarumma, Lorenzo Giorgio Giussani, Fulvio Roncari, Emilia Rio, Rita Daniela Giupponi, Dino Martinazzoli, Massimo Maria Mustarelli, Salvatore Nupieri, Fiorella Lazzari, Paolo Formentini.

 

Cambia lavoro e affitta una malga, la Regione ne mette sul mercato otto

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni/Partner by

A inizio 2017, Ersaf – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – metterà a bando la concessione di otto malghe distribuite sul territorio lombardo. Una è in Valtellina, una in provincia di Bergamo e sei nel bresciano.

Per fornire agli operatori interessati il maggior numero di informazioni e consentire i necessari sopralluoghi in tempo utile, l’ente regionale ha pubblicato un avviso esplorativo per manifestazione d’interesse. Chi è interessato può farlo sapere all’ente entro il 9 settembre: in tal modo verrà invitato – quando sarà indetta la gara – a presentare la propria offerta secondo le modalità che il bando prevederà.

In dettaglio, le malghe sono:

a) Malga Pioda-Cameraccio, Foresta Valmasino, Comune di Valmasino (Sondrio)

b) Malga Azzaredo, Foresta Azzaredo Casù, Comune di Mezzoldo (Bergamo)

c) Malga Campolungo, Foresta Valgrigna, Comune di Bienno (Brescia)

d) Malga Cigoleto con Stabile Solato, Foresta Valgrigna (Brescia)

e) Malga Vesta di Cima, Foresta Gardesana (Brescia)

f) Pascolo Glisuner, Foresta Valle di Scalve, Comune di Angolo Terme (Brescia)

g) Pascolo Scandolaro, Foresta Valgrigna, Comune di Esine (Brescia)

h) Pascolo Dos Boscà, Foresta Gardesana, Comune di Valvestino (Brescia)

La descrizione delle malghe è reperibile sul sito ERSAF: www.ersaf.lombardia.it/Alpeggi/<http://www.ersaf.lombardia.it/Alpeggi/>

Le malghe fanno parte del patrimonio che ERSAF gestisce, per conto di Regione Lombardia, nelle 20 foreste regionali. Sono di varia ampiezza e caratteristiche; tramite bando, sono oggetto di concessione, prevalentemente pluriennale, ad aziende agricole. Concessioni che a scadenza vengono rinnovate o messe a bando come è il caso di quelle oggetto di questo avviso.

Recentemente ERSAF ha modificato le regole delle concessioni perché risultino più incentivanti per i giovani allevatori e in genere per le aziende del territorio a conduzione familiare, che mediante la loro attività originano significative ricadute sulla conservazione della biodiversità e del paesaggio e contribuiscono a mantenere viva la montagna.

Per consultare il bando:

www.ersaf.lombardia.it/Bandi_gara

Turismo, dalla Regione 3,5 milioni per investire sulla navigazione dei laghi

in Economia/Partner/Turismo by

“Sosteniamo interventi di manutenzione, ammodernamento e completamento di opere per migliorare i collegamenti e la qualità dei servizi offerti a turisti e residenti e per rafforzare l’attrattività e la reputazione delle aree turistiche lacuali lombarde e bresciane in particolare”. È quanto ha dichiarato oggi Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, annunciando l’approvazione odierna da parte della Giunta della delibera che stanzia oltre 3,5 milioni di euro per il biennio 2016/2017 a sostegno del piano triennale di interventi per lo sviluppo della navigazione turistica e di linea, dei porti e delle infrastrutture di trasporto.

LAGHI LOMBARDI ASSET SVILUPPO TURISMO – “Per la loro bellezza, la ricchezza naturalistica, enogastronomica e culturale e gli elementi di unicità che offrono nel panorama turistico mondiale, i laghi lombardi – ha sottolineato Parolini – rappresentano infatti uno dei principali asset di sviluppo del turismo nella nostra regione su cui stiamo incentrando una parte rilevante della nostra azione di promozione e valorizzazione”.

OPERE DI RIQUALIFICAZIONE – “Buona parte di questi fondi – ha aggiunto l’assessore – andranno a sostenere le spese per lavori che riguarderanno la riqualificazione e il completamento di porti, pontili, spiagge, piste ciclabili e passeggiate, il consolidamento delle sponde e le attività di pulizia e sistemazione nelle località turistiche che si affacciano o gravitano attorno al lago di Garda, quello d’Iseo e al Lago d’Idro”.

INTERVENTI SU LAGHI BRESCIANI – “La decisione odierna di mettere nuovamente a disposizione questi fondi delle Autorità di bacino si inserisce in questo quadro di attenzione che Regione Lombardia dedica ai laghi. Nel corso di questa legislatura, sono stati protagonisti di numerosi interventi per molti milioni di euro con l’obiettivo di consolidare l’attrattività di aree turistiche già performanti come quella del Garda e di accompagnare verso una piena realizzazione della vocazione turistica il Lago d’Idro e il Sebino, sul quale sono in partenza numerosi progetti di valorizzazione del post Floating Piers”.

I COMUNI COINVOLTI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA – Desenzano, Limone sul Garda, Manerba del Garda, Moniga sul Garda, Toscolano Maderno, Tremosine, Padenghe sul Garda, San Felice, Salò, Bagolino, Sirmione, Gardone Riviera, Tignale, Gargnano, Iseo, Darfo Boario Terme, Sale Marasino, Monte Isola, Marone, Paratico, Pisogne, Idro.

Nel dettaglio, gli interventi interessati dalla delibera di Regione Lombardia suddivisi per ambiti lacuali. Il finanziamento regionale favorisce la realizzazione di 23 nuovi interventi che saranno avviati e realizzati nell’arco del biennio 2016/2017 per un costo complessivo di 6,5 milioni di euro circa. Al contributo
regionale di 3,5 milioni di euro devono sommarsi ulteriori 3 milioni di euro quale contributo dei comuni rivieraschi interessati dagli interventi. Il finanziamento regionale, infatti, interviene per una quota parte del costo dell’opera, mentre la restante parte viene assicurata dal Comune interessato, che propone e realizza l’intervento attraverso l’Autorita’ di bacino lacuale competente.

BENACO E ERIDIO – Le richieste avanzate dai comuni gardesani attraverso l’Autorita’ di bacino laghi Garda e Idro hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di 1.105.000 euro per gli anni 2016/2017 grazie al quale potranno essere realizzate opere per complessivi 2.210.000 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Bagolino, Gardone Riviera, Salo’, Manerba del Garda, Toscolano Maderno e Desenzano del Garda e riguardano la realizzazione e la riqualificazione di passeggiate a lago, oltre che il completamento di porti lacuali.

SEBINO E LAGO DI ENDINE – Le richieste avanzate dai comuni rivieraschi del Sebino, attraverso l’Autorita’ di bacino laghi Iseo, Endine e Moro, hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di euro 1.186.300,40 per gli anni 2016/2017 grazie al quale potranno essere realizzate opere per complessivi
1.742.600 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Sulzano, Iseo, Spinone al lago e Riva di Solto e riguardano la riqualificazione di aree demaniali e passeggiate a lago e il consolidamento di sponde lacuali. Sono stati, inoltre, finanziati specifici interventi di manutenzione e messa in sicurezza dei pontili della navigazione di linea nelle province di Bergamo e Brescia, essendo l’Iseo l’unico lago in cui il servizio pubblico di navigazione di linea e’ regionale.

LARIO – Le richieste avanzate dai comuni rivieraschi del Lario attraverso l’Autorita’ di bacino del Lario e dei laghi minori hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di 645.000 euro per gli anni 2016/2017, grazie al quale potranno essere realizzate opere per complessivi 1.012.481 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Argegno, Brienno, Menaggio e Verceia e riguardano opere di risanamento e messa in sicurezza di muri spondali e la realizzazione di percorsi a lago. Inoltre, nel territorio del comune di Colico e’ stato interamente finanziato con fondi regionali l’intervento straordinario di risanamento della tettoia e della biglietteria dello scalo di navigazione pubblica.

VERBANO E LAGO DI VARESE – Le richieste avanzate dai comuni rivieraschi del Verbano attraverso l’Autorita’ di bacino laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di 416.000 euro per gli anni 2016/2017. Grazie a cio’ potranno essere realizzate opere per complessivi 832.000 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Ispra, Leggiuno, Luino e Maccagno con Pino e Veddasca e riguardano, principalmente, opere di ristrutturazione, riqualificazione e adeguamento di strutture portuali. Sono, inoltre, oggetto di cofinanziamento specifici interventi di manutenzione straordinaria nei porti di Laveno Mombello, Cazzago Brabbia e Castelveccana.

CERESIO – La richiesta avanzata dal comune di Brusimpiano, attraverso l’Autorita’ di bacino Ceresio, Piano e Ghirla, ha avuto riscontro positivo ottenendo un finanziamento di 150.000 euro per l’anno 2017. Questo consentira’ di realizzare la nuova struttura portuale nel Comune di Brusimpiano. (Lnews)

Edilizia: meglio i capannoni a Leno, gli uffici a Rezzato e i negozi a Montirone

in Economia/Edilizia/Partner by

I capannoni? La crisi si sente (meno 40 per cento), ma se si vuole investire conviene comprarlo a Leno, dove si può arrivare a 360 euro al metro quadro, piuttosto che a Roncadelle, dove si parte dal doppio. Mentre Botticino è un ottimo posto per comprare un negozio a poco prezzo (800 euro al metro quadro) perché si spende molto meno che a Montirone, dove per un’attività sulle arterie più trafficate si può arrivare a sborsare 1.650 euro al metro quadro: quasi come in città. Mentre per gli uffici Rezzato è uno dei posti migliori, con 900 euro al metro quadro. A dirlo sono le rilevazioni relative al secondo semestre 2015 sul mercato immobiliare non residenziale bresciano messe a punto dalla rete di agenzie Tecnocasa,


Aree vaste, Massetti: servono efficienza, efficacia e identità

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Istituzioni/Partner by

“Come associazione di rappresentanza imprenditoriale, ci sentiamo coinvolti in prima linea e con responsabilità nel dibattito sulla riforma delle autonomie locali. L’efficienza e l’efficacia di un assetto istituzionale sono un elemento di competitività fondamentale per l’intero sistema socio-economico-territoriale, oltre che una delle principali espressioni dell’identità di un territorio. Proprio intorno a questi tre concetti, efficienza, efficacia e identità, crediamo dovranno essere costruite le nuove Aree vaste in Lombardia, con l’obiettivo di creare un sistema che funzioni, al servizio di imprese e cittadini”. Lo ha affermato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, intervenuto al convegno “Aree vaste in Lombardia. Una riforma per la competitività delle imprese e dei territori”, che si tenuto a Como, presso Villa Olmo.

“Con questo incontro abbiamo voluto portare anche il punto di vista delle imprese nel dibattito sulle autonomie locali, mettendolo a confronto con quello degli esperti e dei rappresentanti istituzionali intervenuti, con il comune obiettivo di individuare la struttura organizzativa più efficiente e funzionale per mantenere e supportare la competitività della nostra Regione”.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente di Confartigianato Imprese Como, Marco Galimberti, e il contributo del presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti, sono intervenuti il Prof. Roberto Zucchetti del Gruppo Clas, che ha descritto alcuni criteri guida proposti per la riforma delle autonomie locali, e il Prof. Giovanni Valotti, Ordinario di Economia delle aziende e delle P.A. all’Università Bocconi, che ha approfondito i cambiamenti organizzativi delle amministrazioni locali nel nuovo assetto istituzionale.

Ferruccio de Bortoli ha introdotto il confronto tra alcuni rappresentanti istituzionali: il presidente della Provincia di Como Rita Livio, il presidente di ANCI Lombardia Roberto Scanagatti e il Sottosegretario alle riforme istituzionali, enti locali Lombardia Daniele Nava.

“La Lombardia ha lavorato concretamente sulla proposta di una nuova configurazione dell’assetto delle Autonomie locali e a breve saremo in grado di proporre al Governo un Testo di riforma che nasce proprio dal confronto e dal dibattito sul e con il territorio, per gestire e non subire il processo di “cancellazione” delle Province cominciato con la Legge Delrio. Abbiamo voluto anticipare i tempi perché crediamo che il nostro Sistema Lombardia possa essere un vero modello. – ha sottolineato Daniele Nava – Mi preme congratularvi con Confartigianato Lombardia per lo sforzo fatto e per l’impegno che la categoria che rappresenta ha riversato nel contributo presentato oggi, ricco di spunti di riflessione, di valutazione e di elementi comuni”, ha concluso.

Impianti di condizionamento, a Brescia 1.749 imprese

in Economia/Partner/Tendenze by

Sfiorano quota 14.000 le imprese lombarde attive nel settore degli impianti di condizionamento. Si occupano in primo luogo dell’installazione (12.776 sedi d’impresa attive), poi del commercio all’ingrosso (649) e della fabbricazione dei condizionatori d’aria (399), rappresentando circa il 20% del totale nazionale. Milano è capofila della classifica nazionale del settore con circa 4 mila imprese, poi Roma (3.833) e Torino (3.293). Tra i primi dieci territori in Italia, tre sono lombardi: dopo Milano che è prima, vengono infatti Bergamo, quarta con 1.847 imprese, e Brescia sesta con 1.749. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al I trim. 2015 e 2016.

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Allevatori in assemblea: “Per il settore è la crisi più lunga della storia”

in Agricoltura e allevamento/Economia/Partner by

“Il sistema allevatori sta affrontando il momento più difficile della propria lunga storia”: questo l’allarme lanciato dal presidente Germano Pè ai soci dell’Associazione Regionale Allevatori di Lombardia, riuniti in assemblea nei giorni scorsi a Crema. All’ordine del giorno, la spirale di difficoltà che sembra ormai quasi cronicamente avvolgere il mondo allevatoriale togliendo prospettive ad un comparto portante dell’economia italiana.

“Abbiamo quasi concluso la riorganizzazione del sistema regionale in quattro grandi macro associazioni – ha spiegato Pè-. Un percorso che non ha presentato ostacoli, dimostrando come il lavorare in sinergia sia sempre stato nostro patrimonio. C’è però grande preoccupazione per la situazione critica del mercato del latte e per la continua riduzione delle contribuzioni pubbliche messe a disposizione per il nostro lavoro: nel quinquennio 2009-2014 il calo percentuale dei finanziamenti ha superato il 30%, e secondo alcune stime tra il 2014 ed il 2015 potrebbe esserci un ulteriore taglio del 55%. Ipotesi che risulterebbe insostenibile anche per una realtà ben organizzata ed efficiente come la nostra”.

Sotto questo fronte, Pè ringrazia l’assessore all’agricoltura di Lombardia Gianni Fava: “Ha già fatto molto, riuscendo a modificare il riparto ministeriale. Ora confidiamo che, pur conoscendo le difficoltà di reperire risorse nel bilancio regionale, ci possa aiutare a superare questo momento difficilissimo”.

Il presidente sottolinea l’importanza del sistema allevatoriale che, con oltre 160 mila analisi effettuate giornalmente su oltre 20 mila campioni di latte, continua a rappresentare un punto di riferimento fondamentale non solo per gli allevatori, ma anche e soprattutto per garantire alla collettività il grande valore della sicurezza alimentare.

“Rivendichiamo con orgoglio e grande soddisfazione il raggiungimento di obbiettivi importanti per difendere e migliorare il reddito dei nostri soci, ma anche il carattere più ampio di un’attività che punta ad offrire certezze ai consumatori garantendo l’alta qualità delle vere produzioni made in Italy”.

Su questo fronte non è mancato un cenno alla sospensione del servizio SATA, riconosciuto come un modello d’eccellenza a livello nazionale, che ha portato inevitabilmente al licenziamento di tecnici specializzati. “E’ un fatto grave – ha detto Pè-. Si tratta di personale cui è affidato il futuro del nostro lavoro. Senza consulenza tecnica la massa di dati raccolti perde valore, e senza contatti con università ed enti di ricerca il rischio è che venga a mancare quella spinta all’innovazione così importante per mantenere elevata la competitività della nostre aziende”. E quest’ultima affermazione è confermata dal comunicato a firma di molti professori e ricercatori dei nostri atenei diffuso in questi giorni.

All’assemblea era presente anche il presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini, che ha fatto il punto in modo sintetico ma chiaro e preciso sulle sfide da affrontare nel breve futuro e sulle conseguenti strategie necessarie alla salvaguardia della nostra zootecnia.

In conclusione, Pè ha ringraziato i numerosi ospiti intervenuti tra cui il dott. Frazzi della veterinaria regionale ed il nuovo direttore AIA Roberto Maddè.

 

Camera di commercio a Breno, da luglio si riceve solo su appuntamento

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Partner by

La Camera di commercio comunica con una nota che dal 1° luglio 2016 lo sportello della sede staccata di Breno è fruibile solo su appuntamento, tramite il servizio “richieste on line” disponibile sul sito www.bs.camcom.it L’accesso richiede la registrazione. I servizi disponibili sono: rilascio di certificati, visure, copie ottiche di atti; rilascio dispositivi digitali (CNS e carte tachigrafiche); bollatura libri sociali; rilascio di certificati di origine, legalizzazione di firme valevoli per l’estero;

informazioni relative ad istanze sospese trasmesse la registro delle imprese di Brescia da utenti telemacopay.

Inoltre, la sede sarà chiusa dal 16 al 29 agosto. I servizi essenziali saranno garantiti dallo sportello polifunzionale nella sede centrale di Brescia dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 15:30 e

il venerdì dalle 9 alle 13.

La bresciana Case Bio premiata da Emanuele Filiberto di Savoia

in Economia/Edilizia/Partner by

Si è svolta a Brescia, presso l’Hotel Vittoria, la cerimonia di consegna del certificato “Eccellenza”, di Emanuele Filiberto di Savoia, a *Case Bio*, impresa lombarda che opera da diversi anni nel settore della bioedilizia. Numerosi i media, gli imprenditori e professionisti del settore edilizio, ma non solo, che hanno partecipato all’evento, moderato brillantemente dal giornalista Massimo Lucidi.

Il marchio denominato “Eccellenza”, che riporta il simbolo di Casa Savoia e il nodo Savoia,è stato ideato dal Principe Emanuele Filiberto di Savoia con l’intento di valorizzare piccole e medie imprese italiane che si distinguono nel proprio settore. Ciò attraverso un marchio di riconoscimento dei valori di eccellenza a garanzia di un prodotto di grande qualità, “autenticamente”italiano, frutto di creatività,passione, tradizione, ricerca e innovazione, ma anche di grande rispetto per l’ambiente e per l’etica del lavoro. Presenti alla cerimonia, insieme a S.A.S. Emanuele Filiberto di Savoia, il Dr. Roberto Passariello e il Dr. Massimo Dutto – rispettivamente Business Developer e Direttore della Comunicazione Bureau Veritas Italia, l’Arch. Paolo Boni e il Geom. Claudio Novelli- Fondazione F.R.E.E.M.A.N.,il Dr. Gabriele Calabria e il Dr. Marco Botturi – risp. Presidente e Interior Manager Case Bio.

Il riconoscimento è stato ottenuto da Case Bio a seguito di un’accurata attività di audit da parte di Bureau Veritas Italia, leader mondiale nei servizi di controllo, verifica e certificazione per la Qualità, Salute e Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale, e partner del progetto di Casa Savoia.

*CASE BIO*

Case Bio, è una realtà bresciana specializzata nella progettazione e costruzione su misura o ristrutturazione di case e ville in bioedilizia, alla ricerca del perfetto equilibrio tra naturalità e innovazione assicurando benessere e massimo comfort abitativo, qualità, risparmio energetico e sicurezza, sempre garantendo il massimo rispetto dell’ambiente. Dal 2015 collabora con la Fondazione F.R.E.E.M.A.N. (Fondazione Ricerca Edilizia Efficiente con Materiale Autoctoni Naturali) allo studio delle nuove opportunità nel campo dell’edilizia ecocompatibile ed ecosostenibile. Case Bio ricerca e studia costantemente nuovi materiali autoctoni naturali, prodotti e sottoprodotti dell’agricoltura, materiali di riciclo e riuso, ponendosi come realtà di promozione innovazione interagendo con organismi Nazionali ed Internazionali. I materiali usati da Case Bio sono tutti certificati ed approvati dagli appositi istituti di certificazione tedeschi ed austriaci.

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