Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 129

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Sanità senza personale, Girelli: le risorse della Regione non bastano

in Economia/Salute by
Gianantonio Girelli, Pd

Le risorse per le nuove assunzioni non bastano a sanare la grave carenza di personale. Ad affermarlo è il consigliere regionale Gianni Girelli (Pd), a seguito dell’intervento  di oggi in commissione dell’assessore alla Sanità Giulio Gallera . “Il Governo nazionale- sottolinea Girelli- ha, almeno in parte, sbloccato la possibilità di assumere  personale ma  la Regione ha  a disposizione  solo  15 milioni di euro,  mentre, per ammissione dello stesso Gallera, per rimediare alla grave carenza di personale delle aziende  sanitarie ne servirebbero 41.  Questo significa che si potranno solo tamponare le emergenze ma non  si risolverà certo la cronica carenza di medici che sta mettendo in ginocchio interi reparti ospedalieri . Ma non solo. A causa della  scellerata politica economica del Governo gialloverde, c’è il serio rischio   che  il fondo nazionale per la sanità sia tagliato di 2 miliardi per   evitare la procedura d’infrazione dell’Unione europea.  Chiaramente   questo nella nostra regione metterebbe a rischio anche  questi fondi già limitati.    In questo quadro, di per se preoccupante, auspichiamo  che almeno le  ridotte risorse siano  destinate equamente tra tutte le strutture in grave carenza di personale che ne hanno da tempo fatto richiesta”.

“Unica nota positiva- conclude Girelli- lo stanziamento di 10 milioni   di euro  che finanzierà 85  borse di studio per i medici specializzandi,  aggiuntive rispetto a quelle nazionali, 30 in più  dell’anno scorso. Un provvedimento che era stato chiesto dal Pd con un ordine del giorno al bilancio approvato in consiglio lo scorso dicembre “.

Cina ed Emirati Arabi, scambi per 40 milioni al mese con Brescia

in Economia/Export/Tendenze by

I rapporti con la Cina valgono 11 miliardi nei primi tre mesi del 2019 per l’Italia, di cui 4 miliardi per la Lombardia oltre 1 miliardo con gli Emirati Arabi, di cui 310 milioni regionali. Quindi 12 miliardi di scambi nazionali verso entrambi i Paesi, di cui 4 miliardi lombardi. Si tratta di 8 miliardi di import dalla Cina di cui 3 miliardi lombardi (+4% per entrambe) e 3 miliardi di export di cui quasi un miliardo lombardo (+0,5% nazionale). Per gli Emirati si tratta di 163 milioni di import di cui 19 milioni lombardi e 1 miliardo di export di cui 290 milioni lombardi (+2% nazionale). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia su dati Istat nei primi tre mesi del 2019.

Cina. Per export in tre mesi la Lombardia è seguita in Italia da Emilia Romagna (528 milioni), Piemonte (366 milioni) e Veneto (332 milioni). Prime a livello nazionale per export Milano (484 milioni), Torino (194 milioni). Tra le prime le lombarde Brescia e Bergamo (100 milioni circa, +5% per Brescia). Si importano e esportano in prevalenza prodotti manifatturieri.

Emirati Arabi. Per export in tre mesi la Lombardia è seguita in Italia da Toscana (218 milioni) ed Emilia Romagna (121 milioni). Prime a livello nazionale per export Arezzo e Milano (oltre 150 milioni), Bologna e Roma (40 milioni). Tra le prime lombarde Bergamo e Brescia (20 milioni circa). Si importano in prevalenza prodotti manifatturieri e petrolio  e si esportano prodotti manifatturieri.

Per Brescia gli scambi con Cina ed Emirati valgono dunque circa 12o milioni nel  trimestre, circa 40 al mese.

“Vuoi far crescere la tua azienda?”, appuntamento questa sera a Montichiari

in Economia/Eventi by

Un incontro dedicato alle aziende del territorio che vogliono crescere affidandosi alla consulenza e al supporto di partner qualificati in tema di agevolazioni fiscali, incentivi economici e soluzioni strategiche. E’ questo il tema del convegno “Vuoi far crescere la tua azienda?” organizzato dal Credito Cooperativo di Brescia mercoledì 3 luglio a Montichiari, in collaborazione con Scouting Capital Advisors -struttura professionale indipendente specializzata in Corporate Finance e Family Office – e Warrant Hub, società leader nella consulenza alle imprese per operazioni di finanza agevolata.

L’evento sarà una interessante occasione per le imprese per ascoltare professionisti di massima esperienza confrontarsi con temi concernenti lo sviluppo dell’azienda e l’importanza di affidarsi a consulenti validi e qualificati per una crescita duratura nel tempo, ma sostenibile.

Rinaldo Sassi, CEO di Scouting Capital Advisors, interverrà sul tema delle soluzioni finanziarie di capitale e di debito a supporto della crescita aziendale e dei passaggi generazionali. Al centro del dibattito le tematiche dello sviluppo aziendale attraverso investimenti sostenibili a lungo termine e dei passaggi generazionali in azienda, con particolare riferimento alla necessità di essere supportati da professionisti per affrontare al meglio queste delicate fasi della vita dell’impresa.

Il secondo intervento sarà invece affrontato da Daniele Migliavacca, Head of Advisory & Corporate Finance della società Warrant Hub, che tratterà il tema delle agevolazioni finanziarie per lo sviluppo d’impresa: credito d’imposta, ricerca & sviluppo e iper ammortamento.

 Il convegno, organizzato da Credito Cooperativo di Brescia, si svolgerà il 3 luglio a partire dalle 18.30 presso il Garda Hotel di Montichiari (BS).

Scouting Capital Advisors

Nata dall’incontro di storie ed esperienze ventennali tra Scouting Spa e IAC SIM, Scouting Capital Advisors collabora con una rete di partner internazionali, operatori nel settore bancario, advisor indipendenti, ma anche società di consulenza con sedi in Europa e nei principali mercati extra europei, con cui individua e offre le migliori opportunità di investimento e di gestione del capitale a imprenditori e imprese in un contesto globale. L’area M&A, con particolare riferimento a operazioni cross border, è una delle maggiormente sviluppate all’interno della Società; dagli Stati Uniti al Giappone, Cina ed India, Brasile passando per l’Europa, Scouting Capital Advisors può contare su una solida rete di relazioni professionali che rappresenta un valore aggiunto importante ed essenziale nel percorso di sviluppo ed esecuzione delle operazioni di investimento. Dal 2001 ad oggi Scouting ha concluso oltre 100 operazioni in Italia e all’estero, di cui le ultime nei primi mesi del 2019: l’acquisizione del Gruppo Spagnolo Tiruna SL da parte del Gruppo Fosber SpA di Lucca, leader internazionale nella costruzione di impianti per la produzione di cartone ondulato, e l’integrazione tra BCC SanBiagio e BCC Prealpi, che ha dato vita a Banca Prealpi SanBiagio, la più grande Banca locale del Triveneto.

 

Aib, bilancio a 10 milioni di euro e patrimonio a 34

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

È stato approvato all’unanimità durante l’Assemblea Generale 2019 – tenuta venerdì 28 giugno al Brixia Forum di Brescia – il bilancio 2018 dell’Associazione Industriale Bresciana.

L’esercizio chiuso al 31 dicembre scorso evidenzia ricavi pari a 10,01 milioni di euro, in rialzo del 5,3% rispetto all’anno precedente (9,5 mln) e un avanzo di gestione di 484mila euro (572mila euro nel 2017).

Il valore dei contributi associativi ha segnato un aumento pari a quasi 209mila euro, mentre sono state 70 le aziende neoassociate nel corso dell’anno. Complessivamente il numero degli addetti impiegati nelle imprese associate ad AIB è pari a 62.282 unità, in aumento del 2,7% sull’esercizio precedente (60.648).

Il patrimonio netto dell’associazione, dato dalla somma tra riserva attività istituzionali e riserva di valutazione, si attesta a 34,0 milioni di euro, in leggero aumento rispetto allo scorso anno (33,5 mln).

Fondi Inail, Confagricoltura denuncia: solo quattro bresciane ammesse

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Economia by

“L’agricoltura lombarda vuole investire in innovazione e sicurezza. E questo non può essere affidato alla roulette di un click day che in una manciata di secondi distribuisce le scarse risorse destinate alla nostra regione”. Così Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia, commenta il “click day” dello scorso 14 giugno relativo al bando Inail Isi 2019, ossia per l’avviso pubblico che concederà quest’anno sul territorio nazionale circa 370 milioni di euro a fondo perduto per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale da parte delle imprese.

Anche il settore delle imprese agricole è coinvolto, con finanziamenti che vengono concessi prevalentemente per la sostituzione di macchinari, con l’obiettivo di incrementare il livello tecnologico delle aziende, aumentando nello stesso tempo la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Tuttavia, in modo particolarmente marcato nel 2019, i fondi destinati all’agricoltura lombarda, la prima a livello nazionale per produzione e fatturato, risultano del tutto inadeguati e comunque inferiori a quelli messi a disposizione da altre regioni.

“I dati parlano da soli – prosegue Garbelli -: per le imprese agricole lombarde sono stati stanziati 1,94 milioni, contro i 2,89 del Veneto e i 10 del Piemonte. In questo modo, su 385 domande presentate dalle imprese lombarde, soltanto 39 sono state ammesse penalizzando oltremodo Brescia, la provincia italiana con la più altra produzione lorda vendibile, con solo quattro aziende ammesse ai finanziamenti: impensabile per un territorio a vocazione agricola come il nostro. Questi fondi – sottolinea il presidente – sono molto importanti per incrementare la sicurezza delle imprese agricole. Tuttavia, la ripartizione – prosegue – non tiene conto del valore dell’agricoltura e soprattutto di quella lombarda e bresciana: chiediamo quindi che vengano rivisti i criteri oggi utilizzati per suddividere quanto viene stanziato dall’Inail. Non è possibile infatti – afferma ancora Garbelli – che l’ultima domanda ammessa attraverso la procedura del click day, che peraltro non tiene conto dei punteggi di merito ma è puramente casuale, sia stata presentata dopo 4,7 secondi e che quindi la successiva domanda, presentata dopo 4,8 secondi, sia stata rifiutata. Chiediamo – conclude il presidente – che i rappresentanti delle istituzioni intervengano al più presto per modificare questa situazione davvero paradossale per il territorio bresciano”.

Con l’estate 25.690 opportunità di lavoro nelle imprese bresciane

in Economia/Lavoro by

Sono 25.690 le assunzioni programmate dalle imprese bresciane nel periodo estivo, il 57% di essi lavoreranno nei servizi. E’ quanto emerge da una recente analisi del Servizio Studi della CCIAA di Brescia sui dati del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL.

A stimolare la domanda di assunzioni del periodo giugno-agosto è, ovviamente, il comparto turistico con 4.140 opportunità lavorative. Camerieri, cuochi, baristi, pizzaioli, addetti all’accoglienza sono tra le professioni più richieste e rappresentano una importante opportunità lavorativa per i giovani, 3 assunzioni su 5, infatti, sono destinate agli under 29.

3.350 sono le assunzioni programmate nel commercio e 3.070 quelle nei servizi alle persone.

Resta ampia la quota di assunzioni nell’industria: le entrate previste saranno concentrate prevalentemente nel comparto metallurgico (3.930 entrate previste) e nelle industrie meccaniche (2.120 assunzioni). In tale ambito le figure maggiormente richieste saranno gli operai specializzati nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (conduttori di macchine utensili industriali, costruttore meccanico con macchine utensili, addetto attrezzaggio di macchine utensili, riparatore e manutentore macchinari e impianti industriali etc. nel complesso saranno 4.020 posizioni). Alle figure ricercate viene richiesta prevalentemente una qualifica professionale a indirizzo meccanico o il diploma a indirizzo meccanico e la capacità di applicare soluzioni creative e innovative.

Altre figure molto ricercate dalle imprese bresciane e ritenute di difficile reperimento sono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione, progettisti e ingegneri. La difficoltà sostanziale sta nel ridotto numero dei candidati ai quali in due casi su cinque verrà richiesto di coordinare altre persone ed il possesso di competenze creative e innovative.

 

Sono soprattutto le piccole imprese ad esprimere necessità di personale. Esse, infatti, assorbiranno il 60% delle entrate previste. A seguire le medie imprese che assumeranno il 24,8% delle nuove entrate.

Nel confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno le assunzioni programmate subiscono una flessione di ben 13 punti percentuali, a causa della flessione delle attivazioni dei contratti nei servizi, in particolare nella filiera turistica e nella ristorazione i contratti previsti sono 1.710 in meno di un anno fa. Significativa è anche la diminuzione delle assunzioni previste nelle costruzioni (meno 1.150 in un anno) e nel commercio (-650 assunzioni programmate).

 

Tab. 1 – Entrate previste dalle imprese bresciane per settore di attività nei mesi GIUGNO-AGOSTO 2019
ENTRATE v.a. peso % sul totale
INDUSTRIA MANIFATTURIERA 11.000 42,8
Metallurgia e prodotti in metallo 3.930 15,3
Industrie meccaniche ed elettroniche 2.120 8,3
Industrie chimico-farmaceutiche, della plastica e della gomma 820 3,2
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 520 2,0
Altre industrie 460 1,8
Industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature 420 1,6
Industrie lavorazione dei minerali non metalliferi ed estrattive 280 1,1
Industrie del legno e del mobile 130 0,5
Industrie della carta, cartotecnica e stampa 110 0,4
Costruzioni 2.220 8,6
SERVIZI 14.700 57,2
Servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici 4.140 16,1
Commercio 3.350 13,0
Servizi alle persone 3.070 12,0
Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone 1.750 6,8
Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio 1.170 4,6
Servizi avanzati di supporto alle imprese 590 2,3
Servizi informatici e delle telecomunicazioni 440 1,7
Servizi finanziari e assicurativi 150 0,6
Servizi dei media e della comunicazione 50 0,2
TOTALE 25.690 100,0
Fonte: elaborazioni Servizio Studi della CCIAA di Brescia su dati Unioncamere-ANPAL , Sistema Informativo Excelsior

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riduzione del rumore, in provincia di Brescia gli addetti sono 3mila

in Economia/Tendenze by
Cuffie antirumore

Riduzione del rumore, sono 42 mila in Italia, 8 mila in Lombardia, duemila a Milano le imprese impegnate nei settori connessi, tra pannelli fono assorbenti, lavorazioni di isolamento, siepi per protezione contro il rumore, apparecchiature di rilevazione, fabbricazione di tappi per il rumore, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Un comparto in crescita, +1% in Italia e +2% in Lombardia e a Milano in un anno, + 13% in Italia, +14% in Lombardia e a Milano in cinque anni.

Un settore in cui maggiore è la presenza di artigiani col 65% in  Italia e il 76% in Lombardia, alta la presenza di giovani e stranieri con oltre il 15%, minore è la presenza femminile, con l’8% di imprese guidate da donne in Italia e il 6% in Lombardia. Sono circa 128 mila gli addetti in Italia, di cui circa 28 mila in Lombardia (+10% circa in entrambi i casi in cinque anni). Il fatturato del settore è di 8,5 miliardi in Italia, di cui 2 miliardi in Lombardia e 1,1 miliardi a Milano.

Prime in Italia Roma con 2.758 imprese, +20% in cinque anni, 8 mila addetti e 600 milioni di fatturato, Milano con 2.170 imprese, +15%, 11 mila addetti e un miliardo di business, Torino con 1.843, +5% e 5 mila addetti, Napoli con 1.439, +45% e 4 mila addetti, Varese, Brescia, Bergamo con circa mille imprese, circa +10% in cinque anni e 3 mila addetti per Brescia e Bergamo, oltre 2 mila per Varese. Tra le prime anche Firenze, Genova, Verona, Bologna con circa 800 imprese, Padova, Monza, Treviso e Como con circa 700.

In Lombardia ci sono 8 mila imprese con 28 mila addetti, di cui 2 mila a Milano con 11 mila addetti, Varese, Brescia, Bergamo con circa mille imprese (circa +10% in cinque anni e 3 mila addetti per Brescia e Bergamo, oltre 2 mila per Varese, Monza e Como con circa 700 imprese.

Gare d’appalto, la Regione chiede un patto di integrità ai partecipanti

in Economia/Istituzioni/Regione by
L'assessore regionale Davide Caparini

Lealta’, trasparenza e correttezza, oltre all’impegno a non offrire, accettare o chiedere somme di denaro o altre ricompense, vantaggi e benefici. Sono gli impegni che devono assumersi i partecipanti alle garedi Regione Lombardia e inseriti nel nuovo Patto di Integrita’ approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini.

Il ‘Patto’, entrato immediatamente in vigore, prosegue il percorso di Regione Lombardia per l’estensione della massima trasparenza ai procedimenti delle sue gare d’appalto e dovra’ essere sottoscritto da tutti i fornitori di beni e servizi che intendano partecipare alle gare d’appalto, pena l’esclusione.

RISPETTO DELLE REGOLE – “E’ un accordo con gli operatori economici – spiega il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – che vincola i contraenti al rispetto di regole di condotta finalizzate a prevenire il verificarsi di fenomeni
corruttivi e a promuovere comportamenti eticamente adeguati”. “Comportamenti – prosegue il presidente – che dovranno essere improntati ai principi di lealta’, trasparenza e correttezza, nonche’ l’espresso impegno, in funzione di prevenzione amministrativa della corruzione, a non offrire, accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio indebito”.

LOTTA ALLA CORRUZIONE – “Con il nuovo Patto di Integrita’ – commenta l’assessore Caparini – abbiamo compiuto un passo decisivo nella lotta alla corruzione, e dato uno strumento indispensabile a Regione Lombardia per la correttezza e la trasparenza di tutte le gare d’appalto”. L’accettazione del Patto di integrita’ costituisce condizione di ammissione alle procedure di gara, a tutte le procedure negoziate e agli affidamenti anche di importo inferiore a 40.000 euro, nonche’ per l’iscrizione all’Elenco Fornitori Telematico.

Di conseguenza, una copia del Patto di Integrita’, sottoscritta per accettazione dal legale rappresentante dell’operatore economico concorrente, deve essere allegata alla documentazione amministrativa richiesta ai fini della procedura di affidamento o dell’iscrizione all’Elenco Fornitori Telematico Sintel. Per i consorzi ordinari o raggruppamenti temporanei l’obbligo riguarda tutti i consorziati o partecipanti al raggruppamento o consorzio. Il sottoscrittore dovra’ rispettare i contenuti del Patto di Integrita’ anche nei contratti stipulati con i subcontraenti, ovvero subappaltatori.

COSA STABILISCE IL ‘PATTO’ – “Chi sottoscrive il nostro ‘Patto’ – entra nel merito l’assessore Caparini – si impegna a non perseguire condotte finalizzate ad alterare le procedure di aggiudicazione o la corretta esecuzione dei contratti, a non ricorrere alla mediazione o altra opera di terzi ai fini dell’aggiudicazione o gestione del contratto, a non corrispondere ad alcuno, direttamente o tramite terzi, ivi compresi soggetti collegati o controllati, somme di danaro o altre utilita’ al fine di facilitare l’aggiudicazione o gestione del contratto”.

Inoltre, il sottoscrittore si impegna a rendere, per quanto di propria conoscenza, una dichiarazione sostitutiva concernente l’eventuale sussistenza di conflitti di interessi, anche potenziali, rispetto ai soggetti che intervengono nella procedura di gara o nella fase esecutiva e a comunicare qualsiasi conflitto di interesse che insorga successivamente.

Il Patto di Integrita’ ha efficacia dal momento della presentazione delle offerte, in fase di affidamento di contratti di lavori, servizi e forniture e sino alla completa esecuzione dei contratti aggiudicati.

CHI NON RISPETTA LE REGOLE VIENE ESCLUSO – “La violazione da parte dell’operatore economico, sia in veste di concorrente che di aggiudicatario, di uno qualsiasi degli obblighi previsti dal Patto di Integrita’ – rimarca l’assessore Caparini – comporta l’esclusione dalla procedura di affidamento e l’escussione della cauzione provvisoria”.

Qualora la violazione sia riscontrata e/o commessa nella fase successiva all’aggiudicazione e durante l’esecuzione
contrattuale, l’applicazione di una penale sino al 5% del valore del contratto, e/o la revoca dell’aggiudicazione, o la
risoluzione di diritto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 del codice civile, del contratto eventualmente stipulato e l’escussione della cauzione provvisoria o definitiva.  E’ fatto salvo il diritto al risarcimento del danno a favore di Regione Lombardia.

Il responsabile per la prevenzione della corruzione e la trasparenza di Regione Lombardia, laddove ritenga sussistano gli estremi di un reato, denuncia i fatti all’Autorita’ giudiziaria o ad altra Autorita’ che a quella abbia obbligo di riferirne.

Olimpiadi a Milano-Cortina, Bonometti: merito del gioco di squadra lombardo

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi/Sport by

“L’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano-Cortina dimostra che quando l’Italia fa sistema è in grado di battere qualsiasi tipo di concorrenza. Questa vittoria é merito, oltre che del peso della proposta messa in campo, anche e soprattutto del gioco di squadra, e la Lombardia ha giocato un ruolo da protagonista grazie alle rodate sinergie tra pubblico e privato.

La Lombardia adesso è protagonista non solo nell’industria ma anche nello sport: ora bisogna però continuare a lavorare tutti insieme per organizzare le più belle ed efficienti Olimpiadi invernali della storia” ha dichiarato Marco Bonometti, Presidente di Confindustria Lombardia.

Macchinari industriali, per Brescia l’export vale 4 miliardi all’anno

in Economia/Export/Tendenze by

Macchinari e apparecchi: un export per l’Italia da 82 miliardi all’anno, in crescita del 2% nel 2018 e che nei primi tre mesi del 2019 raggiunge già i 19,4 miliardi, +1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Milano è la prima provincia con 7,6 miliardi di esportazioni nel 2018 e 1,9 miliardi nel 2019 (+3,2%). Seguono Bologna e Torino. Tra le prime 10, Modena con 3 miliardi di euro nel 2018 si distingue per la maggiore crescita in un anno +8,5% che continua anche nel 2019 (773 milioni, +7,4%). Mentre Brescia è sesta, con oltre quattro miliardi di export. Verona supera i 2 miliardi in un anno (+5,8%), in lieve flessione nel 2019 (554 milioni, -0,6%). Le maggiori destinazioni dell’export italiano di macchinari sono Germania, Stati Uniti e Francia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia sui dati Istat anni 2018 e 2017 e primi tre mesi del 2019 e 2018.

 

Export di macchinari e apparecchi meccanici: per province italiane

PROVINCE EXP2017 EXP2018 peso % variaz. %
Milano 7.565.206.288 7.587.306.878 9,3% 0,3%
Bologna 5.327.031.966 5.501.631.297 6,7% 3,3%
Torino 4.841.278.316 4.633.873.874 5,7% -4,3%
Bergamo 4.018.271.558 4.170.560.543 5,1% 3,8%
Reggio nell’Emilia 3.966.355.022 4.153.864.189 5,1% 4,7%
Brescia 3.972.101.635 4.151.771.760 5,1% 4,5%
Vicenza 3.394.140.983 3.581.750.396 4,4% 5,5%
Padova 3.020.258.330 3.221.281.797 3,9% 6,7%
Modena 2.905.320.892 3.152.858.292 3,9% 8,5%
Verona 2.221.748.149 2.351.399.361 2,9% 5,8%
Treviso 2.161.953.830 2.328.263.202 2,8% 7,7%
Varese 2.172.189.291 2.196.875.382 2,7% 1,1%
Parma 1.837.756.933 1.822.088.561 2,2% -0,9%
Firenze 1.879.729.841 1.740.182.783 2,1% -7,4%
Monza e della Brianza 1.681.727.106 1.673.635.064 2,0% -0,5%
Novara 1.457.080.461 1.462.242.533 1,8% 0,4%
Pordenone 1.183.612.174 1.224.545.212 1,5% 3,5%
Udine 1.077.746.474 1.155.412.286 1,4% 7,2%
Lecco 1.179.252.767 1.146.651.035 1,4% -2,8%
Mantova 1.011.718.339 1.071.863.289 1,3% 5,9%
Cuneo 1.024.095.280 988.307.503 1,2% -3,5%
Piacenza 977.170.877 973.950.922 1,2% -0,3%
Bolzano/Bozen 865.841.457 912.797.605 1,1% 5,4%
Lucca 706.136.888 906.537.278 1,1% 28,4%
Ancona 952.358.791 889.486.617 1,1% -6,6%
Ravenna 756.004.698 873.489.208 1,1% 15,5%
Trento 727.481.047 832.912.664 1,0% 14,5%
Pavia 815.251.772 812.576.213 1,0% -0,3%
Genova 1.048.249.576 800.252.260 1,0% -23,7%
Asti 420.274.975 784.604.075 1,0% 86,7%
Ferrara 743.979.233 780.342.181 1,0% 4,9%
Como 756.435.060 771.396.351 0,9% 2,0%
Pesaro e Urbino 728.621.355 750.394.914 0,9% 3,0%
Rimini 625.803.154 698.188.481 0,9% 11,6%
Alessandria 626.618.528 685.252.421 0,8% 9,4%
Perugia 636.566.441 677.713.180 0,8% 6,5%
Venezia 610.938.413 645.315.339 0,8% 5,6%
Cremona 628.473.100 631.890.758 0,8% 0,5%
Trieste 658.147.433 625.082.504 0,8% -5,0%
Forlì-Cesena 589.592.341 605.178.237 0,7% 2,6%
Roma 635.584.454 539.236.426 0,7% -15,2%
Massa-Carrara 855.122.376 523.026.977 0,6% -38,8%
Pisa 473.098.724 492.003.123 0,6% 4,0%
Vercelli 467.617.353 486.388.948 0,6% 4,0%
Chieti 631.187.079 460.712.760 0,6% -27,0%
Belluno 428.949.202 457.159.056 0,6% 6,6%
Bari 540.192.382 451.367.533 0,6% -16,4%
Rovigo 292.563.248 272.602.825 0,3% -6,8%
Lodi 222.775.059 268.146.687 0,3% 20,4%
Lecce 197.928.900 256.195.321 0,3% 29,4%
Napoli 220.907.628 233.097.036 0,3% 5,5%
Siena 223.019.484 211.417.168 0,3% -5,2%
Gorizia 215.210.933 199.252.422 0,2% -7,4%
La Spezia 218.511.561 194.756.460 0,2% -10,9%
Macerata 191.499.904 176.368.881 0,2% -7,9%
Livorno 227.456.991 159.937.548 0,2% -29,7%
Arezzo 147.752.028 146.677.895 0,2% -0,7%
Biella 160.394.710 144.138.681 0,2% -10,1%
Pescara 98.174.634 139.265.220 0,2% 41,9%
Latina 148.327.525 136.180.128 0,2% -8,2%
Frosinone 119.751.628 123.500.027 0,2% 3,1%
Verbano-Cusio-Ossola 105.758.072 119.986.100 0,1% 13,5%
Sondrio 90.670.943 119.384.979 0,1% 31,7%
Prato 114.527.261 113.904.973 0,1% -0,5%
Salerno 117.880.611 102.916.140 0,1% -12,7%
Pistoia 92.657.316 91.180.216 0,1% -1,6%
Avellino 42.373.888 73.320.597 0,1% 73,0%
Province non specificate e altri stati membri 89.534.049 71.673.982 0,1% -19,9%
Teramo 69.388.110 67.114.156 0,1% -3,3%
Rieti 61.129.994 66.692.377 0,1% 9,1%
Aosta 63.052.736 66.611.074 0,1% 5,6%
Brindisi 93.879.536 65.247.233 0,1% -30,5%
Ascoli Piceno 70.207.325 59.805.635 0,1% -14,8%
Fermo 54.530.522 52.259.159 0,1% -4,2%
Benevento 52.737.725 49.243.585 0,1% -6,6%
Cagliari 47.753.541 47.336.205 0,1% -0,9%
Catania 27.379.974 45.365.953 0,1% 65,7%
Terni 48.041.515 43.074.965 0,1% -10,3%
Imperia 39.427.254 39.765.185 0,0% 0,9%
L’Aquila 18.717.614 36.089.926 0,0% 92,8%
Caserta 25.628.719 30.533.848 0,0% 19,1%
Savona 25.638.204 30.318.179 0,0% 18,3%
Vibo Valentia 17.893.243 26.647.702 0,0% 48,9%
Potenza 26.925.200 26.445.220 0,0% -1,8%
Barletta-Andria-Trani 16.515.427 22.858.054 0,0% 38,4%
Trapani 26.422.495 20.906.490 0,0% -20,9%
Campobasso 13.934.014 20.021.357 0,0% 43,7%
Palermo 23.233.202 19.993.734 0,0% -13,9%
Grosseto 15.291.337 19.580.362 0,0% 28,0%
Messina 40.905.418 17.825.976 0,0% -56,4%
Viterbo 17.370.776 17.147.666 0,0% -1,3%
Taranto 28.379.601 16.282.758 0,0% -42,6%
Catanzaro 10.697.792 11.928.458 0,0% 11,5%
Siracusa 10.082.527 8.018.612 0,0% -20,5%
Foggia 5.831.125 7.604.527 0,0% 30,4%
Caltanissetta 4.038.942 6.044.074 0,0% 49,6%
Ragusa 3.009.104 4.131.716 0,0% 37,3%
Agrigento 3.249.263 4.102.350 0,0% 26,3%
Matera 19.437.334 3.587.916 0,0% -81,5%
Crotone 3.658.799 3.511.471 0,0% -4,0%
Sassari 5.199.009 3.072.275 0,0% -40,9%
Cosenza 2.199.616 2.464.538 0,0% 12,0%
Reggio di Calabria 3.560.022 1.840.464 0,0% -48,3%
Isernia 1.164.639 1.718.746 0,0% 47,6%
Enna 1.323.581 1.585.387 0,0% 19,8%
Nuoro 274.360 1.064.210 0,0% 287,9%
Oristano 721.426 589.505 0,0% -18,3%
Provincia del Sud Sardegna 0 261.032 0,0% nr
Carbonia-Iglesias 883.381 0 0,0% -100,0%
Medio Campidano 73.325 0 0,0% -100,0%
Ogliastra 481.049 0 0,0% -100,0%
Olbia-Tempio 622.526 0 0,0% -100,0%
 Totale 80.142.840.019 81.706.216.634 100,0% 2,0%
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