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Regione - page 6

Agricoltura, Rolfi: aperto bando da 1,2 milioni di euro per progetti di filiera corta

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni/Regione by

La Regione Lombardia, nell’ambito del Piano di Sviluppo rurale, ha aperto un bando da 1,2 milioni di euro per la creazione e lo sviluppo di progetti di Filiera corta. Si tratta di contributi destinati a programmi realizzati attraverso un accordo di partnership tra più soggetti (imprese agricole e altri eventuali partner) e che devono riguardare lo sviluppo di:
– cooperazione tra aziende al fine di ridurre i passaggi tra produttori e consumatori
– tecnologie che facilitino la vendita attraverso la rete internet al fine di migliorare la programmazione produttiva e la concentrazione dell’offerta (a esempio attraverso il commercio elettronico, box schemes, vendita a catalogo)
– modalità di vendita e promozione che favoriscano il contatto diretto con l’acquirente finale (ad esempio mercati degli agricoltori o farmers market, sistemi di acquisto e consegna a domicilio, vendita in forma itinerante).

Risorse per gli agricoltori lombardi

“Altre risorse per gli agricoltori lombardi – ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – per promuovere i prodotti del nostro territorio in questo periodo complicato. Abbiamo visto l’utilità del commercio a distanza e della necessità di fare marketing adeguato per rimanere sul mercato. Ridurre le fasi di intermediazione commerciale significa migliorare la competitività delle imprese agricole e collegare maggiormente produttore agricolo e consumatore. Ragionare di filiera e non solo per diverse fasi della produzione significa avere una visione organica e riuscire a razionalizzare le risorse nel modo migliore”.

Filiera corta

Per filiera corta si intende un’aggregazione di imprese agricole che si organizza per vendere direttamente i propri prodotti o che si affida a un unico intermediario per raggiungere il consumatore finale. Tale intermediario può essere costituito da un’impresa che trasforma il prodotto e lo vende al consumatore finale o da un’impresa che commercializza i prodotti conferiti dagli agricoltori.

Il contributo

Il contributo viene calcolato sulle spese ammissibili: da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 600.000 euro per progetto. Per l’accesso al finanziamento le domande saranno ordinate in una graduatoria decrescente redatta in base a criteri riguardanti numero e dimensione delle aziende agricole e varietà e qualità dell’offerta.

Periodo per la domanda

La domanda deve essere presentata dal 27 aprile fino al 30 giugno 2020.

 

CORONAVIRUS, Regione: imprese non dovranno restituire contributi se chiuse per Covid

in Economia/Istituzioni/Regione/Tasse by

Un ulteriore aiuto alle micro, piccole e medie imprese ha ottenuto il via libera dalla Giunta di Regione Lombardia.

Su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico e di concerto con l’assessore Melania Rizzoli all’Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro, è stata approvata una delibera che evita la restituzione dei contributi a fondo perduto a piccole e medie che hanno ricevuto agevolazioni regionali ma che non hanno rispettato, alla lettera, tutti i vincoli del bando a causa della crisi provocata dall’emergenza epidemica del Coronavirus, senza quindi poter rispettare il requisito l’apertura  dell’impresa o la sede oggetto di intervento per 3 o 5 anni come previsto nei bandi.

Lo comunica l’Assessorato allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia.

FORMA DI SOSTEGNO AL REDDITO – Il provvedimento denominato ‘Genius’ trasforma i contributi concessi a decorrere dal 31 gennaio 2015 e fino al 31 gennaio 2020 in nuovi contributi a fondo perduto per il sostegno alla liquidità delle imprese che hanno ridimensionato l’attività chiudendo la sede, restando comunque impresa attiva e  in una forma di sostegno al reddito per l’imprenditore che ha perso il lavoro ovvero di sostegno alla famiglia nel caso in cui l’imprenditore sia venuto a mancare, per i casi di cessazione in toto dell’attività di impresa.

“Un ottimo lavoro di squadra – ha commentato l’assessore Rizzoli – che risponde a precise necessità del sistema delle imprese e quindi dei lavoratori lombardi. Una grande collaborazione istituzionale nel segno della condivisione di obiettivi strategici, primo fra tutti garantire condizioni di sostenibilità al tessuto economico della nostra Lombardia”.

 

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Agricoltura: dalla Regione in arrivo 28 milioni di euro per Brescia

in Agricoltura e allevamento/Confagricoltura/Economia/Istituzioni/Regione by

“Una eccezionale iniezione di liquidità all’agricoltura lombarda, proprio nel momento di maggior necessità. Con queste risorse vogliamo stimolare la competitività delle nostre aziende agricole, cofinanziando investimenti legati alla realizzazione di opere e impianti o all’acquisto di nuove apparecchiature”. L’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, ha annunciato così la firma del decreto regionale sulla misura 4.1 del Piano di sviluppo rurale: un contributo complessivo di 151.718.114,40 euro, a 371 aziende agricole, di cui 25,6 milioni a 99 aziende di montagna. Le graduatorie sono state pubblicate questa mattina sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

SETTORE PRIMARIO SARÀ PROTAGONISTA DI LOMBARDIA LEADER – “Quando questo periodo difficile sarà passato, il settore primario – ha aggiunto Rolfi – sarà protagonista di una Lombardia leader in Europa e nel mondo. Siamo la prima regione agricola d’Italia, l’agricoltura è uno dei motori della nostra economia. Esportiamo all’estero ogni anno prodotti agroalimentari per un valore di 6,6 miliardi di euro e puntiamo sull’innovazione per rendere le nostre aziende sempre più competitive e sempre più green”.

SOSTEGNO ANCHE A ZONE SVANTAGGIATE DI MONTAGNA – “Abbiamo garantito – ha spiegato l’assessore – una quota dedicata alle aziende agricole di montagna, che svolgono un ruolo sociale incredibile”. “Con queste risorse – ha concluso Rolfi – siamo riusciti a coprire tutte le richieste pervenute dalle zone svantaggiate. Oltre a offrire prodotti unici le aziende agricole in questi territori rappresentano un presidio importante contro lo spopolamento e contro il dissesto idrogeologico”.

Di seguito il dettaglio, suddiviso per province, con numero di aziende e il totale dei contributi.

Provincia di Bergamo – 25 aziende, totale 9.245.846,66 euro

Provincia di Brescia – 74 aziende, totale 29.178.600,59 euro

Provincia di Como – 2 aziende, totale 614.603,83 euro

Provincia di Cremona – 41 aziende, totale 20.594.569,76 euro

Provincia di Lodi – 15 aziende, totale 7.553.575,78 euro

Provincia di Milano – 18 aziende, totale 6.386.243,41 euro

Provincia di Mantova – 93 aziende, totale 46.039.886,48 euro

Provincia di Pavia – 35 aziende, totale 12.109.814,51 euro

Provincia di Sondrio – 64 aziende, totale 19.000.710,21 euro

Provincia di Varese – 4 aziende, totale 994.263,17 euro

 

Totale Lombardia – 371 aziende, 151.718.114,40 euro

Coronavirus, la Regione: chiederemo che tutta la Lombardia sia zona rossa economica

in Economia/Istituzioni/Regione/Salute by

“Chiederemo al Governo di attuare misure shock sul modello del Ponte Morandi di Genova, riconoscendo alle imprese liquidità come sostegno per mancato guadagno. Tutta la Lombardia diventi economicamente zona rossa”.

Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala intervenendo al consueto ‘punto stampa’ sul coronavirus nel quale ha illustrate le valutazioni e le necessità emerse in occasione del tavolo Patto per lo Sviluppo convocato oggi a Palazzo Lombardia che ha condiviso un pacchetto di interventi da presentare al Governo.  La Lombardia chiede un commissario straordinario per le imprese sul modello ‘ponte Morandi’.

Le aziende colpite dall’attuazione delle ordinanze devono poter godere di un sostegno per mancato guadagno o per disdette facendo riferimento alla media degli ultimi 3 anni fino ad un massimo di 200.000 euro.  Il vicepresidente Sala che è anche coordinatore della task force permanente economia costituita per l’emergenza coronavirus ha anche ribadito che il pacchetto di interventi prevede “Possibilità di anticipare fino al 70% della PAC alle imprese agricole (anche attraverso revisione delle relative disposizioni normative nazionali), maggiore flessibilità per l’utilizzo dei fondi FES e FESR per sostegno al reddito, semplificazione delle procedure per la liquidazione, riduzione della percentuale di cofinanziamento UE per la dotazione Fondi Strutturali 2021 – 2027”.

Ancora, dal Tavolo Patto Sviluppo è emersa la necessità di “riallocazione di risorse di Fondi Strutturali non assegnate/impegnate da parte di Regioni non interessate in misura rilevante dall’emergenza sanitaria, sostegno per la liquidità delle aziende con fondi pubblici e un rafforzamento dei Confidi ed una correlativa attivazione straordinaria di risorse BEI/FEI per investimenti di contrasto di lungo periodo delle conseguenze dell’emergenza economica (sanità, infrastrutture materiali ed immateriali, imprese 4.0), con concessione semplificata, anche con deroghe al codice appalti”.

Altri strumenti da attivare sono: una forte azione per realizzare investimenti pubblici con anticipazione al 2020 di parte delle risorse per investimenti, ad oggi allocate sugli anni successivi, semplificazione radicale delle procedure per gli affidamenti, assegnazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2021-2027 a Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Il vicepresidente Sala ha aggiunto che per le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna occorrerebbe “l’assegnazione di quota-parte delle risorse destinati ad investimenti per la realizzazione di opere pubbliche (L.160/2019)”. Sul fronte tributario il documento elaborato dal tavolo Patto per lo Sviluppo prevede la sospensione, la rateizzazione fino alla cancellazione degli obblighi per l’anno d’imposta in corso per tributi e tasse nazionali e locali: IVA, IRPEF e Tributi locali con contemporanea compensazione delle risorse per i Comuni.

L’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini ha sottolineato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità in conformità “alle attuali evidenze scientifiche, ha riconosciuto che è consentito fare ricorso alle mascherine chirurgiche quali dispositivi idonei a proteggere gli operatori sanitari”.

“In funzione di questo abbiamo ordinato 2,5 milioni di mascherine, 350.000 delle quali già consegnate ed entro la fine di questa settimana altre 700.000 arriveranno nei presidi ospedalieri. Poi – ha aggiunto – potremo passare a una programmazione tarata sull’ordinarietà e non sulla straordinarietà così come avvenuto fino ad ora”.

“Abbiamo inoltre ordinato nuovi ventilatori polmonari – ha evidenziato l’assessore regionale al Bilancio -, si tratta di attrezzature di difficile reperibilità. Per fare un esempio in questo periodo di emergenza è stato ordinato un numero di dispositivi pari a quelli che Regione Lombardia ordina in 3 anni”.  “Conseguentemente anche per le aziende produttrici – ha rimarcato – è difficile produrre nei quantitativi richiesti, ci vorranno circa 45 giorni”.

Davide Caparini ha infine ricordato che “sono stati investiti in tutto 47 milioni di euro per gli acquisti, tra questi 13 milioni di euro arrivano dalla Protezione Civile, il resto dalle casse di Regione Lombardia. A questi aggiungo i 10 milioni per il reclutamento del personale: 100 medici e 200 infermieri”.

Conad-Auchan, Alberti (M5S): ancora incertezza sul futuro dei lavoratori

in Alimentare/Commercio/Economia/Istituzioni/Regione by

“Se è pur vero che qualche nota positiva è emersa dall’audizione di ieri in Regione Lombardia, è anche vero che per molti dei lavoratori che passeranno dal gruppo Auchan a quello Conad, non c’è ancora nulla di definito”. A dirlo è il consigliere regionale Dino Alberti, presente all’audizione.

“A parlare per conto del gruppo Conad erano presenti i rappresentanti della dirigenza della società Margherita, ramo d’azienda della grande distribuzione della meglio conosciuta Auchan. Ciò che hanno descritto è stato uno scenario fatto di luci e ombre per il futuro occupazionale dei lavoratori. A conferma di ciò, il fatto che molti dei pareri positivi illustrati si siano scontrati con il punto di vista dei sindacati che erano di tutt’altro avviso”.

“La nota sicuramente meno positiva di tutta l’audizione è stato il  dichiarare, da parte dei dirigenti di Margherita, che almeno 3000 lavoratori, ossia metà dei 6000 lavoratori dichiarati in esubero all’inizio del passaggio da una società all’altra, hanno ancora un destino non definito”.

“Ai dirigenti del gruppo Margherita – prosegue il consigliere – ho posto alcuni quesiti, iniziando con il chiedere se l’Antitrust è stata sentita rispetto al piano del passaggio dei punti vendita da Auchan a Conad. Mi è stato risposto che Conad ha avviato le operazioni di acquisizione del 60%  delle attività ex-Auchan mentre il restante 40% verrà ceduto a terzi proprio per soddisfare le eventuali osservazioni dell’autorithy che in ogni caso non sarebbero pronte prima di marzo.

“Ho poi chiesto se Auchan, che ancora è presente nel mercsto italiano sotto altri marchi come Leroy Merlin, è stata coinvolta da Conad e Margherita per proseguire eventuali rapporti di tipo commerciale con il nuovo gruppo subentrante e nel caso di farsi carico di alcuni punti vendita e relativa forza lavoro. La replica è stata che Auchan, da subito, non si è prestata ad alcuna collaborazione di tipo economico ma che nulla è precluso”.

“In ultimo, ho domandato quali saranno le condizioni dei lavoratori che passeranno da Auchan al nuovo gruppo, per capire se queste saranno migliorative o peggiorative. La risposta è stata che Conad ha deciso di applicare ai nuovi arrivati i contratti del loro gruppo, ossia quelli di Confcooperative, che non prevedono la contrattazione integrativa. La considerazione d’obbligo su questa dichiarazione – afferma Alberti – è che, almeno inizialmente, si prospetteranno condizioni peggiorative per i lavoratori che effettueranno il passaggio nella nuova società”.

“Concludendo, le risposte date dal portavoce delle società subentranti, hanno confermato che c’è ancora molto da fare per i livelli occupazionali di molti lavoratori. Il tutto all’interno di un settore, quello della grande distribuzione, in continua crisi per motivi di forte concorrenza. Proprio su questa tematica, ad inizio dicembre dello scorso anno ho depositato una proposta di risoluzione volta a contrastare l’inutile proliferazione delle grandi strutture di vendita e a sostenere il commercio di vicinato. E’ da qui che bisognerebbe ripartire per evitare anche le problematiche occupazionali che si stanno verificando nella vicenda Auchan-Conad. La risoluzione – conclude polemicamente Dino Alberti – è però ancora ferma in Commissione nonostante i miei continui solleciti a discuterla”.

Finlombarda: 100 milioni sul piatto per finanziare i grandi investimenti delle imprese

in Economia/Istituzioni/Regione by
Finlombarda Spa, società finanziaria di Regione Lombardia, rende disponibili a partire da oggi i primi 100 milioni di euro per finanziare in ‘pool’ con altri intermediari finanziari i programmi di investimento dall’elevato fabbisogno finanziario delle imprese lombarde. La dotazione iniziale sarà in grado di attivare nuovi investimenti per almeno 500 milioni di euro.
 
Cosa finanzia e a chi si rivolge
L’iniziativa finanzia i costi del piano di investimenti (capex), della gestione operativa (opex) e il rifinanziamento del debito esistente delle imprese lombarde con un organico inferiore ai 3mila dipendenti (Pmi e midcap).
 
La partecipazione di Finlombarda
Finlombarda partecipa con un proprio ‘ticket’ fino a un massimo di 15 milioni di euro per ciascuna operazione con finanziamenti di medio – lungo termine (‘amortizing’, ‘balloon’, ‘bullet’) e ‘revolving’. 
Le imprese interessate potranno richiedere la partecipazione di Finlombarda al pool dei finanziatori tramite l’intermediario finanziario ‘capofila’, che ha ricevuto il mandato di strutturare e organizzare il finanziamento (‘mandated lead arranger’). 
La Regione – ha commentato Attilio Fontana, governatore della Lombardia – è un punto di riferimento fondamentale nel sostegno finanziario alle nostre imprese, soprattutto piccole e medie, nella sfida quotidiana per la competitività. Con questa nuova iniziativa Finlombarda si conferma uno strumento utile nel valorizzare il mix dei fondi regionali, comunitari e propri disponibili e nel favorire l’effetto leva per raggiungere il maggior numero di beneficiari”.
Continuiamo a far meglio per portare la Lombardia ancora più in alto“, ha concluso il presidente. 
Con questo strumento – ha spiegato Michele Vietti, Presidente di Finlombarda Spa – da oggi si amplia l’offerta di Finlombarda per il rilancio degli investimenti delle imprese della Lombardia e si aggiunge un tassello importante alla strategia di consolidamento del nostro ruolo di partner finanziario a 360 gradi del tessuto produttivo locale attraverso il lancio di nuovi prodotti in sinergia con il sistema bancario’.

 

Bollo auto, in Lombardia a gennaio gettito di 95 milioni

in Automotive/Economia/Istituzioni/Regione by

Agli automobilisti lombardi piace lo sconto sul bollo auto. La riduzione del 15 per cento della tassa riservata a chi paga con domiciliazione bancaria ha registrato un decisivo incremento confermato dai dati di gennaio. Per chi deve pagare il bollo auto con scadenza marzo 2020 ci sono ancora pochi giorni per beneficiare dello sconto.

Due mesi di auto ‘gratis’ e sconti sino a 294 euro per veicolo

A gennaio 110.073 persone hanno scelto la domiciliazione bancaria mentre 1.444 sono quelle giuridiche. Rispetto al gennaio dell’anno scorso i numeri sono cresciuti rispettivamente del 29% e del 359%. Chi ha usufruito dello sconto nel complesso ha versato 18.689.035,71 euro con un risparmio medio di 29,41 euro, con una punta massima di 294,70 euro (nel 2019 sono stati 19,78 e 196,47).

“Gli automobilisti lombardi a gennaio hanno risparmiato 3,28 milioni di euro”, ha osservato l’assessore regionale a Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini.
In base ai riscontri sul bollo auto con scadenza 31 gennaio, è stato registrato un gettito di 95.201.301 euro.

Una misura che piace a privati, artigiani e PMI

Dallo scorso ottobre, quando è stato annunciato l’incremento dello sconto sul bollo auto e moto sono stati 89.494 i nuovi mandati inviati da privati, artigiani, professionisti e piccole e medie imprese (per le grandi imprese con più di 50 vetture lo sconto, invece, è rimasto invariato al 10%).
Un raddoppio rispetto ai 39.637 dello stesso periodo del 2018. Nel solo mese di gennaio 2020 se ne sono aggiunti altri 23.672, arrivando così a 899.357 su un totale di oltre 7 milioni di bolli.

“Tra i vantaggi – ha continuato Caparini – anche ‘zero stress’ per le code agli sportelli, a tutto vantaggio della qualità della vita, e la certezza di non dimenticare la scadenza correndo quindi il rischio di incorrere in sanzioni per ritardi o mancati pagamenti”.

Calati gli avvisi di mancato pagamento

“Registriamo un forte calo di emissione di avvisi di mancato pagamento – spiega Caparini -. Un trend che è anche indice di una netta diminuzione della cosiddetta evasione ‘inconsapevole’, quella per intenderci dovuta a dimenticanza e che porta a pagare sanzioni”.

Con la migrazione dell’archivio ACI, da settembre 2018 è stato possibile isolare l’effetto sul calo dei mancati pagamenti dovuto proprio alla domiciliazione bancaria. A gennaio 2019 sono stati 260.690 gli avvisi emessi, contro i 307.268 dello stesso mese dell’anno precedente. A febbraio del 2019, l’ultimo al momento a disposizione, ne sono stati inviati a 197.096 contro i 218.225 di febbraio 2018.

Successo della misura tra gli ‘over 60’, cresce interesse imprese

L’addebito in banca sino a oggi è stato scelto da 899.357 soggetti. In prevalenza si tratta di automobilisti uomini: sono 559.315. Le donne si attestano a 324.684. La fascia d’età prevalente è quella over 60, con 323.474 mandati (tra 50 e 59 anni 226.654, tra 30 e 49 anni 308.910, sotto i 30 anni 29.468).
“Come avevamo previsto, questa misura che abbassa il carico fiscale sui cittadini, sulle aziende e aiuta il budget familiare – ha sottolineato l’assessore -, ha amplificato la sua attrattività con l’aumento dello sconto. Abbiamo premiato coloro che pagano con regolarità, semplificandogli anche la vita, contribuendo a ridurre l’evasione”.

Mandato da inoltrare entro il 15 del mese antecedente la scadenza

Chi ha il bollo in scadenza il 31 marzo ha ancora tempo qualche giorno per poter usufruire già da quest’anno dello sconto del 15%.

Per averne diritto si deve, infatti, far pervenire il mandato di pagamento alla Regione entro il giorno 15 o alla fine del mese precedente quello della scadenza. Le due date valgono rispettivamente nel caso di invio per posta ordinaria oppure online, tramite l’Area Personale Tributi’. Per l’operazione di pagamento tramite domiciliazione bancaria il costo è di 1 euro.

L’addebito diretto su conto corrente bancario può essere richiesto dai cittadini residenti in Lombardia o iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.), proprietari di uno o più veicoli o locatari (solo se il contratto di locazione decorre dal 1° gennaio 2017). In caso di cointestazione, la domanda deve essere inoltrata dal soggetto indicato per primo sulla carta di circolazione. Lo sconto vale anche per le persone giuridiche con parco veicolare intestato o utilizzato sino a 50 mezzi.

 

Pmi, dalla Regione un bando per l’economia circolare: fondi per 1,6 milioni

in Bandi/Economia/Istituzioni/Partner 2/Regione by

E’ stato pubblicato il ‘Bando per l’Innovazione delle Filiere di Economia circolare in Lombardia’
nella sua Fase 3. Lo scorso due dicembre la Giunta regionale aveva infatti approvato, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, con il concerto dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, la delibera con cui si fissavano i criteri specifici del bando.

GLI INTERVENTI – Sono ammessi interventi di: innovazione di prodotto e processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, riuso dei materiali e utilizzo di materiali riciclati; progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera produttiva; sperimentazione e applicazione di strumenti per l’incremento della durata di vita dei prodotti ed eco-design; implementazione di strumenti e metodologie per l’uso razionale delle risorse naturali.

MATTINZOLI: VALORE CHE APRE AL FUTURO – “Il tema dell’economiam ncircolare non e’ qualcosa di astratto, ma un valore che crea valore oggi per il futuro”, ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Mattinzoli, “com’e’ nella tradizione del buon governo di Regione Lombardia, noi traduciamo questo concetto nella realta’. Il risultato di questo provvedimento dimostra il grande interesse verso il tessuto produttivo lombardo”.

CATTANEO: CHIAVE DELLO SVILUPPO – “L’economia circolare e’ la chiave dello sviluppo sostenibile: un percorso che Regione Lombardia ha intrapreso da tempo – ha affermato l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaelle Cattaneo – dando sostegno alle imprese che guardano ad una produzione sempre piu’ green. Inoltre, questi provvedimenti sono efficaci grazie alla norma
nazionale sull’end of waste, ottenuta grazie al lavoro di Regione Lombardia e senza la quale non sarebbe possibile fare vera economia circolare”.

DOTAZIONE FINANZIARIA – La dotazione finanziaria ammonta a 1.640.000 euro, di cui 820.000 a carico delle Camere di Commercio della Lombardia e 820.000 a carico della Regione. Vi possono partecipare le Micro Piccole e Medie imprese che hanno sede operativa in Lombardia al momento dell’erogazione, in forma singola o in aggregazione composta da almeno tre imprese rappresentanti la filiera produttiva.

TERMINI I PER LE DOMANDE – Le domande potranno essere presentate dalle ore 10 del 27 gennaio 2020 alle ore 12 del 13 marzo prossimo Tutte le informazioni sono reperibili sui siti www.regione.lombardia.it e www.unioncamerelombardia.it (LNews)

Regione, via libera alla manovra: più risorse a sanità, trasporti e imprese

in Economia/Istituzioni/Regione by

Via libera a maggioranza in Consiglio regionale al Bilancio di Previsione regionale 2020-2022, alla Legge di Stabilità e al Collegato che contiene le norme per gestire la programmazione e la contabilità regionale. Per l’anno 2020 – secondo quanto riporta Brescia news – la manovra finanziaria ammonta complessivamente a 24 miliardi e 354 milioni di euro, dei quali 19 miliardi e 279 milioni di euro sono destinati ai servizi sociosanitari.

Regione Lombardia prosegue nella politica di riduzione della pressione fiscale e, mantenendo tutte le agevolazioni già esistenti come l’esenzione Irap per le nuove imprese nei centri storici dei Comuni capoluogo, l’esenzione triennale del bollo per l’acquisto di auto ibride e lo sconto per la domiciliazione bancaria del bollo auto, garantisce continuità a provvedimenti strategici come le misure per il miglioramento della qualità dell’aria, gli investimenti per l’acquisto di nuovi treni e il potenziamento infrastrutturale, che rappresentano le vere priorità di questa manovra finanziaria” ha spiegato il relatore e Presidente della Commissione Bilancio Marco Alparone, che sottolinea: “Grazie alla virtuosità della sua gestione, certificata anche dagli organismi contabili preposti, nei prossimi tre anni Regione Lombardia investirà 740 milioni, 80 in più rispetto al passato, ma la vera scommessa sarà quella di ottimizzare al meglio il ricorso e l’utilizzo dei contributi e dei finanziamenti comunitari, le cui opportunità dovranno essere colte appieno consentendo di recuperare e quindi di poter disporre di risorse economiche maggiori in ambiti e settori strategici, dall’agricoltura all’innovazione tecnologica”.

Nel suo intervento l’Assessore al Bilancio Davide Caparini ha evidenziato investimenti aggiuntivi per un valore di circa 159 milioni nel 2020 e di circa 181 annui nel 2021 e 2022. Questo grazie anche ai risultati ottenuti dopo il confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni, che ha consentito di ottenere nuove risorse in particolare per le politiche ambientali, per le quali il prossimo anno saranno disponibili 39 milioni e 400mila euro. Da segnalare anche l’incremento delle risorse per la sanità che nel 2020 saranno pari a 19.867,3 milioni di euro, con ulteriori 200 milioni in più per il programma pluriennale di ristrutturazione di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico.

Nel motivare il voto contrario del suo gruppo, Marco Fumagalli (M5Stelle) ha sottolineato come “ci poteva stare che il primo bilancio di previsione di Regione Lombardia fosse privo di grandi contenuti. Ma se anche il secondo bilancio di previsione di questa legislatura è piatto e sciatto, significa che c’è un problema di fondo a livello di progettualità politica. Non ci sono idee e il bilancio risente di queste incertezze”.
Nonostante le risorse messe a disposizione dal Governo nazionale, soprattutto per gli investimenti –ha ribadito il capogruppo del Partito Democratico Fabio PizzulRegione Lombardia non riesce a sviluppare progetti e visioni ambiziose e coraggiose e pertanto il nostro giudizio non può che essere negativo. Il Governo nazionale ha previsto un miliardo per le infrastrutture per le Olimpiadi invernali del 2026, 888 milioni in più dal 2020 al 2022 per investimenti, 387 milioni in più per la sanità per il 2020, 15 milioni nei prossimi due anni per completamento della M1-M5 Cinisello–Monza–Bettola. Il Presidente Fontana dovrebbe ringraziare Roma e le forze di governo e in particolare il Partito Democratico –ha concluso Pizzul- e dovrebbe essere in grado di riaccendere la fiducia e la voglia di crescere e progredire di una Regione che invece appare purtroppo sempre più spenta”.
Per Nicolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti) “questo è un bilancio che manca di prospettiva e di coraggio e che lascia aperti e irrisolti i nodi più urgenti come i problemi del trasporto pubblico locale e della riqualificazione e manutenzione degli immobili Aler. Unica boccata d’ossigeno per la Lombardia viene dalla Manovra finanziaria del Governo nazionale, e sarebbe giusto ed onesto che la maggioranza lo riconosca”.
“Il nostro resta un voto contrario –
ha evidenziato Michele Usuelli (+Europa)-, ma da oggi la Lombardia è un pochino più umana, moderna e attenta ai bisogni sanitari dei più fragili e sfortunati, grazie all’accoglimento di alcuni nostri emendamenti come l’installazione fuori dalle discoteche di laboratori mobili di analisi farmacologica e l’abolizione della tariffa di 2mila euro per la diagnosi preimpianto a carico di coloro che cercano un figlio con la procreazione medicalmente assistita”.
Numerosi gli interventi degli esponenti dei gruppi di maggioranza che hanno invece voluto sottolineare la virtuosità di questa manovra che “mantiene inalterata la pressione fiscale e garantisce servizi primari di qualità ai cittadini lombardi, con la capacità di fare nuovi investimenti significativi soprattutto nei settori dei servizi sociosanitari e assistenziali e delle infrastrutture”.

La Manovra finanziaria regionale in dettaglio

Sanità, assistenza, solidarietà, istruzione e formazione

Sono assicurati i servizi e gli interventi sociali a favore dei minori, degli anziani e delle persone con fragilità erogati attraverso il fondo sociale regionale (54 milioni per ciascun anno del triennio); gli interventi per iniziative sperimentali a favore delle famiglie (circa 11 milioni per ciascun anno del triennio); i servizi di prima infanzia e i nidi gratis (oltre 35 milioni anno); l’inclusione scolastica dei disabili sensoriali (12 milioni annui); le azioni a favore dei disabili, degli non autosufficienti o delle famiglie (10 milioni annui); i parchi gioco inclusivi (7 milioni nel biennio 2020-2021); gli interventi a favore dell’assistenza svolta dagli assistenti familiari agli anziani (1,5 milioni annui).

Confermato il buono scuola (previsti 24 milioni per ciascun anno del triennio), il sostegno al reddito della dote scuola (previsti 2,6 milioni in ciascun anno del triennio) e per gli assegni di studio a studenti meritevoli (2 milioni per ciascun anno del triennio), i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale (102 milioni per ciascun anno) e i contributi alle scuole dell’infanzia (previsti 9 milioni per ciascun anno del triennio).

La Regione si farà carico dei trasferimenti ai Comuni per i servizi di integrazione scolastica degli alunni disabili (10,5 milioni per ciascun anno del triennio) e del cofinanziamento per i centri per l’impiego (4 milioni annui): si procederà così all’assunzione di oltre 1.378 persone a tempo indeterminato entro il 2021, con la maggior parte del nuovo personale che sarà assegnato alle Province.

Significativo è anche il contributo di solidarietà regionale per il fabbisogno abitativo destinato ai nuclei familiari in condizioni di indigenza o di temporanea difficoltà economica (23,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio), oltre alle misure premiali sui canoni di locazione per gli inquilini ultrasettantenni delle ALER e ERP in regola con i pagamenti (12,7 milioni nel biennio 2020-2021).

Imprese, sviluppo economico, ambiente e territorio

Per quanto riguarda lo sviluppo economico e la competitività nel triennio sono previsti 54,7 milioni di euro per progetti di riqualificazione urbana e il sostegno nel settore del commercio. Per le iniziative e i programmi di ricerca e innovazione previsti oltre 30 milioni nel triennio. In agricoltura saranno finanziati progetti di ricerca e innovazione per 9 milioni ed erogati contributi alle imprese per facilitare l’accesso al credito per 6 milioni di euro.

Per promuovere la Lombardia come “Regione Olimpica 2026 e per la promozione del sistema turistico regionale sono previsti 19,4 milioni di euro. Ad essi si aggiungono 25 milioni per la ristrutturazione e l’ampliamento degli impianti sportivi, delle strutture alpinistiche e dei rifugi e 19 milioni per favorire la diffusione della pratica sportiva per tutti, con misure come lo Skipass gratuito per i minori.

Per lo sviluppo delle valli prealpine sono stati deliberati 11,7 milioni di euro nel triennio, a cui si aggiungono interventi speciali a favore della montagna (10 milioni per ciascun anno del triennio). Fondi specifici sono previsti per la tutela delle aree protette, dei parchi naturali e per la forestazione (50 milioni nel triennio); le risorse per la tutela della qualità dell’aria e per Piano Regionale Inquinamento Atmosferico ammontano a 7 milioni nel triennio); gli interventi di efficientamento energetico a 24 milioni nel triennio e le risorse per la difesa del suolo e la tutela delle acque pubbliche sono state quantificate in 110,5 milioni nel triennio.

Trasporto pubblico

Capitolo a parte per i trasporti e la mobilità. La Regione ha investito 1,6 miliardi di euro per il rinnovo del materiale rotabile ferroviario (112,4 milioni nel 2020, 80,7 milioni nel 2021, 112,4 milioni nel 2022) che dovrebbe consentire di avere 176 nuovi treni operanti entro il 2026. Inoltre sono state destinate risorse per la realizzazione di nuove metrotranvie (3,5 milioni nel 2020, 19 milioni nel 2020 e 2,9 milioni nel 2022), per interventi di mobilità ciclistica (0,2 milioni nel 2020, 5,9 milioni nel 2021, 5 milioni nel 2022) e per interventi di miglioramento della viabilità (27,4 milioni nel 2020, 30,3 milioni nel 2021 e 21,2 milioni nel 2022).

Legge di Stabilità

Sarà abolito il superticket dal 1 marzo 2020: lo prevede un emendamento di Forza Italia condiviso dagli altri gruppi consiliari e approvato dall’Aula, con conseguente reperimento e copertura a bilancio dei 54 milioni di euro prima garantiti dall’applicazione di tale tariffa.
Viene introdotta l’esenzione IRAP per le imprese nei centri storici e per le nuove aziende che iniziano la loro attività nelle aree urbane rigenerate. I cittadini lombardi che sceglieranno la domiciliazione bancaria per il pagamento del bollo avranno due mesi di sconto l’anno. Confermate l’esenzione IRPEF e proroga degli ecoincentivi per i veicoli ecologici e contributo alla rottamazione.
Deliberato un contributo integrativo di un milione di euro per ciascuno dei prossimi tre anni a beneficio degli atenei lombardi e in particolare dei collegi universitari.
A garanzia delle risorse necessarie per finanziare le opere di manutenzione straordinaria di ponti stradali, loro pertinenze e opere connesse con l’obiettivo di migliorarne le condizioni di sicurezza, Regione Lombardia stanzierà 54 milioni di euro che si aggiungono ai 150 milioni di euro già deliberati dal Governo, così da coprire la spesa complessiva di tutti gli interventi individuati nel censimento delle opere classificate a rischio, nell’ambito della cabina di regia “Lombardia sicura”. In Lombardia sono presenti circa 10mila ponti che insistono su 11mila chilometri di strade di vario ordine e livello, il 4% dei quali (411 ponti) sono stati individuati come bisognosi di interventi.
Saranno infine finanziate con uno stanziamento di 200mila euro specifiche analisi e indagini tecniche dirette a verificare la stabilità delle alzaie e dei manufatti (ponti, ponti-canali e strutture similari) situati lungo i Navigli lombardi appartenenti sia al demanio statale (Naviglio Grande e Naviglio di Paderno) che al demanio regionale (Naviglio Pavese, Naviglio Martesana e Naviglio di Bereguardo): beneficiario del contributo sarà il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi quale soggetto preposto alla gestione del demanio della navigazione sul sistema dei Navigli lombardi.

Collegato 2020

I concessionari di grandi derivazioni idroelettriche avranno l’obbligo di cedere energia gratuita a Regione Lombardia, la quale almeno nella misura del 50% dovrà poi ridistribuirla per i servizi presenti sui territori provinciali dove insistono le centrali. Per la Provincia di Sondrio, interamente montana, tale ridistribuzione è prevista fino al 100%. Lo prevede l’emendamento approvato in Aula e presentato dall’Assessore agli Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Risorse Energetiche Massimo Sertori. La norma elenca i servizi ai quali potrà essere attribuita l’energia gratuita o la sua monetizzazione equivalente: verrà data priorità ai servizi sanitari, servizi sociosanitari e assistenziali, servizi educativi e scolastici, servizi ambientali e di protezione civile, trasporto pubblico locale, servizi sportivi e ricreativi. Si stima che il valore dell’energia gratuita che i concessionari di gradi derivazioni dovranno cedere a partire dal 2020 possa ammontare a circa 20 milioni di euro l’anno.

Il Consiglio regionale con il Collegato 2020 ha quindi istituito un fondo specifico per sostenere gli orfani di femminicidio o di crimini domestici e per i figli di violenza assistita, che sarà finalizzato a finanziare alcune azioni come ad esempio il sostegno educativo e scolastico e percorsi di assistenza psicologica.
Con lo stanziamento di 350 mila euro è stato inoltre istituito presso la Giunta un registro regionale dei veicoli autorizzati per l’accesso alle ZTL per i disabili, che in questo modo potranno circolare liberamente con i propri veicoli in tutti i centri urbani a traffico limitato, senza quindi dover più effettuare ogni volta diverse comunicazioni.
Viene formalmente garantito ai rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, ai Vigili del Fuoco e alla Protezione civile l’esonero alla spesa sanitaria in caso di infortunio durante il servizio.
Per assicurare la continuità delle funzioni amministrative delle Province e della Città metropolitana di Milano, Regione Lombardia ha posto le condizioni necessarie per consentire da parte di questi enti le assunzioni necessarie fino al raggiungimento delle 374 unità di fabbisogno minimo stimato per garantire i servizi primari: attualmente in numero di dipendenti in funzione presso questi enti è sceso a sole 339 unità.
Sono stati quindi stabiliti gli atti e i passaggi amministrativi e finanziari necessari per l’entrata in vigore del Protocollo d’Intesa con la Provincia autonoma di Bolzano per lo sviluppo turistico dell’area del Passo dello Stelvio, in cui si prefigura la costituzione di una società partecipata dagli attori istituzionali coinvolti, Regione Lombardia compresa, con lo scopo di sviluppare una serie di servizi turistici comuni.
Per quanto concerne le linee guida che regolano l’attività di polizia idraulica, viene definita la possibilità che un soggetto subentri ad altri nel godimento della concessione, ma solo previa richiesta di autorizzazione all’autorità concedente. Il concessionario dunque non può mai sostituire a sé stesso un altro soggetto o “sub concedere” a sua volta senza avere prima acquisito l’espresso consenso dell’amministrazione (in questo caso l’Ufficio Territoriale Regionale) che è tenuta a verificare che tutti i canoni arretrati siano stati corrisposti. Al fine di incamerare gli importi dei canoni arretrati, le attuali procedure prevedono che Regione provveda all’emissione di ordinanze di ingiunzione nei confronti del titolare della concessione: in mancanza del pagamento è prevista la riscossione coattiva del credito.
In materia di servizi di collegamento al sistema aeroportuale, saranno trasferite alle Agenzie per il trasporto pubblico locale, a cui fa già capo il rilascio del nulla osta per la sicurezza del percorso e delle fermate, anche le funzioni, attualmente svolte dalla Regione, relative alla verifica dei requisiti a seguito della presentazione della SCIA, al monitoraggio e controllo del servizio di trasporto espletato e all’adozione dei provvedimenti sanzionatori (richiamo, sospensione e divieto di prosecuzione).

Non sarà più riconosciuto infine nel prossimo biennio il contributo annuo di 500mila euro destinato alla Fondazione Minoprio di Vertemate (CO) per la sua attività florovivaistica e ortofrutticola: sarà riconosciuto solo un rimborso delle spese sostenute debitamente documentato fino a 350mila euro nel 2020 e 250 mila euro nel 2021.

Edilizia Scolastica in Lombardia, Cassa depositi presta 205 milioni alla Lombardia

in Economia/Edilizia/Finanza/Formazione/Istituzioni/Regione by

Cassa Depositi e Prestiti ha stipulato con la Regione Lombardia un contratto per la concessione di un prestito, con oneri a carico del bilancio dello Stato, di 205 milioni di euro per il finanziamento di interventi relativi alla costruzione, ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà degli enti locali adibiti all’istruzione scolastica.

L’accordo prevede il finanziamento di interventi su 154 edifici scolastici che si trovano nelle province di Milano, Brescia, Lecco, Cremona, Mantova, Como, Sondrio, Lodi, Pavia, Bergamo, Varese, Monza e Brianza.

In particolare, a Milano e provincia sono 12, a Brescia e provincia 34; a Lecco e provincia 9, a Cremona e provincia sono 14, a Mantova e provincia sono 11, a Como e provincia sono 7, a Sondrio e provincia 10, a Lodi e provincia 7, a Pavia e provincia sempre 7,  a Bergamo e provincia 25, a Varese e provincia 13 e a Monza e Brianza 5.

Il finanziamento rientra nell’ambito del programma di edilizia scolastica 2018-2020 e a seguito della stipula di un protocollo di intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR – che coordina il piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi), il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), la Banca europea per gli investimenti (BEI), la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB).

Entro la fine dell’anno è prevista la stipula di ulteriori contratti di prestito con altre18 regioni beneficiarie di contributi statali, per un ammontare complessivo di 1.550 milioni di euro, utilizzando la provvista resa disponibile dalla BEI e dal CEB, sempre destinati alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica sull’intero territorio nazionale.

CDP conferma nuovamente il proprio impegno nel finanziamento di interventi da realizzarsi nel settore dell’edilizia pubblica scolastica, proseguendo un percorso avviato nel 2015 che ha già permesso di stipulare con le regioni prestiti per un importo di circa 1,2 miliardi di euro, avvalendosi della provvista finanziaria fornita da istituzioni finanziarie internazionali ed in collaborazione con il MIUR ed il MEF. Le risorse saranno erogate da CDP a Comuni, Province e Città Metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato e, grazie a specifiche modalità di erogazione, i beneficiari finali potranno utilizzare le risorse senza impatto sul proprio patto di stabilità interno.

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