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Agricoltura e allevamento - page 7

Dazi, Grana Padano: dai dazi Usa danni per 270 milioni all’anno

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Grana Padano, foto generica da Pixabay

Desenzano d/G (Bs), 30 settembre 2019 – “Il sistema Grana Padano, in un anno, se venissero applicati i dazi annunciati dall’Organizzazione Mondiale del Commercio, subirebbe un danno quantificabile in circa 270 milioni di euro. Un vero e proprio macigno che metterebbe in ginocchio un intero comparto. Ci auguriamo che alle prese di posizione del presidente Conte, facciano seguito, anche grazie alla vostra attenzione, interventi concreti nelle sedi internazionali competenti”.

Lo scrive in una lettera inviata ai ministri Teresa Bellanova (Politiche Agricole e Alimentari) e Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano, il prodotto Dop più consumato del mondo con circa 5 milioni di forme annue.

“Tale danno – si legge ancora nella missiva – si trasferirebbe sulle 4.000 stalle il cui latte è destinato alla produzione di Grana Padano e sulle altre aziende il cui prezzo del latte è, da sempre, condizionato dall’andamento del Grana Padano. Questo danno indiretto al latte italiano non sarebbe inferiore ai 150 milioni di euro all’anno”.

“Il sistema lattiero caseario italiano, per latte omogeneo, escluso quindi quello del Parmigiano Reggiano a sé stante – spiega ancora Baldrighi nella lettera – sarebbe superiore ai 400 milioni di euro all’anno. Tutto ciò è inaccettabile e lo è ancor di più se si considera il danno che produrrebbe al prezzo ‘alla stalla’ del latte omogeneo: certamente non meno di 5 o 6 centesimi al litro di perdita secca”.

Il presidente del Consorzio ricorda poi ai ministri che: “Il valore annuo della produzione di Grana Padano al caseificio è di 1,5 miliardi di euro e il valore di quello esportato in un anno negli USA alla produzione è annualmente di 60 milioni”.

Tutto ciò per arrivare a dire che: “Il valore della perdita di esportazione, pari a non meno dell’80%, sarà di 50 milioni all’anno. Senza sottovalutare che le forme già da mesi nei magazzini di stagionatura e destinate al mercato americano, peseranno tremendamente sugli altri Paesi, tra cui l’Italia, portando squilibrio sicuro nella bilancia commerciale”.

Imprese agricole Under 35, in Lombardia ne nasce uno al giorno

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Sono 288 le nuove imprese agricole condotte da under 35 nate in Lombardia nei primi sei mesi del 2019, in pratica più di una al giorno. È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e della Coldiretti regionale su dati delle imprese a giugno 2019, diffusa in occasione della consegna degli Oscar Green Lombardia, i premi all’innovazione giovane nelle campagne assegnati ogni anno dalla Coldiretti.

In totale sono 3.368 le imprese giovani nelle campagne lombarde, in aumento dell’1,5% rispetto al giugno dello scorso anno. A livello provinciale i territori che ne registrano la maggior presenza sono Brescia con 699, Bergamo con 483 e Pavia 459. A seguire Mantova con 321, Sondrio con 296, Como 240, Milano 228, Cremona 225, Varese 161, Lecco 128, Lodi 65, Monza 63.

“Oggi le aziende agricole sono in mano a ragazzi sempre più preparati – spiega Giovanni Benedetti, direttore di Coldiretti Lombardia e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – La maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia), ma non mancano ragazzi e ragazze che, nonostante gli studi non agricoli, hanno scelto la terra per il loro futuro. Accanto ai comparti tradizionali come l’allevamento e la coltivazione di cereali, i nuovi imprenditori agricoli puntano su settori legati al verde, alla salute e al benessere, come ortaggi, frutta, piante aromatiche e miele”.

Tra i giovani crescono di più le donne. Delle oltre 3.300 imprese agricole giovani attive in Lombardia, quasi 1 su 4 (il 22%) ha come titolare una donna. In particolare le aziende a guida rosa sono 746, con una crescita del +1,9% in un anno, a fronte delle 2.622 maschili cresciute dell’1,4% rispetto a giugno 2018.

I principali settori in Lombardia per presenza di imprese giovani. Accanto alle attività miste, tra i settori specifici preferiti dai giovani agricoltori lombardi troviamo: bovini da latte rimo con 280 attività, l’uva con 240, i cereali con 216, gli ovini e i caprini con 209 imprese, gli ortaggi con 193, l’apicoltura con 112, i frutti di bosco e in guscio con 107 e i cavalli con 93.

I settori in cui si specializzano i giovani in Lombardia rispetto ai giovani italiani. I giovani lombardi rappresentano il 6% del totale nazionale delle imprese agricole giovanili, con 3.368 imprese su 54.936. Più alta la quota sul totale nazionale per il riso, col 40% delle imprese nazionali. Seguono i cavalli (30%), l’allevamento di altri animali (16%), piante tessili, silvicoltura e pollame (15%). Da segnalare anche la riproduzione di piante col 13%, l’apicoltura col 12% e la coltivazione di spezie e piante aromatiche intorno al 10%.

Oltre ai giovani, le imprese agricole in Lombardia per provincia. Sono 45 mila le imprese agricole in Lombardia. Prima per numero di attività è Brescia con circa 10 mila, poi Mantova con 8 mila, Pavia con 6 mila, Bergamo con 5 mila, Cremona e Milano con quasi 4 mila. A Sondrio ci sono più di 2 mila imprese, a Como 2 mila, a Varese quasi 2 mila imprese mentre a Lecco e Lodi se ne contano oltre mille.

Le imprese agricole giovani in Lombardia a giugno 2019

Provincia Nuove iscrizioni aziende agricole under 35

gennaio – giugno 2019

Totale aziende under 35

giugno 2019

Bergamo 42 483
Brescia 72 699
Como 21 240
Cremona 10 225
Lecco 18 128
Lodi 3 65
Mantova 22 321
Milano 18 228
Monza e Brianza 4 63
Pavia 46 459
Sondrio 24 296
Varese 8 161
LOMBARDIA 288 3.368

 

Fondi Inail, Confagricoltura denuncia: solo quattro bresciane ammesse

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“L’agricoltura lombarda vuole investire in innovazione e sicurezza. E questo non può essere affidato alla roulette di un click day che in una manciata di secondi distribuisce le scarse risorse destinate alla nostra regione”. Così Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia, commenta il “click day” dello scorso 14 giugno relativo al bando Inail Isi 2019, ossia per l’avviso pubblico che concederà quest’anno sul territorio nazionale circa 370 milioni di euro a fondo perduto per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale da parte delle imprese.

Anche il settore delle imprese agricole è coinvolto, con finanziamenti che vengono concessi prevalentemente per la sostituzione di macchinari, con l’obiettivo di incrementare il livello tecnologico delle aziende, aumentando nello stesso tempo la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Tuttavia, in modo particolarmente marcato nel 2019, i fondi destinati all’agricoltura lombarda, la prima a livello nazionale per produzione e fatturato, risultano del tutto inadeguati e comunque inferiori a quelli messi a disposizione da altre regioni.

“I dati parlano da soli – prosegue Garbelli -: per le imprese agricole lombarde sono stati stanziati 1,94 milioni, contro i 2,89 del Veneto e i 10 del Piemonte. In questo modo, su 385 domande presentate dalle imprese lombarde, soltanto 39 sono state ammesse penalizzando oltremodo Brescia, la provincia italiana con la più altra produzione lorda vendibile, con solo quattro aziende ammesse ai finanziamenti: impensabile per un territorio a vocazione agricola come il nostro. Questi fondi – sottolinea il presidente – sono molto importanti per incrementare la sicurezza delle imprese agricole. Tuttavia, la ripartizione – prosegue – non tiene conto del valore dell’agricoltura e soprattutto di quella lombarda e bresciana: chiediamo quindi che vengano rivisti i criteri oggi utilizzati per suddividere quanto viene stanziato dall’Inail. Non è possibile infatti – afferma ancora Garbelli – che l’ultima domanda ammessa attraverso la procedura del click day, che peraltro non tiene conto dei punteggi di merito ma è puramente casuale, sia stata presentata dopo 4,7 secondi e che quindi la successiva domanda, presentata dopo 4,8 secondi, sia stata rifiutata. Chiediamo – conclude il presidente – che i rappresentanti delle istituzioni intervengano al più presto per modificare questa situazione davvero paradossale per il territorio bresciano”.

Export, il cibo italiano vale 41 miliardi… Ecco la mappa con le rotte

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Uva, foto generica da Pixabay

Vini, acque minerali e oli in USA, pesce fresco in Spagna, alimenti per animali nelle Filippine. UK primo per animali e secondo per frutta, ortaggi e gelati. In forte aumento Polonia e Australia per vini, Indonesia per alimenti per animali, Cina per cioccolato, caffè e spezie, Canada per formaggi, Russia per pasta, Spagna per frutta e granaglie, Croazia per oli, Slovenia e Vietnam per carni, Portogallo per pesce fresco e Ungheria per quello lavorato

 

L’agroalimentare “made in Italy” nel mondo vale 41 miliardi di euro all’anno e cresce del +1,4%. Ma per sapere dove va e da dove parte l’export, quali sono i maggiori mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati arriva la mappa: “L’agroalimentare italiano nel mondo”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Coldiretti Lombardia, con Promos Italia sui settori dell’agricoltura, della pesca, dell’allevamento, dell’industria alimentare e delle bevande, esclusi silvicoltura e tabacco. La mappa, disponibile in italiano e inglese, è scaricabile in internet (https://www.promos-milano.it/). Una mappa che arriva nei giorni di “Milano Food City”, la settimana dedicata al cibo e alla cultura della sana alimentazione, dal 3 al 9 maggio.

“Parlare e ragionare di cibo – spiega Giovanni Benedetti, Direttore della Coldiretti Lombardia e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – non è più solo un tema per addetti ai lavori, ma significa prendere in considerazione una leva strategica per lo sviluppo economico e occupazionale del nostro Paese. L’andamento sui mercati esteri potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale, che fattura oltre 100 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale”

Agroalimentare italiano nel mondo: Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito i maggiori mercati per l’export. Prima la Germania (+1,6%) seguita da Francia (+4,3%), Stati Uniti (+4%) e Regno Unito (+1,6%). Tra le prime 20 in crescita anche Polonia (+6,3%), Svezia e Australia (+3,8%). Aumenti più contenuti per Giappone e Russia, rallenta la Cina. E se la Germania e la Francia sono i primi acquirenti per quasi tutti i prodotti, gli Stati Uniti eccellono per vini (+4%), acque minerali (+7,4%) e oli, la Spagna per pesce fresco, le Filippine (+36,4%) e la Grecia (+7,1%) per alimenti per animali, il Regno Unito per animali vivi e loro prodotti (+33,1%). Il Regno Unito al secondo posto per frutta e ortaggi lavorati e conservati e per gelati, l’Austria al terzo per cereali e riso. In forte crescita per vini la Polonia (+23,3%) e l’Australia (+18,5%) ma anche la Francia (+10,1%), l’Indonesia per alimenti per animali (+100,7%), la Cina per cioccolato, caffè e spezie (+21,7%), il Canada per formaggi (+27,2%), la Russia per la pasta (+43,5%), la Spagna per frutta (+22,5%) e granaglie (+13,6%), la Croazia per oli (+35,2%), la Slovenia e il Vietnam per carni (+17% circa), l’Ungheria per pesci lavorati e conservati (+44,1%) e il Portogallo per i prodotti di acquacultura (+209%). Emerge da elaborazioni della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi insieme a Coldiretti Lombardia e Promos Italia su dati Istat, anni 2018 e 2017.

I prodotti “made in Italy” più esportati. Cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti pronti con 7 miliardi di euro (+3,6%), seguiti dai vini con 6,2 miliardi (+3,3%), vengono poi pane, pasta e farinacei con 3,9 miliardi di euro (+2,5%) ma anche 3,5 miliardi (+4,2%). Superano i 3 miliardi di euro anche frutta (+2,4%), prodotti lattiero-caseari (+3,2%), carni e prodotti non lavorati da colture permanenti (tra cui uva, agrumi). Gli aumenti più consistenti si registrano per pane e prodotti di pasticceria con 1,2 miliardi (+72%), prodotti per animali (+10,5%) e gelati (+7,4%).

I maggiori esportatori italiani? Cuneo e Verona con 3 miliardi di euro. Al terzo posto sale Milano con 1,6 miliardi, +4,4%. Vengono poi Parma 4°, Bolzano 5°, Salerno 6° e Modena 7°. Tra le prime venti posizioni la maggiore crescita a Cuneo (+11%), Ravenna (+8,1%) e Treviso (+6,2%).

Lombardia con 6,4 miliardi di export rappresenta circa un sesto del totale italiano. Oltre a Milano, 3° in Italia, tra le prime 20 ci sono anche Bergamo 12° con 880 milioni circa (+5,9%) e Mantova 19° con 661 milioni. A crescere di più sono però Lodi (+7,1%) e Como (+6,2%). Como leader italiana in pesci, crostacei lavorati e conservati (con 155 milioni, +8,9%), Brescia 8° e Milano 17°, Lodi prima per prodotti lattiero-caseari dove rappresenta un decimo del totale nazionale, +9,4% con Mantova 5°, Cremona 6°, Brescia 8°, Bergamo 9° e Milano 14°. Pavia eccelle invece per granaglie, amidi e prodotti amidacei (17% nazionale, +4,3%), Milano è prima per prodotti da forno e terza per cioccolata, caffè e spezie.

L’industria del miele non ha crisi: +36 per cento in dieci anni

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Miele

Sempre più fornitori per miele e propoli. Sono 720 le imprese lombarde attive nella produzione di miele (+2% in un anno, + 36% in quasi dieci anni), su un totale italiano di 5.603. In testa tra le province lombarde Brescia con 108 imprese, + 3% in un anno e + 26% in circa dieci, Bergamo (102, +89% in una decina d’anni), Varese (95 imprese, +3%), Sondrio (80, + 19% in dieci anni). Tra i territori lombardi che sono cresciuti maggiormente, Lodi (+23% in un anno) e Monza in dieci anni (+94% con 35 imprese). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Coldiretti Lombardia sui dati registro imprese al 2018, 2017, 2013, 2009.

“In Lombardia – spiega Giovanni Benedetti, direttore di Coldiretti Lombardia e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi –  vengono gestiti 143mila alveari per una popolazione stimata di oltre 4 miliardi di api. A livello nazionale esistono più di 50 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino. Per non cadere nell’inganno dei prodotti stranieri spacciati per nazionali il consiglio è di verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori”.

Gli addetti. Sono oltre 3 mila in Italia (+18% in un anno), di cui circa 700 in Piemonte (+14%) e 379 in Lombardia (+8%). Più addetti in Italia a Cuneo (+13%) con 175, Torino (+13%) con 150 e Catania con 179 (+49% in un anno).

Le imprese in Italia. Sono 5.603 le imprese italiane attive nella produzione di miele, in crescita del +5% in un anno  e del 49% in dieci anni. La provincia italiana con più imprese è Torino (251, +6% in un anno e + 65% in dieci), seguono Cuneo con 218 (+2% e +66%), Catania con 222 (+8% e + 59%), Trento con 151 (+ 2% e + 29%).

Stranieri, donne e giovani. Sono 227 gli stranieri nel settore in Italia (4% del settore), di cui 23 in Lombardia (3%). Le donne pesano il 26% del settore in Italia con 1.472 imprese, di cui 180 in Lombardia (25%). Pesano i giovani col 16% delle imprese nazionali (880), di cui 102 in Lombardia (14%).

Agricoltura, nuovi trend: boom per piante tessili, frutta e riso

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Sono 46 mila le imprese agricole in Lombardia. Prima per imprese agricole Brescia con circa 10 mila, poi Mantova con 8 mila, Pavia con 6 mila, Bergamo con 5 mila, Cremona e Milano con quasi 4 mila. A Como 2 mila imprese, a Varese quasi 2 mila imprese mentre a Lecco se ne contano oltre mille. Sono questi i numeri dell’agricoltura in Lombardia che emergono da un’analisi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Coldiretti Lombardia sugli ultimi numeri delle imprese di fine 2018.

“Il settore agricolo lombardo – spiega Giovanni Benedetti, direttore di Coldiretti Lombardia e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – da una parte conferma le produzioni tradizionali della nostra regione, che rimane al vertice in Italia per la produzione di latte, dall’altra guarda con sempre maggiore attenzione alle esigenze di benessere, qualità e sostenibilità espresse dai consumatori”.

Quasi una impresa su quattro è femminile, crescono gli stranieri. Sono circa 10 mila le imprese di donne nei settori agricoli. In crescita gli stranieri, +5%, arrivano ad avere 685 imprese.

Bene il lago, tra Como e Lecco, insieme a Milano e Varese. Continua l’aumento delle imprese agricole nell’area di Como, oltre 2 mila +1,4% in un anno. Bene anche Lecco con 1.126, +0,4% in un anno. Cresce in particolare la produzione di uva a Como e a Lecco, di ulivi e le spezie a Como.

Stabili le imprese a Milano area metropolitana con quasi 4 mila (+0,2%), di cui 1.038 in città (+1,6%, erano 1022 nel 2017). Gli stranieri crescono di più a Como da 50 a 60, a Milano, da 62 a 71, a Pavia da 70 a 76. Gli stranieri imprenditori restano più numerosi a Brescia e Mantova, con oltre 100 imprese.

In forte crescita in regione la coltivazione di piante tessili (da 7 a 84, +50%, con picchi di 21 a Milano e 16 a Como), le spezie (da 113 a 139, +23%, con oltre 20 a Brescia, Bergamo e Pavia), gli ortaggi protetti (da 156 a 175, +12%) e in piena aria (da 1.169 a 1.220, +4%), i frutti oleosi (da 443 a 469, +6%), gli alberi da frutta (da 421 a 465, +11%), la riproduzione di piante (da 417 a 438, +5%), l’allevamento di bufali (da 378 a 403, +7%), i servizi di supporto agli agricoltori (da 876 a 898, +3%). Bene anche il riso (da 248 a 270, +9%). L’apicoltura con +2,3% tocca le 725 imprese. Bene i fiori, + 4%, con 177 attività.

Montichiari, al via la Fiera agricola zootecnica italiana

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Mucche, foto da Pixabay

Otto padiglioni, 40.000 metri quadrati coperti, oltre 450 espositori e allevatori presenti. Sono questi numeri della 91ª Fiera agricola zootecnica italiana (Fazi), in programma a Montichiari dall’1 al 3 febbraio, che vedrà la presenza anche del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio.

“Siamo alla vigilia di una rassegna in grado di richiamare migliaia di visitatori qualificati, grazie a una formula trasversale, che propone soluzioni innovative per l’agricoltura del futuro negli ambiti della meccanizzazione, dell’agricoltura e della zootecnia di precisione, dell’allevamento, delle energie rinnovabili, della forestazione, coniugando qualità e spettacolo, approfondimenti, dibattiti, mostre bovine e cunicole di altissimo profilo”, dichiara il presidente del Centro Fiera di Montichiari, Germano Giancarli.

Quest’anno, in particolare, “torneranno i grandi appuntamenti sul ring zootecnico, per quanto attiene i bovini da latte, con il 18º Dairy Show Open Holstein, la 51ª Mostra nazionale della razza Bruna, la 1ª Mostra nazionale del Registro anagrafico delle specie cunicole, oltre all’esposizione avicola e dei cavalli Haflinger, a dimostrazione che il polo fieristico di Montichiari è uno dei più prestigiosi per la zootecnia, grazie anche al valore aggiunto che il settore rappresenta per l’economia del territorio”, afferma il direttore del Centro Fiera, Ezio Zorzi.

C’è molta attesa per il 18º Dairy Show Open Holstein, evento internazionale dedicato alla razza Frisona, promosso dalle Associazioni regionali degli allevatori della Lombardia (Aral) e del Veneto (Arav), in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori di frisona italiana (Anafi) e l’Associazione italiana allevatori (Aia). In base ai risultati del concorso, in particolare, saranno selezionate le candidate al confronto europeo di Libramont, in Belgio, il 12 e 13 aprile.

Venerdì 1 febbraio, a partire dalle ore 10, sono previsti i primi appuntamenti con la gara di giudizio fra istituti agrari, mentre la finalissima è prevista per domenica 3 febbraio.

Il Centro Fiera di Montichiari ospiterà per la Fiera Agricola Zootecnica Italiana anche la 51ª Mostra nazionale del libro genealogico della Bruna, una razza particolarmente vocata all’allevamento, grazie alla spiccata capacità di adattamento ai più diversi contesti agricoli e a rese alla caseificazione molto superiori alla media.

Gli animali della Bruna saranno sul ring già da venerdì 1 febbraio per la gara di giudizio morfologico riservata agli istituti agrari. Sabato 2 febbraio, invece, il clou della Mostra nazionale nelle diverse categorie, con la finalissima prevista nel pomeriggio.

Debutta a Montichiari la prima Mostra nazionale del Registro Anagrafico della specie cunicole. L’evento è promosso dall’Associazione nazionale coniglicoltori italiani, che vedrà la partecipazione di allevatori iscritti al Registro Anagrafico provenienti da tutta Italia.

La rassegna agricola di Montichiari sarà anche l’occasione (domenica 3 febbraio) per presentare i primi risultati delle nuove attività del Programma di sviluppo rurale nazionale, dei nuovi programmi informatizzati per tutti gli allevatori iscritti al registro anagrafico della specie cunicola e per illustrare il tema delle mostre e delle patologie degli animali con il professor Lavazza dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna.

Ricco anche il programma di convegni della 91ª edizione della Fazi. “Le produzioni zootecniche, il benessere animale, la tutela dell’ambiente, la sostenibilità e i costi di produzione sono i grandi temi di fondo di un panorama convegnistico molto qualificato –spiega Zorzi – che quest’anno pone l’attenzione anche sugli aspetti cari ai consumatori, come l’etichettatura, il Made in Italy e i benefici nutrizionali”. Il riferimento è al convegno di sabato 2 febbraio (ore 14:30, Sala 1, 2° piano ingresso centrale), dedicato appunto al tema “Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte: la difesa del Made in Italy”, promosso da Coldiretti Brescia, al quale prenderanno parte il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, Giorgio Calabrese (medico nutrizionista), Nicola Bertinelli (presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano), Stefano Berni (direttore del Consorzio del Grana Padano), Fabio Rolfi (assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia), con le conclusioni del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.

L’inaugurazione ufficiale della FAZI è prevista per sabato 2 febbraio alle ore 11.

P DAIRY SHOW: L’EVENTO INTERNAZIONALE DELLA RAZZA FRISONA

Come da tradizione, la Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari ospita il Dairy Show, 18th European Open Holstein Show, appuntamento internazionale dedicato alla razza Frisona, promosso da ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) e ARAV (Associazione Regionale Allevatori Veneto), in collaborazione con ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana) e AIA (Associazione Italiana Allevatori). Durante la mostra, a conferma della levatura internazionale dell’appuntamento di Montichiari, verranno selezionati i migliori soggetti che parteciperanno al confronto europeo previsto ad aprile 2019 a Libramont in Belgio, uno dei più qualificati appuntamenti europei del settore. Le selezioni del Dairy Show culmineranno nella giornata di domenica 3 febbraio, con la premiazione della campionessa della mostra.

P BRUNA2019: IL LIBRO GENEALOGICO IN MOSTRA

La FAZI 2019 ospita la Bruna2019, 51ª Mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna, promossa da ANARB (Associazione Nazionale Allevatori Razza Bruna). La Bruna italiana è una razza che, oltre alla grande capacità di adattamento ai più svariati contesti agricoli, garantisce produzioni di latte di notevole qualità che, grazie a rese alla caseificazione nettamente superiori alla media, è particolarmente ricercato nella produzione di formaggi tipici. Bruna2019 si concluderà sabato 2 febbraio con la premiazione della campionessa della mostra.

P REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA: LA MOSTRA DI ANCI

Altro evento tra i più attesi nell’edizione 2019 della FAZI è la 1ª Mostra nazionale di Registro Anagrafico della specie cunicola, promossa dall’ANCI Associazione Nazionale Coniglitori Italiani, che vedrà la partecipazione di allevatori iscritti al registro anagrafico provenienti da tutto il territorio nazionale.

Il Registro Anagrafico della specie cunicola rappresenta lo strumento per la conservazione e la salvaguardia delle razze cunicole allevate sul territorio nazionale. L’obiettivo principale è quello di mantenere lo standard morfologico e la variabilità genetica, nell’ottica di una sempre maggiore valorizzazione economica.

Le Mostre ufficiali di Registro Anagrafico costituiscon un importante momento di confronto tra allevatori e una preziosa occasione di scambio del patrimonio genetico. L’appuntamento in programma in occasione della FAZI 2019 di Montichiari è uno dei più attesi e si annuncia ricco di spunti per gli allevatori del sistema.

P CAVALLO HAFLINGER IN ESPOSIZIONE

Il programma di eventi zootecnici della FAZI completato dalle mostre equine che, per la gioia degli appassionati, saranno dedicate al cavallo Haflinger. Nel padiglione degli eventi zootecnici, troverà spazio anche la tradizionale mostra avicola.

P CONVEGNI SPECIALIZZATI PER APPROFONDIRE TEMI CHIAVE PER IL SETTORE

La FAZI si conferma, inoltre, un appuntamento di grande interesse per la proposta legata alla convegnistica specializzata, con seminari, workshop e conferenze a cura, tra gli altri, di Coldiretti, Unione Provinciale Agricoltori, Edagricole, AIA (Associazione Italiana Allevatori), ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana) e ANCI (Associazione Nazionale Coniglitori Italiani). La giornata di venerdì 1 febbraio si aprirà con il convegno promosso a partire dalle 9.00, in Sala 4, da Confagricoltura Brescia – Unione Provinciale Agricoltori. Alle 9.30, in Sala Pedini, ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Razza Frisona Italiana) proporrà il convegno dal titolo “Una Frisona sostenibile per la realtà italiana“. Il tema del benessere animale sarà al centro del seminario proposto alle ore 10.00 in Sala Scalvini dal titolo “Suini. Taglio della coda, la parola agli allevatori”.

Nel pomeriggio, a partire dalla ore 14.00, in Sala Scalvini entrerà nel vivo la tavola rotonda promossa da Coldiretti Brescia, in collaborazione con Informatore Zootecnico, dal titolo “Costi di produzione del latte: i valori per quintale registrati in azienda“.

La giornata di sabato si aprirà con il convegno promosso in Sala 4, alle ore 9.00, da ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia). Alle ore 10.00, in Sala Scalvini, AIA (Associazione Allevatori Italiani) presenterà il seminario dal titolo “Mastite e riduzione dei farmaci: nuovi approcci ad un problema“. Alle 14.30, in Sala 2, Coldiretti proporrà il convegno dal titolo “Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte: la difesa del Made in Italy“. È programmato per domenica, invece, l’incontro con gli allevatori promosso da ANCI (Associazione Nazionale Coniglitori Italiani) in occasione della Mostra nazionale di Registro anagrafico della razza cunicola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con la FAZI (1-3 febbraio) Montichiari capitale italiana del latte

 

Settore in salute, buone prospettive per il 2019.

Brescia leader nazionale per volumi

 

 

(Montichiari, 30 gennaio 2019) Con la 91ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana, Montichiari diventa la capitale italiana del latte nel weekend da venerdì 1 a domenica 3 febbraio.

Un appuntamento che mette (anche) il latte al centro di una rassegna in grado di calamitare circa 40.000 visitatori professionali in tre giorni e che porta in vetrina tutte le novità legate alla zootecnia, al benessere animale, all’agricoltura di precisione, alla meccanica agricola, alle fonti rinnovabili. Anche la sostenibilità ambientale, economica, occupazionale sono fra i temi al centro del dibattito, insieme al miglioramento genetico delle bovine, alla promozione del Made in Italy e all’internazionalizzazione delle grandi produzioni dell’agroalimentare.

Il latte: Brescia leader in Italia. Con una produzione di latte che nel 2017 ha raggiunto 1.398.864 tonnellate (fonte: Clal.it), la provincia di Brescia è la prima realtà in Italia per quantitativi prodotti. Una leadership incontrastata anche nel 2018. Le consegne di latte fra gennaio e novembre dello scorso anno, infatti, hanno raggiunto 1.310.383 tonnellate, in crescita del 2,45% rispetto allo stesso periodo del 2017. Alle sue spalle, i vertici di quello che è conosciuto come il “Triangolo d’oro” del latte: Cremona (1.193.157 tonnellate fra gennaio e novembre 2018, +2,39% su base tendenziale) e Mantova (904.906 tons, +1,77% rispetto ai primi 11 mesi del 2017).

La Lombardia si conferma il motore della produzione lattiero casearia italiana, con 4.777.656 tonnellate consegnate fra gennaio e novembre 2018, in crescita del 2,18% rispetto allo stesso periodo del 2017.

I prezzi. In questa fase, il mercato sta sorridendo ai produttori. Secondo le rilevazioni di Clal.it, portale di riferimento per il settore lattiero caseario, le quotazioni del latte spot (cioè in cisterna, non soggetto a contratti di conferimento di durata superiore ai tre mesi) di lunedì 28 gennaio in Borsa merci a Milano hanno toccato i 43 €/100 kg, in crescita dello 0,58% rispetto alla quotazione precedente e, addirittura, il 23,74% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Verona, altra piazza di riferimento per le quotazioni del latte a livello nazionale, ha confermato il prezzo di 23,25 euro per 100 chilogrammi.

Secondo gli analisti di Clal.it, le prospettive di mercato rimangono favorevoli, grazie a un sostanziale equilibrio tra produzioni e domanda. I principali paesi esportatori di formaggi, polveri e burro (Argentina, Australia, Bielorussia, Cile, Nuova Zelanda, Ucraina, Ue-28, Usa, Uruguay) hanno prodotto fra gennaio e novembre 2018 l’1,1% in più di latte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con l’Unione europea che si conferma il primo produttore mondiale con 144.782.000 tonnellate prodotte nei primi 11 mesi del 2018. Alle sue spalle gli Stati Uniti, con 90.445.000 tonnellate di latte (+1 per cento).

Le prospettive di mercato. Per il futuro, l’andamento dei prezzi del latte in Italia dipendeva molto dall’andamento delle consegne. Qualora i produttori europei mantenessero l’equilibrio fra domanda e offerta di materia prima, la risposta dei mercati continuerebbe ad essere positiva.

Il Grana Padano. Ottimismo anche in casa del Grana Padano, il formaggio a Denominazione di origine protetta più consumato al mondo.

Per il direttore generale del consorzio di tutela, Stefano Berni, “il Grana Padano sta attraversando una fase di prezzo molto positiva, grazie anche ai consumi rilevanti, che sono cresciuti in tutti i segmenti: estero, Italia, retail, famiglie e ristorazione”.

“A fronte di una situazione così positiva – prosegue – è probabile che riprenda un incremento della produzione di formaggio e, con ogni probabilità, non c’è la previsione che rimanga per lunghissimo tempo un prezzo così elevato né del Grana Padano né del Parmigiano Reggiano. Tuttavia, vista la scarsità delle scorte del Grana Padano, siamo ottimisti. Sono convinto che ci aspettino tra gennaio e dicembre 2019 dei mesi soddisfacenti, migliori della media del 2018, anno che si è raddrizzato per lo sprint che si è verificato tra ottobre e dicembre”.

I convegni. È ricco il programma di convegni legati alla zootecnia da latte. Si parte venerdì 1 febbraio (ore 9:30, Sala Pedini, 2° piano, ingresso centrale) con il convegno “Una Frisona sostenibile per la realtà italiana”, promosso dall’Associazione Nazionale Allevatori Razza Frisona Italiana (Anafi). L’apertura dei lavori è affidata a Fortunato Trezzi, presidente di Anafi. Raffaella Finocchiaro dell’Ufficio Ricerca & Sviluppo di Anafi parlerà degli sviluppi del progetto Latteco; Eileen Wall dello Scotland’s Rural College si concentrerà sui cambiamenti climatici e l’impatto sulla selezione bovina. Giulio Visentin dell’Ufficio Ricerca & Sviluppo di Anafi illustrerà l’aggiornamento dell’indice di fertilità. Focus anche sulla selezione per i consorzi di tutela, a cura del Consorzio del Parmigiano Reggiano, e sui nuovi servizi di Anafi offerti via web, presentati da Maurizio Marusi dell’Associazione. Modera il convegno Giorgio Burchiellaro, direttore di Anafi.

“Costi di produzione del latte: i valori per quintale” sotto la lente di Coldiretti Brescia, nel convegno organizzato in collaborazione con l’Informatore Zootecnico. Appuntamento venerdì 1 febbraio (ore 14, Sala Scalvini, 1° piano, ingresso centrale). Dopo l’analisi di mercato del prof. Daniele Rama dell’Università Cattolica di Piacenza, si confronteranno cinque allevatori: Elena Francinelli di Vobarno, Giovanni Martinelli di Borgo San Giacomo, Giuseppe Ruggeri di Verolavecchia, Enrico Bettoni di Torbole Casaglia, Michele Saetti di Lonato del Garda. Le conclusioni sono affidate a Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti.

Sabato 2 febbraio alle ore 9 (Sala 4, 2° piano, ingresso centrale), l’Associazione regionale degli allevatori della Lombardia illustrerà, nell’ambito delle “Gestioni ambientali nella moderna azienda agrozootecnica”, i primi risultati dei Progetti Life ARIMEDA e Life DOP, progetti finanziati dall’Unione europea finalizzati alla riduzione delle emissioni e all’aumento dell’efficienza nelle stalle.

Sempre Sabato 2 febbraio (ore 10, Sala Scalvini, 1° piano, ingresso centrale), evento su “Mastite e riduzione dei farmaci: nuovi approcci ad un problema”, promosso dall’Associazione italiana allevatori (Aia). Relatori di alto profilo per il convegno moderato da Roberto Maddè, direttore generale dell’Aia. Fra gli interventi, Roberto Nocentini, presidente Aia, Paolo Moroni della Cornell University of Itacha (New York) con L’asciutta selettiva nella bovina da latte; Riccardo Negrini, direttore tecnico Aia, presenterà i dati dei controlli funzionali. I servizi delle Associazioni regionali allevatori saranno illustrati da Daniele Giaccone (Ara Piemonte) e Lucio Zanini (Ara Lombardia). Il prof. Alfonso Zecconi dell’Università di Milano affronterà il tema della sostenibilità degli allevamenti e dell’innovazione necessaria per raggiungere tale obiettivo. Conclusioni di Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti.

Coldiretti Brescia organizzerà, sabato 2 febbraio alle 14:30 (Sala 1, 2° piano, ingresso centrale) il convegno su “Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte: la difesa del Made in Italy”. Interverranno all’evento Giorgio Calabrese, medico nutrizionista, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Stefano Berni, direttore del Consorzio del Grana Padano, Gianpiero Calzolari, presidente del gruppo Granarolo, Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole.

Le conclusioni sono affidate a Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti. Modera l’incontro Gianluca Lelli, capo area economica di Coldiretti.

Inaugurazione Fazi. L’inaugurazione ufficiale della Fazi è prevista per sabato 2 febbraio alle ore 11.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In 10 anni in Lombardia superfici di mais crollate del 45,1%, -39,1% in Italia

 

Mais sotto la lente alla 91ª edizione della Fazi di Montichiari (1-3 febbraio)

 

 

(Montichiari, 30 gennaio 2019) Nel giro di 10 anni la Lombardia ha perso il 45,1% delle superfici coltivate a mais, passando da 253.741 ettari del 2008 a 139.530 ettari del 2018. Calcolatrice alla mano, significa che si sono persi in un decennio 114.211 ettari coltivati a mais, con una produzione che è passata da 29,4 milioni di quintali a 15,6 milioni di quintali (-47 per cento).

Altrettanto significativo il calo a livello nazionale. Nel 2008 l’Italia coltivava 991.524 ettari di mais con una produzione complessiva di 97,9 milioni di quintali. Nel 2018 i numeri evidenziano una superficie di 614.314 ettari e una quantità di mais di 62,6 milioni di quintali. In pratica, superfici ridotte del 39,1% e produzioni contratte del 36,1 per cento.

Lo rileva si dati Agri Istat la Fiera agricola zootecnica italiana (Fazi) di Montichiari, alla vigilia della sua 91ª edizione, in programma al Centro Fiera da venerdì 1 a domenica 3 febbraio. “Una manifestazione di riferimento per il mondo agricolo, con eventi di richiamo internazionale come il 18º Dairy Show Open Holstein – dichiara il presidente del Centro Fiera di Montichiari, Germano Giancarli -. A qualificare l’edizione 2019 della manifestazione, poi, ci sarà la 51ª Mostra nazionale della razza Bruna, la 1ª Mostra nazionale del Registro anagrafico delle specie cunicole, oltre all’esposizione avicola e dei cavalli Haflinger”.

Grande zootecnia, dunque, che necessita di “carburante”. Il mais è uno di questi e lo scenario è quello di una contrazione delle produzioni, con aumento dell’import. In parte per l’andamento di mercato, che in questi anni ha scarsamente sorriso ai maiscoltori e in parte per i costi di produzione crescenti e per il problema delle aflatossine, la cui genesi è collegata a situazioni meteo-climatiche non propriamente sconosciute alla Pianura padana.

In 10 anni superfici rivoluzionate in Lombardia. Il calo delle superfici coltivate a mais in Lombardia ha anche rivoluzionato la classifica delle province. Se nel 2008 Cremona era la regina della regione, con 61.000 ettari destinati al mais, seguita da Brescia (51.096 ha) e Mantova (50.500 ha), dieci anni dopo il primato spetta a Brescia con 33.726 ettari, seguita da Mantova (26.000 ha) e da Cremona, crollata a 22.088 ettari.

Il convegno. Di “Mais e cerealicoltura per la zootecnia: attualità e prospettive” se ne parlerà venerdì 1 febbraio alla Fazi, grazie al convegno promosso da Confagricoltura Brescia in collaborazione con Ismea – Crea (ore 9, Sala 4, 2° piano, ingresso centrale).

Dopo i saluti di Mario Fraccaro, sindaco di Montichiari, e di Claudia Carzeri, consigliere regionale componente della commissione Agricoltura, e l’introduzione di Gabriele Trebeschi, direttore di Confagricoltura Brescia, interverranno Nikolas Mitroulias, responsabile di Climate Italia (“Coltiviamo i dati: come l’agricoltura digitale può aiutare la filiera”) e Michela Alfieri del Crea – Unità di ricerca sulla maiscoltura di Bergamo (Approfondimento sull’insilato di mais). Seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista economico Guido Lombardi, sul tema “Fare mais in Italia”. Ne discuteranno Cesare Soldi dell’Associazione Maiscoltori Italiani, Roberto Milletti responsabile Unità Analisi e Informazione di Ismea, Fausto Nodari della Sezione economica Mais di Confagricoltura Brescia e il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli.

EVENTI ZOOTECNICI

Come da tradizione, la Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari ospita il Dairy Show, 18th European Open Holstein Show, appuntamento internazionale dedicato alla razza Frisona, promosso da ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) e ARAV (Associazione Regionale Allevatori Veneto), in collaborazione con ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana) e AIA (Associazione Italiana Allevatori).

Nell’edizione 2019 verranno selezionate le candidate al confronto europeo Libramont (Belgio) 2019.

PROGRAMMA

Venerdì 1 febbraio 2019

Ore 10.00 – Gara di giudizio fra Istituti Agrari

Ore 10.00 – Gara di tolettatura Junior Show

Ore 14.00 – Giudizio sulla tolettatura Junior Show

A seguire:

Gara di conduzione e Gara di giudizio fra Dairy Club

Sabato 2 febbraio 2019

DAIRY SHOW

Esposizione animali

Domenica 3 febbraio 2019

DAIRY SHOW

Ore 9.30 – Valutazione giovani animali, congiuntamente ai soggetti dello Junior Show

A seguire:

Finale e premiazioni Junior Show

Finale e premiazioni manze Dairy Show

Ore 13.30 – Valutazioni vacche in latte

Ore 17.00 – Finale Mostra e premiazioni

EVENTI ZOOTECNICI

BRUNA2019: LA 51a MOSTRA NAZIONALE DEL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA BRUNA

L’appuntamento nazionale per gli allevatori della razza Bruna italiana avrà luogo nei prossimi giorni a Montichiari (Brescia), dal 1 al 3 Febbraio, nell’ambito della 91a Fiera Agricola Zootecnica Italiana.

Giunta alla 51° edizione, la Mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna è organizzata da Anarb (Associazione nazionale allevatori bovini della razza Bruna) in collaborazione con il Centro Fiera del Garda.

Al confronto nazionale è prevista la partecipazione di oltre 180 soggetti – una sessantina gli espositori – provenienti da Bari, Belluno, Bergamo, Brescia, Lecco, Padova, Parma, Sondrio, Taranto, Trento, Treviso, Verbania e Verona.

Il giudice designato per le valutazioni di Bruna2019, l’ispettore di razza Alcide Patelli, causa infortunio sarà sostituito dall’esperto nazionale Daniele Galbardi, allevatore della provincia di Brescia. I dieci anni di attività, Galbardi ha valutato più di 50.000 bovine e ha giudicato un centinaio di mostre, di cui una nazionale e una all’estero.

A Montichiari Galbardi sarà coadiuvato dal bolzanino Daniel Gasser, esperto nazionale della razza Bruna.

Tra i numerosi riconoscimenti in palio, il “Premio Biodiversità” verrà assegnato al soggetto in concorso con il più basso valore di consanguineità.

La salvaguardia della biodiversità di razze e specie, unitamente al benessere animale – il regolamento ‘codice etico’ di Bruna2019 favorisce le buone pratiche di gestione zootecnica in ottemperanza alle normative vigenti – e al contenimento dell’impatto ambientale nelle produzioni zootecniche, sono, infatti, gli ambiti di azione del progetto europeo “Le razze bovine da latte per la definizione di modelli selettivi sostenibili”, acronimo LATTeco.

Nell’ambito di Bruna2019 è altresì in programma la 14ª Mostra nazionale del Bruna junior club, con concorsi di toelettatura, conduzione e giudizio morfologico. Prevista inoltre, per il pomeriggio di sabato 2 febbraio, la premiazione del 2° Concorso nazionale formaggi disolabruna®-Onaf.

Le singole tappe della manifestazione potranno essere seguite sulla pagina Anarb di Facebook e sul sito anarb.it.

Le bovine della razza Bruna registrano una percentuale media nazionale della caseina pari al 2,86%, con una k-caseina BB – la variante proteica del latte atta alla caseificazione – pari a 85,2%. Il genotipo della Beta caseina A2A2, indicato favorevole per la salute umana da recenti studi scientifici, nelle femmine brune viventi è pari al 67%, con una produzione di latte complessiva – media nazionale – pari a 7.425 kg con il 4,05% di grasso e il 3,59% di proteina. La razza Bruna si distingue nel panorama bovino italiano per la combinazione ottimale tra qualità e quantità del latte prodotto per singola lattazione, per la naturale vocazione alla trasformazione casearia, per funzionalità e longevità.

PROGRAMMA

Venerdì 1 Febbraio

Apertura della manifestazione al pubblico

Concorso di giudizio morfologico per studenti scuole d’agricoltura

Concorsi nazionali del Bruna junior club

Sabato 2 Febbraio

Valutazioni della razza Bruna (Mostra nazionale e Mostra Bjc)

Premiazioni 2° Concorso nazionale formaggi disolabruna®-Onaf.

Domenica 3 Febbraio

Esposizione

EVENTI ZOOTECNICI

REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA:

ALLA FAZI LA MOSTRA NAZIONALE PROMOSSA DA ANCI

La 91° edizione della  FAZI Fiera Agricola Zootecnica Italiana in programma al Centro Fiera di Montichiari (BS) ospiterà la 1ª Mostra nazionale di Registro Anagrafico della specie cunicola.

L’evento è promosso dall’ANCI Associazione Nazionale Coniglitori Italiani e vedrà la partecipazione di allevatori iscritti al registro anagrafico provenienti da tutto il territorio nazionale.

Il Registro Anagrafico della specie cunicola rappresenta lo strumento per la conservazione e la salvaguardia delle razze cunicole allevate sul territorio nazionale. L’obiettivo principale è quello di mantenere lo standard morfologico e la variabilità genetica, nell’ottica di una sempre maggiore valorizzazione economica.

Le Mostre ufficiali di Registro Anagrafico costituiscon un importante momento di confronto tra allevatori e una preziosa occasione di scambio del patrimonio genetico. L’appuntamento in programma in occasione della FAZI 2019 di Montichiari è uno dei più attesi e si annuncia ricco di spunti per gli allevatori del sistema.

PROGRAMMA DELLA MOSTRA

Venerdì 1,  Sabato 2 e Domenica 3 febbraio

Esposizione e mostra durante le giornate di apertura della fiera.

Domenica 3 febbraio

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

Incontro con gli allevatori

ore 09.00      Saluti e comunicazioni del Presidente ANCI

ore 09.30      Primi risultati delle nuove attività del PSRN sottomisura 10.2 raccolti

Nuovi programmi informatizzati per tutti gli allevatori iscritti R.A. ANCI

ore 11.15      Le patologie degli animali nelle mostre

Prof. Lavazza – IZSLER

ore 12.30      Premiazione degli allevatori

(Campioni di Razza – Collezioni – Best in show).

PROGRAMMA

VENERDÌ 1 FEBBRAIO

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

DAIRY SHOW

18th European Open Holstein Show

PROGRAMMA

ore 10.00             Gara di giudizio fra Istituti Agrari

ore 10.00             Gara di tolettatura Junior Show

ore 14.00             Giudizio sulla tolettatura Junior Show

A seguire:

Gara di conduzione e Gara di giudizio fra Dairy Club

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

BRUNA2019

51a Mostra nazionale del Libro genealogico

                  PROGRAMMA

ore 10.00 – 13.00              Gara di giudizio morfologico riservata agli Istituti Agrari

ore 14.00 – 18.00              Concorsi del Bruna Junior Club

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

MOSTRA NAZIONALE

DI REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA

Esposizione e mostra

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE CAVALLO HAFLINGER

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE AVICOLA

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Mais per la zootecnia: attualità e prospettive

promosso da Confagricoltura Brescia – Unione Provinciale Agricoltori

in collaborazione con Ismea – Crea

PROGRAMMA

Saluti

Mario Fraccaro

Sindaco di Montichiari

Claudia Carzeri

Consigliere regionale membro commissione Agricoltura

INTERVENTI

Coltiviamo i dati: come l’agricoltura digitale può aiutare la filiera

Nikolas Mitroulias – Responsabile Climate Italia

Mais: come produrre trinciato di qualità

Michela Alfieri – Crea Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali

Dal campo alla tavola, a supporto della filiera

Matteo Piombino – Corteva Agriscience

TAVOLA ROTONDA

“Fare mais in Italia”

Cesare Soldi

Presidente Associazione Maiscoltori Italiani

Presidente FRP Confagricoltura Lombardia

Roberto Milletti

Responsabile Unità Analisi e Informazione di Ismea

Fausto Nodari

Presidente Sezione economica Cerealicoltura di Confagricoltura Brescia

Giovanni Garbelli

Presidente Confagricoltura Brescia

Coordina: Guido Lombardi – Giornalista economico

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.30

Sala Pedini (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Una Frisona sostenibile per la realtà italiana

promosso da ANAFI Associazione Nazionale Allevatori Razza Frisona Italiana

PROGRAMMA

Moderatore: Giorgio Burchiellaro – direttore ANAFI

ore 09.30             Apertura dei lavori

Fortunato Trezzi – Presidente ANAFI

ore 10.00             Sviluppo progetto LATTeco (PSRN)

Raffaella Finocchiaro – Ufficio Ricerca & Sviluppo ANAFI

ore 10.30             Cambiamenti climatici e impatto sulla selezione

Eileen Wall – Scotland’s Rural College, UK

ore 11.00             Aggiornamento indice fertilità

Giulio Visentin – Ufficio Ricerca & Sviluppo ANAFI

ore 11.30             La selezione per i consorzi di tutela

Consorzio Parmigiano Reggiano

ore 11.45             Indice caseificazione e sostenibilità – Parmigiano Reggiano

Giulio Visentin – Ufficio Ricerca & Sviluppo ANAFI

ore 12.15             Nuove servizi ANAFI via web

Maurizio Marusi – Ufficio Servizi per la F.A. ANAFI

ore 12.45             Discussione

ore 13.00             Chiusura lavori – buffet

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 10.00

Sala Scalvini (1° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Suini. Taglio della coda, la parola agli allevatori.

Esperienze a confronto.

PROGRAMMA

ore 10.00             Registrazione dei partecipanti

ore 10.15             APERTURA LAVORI

Introduzione e coordinamento degli interventi: Anna Mossini – Giornalista

INTERVENTI

Uno sguardo all’Europa

Valérie Courboulay – Institut du Porc – France (IFIP)

Classyfarm

Andrea Rossi – Assica

Esperienze a confronto

Annalisa Scollo – Suivet

Mauro Casali – Progeo

ore 11.30             Discussione: la parola alle Organizzazioni Sindacali

ore 12.00             Termine lavori

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 14.00

Sala Scalvini (1° piano – ingresso centrale)

TAVOLA ROTONDA

Costi di produzione del latte: i valori per quintale registrati in azienda

promosso da Coldiretti Brescia

in collaborazione con Informatore Zootecnico

Moderatore: Giorgio Setti – giornalista Informatore Zootecnico

PROGRAMMA

DATI E ANALISI DI MERCATO

Daniele Rama – Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

LE ESPERIENZE

Elena Francinelli – allevatrice Vobarno

Giovanni Martinelli – allevatore Borgo San Giacomo

Giuseppe Ruggeri – allevatore Verolavecchia

Enrico Bettoni – allevatore Torbole Casaglia

Michele Saetti – allevatore Lonato del Garda

CONCLUSIONI

Ettore Prandini – Presidente nazionale Coldiretti

SABATO 2 FEBBRAIO

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Le gestioni ambientali nella moderna azienda agrozootecnica

I primi risultati dei Progetti Life ARIMEDA e Life DOP

per la riduzione delle emissioni e l’aumento dell’efficienza

promosso da ARAL Associazione Regionale Allevatori Lombardia

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

DAIRY SHOW

18th European Open Holstein Show

Esposizione

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

BRUNA2019

51a Mostra nazionale del Libro genealogico

                  PROGRAMMA

Valutazioni Mostra nazionale del Libro genealogico e del Bruna Junior Club

ore 09.00 – 12.00             Valutazioni di categoria e finale manze

ore 14.00 – 16.30             Valutazioni di categoria vacche e finali

ore 16.30 – 17.00             Finalissima vacche

Premiazioni 2° Concorso nazionale formaggi disolabruna®-Onaf.

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

MOSTRA NAZIONALE

DI REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA

Esposizione e mostra

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE CAVALLO HAFLINGER

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE AVICOLA

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 10.00

Sala Scalvini (1° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Mastite e riduzione dei farmaci: nuovi approcci ad un problema

promosso da AIA Associazione Allevatori Italiani

PROGRAMMA

Moderatore: Roberto Maddè – Direttore Generale AIA

ore 09.30             Registrazione presenze

ore 10.00             Apertura lavori

Roberto Nocentini – Presidente AIA

ore 10.30             L’asciutta selettiva nella bovina da latte

Paolo Moroni – Cornell University of Itacha, NY, U.S.A.

Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Milano

ore 11.00             I dati dei Controlli Funzionali: informazione necessaria

Riccardo Negrini – Direttore Tecnico AIA

ore 11.30             Affrontare nuove sfide con i servizi delle Associazioni Regionali Allevatori

Daniele Giaccone – Laboratorio Analisi ARA Piemonte

Lucio Zanini – Ufficio Assistenza Tecnica ARA Lombardia

ore 12.00             Professionalità e innovazione essenziali per la sostenibilità degli allevamenti

Alfonso Zecconi – Dipartimento di Medicina Veterinaria,

Università degli Studi di Milano

ore 12.30             Conclusione lavori

Ettore Prandini – Presidente Coldiretti

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 11.00 FOYER

(Ingresso centrale – Padiglione 5)

Inaugurazione e taglio del nastro

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 14.30

Sala 1 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte:

la difesa del Made in Italy

promosso da Coldiretti Brescia

INTERVENGONO

Giorgio Calabrese – Medico nutrizionista

Nicola Bertinelli – Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano

Stefano Berni – Direttore Consorzio Grana Padano

Gianpiero Calzolari – Presidente del Gruppo Granarolo

Fabio Rolfi – Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia

Gian Marco Centinaio – Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo

CONCLUSIONI

Ettore Prandini – Presidente Nazionale Coldiretti

Modera: Gianluca Lelli – Capo Area Economica Coldiretti

DOMENICA 3 FEBBRAIO

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Incontro con gli allevatori – Mostra nazionale di Registro anagrafico della razza cunicola

promosso da ANCI Associazione Nazionale Coniglitori Italiani

PROGRAMMA

ore 09.00             Saluti e comunicazioni del Presidente

ore 09.30             Primi risultati delle nuove attività del PSRN sottomisura 10.2 raccolti

Nuovi programmi informatizzati per tutti gli allevatori iscritti R.A. ANCI

ore 11.15             Le patologie degli animali nelle mostre

Prof. Lavazza – IZSLER

ore 12.30             Premiazione degli allevatori (Campioni di Razza – Collezioni – Best in show)

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

DAIRY SHOW

18th European Open Holstein Show

PROGRAMMA

ore 9.30                Valutazione giovani animali,

congiuntamente ai soggetti del Junior Show

A seguire:

Finale e premiazioni Junior Show

Finale e premiazioni manze Dairy Show

ore 13.30             Valutazioni vacche in latte

ore 17.0o             Finale Mostra e premiazioni

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

BRUNA2019

51a Mostra nazionale del Libro genealogico

Esposizione

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

MOSTRA NAZIONALE

DI REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA

Esposizione

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE CAVALLO HAFLINGER

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE AVICOLA

 

91a FAZI

Fiera Agricola Zootecnica Italiana

1 / 2 / 3 Febbraio 2019

Centro Fiera di Montichiari (BS)

ORARI DI APERTURA:

9.00 – 19.00

BIGLIETTO

€ 11    acquistato in fiera

€ 10    acquistato on line in www.fieragri.it/biglietti-online)

€ 7      ridotto over 65

Ingresso gratuito fino a 12 anni

www.fieragri.it

www.facebook.com/fieraagricola.montichiari

www.instagram.com/fazimontichiari

Per informazioni:

Segreteria organizzativa CENTRO FIERA S.p.A.

Via Brescia, 129 – 25018 Montichiari (BS) – Italy

Tel. 030 961148 – Fax 030 9961966

info@fieragri.it – www.centrofiera.it

 

Confagricoltura Brescia, al via gli incontri del presidente con i soci

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by
Giovanni Garbelli, Confragricoltura Brescia

SI svolgeranno nei prossimi giorni, a partire da venerdì 11 gennaio a Brescia, i tradizionali incontri del presidente con i soci di Confagricoltura Brescia, riuniti negli Uffici Zona.

“Ringrazio fin d’ora tutti coloro che parteciperanno e che porteranno il proprio contributo – ha detto Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia, che per la prima volta incontrerà in questa veste i soci dell’organizzazione -: dal confronto con gli associati potrò ricavare spunti

fondamentali per iniziare nel modo migliore la mia attività al vertice di questa organizzazione. Grazie al dialogo con gli associati infatti – ha affermato il presidente – io, la giunta, il consiglio, la direzione e l’intera struttura di Confagricoltura Brescia possiamo migliorare la nostra attività nell’interesse delle imprese agricole”.

Gli incontri sono anche funzionali a preparare nel modo migliore le tematiche che saranno affrontate nel corso dell’assemblea generale di Confagricoltura Brescia, l’appuntamento più importante dell’organizzazione, in programma quest’anno sabato 23 febbraio.

Il calendario completo degli appuntamenti è allegato a questo comunicato stampa.

Calendario incontri di zona

 

 

Agricoltura, a Brescia le imprese del Natale sono quasi 2mila

in Agricoltura e allevamento/Economia/Tendenze by

Settori agricoli legati alle feste di Natale, sono 8 mila le imprese in Lombardia su 190 mila in Italia e 15 mila gli addetti su 271 mila nazionali. Crescono gli operatori in regione del 7% in cinque anni, +7,8% in Italia. Emerge dai dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Coldiretti Lombardia su fonte registro imprese al primo trimestre 2018, 2017 e 2013. Prime Brescia e Pavia con quasi duemila imprese, seguono Bergamo e Mantova con quasi mille. Donne protagoniste a  Sondrio con 141 imprese su 406, il 35%. Stranieri a Mantova con 82 su 830, il 7%.

Alberi di Natale a Milano e Como, vini e spumanti a Pavia, a Brescia frutta anche secca e esotica e fiori per le decorazioni, carni suine per lo zampone a Mantova. Per gli alberi di Natale, sono 53 le imprese specializzate per questo periodo dell’anno, di cui 18 a Milano e 10 a Como. Al centro dei festeggiamenti vini e spumanti, nel settore agricolo legato all’uva ci sono 2997 imprese, di cui 1.466 a Pavia. Protagonista in tavola la frutta, che vede 454 imprese attive in regione, di cui 114 a Brescia e 91 a  Bergamo, a cui si aggiungono 33 di agrumi e 8 di frutta tropicale. Sono poi oltre mille imprese di ortaggi freschi regionali. Per ornare tavola e casa, 939 le attività che coltivano fiori e piante all’aria aperta, di cui oltre cento a Brescia, Bergamo, Como, Milano e Varese, 177 con fiori in colture protette, di cui 60 a  Brescia. Circa 1500 le imprese legate alle carni, che non mancano in tavola secondo le ricette tradizionali. In particolare i suini, con lo zampone che sarà protagonista a Capodanno, sono prevalenti nel mantovano, le altre carni nel bresciano.

In Italia prime Catania, Trapani, Treviso. Giovani protagonisti a Nuoro, donne ad Avellino e stranieri a Ragusa. Prime in Italia per totale imprese dei settori sono Catania, Trapani con oltre 8 mila imprese, Treviso con oltre 7 mila, Cuneo , Salerno, Verona e Bari con circa 6 mila. Prime in Italia per peso percentuale dei giovani nei settori agricoli delle feste sono Nuoro col 25% di giovani imprenditori in questi settori, 474 su 1936, Avellino, Potenza, Belluno e Enna, tutte con oltre il 20% di giovani imprenditori nei settori. Prime in Italia per peso percentuale delle donne nei settori agricoli delle feste sono: Avellino col 45%, 983 su 2197 e Frosinone col 44%. Prime in Italia per peso percentuale degli stranieri nei settori agricoli delle feste sono: Ragusa col 9% (483 su 5133),  Prato e Pistoia.

Agricoltura, Brescia capitale della Lombardia: le imprese sono 10mila

in Agricoltura e allevamento/Economia/Tendenze by

Sono 46 mila le imprese agricole in Lombardia. Prima per imprese agricole Brescia con circa 10 mila, poi Mantova con 8 mila, Pavia con 6 mila, Bergamo con 5 mila, Cremona e Milano con quasi 4 mila. A Como 2 mila imprese, a Varese quasi 2 mila imprese mentre a Lecco se ne contano oltre mille. Sono questi i numeri dell’agricoltura in Lombardia che emergono da un’analisi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Coldiretti Lombardia sugli ultimi numeri delle imprese di fine settembre 2018.

“Il settore agricolo lombardo – spiega Giovanni Benedetti, direttore di Coldiretti Lombardia e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – da una parte conferma le produzioni tradizionali della nostra regione, che rimane al vertice in Italia per la produzione di latte, dall’altra guarda con sempre maggiore attenzione alle produzioni che rispondono alle esigenze di benessere e sostenibilità espresse dai consumatori ”.

Quasi una impresa su quattro è femminile, crescono gli stranieri, stabili i giovani, che crescono a Brescia, Milano, Lecco, Monza, Sondrio, Varese. Sono circa 10 mila le imprese di donne nei settori agricoli. In crescita gli stranieri, +5%, arrivano ad avere 676 imprese. Giovani stabili a oltre 3 mila attività.

Bene il lago, tra Como e Lecco, insieme a Milano e Varese. Continua l’aumento delle imprese agricole nell’area di Como e sul lago, oltre 2 mila +1,3% in un anno. Bene anche Lecco con 1.125, +1,2% in un anno. Cresce in particolare la produzione di uva a Como (+31%) e a Lecco (+7%) e di ulivi (+7% e +14%), le spezie a Como (+29%).

Stabili Milano area metropolitana con 4 mila, di cui oltre mille in città (sono 1032 nel 2018 ed erano 1023 nel 2017). Stabile Varese con quasi 2 mila.

Crescono le donne a Como (+1,2%) e a Lecco (+0,7%). Bene i giovani a Brescia (+0,9%, a quota 677 da 671 lo scorso anno), a Lecco, +3,5%, 117 imprese, 4 in più in un anno, a Milano con +6,7% a quota 223, a Monza con 59, 8 in più, +16%, a Sondrio, +3% per i 310 attivi, a Varese, +3,7% per i 168.

Gli stranieri crescono di più a Como da 48 a 57, a Milano, da 61 a 68, a Pavia da 69 a 75. Gli stranieri imprenditori restano più numerosi a Brescia e Mantova, con oltre 100 imprese.

In forte crescita in regione la coltivazione di piante tessili (da 6 a 73), le spezie (da 103 a 133, +29%), gli ortaggi protetti (da 151 a 173, +15%) e in piena aria (da 1.148 a 1.205, +5%), i frutti oleosi (da 441 a 462, +5%), gli alberi da frutta (da 397 a 454, +14%), la riproduzione di piante (da 413 a 439, +6%), l’allevamento di bufali (da 370 a 393, +6%), i servizi di supporto agli agricoltori (da858 a 901, +5%). Bene anche il riso (da 243 a 266, +10%).v

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