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Aziende - page 3

Feralpi archivia un 2019 positivo: ricavi a 1,3 miliardi, investimenti per 54,5 milioni

in Aziende/Bilanci/Economia/Feralpi by
Ancora un anno positivo per Feralpi. Il gruppo siderurgico, tra i leader in Europa nella produzione di acciai per edilizia e acciai speciali, ha chiuso l’esercizio 2019 in utile con fatturato, margini e produzioni in tenuta rispetto ad un buon 2018 e conferma la forte propensione agli investimenti con 54,5 milioni di euro per dare continuità al proprio piano industriale di sviluppo. Essi sono finalizzati non solo a raggiungere la massima efficienza, ma anche a contribuire alla decarbonizzazione dell’attività produttiva, riducendo consumi ed emissioni anche grazie allo sviluppo di nuovi modelli di economia circolare per favorire la valorizzazione delle risorse e l’adozione di tecnologie volte all’efficienza energetica.
Proprio in tema di circolarità, di particolare rilevanza è il progetto sperimentale di recupero in forno di prodotti derivanti dal riutilizzo di materiali plastici/polimerici come agenti di riduzione sostitutivi del carbone per ridurre l’utilizzo di un materiale naturale a fronte della valorizzazione di materiali da recupero.

«I risultati positivi raggiunti nel 2019 – commenta Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi – rafforzano il nostro Gruppo anche in un contesto in cui il mercato, soprattutto nella seconda parte dell’anno, ha rallentato il passo. Ciò che invece non ha frenato è stata la nostra propensione agli investimenti che si sono mantenuti robusti per restare competitivi intercettando ciò che l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il Green New Deal europeo chiedono anche alle imprese manifatturiere. Ovvero, adottare dei modelli di sviluppo sostenibili e circolari, capaci da un lato di contribuire alla decarbonizzazione e, dall’altro, di favorire l’inclusione sociale e la creazione di valore per il territorio e la comunità in cui si opera. Questi sono anche i pilastri della nostra strategia di sviluppo che guidano gli investimenti e i progetti di ricerca».

 
Per la prima volta Feralpi presenta, assieme al bilancio consolidato 2019 di Gruppo, la Dichiarazione Volontaria Consolidata di carattere Non Finanziario (DNF). Nel 2019 il Gruppo Feralpi ha generato un valore aggiunto globale lordo pari a 219,4 milioni, mentre il valore netto per gli stakeholder ammonta a 166 milioni. La sua ripartizione vede una maggior concentrazione nella remunerazione del personale (48%), segue il rafforzamento del capitale (21%) con le imposte versate alla Pubblica Amministrazione (21%). Ai finanziatori sono stati destinati 10,3 milioni. Le elargizioni liberali alla comunità sono state pari a 6,5 milioni di euro.
RICAVI a 1,3 Mld € (-1,3% a/a)
– INVESTIMENTI a 54,5 Mln € in linea con gli obiettivi del Gruppo
– PRODUZIONE DI ACCIAIO a 2,49 Mln di tonnellate (-0,3% a/a)
– EBITDA a 125,1 Mln € (EBITDA margin 9,6%), sostanzialmente in linea con i valori del 2018
– UTILE a 40,8 Mln €
– POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (debito netto) a 134,9 Mln € in miglioramento rispetto al valore del 31 dicembre 2018 quando era pari a 175,6 Mln €

A2A: nel 2019 volano investimenti, ricavi e utile netto

in A2A/Aziende/Economia/Partecipate e controllate by

Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la presidenza di Giovanni Valotti, ha approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2019, ne diamo conto riportando la sintesi pubblicata da Brescia news.

Nel 2019 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 7.324 milioni di euro, in aumento del 12,8% rispetto all’anno precedente. L’aumento dei ricavi è prevalentemente riconducibile alle maggiori vendite sul mercato libero, in particolare grandi clienti, ai ricavi da vendita gas grazie ai maggiori volumi venduti sul mercato libero e intermediati sul mercato all’ingrosso, parzialmente compensati dai minori ricavi relativi ai mercati ambientali.
I ricavi del gruppo ACSM-AGAM, consolidato a partire da luglio 2018, risultano pari a 420 milioni di euro (187 milioni di euro al 31 dicembre 2018 riferiti al solo secondo semestre post perfezionamento aggregazione).

Il Margine operativo lordo si è attestato a 1.234 milioni di euro (1.231 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Il contributo del gruppo ACSM-AGAM, consolidato a partire dal primo luglio 2018, è stato pari a 69 milioni di euro (41 milioni di euro nel 2018, incluso il risultato dell’ex-gruppo Aspem consolidato nel primo semestre del 2018). Al netto delle partite non ricorrenti (39 milioni di euro nel 2018; 42 milioni di euro nel 2019), il Margine operativo lordo risulta allineato al 2018.

Il Risultato Operativo Netto risulta pari a 687 milioni di euro, in aumento di 99 milioni di euro rispetto al 2018 (588 milioni di euro nel 2018). La variazione è riconducibile:
· alle minori svalutazioni nette dell’anno in corso rispetto a quelle dell’anno precedente (9 milioni di euro di svalutazioni nette nel 2019; 160 milioni di euro nel 2018);
· all’ incremento degli ammortamenti relativi al gruppo ACSM-AGAM, all’applicazione del principio IFRS 16, agli asset acquisiti, nonché ai maggiori investimenti dell’anno (-39 milioni di euro);
· ai maggiori accantonamenti netti dell’anno a Fondo Rischi derivanti principalmente dal minor rilascio, nel corso del 2019, di fondi rischi e crediti eccedenti rispetto ai rilasci dell’anno precedente (-16 milioni di euro).

Le svalutazioni nette effettuate nell’esercizio 2019 sono riferite:

· al ripristino di valore, per +127 milioni di euro, dei gruppi da 400 MW di Mincio, Chivasso e Sermide. Tali gruppi erano stati totalmente svalutati negli anni precedenti a seguito di messa in conservazione; nell’anno in corso sono stati oggetto di ripristino di valore in considerazione del loro regolare funzionamento, delle mutate (crescenti) prospettive di utilizzo connesso anche al previsto phase out dal carbone, di scenario e di remunerazione fornita dal meccanismo del capacity market, già assegnato per gli anni 2022, 2023 e previsto per gli esercizi successivi;
· alla svalutazione della centrale di Monfalcone per un valore di -3 milioni di euro (-116 milioni di euro nel 2018);
· alla svalutazione della discarica di Grottaglie per -48 milioni di euro in considerazione delle previste ridotte capacità reddituali future, a seguito del rigetto del ricorso da parte del Consiglio di Stato verso la sentenza del T.A.R. di Lecce n. 143/2019 e la conseguente conferma  dell’annullamento del DD45/18 che aveva permesso una modifica sostanziale dell’AIA relativa alla discarica con successiva ripresa dell’attività di smaltimento;
· alla svalutazione dell’avviamento della rete elettricità per -85 milioni di euro (-44 milioni di euro nel 2018).

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nel 2019 è risultato pari a 389 milioni di euro (344 milioni di euro nel 2018) in incremento di 45 milioni di euro (+13,1%). Nel 2018 l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo, era stato influenzato, oltre che dalle svalutazioni derivanti dal processo di impairment test (-128 milioni di euro al netto degli effetti fiscali relativi), dagli impatti della rinegoziazione dell’accordo per l’esercizio della PUT Option sulla quota del capitale sociale detenuta da A2A S.p.A. nella società montenegrina EPCG per 21 milioni di euro, dalla plusvalenza pari a 6 milioni di euro conseguente alla cessione della partecipazione nella miniera di carbone Rudnik Uglija ad Pljevjia e dall’iscrizione di un badwill per circa 8 milioni di euro a fronte dell’acquisizione degli impianti operanti in Italia nel settore fotovoltaico di proprietà di Talesun. Nel 2019 l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo ha risentito degli effetti delle svalutazioni/ripristini di valore da impairment test al netto degli effetti fiscali (-6 milioni di euro) e della quota della svalutazione di Grottaglie di pertinenza di terzi (+17 milioni di euro). Escludendo i sopramenzionati effetti, l’Utile Netto “Ordinario” di pertinenza del Gruppo nel 2019 risulta pari a 378 milioni di euro (438 milioni di euro nel 2018).

Utile Netto in crescita del 13% rispetto al 2018, (389 milioni di euro nel 2019; 344 milioni di euro nel 2018), migliore risultato dalla nascita di A2A

Ricavi a quota 7,3 miliardi di euro, +13% rispetto all’anno precedente

Margine Operativo Lordo a 1.234 milioni di euro (1.231 milioni di euro nel 2018), con totale recupero del minor contributo dei certificati verdi e di altri incentivi pari a circa 100 milioni di euro

Forte crescita degli Investimenti: 627 milioni di euro, +25% rispetto all’anno precedente

PFN a 3.154 milioni di euro (3.022 al 31 dicembre 2018)

Rapporto PFN/Ebitda a 2,56 x

Proposto all’assemblea degli azionisti un dividendo di 0,0775 euro per azione in crescita del 10,7% rispetto all’esercizio precedente

 

 

Atena Restaurant: il 22 gennaio un evento stellato

in Alimentare/Aziende/Economia by

Evento stellato, mercoledì 22 gennaio, per il nuovo Atena Restaurant di Brescia. Il ristorante, lo ricordiamo, è stato inaugurato lo scorso novembre e si basa su un concept decisamente innovativo per la leonessa, poiché “condivide” gli spazi con gli uffici della società di formazione Atena Spa, fondata da Paolo Naoni.

Il 22, dalle 20.30, il “resident chef” Feto Alisani incontrerà lo chef Daniel Facen, cuoco stellato da un decennio che ha fatto del suo ultimo ristorante (L’Anteprima di Chiuduno) un laboratorio di sperimentazione culinaria pluripremiato. Facen e Alisani cucineranno per i prenotati una cena di otto portate “che rivoluzioneranno la tradizione”.

L’evento è su prenotazione. E avrà un seguito nella cena del 29 gennaio, in cui Alisani si “esibirà” con chef Tomoko in “Oriente vs Occidente”, evento culinario in cui i due cuochi rivisiteranno nel loro originalissimo stile la cucina asiatica.

 

ATENA RESTAURANT, INFO:

 

Atena Restaurant si trova in via Codignole 52, in una zona di facile accesso, raggiungibile dalla tangenziale e da Brescia2, con oltre un centinaio di posti auto riservati. Il sito web della nuova è visitabile all’indirizzo www.atenarestaurant.it. Prenotazioni e contatti si possono effettuare via telefono allo 030 2400353 oppure via mail a restaurant@atenateam.it.

Neosperience, ecco i piani di incentivazione e le deleghe

in Aziende/Economia/Innovazione by

La PMI innovativa Neosperience S.p.A. (ISIN IT0005351496), attiva come software vendor nel settore della Digital Customer Experience e guidata da Dario Melpignano, comunica che iieri il Consiglio di Amministrazione della Società ha dato seguito alla deliberazione dell’Assemblea dei soci dello scorso 19 dicembre 2019 e definito due piani di incentivazione riservati a dipendenti, collaboratori, consulenti e consiglieri di amministrazione con delega di Neosperience S.p.A. e delle sue controllate.

Il Piano di Incentivazione 2020, approvato in data odierna, è rivolto a dipendenti e collaboratori in forza al 1° gennaio 2019, per massime complessive 250.000 opzioni.

Il prezzo di esercizio unitario delle opzioni attribuite in data odierna è stato definito in Euro 7,07 (pari alla media aritmetica dei prezzi rilevati sul mercato di negoziazione delle azioni della Società nei sessanta giorni precedenti la data odierna e scontata del 10%).

Il secondo Piano (Piano di Incentivazione 2021), è rivolto a dipendenti e collaboratori assunti dopo il 1° gennaio 2019, compresi dipendenti e collaboratori delle società acquisite nel corso del 2019, per massime complessive 250.000 opzioni.

Il prezzo di esercizio unitario delle opzioni relative al Piano di Incentivazione 2021 sarà definito dal Consiglio di Amministrazione in sede di attribuzione di dette opzioni, utilizzando il medesimo criterio adottato per il Piano di Incentivazione 2020.

Ogni dipendente/consulente avrà la facoltà di sottoscrivere le azioni a lui assegnate e maturate nel corso dei 4 anni successivi alla decorrenza (ossia, rispettivamente, 2020 e 2021) del piano di sua competenza.

Dario Melpignano, Presidente di Neosperience, ha commentato: “Siamo molto felici di offrire a tutti i nostri dipendenti e collaboratori la possibilità di partecipare alla creazione di valore che stiamo realizzando con il contributo di tutti. Il piano di Stock Option rappresenta un ulteriore passo per il coinvolgimento diretto di tutti i nostri collaboratori alla crescita di Neosperience. Ritengo particolarmente strategico ancorché non usuale che siano coinvolti nel piano anche i dipendenti delle società acquisite nel corso del 2019.”

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre attribuito le seguenti deleghe per l’esercizio 2020:

  • al presidente Dario Melpignano, oltre ai poteri di rappresentanza della società già in essere, sono attribuite le deleghe relative all’evoluzione delle strategie aziendali, alla ricerca&sviluppo e all’innovazione, allo sviluppo di prodotti, alla gestione commerciale, del marketing operativo, coordinamento delle partnership e alla crescita della società per linee esterne e mediante acquisizioni;
  • al Vice Presidente Luigi Linotto, oltre ai poteri di rappresentanza già in essere, sono attribuite le deleghe relative alla gestione amministrativa, finanza e controllo, all’organizzazione aziendale e alle gestione delle delivery;
  • al Director Investor Relations & Corporate Development Lorenzo Scaravelli è attribuita la delega alla gestione delle relazioni con gli investitori e corporate audit&development.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato in data odierna il Calendario degli eventi societari per l’anno 2020 come segue:

  • 30 marzo 2020 – Consiglio di Amministrazione per approvazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019;
  • 29 aprile 2020 – Assemblea degli Azionisti in prima convocazione per approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 e presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019;
  • 15 maggio 2020 – Assemblea degli Azionisti in seconda convocazione per approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 e presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019;
  • 30 settembre 2020 – Consiglio di Amministrazione per approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020.

La Società provvederà a comunicare tempestivamente eventuali variazioni alle date sopra indicate.

Il calendario degli eventi societari è altresì disponibile sul sito internet della Società www.neosperience.com (Sezione “Investor Relations / Documenti Societari / Calendario finanziario”).

Himarc – L’intelligenza artificiale per realizzare il modello della Smart City  | INNOVATION CLUB

in Aziende/Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
HiMarc nasce a metà 2016 dall’idea di riaggregare le elevate competenze manageriali e tecnologiche disperse dalla sparizione di fatto della Marconi, Società che per trenta anni è stata leader mondiale nel mercato delle Telecomunicazioni, dando così vita ad un team  molto motivato a sviluppare soluzioni industriali di avanguardia  da diffondere sul mercato mondiale.
Himarc si propone come fornitore di una tecnologia innovativa  in grado di integrare l’efficientemente energetico con  l’introduzione dei servizi che portino a migliorare la qualità della vita, aumentando la sicurezza, monitorando ed ottimizzando il traffico, migliorando il controllo ambientale ed incrementando la connettività. Il prodotto sviluppato fornisce il mezzo tecnologico per dare una risposta ottimale ed unica alle varie problematiche: il sistema è multifunzionale, ma integrato e modulare ed è basato su un’unica infrastruttura. Quindi da una parte i costi i costi di implementazione sono drasticamente contenuti e dall’altra consente di ottenere revenues da varie fonti, accorciando sensibilmente i tempi di recupero degli investimenti.
Inoltre gli algoritmi di Intelligenza Artificiale, sviluppati sulla tecnologia delle reti neurali, rendono il sistema in grado di auto apprendere le problematiche da risolvere, ad esempio cambiano il paradigma della sicurezza consentendo al personale di controllo di essere allertato su un evento sospetto e di poter agire rapidamente, oppure di individuare e tracciare un auto sospetta, ecc. Il prodotto di questa tecnologia si chiama MARC5D; fra i suoi  “ingredienti”, integrati ma modularmente attivabili o meno, ci sono:
–  Un modulo luce a LED in diverse configurazioni che garantisce un risparmio energetico > 70%,
completamente gestito da remoto via Power Line, con manutenzione programmabile
–  Due telecamere 4K (UHD) gestite con Intelligenza Artificiale
–  Un Altoparlante per servizi di “alert” del territorio e di deterrenza
–  Un nodo di accesso WiFi 802.11 a,c fino a 800 Mb/s per hot spot distribuito
–  Connessione a larga banda tramite fibra ottica o radio
La piattaforma è inoltre aperta allo sviluppo di ulteriori App e Servizi verticali

Campi di Applicazione

–  Soluzione ottimale per lo sviluppo delle Smart Cities
–  Soluzioni industriali e private, , inclusi infrastrutture critiche (stabili e temporanee), aree cantieristiche,
complessi residenziali , impianti di generazione di energie rinnovabili, per la sorveglianza, la sicurezza
personale e la protezione della proprietà.

Smart City

– Massimizzazione del risparmio energetico complessivo anche attraverso l’integrazione delle varie
funzioni in un’unica infrastruttura.
– Incremento della sicurezza con conseguente miglioramento della qualità della vita attraverso il
controllo capillare e predittivo delle aree urbane
– Efficacia nel controllo del traffico, con riduzione del numero degli incidenti stradali, ottimizzazione flusi
di traffico, monitoraggio automatico parcheggi, ecc.
– Disponibilità di accesso a basso costo alla larga banda, incrementando i servizi a valore aggiunto
(comunicazione, pubblicità)
– Miglioramento e sfruttamento della infrastruttura di illuminazione pubblica, che offre interconnessione
a larga banda e diventa una piattaforma sinergica e aperta ai futuri servizi per le ‘smart city’

Settore Industriale e Privato

• Sorveglianza audio e video automatica 24×7 potenziata dall’illuminazione ottimale e dagli
altoparlanti incorporati
• Un nuovo paradigma per garantire la sicurezza delle persone e proprietà attraverso l’uso diffuso
degli algoritmi di Intelligenza Artificiale nella video sorveglianza:
– Rilevazione in tempo reale degli eventi criminali, che attiva reazioni immediate e
potenzialmente anche azioni preventive
– Identificazione in tempo reale di comportamenti anomali e critici con possibilità di azioni
preventive
– Controllo accessi intelligente, senza più necessità di barriere fisiche

Privacy

Il sistema di controllo di HiMarcè stato progettato e realizzato tenendo presente fin dall’inizio gli obblighi
derivanti dall’osservanza del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati 2016/679 (GDPR) e delle
raccomandazioni del Garante per la Protezione dei Dati Personali.
HiMarc annette la massima importanza alla sicurezza del trattamento e della conservazione dei dati
personali sensibili.

Neosperience scelta come uno dei sei provider di piattaforme di Customer Analytics rilevanti nel 2020

in Aziende/Economia/Innovazione/Web e digitale by

La PMI innovativa Neosperience, quotata sul mercato AIM Italia e attiva come software vendor nel settore della Digital Customer Experience, è stata scelta da Gartner “Competitive Landscape: Customer Analytics” come unica realtà italiana, tra le sei società produttrici di software più innovative al mondo insieme a Salesforce e SAS.

Secondo l’ultimo report pubblicato da Gartner, il più rilevante analista tecnologico al mondo, nei prossimi cinque anni il mercato della Customer Analytics sarà controllato dai produttori di software che dispongono di un’ottima padronanza del machine learning (ML) e del deep learning e in grado di aiutare le aziende a comprendere e soddisfare in tempo reale i bisogni dei clienti finali.
“Siamo estremamente orgogliosi di questo riconoscimento, che ci accomuna ai maggiori produttori software al mondo, e anche dei grandi risultati che abbiamo conseguito nei settori della Digital Customer Experience e Customer Analytics. È un’ulteriore conferma della validità del percorso che stiamo facendo, dopo che Gartner ci aveva già scoperti assegnandoci il titolo di Cool Vendor”, ha dichiarato Dario Melpignano, Presidente di Neosperience.

Con la piattaforma Neosperience Cloud, la società offre ai suoi clienti un insieme di tecnologie e soluzioni avanzate, dal Machine Learning al Deep Learning, social, graphics e video analytics, tutti sistemi che permettono alle aziende di comprendere in profondità i clienti e quindi offrire prodotti e servizi personalizzati, introducendo capacità empatiche nella tecnologia. Una piattaforma che usa l’intelligenza artificiale per offrire esperienze su misura per ogni cliente, per conoscerlo, coinvolgerlo e fidelizzarlo, aiutando le aziende ad aumentare il valore del loro brand per conquistare o riconquistare i margini di vendita.

Egm Group: indebitamento netto in calo da 69 a 32,7 milioni

in Acciaio/Automotive/Aziende/Bilanci/Economia/Eredi Gnutti by

Il rallentamento dell’economia europea, innescato soprattutto dalla riduzione della domanda da parte del settore dell’automotive, pesa sui conti, ma EGM Group completa positivamente il piano di risanamento iniziato nel 2015, riducendo ulteriormente la posizione finanziaria netta che passa dai 69 milioni di euro circa dell’esercizio 2017-2018 (chiuso al 31 luglio) ai 32,7 milioni di euro dell’esercizio 2018-2019.

Nel corso dell’anno gli investimenti, tra materiali e immateriali, sono stati complessivamente pari a 6 milioni di euro concentrati principalmente in due ambiti: uno tecnico-qualitativo per migliorare qualità del prodotto, servizi al cliente e produttività e uno legato alla sicurezza e ambiente.

I ricavi segnano un leggero rallentamento passando dai 213,4 milioni di euro dell’esercizio 2017-2018 ai 207 milioni dell’esercizio chiuso il 31 luglio 2019. La marginalità operativa diminuisce con un EBITDA pari a 8,2 milioni di euro contro i 13,5 milioni di euro dell’anno precedente. Restano fermi a quota 38,8 milioni i costi operativi che si mantengono sensibilmente inferiori agli anni precedenti (erano 43,2 milioni nell’esercizio 2016-2017). Il patrimonio netto si attesta a 49,7 milioni di euro portandosi a 1,5 volte rispetto all’indebitamento.

La Società bresciana, tra i leader nel settore delle barre in ottone e dei laminati in rame e leghe di rame, ha quindi messo in archivio l’esercizio con un risultato ante imposte che registra una contenuta perdita di circa 400mila euro.

GRUPPO EREDI GNUTTI METALLI

Il Gruppo EGM (Eredi Gnutti Metalli) è tra i leader in Europa nella produzione di barre in ottone e nastri in rame e sue leghe, dall’ottone al bronzo e leghe speciali. Il Gruppo, che ha sede a Brescia con la società Eredi Gnutti Metalli SpA (fondata nel 1860), si qualifica per un’ampia offerta e un servizio unico capace di rispondere in tempi rapidi alle necessità della grande industria europea così come del piccolo utilizzatore locale. L’attenzione alle necessità del singolo cliente, unite ad una visione responsabile della propria attività, fanno del Gruppo EGM un interlocutore affidabile testimoniato da un’esperienza in metallurgia di oltre 150 anni che oggi si declina nella capacità di servire con puntualità i mercati di riferimento proponendosi come global partner di alto livello, garantendo affidabilità e soluzioni condivise.

Cembre Spa, nei primi nove mesi del 2019 ricavi a 107 milioni di euro

in Aziende/Bilanci/Cembre/Economia/Evidenza by
Cembre

Il Consiglio di Amministrazione di Cembre S.p.A., società quotata al segmento Star della Borsa di Milano, tra i principali produttori europei di connettori elettrici e utensili per la loro installazione, riunitosi oggi a Brescia sotto la guida del Presidente e Amministratore Delegato Ing.Giovanni Rosani, ha approvato il resoconto intermedio di gestione relativo al 30 settembre 2019.

I ricavi delle vendite consolidati dei primi nove mesi sono passati da 107,3 milioni di euro del 2018 a 110,3 milioni di euro del 2019, con un incremento del 2,8 per cento. Tale incremento è dovuto soprattutto al consolidamento della società tedesca IKUMA Gmbh & Co. KG, acquisita con effetto dall’1 maggio 2018, il cui fatturato nei primi nove mesi del 2019 è stato pari a 5,7 milioni di euro; tale società era inclusa nei risultati del Gruppo dei primi nove mesi del 2018 esclusivamente per il periodo maggio-settembre, per un importo pari a 3,5 milioni di euro. Senza l’apporto di IKUMA l’incremento delle vendite consolidate dei primi nove mesi del 2019 sarebbe stato pari allo 0,8 per cento. A livello trimestrale i ricavi consolidati sono diminuiti rispetto al terzo trimestre 2018, passando da 34,0 milioni di euro a 33,4 milioni di euro, con una variazione percentuale negativa dell’1,6 per cento.

In dettaglio, nei primi nove mesi del 2019, il fatturato consolidato è stato realizzato per il 39,5 per cento in Italia (41,4 per cento nei primi nove mesi del 2018), per il 46,9 per cento nella restante parte d’Europa (43,1 per cento nei primi nove mesi del 2018) e per il 13,6 per cento fuori dal continente europeo (15,5 per cento nei primi nove mesi del 2018).

Il Gruppo Cembre ha quindi fatto registrare sul mercato italiano una diminuzione del fatturato progressivo pari all’1,9 per cento, mentre il fatturato sugli altri mercati è salito del 6,2 per cento.

Il risultato operativo lordo consolidato (Ebitda) dei primi nove mesi del 2019, pari a 28,7 milioni di euro, corrispondenti al 26,0 per cento dei ricavi delle vendite, è aumentato del 7,4 per cento rispetto a quello dei primi nove mesi del 2018, pari a 26,7 milioni di euro, equivalenti al 24,9 per cento dei ricavi delle vendite. In lieve diminuzione, nel periodo, l’incidenza del costo del venduto mentre cresce leggermente il peso del costo per servizi e del costo del personale. Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel periodo è passato da 747 a 745 unità, con un incremento del personale dipendente da 687 a 709 persone e una diminuzione del personale interinale.

Il risultato operativo lordo del terzo trimestre è diminuito leggermente rispetto al terzo trimestre del 2018, segnando una contrazione dell’1,1 per cento.

Il risultato operativo consolidato (Ebit) pari a 21,4 milioni di euro, corrispondente ad un margine del 19,4 per cento sui ricavi delle vendite, è sceso dello 0,6 per cento, rispetto ai 21,5 milioni di euro dei primi nove mesi dello scorso esercizio, corrispondenti al 20,0 per cento dei ricavi delle vendite.

Il risultato operativo del terzo trimestre 2019 pari a 5,2 milioni di euro, corrispondenti al 15,6 per cento dei ricavi delle vendite trimestrali, è diminuito del 13,4 per cento rispetto ai 6,0 milioni di euro del terzo trimestre 2018, corrispondenti al 17,7 per cento dei ricavi delle vendite trimestrali.

L’utile ante imposte consolidato dei primi nove mesi del 2019 ammonta a 21,2 milioni di euro, che corrispondono al 19,3 per cento delle vendite, in diminuzione dell’1,4 per cento rispetto a quello dei primi nove mesi del 2018, pari a 21,5 milioni di euro, corrispondenti al 20,1 per cento delle vendite.

L’utile ante imposte nel terzo trimestre 2019, pari a 5,2 milioni di euro, corrispondenti al 15,6 per cento dei ricavi delle vendite trimestrali, è in calo del 14,9 per cento rispetto ai 6,1 milioni di euro del terzo trimestre 2018, corrispondenti al 18,0 per cento dei ricavi delle vendite trimestrali.

L’utile netto consolidato dei primi nove mesi è pari a 16,6 milioni di euro, corrispondenti al 15,1 per cento delle vendite, risultando sostanzialmente invariato rispetto a quello dei primi nove mesi del 2018. A livello trimestrale il risultato netto è diminuito del 13,2 per cento, passando da 4,9 milioni di euro, corrispondenti ad un margine sulle vendite del 14,4 per cento, a 4,3 milioni di euro, corrispondenti al 12,7 per cento del fatturato consolidato trimestrale.

A partire dall’1 gennaio 2019, il Gruppo ha adottato per la contabilizzazione dei contratti di leasing e dei contratti di locazione il nuovo principio contabile IFRS 16. L’applicazione di tale nuovo standard ha comportato una riduzione irrilevante dell’utile di Gruppo pari a 55 migliaia di euro (ante imposte); per un maggiore dettaglio riguardo agli effetti legati all’applicazione del suddetto principio contabile si rimanda al Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019.

La posizione finanziaria netta consolidata, passata da un saldo positivo di 7,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018 ad un saldo positivo di 1,0 milioni di euro al 30 settembre 2019, sconta gli effetti dell’applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16, che ha comportato l’iscrizione tra le passività finanziarie non correnti di 5,0 milioni di euro e tra le passività finanziarie correnti di 1,4 milioni di euro, quali passività per beni in leasing, nonché il pagamento di dividendi per 15 milioni di euro da parte della Capogruppo e investimenti in immobilizzazioni per 8,1 milioni di euro. Al 30 settembre 2018, la posizione finanziaria netta era positiva per 4,1 milioni di euro.

Si segnala che senza considerare gli effetti dell’applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16, la posizione finanziaria al 30 settembre 2019 sarebbe stata positiva per 7,4 milioni di euro.

Gli investimenti effettuati nel periodo ammontano a 7,3 milioni di euro in immobilizzazioni materiali ed a 0,8 milioni di euro in immobilizzazioni immateriali, a fronte di investimenti nello stesso periodo del 2018 pari a 15,4 milioni di euro.

“I risultati dei primi nove mesi 2019 evidenziano una crescita dei ricavi consolidati (+2,8%), grazie al positivo contributo del consolidamento di IKUMA KG, acquisita con effetto dal primo maggio 2018, senza il cui apporto l’incremento delle vendite consolidate sarebbe stato pari allo 0,8 per cento. I dati al 31 ottobre 2019 evidenziano ricavi consolidati progressivi in crescita dell’1,9%, senza il consolidamento di IKUMA KG la crescita organica sarebbe stata pari allo 0,3 per cento. Nonostante la situazione di incertezza a livello globale, il Gruppo Cembre si attende per l’esercizio in corso una lieve crescita rispetto all’esercizio 2018”, ha commentato il Presidente ed AD Giovanni Rosani.

CEMBRE, LA SCHEDA

Cembre progetta, produce e distribuisce connettori elettrici ed accessori per cavo, settore nel quale ha raggiunto una posizione di leadership in Italia e ha conquistato importanti quote di mercato a livello europeo. Cembre è tra i principali produttori mondiali di utensili (meccanici, pneumatici e oleodinamici) per l’installazione di connettori e per la tranciatura di cavi. I prodotti sviluppati per la connessione alla rotaia e per altre applicazioni ferroviarie sono stati adottati dalle principali società del settore in tutto il mondo. Cembre ha saputo conquistare questi primati grazie alla ricerca continua di prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, alla vasta gamma di prodotti, ad una rete distributiva capillare ed estesa sia in Italia sia all’estero.

Fondato a Brescia nel 1969, il Gruppo Cembre è oggi una realtà internazionale. Alla capogruppo con sede a Brescia si affiancano infatti sei società controllate: cinque commerciali (2 in Germania, 1 in Francia, Spagna e Stati Uniti) e una produttiva e commerciale (Cembre Ltd, con sede a Birmingham), per un totale di 753 dipendenti (dato aggiornato al 30 settembre 2018). Il Sistema di Gestione per la Qualità Cembre è certificato dal 1990 dal Lloyd’s Register Quality Assurance per la progettazione, produzione e commercializzazione di accessori per cavi, connettori elettrici e relativi utensili. Cembre è quotata alla Borsa Italiana dal 15 dicembre 1997 e dal 24 settembre 2001 al segmento Star.

La bresciana Neosperience costituisce la start up innovativa Value China

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Neosperience, uno dei principali player nel settore della Digital Customer Experience, ha costituito oggi la start up innovativa Value China insieme a 4 imprenditori, di origine cinese, ma da tempo residenti in Italia e attivi nel settore dei progetti di digital marketing dedicati ad utenti cinesi. La costituzione di Value China rappresenta il primo passo di un ambizioso disegno di sviluppo, in cui sono previste acquisizioni e partnership in Asia; in questa settimana il Presidente di Neosperience Dario Melpignano ha in programma in Cina una fitta agenda di incontri one-to-one con investitori finanziari, clienti, fornitori e partner locali.

Questi incontri hanno l’obiettivo di individuare dei partner, sia sul fronte finanziario, sia su quello industriale, per costituire una società operativa locale in grado di supportare lo sviluppo di Neosperience sul mercato asiatico e, in particolare, in Cina. La finalità ultima è posizionare Neosperience come la società di riferimento nel raccordo fra le piattaforme digital europee ed asiatiche.

I 4 imprenditori, soci con Neosperience in Value China, insieme ad alcuni collaboratori, apportano un vasto bagaglio di esperienze nel mondo asiatico, avendo realizzato negli anni alcuni prodotti significativi nel settore del digital marketing, in linea con gli obiettivi di sviluppo di Neosperience nel mercato cinese.

L’operazione prevede che Neosperience sottoscriva in fase di costituzione il 40% della società, con un sovrapprezzo pari ad Euro 190.000, per tener conto degli apporti in termini di know-how e di avviamento commerciale da parte dei soci cinesi; è già contrattualmente prevista per Neosperience la possibilità di raggiungere il 51% entro il 2020, e poi salire fino all’80%, a prezzi e condizioni predeterminate e comunque legate ai risultati ottenuti.

Imprese metalmeccaniche: Omr, Gnutti, Donati e Cromodora nella top 30

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Dall’analisi dei bilanci degli anni che vanno dal 2012 a quelli appena depositati del 2018, il Centro Studi di ItalyPost ha elaborato una classifica che ha permesso di individuare le trenta migliori Pmi tra i 20 e i 500 milioni di fatturato della metalmeccanica italiana.
La ricerca, anticipata oggi da L’Economia del Corriere della Sera e realizzata grazie al contributo del Gruppo Crédit Agricole e di auxiell su dati Aida-BVD, rivela alcuni elementi di grande interesse sia sul piano dei numeri che sulla distribuzione territoriale di queste aziende top performer.
Si tratta di imprese tra i 20 e i 500 milioni di fatturato che appartengono a un comparto che dà quasi il 50% della ricchezza prodotta dall’intera industria manifatturiera. Su tutta l’economia nazionale questo «peso» arriva all’8%, e con un fortissimo contributo alla nostra bilancia commerciale: il 47,7% dell’export viene dal comparto, e ci porta un saldo attivo di 60 miliardi.
Secondo i dati di bilancio estratti dal Centro Studi di ItalyPost le imprese top sono cresciute in media, tra il 2012 e il 2018, del 10,42% l’anno, mentre il comparto non è andato oltre il 2% e, negli ultimi tre esercizi, hanno realizzato utili industriali pari al 15,6% dei ricavi, cioè più del doppio del 7,6% medio del settore.
Interessante anche il dato della distribuzione territoriale di queste imprese. A dominare la classifica a livello provinciale sono infatti due realtà lombarde come Bergamo e Brescia, con 5 imprese ciascuna, e una emiliana, Reggio, con tre imprese. A livello regionale, spicca invece il fatto che, dopo la Lombardia che si piazza al primo posto con 13 imprese, l’Emilia Romagna è presente nella classifica con 8 imprese “Top” mentre l’intero Veneto, a sorpresa, è presente con sole tre imprese, lo stesso numero che in Emilia ha appunto la sola provincia di Reggio.
La ricerca sarà presentata giovedì prossimo a Milano nel corso di un seminario promosso da ItalyPost con L’Economia del Corriere della Sera in collaborazione con l’Universita Bocconi, nel corso del quale interverranno alcuni degli imprenditori protagonisti: Enrico Aureli, amministratore delegato Aetna Group Holding Spa, Flavia Bandini, vicepresidente Sag Group Spa, Giovanni Fassi, presidente Gestioni Spa (Gruppo Fassi Gru), Carlo Ilotte, amministratore unico 2 A Spa , Antonello Marcucci, presidente Umbragroup Spa, Mario Nardi, amministratore delegato Pietro Fiorentini Spa, e Stefano Scaglia, amministratore delegato S.I.T. Spa (Gruppo Scaglia). A chiudere l’incontro è stato chiamato il Presidente di una Impresa leader a livello globale, Alberto Bombassei, presidente di Brembo.
Nelle prossime tre settimane il Centro Studi di ItalyPost comunicherà le top 30 Pmi di altri tre settori chiave del Made in Italy: chimica-farmaceutica, tessile-abbigliamento e agroalimentare. Per ciascuna ricerca sono previsti, sempre in Bocconi, i relativi incontri di presentazione.
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NOTA METODOLOGICA
L’indagine sulle 30 migliori PMI nazionali di settore rappresenta l’anteprima verticale, con i risultati dei bilanci 2018, di CHAMPIONS 2020, il progetto di ricerca giunto alle quarta edizione che individua ed analizza le imprese con fatturato compreso fra i 20 e i 500 mln di euro che hanno registrato negli ultimi sei esercizi risultati superiori sia alle medie di settore che all’insieme delle imprese che rappresentano l’universo di riferimento, in termini di crescita, redditività, patrimonializzazione e indipendenza finanziaria. All’interno di ciascun settore questi parametri sono stati ulteriormente differenziatii sui valori mediani dei singoli comparti specifici.
I 4 settori analizzati sono: METALMECCANICA, CHIMICA e FARMACEUTICA, SISTEMA MODA, ALIMENTARE e BEVANDE.
La ricerca è stata svolta, per conto del Centro Studi Italypost, da un team interdisciplinare composto da analisti finanziari e da esperti in Corporate Finance della società di advisory finanziaria indipendente Special Affairs, su database forniti da AIDA-BVD e da Infocamere 
L’ANALISI : CRITERI DI SELEZIONE e METODOLOGIA 
L’indagine è stata realizzata partendo da un database di 1.177.503 imprese (società di capitali attive in Italia alla data del 17/12/2018), analizzando i bilanci di 13.633 imprese (società con fatturato compreso fra i 20 e i 500 mln di euro) e individuato fra queste 1.200 imprese che rientrano nel range più elevato di una serie di parametri che misurano crescita, redditività, equilibrio patrimoniale-finanziario e che rispondono a criteri societari che escludono società a partecipazione pubblica, società cooperative, società controllate da un soggetto estero, da fondi di private equity, società appartenenti a gruppi il cui fatturato complessivo superi i 500 mln.
L’estrazione delle TOP PMI di settore è stata effettuata in due step successivi.
Sulla base dei dati di bilancio 2011-2017 si sono selezionati due cluster di imprese:
●Imprese con fatturato compreso fra 20 e 120 mln di euro:
Tasso di crescita (CAGR) degli ultimi 6 esercizi : uguale o superiore al 3 %Redditività (Ebitda/ Fatturato) degli ultimi 3 esercizi: uguale o superiore al 8 %Solidità finanziaria (Ebitda/PFN) : inferiore a 2,5Rating More: AAA-AA-A-BBB –BB (Ottimo)
●Imprese con fatturato compreso fra 120 e 500 mln di euro:
Tasso di crescita (CAGR) degli ultimi 6 esercizi: uguale o superiore al 3 %Redditività (Ebitda/ Fatturato) degli ultimi 3 esercizi: uguale o superiore a 5 %Solidità finanziaria (Ebitda/PFN) : inferiore a 3,85Rating More: AAA-AA-A-BBB-BB (Ottimo)
Nello step successivo le imprese così individuate sono state classificate per settore, sulla base dei raggruppamenti di codici Ateco riportati successivamente e sulla verifica successiva della coerenza del codice attribuito rispetto all’attività effettivamente svolta dall’impresa (non sempre la classificazione Ateco rispecchia settore e comparto in cui opera l’’impresa).
In caso di discrepanza si è assegnato il settore sulla base dell’attività svolta e non del codice Ateco.
All’interno di ciascun settore sono stati individuati i comparti merceologici di maggior rilevanza e per ognuno sono state selezionate le prime 50 imprese per fatturato. Per queste imprese sono stati estratti ed analizzati i bilanci 2018, avvalendosi del database di AIDA Bureau Van Dijk, integrato per i dati mancanti dai bilanci originali estratti da Infocamere o dai bilanci forniti direttamente dalle imprese.
I criteri sopra descritti sono stati quindi riapplicati su questi 4 cluster, e rivalutata la corretta inclusione o l’esclusione (per conferma o eventuale perdita dei requisiti) delle imprese facenti parte del cluster.
Sono state infine selezionate le prime 30 aziende (sulla base del fatturato 2018) appartenenti a ciascun settore, pesando per ciascun comparto il numero di imprese in relazione all’importanza del comparto stesso.

 

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