Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Settembre 2022 - page 3

Lombardia, terziario e commercio in ripresa, ma c’è apprensione

in Commercio/Economia/Servizi/Tendenze by

Nel secondo trimestre dell’anno i risultati dell’indagine di Unioncamere Lombardia evidenziano il proseguimento della fase di crescita del fatturato per le imprese lombarde del terziario.

ACCELERANO RITMI DI CRESCITA – Nei servizi la variazione su base annua si conferma sopra il 20% per il terzo trimestre consecutivo (+20,8%), mentre nel commercio al dettaglio si attesta al +5,4%. Le variazioni congiunturali mostrano un’accelerazione dei ritmi di crescita: nei servizi l’incremento congiunturale raggiunge il +5,7% e nel commercio al dettaglio il +1,5%.

FATTURATO AI NUOVI MASSIMI – La diversa situazione dei due comparti è evidente anche dal numero indice del fatturato, calcolato ponendo pari a 100 il livello medio del 2010, con i servizi che raggiungono un nuovo massimo della serie storica (123,7) e il commercio al dettaglio (96,6) che recupera i livelli di 10 anni fa.

BENE ALLOGGI E RISTORAZIONE – Per i Servizi la crescita di fatturato su base annua è molto marcata nelle attività di alloggio e ristorazione (+52,3%). Significativa anche la crescita dei servizi alle persone (+24,7%), e dei servizi alle imprese (+15,5%), che toccano un nuovo massimo storico. Più ridotta la crescita per il commercio all’ingrosso (+11,5%),

CRESCONO I NEGOZI NON ALIMENTARI – Nel Commercio al dettaglio crescono soprattutto i negozi non alimentari (+8,7% su base annua). Più limitato l’incremento per gli esercizi non specializzati (+2,4%), che comprendono minimarket e supermercati: il numero indice è infatti sui valori massimi degli ultimi 14 anni. Prosegue infine il calo strutturale dei negozi alimentari prevalentemente di piccole dimensioni (-0,6%).

LISTINI IN FORTE TENSIONE – È evidente la crescita intensa del fatturato, che risente però in maniera decisiva delle dinamiche di prezzo. I listini sono infatti in forte tensione, con incrementi congiunturali del +2,7% per i servizi e del +4,3% per il commercio al dettaglio. I maggiori aumenti si riscontrano negli esercizi alimentari, nelle attività di alloggio e ristorazione e nel commercio all’ingrosso. Fanno eccezione le attività legate al turismo per le quali le attese sulla stagione estiva sono positive.

PREOCCUPAZIONE PER I COSTI ENERGETICI – “Salutando dati ancora positivi per il terziario e per il commercio ribadisco la mia grande preoccupazione rispetto ai costi energetici, e conseguentemente all’inflazione, cause che rischiano, non solo di mettere in difficoltà alcune attività, ma l’intero sistema economico e produttivo con una compressione tale da portare ad una vera e propria crisi sociale. Mi auguro che, dopo un anno di tentennamenti sul tema, l’Europa in questi giorni garantisca, attraverso strumenti e risorse, la sopravvivenza e la continuità delle nostre aziende perché così è impossibile lavorare”, afferma l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.

UNIONCAMERE: OTTIMI RISULTATI, MA ORIZZONTE INCERTO – “I risultati del secondo trimestre sono una sicuramente una buona notizia: la crescita prosegue, con numeri che superano le aspettative – ha commentato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – Le imprese lombarde del terziario, dopo le difficoltà di questi anni hanno mostrato una forte capacità di ripresa. Tuttavia, gli elementi di preoccupazione all’orizzonte non mancano, legati soprattutto agli effetti sulla domanda e sui prezzi di un’inflazione record”.

IL REPORT – Maggiori dettagli nel report su Servizi e Commercio al dettaglio nel 2° trimestre 2022 disponibile sul sito di Unioncamere Lombardia. 

Carta e cartone, nel 2021 riciclati 68 chili per bresciano

in Ambiente/Economia by

Nel 2021 in Lombardia sono state raccolte e avviate a riciclo più di 570.000 tonnellate di carta e cartone con un incremento di 5.915 tonnellate rispetto al 2020. Lo rende noto il 27° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia presentato da Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. 

Un dato che segna l’eccellenza dei cittadini lombardi nell’attenzione alla pratica della raccolta differenziata, soprattutto per quanto riguarda carta e cartone. Nonostante i mutamenti dovuti a stop e ripartenze nell’ultima fase dura della pandemia ogni cittadino della regione ha differenziato 57,5 kg durante l’anno, media pro-capite molto vicina a quella nazionale (60,8 kg/ab-anno). 

“Nonostante le difficili condizioni del 2021 la Lombardia con oltre 572mila tonnellate rappresenta da sola circa il 16% di tutta la raccolta comunale di carta e cartone del Paese” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco “e questo testimonia il grande impegno e l’attenzione per l’ambiente che da sempre anima uno dei bacini più virtuosi del Paese. Può tuttavia ancora migliorare dal punto di vista del livello di intercettazione della frazione cellulosica sul totale dei rifiuti prodotti, che si attesta a 12,1%”. 

Durante il 2021 Comieco ha gestito direttamente 405.563 tonnellate di carta e cartone, pari al 70,8% del totale della raccolta, restituendo ai 1.148 comuni convenzionati corrispettivi per oltre 34 milioni di euro

La raccolta per provincia 

Analizzando nel dettaglio i dati del Rapporto Annuale, nonostante la contrazione di alcune province (Monza-Brianza, Sondrio e Como), le altre province mostrano un segno positivo rispetto all’anno precedente.  

  • Provincia di Bergamo: raccolte oltre 71.000 tonnellate di carta e cartone con un pro-capite di 65,5 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Brescia: 85.204 tonnellate raccolte, con la media pro-capite più alta della regione pari a 68,3 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Como: quasi 30.000 tonnellate raccolte con un pro-capite di 49,5kg/ab-anno; 
  • Provincia di Cremona: con 21.451 tonnellate totali di carta e cartone e un pro-capite medio di 61 kg; 
  • Provincia di Lecco: raccolte poco più di 18.000 tonnellate con un pro-capite di 54,2 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Lodi: 11.866 tonnellate di carta e cartone raccolte, per un pro-capite di 52,5 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Mantova: oltre 26.000 t raccolte e un pro-capite di 65,7 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Milano: 181.341 tonnellate di carta e cartone raccolte con la media pro-capite di 55,8 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Monza e della Brianza: quasi 46.000 tonnellate raccolte, per un pro-capite di 53 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Pavia: raccolte oltre 25.000 tonnellate di carta e cartone, con un pro-capite di 47,5 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Sondrio: 10.734 tonnellate raccolte, per un pro-capite di 59,9 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Varese: raccolte quasi 45.000 tonnellate di carta e cartone, con una media pro-capite di 50,9 kg/ab-anno. 

Quantità e qualità della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia A livello nazionale, nel 2021 la raccolta differenziata di carta e cartone delinea una situazione caratterizzata da un andamento ovunque positivo. Oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiale cellulosico sono stati differenziati complessivamente in tutto il Paese, in crescita di oltre 110.000 tonnellate (+3,2%) rispetto al 2020. La media pro-capite del Paese supera per la prima volta i 60 kg/ab. Dal Rapporto Comieco risulta come l’Italia per il secondo anno consecutivo abbia raggiunto l’obiettivo UE 2030 per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato all’85%, traguardo tagliato già l’anno precedente con 10 anni di anticipo.

Lombardia, 4 milioni di contributi per filiere produttive e servizi: via alle domande

in Bandi/Economia/Istituzioni/Regione by

Si sono aperti ieri, 5 settembre, i termini per presentare domande di contributo per il bando promosso da Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde ‘Innovazione dei processi e dell’organizzazione delle filiere produttive e di servizi e degli ecosistemi industriali produttivi ed economici in Lombardia’.

OBIETTIVO DEL BANDO – Favorire lo sviluppo di interconnessioni tra le imprese a sostegno dell’innovazione dei processi e dell’organizzazione, anche attraverso interventi di digitalizzazione, per incrementare la loro competitività. Il bando è finalizzato a sostenere l’avvio di nuove filiere ed ecosistemi e il rafforzamento di filiere già costituite con finanziamenti a fondo perduto per aggregazioni di minimo dieci imprese lombarde.

STRATEGIA SETTORIALE – “Vogliamo passare da una sperimentazione attivata con la manifestazione di interesse sulle filiere e sugli ecosistemi lombardi dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia. a una strategia strutturale. Questo bando va proprio in questa direzione, sostenere una visione a medio-lungo termine con la connessione dei know-how di cui disponiamo. Siamo convinti che una pianificazione strategica settoriale ci consentirà di anticipare i tempi e di certificare le nostre leadership. Capofila, fornitori, università, centri di innovazione insieme verso il futuro con il sostegno di Regione Lombardia”.

PRESIDENTE UNIONCAMERE LOMBARDIA: AIUTIAMO TRANSIZIONE DIGITALE – “Con questo bando vogliamo finanziare aggregazioni e progetti di filiera per incoraggiare le imprese a collaborare tra loro per ridurre i costi del divario tecnologico” dichiara il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio. “Grazie a innovazioni di processo e organizzative è possibile un salto di qualità per accelerare la transizione digitale con una gestione dei processi produttivi e di servizio orientata a più elevati livelli di produttività per clienti e consumatori”.

FILIERE – Si intendono raggruppamenti articolati di imprese legate da rapporti di dipendenza funzionale a monte e a valle del processo produttivo che operano anche in collaborazione con enti di ricerca, di formazione, intermediari finanziari, fondazioni e altri attori strategici dello sviluppo economico e territoriale. La successione di attività degli attori delle filiere e degli ecosistemi inizia con la produzione delle materie prime, proseguendo con la loro lavorazione, fino ad arrivare alla realizzazione e alla distribuzione sul mercato di prodotti e servizi. Tali attività sono svolte da imprese di diversi settori economici, di dimensione diversa, operanti anche in ambiti territoriali localizzati in diverse aree del territorio lombardo e che operano in modo integrato all’interno della catena del valore di determinati prodotti e servizi.

CHI PUO’ PARTECIPARE – Filiere che hanno presentato domanda entro il 15 settembre 2022 a valere sulla ‘Manifestazione di interesse per lo sviluppo e il consolidamento delle filiere 1 produttive e di servizi e degli ecosistemi industriali produttivi ed economici in Lombardia’ e hanno ottenuto riconoscimento da Regione Lombardia entro il 15 ottobre 2022.
Aggregazioni di minimo dieci imprese già costituite o da costituirsi, operanti nell’ambito di una o più filiere produttive e/o ecosistemi industriali, produttivi ed economici che pur rappresentando una filiera non hanno partecipato alla ‘Manifestazione di interesse’.

CONTRIBUTI ECONOMICI REGIONALI – Le risorse stanziate da Regione Lombardia ammontano a 4.000.000 di euro destinate a finanziare ‘progetti di filiera’ sviluppati nell’ambito del partenariato di filiera finalizzati alla innovazione dei processi e dell’organizzazione. I contributi ai progetti sono pari al 50% in percentuale delle spese ammissibili per le piccole e medie imprese e al 15% delle spese per le grandi imprese.

MODALITA’ E TEMPISTICHE – Le domande potranno essere presentate dal 5 settembre 2022 al 17 ottobre 2022. A ciascuna impresa può essere concessa una sola agevolazione su un solo progetto in una sola aggregazione. La presentazione delle domande deve essere fatta su http://webtelemaco.infocamere.it esclusivamente in modalità telematica con firma digitale dalle ore 11.00 del 5 settembre 2022 fino alle ore 16.00 del 31 ottobre 2022.

INFORMAZIONI – I testi completi dei bandi e le istruzioni per compilare le domande sono pubblicati sul sito www.unioncamerelombardia.it (alla sezione Bandi – contributi alle imprese). Per tutte le informazioni consultare i siti internet www.imprese.regione.lombardia.it / imprese@lom.camcom.it

Soldi, quasi un bresciano su due ha un mutuo o un finanziamento attivo

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In un contesto che ancora non sembra aver risentito dei molteplici fattori di incertezza derivanti dal conflitto in Ucraina, dall’evoluzione della pandemia, dal rialzo dei tassi e dei costi dell’energia, gli italiani non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi e l’acquisto di un’abitazione.

Per fotografare la dinamica in atto, Mister Credit – l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – ha presentato l’aggiornamento relativo al I semestre 2022 della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani.

Dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, a livello nazionale emerge un costante allargamento della platea di consumatori che risultano avere almeno un contratto di finanziamento attivo, pari al 46,0% della popolazione maggiorenne (+7,6% rispetto a un anno fa). La dinamica in atto riflette la ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento e, soprattutto, dello sviluppo dei prestiti small ticket stimolati da condizioni di offerta favorevoli.

Al contempo resta elevata la sostenibilità del debito, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio che nell’ultima rilevazione di CRIF si è attestato all’1,1%, sui livelli più contenuti degli ultimi anni. Nello specifico, per i mutui immobiliari il tasso di default risulta pari allo 0,7% contro lo 0,8% dei prestiti personali e l’1,8% dei prestiti finalizzati.

L’elevata capacità di far fronte agli impegni è favorita anche dal costante calo dell’importo delle rate rimborsate ogni mese, che nel primo semestre dell’anno a livello nazionale è sceso a 305 euro (-4,5% rispetto al 2011 e ben lontana dai 356 Euro del 2017), e dalla contemporanea contrazione dell’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – che a fine giugno risultava pari a 31.893 euro malgrado un’incidenza dei mutui immobiliari ancora superiore al 20%.

“In questa prima parte dell’anno sia l’importo della rata mensile sia l’esposizione residua risultano in ulteriore contrazione non solo per la tendenza a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei contratti di mutuo all’interno del portafoglio delle famiglie a vantaggio dei prestiti di piccolo importo – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Nel complesso sono i prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, elettrodomestici, articoli di arredamento, ma anche di beni e servizi di valore contenuto come la telefonia o i prodotti di elettronica, a risultare la forma di finanziamento più diffusa”.

LA MAPPA DEL CREDITO IN LOMBARDIA

Entrando nel dettaglio della Lombardia, dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito di CRIF-MisterCredit emerge chenel I semestre 2022 il 47,5% dei cittadini maggiorenni risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, superiore rispetto alla media nazionale (pari al 46,0%).

L’importo medio delle rate rimborsate ogni mese dai lombardi è pari a 351 euro (in flessione rispetto ai 364 euro di un anno fa), mentre l’esposizione residua per estinguere i finanziamenti attivi risulta pari a 40.303 euro (anch’essa in calo rispetto ai 40.587 euro del giugno 2021).

Nel complesso la rata media rimborsata ogni mese e l’esposizione residua restano però superiori ai valori registrati a livello nazionale in virtù della maggiore incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie, pari al 24,7% dei contratti attivi (seppur in leggero calo rispetto a un anno fa) contro il 20,2% della media italiana, cui sovente si accompagnano anche valori di compravendita degli immobili più elevati. I finanziamenti più diffusi in regione restano comunque i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, con il 47,8% del totale, mentre i prestiti personali spiegano il restante 27,5%.

IL DETTAGLIO PER PROVINCIA

A livello provinciale, Lodi si conferma in vetta alla graduatoria regionale relativamente alla quota di popolazione maggiorenne con almeno un finanziamento attivo, con il 55,9% deltotale (5^ posizione nella graduatoria nazionale),in crescita rispetto al 52,2% di un anno fa. Seguono Varese, con il 53,8%, e Pavia, con il 52,6%, mentre Milano si assesta al 49,4%.

VARESE53,8%
COMO48,7%
SONDRIO32,3%
MILANO49,4%
BERGAMO43,9%
BRESCIA44,9%
PAVIA52,6%
CREMONA48,3%
MANTOVA45,1%
LECCO43,0%
LODI55,9%
MONZA E DELLA BRIANZA51,6%
Tot LOMBARDIA47,5%

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Relativamente all’importo delle rate rimborsate ogni mese, invece, con 400 euro di media Sondrio scala la graduatoria regionale mantenendosi in linea rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando il valore registrato era risultato pari a 402 euro. Per altro Sondrio si colloca in 2^ posizione assoluta nella graduatoria nazionale, alle spalle solamente di Bolzano.

Seguono nell’ordine Milano, che con 392 euro di media si colloca al 3° posto a livello nazionale, e Lecco, con 365 euro (4^ in Itali), mentre fanalini di coda nel ranking regionale si confermano Pavia e Cremona, rispettivamente con 316 e 314 euro.

VARESE€            359
COMO€            364
SONDRIO€            400
MILANO€            392
BERGAMO€            354
BRESCIA€            345
PAVIA€            316
CREMONA€            314
MANTOVA€            319
LECCO€            365
LODI€            333
MONZA E DELLA BRIANZA€            359
Tot LOMBARDIA€            351

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Con 53.511 euro di media è Milano a far segnare l’esposizione residua più elevata (in crescita rispetto ai 52.330 euro di un anno fa)dato che la colloca al 1° posto assoluto della classifica nazionale.

Seguono Monza e Brianza, con 44.866 euro (in flessione rispetto ai 45.682 euro di un anno fa ma comunque in 4^ posizione del ranking nazionale), Sondrio, con 41.263 euro, Como, con 41.164 euro, e Bergamo, con 40.997 euro.

VARESE€             40.770
COMO€             41.164
SONDRIO€             41.263
MILANO€             53.511
BERGAMO€             40.997
BRESCIA€             39.416
PAVIA€             33.702
CREMONA€             34.493
MANTOVA€             34.247
LECCO€             40.178
LODI€             39.031
MONZA E DELLA BRIANZA€             44.866
Tot LOMBARDIA€             40.303

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Valori più elevati della media nazionale relativamente a rata mensile ed esposizione residua dipendono anche dall’elevata incidenza dei mutui nel portafoglio delle famiglie lombarde, con la provincia di Milano a guidare la classifica regionale con una quota del 28,4% sul totale dei contratti attivi.

“L’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito conferma il progressivo ma costante ampliamento del numero di consumatori che hanno scelto di ricorrere al credito bancario per finanziare l’investimento sulla casa o per sostenere i propri progetti di spesa ed esigenze familiari – conclude Beatrice Rubini –. In questa delicata fase, il calo della rata mensile e dell’esposizione residua contribuisce a mantenere elevata la sostenibilità degli impegni finanziari in carico alle famiglie ma bisognerà valutare nei prossimi mesi l’impatto delle tensioni geo-politiche e del rialzo dell’inflazione e dei tassi sul bilancio delle famiglie”.

Nota metodologica

L’obiettivo della Mappa del Credito è anche dare la possibilità ad ognuno di confrontare il proprio indebitamento rispetto alla realtà in cui vive, posto che la gestione del credito è un aspetto strettamente personale in funzione del proprio reddito, della composizione del nucleo familiare, delle proprie esigenze e prospettive. Nello specifico, l’analisi si propone di fornire periodicamente una fotografia dei principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori italiani, evidenziando le principali differenze a livello territoriale relativamente alla composizione dell’esposizione nei confronti degli Istituti di credito. I dati di dettaglio relativi alle singole province e la nota metodologica sono pubblicamente consultabili sulla pagina https://www.mistercredit.it/focus/mappa-del-credito/

Lo studio realizzato da Mister Credit-CRIF ha preso in considerazione per l’elaborazione degli indicatori il credito in essere erogato ai consumatori nella forma di: mutui, prestiti personali e finalizzati. Sono stati esclusi dallo studio i finanziamenti a sofferenza.

La percentuale di popolazione con crediti attivi è calcolata come rapporto tra la popolazione con finanziamenti in essere e la popolazione maggiorenne residente in Italia (fonte Istat).

La rata media mensile pro-capite è calcolata sommando le rate medie mensili dei singoli finanziamenti e dividendo tale importo per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

L’esposizione media residua, che vuole rappresentare lo stock di debito ancora da rimborsare, è stata calcolata prendendo in considerazione la somma dell’importo delle rate residue da ripagare, includendo eventuali rate in arretrato. Tale somma è stata divisa per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

La distribuzione del numero di operazioni di credito attive per tipologie è calcolata considerando il peso del numero di operazioni di ciascuna tipologia (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati) sul totale numero di operazioni attive.

Obbligo di attestazione SOA anche per gli appalti privati, cosa cambia? Se ne parla in Confartigianato

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Edilizia by

La legge n. 51 del 20 maggio 2022 introduce l’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi. Una norma che ha riportato nell’incertezza cittadini e imprese: il solo annuncio dell’approvazione aveva nuovamente bloccato il mercato, a cui ha fatto seguito la corsa alla ricerca di imprese in possesso di attestazioni SOA. Per chiarire ogni aspetto di questo nuovo adempimento, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha programmato il seminario “Obbligo di attestazione SOA anche per gli appalti privati. Cosa cambia per le imprese?”: un momento per approfondire novità normative, requisiti generali e aspetti tecnico/economici necessari per ottenere la SOA anche attraverso l’analisi di casi concreti. 

L’evento, rivolto a tutte quelle attività che intendono accedere ai bonus fiscali come edili, serramentisti, installatori di impianti elettrici e termoidraulici, è in programma lunedì 12 settembre 2022 alle ore 18.00 presso la sede di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale in via Orzinuovi 28. Dopo i saluti del presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale Eugenio Massetti, l’intervento di Antonio Zanaboni, dirigente CQOP Soa SpA per un focus su qualificazione Soa, perché richiederla e quando, novità normative, requisiti per poterla ottenere, analisi di casi concreti e la posizione di Confartigianato in merito. Per partecipare: Area Sviluppo Associativo Confartigianato Imprese Brescia 030 3745283, email: area.categorie@confartigianato.bs.it

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