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Agosto 2022 - page 2

Terziario, a Brescia nel 2° trimestre stabile la fiducia, poco sopra i livelli di fine 2020

in Economia/Servizi by

Nel 2° trimestre del 2022, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi rimane stabile, attestandosi a 109: un livello di fatto invariato rispetto a quanto sperimentato tra gennaio e marzo (108), particolarmente distante dai massimi raggiunti tra aprile e giugno 2021 (149).

A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 2° trimestre 2022.

Tale evoluzione si inserisce all’interno di un movimento ribassista iniziato nella seconda metà del 2021. Il valore dell’indice registrato nel trimestre primaverile è poco al di sopra di quanto riscontrato nella seconda metà del 2020 e, analogamente a quanto emerso nella rilevazione precedente, rifletterebbe non tanto un ridimensionamento dell’attività da parte delle realtà intervistate, quanto il diffondersi di generalizzate preoccupazioni in merito alla capacità dell’intero sistema economico nazionale di sostenere i ritmi produttivi finora realizzati, in un contesto reso particolarmente aspro da una serie di fattori, tra cui l’evoluzione del conflitto nell’ex Unione Sovietica, l’inflazione galoppante, il “caro-energia” e la nuova instabilità politica in Italia.

“I dati riportano una situazione di settore che si mantiene comunque positiva, anche se stabile – commenta Fabrizio Senici, Presidente del Settore Terziario di Confindustria Brescia –. Ovviamente non tutti i comparti del variegato mondo del Terziario hanno lo stesso trend, ma in generale il nostro settore regge. Per questo provoca un certo effetto leggere sui quotidiani notizie che riportano di crolli del fatturato per il settore, facendo riferimento ad un comparto più legato al commercio. Resta il fatto che le aziende dei servizi avanzati legate al trend manifatturiero continuano a esprimere numeri positivi. Cosa diversa invece per i nostri colleghi del settore ospitalità che hanno espresso, anche nel nostro consiglio direttivo, la grande difficoltà di reperire forza lavoro.”

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

  • il fatturato è aumentato per il 53% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 42% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +41% e a +34%);
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +27%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici si stia propagando in altri ambiti dell’economia reale.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

  • il fatturato è atteso in crescita dal 41% degli intervistati, con un saldo positivo del 29% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (+24%) e all’occupazione (+28%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
  • i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+24%), a indicazione che la fase rialzista è verosimilmente destinata a confermarsi anche nel prossimo futuro.

Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana si confermano negative, andando a riflettere, tra l’altro, il crescente deterioramento del potere di acquisto delle famiglie (che si riverbera negativamente sulla loro propensione al consumo) e la rinnovata instabilità politica, dopo la caduta del Governo. Nel dettaglio, il 7% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 48% che prevede stazionarietà e del 45% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 2° trimestre 2022, si attesta a 107, contro il 98 del periodo precedente. I giudizi espressi sui tre mesi precedenti segnalano che: il fatturato è aumentato per il 47% delle imprese, con un saldo positivo del 34% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +22% e a +12%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +16%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 44% degli intervistati, con un saldo positivo del 31%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+35%) e all’occupazione (+25%) indicano uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+13%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano negative: il 9% prevede un aumento, a fronte del 47% che propende per la stazionarietà e del rimanente 44% che ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 2° trimestre 2022, si attesta a 111, in forte diminuzione rispetto a quanto rilevato fra gennaio e marzo (127). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 44% delle imprese, con un saldo positivo del 36% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +52% e a +40%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +20%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 56% degli intervistati, con un saldo positivo del 48%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +28% e a +44%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 28%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso sfavorevoli: il 4% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 44% prevede stazionarietà e il rimanente 52% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 2° trimestre 2022, si attesta a 112, in modesto aumento rispetto al periodo precedente (103). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 71% delle imprese, con un saldo positivo del 51%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +50% e a +50%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione rialzista (+57%). In merito alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 14% degli intervistati, con un saldo nullo; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+7%) e all’occupazione (+14%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 43%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano negative: il 7% degli imprenditori ha un orientamento ottimistico, a fronte del 64% che prevede stazionarietà e del 29% che invece propende per una flessione.

L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario.

Artifidi, aumentano le domande: garanzie per 417 milioni

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Banche/Economia/Finanza by

In un periodo in cui le imprese si trovano ad affrontare notevoli complessità con dinamiche contrastanti Artfidi Lombardia con uffici a Brescia, Milano, Bergamo, Varese, Crema, Lodi e Seveso rimane un punto di riferimento per rispondere alle esigenze di credito del mondo imprenditoriale. Nel primo semestre dell’anno, sottolinea il Presidente Enrico Mattinzoli in un comunicato stampa, abbiamo avuto un incremento pari al 27,35% delle richieste di finanziamento con il totale delle garanzie in essere deliberate tramite le banche convenzionate che assommava, a fine giugno, a oltre 417mln ed una esposizione totale di  158mln. Dati che testimoniano una notevole attività dell’economia lombarda  dove il nostro Confidi opera prevalentemente. Il Comparto della filiera Edile sul quale nell’ultimo periodo è indirizzata buona parte delle nostre garanzie, pur continuando ad espandersi grazie ai provvedimenti sui Bonus rischia una brusca frenata a causa dell’incertezza normativa per la cessione dei crediti. Ecco, quindi, che con la progressiva uscita dal Temporary Framework e la riduzione dell’intervento pubblico, la garanzia dei Confidi resta fondamentale per sostenere l’accesso al credito delle imprese. Artfidi Lombardia, primo Intermediario Finanziario vigilato in Lombardia, con un Total Capital Ratio (rapporto tra il patrimonio di vigilanza complessivo e il valore delle attività ponderate per il rischio) pari al 27,08% rispetto al 26,67% del 2021 conferma la solidità patrimoniale del Confidi.

In un momento di difficoltà le convenzioni sottoscritte dal Confidi, afferma il direttore generale Francesco Gabrielli, permettono alle imprese di calmierare l’attuale aumento dei tassi di interesse e agli Istituti di Credito di ottenere la garanzia che permette loro di abbassare notevolmente il rischio.

I dati del 1° semestre prosegue Enrico Mattinzoli vedono nel 44,80% delle richieste Ditte Individuali, erano il 47,29% nello stesso periodo dello scorso anno e il 35,57% S.r.l. in aumento rispetto al 27,61% del 2021. Quindi un significativo aumento delle società di capitali.

Si allunga invertendosi la durata dei finanziamenti dove il 42,65% è di 60 mesi, erano il 16,27% e diminuisce il breve a 12 mesi che dal 45,59% passa al 31,36%. Nel 2022 Artfidi ha intrapreso, anche grazie alla garanzia di Regione Lombardia il Credito Diretto per un importo complessivo del 1°semestre di oltre 5mln di Euro. Sempre nel 1° semestre sono state garantire 86 Start-up per un importo medio di 45ml Euro principalmente nel 76% dei casi nei settori Servizi, Commercio e Alberghiero.

Quanto alle moratorie, ArtfidiLombardia aveva registrato nel 2020 un totale di 2.244 imprese per un importo complessivo di 57mln, scese a 2.041 e 51,7mln nel 2021,praticamente azzerate al giugno del 2022 con un residuo di 498ml Euro. In sostanza la quasi totalità delle imprese che hanno usufruito della sospensione nel periodo di crisi pandemica hanno ripreso regolarmente il pagamento delle scadenze.

Valsabbina e Collextion: cartolarizzazione da 500 milioni di euro

in Banche/Economia/Valsabbina by

Una cartolarizzazione dedicata alla cessione revolving di crediti commerciali di aziende e PMI che lavorano con la Pubblica Amministrazione – e in generale, con aziende partecipate dallo Stato – per supportare le imprese italiane in un momento caratterizzato da instabilità e difficoltà a livello economico. L’obiettivo è fornire loro liquidità, eliminando il problema di dover cercare di volta in volta una soluzione per l’incasso dei crediti vantati, e garantire continuità nell’operatività liberando nel contempo capacità finanziaria per poter essere parte attiva nel PNRR.

L’operazione – che prevede una capacità di acquisto di crediti per circa 500 milioni di euro all’anno attraverso un veicolo denominato Dervio SPV, operativo già dal mese di giugno e disponibile sulla piattaforma esclusiva per questa tipologia di crediti che Sistemi Informativi ha realizzato basandosi sul proprio sistema di Core Banking XF – è stata strutturata dal Gruppo Collextion, con Banca Valsabbina, il principale istituto di credito del bresciano, che ha agito in qualità di Arranger e Account Bank dell’operazione di Cartolarizzazione, e con il team di Azimut Libera Impresa e Fidera Vecta, società europea indipendente di gestione degli investimenti che ha partecipato all’operazione con Akbar Rafiq e Federico Oliva, rispettivamente Responsabile Europa e Senior Portfolio Manager della società, e la stessa Banca Valsabbina nel ruolo di investitori. 

“Siamo orgogliosi del coinvolgimento in questa operazione di investitori Istituzionali che, con grande esperienza nel mondo delle cartolarizzazioni di crediti verso la PA, sono capaci di comprendere le esigenze del mercato e dei delicati meccanismi che lo compongono. Con questa operazione metteremo a disposizione delle aziende Italiane i capitali di banche e fondi d’investimento, fornendo un sostegno concreto alle nostre imprese e all’economia reale”, spiega Ferdinando Brandi, Amministratore di Collextion Holding. “Il veicolo che abbiamo costituito sarà disponibile su una piattaforma che abbiamo sviluppato insieme a Sistemi Informativi (an IBM Company), che è unica nel suo genere. In questo modo le procedure di acquisto dei crediti saranno più agevoli e veloci, mettendo a disposizione delle aziende e delle PMI un ambiente di lavoro intuitivo, pratico e immediato, dando ai debitori la possibilità di monitorare in tempo reale la propria posizione debitoria per gestire e programmare i flussi di cassa, noi vogliamo essere partner della PA” conclude Brandi.

Nel dettaglio, il programma di acquisti è su base triennale ela capacità di acquisto del veicolo potrà arrivare a un miliardo di euro all’anno grazie all’ingresso nei prossimi mesi di ulteriori investitori. L’approccio di Dervio SPV è innovativo, e darà la possibilità ai debitori della Pubblica Amministrazione di interfacciarsi con un’unica controparte, ottenendo maggiore flessibilità e garantendo una gestione del credito professionale e collaborativa nell’interesse di tutte le parti coinvolte.

Il Gruppo Collextion si è avvalso della collaborazione di Do Next per il ruolo di Master Servicer mentre la controllata Collextion Services ha operato come Subservicer. Per gli aspetti legali le parti sono state supportate dallo studio Hogan Lovells, nello specifico, dell’avvocato Corrado Fiscale e del suo team.

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