Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Maggio 2018 - page 2

Vino, a Londra il Lugana Doc fa il tutto esaurito

in Agricoltura e allevamento/Economia/Eventi by

C’è grande attesa a Londra fra gli addetti ai lavori per la Masterclass dedicata al Lugana DOC nell’ambito della London Wine Fair, l’importante manifestazione in programma dal 21 al 23 maggio. 80 posti, esauriti da giorni, con una lista d’attesa per poter partecipare ed assaggiare in anteprima UK il prodotto della vendemmia 2017, già promosso a pieni voti sia dal Vinitaly che dagli intenditori danesi, tedeschi e olandesi incontrati dal Consorzio di tutela nel suo tour primaverile dedicato alle capitali del Nord Europa. L’attenzione ai nuovi grandi mercati di USA e Giappone, che ospiteranno importanti eventi del Consorzio in autunno, non significa infatti che il Vecchio Continente non continui a rappresentare lo zoccolo duro dell’export del Lugana DOC. Il Regno Unito, anzi, è sempre più importante, con il vantaggio che, a sole due ore d’areo, le principali piazze europee sono sbocchi più accessibili anche per i piccoli produttori, un motore fondamentale del Consorzio, che conta ad oggi 180 associati.
L’attività promozionale in programma alla London Wine Fair, la manifestazione più importante del Regno Unito, vedrà come di consueto il Consorzio impegnato a proporre una selezione dei Lugana DOC importati e non, poiché la sua mission è incuriosire e far innamorare il consumatore, mostrando la straordinaria versatilità di questo vino secondo l’interpretazione dei vari vignaioli, con un costante altissimo livello qualitativo. Lo stand del Consorzio è il J20/3, mentre la Masterclass, che sarà curata dal Presidente Luca Formentini e dal Direttore Carlo Veronese, si terrà il 22 maggio alle ore 17.00.

I #luganalovers italiani dovranno invece attendere ancora qualche settimana, precisamente l’8 giugno 2018, per poter degustare l’annata 2017. L’appuntamento è per “Lugana Armonie Senza Tempo”, il consueto appuntamento annuale dedicato al pubblico che in questa edizione si terrà a Milano nella suggestiva cornice del Museo Diocesano, Chiostri di Sant’Eustorgio – Piazza Sant’Eustorgio, 3. Due i momenti della manifestazione: dalle 15.30 un evento riservato agli esperti assaggiatori e agli operatori del settore, su iscrizione. A partire dalle 18.00 invece l’apertura al grande pubblico, con coupon di degustazione. Attraverso banchi di assaggio e grazie al contatto diretto con produttori ed esperti, la conoscenza di oltre 50 cantine esperti e appassionati potranno scoprire le eccellenze vinicole proposte dal Consorzio Tutela Lugana DOC. Un appuntamento imperdibile, un percorso di degustazione per immergersi in tutte le sfumature dei vini Lugana che saranno accompagnati da un’attenta selezione di prodotti tipici del bresciano.

Intelligenza Artificiale e Gamification per migliorare la mobilità delle città

in Economia/Evidenza/Innovazione by

Entro il 2050 ci saranno 9,7 miliardi di persone nel mondo, di cui il 70 percento vivrà nelle città.m L’economia globale si prevede che triplichi il suo attuale valore, generando circa il doppio della quantità di spostamenti oggi osservati sulle strade. Per la maggior parte delle città, la creazione di Sistemi di Trasporto Intelligenti sarà la chiave per risolvere i problemi della mobilità urbana. Le connessioni in remoto consentono di “utilizzare” gli oggetti per acquisire e trasmettere dati utili nell’accezione di Internet delle Cose (IoT), garantendo il raggiungimento di nuove frontiere.

In accordo alle politiche adottate a livello europeo/mondiale per la promozione della mobilità sostenibile, in particolare nelle aree urbane,  SOMOS e Neosperience promuovono una piattaforma basata sulle logiche della gamification  e la tecnologia dell’intelligenza artificiale basata su un sistema innovativo che acquisisce  e gestisce i dati di mobilità tramite smartphone. La piattaforma consente il monitoraggio e la gestione di  molteplici aspetti della mobilità dell’utente alimentando con i dati ad un “city nobility brain” in grado di prevedere e suggerire delle logiche di gestione della mobilità.

Queste alcune delle funzionalità già attive:

1. SOSTENIBILITÁ E SICUREZZA DELLA GUIDA

Grazie all’utilizzo dei sensori di cui sono dotati gli smartphone in commercio, è possibile valutare
gli stili di guida e determinare il livello di aggressività e/o sicurezza degli utenti alla guida.
Il sistema consente quindi di migliorare il proprio comportamento alla guida. L’app per smartphone
attribuisce un valore oggettivo (punteggio) alla qualità di guida sulla base dei dati registrati tramite i
sensori dello smartphone stesso. I guidatori registrandosi sulla pagina web del sistema possono
monitorare i propri spostamenti ottenendo un’analisi puntuale della qualità di guida e una
valutazione immediata delle performance tramite specifica interfaccia utente su web.

2. RISPARMIO DI TEMPO: SEMAFORI

SOMOS ha sviluppato il sistema SMART TRAFFIC LIGHT, un sistema evoluto di gestione degli
impianti semaforici attraverso i dati provenienti da Floating Car Data. Attraverso la lettura delle
informazioni acquisite tramite specifica app per smartphone, si è visto che è possibile regolare in
tempo reale le fasi di un generico ciclo semaforico. Questo sistema si propone di ridurre i tempi di
attesa in coda ai semafori, i tempi totali di viaggio, la congestione delle reti stradali e
l’inquinamento acustico e sonoro. Il sistema non crea disparità tra chi utilizza l’app e chi non la
utilizza, ma permette di realizzare una regolazione del traffico ottimale di cui beneficiano tutti gli
utenti della rete stradale.
L’applicazione è in grado di gestire i semafori in modo adattivo attraverso la comunicazione della
posizione del veicolo al semaforo, i cui cicli vengono programmati in base alle code. Questo è
possibile, sfruttando il sistema di localizzazione GPS, laddove il segnale risulta avere
un’accuratezza sufficiente. In presenza di disturbi del segnale GPS creati da canyon urbani,
vegetazione e altri fattori esogeni, è possibile sfruttare il segnale wi-fi per la localizzazione del
veicolo. Un sistema così progettato, elimina gli elevati costi di infrastrutturazione e manutenzione
dei semafori, legati alla tecnologia delle spire induttive. I dati di localizzazione vengono trasmessi
oggi tramite la rete 4G e in un futuro non lontano tramite la più performante rete 5G.

3. CAR SHARING PREMIATO

Nell’ottica di incrementare il coefficiente di occupazione dei mezzi privati (su oltre 37 milioni di
autovetture in circolazione sul territorio nazionale si osserva un coefficiente di riempimento medio
del mezzo di 1,2), la piattaforma premia le forme di mobilità condivisa, garantendo bonus agli
utenti che sostengono la condivisione, sia in qualità di driver sia in qualità di passeggeri (ad
esempio riservando aree di parcheggio gratuito agli utenti del sistema che, condividendo gli
spostamenti in autovettura, garantiscono un coefficiente di utilizzo del mezzo almeno pari a 3).
Uno specifico modulo della piattaforma dedicato al car sharing, fruibile via smartphone, consentirà
la condivisione dinamica degli spostamenti su mezzo privato sotto il presupposto della integrazione
modale e della sostenibilità (l’interazione con gli altri moduli della piattaforma consentirebbe di
pianificare ed effettuare spostamenti multimodali su itinerari non coperti da una sola modalità di
trasporto).

4. MOBILITA PERSONALE

La piattaforma di gamification, utilizzando come interfaccia utente lo smartphone, è in grado di
tracciare gli spostamenti degli utenti non soltanto all’interno di ciascuna modalità di trasporto, ma
nelle diverse modalità utilizzate dall’utente per effettuare il proprio spostamento. L’aspetto
estremamente innovativo consiste nel fatto che il sistema consente di ricostruire anche gli
spostamenti di accesso/egresso ai diversi sistemi di trasporto, e non soltanto gli postamenti
compiuti sul mezzo, con un conseguente beneficio da parte degli Enti locali, delle Pubbliche
Amministrazioni, delle aziende di trasporto collettivo e degli imprenditori nell’ambito dei sistemi di
parcheggio, i quali possono pianificare i servizi a supporto della mobilità, tenendo conto della reale
domanda di trasporto passeggeri. Un sistema di questo tipo può anche essere un valido strumento
per il supporto e la promozione della mobilità sostenibile, mediante una logica di premialità nei
confronti dei cittadini che utilizzano il modo piedi o bici per effettuare i propri spostamenti all’interno
delle aree urbane.

5. RENDERE PIACEVOLE IL PERCORSO CITTADINO PROMUOVENDO IL TERRITORIO

Nelle diverse modalità e finalità di utilizzo, la piattaforma, mediante dinamiche di Check-in & Win
può consentire all’utente di accedere a contenuti multimediali di promozione turistica, commerciale
e della mobilità sostenibile. Infatti, è possibile inviare agli utenti info e localizzazione di luoghi di
interesse storico e culturale. Tutto ciò nella logica di promozione del territorio. E’ possibile, inviare
all’utente anche informazioni di carattere commerciale, indicando strutture alberghiere, servizi di
ristorazione, centri servizi nelle vicinanze della posizione dell’utente.
Inoltre, è possibile, mediante una logica di premialità, promuovere, da parte degli Enti Locali e
delle Pubbliche Amministrazioni, forme di mobilità sostenibile, quale il trasporto collettivo, ad
esempio, facendo apparire alle fermate degli autobus dei coupon, che, se “catturati” virtualmente
mediante lo smartphone dall’utente, consentono di accedere a sconti sull’acquisto dei titoli di
viaggio.

6. FORMAZIONE: VISIONE DI CONTENUTI E PARTECIPAZIONI AD EVENTI

La piattaforma presentata può rappresentare un importante veicolo di informazioni anche di tipo
formativo per l’utente. Infatti, visionando video promozionali e partecipando a seminari o convegni
su tematiche particolarmente importanti, quale ad esempio la sicurezza stradale, l’utente può
accedere a delle promozioni o degli sconti presso attività commerciali convenzionate o, in
alternativa, sulla tariffa di sosta o sull’acquisto di titoli di viaggio dei sistemi di trasporto collettivo.

7. CREAZIONE DI SFIDE

Come già descritto nella sezione “Sostenibilità e sicurezza della guida”, grazie alla piattaforma, è
possibile creare delle sfide di guida sicura e sostenibile tra gli utenti, anche in occasione di raduni
di auto d’epoca o da corsa, promossi da enti e club automobilistici.
Guida
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Lombardia regina dell’export: volano macchinari, metalli, moda e chimica

in Economia/Export/Lombardia/Tendenze/Zone by

Macchinari, metalli, moda, chimica: sono i prodotti che trainano il manifatturiero lombardo nel mondo. Un business che nel 2017 ha raggiunto i 117,9 miliardi di euro (8 miliardi di prodotti manifatturieri in più del 2016), +7,4%. Germania (+5,5%), Francia (+4,3%) e Stati Uniti (+13%) sono le maggiori destinazioni delle esportazioni. Primi paesi per crescita percentuale in un anno: Russia (+27,9%), Polonia (+16,3%), Giappone (+15%). Tra questi principali 20 partner, superiori al +10% di crescita anche Ungheria, Romania, Stati Uniti. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e della sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, sugli ultimi dati Istat.

L’export manifatturiero lombardo è trainato da macchinari, metalli, moda e chimica. I macchinari superano i 24 miliardi e riprendono a crescere (+6,4%). Seguono i prodotti in metallo (18,5 miliardi, +9%), la moda (13 miliardi, +3,6%), i prodotti chimici (12,7 miliardi, +5,4%), gli articoli in gomma e gli alimentari (quasi 7 miliardi). Crescita a due cifre per alimentari (+17%) e farmaceutici (+25%). Sempre più alimentari lombardi arrivano in Giappone (seconda destinazione, +126%) e Corea (+116,5%), tessili in Cina (+19%), legno in Austria (+31,4%), prodotti chimici in Brasile (+23%), farmaceutici in Irlanda (+226%), petroliferi raffinati nei Paesi Bassi (+374%) e metalli in Ungheria (+30,4%), macchinari in Egitto (+106%) e Russia (+47,4%), computer nelle Filippine (+56,5%), apparecchi elettrici in Messico (+65,7%), mezzi di trasporto in Pakistan (+243%).

L’export manifatturiero italiano raggiunge i 430 miliardi, +7,4%. Milano è prima con 40 miliardi circa (9,3%, +8%), seguita da Torino (22 miliardi, +3,6%), Vicenza (17,5 miliardi, +5,6%), Brescia e Bergamo con 15 miliardi (rispettivamente +8,4% e +6,7%).

Brescia, terra di inventori: depositati 10mila brevetti nazionali

in Economia/Tendenze by
Brescia, terra di brevetti e inventori

Lombardia leader dell’innovazione italiana che arriva in Europa: sono oltre mila le domande di brevetto pubblicate da EPO (European Patent Office), il 30% del totale nazionale, più di uno ogni 10.000 abitanti. Meccanica e trasporti, chimica e ambiente i settori in cui i lombardi brevettano di più e che pesano sul totale italiano rispettivamente il 40% e il 20%. La sola Milano deposita in Europa circa 500 brevetti in un anno. A seguire Brescia con 122, Bergamo con 81, Monza Brianza e Varese con 61. E se Milano è specializzata nel settore della chimica e dell’ambiente con 520 brevetti in 4 anni, Como lo è nelle altre tecnologie mentre le restanti lombarde preferiscono la meccanica e i trasporti. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sugli ultimi dati disponibili al 2015, Osservatorio Unioncamere Brevetti Marchi e Design su dati EPO (European Patent Office) e Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

I brevetti nazionali in dieci anni sono 191 mila in Lombardia, il 28% italiano. Milano e Monza e Brianza con oltre 157 mila di cui 127 mila marchi concentrano l’82,4% del totale lombardo. Arrivano quasi 158 mila se si sommano i 667 di Lodi (di cui 615 marchi). Seguono Brescia con 10 mila (5,3%), Bergamo con 6 mila (3,2%) e Varese con 5 mila (2,7%). Tra le regioni oltre alla Lombardia prima in tutti i tipi di brevetto, spiccano l’Emilia Romagna per invenzioni (15.417), il Lazio per marchi (80.770) e il Veneto per modelli di utilità e disegni (4.521).

Imprese gestite da stranieri, in cinque anni a Brescia sono cresciute del 7%

in Economia/Tendenze by

Imprese al traino delle grandi città. Sono diciannove i territori italiani che crescono o tengono in cinque anni per la creazione d’impresa, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi che mettono a confronto il 2017 e il 2012. Sono: Roma, Napoli, Milano, tutte sopra il 5%, Reggio Calabria e Catanzaro, entrambe sopra il 3%. Crescite minori a: Caserta, Crotone, Pescara, Cosenza, Nuoro, Bolzano, Vibo Valentia, Avellino, Siracusa. Stabili: Taranto, Latina, Frosinone, Isernia, Ragusa. Forte il contributo degli imprenditori nati fuori dall’Italia: la crescita delle prime tre, Roma, Napoli e Milano è comunque in parte dovuta anche al fare impresa degli italiani: +1,9%, +1,2% e +0,7%. Con gli originari da fuori Paese (+36%, +112% e +38%) arrivano a livelli superiori. Per un totale di: +6,1%, +6%, +5,2%.

Maggiore beneficio dalle imprese di nati all’estero si ha a: Latina (stabile, perderebbe il 2,2% in cinque anni con gli italiani), Ragusa (stabile, calerebbe di – 1,8%).

In Italia tengono le imprese (+0,1% in un anno) grazie al traino delle grandi città. Senza le tre “big”, Milano, Roma e Napoli (+1-2%) andrebbe in negativo (-0,2%) Le imprese di nati all’estero crescono del 20,2% in cinque anni, ma non riescono a bilanciare le chiusure degli italiani, -3,7%, con un risultato comunque in calo del -1,7% per il comparto economico.

Va meglio la Lombardia: rispetto al dato nazionale, -0,7% le imprese in cinque anni, grazie alla crescita degli immigrati imprenditori: + 23,6% rispetto al calo dei titolari italiani di – 3,4%.

In Lombardia in cinque anni crescita a due cifre per l’imprenditoria immigrata, soprattutto a Milano (+38%), Monza (+29%), Sondrio (+23%), Lecco (+18%), Bergamo (+21%), Varese (+15%), Pavia (+13%). A Como e Lodi la crescita dei nati fuori è minore: + 2%, +5% e a Brescia e Mantova (+7% e + 8%).

In Italia in cinque anni crescita maggiore per l’imprenditoria immigrata a Napoli (+112%), Reggio Calabria, Milano e Roma (+40% circa), Latina, Crotone, Monza (circa + 30%), Venezia, Caserta e Genova (circa + 25%).

Prime per peso dei nati fuori Italia tra gli imprenditori: Prato, Firenze, Trieste, Imperia, Milano e Roma. Prato con 8.675 nati all’estero su  28.858 (30,10%), Firenze con 15.903 nati all’estero su  93.021 (17,10%), Trieste con  2.353 nati all’estero su  13.934 (16,90%), Imperia con  3.513 nati all’estero su  21.969 ( 16,00%), Milano con  47.348 nati all’estero su  299.881 (15,80%), Roma con 56.018 nati all’estero su  355.351 (15,80%), Reggio Emilia con  7.499 nati all’estero su  49.045 (15,30%), Genova  con 10.291 nati all’estero su 70.767 (14,50%), Pisa con 5.087 nati all’estero su  37.083 (13,70%), Gorizia con 1.216 nati all’estero su 9.010 (13,50%), Teramo con 4.041 nati all’estero su  30.754 (13,10%), Lodi con  1.835 nati all’estero su  14.593 (12,60%), Pistoia con  3.512 nati all’estero su  28.253 (12,40%), Catanzaro con 3.595 nati all’estero su  29.602 (12,10%), Torino con  23.337 nati all’estero su  194.752 (12,00%), Massa Carrara con 2.238 nati all’estero su  18.702 (12,00%), Rimini con  4.061 nati all’estero su  34.293 (11,80%), Bologna con  10.009 nati all’estero su  84.632 (11,80%).

Manerbio, Quid Informatica acquisisce la maggioranza di Solari Sistemi

in Economia/Servizi by
Stefano Bertoli, Quid Informatica

Quid Informatica, società specializzata nella progettazione di soluzioni in ambito ICT per il mercato dei servizi finanziari e per l’industria, ha perfezionato l’accordo per l’acquisizione della maggioranza del capitale sociale di Solari Sistemi, società che sviluppa soluzioni applicative per il mercato dei servizi finanziari.

Solari Sistemi, con sede a Manerbio (BS), può contare su uno staff di 23 professionisti con elevate competenze e una lunga esperienza nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per gli operatori del credito, con prodotti per gestione di leasing auto, credito rotativo, credit bureau, prestiti personali, auto e finalizzati.

“L’integrazione di una realtà con competenze specialistiche complementari favorirà una maggiore penetrazione del mercato delle soluzioni per la gestione del credito”, ha dichiarato Stefano Bertoli, CEO di Quid Informatica.

Lombardia e Iran: un business da 1.3 miliardi, in crescita del 64,7%

in Economia/Export/Tendenze by

Lombardia e Iran: un interscambio da 1,3 miliardi di euro nel 2017, oltre un quarto del totale italiano (26,4%) e in forte crescita rispetto al 2016, +64,7%. E se l’export raggiunge i 711 milioni circa e cresce del 12,5%, l’import fa un balzo del +181,8% passando da 252 a 711 milioni in un anno soprattutto a causa delle importazioni di petrolio e gas naturale che si concentrano a Pavia (641 milioni circa). L’Iran è infatti il secondo Paese di provenienza di petrolio e gas naturale per la Lombardia dopo la Russia con una crescita esponenziale nel 2017 del +964%. Nell’export invece prima Milano con 291 milioni (+27,6%) seguita da Bergamo con 73 e da Monza Brianza con 72 milioni. Tra i prodotti lombardi più esportati i macchinari con 344 milioni, +18% e le sostanze chimiche, +37%. Seguono i metalli e gli apparecchi elettrici con 43 milioni di euro. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat, anni 2017 e 2016.

Italia e Iran, gli scambi superano i 5 miliardi. In particolare grazie all’import che passa da 1 a 3 miliardi (+221%) mentre l’export arriva a 1,7 miliardi (+12,5%). E se la Lombardia concentra il 36,7% delle esportazioni nazionali, seguita da Emilia Romagna (17,8%) e Veneto (11,7%), per import sono Sicilia (29,8%) e Sardegna (26,7%) a detenere il primato delle importazioni che riguardano soprattutto gas naturale e petrolio. L’Iran è infatti al quarto posto tra i Paesi da cui l’Italia importa di più petrolio greggio e gas naturale dopo Russia, Azerbaigian e Algeria, ma è anche quello che è cresciuto di più passando dai 695 milioni di euro del 2016 ai 3 miliardi circa del 2017, +330,4%.

Busi Group si espande: nuova sede per Omb a Rezzato e ampliamento BTE a Paitone

in Aziende/Busi Group/Città e Hinterland/Economia/Eventi/Manifatturiero/Valsabbia/Zone by
Pama Prefabbricati spa Rezzato_nuova area OMB

Prosegue il trend d’innovazione e investimenti di Busi Group, realtà tra i leader in Italia specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi innovativi per la raccolta, compattazione e trasporto del rifiuto. Mentre l’azienda si prepara a partire per Monaco di Baviera, dove dal 14 al 18 maggio parteciperà ad IFAT, la  fiera internazionale che presenta le migliori soluzioni ambientali, Busi Group investe nel territorio bresciano con due importanti acquisti orientati alla crescita del gruppo.

Il primo a Rezzato, nella zona industriale, in via Giovanni XXIII, 80mila metri quadrati di cui 30mila coperti che entro la fine del 2019 ospiteranno la nuova sede di OMB Technology. “Sarà il futuro di OMB – commenta Mirko Busi – un sito innovativo che ospiterà la produzione e la ricerca. L’area verrà inoltre utilizzata come supporto logistico di tutto il gruppo poiché è direttamente collegata alla ferrovia con uno scalo merci che potenzierà gli scambi in un’ottica anche di risparmio economico e di sostenibilità”. Con questa nuova area OMB Technology avrà uno spazio tre volte più grande di quello attuale, con l’obiettivo di migliorare gli spazi di lavoro, lo sviluppo e la ricerca, la produzione.

Il secondo investimento di Busi Group riguarda BTE, la sede del gruppo, un ampliamento di 5mila metri quadrati a Paitone, vicino all’azienda madre.

“Con questo ampliamento – commenta Mirko Busi – che porterà BTE a una dimensione di 60mila metri quadrati, intendiamo aumentare lo spazio di produzione”.  L’investimento totale dell’acquisto degli immobili è stato di circa 10 milioni di euro, numeri importanti che confermano la solidità della realtà bresciana e la sua dinamica di espansione nel territorio ma anche come vetrina importante per l’estero. “Nei prossimi giorni saremo a IFAT – commentano i fratelli Busi – una fiera molto rilevante per il nostro comparto”. A Monaco di Baviera Busi Group si presenterà con novità OMB e MEC. In particolare la nuova attrezzatura scarrabile serie SL e SLK di MEC con nuove soluzioni geometriche e un telaio più leggero, una rivisitazione del compattatore a carico laterale CMPL7 ETSA, la nuova linea di cassonetti stazionari +B LID ed EcoSolar-K12 il compattatore scarrabile informatizzato con impianto fotovoltaico realizzato in collaborazione con ID&A Srl, partner bresciano di Busi Group, che progetta e costruisce sistemi integrati per raccolta e gestione rifiuti, e che esporrà in fiera isole ecologiche informatizzate.

Brescia, continua la crescita della produzione nell’industria e nell’artigianato

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Nel primo trimestre del 2018 –  rileva una nota dell’Ufficio Studi e Ricerche AIB – l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane registra una nuova crescita, a certificazione del complessivo buono stato di salute dell’industria locale. Dopo un 2017 positivo, prosegue quindi il recupero del made in Brescia, favorito, tra l’altro, dalla positiva evoluzione delle vendite, sia in Italia che sui mercati esteri.

Nel dettaglio, la produzione industriale segna un incremento congiunturale del 2,2%; il tasso tendenziale (ossia la variazione dell’indice nei confronti dello stesso periodo dell’anno scorso) risulta non negativo per la diciottesima rilevazione consecutiva (+3,6%). Il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2018, è pari a +3,0%. Il recupero sperimentato in questi anni ha di fatto azzerato la perdita registrata in occasione della seconda recessione (quella alimentata dalla crisi dei debiti sovrani): dai minimi toccati nel terzo trimestre del 2013, la produzione è salita del 15,5%, mentre il differenziale dai massimi del 2008 è ancora elevato (-20% circa).

L’artigianato manifatturiero bresciano – secondo il Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia – prosegue il percorso positivo intrapreso durante il 2016: da gennaio a marzo 2018 la produzione è cresciuta, su base annua, del 3,6%. Il fatturato ha realizzato un incremento più significativo (+6,6%) ed il tasso di utilizzo degli impianti è salito al 69,4%. Il quadro positivo è confermato anche dagli ordinativi che sono cresciuti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 4,1%. Al netto degli effetti stagionali, la produzione è cresciuta, rispetto al trimestre scorso, dello 0,7%, il fatturato del 2,3% e gli ordini dell’1,2%. Positivo anche il risultato dell’occupazione con un incremento dell’1,1%.

Il confronto territoriale evidenzia che l’artigianato bresciano ha conseguito risultati nel complesso migliori della media lombarda.

La dinamica produttiva è evidente dall’andamento dell’indice della produzione manifatturiera artigiana: dopo avere raggiunto il punto di minimo alla fine del 2012, ha seguito su un percorso di crescita lento ma costante, irrobustito dai risultati positivi del 2016-2017 e consolidato nel primo trimestre del 2018. Questo processo ha consentito di recuperare i livelli di produzione persi nel biennio 2011-2012.

I principali indicatori dell’industria:

§  Con riferimento ai settori, l’attività produttiva è aumentata significativamente nei comparti: metallurgico e siderurgico (+4,6%), meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (+3,0%), chimico, gomma e plastica (+2,5%), tessile (+2,5%) e meccanica tradizionale e mezzi di trasporto (+2,3%). E’ invece cresciuta con minore intensità per gli operatori dei materiali da costruzione ed estrattive (+1,5%), agroalimentare e caseario (+0,4%), carta e stampa (+0,4%) e calzaturiero (0,4%). Non si segnalano variazioni nei settori: abbigliamento (0,0%), legno e mobili in legno (0,0%) e maglie calze (0,0%).

§  Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 38% delle imprese, diminuite per il 15% e rimaste invariate per il 47%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono incrementate per il 29% degli operatori, scese per il 10% e rimaste stabili per il 61%; quelle verso i Paesi extra UE sono cresciute per il 28%, calate per il 13% e rimaste invariate per il 59% del campione.

§  I costi di acquisto delle materie prime sono saliti per il 38% delle imprese, con un incremento medio dell’1,4%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al rialzo dal 21% degli operatori, per una variazione media dello 0,7%.

§  Le previsioni a breve termine delineano una prosecuzione della fase di espansione del manifatturiero provinciale nonostante alcune incognite legate alle incertezze della politica interna e alle tensioni a livello internazionale. La produzione è prevista in aumento da 30 imprese su 100, stabile dal 67% e in flessione dal rimanente 3%.

§  Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono previsti in aumento dal 30% degli operatori, stabili dal 63% e in calo dal 7%; quelli dai Paesi UE sono in crescita per il 24% degli operatori del campione, invariati per il 70% e in flessione per il 6%; quelli provenienti dai mercati extracomunitari sono in incremento per il 30% delle imprese, stabili per il 61% e in diminuzione per il 9%.

I principali indicatori dell’artigianato:

▪ Il fatturato del comparto artigianato segna un incremento tendenziale più intenso della produzione pari al 6,6% e congiunturale del 2,3% anche grazie alla ripartenza dei prezzi. Le dinamiche dell’indice destagionalizzato del fatturato totale sono simili a quelle viste per la produzione industriale ma con un recupero più robusto, i livelli di fatturato hanno, infatti, superato quelli del 2010, anche se quelli del periodo pre-crisi del 2009 restano ancora lontani.

▪  Gli ordini sono cresciuti del 4,1%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, stimolati dalla domanda interna (ordini interni +4,4%). La componente estera presenta un risultato leggermente positivo (+0,3%), ma in rallentamento rispetto a quelli conseguiti nei trimestri precedenti. Va sottolineato però che il peso del fatturato riconducibile al mercato estero rappresenta per le imprese artigiane una quota limitata (7,6%).

§ Nel primo trimestre dell’anno il numero degli addetti torna a crescere, il saldo tra tasso di ingresso e di uscita si è chiuso in positivo (1,1%). Aumenta la quota di imprese che ha fatto ricorso alla Cassa integrazione guadagni attestandosi al 2,5% per un totale sul monte ore lavorate complessivo pari allo 0,4%.

▪  I risultati complessivamente positivi si riflettono sulle aspettative degli imprenditori artigiani per il secondo trimestre del 2018. Le attese sono, infatti, moderatamente ottimistiche su tutti i fronti: produzione, domanda interna, domanda estera, fatturato e occupazione. Resta, comunque, molto alta la quota di imprenditori che prevedono la stabilità di tutti gli indicatori per il prossimo trimestre.

L’Indagine AIB viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero. L’indagine sull’artigianato della Camera di Commercio, la cui fonte è l’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia, ha coinvolto 208 imprese della provincia, pari a una copertura campionaria del 100%.

Brescia, l’export in Austria vale 6 milioni di euro

in Economia/Export/Tendenze by
Scambi Austria Italia

Lombardia, crescono gli scambi con l’Austria pari a 169 milioni, +1%., secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Cresce in particolare l’export di 67 milioni+6,2%, anche se l’import è maggiore, pari a  102 milioni. La Lombardia pesa il 35% degli scambi italiani in design con l’Austria e Milano da sola il 22% nazionale.

Per provincia. Prima Milano con 88 milioni di import e 17 di export (+6,4%), Monza con 2 milioni di import e 14 milioni di export (+3,7% e +0,6%), Como con 11,6 milioni di export (+3,5%). Cresce Bergamo con 7 milioni di import (+82%) e circa 6 di export (+24%). Poi arriva Brescia con quasi 2 milioni di import (+88%) e oltre 6 milioni di export (+10%). Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat 2017 e 2016.

Principali settori. La Lombardia importa 48 milioni in vetrerie, 1,7 milioni di ceramiche, 4,8 milioni di lampade, 3,4  milioni in mobili e 43,6 milioni in gioielli. Esporta 8,7 milioni in vetreria, 2,1 milioni di ceramiche, 14,6 milioni di lampade, 35,3  milioni in mobili e 6,6 milioni in gioielli.

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