Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Luglio 2016 - page 5

Trasferimenti statali, nel Bresciano i più aiutati sono Collio, Villanuova e Concesio

in Economia/Evidenza/Istituzioni by

E’ Collio il Comune bresciano che dipende maggiormente dai trasferimenti dello Stato. A dirlo è la ricerca di Openpolis, associazione indipendente che ha recentemente pubblicato la classifica dei municipi italiani in relazione a quanto ricevono dal governo centrale.

Collio ha una dipendenza dai contributi statali ben del 28,7 per cento (66esimo in Italia). Seguono Villanuova sul Clisi (20 per cento) e Cellatica (12 per cento), Calcinato (10 per cento), Poncarale (8,69), Ospitaletto (8), Brescia (7,8), Cimbergo (7,4), Ossimo (7,2), Trenzano (6,8) e Moniga del Garda (6,8). Ben una quarantina, al contrario, i Comuni che hanno un tasso di dipendenza dai trasferimenti statali inferiore all’uno per cento, e quasi una sessantina quelli che hanno invece tassi di dipendenza tra l’uno e il due per cento.

In Italia il Comune più dipendente dallo Stato è Fossa, in Abruzzo, con un tasso di dipendenza del 69,6% dovuto anche al terremoto del 2009.

Turismo, dalla Regione 3,5 milioni per investire sulla navigazione dei laghi

in Economia/Partner/Turismo by

“Sosteniamo interventi di manutenzione, ammodernamento e completamento di opere per migliorare i collegamenti e la qualità dei servizi offerti a turisti e residenti e per rafforzare l’attrattività e la reputazione delle aree turistiche lacuali lombarde e bresciane in particolare”. È quanto ha dichiarato oggi Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, annunciando l’approvazione odierna da parte della Giunta della delibera che stanzia oltre 3,5 milioni di euro per il biennio 2016/2017 a sostegno del piano triennale di interventi per lo sviluppo della navigazione turistica e di linea, dei porti e delle infrastrutture di trasporto.

LAGHI LOMBARDI ASSET SVILUPPO TURISMO – “Per la loro bellezza, la ricchezza naturalistica, enogastronomica e culturale e gli elementi di unicità che offrono nel panorama turistico mondiale, i laghi lombardi – ha sottolineato Parolini – rappresentano infatti uno dei principali asset di sviluppo del turismo nella nostra regione su cui stiamo incentrando una parte rilevante della nostra azione di promozione e valorizzazione”.

OPERE DI RIQUALIFICAZIONE – “Buona parte di questi fondi – ha aggiunto l’assessore – andranno a sostenere le spese per lavori che riguarderanno la riqualificazione e il completamento di porti, pontili, spiagge, piste ciclabili e passeggiate, il consolidamento delle sponde e le attività di pulizia e sistemazione nelle località turistiche che si affacciano o gravitano attorno al lago di Garda, quello d’Iseo e al Lago d’Idro”.

INTERVENTI SU LAGHI BRESCIANI – “La decisione odierna di mettere nuovamente a disposizione questi fondi delle Autorità di bacino si inserisce in questo quadro di attenzione che Regione Lombardia dedica ai laghi. Nel corso di questa legislatura, sono stati protagonisti di numerosi interventi per molti milioni di euro con l’obiettivo di consolidare l’attrattività di aree turistiche già performanti come quella del Garda e di accompagnare verso una piena realizzazione della vocazione turistica il Lago d’Idro e il Sebino, sul quale sono in partenza numerosi progetti di valorizzazione del post Floating Piers”.

I COMUNI COINVOLTI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA – Desenzano, Limone sul Garda, Manerba del Garda, Moniga sul Garda, Toscolano Maderno, Tremosine, Padenghe sul Garda, San Felice, Salò, Bagolino, Sirmione, Gardone Riviera, Tignale, Gargnano, Iseo, Darfo Boario Terme, Sale Marasino, Monte Isola, Marone, Paratico, Pisogne, Idro.

Nel dettaglio, gli interventi interessati dalla delibera di Regione Lombardia suddivisi per ambiti lacuali. Il finanziamento regionale favorisce la realizzazione di 23 nuovi interventi che saranno avviati e realizzati nell’arco del biennio 2016/2017 per un costo complessivo di 6,5 milioni di euro circa. Al contributo
regionale di 3,5 milioni di euro devono sommarsi ulteriori 3 milioni di euro quale contributo dei comuni rivieraschi interessati dagli interventi. Il finanziamento regionale, infatti, interviene per una quota parte del costo dell’opera, mentre la restante parte viene assicurata dal Comune interessato, che propone e realizza l’intervento attraverso l’Autorita’ di bacino lacuale competente.

BENACO E ERIDIO – Le richieste avanzate dai comuni gardesani attraverso l’Autorita’ di bacino laghi Garda e Idro hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di 1.105.000 euro per gli anni 2016/2017 grazie al quale potranno essere realizzate opere per complessivi 2.210.000 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Bagolino, Gardone Riviera, Salo’, Manerba del Garda, Toscolano Maderno e Desenzano del Garda e riguardano la realizzazione e la riqualificazione di passeggiate a lago, oltre che il completamento di porti lacuali.

SEBINO E LAGO DI ENDINE – Le richieste avanzate dai comuni rivieraschi del Sebino, attraverso l’Autorita’ di bacino laghi Iseo, Endine e Moro, hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di euro 1.186.300,40 per gli anni 2016/2017 grazie al quale potranno essere realizzate opere per complessivi
1.742.600 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Sulzano, Iseo, Spinone al lago e Riva di Solto e riguardano la riqualificazione di aree demaniali e passeggiate a lago e il consolidamento di sponde lacuali. Sono stati, inoltre, finanziati specifici interventi di manutenzione e messa in sicurezza dei pontili della navigazione di linea nelle province di Bergamo e Brescia, essendo l’Iseo l’unico lago in cui il servizio pubblico di navigazione di linea e’ regionale.

LARIO – Le richieste avanzate dai comuni rivieraschi del Lario attraverso l’Autorita’ di bacino del Lario e dei laghi minori hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di 645.000 euro per gli anni 2016/2017, grazie al quale potranno essere realizzate opere per complessivi 1.012.481 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Argegno, Brienno, Menaggio e Verceia e riguardano opere di risanamento e messa in sicurezza di muri spondali e la realizzazione di percorsi a lago. Inoltre, nel territorio del comune di Colico e’ stato interamente finanziato con fondi regionali l’intervento straordinario di risanamento della tettoia e della biglietteria dello scalo di navigazione pubblica.

VERBANO E LAGO DI VARESE – Le richieste avanzate dai comuni rivieraschi del Verbano attraverso l’Autorita’ di bacino laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese hanno avuto riscontro ottenendo un finanziamento di 416.000 euro per gli anni 2016/2017. Grazie a cio’ potranno essere realizzate opere per complessivi 832.000 euro. Gli interventi interesseranno i comuni di Ispra, Leggiuno, Luino e Maccagno con Pino e Veddasca e riguardano, principalmente, opere di ristrutturazione, riqualificazione e adeguamento di strutture portuali. Sono, inoltre, oggetto di cofinanziamento specifici interventi di manutenzione straordinaria nei porti di Laveno Mombello, Cazzago Brabbia e Castelveccana.

CERESIO – La richiesta avanzata dal comune di Brusimpiano, attraverso l’Autorita’ di bacino Ceresio, Piano e Ghirla, ha avuto riscontro positivo ottenendo un finanziamento di 150.000 euro per l’anno 2017. Questo consentira’ di realizzare la nuova struttura portuale nel Comune di Brusimpiano. (Lnews)

Mirtilli, nel Bresciano coltivazioni triplicate nell’arco di un decennio

in Agricoltura e allevamento/Economia/Eventi by

Il mirtillo è sempre più di moda per le proprietà antiossidanti. E Brescia, una delle province italiane a maggiore vocazione agricola, ha deciso di non mancare all’appuntamento con il mercato. Nel giro di un decennio, infatti, secondo i dati diffusi dalla Coldiretti la coltivazione delle bacche blu è passata da 34mila metri quadrati (2006) a ben 90mila (2015). Ogni pianta di mirtillopuò arrivare a produrre fino a tre chili di frutti a stagione, ma l’investimento iniziale è comunque significativo: ci vogliono circa tre anni dalla piantumazione, infatti, prima che dalla pianta arrivino i frutti. Il prezzo al chilogrammo all’ingrosso varia dai 4 ai 6 euro, per poi raddoppiare al dettaglio.

Guido Berlucchi e Antica Fratta: conti spumeggianti

in Alimentare/Economia by

I conti in Franciacorta tornano. Eccome. A dirlo è il bilancio presentato nei giorni scorsi da Frazil, società – l’acronimo unisce le iniziali di nome e cognome di Franco Ziliani – che racchiude due delle più prestigiose cantine bresciane: Guido Berlucchi (detenuta al 57 per cento) e Antica Fratta (55 per cento), oltre al 100 per cento della toscana Caccia al piano 1868 di Castagneto Carducci. Frazil ha chiuso i conti del 2015 con ricavi per 43,6 milioni di euro, 3,7 in più dell’anno precedente, con 2,3 milioni di profitti. In questo quadro la parte del leone la fa ovviamente la Guido Berlucchi, passata da 37,6 a 40,7 milioni (4 milioni di utile),mentre Antica Fratta è passata da 2,5 milioni a 3,3.

Iveco, la crisi si chiude senza licenziamenti

in Economia/Evidenza/Lavoro/Sindacati by

Un respiro di sollievo per i lavoratori dell’Iveco di via Volturno. A distanza di un anno dall’apertura del tavolo, infatti, Iveco e sindacati hanno “chiuso” gli 850 esuberi annunciati senza alcun licenziamento. Anche se resta ancora da chiarire la posizione di circa un centinaio di lavoratori.

Nel 2015 Iveco contava 2.249 dipendenti, un terzo di troppo secondo i conti dell’azienda. Ma grazie all’impegno di Iveco e dei sindacati non uno è rimasto a casa: oltre 300 sono stati trasferiti nei siti di Suzzara, Piacenza e Foggia, mentre 60 hanno trovato accordi con l’azienda per lasciare e 70 andranno in pensione grazie agli strumenti a disposizione. All’interno dello stabilimento di via Volturno, poi, sono state attivate nuove lavorazioni, che hanno permesso di rioccupare circa 200 lavoratori a cui se ne aggiungeranno altri 70 con l’aumento degli ordini dell’Eurocargo.

Intestano 9 milioni di euro a una rumena per evadere le tasse: nei guai due imprenditori bresciani

in Economia/Edilizia/Evidenza/Guardia di Finanza by

Hanno intestato tutto a una rumena: nove milioni di euro di “regalo” che per loro sarebbero valsi ben 2,2 milioni di euro di soldi sottratti al fisco. Ma purtroppo per loro la Guardia di finanza di Desenzano ha scoperto tutto. E ora i due imprenditori edili bresciani (C.A. e Z.C. entrambi sessantenni) pagheranno a caro prezzo il tentativo di fare i furbi, perché dovranno rispondere di “omessa presentazione della dichiarazione” e “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”.

I due, secondo quanto ricostruito dai militari, hanno venduto un complesso residenziale a Castel Mella per 9 milioni, per poi cedere tutto ad altre società a loro riconducibili e infine intestarne le quote a una 30enne rumena oggi irreperibile e trasferire la sede sociale all’estero. Ai due imprenditori sono stati sequestrati beni per il valore complessivo di 1,6 milioni, di cui 250mila euro in contanti.

Start up, dalla Regione 15 milioni per giovani e over 50

in Economia/Istituzioni/Startup by

“Sarà possibile partecipare dal 15 settembre prossimo a questo primo importante intervento del piano da 80 milioni di euro dedicato al sostegno delle start up, che mettiamo in campo con una attenzione particolare, ma non esclusiva, in questa prima fase, a quelle iniziative imprenditoriali intraprese da giovani e da over 50”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini annunciando la pubblicazione del bando ‘Intraprendo’, misura che stanzia complessivamente 30 milioni di euro per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e di autoimpiego.

SOSTEGNO AD AZIENDE INNOVATIVE GIÀ ESISTENTI – “Intraprendo non ha solo l’obiettivo di valorizzare le migliori idee frutto della creatività degli under 35 e dei soggetti più maturi ed esperti, ma – ha spiegato l’assessore – è aperto anche ad imprese lombarde esistenti da non più di due anni per sostenere la realizzazione di progetti caratterizzati da elevata qualità, innovatività e sostenibilità sulla base del business plan presentato”.

RIDURRE MORTALITÀ START UP – “Negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di iniziative a sostegno delle start up e alla nascita di molte attività. Una buona parte di esse si è tuttavia spenta nel giro di poco per svariati motivi, dalla mancanza di fiducia, formazione e competenze, all’assenza di capitali di rischio esterni. Il nostro obiettivo – ha rimarcato Parolini – è quello di accrescere l’efficacia delle misure in favore di questo tipo di business e introdurre interventi sussidiari di accompagnamento, di servizio, formazione e accesso al credito che riducano il tasso di mortalità e contribuiscano ad accrescere in modo significativo le opportunità di affermazione sul mercato”.

CATENA DELLA NUOVA IMPRESA – “Su questo ambito vogliamo creare una vera e propria catena della nuova impresa, che leghi tutti gli elementi in grado di definire un ecosistema di sviluppo duraturo: incubatori e spin-off, università, il Sistema Camerale, marketplace, business angels, crowdfunder e fondi di venture capital, sistema del credito. In Lombardia ci sono i protagonisti di questo mondo, realtà con cui siamo entrati in contatto e con cui stiamo lavorando per implementare e completare il nostro piano di interventi”.

SCHEDA

TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE – L’agevolazione consiste in una combinazione tra finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto. Sono ammissibili all’intervento finanziario progetti che comportino spese totali ammissibili uguali o superiori a 41.700 euro. Il contributo per il soggetto beneficiario sarà dal 60% al 65% del costo totale del progetto ammissibile, da un minimo di euro 25.000 fino ad un massimo di euro 65.000.

DOTAZIONE BANDO –15 milioni di euro

APERTURA – Il bando rimarrà aperto, sino ad esaurimento delle risorse, dal 15 settembre 2016 al 31 dicembre 2020.

SOGGETTI BENEFICIARI – Possono presentare domanda MPMI e aspiranti imprenditori, liberi professionisti lombardi e aspiranti liberi professionisti.

SOGGETTO GESTORE – La gestione della Linea è affidata a Finlombarda S.p.A., Società finanziaria di Regione Lombardia, per la quota di finanziamento e a Regione Lombardia per la quota di fondo perduto.

DURATA DEI PROGETTI – Fino a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione dell’agevolazione.

SPESE AMMISSIBILI – Sono considerate ammissibili le spese sostenute dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, per investimenti funzionali all’avvio delle attività imprenditoriali (imprese e liberi professionisti) quali personale, beni strumentali, beni immateriali, licenze software, affitto locali, servizi di consulenza, scorte, spese generali. Maggiori informazioni relative anche alle percentuali delle singole voci di spesa sono dettagliate nel bando attuativo disponibile al seguente link: http://www.sviluppoeconomico.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Attivita&childpagename=DG_Commercio%2FWrapperBandiLayout&cid=1213815892542&p=1213815892542&packedargs=menu-to-render%3D1213277011455&pagename=DG_COMMWrapper .

INFORMAZIONI – Per richiedere informazioni relative al bando è disponibile il seguente indirizzo di posta elettronica: linea_INTRAPRENDO@regione.lombardia.it

Crac Carife, anche Banca Valsabbina nell’inchiesta

in Banche/Economia/Evidenza/Indagini Inchieste Processi by

C’è anche la sede della Banca Valsabbina – secondo quanto riporta il Giornale di Brescia – tra gli istituti di credito perquisito dai Carabinieri nell’ambito delle indagini per il crac Carife, che al momento vede 17 ex dirigenti oggetto di avvisi di garanzia. La Valsabbina è stata perquisita insieme alle altre tre banche italiane che hanno partecipato all’aumento di capitale da 150 milioni di euro del 2011: Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Cividale, e Cassa di Risparmio di Cesena. Le indagini, avviate nel febbraio 2015, sono condotte dalla Procura di Ferrara. Ai vertici di Carige vengono contestati il reato di aggiotaggio (di cui all’art.2637 c.c.), formazione fittizia di capitale di cui all’art. 2632 c.c., richiamato dall’art. 223 della legge fallimentare, che hanno portato anche all’incriminazione per bancarotta.

La Fiera riparte con il sostegno della Camera di commercio

in Aib/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Istituzioni by

La Fiera non è morta. Anzi. Dopo due anni di chiusura (era il 30 giugno 2014) e il rischio della vendita a privati, la fiera di Brescia ha trovato la via della riapertura. A mettere i soldi necessari per il rilancio la Camera di commercio di Brescia che ha deciso di partecipare in maniera significativa all’aumento di capitale che l’assemblea dei soci dell’immobiliare varerà il 28 luglio. Sul tavolo 11,8 milioni, di cui 7,48 messi proprio dall’ente guidato da Giuseppe Ambrosi. Ma con il vincolo di investirli per ristrutturare il cosiddetto ciambellone Eib e efficientare il padiglione fieristico.La decisione è stata presa il 12 luglio dal consiglio camerale (non all’unanimità). La gestione della Fiera sarà affidata a Pro Brixia (guidata da Giovanna Prandini) per un canone d’affitto di 670mila euro l’anno, con l’obiettivo di far quadrare i conti già a partire dal 2017.

Per il Gruppo Feralpi un bilancio 2015 in leggera perdita

in Acciaio/Bilanci/Economia/Evidenza by

Lonato del Garda (Brescia), 12 luglio 2016 Il Gruppo Feralpi accelera sul fronte degli investimenti per consolidare la strategia di diversificazione e l’efficientamento dei processi produttivi. Crescono i volumi (+6,2% di acciaio in billette con 2,223 milioni di tonnellate), ma le risorse allocate premono sui numeri iscritti nel bilancio dell’esercizio 2015 che chiude con un fatturato di 922,9 milioni di euro, in calo del 5% rispetto ai 971,2 milioni del 2014.

Per quanto riguarda il settore dell’edilizia, lo scorso anno l’Italia ha mostrato ancora difficoltà nel lasciarsi alle spalle le criticità, mentre in Germania il settore delle costruzioni si è dimostrato più reattivo non solo perché il fatturato delle costruzioni è cresciuto del 1,6% (fonte ICE) ma piuttosto perché il numero complessivo dei lavori commissionati è incrementato del 5% grazie alla ripresa sia del settore dell’edilizia abitativa sia dei lavori pubblici. Questo trend positivo continua anche nel 2016.

Il primo semestre 2016

Per il Gruppo Feralpi la prima parte dell’anno ha evidenziato una ripresa del mercato che si è concretizzata in un aumento della produzione di acciaio del 2,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. Ancora buone le performance registrate dai prodotti derivati (ribobinato, rete elettrosaldata e trafilato) con una produzione in salita del +8,2%, mentre è rimasta sostanzialmente stabile la produzione dei laminati con un +0,6%.

«Il 2015 – ha commentato Giuseppe Pasini, Presidente del Gruppo Feralpi – è stato un anno caratterizzato ancora da forti incertezze, soprattutto in Italia. Tuttavia, Feralpi ne esce rafforzata perché ha saputo avviare una strategia di sviluppo del business secondo tre direzioni. L’internazionalizzazione si è estesa fuori e dentro l’Ue. Se i mercati nord africani restano un asset importante, nonostante le difficoltà endogene ad alcuni Paesi come l’Algeria, sono i mercati comunitari a contribuire in misura sostanziale alla ripresa dei volumi. Tutto questo a partire, ancora una volta, proprio dalla Germania, mercato in cui ci siamo consolidati ormai da tempo con Feralpi Stahl». 1

«Per quanto riguarda l’integrazione – continua Pasini – ci siamo mossi a monte e a valle. A monte con MediaSteel, società specializzata nel commercio del rottame ferroso, che ha contribuito in misura decisiva all’ottimizzazione del rapporto costo/qualità nell’acquisto di rottame. A valle, invece, il nostro Gruppo è entrato in Presider e Metallurgica Piemontese Lavorazioni ed ha fatto leva sulle potenzialità dell’acciaio prodotto da Acciaierie di Calvisano, seguendo la direttrice della diversificazione con Caleotto, Co.Ge.Me. Steel e, operazione recente, con l’acquisizione di Feralpi Profilati Nave».

Il bilancio (fonte: Feralpi Holding)

Il consolidato 2015 di Feralpi Holding vede iscritto in bilancio un fatturato di 922,9 milioni di euro contro 971,2 milioni del 2014. La componente estera ha comunque rappresentato la parte preponderante, con il 68% del totale, contro il 72% dell’anno precedente.

Il Consolidato 2015 evidenzia una riduzione del fatturato (-5,0%) e del valore della produzione (-4,8%) rispetto all’anno precedente. La percentuale di marginalità passa da +9,4 a +6,0 milioni di euro. A questo si accompagna una riduzione, in valore assoluto, degli oneri finanziari netti che passano da -6,2 a -4,7 mln euro, ovvero lo 0,50% sul valore della produzione.

Il risultato prima delle imposte, positivo per 2,6 mln euro nel 2014, evidenzia nel 2015 un saldo attivo, pari a 5,6 mln euro. Al netto dell’effetto imposte, il risultato si presenta negativo (-1,54 mln euro) dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per 41 mln di euro. L’EBITDA è passato dai 49,4 milioni del 2014 ai 47,0 milioni del 2015 mentre l’EBIT è positivo con 6,0 milioni di euro contro i 9,4 milioni dell’esercizio precedente.

Il bilancio (fonte: Feralpi Siderurgica)

Il consolidato 2015 di Feralpi Siderurgica diminuisce di circa il 5,2%, mentre il valore della produzione del 5%. Il risultato d’esercizio è negativo per 6,57 mln di euro dopo aver accantonato ammortamenti e svalutazioni per 39,8 mln euro, generando un cash flow pari a 33,2 mln di euro, contro i 40,5 dello scorso esercizio.

Nel complesso, la differenza tra valore e costi della produzione, positiva nel 2014 per 10,7 mln di euro, rimane positiva nel 2015 con un +6,3 mln euro. Gli oneri finanziari registrano una contrazione in valore assoluto: da 6,4 a 4,7 mln euro, ovvero lo 0,5% sul valore della produzione. L’EBITDA passa da 49,8 mln di euro del 2014 a 46,1 mln del 2015, mentre l’EBIT si conferma positivo con 6,3 mln di euro contro i 10,7 mln dell’esercizio precedente.

Le diversificazioni

Il nuovo assetto del Gruppo Feralpi concretizza di fatto tutte le potenzialità tecnico-produttive di Acciaierie di Calvisano la cui produzione viene verticalizzata a valle anche attraverso le nuove società acquisite nel 2015. Infatti, mentre la produzione di Feralpi Siderurgica viene dedicata all’acciaio per costruzioni, Acciaierie di Calvisano diventa il polo per la produzione di acciaio a più alto valore aggiunto. A seguito di importanti investimenti sia tecnici che professionali, l’azienda ha innalzato ulteriormente il proprio livello qualitativo che contribuirà in misura sostanziale alla crescita del Gruppo.

Il Gruppo Feralpi ha acquisito, insieme a Duferco Italia Holding SpA, Caleotto. La nuova realtà di cui Feralpi controlla il 50% ha proiettato il Gruppo nel mercato italiano della vergella in acciaio di qualità. Il laminatoio produce vergelle speciali per i settori meccanico e automobilistico.

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Co.Ge.Me Steel (Casalmaggiore, CR), acquisita in partecipazione paritetica con Ind.I.A Spa, rappresenta un importante passo che porta Feralpi nel settore dei laminati mercantili destinati ad applicazioni meccaniche e automobilistiche, rafforzando quindi la diversificazione del Gruppo. Nel giugno 2016 è stata finalizzata l’acquisizione dell’ex stabilimento Stefana di via Brescia a Nave – oggi Feralpi Profilati Nave – che estenderà la rete della diversificazione nel mercato dei laminati mercantili in Italia e all’estero ampliando la presenza del Gruppo in questo settore e garantendo una più ampia gamma produttiva.

Gli investimenti

Significativa l’incidenza degli investimenti allocati che allungano il passo rispetto all’anno precedente. Nel 2015, il Gruppo Feralpi ha investito complessivamente 42,7 milioni di euro, in crescita del 56% rispetto ai dodici mesi del 2014.

Tra gli investimenti particolarmente rilevanti si annovera un nuovo progetto di efficientamento energetico che recupera dai fumi del forno elettrico dell’acciaieria di Lonato del Garda circa 4 MWt ad una temperatura di esercizio di circa 90 °C compatibile quindi con la temperatura di esercizio di una rete di teleriscaldamento interna che collega le principali utenze.

A beneficiare di questo sistema virtuoso di recupero è anche una nuova palazzina, realizzata sempre nel sito lonatese con un investimento di circa 3 milioni di euro, che accoglie su 1.800 metri quadrati i nuovi spogliatoi dei dipendenti e delle imprese esterne, la nuova infermeria e la sala assemblee. Questi due progetti rientrano nella più ampia politica di gestione responsabile e sostenibile del Gruppo Feralpi che identifica tra i principali stakeholder proprio i dipendenti.

Il personale

Poiché la valorizzazione della professionalità e la crescita delle capacità dei collaboratori costituisce un fattore centrale e strategico anche ai fini del mantenimento della competitività del Gruppo, Feralpi ha consolidato negli anni diverse attività rivolte alle nuove generazioni che sono idealmente raccolte nel Progetto denominato Feralpi Bootcamp. Esso racchiude diverse iniziative tra loro complementari (Orientamento Giovani, Alternanza Scuola-lavoro qualificata, Alta formazione) che portano al centro del Gruppo ciascuno dei 1304 dipendenti.

Sempre sotto l’egida della Responsabilità Sociale d’Impresa declinata a favore dei lavoratori, Il Gruppo Feralpi è stato uno dei primi ad aderire alla rete WHP (Workplace Health Promotion, promozione della salute nei luoghi di lavoro), un’iniziativa nata da ATS Regione Lombardia per supportare le imprese che investono sulla salute e sul benessere dei dipendenti, rafforzando l’attenzione e l’impegno verso la tutela della salute dei propri collaboratori.

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