Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Rincaro materie prime, per Brescia stangata da 2 miliardi. Massetti: evitare speculazioni

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Tendenze by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

L’Italia è particolarmente esposta all’aumento dei prezzi delle materie prime, essendo la seconda economia dell’UE per produzione manifatturiera, con una alta dipendenza dall’estero di commodities. Inoltre, ai segnali di aumento di prezzo si associano quelli di una rarefazione delle materie prime. Brescia non ne è esente: il maggior costo che pesa su 23.976 aziende bresciane si aggira infatti intorno ai 2 miliardi di euro (1.975 milioni di euro). Un valore dei maggiori costi delle materie prime (commodities no energy) che pesa sulle 23.976 mpi imprese bresciane principalmente quelle attive nel manifatturiero e nelle costruzioni. Settori che nella nostra provincia danno lavoro a 110.451 persone. Il dato emerge dalla recente analisi dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia, che, sulla base degli ultimi dati Bce e Istat, ha quantificato lo choc dell’aumento dei prezzi delle commodities sul sistema delle micro e piccole imprese. Calcolato anche il peso sul Pil regionale: si stima che in Lombardia oltre 163 mila micro e piccole imprese della manifattura e delle costruzioni, che danno lavoro a 671 mila addetti, siano interessate da uno shock sui maggiori costi delle materie prime che su base annua, ceteris paribus, vale 11.992 milioni di euro, pari al 3% del PIL. Valore quest’ultimo che ne misura l’impatto e che posizione la nostra regione in 5^ posizione nella classifica nazionale.

«Una così elevata pressione sui costi, che viene traslata solo in parte sui prezzi di vendita, determina una riduzione del valore aggiunto, comprime la crescita economica, riduce la propensione ad investire delle imprese, compromettendo sia i processi di innovazione che la domanda di lavoro. A seguito della mancanza di materie prime le imprese rallentano la produzione e, in alcuni casi, tornano ad utilizzare gli ammortizzatori sociali nonostante la ripresa degli ordinativi – spiega il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – Accade che aziende debbano rinunciare alle commesse, non solo per il prezzo troppo elevato delle materie prime, ma anche per la difficoltà a reperirle sul mercato. È ciò che si verifica, in particolare, nella filiera delle costruzioni, in cui la domanda accompagnata dall’incentivo fiscale del superbonus 110% rappresenta un ulteriore fattore di spinta sui prezzi dei materiali edili. Occorre un intervento forte per evitare manovre speculative, facendo leva, per esempio, su meccanismi di calmierazione».

A livello provinciale i maggiori costi delle materie prime, su base annua, valgono 3.236 milioni di euro, a Milano, interessando 44.702 MPI manifatturiere e delle costruzioni e i loro 180.999 addetti subito seguita con 1.975 milioni di euro, da Brescia. Segue poi Bergamo, interessando 22.236 MPI e i loro 95.893 addetti; 1.065 milioni di euro, a Monza e della Brianza, interessando 15.451 MPI e i loro 59.559 addetti; 1.047 milioni di euro, a Varese, interessando 14.283 MPI e i loro 58.536 addetti; 745 milioni di euro, a Como, interessando 10.039 MPI e i loro 41.688 addetti; 532 milioni di euro, a Mantova, interessando 7.090 MPI e i loro 29.750 addetti; 497 milioni di euro, a Lecco, interessando 6.120 MPI e i loro 27.809 addetti, 450 milioni di euro, a Pavia, interessando 7.622 MPI e i loro 25.174 addetti; 374 milioni di euro, a Cremona, interessando 5.153 MPI e i loro 20.900 addetti; 191 milioni di euro, a Sondrio, interessando 2.885 MPI e i loro 10.670 addetti e 166 milioni di euro, a Lodi, interessando 2.954 MPI e i loro 9.263 addetti

Il mio IP: come creare un indirizzo IP sicuro e prova di hacker

in Economia/Innovazione by

I dati sensibili sono qualcosa di estremante importante e personale. Capita spesso, infatti, di dover inserire in rete una serie di dati come quelli anagrafici, dei nostri conti correnti, i nostri numeri di telefono e gli indirizzi e-mail e talvolta, se si tratta di un sito aziendale, anche dati gestionali come quelli sulle entrate, le uscite, informazioni sugli articoli e sui clienti. Ecco perché l’unico mezzo che abbiamo per salvaguardare la privacy online è proprio l’utilizzo di un indirizzo IP giusto, che possa garantire la sicurezza che abbiamo bisogno. Infatti, ciò che rende sicuro un indirizzo IP è proprio l’utilizzo di una connessione VPN in grado di crittografare i dati sensibili rendendoli a prova di hacker. Il mio ip è un sito che permette di localizzare il proprio indirizzo IP nel mondo, dando così la possibilità agli utenti che vistano il sito di risolvere problemi di rete, per saperne di più sul nostro IP o addirittura per cambiarlo in caso di estrema necessità.

Ognuno di noi possiede un indirizzo IP su ogni dispositivo che utilizza. È una tecnologia poco conosciuta ancora oggi ma davvero utile, sorprende e innovativa. Ma per capire cosa renda un indirizzo ip così sensazionale e sicuro, bisognerà parlare del VPN, anche detto Virtual Private network, che è il responsabile e il garante della nostra sicurezza in rete. Ecco in cosa consiste.

Connessione VPN: ecco in cosa consiste

Come già preannunciato, il VPN – o Virtual Private Network, se vogliamo chiamarlo con il suo nome per intero – non è nient’altro che un tipo di connessione via internet che concede una salvaguardia della privacy e dei dati personali online molto più accurata. Infatti, l’utilizzo di una connessione VPN consente di esorcizzare tutte le più spiacevoli truffe e hackeraggi che metterebbero in pericolo i nostri dati sensibili in rete crittografandoli. Questo perché la connessione VPN è in grado di consentire il collegamento in rete presentandosi come un comune comuni sito internet, criptando però la connessione in rete, nascondendo l’IP e tutti i dati sensibili che su esso possiamo andare ad inserire.

Si dia il caso, infatti, che tutti i più grandi social network conosciuti come Facebook, WhatsApp, Telegram, Twitter e Instagram – giusto per citarne alcuni – predispongono una connessione VPN, così come anche i nostri gestori telefonici (se non ci credi, prova ad accedere alle impostazioni di rete del tuo smartphone, dove troverai la voce per intero “VPN). E come loro, anche tutti i più grandi o piccoli siti aziendali gestionali, pensati e creati appositamente per registrare tutti i dati aziendali. Questo perché quando si tratta di dati sensibili che siano personali o aziendali è importate salvaguardarli… non sia mai vengano hackerati, rubati e usati illecitamente! Ecco perché la tecnologia VPN è così vitale.

Creare un sito web aziendale con VPN: ecco come

Una cosa che è stata tralasciata nei paragrafi precedenti e che avremmo modo di ricordarla in questo punto è che un sito creato tramite connessione VPN può predisporre l’accesso solamente a uno o a pochissimi utenti.  Infatti, di connessioni VPN ce ne sono di vari tipi, raggruppabili in due grandi classi: ad accesso remoto e site-to-site.Le connessioni VPN ad accesso remoto consentono l’accesso al sito comodamente da una rete privata, come ad esempio quella di casa nostra (pensiamo allo Smart Working e alla possibilità di accedere ai siti delle aziende in cui lavoriamo comodamente da casa durante il periodo del Lockdown). Mentre, le connessioni VPN site-to-site consentono la condivisione di dati da un server all’altro in maniera totalmente sicura e privata secondo però varie modalità che rendono queste stesse connessioni VPN site-to-site Trusted, Secure o Hybrid.

Il mondo delle connessioni VPN è molto vasto e per capirlo è necessaria un’accurata informazione o, ancor meglio, una consulenza ad hoc. Probabilmente, se stai leggendo questo articolo e sei arrivato fino a questo punto è perché l’argomento ti interessa, per creare così il tuo sito aziendale gestionale molto più sicuro. Per cui, prova a cliccare sull’anchor qui sopra. Scopri se il tuo indirizzo IP è sicuro e dotato di connessione VPN. Altrimenti, scegli la connessione VPN più adatta a te!

Imprese: le straniere sfiorano quota 14mila (+5,4% in cinque anni)

in Economia/Tendenze by

La pandemia non frena l’iniziativa imprenditoriale straniera: le imprese guidate da immigrati iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Brescia crescono rispetto al periodo pre-covid del 7,1% attestandosi a fine giugno del 2021 a quota 13.979 e contando più di 30.200 addetti. E’ quanto emerge da una recente analisi del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia su dati del Registro Imprese.

“Dai dati del Registro Imprese al  2° trimestre del 2021 – è il commento del Presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone – risulta che l’emergenza sanitaria non ha frenato l’iniziativa imprenditoriale straniera che, anzi, è cresciuta del 7,1%, confermandosi ormai parte strutturale dell’imprenditoria bresciana, con una quota pari all’11,8% del totale. Ciò è testimonianza del fatto che la vivacità economica del nostro territorio offre numerose opportunità di business anche all’universo multietnico presente nella provincia di Brescia”.

Il fenomeno dell’imprenditoria straniera rappresenta, ormai, una parte strutturalmente significativa del tessuto imprenditoriale bresciano con una quota che si è stabilmente attestata all’11,8% del totale delle imprese registrate. E’ il risultato della continua vitalità imprenditoriale dei cittadini di nazionalità straniera che ha caratterizzato gli ultimi anni. Negli ultimi cinque anni spicca l’andamento positivo delle imprese straniere che sono cresciute del 5,4% contrariamente al totale delle imprese che, invece, sono diminuite dello 0,8%.

La quota più rilevante si conferma quella costituita da imprese di origine extra UE (nell’82,6% di queste aziende il controllo è esercitato da soggetti di nazionalità non comunitaria) che è anche la componente più dinamica cresciuta rispetto al periodo pre-pandemico del 7,7% e del 5,2% negli ultimi cinque anni.

L’importanza della partecipazione degli stranieri nel tessuto imprenditoriale bresciano è evidente anche nel confronto territoriale. Brescia si colloca in quinta posizione a livello lombardo per incidenza delle imprese straniere sul totale ed al 31° posto su scala nazionale.

Navigazione Lago di Garda, il nuovo direttore è Giuseppe Mafale

in Economia/Nomine/Trasporti by

Dopo alcuni mesi che ha visto, il Direttore Generale l’Avv. Alessandro Acquafredda esercitare il ruolo ad interim,  il timone passa all’Ing. Giuseppe Mafale.
 
Entrato in azienda nel 2016, con il ruolo di Coordinatore d’ufficio del cantiere navale di Peschiera del Garda, si è subito distinto per l’energica capacità organizzativa e competenze lavorative che lo hanno fatto diventare in breve tempo il vice responsabile tecnico.
 
L’esperienza maturata sul Lago di Garda e il suo ricco curriculum: laurea magistrale in Ingegneria Navale conseguita all’ Università degli Studi di Trieste; RSPP; docente formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro; Project Manager e progettista navale, lo hanno portato a ricoprire ruoli sempre più importanti diventando Responsabile di Unità Tecnica Complessa presso la Direzione d esercizio del Lago Maggiore.
 
La costante crescita professionale, conscio dell’importanza del ruolo che andrà a rivestire e forte dell’esperienza acquisita, dal 1 ottobre lo condurranno ai vertici aziendali mediante la nomina di nuovo  Direttore di Esercizio del lago di Garda.
 
“Desidero rivolgere i miei migliori auguri di buon lavoro e un sincero benvenuto al nuovo Direttore, siamo particolarmente soddisfatti della scelta fatta, – afferma il Direttore Generale Alessandro Acquafredda –  la visione strategica verso la quale Gestione Navigazione Laghi si rivolge, cercando di formare al proprio interno figure professionali capaci di ricoprire ruoli come quello di direttore di esercizio, ci ha permesso di nominare come nuovo Direttore di Esercizio l’Ing. Giuseppe Mafale, un professionista che conosce bene la nostra realtà e che proseguirà con il percorso intrapreso da Gestione Navigazione Laghi verso la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile”.​

Turismo in ville di pregio: nel 2021 prenotazioni al +21% nel Bresciano

in Economia/Turismo by

Dai dati dell’Osservatorio Emma Villas emerge che quest’anno in Lombardia c’è stato un grande incremento per quanto riguarda le prenotazioni in ville di pregio: ben 95 le settimane prenotate nelle dimore della regione presenti sul portale. Un aumento importante non solo rispetto alle 49 settimane prenotate nei primi 9 mesi del 2020 ma anche rispetto alle 61 del 2019, nel periodo pre-covid.

Il grande successo arriva soprattutto dalle dimore nelle provincie di Bergamo e Brescia: qui il numero delle prenotazioni ha visto un incremento del 69% sia nei confronti dei primi 9 mesi del 2020 che del 2019. Le prenotazioni in queste due provincie, infatti, hanno da sole rappresentato il 66% delle prenotazioni complessive su tutta la Lombardia. A scegliere infatti le ville di pregio, spesso affacciate sul lago di Garda sono stati soprattutto i turisti stranieri anche se non è mancata una componente (quasi l’8%) di villeggianti italiani. Al primo posto (4 su 10) ci sono i turisti tedeschi, seguiti da olandesi e svizzeri. In queste due provincie, il prezzo medio a settimana è stato di circa 3.000 Euro, mentre la media ospiti per ogni villa, trattandosi di strutture molto grandi, che possono ospitare più di una famiglia, di 8,2 persone. Dal lusso accessibile delle provincie di Bergamo e Brescia, l’Osservatorio Emma Villas ha invece registrato un prezzo medio di circa 11.800 per le sue strutture in provincia e sul lago di Como. Qui 1 turista su 3 è arrivato dagli USA, forse per sentirsi, almeno un po’, come George Clooney che ha sicuramente fatto scoprire una delle meraviglie del nord Italia a tutti gli amanti del glamour. Clooney è solo l’ultimo dei divi di Hollywood d’altronde che hanno scelto nel tempo alcuni luoghi del nostro Paese rendendoli in poco tempo ambiti per il jet-set internazionale e mete da sogno per i turisti di tutto il mondo.

Camera di Commercio, ecco le comunicazioni settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Di seguito, come di consueto, pubblichiamo in forma integrale le comunicazioni settimanali della Camera di commercio di Brescia.

137/21 – WEBINAR GRATUITO: IL CONTRATTO INTERNAZIONALE DI LICENZA DI MARCHIO E DI SEGNI DISTINTIVI

La Camera di Commercio di Brescia e ProBrixia, Azienda Speciale, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizzano giovedì 7 ottobre 2021 il webinar gratuito “Il contratto internazionale di licenza di marchio e di segni distintivi”.
Il webinar affronterà il tema dello sfruttamento commerciale di un marchio, che può essere oggetto di accordi in diversi ambiti.
Il webinar vuole offrire un esame accurato di tutte le principali clausole che corredano tali tipologie di accordi a livello internazionale.


La partecipazione è gratuita, previa iscrizione.
Per il programma e le modalità di iscrizione consultare il
sito camerale www.bs.camcom.it

138/21 – IMPRESE DIGITALI – CICLO DI WEBINAR FORMATIVI – PORTALE LIBRI DIGITALI: VENERDI’ 8 OTTOBRE 2021

Venerdì 8 ottobre 2021, dalle ore 10:15 alle ore 11:15, con il webinar dedicato al “Portale Libri Digitali” prosegue il ciclo di incontri formativi organizzati dalla Camera di Commercio di Brescia e dedicati alla digitalizzazione delle imprese.
L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere e approfondire tutto quanto riguarda il “Portale Libri Digitali”, servizio che consente di conservare, gestire e consultare i propri libri d’azienda (libri contabili, libri sociali, libri contabili tributari) in formato digitale.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione.
Per il programma e le modalità di iscrizione consultare il
sito camerale www.bs.camcom.it

139/21 – PROGETTO CONSAPEVOLEZZA FINANZIARIA – SPORTELLI RIEMERGO

“Consapevolezza Finanziaria” è il progetto promosso dagli Sportelli RiEmergo delle Camere di commercio di Brescia, Bergamo, Como – Lecco, Cremona, Mantova, Pavia, Sondrio e Varese, rivolto a piccoli imprenditori, titolari di partita iva e consumatori, composto da 4 webinar gratuiti con l’obiettivo di fornire competenze finanziarie di base.
Il secondo appuntamento del ciclo è in programma giovedì 28 ottobre 2021 e sarà focalizzato su “Monitorare i flussi di cassa per prevenire le situazioni di difficoltà”.

Il programma e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito camerale www.bs.camcom.it

140/21 – WEBINAR GRATUITI – PROGETTO A.G.I.RE

Sono aperte le iscrizioni ai primi due seminari della rassegna A.G.I.Re:

12 ottobre 2021 ore 09,30-12,30 “Come gestire gli obiettivi di impresa” | Come definire quali sono gli obiettivi da raggiungere – perché è importante definire degli obiettivi – come raggiungerli e attraverso quali strategie

19 novembre 2021 ore 09,30-12,30 Marketing e strategie di gestione del cliente | Il cliente come valore principale dell’azienda – il CRM (customer relationship management) – come creare un rapporto di fidelizzazione – la personalizzazione del servizio/prodotto.

Informazioni e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

141/21 – RASSEGNA WEBINAR PENSARE IL FUTURO – A.S. 2021/2022


Gli incontri della rassegna webinar “Pensare il futuro” di quest’anno si inseriscono nel contesto del progetto a valere sul FdP “Giovani e Lavoro” e si focalizzano sulla valorizzazione delle competenze digitali e umanistiche, sulla ricerca del lavoro nell’era digitale, ma propongono anche spunti su pensiero critico, valori generazionali e una riflessione sul lato oscuro del digitale.

Il primo appuntamento del ciclo è in programma martedì 9 novembre 2021 e sarà focalizzato su “Strumenti digitali e colloquio di lavoro”.

Il programma e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito camerale www.bs.camcom.it

142/21 – ACCESSO AI SERVIZI ONLINE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

Dal 1° ottobre 2021 i privati cittadini potranno accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e della Camera di commercio di Brescia solo con l’identità digitale tramite SPID, CIE o CNS.
L’identità digitale ha lo scopo di favorire la diffusione dei servizi in rete e agevolare l’accesso ai portali istituzionali da parte di cittadini e imprese.

In particolare, per i privati cittadini l’identità digitale sarà l’unico modo per accedere a tutti i servizi di Telemaco (Registro Imprese, Registro Protesti) e di altri servizi quali: Certificati d’Origine, Agef – Bandi Camerali, Servizio Metrico, Impresainungiorno e SUAP.

La misura nei mesi successivi verrà gradualmente estesa agli altri soggetti giuridici (imprese, studi, associazioni).

Sostenibilità in siderurgia, premiata la bresciana Feralpi

in Acciaio/Ambiente/Economia by

Feralpi, una nuova conferma sul fronte dello sviluppo sostenibile. Il Gruppo, tra i principali produttori siderurgici in Europa (1,24 mld € di fatturato, oltre 1700 dipendenti diretti), si aggiudica il riconoscimento “Innovazione e sostenibilità in siderurgia” conferito dall’Associazione Economica Italo tedesca Mercurio che verrà consegnato domani in occasione della cerimonia presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino.

Feralpi ha ricevuto il riconoscimento per l’impegno volto alla circolarità dei processi produttivi in Europa e nel mondo, un lungo percorso che ha unito virtuosamente Germania e Italia, i due Paesi in cui il Gruppo ha i suoi più importanti stabilimenti produttivi.

Il riconoscimento attesta anche il forte legame storico che esiste tra le economie italiana e tedesca e viene conferito dall’Associazione Economica Italo-Tedesca Mercurio, con sede a Düsseldorf, da oltre venti anni.

La cerimonia avrà luogo all’Ambasciata d’Italia a Berlino in presenza di S.E. l’Ambasciatore d’Italia Armando Varricchio. A ritirare il riconoscimento saranno Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi, e Uwe Reinecke, direttore di stabilimento di ESF Elbe-Stahlwerke Feralpi GMBH.

«Spero che questo importante riconoscimento – commenta Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi – possa essere un invito ai nostri giovani affinché mettano le loro energie e le loro visioni in un settore come quello dell’acciaio che ha secoli di vita, ma che ha ancora un grande futuro davanti a sé. L’industria manifatturiera, che vede Italia e Germania leader in Europa, deve contribuire attivamente al contrasto ai cambiamenti climatici, decarbonizzando le produzioni e investendo nella trasformazione energetica. Questo è il nostro impegno che passa attraverso investimenti e competenze».
«In Germania così come in Italia – sottolinea Uwe Reinecke, direttore di stabilimento di ESF Elbe-Stahlwerke Feralpi GMBH (capogruppo della sub-holding Feralpi Stahl) – la siderurgia è al centro delle filiere industriali strategiche. Per questo siamo chiamati non solo a produrre i migliori acciai, ma a farlo con la minore impronta ambientale possibile. È quindi strategico investire nelle tecnologie di ultima generazione, portando la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale dentro i processi. Il prossimo anno festeggeremo i 30 anni di Feralpi Stahl. Questo riconoscimento premia anche questo forte binomio industriale tra Italia e Germania».

L’impegno del Gruppo Feralpi – anche attraverso il riconoscimento Mercurio – trova riscontro concreto nelle performance ESG (Environmental, Social, Governance) che, con trasparenza e completezza, sono disponibili nella rendicontazione sociale. La società lo redige volontariamente dal 2004 (col primo Bilancio di Sostenibilità) e, nel 2019, pubblica la propria Dichiarazione Volontaria Consolidata di carattere Non Finanziario (DNF).

Crescita post-pandemia, risale il Pil: come le imprese affrontano la ripresa

in Economia/Tendenze by

Il post pandemia sorprende con una notizia molto incoraggiante: il PIL dei paesi del G20 è in salita e in Italia le previsioni dicono +6% su base annua, in rialzo rispetto a quanto previsto dalle analisi precedenti. Un risultato che fa ben sperare per il futuro, con un’iniezione di ottimismo per lavoratori e imprese. La crescita post-pandemia, trainata soprattutto dalla ripresa dei mercat internazionali, dovrà però essere gestita nel migliore dei modi, con nuovi investimenti, progetti innovativi e una rinnovata cultura aziendale. La pandemia ha infatti mostrato forze e debolezze del sistema, testando in maniera anche molto brusca la resilienza delle aziende e la loro capacità di adeguarsi a nuove condizioni, di rispondere agli shock, di migliorare il controllo di gestione nei più diversi aspetti, ad esempio il calcolo e controllo dei costi industriali, per evitare di soccombere. Dai primi dati, le imprese che hanno primeggiato uscendo meglio dalla crisi legata al Covid sono quelle che avevano investito sul digitale e sui processi di automazione. Si tratta infatti di imprese che sono riuscite a tenere testa alla crisi grazie ad un’organizzazione interna eccellente e ad una velocità di elaborazione dei processi più alta della concorrenza. Secondo le analisi di McKinsey in Europa sono ancora a rischio circa 59 milioni di posti di lavoro, con una conseguente accentuazione dei divario sociale. Le emergenze sanitarie sono devastanti dal punto di vista sociale ed economico e se non si reagisce puntando sui fattori trainanti, si rischia di inasprire il dibattito sociale, fomentando rabbia e disperazione.

Il Covid-19 ha tuttavia aperto la strada ad una riflessione concreta su quali saranno gli aspetti su cui focalizzare l’attenzione nei prossimi anni e il PNRR è l’occasione per rispondere con entusiasmo alla crisi, investendo in maniera oculata nei settori che porteranno alla crescita.

Come le imprese affrontano la ripresa


Lo scenario che si apre davanti all’impresa è nello stesso tempo esaltante e preoccupante. C’è il desiderio di rinascita a farla da padrone, ma la paura del collasso improvviso è sempre dietro l’angolo. Durante la pandemia, il 73% delle imprese ha avuto problemi con la produzione e la distribuzione dei prodotti. Va quindi subito ripensata la metodologia di approvvigionamento delle materie prime e la gestione della distribuzione, che dovrà necessariamente essere affidata al digitale. Come dimostrano i dati emersi dal World Economic Forum, le aziende che hanno integrato il digitale nelle loro operazioni di vendita e distribuzione hanno migliorato la produttività e hanno generato fatturato e sostenibilità.
Ad un’ottimizzazione del sistema produttivo dunque va aggiunto il passaggio definitivo alla digitalizzazione aziendale.

Il 90% delle aziende ha scelto di inserire il lavoro da remoto nei piani organizzativi e il 60% ha scelto di usufruire dei servizi online per gestire diversi processi aziendali. Questa è la strada per la creazione di una cultura di impresa che si basa sulle performance e non sulla richiesta di presenza oraria, con una ricaduta positiva anche in termini di abbattimento delle emissioni e di miglioramento della qualità della vita. Il nostro pianeta e le giovani generazioni chiedono a gran voce ai potenti di smetterla con il “bla bla bla” e di intervenire con azioni concrete per scongiurare il surriscaldamento globale ed evitare che le catasfrofi ambientali diventino sempre più frequenti. L’impegno dell’Europa su questo fronte si è concretizzato con il Recovey Fund considerato una leva fondamentale per la crescita e con gli investimenti sempre più orientati alla sosteniblità ambientale, ma anche le imprese dovranno affrontare la ripresa con una mentalità green, basata sulla ricerca costante di metodologie a basso impatto ambientale e sull’utilizzo di sistemi che ottimizzino i consumi, evitando gli sprechi.

Confindustria Lombardia, Bonometti lascia il posto a Buzzella

in Aib/Associazioni di categoria by

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Lombardia ha eletto con consenso unanime Francesco Buzzella Presidente per il quadriennio 2021-25. Buzzella nel corso delle consultazioni dei componenti del Consiglio, svolte dalla Commissione di designazione (composta dagli ultimi tre Past President di Confindustria Lombardia), era stato individuato come candidato unico.

Nato nel 1968 a Crema, Francesco Buzzella, laureato in Economia presso l’ìUniversità Bocconi, amministratore di Coim e Presidente di Green Oleo, aziende chimiche con un fatturato superiore ad un miliardo di euro e con 1250 dipendenti, operanti nella chimica dei poliuretani e nella chimica verde da fonti rinnovabili’. Presidente dell’Associazione Industriali della Provincia di Cremona dal 2017 al giugno 2021, Buzzella dal 2014 è membro della giunta di Federchimica e dal Luglio 2017 membro del Consiglio di Presidenza di Federchimica.

“Ringrazio i colleghi del Consiglio di Presidenza per la fiducia riposta nella mia persona – ha dichiarato Francesco Buzzella –. Rappresentare tutta l’industria lombarda, in una fase storica così decisiva per il futuro economico e sociale della nostra regione e dell’Italia, è un grandissimo onore e una forte responsabilità. Per affrontare le sfide e i cambiamenti che ci attendono le peculiarità che contraddistinguono la nostra industria – laboriosità, qualità, capitale umano, collaborazione pubblico-privato, fiducia nei giovani – devono continuare ad essere il nostro punto di forza. Queste sono caratteristiche che hanno fatto grande l’industria lombarda e che continueranno a guidarci negli anni a venire, anni che vorrei fossero all’insegna del più puro orgoglio lombardo” ha concluso il neo eletto presidente di Confindustria Lombardia Buzzella

Al termine del Consiglio di Presidenza elettivo si è svolto, presso l’ADI Museum a Milano, l’evento di presentazione pubblica del nuovo Presidente di Confindustria Lombardia alla presenza della stampa e dei principali stakeholders degli industriali lombardi. All’incontro sono intervenuti il Presidente uscente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, destinatario di un caloroso ringraziamento da parte dei colleghi imprenditori per l’ottimo lavoro svolto in questi quattro anni di presidenza, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

L’incontro è stato anche l’occasione per annunciare agli attori sociali ed economici lombardi la nomina del nuovo Segretario Generale di Confindustria Lombardia, il Dott. Dario Voltattorni, entrato in carica il 1° luglio 2021.

Brescia città, apre oggi il terzo supermercato Aldi

in Città e Hinterland/Commercio/Economia/Zone by

ALDI, parte del Gruppo ALDI SÜD, realtà multinazionale di riferimento della Grande Distribuzione Organizzata, apre giovedì 30 settembre 2021 il suo terzo negozio a Brescia, in Via XX Settembre 18/d, nel quartiere Centro Storico Sud.

Dopo il debutto nel 2019 in città con un primo negozio in via Triumplina 75, a cui è seguita lo scorso giugno l’apertura di un secondo punto vendita in via Nicolini 5, ALDI continua a sviluppare la sua presenza in città. Un successo che trova conferma negli ottimi risultati messi a segno e nei continui riscontri positivi da parte dei bresciani verso la sua offerta, conveniente e di qualità, che oggi arriva anche nel cuore della provincia lombarda.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 21:00 e la domenica dalle 9:00 alle 20:00, il punto vendita, che mette a disposizione dei propri clienti un’ora di sosta gratuita, ogni 30 Euro di spesa, presso il parcheggio Stazione, si estende su una superficie di vendita di oltre 970 m2 con un contributo di riqualificazione e miglioramento della pavimentazione del marciapiede.

Per festeggiare l’apertura del nuovo negozio, ALDI ha previsto speciali offerte in sottocosto, in aggiunta alle promozioni settimanali, per invitare i clienti a scoprire i suoi prodotti e lasciarsi conquistare dalla sua offerta discount, conveniente ma ricca di qualità e freschezza.

L’azienda, grazie a questa nuova apertura, taglia il traguardo dei 9 negozi nella sola provincia di Brescia, per un totale di 39 store in Lombardia. L’apertura del nuovo negozio ha contribuito alla creazione di 13 nuove opportunità lavorative, per un totale di 506 collaboratori della regione. Con questo nuovo taglio del nastro, l’azienda raggiunge il traguardo dei 124 negozi in Italia, proseguendo il piano di espansione  nel Nord e portando nuovo impulso all’economia e all’occupazione.

Il “PREZZO ALDI”  è l’impegno di ALDI verso le famiglie italiane, grazie al suo assortimento compatto e completo con la garanzia del Made in Italy. Circa l’80% dei prodotti alimentari in vendita nasce dalla collaborazione con realtà agricole italiane di eccellenza: una valorizzazione che si ritrova nelle 130 referenze tra frutta e verdura e nelle sue oltre 30 marche, garanzia di prezzi accessibili senza alcuna rinuncia a bontà e freschezza.

Il piano costante di aperture ALDI vede sempre in Lombardia un’altra inaugurazione: insieme al negozio di Brescia, ALDI raddoppia la propria presenza anche a Bergamo, confermando l’impegno a investire in Italia e a dare slancio all’economia nazionale.

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti