
Esportazioni, il 2024 si chiude con un -2,1% rispetto all’anno precedente: perso in un anno oltre il 10% dell’export tedesco

L’export bresciano chiude il 2024 con una contrazione annua del -2,1%: si tratta di un dato meno negativo rispetto al forte calo registrato nell’anno 2023 (-7,5%), ma comunque non rassicurante. A rilevarlo sono i dati ISTAT elaborati dal Centro Studi di Confindustria Brescia.
Per quanto riguarda il dettaglio del 4° trimestre 2024, le esportazioni bresciane segnano un valore pari a 5.092 milioni, con un’inversione di tendenza in confronto al trend negativo degli ultimi trimestri: la variazione delle vendite all’estero rispetto all’analogo periodo del 2024 è infatti pari a +2,5%, interrompendo così una serie di sei flessioni consecutive e mostrando una ripresa rispetto al trimestre precedente (-1,5%).
Al netto della performance trimestrale, nel confronto regionale e nazionale (per il dato annuale) Brescia appare più colpita. La Lombardia emerge invece come l’area meno penalizzata, evidenziando un aumento trimestrale del +3,2% e un incremento cumulato dello 0,6%. Anche l’Italia nel suo complesso mostra segni di ripresa, seppure più contenuti, con una crescita trimestrale dello 0,5% e una riduzione cumulata limitata al -0,4%.
“Le dinamiche dell’export bresciano mostrano segnali di recupero nel 4° trimestre del 2024 ma la performance complessiva dell’anno rimane ancora negativa – commenta Mario Gnutti, vice presidente di Confindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione –: si assiste a una manifattura locale ancora in affanno in un contesto nazionale e internazionale che rimane troppo fragile. Il Made in Brescia continua poi a risentire della sua forte esposizione verso la Germania, il cui settore produttivo rimane in difficoltà come indicato dall’indice PMI manifatturiero, che resta al di sotto della soglia di neutralità da oltre due anni. Questo legame penalizza in particolare i comparti orientati all’export verso l’area UE. Anche le oscillazioni dei prezzi delle materie prime, con andamenti contrastanti, continuano a influenzare i risultati dell’export bresciano; in particolare impatta la flessione del rottame ferroso, componente fondamentale per il comparto metallurgico locale. Non dimentichiamo, in tutto ciò, anche l’attuale “tira e molla” sulla questione dazi, che sta alimentando l’inflazione statunitense, penalizzando anche le nostre imprese.”
Con una tendenza opposta alle esportazioni, le importazioni raggiungono nel 2024 un valore complessivo pari a 12.234 milioni, registrando un significativo incremento rispetto all’anno precedente (+6,5%). Tale evoluzione continua a limare il saldo commerciale bresciano, che passa da 9,1 miliardi nel 2023 a 7,9 miliardi nel 2024.
Sempre a livello annuale, l’analisi delle esportazioni per aree geografiche permette di comprendere più nel dettaglio la dinamica commerciale complessiva. Il calo è particolarmente evidente nei mercati tradizionalmente più rilevanti per l’economia locale, come l’Unione Europea (-4,0%), che rappresenta il 62,2% dell’export totale. Tra i principali partner europei si segnala la marcata flessione delle vendite verso la Germania (-10,3%), che continua a risentire della debolezza del proprio settore manifatturiero. Anche la Francia, secondo partner del continente, registra una contrazione non esigua (-4,0%). Guardando ai mercati extra-europei, si evidenzia un andamento più favorevole per l’America settentrionale (+4,7%), trainato principalmente dagli Stati Uniti (+5,4%). Fino ad ora la crescente domanda del mercato statunitense si è rivelata per Brescia un ottimo contrappeso – anche se non sufficiente – alla significativa crisi dello storico alleato tedesco. Uno scenario che potrebbe però cambiare rapidamente se eventuali dazi fossero applicati da parte del nuovo esecutivo di Washington. Di particolare rilievo è la crescita del mercato asiatico (+9,1%), con un incremento significativo delle esportazioni verso la Cina (+18,5%) e l’India (+14,0%).
Tra i beni venduti all’estero, il consistente calo nel 2024 dei prodotti della metallurgia (-8,2%) che pesano circa un quinto di tutto l’export bresciano, va inevitabilmente a impattare sulla performance complessiva. Contribuisce a tale dinamica anche la contrazione delle vendite di macchinari e apparecchiature (-3,8%) che vale più del 23% dell’intero flusso commerciale in uscita. In controtendenza, ma con pesi decisamente più modesti, i prodotti tessili e quelli chimici e farmaceutici (rispettivamente +6,6% e +6,1%).
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Terziario, lieve ripresa del clima di fiducia delle imprese bresciane

Nell’ultimo trimestre del 2024 si assiste a una lieve ripresa del clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi, attestatosi a 109, in moderato aumento rispetto a quanto rilevato nei tre mesi precedenti (101). Tuttavia, gli attuali livelli di fiducia si confermano tutt’altro che esaltanti, se paragonati a quelli riscontrati nel quarto trimestre del 2021 (123), del 2022 (124) e del 2023 (121).
A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia riferita al periodo ottobre-dicembre 2024.
La percezione delle realtà del territorio si conferma quindi piuttosto depressa, in un contesto ricco di incertezze: dalla rielezione del presidente Trump (con la sua annunciata politica protezionistica), al protrarsi della crisi della manifattura (su cui gravano la rarefatta domanda, le preoccupazioni per la transizione elettrica e i rialzi dei costi energetici).
Quanto riscontrato in ambito locale appare nel complesso coerente con l’evoluzione del settore a livello nazionale: dopo il buono risultato riscontrato a ottobre, l’indice PMI italiano riferito al comparto dei servizi, è sceso a novembre sotto la soglia di neutralità, per ritornare a dicembre in territorio positivo. Allo stesso tempo, la dinamica bresciana del settore terziario va interpretata alla luce delle difficoltà che ultimamente contraddistinguono l’industria manifatturiera del territorio, con cui le realtà del terziario intrattengono storici e consolidati rapporti di fornitura.
“Oggi il mercato ci racconta di un 18% di posizioni aperte nel settore terziario, con particolare attenzione a ICT (6,8%), TLC (4%) e Vendite/Sales/GDO (8%) – commenta Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone di Confindustria Brescia –. Continua invece il periodo delicato in ambito metalmeccanica, dove le ore di cassa integrazione sono ancora una costante attenzionata, in tutto l’indotto automotive. Rimane confermato di contro, anche l’interessante evoluzione per noi sul mondo Sanità, in particolare con la progettualità “formazione+assunzione” per i profili ASA.”
“Nonostante la fiducia sia aumentata rispetto al 3° trimestre, il contesto inizialmente positivo ha subito un leggero deterioramento verso fine anno – aggiunge Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia –. Questo ha consentito comunque una lieve crescita del portafoglio ordini con stabilità dei prezzi. Le previsioni sono invece più conservative: i motivi sono da ricercare nell’aumento delle incertezze geopolitiche e nelle criticità produttive del tessuto industriale e manifatturiero. Una ripresa nel 2025 è possibile e prevista, fermo restando che le variabili esogene al comparto non peggiorino ulteriormente.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende rispetto ai tre mesi precedenti:
- il fatturato è aumentato per il 42% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del +30% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
- il portafogli ordini evidenzia un incremento (saldo netto pari a +17%);
- l’occupazione registra un aumento: le aziende che hanno segnalato una crescita dei propri collaboratori sono il 13% in più rispetto a quelli che dichiarano una flessione;
- i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per una sostanziale stabilità, per l’84% delle aziende rispondenti i prezzi non variano (saldo netto pari a +8%).
Le prospettive per i mesi a venire appaiano nel complesso favorevoli:
- il fatturato è atteso in crescita dal 35% degli intervistati, con un saldo positivo del 16% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
- i saldi riferiti al portafoglio ordini (+33%) e all’occupazione (+29%) descrivono uno scenario incoraggiante, con un possibile rafforzamento dell’attività;
- i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo del +14%, a indicazione che, nel prossimo futuro, una fase rialzista è ritenuta verosimile.
Con riferimento alle prospettive generali dell’economia italiana, il 63% degli intervistati prevede il sostanziale mantenimento dei livelli di attività; solo il 7% si dichiara ottimista, mentre il 30% del campione esprime un orientamento pessimistico.
Con riferimento alle prospettive generali dell’economia italiana, il 63% degli intervistati prevede il sostanziale mantenimento dei livelli di attività; solo il 7% si dichiara ottimista, mentre il 30% del campione esprime un orientamento pessimistico
LA DINAMICA PER COMPARTO
L’evoluzione complessiva dell’indice sul clima di fiducia delle imprese del settore terziario fa sintesi di due dinamiche particolarmente diverse tra loro: il comparto Consulenza e Servizi alle imprese rimane quasi immutato (da 104 passa a 103), il Digitale, invece, registra un netto rialzo (attestatosi a 127, contro il valore di 98 sperimentato fra luglio e settembre).
L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario.
Imprenditoria al femminile, la fotografia di Confartigianato Brescia

In occasione della Giornata internazionale della Donna 2025, Confartigianato ha elaborato la presenza delle donne nell’imprenditoria e nel lavoro indipendente. A tutto il 2024, sono ben 1.307.116 le imprese a conduzione femminile, pari al 22,2% del totale delle imprese in Italia. Di queste, 218.314 sono imprese artigiane, ovvero il 17,5% del totale delle imprese artigiane. Un segno tangibile di un trend in crescita che, negli ultimi cinque anni, ha visto un incremento sia delle imprese femminili totali sia di quelle artigiane, portando la quota delle prime dal 22,0% nel 2019 al 22,2% nel 2024, e quella delle seconde dal 16,9% al 17,5%. I dati di Confartigianato confermano che l’imprenditoria femminile sta giocando un ruolo cruciale nell’economia italiana, con l’Italia che si distingue come il primo paese europeo per numero di donne occupate in attività indipendenti, con 1.522.500 imprenditrici e lavoratrici autonome. L’occupazione femminile indipendente in Italia ha registrato una crescita del +0,9% nel 2024, con un aumento maggiore rispetto alla media europea (+0,2%).
IN PROVINCIA DI BRESCIA – Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, al termine del 2024 nella nostra provincia si contano 24.130 imprese femminili, pari al 20,7% del totale delle imprese registrate. Di queste, 5.387 sono imprese artigiane femminili, rappresentando il 17,1% del totale delle imprese artigiane bresciane. Un dato particolarmente significativo è che l’artigianato femminile incide per il 22,3% sul totale dell’imprenditoria femminile della provincia, un valore superiore alla media nazionale del 16,7%. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Le nostre rilevazioni dimostrano che l’imprenditoria femminile non solo contribuisce in modo significativo all’occupazione, ma testimonia la forte vocazione artigiana delle donne imprenditrici bresciane e la loro capacità di innovare e creare valore nel territorio dove quasi un’imprenditrice su quattro opera in settori dell’artigianato. Le donne imprenditrici sono protagoniste di un cambiamento che sta riducendo il gender gap e mostrando alle nuove generazioni che le aspirazioni possono diventare realtà, anche rompendo gli stereotipi di genere nel mondo del lavoro. Tuttavia, nonostante i progressi, siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare per rimuovere le difficoltà che ostacolano le donne e rimuovere gli ostacoli che ancora esistono, soprattutto in termini di accesso al credito, burocrazia e conciliazione famiglia e lavoro».
«Non chiediamo trattamenti di favore – sostiene la presidente di Donne Impresa Confartigianato Brescia Iolanda Pasini – ma il rispetto di diritti che spesso restano sulla carta. È fondamentale che, a tutti i livelli, si attuino politiche concrete per riconoscere i meriti delle donne, a cominciare da un welfare che risponda alle esigenze delle donne come madri, mogli, figlie e lavoratrici. E, soprattutto, è urgente affrontare i problemi comuni con i colleghi uomini, come fisco, burocrazia, accesso al credito e infrastrutture, per consentire a tutte le imprenditrici di crescere e prosperare. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre ragioni e di investire in un concreto sostegno all’imprenditoria femminile, affinché diventi davvero un pilastro della politica economica di questo Paese».
Car Masters 3° edizione: al via le iscrizioni al percorso formativo per carrozzieri e meccatronici di domani

Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del percorso IFTS per carrozzieri e meccatronici denominato “CAR MASTERS, la marcia più alta per il tuo futuro”, in partenza il prossimo settembre. Il percorso, promosso da I.T.S. Lombardia Meccatronica, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e CNOS-FAP, in collaborazione con Ranstad Italia, fa seguito all’omologo progetto lanciato negli anni passati con successo per il settore della carrozzeria. Si tratta di una vera e propria scuola come tutti i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) che contribuiscono a costruire professionalità solide e innovative e in questo caso formeranno i carrozzieri e i meccatronici di domani con tutti gli strumenti utili ad affrontare i cambiamenti dovuti all’innovazione digitale e gli obiettivi di transizione ecologica che stanno impattando in maniera significativa sulle imprese del settore.
Il corso si suddivide tra tempo dedicato alla teoria e tempo direttamente nelle aziende. Formerà giovani attraverso la formula dell’apprendistato duale (ex art. 43/D. Lgs 81/2015) e consentirà, già durante le fasi di formazione, di essere inseriti direttamente nell’organico aziendale e di ottenere così una retribuzione.
In sintesi, le fasi salienti del percorso: 1.000 ore (500 in aula + 500 di pratica presso l’azienda) a cui si aggiungono ulteriori ore di lavoro, come previsto dal contratto in Apprendistato di 1° livello. Tra i vantaggi per l’impresa: l’assunzione del dipendente part time con contratto di Apprendistato di 1° livello e la formazione direttamente da parte dell’imprenditore oltre ai vantaggi economici in termini di costi sostenuti e, ove possibile, inserimento con incentivazione. Al termine, i frequentanti, grazie alla formazione fatta in aula otterranno inoltre il patentino F-GAS, la certificazione PES/PAV/PEI e l’attestato corso base sicurezza lavoratori D.lgs 81/2008.
Un corso per immettere giovani nel mondo del lavoro, in un settore che ricerca costantemente manodopera ed operai specializzati. Per le imprese, grazie a questo corso, la possibilità di formare e inserire nel proprio organico tecnici specializzati, creare e fare rete entrando in contatto con svariate realtà del territorio, oltre ad essere parte attiva nel percorso di crescita del proprio apprendista.
Per iscriversi a “Car Master” è necessario compilare il form online su: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScfjY1Rc4inJlhWwYSetMp08J85yUmRqCJFgcadXJE7-b2WNw/viewform?usp=preview presente sul sito www.confartigianato.bs.it e, per informazioni, a disposizione l’Area Sviluppo Associativo di Confartigianato Imprese Brescia al numero 0303745.284 a all’email area.categorie@confartigianato.bs.it.
Trump: Coldiretti, con dazi al 25% stangata da 250 mln su cibo lombardo

Un dazio del 25% sulle esportazioni negli Usa potrebbe costare ai consumatori americani fino a oltre 250 milioni di euro in più solo per il cibo e le bevande made in Lombardia, mentre per l’export agroalimentare italiano nel suo complesso la cifra potrebbe arrivare fino ai 2 miliardi di euro, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. È quanto afferma la Coldiretti regionale in relazione alla minaccia del presidente degli Stati Uniti di imporre tariffe aggiuntive sulle merci europee.
Per l’agroalimentare lombardo – continua la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat – gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco dopo quelli di Francia e Germania, ma sono il primo partner extra UE.
Se i dazi dovessero interessare l’intero agroalimentare italiano – spiega Coldiretti Lombardia – si corre il rischio di una vera e propria stangata, che farebbe calare gli acquisti da parte dei consumatori americani. Tra i prodotti agroalimentari lombardi più esportati negli Stati Uniti – prosegue la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat – ci sono le bevande, i prodotti lattiero-caseari, le carni lavorate e i prodotti a base di carne, i prodotti da forno, gli oli e i grassi vegetali e animali.
“L’imposizione dei dazi sulle nostre esportazioni agroalimentari è uno scenario che ci preoccupa – commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – Per questo crediamo che debbano essere messe in campo tutte le necessarie azioni diplomatiche per scongiurare una guerra commerciale che danneggerebbe cittadini e imprese europee e americane”.
Resta da capire – conclude Coldiretti – quale potrebbe essere la ritorsione dell’Unione Europea all’eventuale imposizione dei dazi Usa. Alla mossa della prima presidenza Trump, l’Europa aveva risposto apponendo tariffe aggiuntive del 25% su una serie di prodotti simbolo del made in Usa agroalimentare come ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate americane, oltre a salmone, noci, pompelmi, vaniglia, frumento, tabacco, cacao, cioccolato, succhi di agrumi, liquori come vodka e rum.
Difesa dell’agroalimentare, incontro di Coldiretti con il sottosegretario all’Agricoltura

“La filiera agroalimentare italiana: strategie di difesa e prospettive”. E’ questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 28 febbraio 2025, alle 10.15, all’Avicola Alimentare Monteverde di via San Donato 107, a Rovato. Un evento – riporta il quotidiano Brescia news – a cui parteciparanno anche il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare delle foreste Patrizio Giacomo La Pietra, il presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti, il deputato Cristina Almici, il consigliere regionale Carlo Bravo e il direttore di Coldiretti Brescia Andrea Repossini.
“Durante l’evento – sottolinea una nota – analizzeremo le dinamiche delle diverse filiere agroalimentari italiane, oggi sempre più centrali nell’economia delle nostre aziende che si trovano ad affrontare sfide complesse, che richiedono strategie di difesa e prospettive chiare per il futuro. Verrà fatto un focus sulla concorrenza sleale, sulle importazioni di prodotti agroalimentari di bassa qualità, spesso spacciati per “Made in Italy, sulla contraffazione e imitazione dei prodotti tipici italiani, sulla pressione da parte della grande distribuzione organizzata per abbassare i prezzi, e sulle normative europee che, a volte, non tengono conto delle specificità della filiera agroalimentare italiana”.
“Ma non solo – continua il testo – parleremo anche delle strategie di difesa e delle prospettive per Coldiretti: la Valorizzazione del “Made in Italy, la promozione della tracciabilità e della certificazione dei prodotti italiani, le campagne di sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza di acquistare prodotti italiani, il rafforzamento dei controlli per contrastare la contraffazione, la promozione di pratiche agricole sostenibili, che rispettino l’ambiente e la biodiversità, gli investimenti in energie rinnovabili e in tecnologie per l’efficienza energetica, l’innovazione aziendale, la promozione della ricerca e dell’innovazione nel settore agroalimentare e la tutela del reddito degli imprenditori”.
“Al termine dell’incontro, il sottosegretario La Pietra, con la delegazione, proseguirà la visita al territorio bresciano presso la cantina vitivinicola Uberti a Erbusco, l’allevamento di bovini da latte di Zotti Luigi a Coccaglio per terminare con una degustazione di tipicità presso l’agriturismo Le Alberelle a Rovato”, conclude il comunicato.
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Confindustria Bs, sold-out a Villa Fenaroli per la 13esima edizione di SummIT

Sold-out a Villa Fenaroli di Rezzato – oggi pomeriggio – per la 13esima edizione di SummIT, l’evento annuale dedicato all’innovazione promosso dai settori Servizi alle Imprese e alle Persone e Digitale di Confindustria Brescia. In sala un pubblico di circa 200 partecipanti.
L’evento, intitolato “…Permettendoci di demolire il cielo” fra innovazioni, visioni, resistenze e responsabilità”, ha visto nella parte iniziale una lettura teatrale a cura di Silvio Gandellini, liberamente tratta da “Vita di Galileo” del drammaturgo Bertolt Brecht; in scena Barbara Pizzetti, Luca Rubagotti e Silvio Gandellini con musiche originali di Maurizio Rinaldi.
A seguire una tavola rotonda – moderata dal giornalista Sebastiano Barisoni (vice direttore esecutivo Radio24) – con gli interventi di Germano Bonomi, professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Brescia e Ricercatore al CERN di Ginevra, Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone di Confindustria Brescia, e Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia.
“La scienza oggi chiede all’industria e alle imprese di costruire gli apparati sperimentali che le servono per gli esperimenti, come avviene al CERN – le parole di Germano Bonomi, professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Brescia e Ricercatore al CERN di Ginevra –; anzi, le richiede a volte di sforzarsi e andare oltre quello che è l’esistente. Il CERN stesso, in questo senso, rappresenta un esempio di come l’unione possa fare la forza. Gli scienziati fanno le scoperte, gli ingegneri li trasformano in invenzioni e poi le aziende in tecnologia di utilizzo.”
“Il mondo dei servizi bresciano è assolutamente vasto e vitale, imprescindibile oggi per il comparto manifatturiero della nostra provincia, che ha valore globale – aggiunge Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone di Confindustria Brescia –. In particolare, nella consulenza dobbiamo inventarci il cambiamento ogni giorno, alla luce dei nuovi strumenti esistenti. Chiunque si affacci oggi al mondo del lavoro ha necessità molto differenti rispetto al passato, e su questo dobbiamo calibrarci anche noi come imprenditori. Nei prossimi 5 anni avremo una richiesta di collaboratori qualificati a cui non siamo pronti: come Confindustria Brescia dobbiamo continuare a formare i nostri imprenditori e dirigenti, come facciamo ad esempio con Fondazione AIB e Isfor.”
“Oggi è difficile conciliare per una PMI le proprie forze con lo sforzo di equiparare i risultati delle grandi aziende in ambito digitale – la riflessione di Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia –. Il primo antidoto è creare una cultura aziendale diffusa, lavorando sulla formazione e introducendo anche nelle piccole aziende alcune dinamiche da grandi, aspetto che frequentare la nostra Associazione può aiutare. A maggior ragione con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale è una rivoluzione che si innesta in quella già esistente, ovvero la quarta, all’interno di un processo avviato con la rete.”
Confindustria Bs, ieri in visita il nuovo Direttore Generale di Confindustria Maurizio Tarquini

Il nuovo Direttore Generale di Confindustria, Maurizio Tarquini, è stato impegnato ieri in una giornata tutta bresciana; in particolare, con una visita in via Cefalonia – nella sede di Confindustria Brescia –, dove Tarquini ha incontrato l’organizzazione e poi, nel pomeriggio, il Consiglio Generale insieme ad un’importante rappresentanza di ANIMA, Federazione confindustriale che rappresenta la meccanica varia, presieduta dal bresciano Pietro Almici.
“Potermi confrontare con il Sistema Brescia è stato molto stimolante – ha commentato Tarquini – Ho avuto la possibilità di incontrare un team di colleghi altamente professionali e appassionati, con cui ho avuto modo di condividere la mia visione organizzativa su Confindustria. Troppo spesso dimentichiamo che la nostra organizzazione in Italia rappresenta oltre 50% del PIL privato: questa è per noi una responsabilità, che deve renderci orgogliosi e farci interpretare la nostra professione con sempre più professionalità e passione. Così come dobbiamo ricordarci che il benessere del nostro Paese è tale perché è presente un’industria diffusa e competitiva e che, intorno ad essa, nasce e cresce il mondo dei servizi. Per questo l’incontro odierno con gli imprenditori mi ha consentito di ascoltare le loro aspettative sul nuovo corso di Confindustria e, soprattutto, le loro necessità.”
“Aver ospitato il Direttore Generale di Confindustria per l’intera giornata, oltre a ritenerlo un riconoscimento per quello che la nostra Territoriale rappresenta nel Sistema, è stato un momento indubbiamente arricchente per il confronto avuto sui temi di principale attualità per le nostre industrie – aggiunge Filippo Schittone, Direttore Generale di Confindustria Brescia –. In primis, la sempre maggior centralità per quanto riguarda la politica economica, industriale e del lavoro delle direttive di Bruxelles, che ormai incidono l’80% su quelle nazionali e che negli ultimi anni hanno dato preoccupanti segnali verso una deindustrializzazione, anziché mettere al centro l’industria come fattore competitivo e di benessere. Le imprese oggi sono di fronte a problemi assai complessi, generati anche da scelte regolatorie miopi, che rischiano di disperdere pezzi importanti dell’economia e del benessere anche sociale del Paese.”
Brescia, ecco gli ultimi dati sull’inflazione

A gennaio 2025, secondo le stime definitive, i prezzi al consumo per l’intera collettività aumentano dello 0,1% rispetto a dicembre 2024 (tasso congiunturale) e dell’0,9% rispetto a gennaio 2024 (tasso tendenziale). A renderlo noto, secondo quanto riporta Brescia news, è l’Ufficio Statistica del Comune di Brescia.
Rispetto al mese precedente, crescono in modo deciso i prezzi delle divisioni dell’“Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+2,0%); della “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,9%); dei “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,7%). Presentano, invece, un deciso calo dei prezzi le divisioni dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-2,2%) e dei “Trasporti” (-0,9%).
Nel confronto con gennaio del 2024 maggiori incrementi si registrano per le divisioni dei “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+3,2%); della “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+2,5%); degli “Altri beni e servizi “(+2,4%); dell’“Istruzione” (+2,0%) e “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,4%). In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-7,2%), seguita a distanza dai “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-0,4%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-0,4%) e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,1%). Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano complessivamente un aumento congiunturale (+1,1%). Nel dettaglio, aumentano sia i Beni alimentari (+0,7%), per effetto dell’aumento dei lavorati (+0,4%) e, in misura più intensa, dei non lavorati (+1,4%). In aumento anche i Beni Energetici (+3,2%), con l’aumento degli Energetici regolamentati (+12,6%) e degli Altri Energetici (+2,5%). In termini tendenziali, complessivamente i “Beni” salgono dello 0,7%, gli alimentari aumentano (+2,9%) e gli energetici complessivamente calano (-1,8%). I “Servizi” registrano complessivamente un calo congiunturale (-0,9%%), mentre su base tendenziale aumentano (+1,1%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, la voce che presenta il calo congiunturale più elevato è quella dei “Servizi relativi ai trasporti” (-3,1%).
In termini tendenziali, l’incremento maggiore si conferma per “Servizi relativi ai trasporti” (+2,0%). Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, aumentano su base mensile (+0,6%) e, in misura più intensa, su base annuale (+2,3%). Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese precedente, aumentano i prezzi dei prodotti ad Alta frequenza di acquisto (+0,7%) e a Bassa (+0,5%), mentre quelli Media Frequenza diminuiscono (-0,7%).
In termini tendenziali, i prodotti a Alta e Media frequenza di acquisto presentano variazioni positive (+2,2% e +0,5%), mentre quelli a Bassa frequenza presentano variazioni tendenziali negative (-0,5%). Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), la variazione congiunturale è in calo (-0,3%), mentre quella tendenziale è in aumento (+0,9%).
Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, in questo mese, i prezzi della città di Brescia presentano variazioni congiunturali inferiori a quelle nazionali (+0,1% versus +0,6%), che si confermano anche su base tendenziale (+0,9% versus +1,5%). Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.
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Brescia, il Fondo Negri consegna 33 borse di studio agli studenti bresciani

Manageritalia Lombardia sostiene il merito, l’impegno e il talento dei giovani studenti bresciani. Sono state consegnate, ieri pomeriggio presso gli spazi dell’Auditorium San Barnaba in c.so Magenta a Brescia, le 61 borse di studio (33 a studenti bresciani, 24 a cremonesi e 4 a mantovani) istituite dal Fondo Mario Negri, il Fondo contrattuale di previdenza integrativa dei dirigenti del terziario, volte a sostenere il merito e il talento dei giovani studenti e studentesse dalle scuole medie all’università, figli degli associati a Manageritalia. A consegnare i 61prestigiosi riconoscimenti Mauro Dotti, Referente Brescia, Cremona e Mantova di Manageritalia Lombardia. A portare il saluto dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato l’evento, l’Assessore alle Attività Produttive, al Turismo, all’Innovazione sociale ed economica e Transizione digitale del Comune di Brescia, Andrea Poli.
“Sostenere i giovani talenti con borse di studio rappresenta un investimento fondamentale per il futuro del nostro territorio e dell’intera nazione. Questi giovani, con il loro entusiasmo, creatività e determinazione, costituiscono il capitale umano di domani. Offrire loro opportunità di crescita e formazione significa non solo valorizzare il loro potenziale, ma anche garantire uno sviluppo sostenibile e innovativo per la nostra comunità”. È nostro dovere, come manager e cittadini riconoscere e supportare il talento emergente, affinché possa diventare il motore del cambiamento e della crescita di domani”. Così Paolo Scarpa, presidente Manageritalia Lombardia.
“Le borse di studio supportano ai giovani nell’istruzione di qualità, nello sviluppo di competenze avanzate e nel realizzare i propri sogni. In questo modo, creiamo un ambiente fertile per la nascita di nuove idee e soluzioni, capaci di affrontare le sfide globali e di contribuire al progresso sociale ed economico”. Così Antonella Portalupi, Presidente Fondo Mario Negri.
“Grazie a iniziative come queste – spiega Mauro Dotti, Referente Brescia, Cremona e Mantova di Manageritalia Lombardia – rinnoviamo la nostra vicinanza alla comunità locale, nella convinzione che sostenere il merito e il talento dei tanti giovani, sia lo strumento migliore sui cui investire per il futuro sviluppo delle nuove generazioni in linea con i valori di Manageritalia: empatia, competenza, comunità, responsabilità e futuro. Un grazie particolare va all’Amministrazione comunale e in particolare all’Assessorato alle Attività produttive che ha patrocinato l’iniziativa consentendoci di fruire di uno spazio come l’Auditorium San Barnaba uno spazio in cui la cultura, anche per la sua storia, è centrale.”
“Il Comune di Brescia da sempre sostiene iniziative di aiuto ai giovani per la loro crescita culturale e professionale, attraverso gli strumenti che ha disposizione, come l’attivazione di tirocini, la possibilità all’alternanza scuola-lavoro e per i neodiplomati il percorso 100 Leve”, così commenta Andrea Poli, Assessore alle Attività Produttive, al Turismo, all’Innovazione sociale ed economica e alla Transizione digitale del Comune di Brescia che prosegue: “Ci conforta trovare in Manageritalia un’associazione nazionale, con sede anche nella nostra città, che si impegna, attraverso contributi concreti, a incentivare lo studio e la formazione di studenti di tutte le fasce di età, che saranno le nostre future risorse professionali”.
Nel corso del pomeriggio, prima della consegna dei prestigiosi riconoscimenti, i premiati e le premiate, insieme alle loro famiglie, hanno avuto l’occasione confrontarsi e interagire con Walter Rolfo, ingegnere, psicologo, professore universitario, autore, conduttore e produttore televisivo di Rai, Mediaset e Sky e appassionato di illusionismo. È fondatore e presidente di Masters of Magic e consulente di molte multinazionali. Nei suoi interventi unisce creatività, innovazione e razionalità del pensiero ingegneristico. Rolfo ha accompagnato il pubblico ne “L’arte di realizzare l’impossibile. Chi sogna non bulla, non sballa…non molla”, uno spettacolo alla scoperta dei più affascinanti misteri della mente e capace di mostrare a tutti come i veri limiti siano solo nel modo di pensare di ciascuno di noi. Originale e interattivo è il primo e unico coaching show in Italia, in cui gli spettatori insieme all’artista si esercitano ad abolire il “non si può fare” dal proprio stile di vita per imparare a trovare la strada giusta verso la realizzazione dell’impossibile. Applicabile a tutti gli ambiti del proprio essere dal lavoro alle relazioni passando per i propri obiettivi personali, lo spettacolo offre a tutti una “chiave segreta” per trovare la propria felicità ed essere più creativi ed entrare in empatia con gli altri.
Il pomeriggio si è concluso con la cerimonia di consegna delle borse di studio e un aperitivo di networking volto a favorire la conoscenza tra i premiati e la comunità locale.Manageritalia Lombardia sostiene il merito, l’impegno e il talento dei giovani studenti bresciani. Sono state consegnate, ieri pomeriggio presso gli spazi dell’Auditorium San Barnaba in c.so Magenta a Brescia, le 61 borse di studio (33 a studenti bresciani, 24 a cremonesi e 4 a mantovani) istituite dal Fondo Mario Negri, il Fondo contrattuale di previdenza integrativa dei dirigenti del terziario, volte a sostenere il merito e il talento dei giovani studenti e studentesse dalle scuole medie all’università, figli degli associati a Manageritalia. A consegnare i 61prestigiosi riconoscimenti Mauro Dotti, Referente Brescia, Cremona e Mantova di Manageritalia Lombardia. A portare il saluto dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato l’evento, l’Assessore alle Attività Produttive, al Turismo, all’Innovazione sociale ed economica e Transizione digitale del Comune di Brescia, Andrea Poli.
“Sostenere i giovani talenti con borse di studio rappresenta un investimento fondamentale per il futuro del nostro territorio e dell’intera nazione. Questi giovani, con il loro entusiasmo, creatività e determinazione, costituiscono il capitale umano di domani. Offrire loro opportunità di crescita e formazione significa non solo valorizzare il loro potenziale, ma anche garantire uno sviluppo sostenibile e innovativo per la nostra comunità”. È nostro dovere, come manager e cittadini riconoscere e supportare il talento emergente, affinché possa diventare il motore del cambiamento e della crescita di domani”. Così Paolo Scarpa, presidente Manageritalia Lombardia.
“Le borse di studio supportano ai giovani nell’istruzione di qualità, nello sviluppo di competenze avanzate e nel realizzare i propri sogni. In questo modo, creiamo un ambiente fertile per la nascita di nuove idee e soluzioni, capaci di affrontare le sfide globali e di contribuire al progresso sociale ed economico”. Così Antonella Portalupi, Presidente Fondo Mario Negri.
“Grazie a iniziative come queste – spiega Mauro Dotti, Referente Brescia, Cremona e Mantova di Manageritalia Lombardia – rinnoviamo la nostra vicinanza alla comunità locale, nella convinzione che sostenere il merito e il talento dei tanti giovani, sia lo strumento migliore sui cui investire per il futuro sviluppo delle nuove generazioni in linea con i valori di Manageritalia: empatia, competenza, comunità, responsabilità e futuro. Un grazie particolare va all’Amministrazione comunale e in particolare all’Assessorato alle Attività produttive che ha patrocinato l’iniziativa consentendoci di fruire di uno spazio come l’Auditorium San Barnaba uno spazio in cui la cultura, anche per la sua storia, è centrale.”
“Il Comune di Brescia da sempre sostiene iniziative di aiuto ai giovani per la loro crescita culturale e professionale, attraverso gli strumenti che ha disposizione, come l’attivazione di tirocini, la possibilità all’alternanza scuola-lavoro e per i neodiplomati il percorso 100 Leve”, così commenta Andrea Poli, Assessore alle Attività Produttive, al Turismo, all’Innovazione sociale ed economica e alla Transizione digitale del Comune di Brescia che prosegue: “Ci conforta trovare in Manageritalia un’associazione nazionale, con sede anche nella nostra città, che si impegna, attraverso contributi concreti, a incentivare lo studio e la formazione di studenti di tutte le fasce di età, che saranno le nostre future risorse professionali”.
Nel corso del pomeriggio, prima della consegna dei prestigiosi riconoscimenti, i premiati e le premiate, insieme alle loro famiglie, hanno avuto l’occasione confrontarsi e interagire con Walter Rolfo, ingegnere, psicologo, professore universitario, autore, conduttore e produttore televisivo di Rai, Mediaset e Sky e appassionato di illusionismo. È fondatore e presidente di Masters of Magic e consulente di molte multinazionali. Nei suoi interventi unisce creatività, innovazione e razionalità del pensiero ingegneristico. Rolfo ha accompagnato il pubblico ne “L’arte di realizzare l’impossibile. Chi sogna non bulla, non sballa…non molla”, uno spettacolo alla scoperta dei più affascinanti misteri della mente e capace di mostrare a tutti come i veri limiti siano solo nel modo di pensare di ciascuno di noi. Originale e interattivo è il primo e unico coaching show in Italia, in cui gli spettatori insieme all’artista si esercitano ad abolire il “non si può fare” dal proprio stile di vita per imparare a trovare la strada giusta verso la realizzazione dell’impossibile. Applicabile a tutti gli ambiti del proprio essere dal lavoro alle relazioni passando per i propri obiettivi personali, lo spettacolo offre a tutti una “chiave segreta” per trovare la propria felicità ed essere più creativi ed entrare in empatia con gli altri.
Il pomeriggio si è concluso con la cerimonia di consegna delle borse di studio e un aperitivo di networking volto a favorire la conoscenza tra i premiati e la comunità locale.