Beretta ai parlamentari bresciani: riattivare il credito d’imposta per l’energia
Il presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, ha inviato ieri una lettera ai parlamentari bresciani sul tema della riattivazione del credito d’imposta per l’energia nel 3° e 4° trimestre 2023.
IL TESTO DELLA LETTERA DI BERETTA
Egregi Signori Parlamentari,
la competitività delle imprese italiane si determina anche grazie ad un quadro di regole e norme di riferimento chiaro, definito e coerente con le problematiche che le stesse si trovano ad affrontare nei mercati internazionali.
Per questo oggi Vi coinvolgo, in qualità di Presidente di Confindustria Brescia, per attenzionarVi su una questione essenziale per molte industrie bresciane, che tra l’altro coinvolge l’intera economia italiana: i costi dell’energia elettrica e del gas.
Oggi meno impattanti di alcuni mesi or sono, le commodities energetiche rappresentano un elemento di indiscutibile criticità, soprattutto per quelle realtà che fanno dell’uso dell’energia elettrica e del gas un fattore vitale per i propri processi produttivi.
Questo è tanto più vero se si pone lo sguardo alla provincia di Brescia, dove un numero rilevante di imprese hanno un elevato consumo energetico (Es.: siderurgia e metallurgia, le cui aziende – per le sole aderenti a Confindustria Brescia – danno occupazione a circa 12.000 dipendenti).
Il tema necessita inoltre di particolare attenzione, dal momento che le proiezioni in nostro possesso sull’andamento tariffario delle fonti energetiche indicano un nuovo rialzo dei prezzi nel terzo e quarto trimestre dell’anno, con conseguente impatto sui bilanci delle aziende.
Una simile dinamica avrebbe anche ricadute negative sulle filiere che più sono interconnesse con il mondo siderurgico e metallurgico, in generale tutto il mondo della metalmeccanica ed anche quello delle costruzioni, con conseguenti tensioni e rischi occupazionali.
È pertanto fondamentale garantire misure di supporto alle aziende che permettano loro di sostenere i costi energetici e preservare la loro competitività sul mercato nazionale ed internazionale, in affiancamento al necessario processo di transizione che l’intero sistema italiano deve compiere per rendersi sempre più sostenibile.
Sconcerta pertanto che siano rimasti inascoltati gli appelli dell’intero Sistema Confindustria al Governo sulla richiesta di rinnovo dei crediti di imposta per energia elettrica e gas relati al terzo e quarto trimestre 2023, non inserendoli nel DL aiuti del 28 giugno scorso.
Il tax credit, infatti, è stato di fondamentale importanza, sia nell’anno 2022 sia per il primo semestre 2023, avendo consentito di mitigare i maggiori oneri sostenuti dalle imprese e di garantire una parziale compensazione del crescente costo dell’energia e del gas.
Tale misura è ancor oggi essenziale, contando il gap concorrenziale che va aumentando con Paesi come Francia e Germania, Paesi che, in maniera lungimirante, hanno varato politiche energetiche direttamente a supporto e sostegno delle proprie imprese.
Al proposito, ricordo che le industrie francesi possono contare su prezzi dell’energia elettrica di 42,6 €/MWh e quelle tedesche di 60 €/MWh, contro un prezzo che oggi in Italia supera di poco i 100 €/MWh.
In tal senso, è necessario un intervento per consentire di riattivare la misura del credito d’imposta; intervento, peraltro, che in base alle stime di Confindustria è finanziariamente sostenibile, potendo utilizzare risorse accantonate e non spese, stante il calo dei prezzi, del credito di imposta relative al I e II trimestre 2023, che quotano indicativamente 4,9 miliardi di euro.
Risulta inoltre dalla relazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio ulteriori avanzi di bilancio sul credito imposta.
L’auspicio, pertanto, è che questa misura sia prevista sia per il terzo trimestre 2023 che per il quarto.
La mancata proroga del bonus, infatti, rappresenterebbe una seria minaccia per la produttività e la competitività delle nostre aziende, mettendo a repentaglio l’intero tessuto industriale del Paese.
Faccio quindi appello alla Vostra sensibilità ed al Vostro impegno, indipendentemente dagli schieramenti partitici di riferimento, per portare tale istanza nelle opportune sedi, al fine di consentire alle imprese bresciane più esposte al rischio delle “fibrillazioni energetiche” di disporre degli strumenti necessari per continuare a contribuire al progresso del nostro Paese.
Con i più cordiali saluti
Franco Gussalli Beretta
Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali
Pubblichiamo di seguito, come di consueto, gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.
73/23 – DIRITTO ANNUALE 2023
Diritto annuale 2023: si ricorda che le imprese già iscritte al Registro delle imprese al 1° gennaio 2023 devono corrispondere il diritto annuale per la sede legale e per le unità locali alla Camera di Commercio competente per territorio, utilizzando il modello F24, entro il termine previsto per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi. Maggiori informazioni alla pagina Diritto Annuale del sito www.bs.camcom.it
74/23 – SEMPLIFICAZIONE DELLE COMUNICAZIONI DI CESSAZIONE ATTIVITA’ – PROGETTO CERS
Webinar gratuito su piattaforma Zoom il giorno 6 luglio ore 10.30. L’iniziativa intende illustrare le modalità di presentazione e acquisizione delle pratiche di cessazione che partiranno dal 1 agosto 2023. Da quella data le imprese dovranno presentare la comunicazione di cessazione delle attività solamente al Registro delle Imprese. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
75/23 – METROLOGIA LEGALE: OBBLIGHI DEI TITOLARI DEGLI STRUMENTI DI MISURA – FARMACIE
L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere le attività di vigilanza svolte dalla Camera di commercio di Brescia e approfondire le tematiche del settore. L’incontro formativo si svolgerà da remoto tramite collegamento Google Meet il giorno 7 luglio alle ore 14.00. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
Dal 6 luglio il via ai saldi per 9.000 negozi bresciani
Inizieranno giovedì 6 luglio i saldi estivi 2023 in Lombardia, che interesseranno oltre 9.000 punti vendita bresciani in tutta la provincia fino al 3 settembre. Un appuntamento importante in particolar modo quest’anno: da una parte gli effetti positivi sul turismo generati da Capitale Italiana della Cultura, dall’altra l’inflazione che pesa sia sulle imprese sia sui consumatori.
“In questa prima metà dell’anno – ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti – i risultati per i negozi della moda non sono stati positivi in provincia di Brescia come per le imprese del turismo. I costi di gestione per gli imprenditori sono aumentati, mentre i consumi rimangono un po’ frenati per le preoccupazioni legate soprattutto all’aumento dell’inflazione che pesa sulle famiglie”. “Le previsioni per questi saldi estivi – ha aggiunto il presidente di Confcommercio Brescia – sono positive, anche in relazione al trend di rallentamento del commercio online e del desiderio dei consumatori di farsi suggerire nella scelta di un prodotto ricercato dall’aiuto dei professionisti del settore. Le nostre stime per la provincia di Brescia sono di un aumento di quasi 10 milioni di euro di consumi rispetto al 2022, da 65,9 milioni a 74,8 milioni di euro”.
Saranno anche i primi saldi interessati dalle nuove regole, entrate in vigore dal 1° luglio, con l’aggiornamento del Codice del Consumo a seguito del recepimento della “Direttiva Omnibus” dell’Unione Europea: “Le nuove regole – ha concluso il presidente Massoletti – impattano soprattutto sui periodi di sconti non legati direttamente ai saldi e sulle riduzioni di prezzo effettuate negli store online e garantiscono una maggiore trasparenza ai consumatori. I nostri uffici sono a disposizione e stanno già assistendo gli imprenditori che hanno dubbi sull’applicazione delle nuove norme”.
Piccola Industria, il 12 l’evento annuale… per fare matching
Si terrà il prossimo mercoledì 12 luglio – a Palazzo Gambara di Bedizzole (via San Vito 31) – l’evento annuale della Piccola Industria di Confindustria Brescia, intitolato “Tracciamo insieme la rotta! Incontriamoci e parliamone”.
L’appuntamento, che avrà inizio alle ore 17.00, prevede un pomeriggio di workshop operativi, che daranno alle aziende la possibilità di confrontarsi su 6 tematiche affrontate dalla Piccola in questo ultimo biennio.
L’obiettivo, mettendo al centro l’imprenditore e il networking, sarà quello di creare una connessione tra i partecipanti, scambiare opinioni, best practice, timori o domande. I 6 argomenti individuati sono:
- Comunità Energetiche Rinnovabili – CER
- Intelligenza Artificiale
- BCorp e Società Benefit
- Certificazione Parità di Genere
- Bandi Europei
- Capitale Umano
La conduzione dei 6 diversi workshop sarà affidata ad un’imprenditrice o imprenditore e ad un funzionario di Confindustria Brescia.
Ogni workshop – con un massimo di 25 partecipanti – avrà una durata di 40 minuti. Gli iscritti potranno, dopo i primi 40 minuti, sedersi quindi ad un secondo workshop d’interesse. Per poter partecipare ai tavoli di lavoro è necessaria l’iscrizione e ogni iscritto potrà registrarsi ad un massimo di due workshop.
Dopo una restituzione in plenaria su quanto emerso ai tavoli, il pomeriggio proseguirà con un aperitivo e la festa di inizio estate nel parco di Palazzo Gambara.
“Stare insieme, conoscerci, conoscere la struttura dell’Associazione. E, ovviamente, fare squadra: sono questi gli obiettivi principali che ci poniamo con l’annuale evento della Piccola Industria di Confindustria Brescia – spiega Marco Capitanio, presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia –. Un valore aggiunto reso possibile dalla particolare organizzazione dell’appuntamento, che mira a valorizzare l’aspetto pratico e il dialogo tra gli imprenditori. Come ho più volte avuto modo di sottolineare, le PMI sono il collante delle nostre filiere: quelle che scelgono di entrare in Confindustria Brescia sono sempre di più, e stiamo anche alzando la loro media di grandezza. Come Piccola, continueremo nei prossimi mesi a sforzarci di portare sul territorio eventi di valore: mi piace ricordare, sotto questo punto di vista, il roadshow della Piccola Industria di Confindustria nazionale, in programma a Brescia il prossimo 3 ottobre e prima tappa lombarda, con il coinvolgimento delle territoriali di Bergamo e Mantova, ma anche il PMI Day: quest’anno la nostra provincia ospiterà, il 17 novembre, l’inaugurazione a livello nazionale dell’iniziativa. Voglio ricordare, infine, tra le tematiche più significative di cui parleremo anche quella delle comunità energetiche, per cui auspichiamo a breve uno sblocco della normativa.”
Ulteriori dettagli sono disponibili sulla homepage del sito www.confindustriabrescia.it e scrivendo all’indirizzo pi@confindustriabrescia.it; iscrizioni dirette al seguente link https://www.confindustriabrescia.it/contenuto/tracciamo-insieme-la-rotta-incontriamoci-e-pa-9247
Brescia, a fine 2022 mutui calati del 23%
Le famiglie lombarde hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 3.263,8 milioni di euro, che collocano la regione al primo posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza del 25,39%; rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in regione si registra una variazione delle erogazioni pari a -16,2%, per un controvalore di -631,9 milioni di euro.
Se si osserva l’andamento delle erogazioni sui 12 mesi, e si analizzano quindi i volumi dell’intero anno solare 2022, la regione Lombardia mostra una variazione negativa pari a -9,5%, per un controvalore di -1.451,5 mln di euro. Sono dunque stati erogati in questi ultimi dodici mesi 13.864,6 mln di euro, volumi che rappresentano il 25,08% del totale nazionale.
Nel quarto trimestre 2022 le province della Lombardia hanno evidenziato il seguente andamento.
A Brescia sono stati erogati volumi per 289,1 mln di euro, corrispondenti a una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a -23,0%. Nei precedenti dodici mesi sono stati erogati 1.288,1 mln di euro (-12,8%).
La provincia di Bergamo ha erogato volumi per 285,6 mln di euro, facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a -18,9%. Nell’ultimo anno, invece, sono stati erogati 1.227,0 mln di euro, pari a -5,7%.
La provincia di Como ha erogato volumi per 184,7 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a -15,4%. Il 2022 ha evidenziato volumi per 754,6 mln di euro, corrispondenti a -12,6%.
In provincia di Cremona i volumi erogati sono stati 76,1 mln di euro, con una variazione pari a -23,2%. Nel 2022 sono stati 323 mln di euro, (-8,1% rispetto al 2021).
In provincia di Lecco sono stati erogati volumi per 75,8 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a -21,2%. Sommando i volumi dei precedenti quattro trimestri, i volumi sono stati 336,5 mln di euro e la variazione -7%.
Lodi ha erogato volumi per 60,1 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a -18,0%. Questi dodici mesi hanno evidenziato volumi per 253,9 mln di euro e una variazione pari a -13,3%.
La provincia di Mantova ha erogato volumi per 84,9 mln di euro, facendo registrare una variazione sul trimestre pari a +7,5%. L’anno 2022 ha segnalato un totale di 336,9 mln di euro(+5,7%).
A Milano sono stati erogati volumi per 1.526,2 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è risultata essere pari a -17,2%. I quattro trimestri passati, invece, hanno visto un totale 6.585,6 mln di euro (-8,8%).
La provincia di Monza-Brianza ha erogato volumi per 292,5 mln di euro, facendo registrare una variazione pari a -7,4% nel trimestre. Nel 2022 stati erogati 1.148,1 mln di euro (-8,3% del 2021).
In provincia di Pavia i volumi erogati sono stati 112,2 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a -7,6%. Nei dodici mesi precedenti, invece, sono stati erogati 456,5 mln di euro, pari a -5,1%.
In provincia di Sondrio sono stati erogati volumi per 32,8 mln di euro, facendo registrare una variazione pari a -0,3%. Nell’intero 2022, invece, sono stati erogati 116,0 mln di euro (-10,6%).
Varese ha registrato volumi erogati per 243,8 mln di euro, con una variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a -15,4%. I volumi di questi ultimi dodici mesi sono stati 1.038,4 mln di euro e la variazione è stata pari a -18,1%.
IMPORTO MEDIO DI MUTUO – LOMBARDIA
Attraverso l’elaborazione dei dati provenienti dalle agenzie di mediazione creditizia Kìron ed Epicas, Kìron Partner ha analizzato la tendenza rispetto all’importo medio di mutuo erogato.
Nel quarto trimestre 2022 in Lombardia si è registrato un importo medio di mutuo pari a 132.926 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 124.616 euro. Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato circa l’8% in più rispetto al mutuatario medio italiano.
“Peste suina alle porte di Brescia, bisogna abbattere subito i cinghiali”
La peste suina si avvicina pericolosamente ai confini bresciani. E gli allevatori di casa nostra sono in grandissimo allarme. Da quando, una settimana fa circa, sono state scoperte due carcasse di cinghiali infetti nel Pavese, a Bagnaria e a Ponte Nizza, nella Valle Staffora, i primi casi in Lombardia (fino a pochi giorni fa la zona rossa si estendeva alla provincia di Piacenza, mentre oggi sono undici i comuni coinvolti in provincia di Pavia). Ora la temibile infezione bussa alle porte di Brescia, distante solo 150 chilometri circa. Se l’infezione dovesse estendersi sarebbe, per l’economia agricola bresciana, un dramma e un danno enorme. Il settore suinicolo bresciano conta oltre 750 allevamenti per circa 1,2 milioni di capi e quasi trecento milioni di euro di valore complessivo alla produzione.
“Siamo oltremodo preoccupati – dichiara il consigliere di Confagricoltura Brescia Serafino Valtulini, allevatore di Orzivecchi -, le istituzioni si sono mosse ma evidentemente non basta o le azioni sono forse un po’ tardive. Non c’è più un solo minuto da perdere, come diciamo da tempo, per impedire alla peste suina di diffondersi tramite i cinghiali, che sono il primo vettore del virus: l’unico modo restano gli abbattimenti, non ci sono oggi altre strade percorribili nel breve periodo. Politica, imprese e associazioni di categoria devono lavorare unite per un unico obiettivo comune: tutelare e proteggere le zone a più alta intensità di capi suini allevati, come lo è il Bresciano”.
Lo scorso 21 giugno la commissione Agricoltura della Camera ha approvato una risoluzione sulla Psa, che prevede interventi di depopolamento del cinghiale tramite una maggiore attenzione all’attuazione del piano straordinario di contenimento della specie anche nelle aree non toccate dal virus ma vocate all’allevamento suinicolo, in modo da prevenirne l’arrivo. Non solo, il decreto legge 75 del 22 giugno ha introdotto nuove misure di contrasto alla peste suina, rafforzando la prevenzione e l’eradicazione della Psa e ampliando il raggio d’azione delle operazioni di contenimento dei cinghiali, oltre che le funzioni del commissario straordinario. A lui il compito di definire il piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale e la possibilità di prevedere procedure straordinarie (compreso l’affidamento a ditte specializzate) in caso di inerzia o mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni.
I suinicoltori di Confagricoltura Brescia si sono incontrati più volte nelle ultime settimane, chiedendo ufficialmente di “mettere in atto tutte le misure necessarie per ridurre il rischio che la malattia entri nella Pianura padana lombarda”, dove è allevato circa il 50% del patrimonio suinicolo nazionale, una delle principali filiere per le più famose Dop italiane. In caso di diffusione della peste suina anche in questo territorio, si determinerebbe un rischio sanitario diretto per la zootecnia bresciana, con danni economici pesantissimi stimati in circa 60 milioni di euro al mese in Lombardia (la sola provincia di Brescia rappresenta il primo distretto suinicolo all’interno della Lombardia, con il 31 per cento della quota produttiva regionale).
Come realizzare un giardino funzionale e ben curato
In molti hanno il pallino del giardino, perché è un piacevole passatempo, bastano pochi accorgimenti per abbellire il contesto domestico con uno spazio verde ben curato.
Farlo vuol dire incrementare il valore dell’immobile e, al tempo stesso, godere di incredibili comfort, come ad esempio trascorrere piacevoli momenti all’aria aperta, dopo stressanti giornate di lavoro.
Realizzare uno splendido giardino: fondamentale è il supporto di un professionista qualificato
Per quanto realizzare un angolo verde sia possibile anche seguendo la procedura fai da te, in questo caso conviene forse rivolgersi a un professionista con pluriennale esperienza nel settore.
La realizzazione giardino preventivo è lo step iniziale per avere una panoramica ben chiara sulle spese che verranno affrontate.
Se l’esborso da sostenere è in linea con le possibilità, allora chi si occupa dei lavori potrà fornire tutte le dritte del caso, come ad esempio quelle relative all’impiego di erba vera, di piante ornamentali e dei complementi di arredo più appropriati. Importante è che l’occupazione degli spazi non si riveli per nulla invadente.
Chi desidera poi fare investimenti massicci su un angolo verde bello a vedersi, può richiedere l’installazione di strutture coperte, dove riposarsi all’ombra, oppure di piscine, dove trascorrere piacevoli momenti in compagnia, soprattutto con l’avvento della bella stagione.
Strategie valide per la realizzazione di un giardino accogliente
Accoglienza, raffinatezza ed eleganza sono alcuni dei tratti distintivi che un giardino deve avere, a prescindere dalla metratura. Perciò, gli spazi non vanno mai caricati troppo di oggetti, in quanto risulterebbero poi troppo ingombranti.
Una strategia che va molto di moda, ad esempio, verte tutta attorno alla creazione di spazi appartati, dove potersi godere appieno la privacy, magari leggendo in solitudine, cenando con i propri cari, conversando con la propria comitiva.
Importante, ovviamente, è che queste aree risultino riconoscibili dal resto. Optare per la divisione del giardino in settori, assegnando a ciascuno una precisa funzione nel contesto, mantenendo una certa armonia, è ciò che il professionista del settore deve essere in grado di fare.
Il lavoro è armonico nel momento in cui ciascun elemento risulti integrato al meglio con gli alti, senza essere invadente.
Ad esempio, per valorizzare le aree di uno spazio verde, puntare su candele e lanterne si conferma il più delle volte una strategia vincente. Grazie a questi espedienti originali, infatti, si crea un’atmosfera delicata nel giardino, dando luogo a un clima disteso. Quello ideale per trascorrere bei momenti insieme.
La scelta degli ornamenti
Fontane e statue contribuiscono ad abbellire l’angolo verde: il professionista incaricato dei lavori segnalerà come disporre al meglio questi ornamenti, mettendo a punto aree ottimizzate dal punto di vista visivo.
I sistemi di irrigazione e di illuminazione
Installare con cura un valido sistema di irrigazione assicura considerevole risparmio di soldi e di tempo. Ce ne sono tanti disponibili a prezzi accessibili che si dimostrano perfettamente in grado di irrigare al meglio ogni spazio, indipendentemente dalle sue dimensioni.
Per quanto riguarda i sistemi di illuminazione, occorre fare tutti i lavori del caso, iniziando preferibilmente in primavera o in estate, dato il bel tempo. Illuminare il giardino e le vie di accesso quando fa buio è molto utile sia per una questione di comfort sia in termini di sicurezza.
Conclusioni
Con queste dritte, realizzare un giardino funzionale e ben curato sarà cosa semplice. Avvalersi di uno specialista conviene sempre, se si desidera valo
Nocivelli, vinta una nuova gara da 7 milioni di euro
Nocivelli ABP S.p.A. (ABP:IM), ESCo Company specializzata nella realizzazione di impianti tecnologici e nei servizi di facility management, leader di settore a livello nazionale nelle operazioni di Partenariato Pubblico Privato si è aggiudicata, in Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) come Capogruppo assieme alla società Pavoni SpA, quattro lotti di una Gara d’Appalto avente ad oggetto l’affidamento dell’esecuzione di opere edili ed impiantistiche per la realizzazione e/o adeguamento di strutture da adibire ad Ospedali di Comunità e Case di Comunità nelle province di Brescia e Lodi. L’importo dei lavori di natura impiantistica di competenza di Nocivelli ABP (tutti rientranti nel PNRR, quali ad esempio impianti idrico sanitari, cucine e lavanderie, impianti termici e di condizionamento, impianti elettrici, telefonici, radiotelevisivi e televisivi) è di circa 7,0 milioni di euro. Lo svolgimento delle opere avverrà nel corso dei prossimi 3 anni.
Si tratta della terza gara d’appalto vinta dalla società Nocivelli in RTI in meno di un mese. Complessivamente, le tre gare pubbliche vinte (due delle quali relative a progetti previsti dal PNRR) ammontano a un totale di oltre 30 milioni di euro.
Nicola Turra, Amministratore Delegato di Nocivelli ABP, ha dichiarato: “Questa terza aggiudicazione consecutiva ci consente di riportare l’attenzione sul business model unico di Nocivelli. Grazie ad una solidità rilevante, ad un’assenza di debito e soprattutto ad un know-how di settore che ci viene riconosciuto dagli stakeholders, siamo riusciti a vincere gare d’appalto che aggiungono valore e marginalità al nostro backlog. Al contempo, indirizziamo il grande tema che oggi l’Italia ha, ovvero riuscire a utilizzare in maniera appropriata le risorse del PNRR su progetti che migliorino l’impatto ambientale, efficientando la performance energetica dei luoghi e degli immobili pubblici”.
Bruno Nocivelli, Presidente di Nocivelli ABP, ha aggiunto: “Il nostro ruolo di supporto alla Pubblica Amministrazione non è solo come fornitore di servizi di efficientamento energetico bensì anche come partner di filiera capace di proporre operazioni finanziarie di valore che possano attirare i fondi del PNRR ancora non stanziati, in particolare nell’ambito della Sanità”.
Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali
Pubblichiamo come di consueto gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.
69/23 – DIRITTO ANNUALE 2023
Diritto annuale 2023: si ricorda che le imprese già iscritte al Registro delle imprese al 1° gennaio 2023 devono corrispondere il diritto annuale per la sede legale e per le unità locali alla Camera di Commercio competente per territorio, utilizzando il modello F24, entro il termine previsto per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi. Maggiori informazioni alla pagina Diritto Annuale del sito www.bs.camcom.it
70/23 – ECCELLENZE IN DIGITALE
Il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere e Google.org, organizza la nuova rassegna Eccellenze in Digitale 2023. Il progetto ha l’obiettivo di supportare l’accrescimento delle competenze digitali del tessuto produttivo italiano e dei suoi lavoratori. Prossimo webinar gratuito: 28 giugno, ore 15.00: La vendita online – Gummy Industries. Incontri successivi: 13 e 27 settembre. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
71/23 – ETICHETTATURA ALIMENTARE FILIERA VITIVINICOLA
In collaborazione con Sportello Etichettatura e Sicurezza Prodotti, la Camera di Commercio di Brescia propone nella giornata del 5 luglio 2023 alle ore 9.30 un webinar dedicato alle imprese della filiera vitivinicola. L’incontro si propone di fare il punto sullo stato dell’arte e i recenti aggiornamenti in tema di etichettatura alimentare per il vino, in particolare rispetto all’inserimento delle informazioni sugli ingredienti e i valori nutrizionali. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
72/23 – SEMPLIFICAZIONE DELLE COMUNICAZIONI DI CESSAZIONE ATTIVITA’ – PROGETTO CERS
Webinar gratuito su piattaforma Zoom il giorno 6 luglio ore 10.30. L’iniziativa intende illustrare le modalità di presentazione e acquisizione delle pratiche di cessazione che partiranno dal 1 agosto 2023. Da quella data le imprese dovranno presentare la comunicazione di cessazione delle attività solamente al Registro delle Imprese. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
Acquisizione, a Consilium la maggioranza della Cela di Corte Franca
Consilium, attraverso il fondo Consilium Private Equity Fund IV, annuncia di aver acquisito la maggioranza di Cela affiancando i manager soci Paolo Troni, Roberto Rocca e Simone Scalabrini che manterranno una quota rilevante nella società. Paolo Troni, attuale Amministratore Delegato, continuerà a guidare la società con il supporto di Stefano Di Santo, manager che vanta un’importante esperienza nel settore, con l’obiettivo di proseguire nello sviluppo avviato con successo negli ultimi anni.
Cela, con sede a Corte Franca (Brescia), è un’azienda leader nel settore delle piattaforme aeree di fascia alta. La società progetta e produce in Italia – ed esporta in oltre 50 Paesi – piattaforme autocarrate e cingolate (c.d. ragni), trailer (una nuova tipologia di piattaforme recentemente sviluppata per il mercato del nord America) e piattaforme antincendio.
Cela è riuscita negli anni ad affermarsi come player innovativo grazie a un’offerta ad alto contenuto tecnologico che nasce dalla sua specifica esperienza nel settore antincendio. Le caratteristiche di sicurezza, flessibilità e facilità di utilizzo dei prodotti Cela hanno creato nel tempo l’eccellente reputazione della società.
Cela ha registrato negli ultimi anni una costante crescita dei ricavi e della marginalità chiudendo il 2022 con un giro d’affari pari a circa 45 milioni di Euro (+31% vs il 2021 e +88% vs il 2020).
In un mercato caratterizzato da un trend positivo dovuto all’adozione di normative di sicurezza sempre più stringenti (le piattaforme sostituiscono scale e ponteggi), l’operazione è volta a supportare il management nella realizzazione di un importante piano di sviluppo. Le principali direttrici sono il consolidamento della società a livello italiano ed europeo e l’aumento della presenza in altri mercati ad alto potenziale, in particolare in quello nordamericano. La società ha di recente realizzato rilevanti investimenti di ampliamento della capacità produttiva per dotarsi di una struttura industriale adeguata alla crescita nelle nuove geografie e ottenere significativi recuperi di efficienza.
L’investimento in Cela è la terza operazione realizzata dal fondo Consilium Private Equity Fund IV che ha chiuso il fundraising nel giugno 2022 con un focus di investimento su PMI italiane ad alto potenziale di sviluppo, posizionamento di eccellenza nel proprio settore e forte orientamento all’export.
Paolo Troni, Amministratore Delegato e Presidente di Cela ha dichiarato: “L’accordo con Consilium rappresenta un’ulteriore importante tappa per lo sviluppo di Cela. Siamo convinti di aver scelto il partner migliore per aiutarci a portare avanti il percorso che la società ha intrapreso negli ultimi anni”.