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Abbattere la Tintoretto è una buona idea, nè di destra nè di sinistra

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di Fausto Di Mezza – Un’idea buona è un’idea buona, non è’di destra e neppure di sinistra. Quando questo elementare assunto si sposa con la logica della finanza immobiliare è ancora più vero. L’iniziativa messa in campo da Invesire Sgr, in merito all’abbattimento della torre Tintoretto, è quanto di più intelligente e socialmente utile si possa fare per quella zona della città.

L’housing sociale, infatti, rappresenta quella che, in termini finanziari, si definisce un’operazione win win. Si chiamano in questo modo le operazioni in cui tutte le parti coinvolte in un determinato deal escono vincenti dagli accordi trovati.

La finanza immobiliare, fatta attraverso quelle Sgr che, come loro mission non guardano solo alla logica del profitto ma anche alla utilità sociale delle operazioni, rappresenta uno strumento avanzato. Le Sgr offrono ai sottoscrittori dei fondi un minimo di remunerazione del capitale, permettono a quartieri degradati di rinascere e al contempo a giovani coppie di poter realizzare il sogno di avere una casa con sistemi innovativi come ad esempio l’affitto con riscatto. È necessario che la politica agevoli il più possibile questo tipo di operazioni, cercando di mettere le Sgr in condizioni di poter sviluppare piani finanziari che siano sostenibili.

Anche un profano del settore immobiliare capisce che perno fondamentale dell’operazione in questione passa obbligatoriamente dalla riuscita da parte della Sgr di alienare gli immobili velocemente.

Qualcuno dei lettori comprerebbe un appartamento nella torre Tintoretto anche qualora fosse riqualificata? Penso proprio che la risposta sia negativa perché un mostro rimane sempre un mostro anche se ristrutturato ed abbellito.

In conclusione, il mio personale consiglio alla politica cittadina è’ il seguente: la sinistra esca dall’impasse ideologico di non poter cambiare idea solo perché la proposta originaria fu fatta dalla ex giunta Paroli. La destra, dal canto suo, rinunci al “ve lo avevamo detto” ed insieme si lavori per fare in modo che tutti i soggetti coinvolti possano trarre il maggior vantaggio possibile. Abbattiamo quindi senza alcun indugio il mostro, prima che la città perda l’ennesimo treno!

* Ex assessore comunale al Bilancio

Dall’Era Giancarlo

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Nato nel 1946, bresciano, sposato, due figli già avviati a brillante carriera manageriale, Presidente e comproprietario della CROMODORA Wheels, Azienda leader nel settore della produzione di ruote in lega leggera per primo equipaggiamento. Il 25 maggio 2009 è stato eletto Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana, dopo aver ricoperto la carica di Vice Presidente con delega alle Relazioni Industriali dal 2004 al maggio 2009. E’ Vice Presidente di Federmeccanica. La CROMODORA Wheels, con due unità produttive, a Ghedi (BS) e a Mosnov (Repubblica Ceca), con oltre 400 dipendenti ed un fatturato di circa 115 milioni di euro nel 2008, fornisce le più prestigiose Case automobilistiche a livello europeo: Alfa Romeo, Fiat, Lancia, BMW, Mercedes, Amg, Land Rover, Jaguar, Honda Europe. Giancarlo Dallera, nella Sua ormai consolidata attività imprenditoriale, ha maturato significative esperienze a livello internazionale come Presidente di Società multinazionali con apparati produttivi in Europa, Sud America, Sud Africa e Sud Est Asiatico.

Giancarlo Turati

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Giancarlo Turati è nato a Brescia nel 1956. Dopo il diploma di perito tecnico nel 1975, ha frequentato la Facoltà di filosofia all’Università statale di Milano. A partire dal 1977 ha maturato numerose esperienze nel campo delle reti e dei sistemi di sicurezza, lavorando per 18 anni come responsabile del settore reti e telecomunicazioni di un primario istituto di credito della Lombardia, mentre dal 1995 svolge attività nell’ambito del networking, della consulenza e della revisione di servizi information technologies. Dal 1995 è socio e amministratore di Fasternet Soluzioni di Networking, società che opera nell’ambito dei servizi IT e dal 2004 è presidente del consiglio di amministrazione di FN&Partners, società operativa nell’ambito della revisione e della consulenza IT. Nel 2010 ha contribuito a fondare BICTA, la prima rete d’impresa in ambito ICT in Italia , di cui è presidente. E’ titolare di numerose qualifiche internazionali tra cui CISA (Certified Information Systems Auditor) dal 2003 e CISM (Certified Information Security Manager) dal 2004. E’ lead auditor e responsabile di gruppi di audit di sistemi per la gestione della sicurezza a norma ex BS7799 rilasciata dall’ IRCA. Ha svolto docenze sui problemi inerenti la sicurezza dei sistemi presso AIEA ed altri enti ed è stato relatore all’Italian Cyber Space Law Conference di Bologna negli anni 2003, 2004, 2005. Attualmente è presidente del Comitato Piccola Industria dell’Associazione Industriale Bresciana e membro del consiglio direttivo del settore terziario e coordinatore del progetto EXPO per le territoriali di Brescia, Mantova e Cremona. Fa parte del comitato tecnico di Confindustria per Expo 2015.

Paolo Streparava

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Paolo Streparava, nato del dicembre del 1971, sposato e padre di tre figli, è il Ceo di Streparava Holding Spa, società che opera nel settore dell’automotive e nella quale è entrato dopo gli studi come assistente del direttore generale. Dopo aver ricoperto vari ruoli, dal 2003 Paolo Streparava è amministratore delegato di Streparava spa. In seguito diventa AD di Streparava holding spa, director di Streparava India, vice presidente di Lab ID di Milano, consigliere di Fai (Futuro all’impresa) di Brescia, consigliere di Isfor 2000 e di Banca Santa Giulia. Former president del Gruppo giovani imprenditori di AIB, Paolo Streparava dopo il liceo, e dopo un lungo stage all’estero interrompe il corso universitario in Economia e commercio, frequenta quindi il master di gestione della Piccola e Media Impresa, si perfeziona nel corso promosso da Ucimu sulle responabilità dei vertici aziendali e nel corso di Sda Bocconi sul ruolo dei consigli di amministrazione, prima di frequentare un seminario su benchmarking e analisi del valore, promosso dal consorzio Inn.Tec in collaborazione con l’Università di Brescia.

Fabio Astori

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Nato il 10 maggio 1956, sposato, due figli, consegue la maturità scientifica al liceo Belfiore di Mantova nel 1975. Si iscrive a Medicina all’Università di Brescia, ma nel 1980 interrompe gli studi per entrare, l’anno successivo, nell’azienda di famiglia, la Luxor spa, della quale diviene consigliere delegato nel 1988 e presidente del Consiglio di amministrazione nel 2007. A partire dagli anni Novanta si dedica all’acquisizione o all’avvio di attività imprenditoriali nei settori automotive (Maier Cromoplastica Spa di Verdellino – Bg, specializzata nello stampaggio e nella cromatura di materie plastiche per auto), tessile e calzetteria (Calzitex Srl – Montichiari e Bucarest, specializzata nella produzione di calze e collants per donna), vinicolo (Società Agricola Quercia Sola in Maremma). Oltre a queste aziende tuttora in attività, avvia per poi cedere imprese di minori dimensioni nei comparti dell’elettronica, dell’edilizia e dei servizi. Nel 2001 fonda insieme ad altri soci la compagna aerea Air Italy e diviene presidente della holding Vittoria Alata. Nominato nel settembre 2013 vice presidente di Federmeccanica, ricopre incarichi nazionali all’interno di associazioni di services e sostiene l’Associazione Davide Rodella Onlus di Montichiari, impegnata nella cultura e nel sociale.

Paola Artioli

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Sposata, mamma di Bianca e Alessandro, di 16 ed otto anni, Paola Artioli, dopo la maturità classica ed appena iscritta alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Parma, ha iniziato a lavorare in Aso Siderurgica, fondata dal padre Aldo, azienda leader mondiale nella produzione di acciai speciali ed oggi alla testa di un gruppo di imprese manifatturiere e di servizi, che operano nel settore siderurgico, elettrico e metallurgico. Laureata in Economia all’Università La Sapienza di Roma, dove ha sostenuto gli Esami di Stato e ho svolto la libera professione come Dottore Commercialista per circa 10 anni. Nel 1999 rientra a Brescia con la famiglia per riprendere il percorso imprenditoriale, dirigendo stabilmente l’azienda con i famigliari, come Amministratore delegato di ASO Siderurgica e delle società del Gruppo. Dal 2004 è membro di Giunta dell’Associazione Industriale Bresciana. Nel 2006 è stata delegata dal Comitato Piccola Industria di AIB, quale promotrice del Gruppo Femminile Plurale, che è diventato un punto di riferimento associativo per lo sviluppo di progetti in un’ottica di genere e con particolare riguardo di progetti di sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione femminile, del welfare locale, di formazione per imprenditrici, studentesse e donne manager. Per 4 anni ne è stata la coordinatrice. Nel 2010 è stata nominata componente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Brescia. Nel 2012 è stata eletta Presidente del Settore Siderurgia e Metallurgia dell’Associazione Industriale Bresciana e Vicepresidente di Federacciai.

Giuseppe Pasini

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Giuseppe Pasini nasce a Odolo, in provincia di Brescia, il 17 agosto 1961. Nel 1979 si diploma Perito industriale all’Itis e nel 1982 inizia ad affiancare il padre Carlo nell’azienda di famiglia, la Feralpi S.p.A. Nel 1983 viene nominato consigliere delegato di Feralpi Siderurgica S.p.A. della quale è presidente dal 2008. Amministratore unico dal 1992 in ESF Elbe-Stahlwerke Feralpi GmbH in Germania, nel 2004 riorganizza il Gruppo, costituendo la Feralpi Holding S.p.A., assumendone la presidenza nel 2007. Dal febbraio 2009 è consigliere della società finanziaria Mittel S.p.A. Nel 1998 è membro di Giunta dell’Associazione Industriale Bresciana e dal 2005 componente del Consiglio direttivo, mentre dal 2004 siede anche nella Giunta nazionale di Confindustria. Presidente di Federacciai dal 2001 al 2012 e di Confindustria Metalli dal 2009 al 2012, è attualmente Vice Presidente di Federcostruzioni. E’ inoltre consigliere e componente del Comitato esecutivo della Fondazione della Comunità Bresciana Onlus e membro del Comitato di indirizzo del C.S.M.T. Negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti: “Medaglia d’Acciaio Federico Giolitti” da parte dell’Associazione Italiana di Metallurgia (2009), premio “Lombardia per il Lavoro” da Regione Lombardia (2006), “Imprenditore dell’anno” Ernst & Young nella categoria Global nel 2003 e nella categoria Quality of Life nel 2006.

Infrastrutture priorità per imprese e territorio. Il 17 l’assemblea di Aib alla Beretta

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Le infrastrutture quale fattore decisivo per la competitività di un territorio e delle sue imprese. Per questo Associazione Industriale Bresciana ha scelto di dedicare al tema l’assemblea annuale, che si terrà lunedì 17 ottobre nella sede della Fabbrica d’Armi Pietro Beretta a Gardone Val Trompia (stabilimento Beretta 2 – via Artigiani, 1), alla quale interverrà il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

La sessione privata, riservata alle aziende associate, prenderà il via alle 13 (inizio accredito ore 12.30). Alle 15, la relazione del presidente di AIB, Marco Bonometti, aprirà i lavori della parte pubblica (ingresso su invito), cui seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista Oscar Giannino, dedicata ai nodi infrastrutturali del territorio. Ne discuteranno Enrico Marchi (presidente Gruppo Save), Pietro Salini (ad Salini Impregilo), Renato Mazzoncini (ad Ferrovie dello Stato) e Raffaele Tiscar (vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

L’assise si chiuderà con gli interventi del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Valsabbina, nasce il comitato per difendere i piccoli azionisti

in Banche/Economia/Valsabbina by

Un’assemblea per chiedere la trasformazione di Banca Valsabbina in Spa o, in alternativa, l’adozione di un sistema di governance più “democratico”, con il rinnovo contestuale dei rappresentanti nel Cda. A chiederlo è il neonato Comitato Soci Valsabbina, che stamattina si è presentato ai media con una conferenza convocata al Caffè della stampa di piazza Loggia, in città. Presenti i quattro promotori: Aurelio Bizioli, Mariano Rainone, Giorgio Paris e Gino Toffolo, che hanno dichiarato di aver già raccolto, in una manciata di giorni, una cinquantina di adesioni on line (www.comitatosocivalsabbina.it). E che ora puntano diritti a quota 2mila.

“Dopo anni in cui il valore è cresciuto continuamente”, ha sottolineato Bizioli, “in pochi mesi si è scesi da 18 euro a 4,60 euro per azione. Ma soprattutto, a fronte di 300mila azioni in vendita, c’erano ordini d’acquisto – in gran parte dalla stessa banca – solo per 70mila. Noi nasciamo partendo da questa situazione”, ha aggiunto, “con la proposta di organizzare un’assemblea che tocchi alcuni temi determinanti per il futuro dell’istituto”.

Innanzitutto la proposta di trasformare la banca da popolare in società per azioni in cui il potere dei soci è determinato anche dal peso che hanno rispetto al totale. “Oggi chi compra 300mila azioni azioni ha lo stesso potere di chi ne possiede 200, con l’aggravante che venderle è poi molto difficile”, ha chiarito il commercialista valsabbino, “mentre investitori e fondi avrebbero un maggiore interesse ad acquistare le azioni di una Spa. E si darebbe una risposta positiva a molti piccoli risparmiatori valsabbini che oggi vorrebbero vendere, ma non possono”.

Quanto all’obiezione che con il passaggio ad Spa i soci perderebbero potere, invece, Bizioli ha ricordato che “l’ex direttore Barbieri è diventato presidente con i voti di soli nove soci, quelli dei consiglieri, mentre in una banca popolare sarebbe opportuno che un cambio di governance passi dall’assemblea”.

Un’assemblea, però, con regole diverse. “Se proprio non vogliamo fare di Valsabbina una Spa”, ha incalzato Bizioli, “almeno mettiamo regole più democratiche, perché l’attuale statuto è l’esempio di come un gruppo dirigente si possa nella sostanza blindare. Non è accettabile che in consiglio sieda gente che viene confermata da decenni e che ha un’età media elevatissima. Inoltre per votare un’alternativa a quelle proposte dal consiglio bisogna cancellare i nomi dalla scheda prestampata e scrivere a mano quelli degli altri. Servirebbe un sistema di voto su liste contrapposte, con una rappresentanza anche per le minoranze e scadenze triennali che non riguardino solo tre consiglieri per volta”.

Con queste premesse ci si avvicina alla prossima assemblea, in cui dovrà essere rinnovato il mandato di Barbieri e altri due consiglieri. Ma non saranno soli. Perché il Comitato fa sapere di voler raccogliere le adesioni per presentare in assemblea una proposta alternativa all’attuale, chiedendo anche “chiarezza sulle vicende legali che vede coinvolta la banca in relazione alla vicenda Carife”.

Quanto, invece, all’idea di una class action proposta dallo studio Zanvettorbruschi, il Comitato è scettico. “Non è tra le nostre idee”, ha spiegato l’avvocato Paris, “forse è una strada legittima, ma non la riteniamo opportuna, perché l’obiettivo non è tanto quello di recuperare qualche migliaio di euro sulla singola posizione, ma fare un intervento radicale di trasformazione della banca per riportare valore ai soci”.

Lombardia, bando impresa sicura prorogato a dicembre

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“Di fronte al successo riscosso, con oltre 500 domande pervenute, abbiamo deciso di tenere aperto fino al 15 dicembre 2016 il bando rivolto a commercianti e artigiani, che permette di ricevere fino a 5000 euro di contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto e l’istallazione di sistemi innovativi di sicurezza nelle loro attivita’”. E’ quanto ha dichiarato oggi l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini annunciando la proroga relativa alla misura ‘Impresa Sicura, contributi per investimenti innovativi finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali e artigiane’, promossa e cofinanziata da Regione Lombardia con il sistema camerale.

SOSTEGNO A COMPARTO – “I negozi di vicinato sono spesso esposti ad odiosi episodi di microcriminalita’; gli ultimi dati disponibili – ha sottolineato l’assessore – descrivono infatti

un quadro preoccupante nella nostra regione con piu’ di 24mila denunce raccolte dalle forze dell’ordine, impegnate in una grande azione di repressione. Di fronte a questa situazione abbiamo quindi pensato di rilanciare il nostro sostegno al comparto e rimarcare con forza la vicinanza ai titolari di esercizi commerciali e agli artigiani, soprattutto in un momento in cui perdura la crisi dei consumi”.

UNIONCAMERE – “Gli esercizi commerciali sono un importante presidio di sicurezza e legalita’ del territorio che va adeguatamente protetto e sostenuto” ha ricordato il Presidente di Unioncamere Lombardia Giandomenico Auricchio. “Con questo bando cofinanziato da Camere di Commercio e Regione Lombardia non vogliamo solo dare continuita’ alle nostre attivita’ d i supporto alle imprese, ma anche dare un segnale concreto dell’impegno comune che si e’ da poco concretizzato nel rinnovo dell’accordo di collaborazione per la competitivita’ del sistema economico lombardo”.

IMPEGNO REGIONE PER COMMERCIO E ARTIGIANATO – “Attraverso questo importate impegno economico, quella presentata stamane – ha concluso Parolini – diventa solo l’ultima misura inserita in un ampio contesto di iniziative e di incentivi economici che l’assessorato allo Sviluppo economico ha messo in campo per il settore del commercio e dell’artigianato sul fronte della lotta alla desertificazione commerciale, alla contraffazione e all’abusivismo, per il sostegno di interventi specifici di riqualificazione degli esercizi commerciali, oltre che per la valorizzazione delle attivita’ storiche e di quei negozi e reti di attivita’ commerciali che si sono distinti per la capacita’ di generare attrattivita’”.

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