
Confindustria, segnali preoccupanti dal terzo trimestre delle imprese lombarde

Il 3° trimestre del 2016, in generale rallentamento, fornisce una serie di campanelli d’allarme da non sottovalutare. In particolare i dati emersi dall’analisi congiunturale di Unioncamere e Confindustria Lombardia evidenziano una variazione negativa della produzione industriale manifatturiera (- 0,2%), ordini interni piatti (0%) e saldo occupazionale negativo (-0,2%) rispetto al trimestre precedente. Positivi ordini esteri (+1,6%) e fatturato (+0,8%).
Un discorso a parte merita il quadro occupazionale: nonostante il calo del ricorso alla CIG per il 4° trimestre consecutivo rappresenti un buon segnale, preoccupa il saldo negativo (-0,2%), frutto della parziale riduzione dello stimolo fiscale per le assunzioni ma anche di una mancanza di fiducia.
“Lo scenario di incertezza globale – scrive il presidente Ribolla in una nota – dovuto ai non chiari esiti della gestione della Brexit ma anche all’incerto esito delle elezioni americane, alle tensioni geopolitiche generate dal conflitto siriano e al calo del prezzo delle materie prime, rappresenta un elemento di preoccupazione per il commercio internazionale che, come emerge dai dati del Fondo Monetario Internazionale, nel 2016 ha toccato il suo punto più basso degli ultimi 7 anni (2,3%).
A fronte di questo contesto, assistiamo a Stati ma anche a Regioni (da manuale il caso della Vallonia) che agiscono a tutela dei propri interessi, coltivando il mercato interno con decisioni che spesso si scontrano con l’interesse generale: in questo quadro, si vedano le negoziazioni su TTIP e CETA, l’Unione Europea è il vero malato del mondo.
In Italia e in Lombardia, senza cercare alibi nella stagionalità storicamente anomala rispetto agli altri trimestri, il rallentamento della produzione, parallelamente allo stallo degli ordini interni, confermano quanto Confindustria Lombardia sostiene da tempo: è giusto puntare sull’internazionalizzazione delle nostre imprese, porsi l’obiettivo di conquistare nuovi mercati e crescere dimensionalmente, ma alla base di questo vi deve essere un mercato interno forte che garantisca solidità alle aziende senza esporle ai rischi di shock esterni non facilmente gestibili.
E’ quindi fondamentale che il nostro Paese agisca in modo da supportare il mercato interno, usando la leva del credito e la leva fiscale. Come dichiarato dal CsC di Confindustria, la Legge di bilancio fornisce un buon impulso, ricorrendo a maggior deficit e facendo potentemente leva sugli investimenti privati ma lo stimolo potrebbe essere maggiore se i sostegni fiscali generassero acquisti di macchinari e impianti aggiuntivi.
Un’occasione per far ripartire gli investimenti delle imprese è senza dubbio rappresentata dal Piano nazionale Industria 4.0, opportunità che le imprese, soprattutto le più piccole, devono cogliere al volo (i 10 miliardi messi a disposizione del MISE saranno mobilitati da subito) per non perdere il treno della competitività.
In proposito abbiamo accolto positivamente la volontà del Governatore Maroni di declinare a livello regionale il Piano Industria 4.0, con un allineamento dei fondi FESR agli incentivi del Piano Calenda, anche al fine di rendere l’attuazione più tailor-made sui territori lombardi.
Il dato emerso dall’analisi congiunturale sul calo delle imprese manifatturiere attive (-0,1%) testimonia infatti che la selezione naturale del mercato è in corso e bisogna agire in fretta per garantire innovazione e competitività.
Anche in Lombardia – conclude Ribolla – c’è molto da lavorare, partendo dai nostri punti di forza: la Lombardia come perno di un grande hub economico e grande regione manifatturiera. È imprescindibile rilanciare con forza una grande alleanza tra pubblico e privato sui temi dell’innovazione e del capitale umano, per presentare la nostra regione come luogo ideale nel quale insediarsi. Insediarsi in Lombardia significa avere accesso ad un unico grande sistema economico fortemente legato all’Europa. All’interno di questo quadro di grandezza dimensionale ed economica, la Lombardia risalta come regione leader con il suo sistema di eccellenza nella produzione, nell’innovazione, nella ricerca e nella formazione che la rendono, un luogo ideale nel quale vivere e lavorare”.
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“Con l’approvazione di questa nuova misura, destiniamo 5 milioni di euro per sostenere l’export delle imprese lombarde, favorendo anche il

Imprese, indagine Aib: terzo trimestre 2016 tra luci e ombre
Nel terzo trimestre del 2016 – secondo una nota del Centro Studi AIB – al netto dei fattori stagionali, legati
Bassa Valcamonica e Sebino fra i territori segnalati dalla Regione per le agevolazioni

Nei giorni scorsi la giunta regionale Lombarda, in attuazione del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 4 agosto scorso che ne ha definito i criteri di individuazione, ha approvato l’elenco dei territori da ammettere alle
agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complesse.
“Applicando i parametri definiti dal Ministero – spiega il Consigliere Regionale Donatella Martinazzoli, Componente della Commissione Attività produttive e occupazione – la Giunta ha potuto selezionare nella loro interezza 4 tra i SLL (Sistemi Locali del Lavoro) identificati per Regione Lombardia; tra questi anche il SSL che ricomprende i comuni che gravitano nell’area della Bassa Valcamonica e del Sebino Bergamasco (Darfo Boario Terme, Pian Camuno, Costa Volpino, Endine Gaiano, Casazza, Rogno, Pisogne, Lovere, Sovere, Artogne, Grone, Monasterolo del Castello, Borgo di Terzo, Bossico, Castro, Fonteno, Gaverina Terme, Pianico, Ranzanico, Riva di Solto, Solto Collina, Spinone al Lago, Vigano San Martino, Angolo Terme, Gianico) le cui imprese potranno ora candidarsi al Bando MISE.
Entro giovedì 3 novembre l’elenco delle aree verrà trasmesso al ministero che, nei trenta giorni successivi, accertata la regolarità formale delle proposte formulate dalle singole Regioni, pubblicherà l’elenco nazionale dei territori candidati alle agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complessa e definirà i termini per la presentazione delle domande. Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale e i progetti per l’innovazione dell’organizzazione individuati dalla Circolare ministeriale del 6 agosto 2015, n. 59282.
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Imprese, indagine Aib: terzo trimestre 2016 tra luci e ombre
Nel terzo trimestre del 2016 – secondo una nota del Centro Studi AIB – al netto dei fattori stagionali, legati alla generalizzata chiusura degli stabilimenti nel mese di agosto, l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane ha evidenziato un’evoluzione moderatamente positiva, che si inserisce nel più ampio movimento di recupero del made in Brescia iniziato nel corso del 2014. La dinamica dell’industria bresciana appare inoltre coerente con un contesto nazionale caratterizzato da una ripresa dei livelli produttivi in estate, dopo la debolezza sperimentata in primavera.
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Aib lancia il nuovo servizio alle imprese Welfare con noi
Si chiama “Welfare con noi” il nuovo servizio proposto da Associazione Industriale Bresciana alle imprese per supportarle nella progettazione, nella
BreBeMi, assemblea dei soci dimezza il patrimonio della società

Arrivano i primi frutti incoraggianti della gestione BreBeMi, tanto che i primi sei mesi del 2016 hanno fatto registrare un risultato positivo pari a 10 milioni di euro, ma non sono sufficienti a fermare l’enorme emorragia di debiti accumulati nei primi anni. Per questo è stato necessario dimezzare seccamente il patrimonio netto della società che è passato da 332 a 175 milioni di euro secondo quanto deciso dall’assemblea dei soci. Era infatti di ben 157 milioni di euro il rosso accumulato nei primi anni di lavorazione e avvio del tratto autostradale.
Nonostante i risultati positivi del primo semestre (+50% di fatturato rispetto allo stesso mese del 2015, con 55mila utenti al giorno), dunque, a causa del debito pregresso i primi sei mesi si sono comunque conclusi con una pesante perdita di 26 milioni di euro. “I margini operativi della società saranno in grado di assorbire i costi finanziari del progetto solo successivamente alla realizzazione dell’interconnessione A35-A4, la cui realizzazione è attesa per il 2018″ – ha affermato Francesco Bettoni, presidente di BreBemi -. Fra quindici giorni apriranno i cantieri con l’A4, e se tutto andrà liscio l’opera sarà pronta esattamente fra un anno”.
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Francesco Bettoni – detto Franco – è nato a Visano, il 23 agosto 1948. Si laurea in Scienze Sociali con

A35 Brebemi vince a Londra il premio come miglior Project Bond europeo dell’anno
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Brebemi chiude il 2015 con altri 69 milioni di rosso
Un buco da 69 milioni di euro. E’ questo il bilancio di Brebemi a due anni dall’inaugurazione. Numeri pesanti, che
Il caro estinto non conosce crisi: a Brescia 309 attività
Ricorrenza dei defunti: festività religiosa che coinvolge un settore d’impresa diffuso sul territorio. Tra sedi di impresa e unità locali, sono 1.836 le imprese funebri attive in Lombardia nel 2016 su 12.540 presenti in Italia, il 14,6% del totale nazionale. Sono soprattutto pompe funebri (1.485 attività) ma ci sono anche 351 attività nel commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali. Un comparto che cresce in Lombardia del +1,5% tra 2015 e 2016 e del +2,2% in Italia. Milano è prima in regione con 503 attività, +3,3% in un anno, e un peso del 27,4% sul totale regionale. Seguono Brescia (309 attività, 16,8%), Bergamo (195, +2,6%) e Varese (158), Sopra le cento attività anche Monza e Brianza, Pavia e Mantova. In un anno è il territorio di Monza e Brianza a registrare la crescita più elevata, +6,5%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro imprese a giugno 2016 e 2015 relativi alle localizzazioni.
Fiori: si conferma la stabilità nei prezzi. Come da tradizione, il fiore più acquistato per questa ricorrenza è il crisantemo (si confermano prezzi stabili compresi tra 1,50 e 2,50 euro). Lo rilevano l’Associazione giardinieri, floricoltori, fiorai e pulitori dei cimiteri e l’Associazione dettaglianti fiori e piante aderenti a Confcommercio Milano. Secondo la qualità, il prezzo di un mazzo di crisantemi (7 rami) può variare dai 10 ai 30 euro.
Le ricadute del referendum sulle imprese. Se ne parla lunedì con Serracchiani e Gelmini

Referendum Costituzionale e la ricaduta sulle imprese. Questo il tema dell’incontro che Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha messo in calendario per lunedì 7 novembre, a partire dalle ore 20, presso l’Auditorium di Confartigianato di via Orzinuovi 28. Interverranno il vicesegretario del Partito Democratico Debora Serracchiani, Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per le ragioni del sì e Mariastella Gelmini, segretario di Forza Italia della Lombardia per quelle del no. Dopo l’introduzione del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, l’incontro sarà moderato dal segretario generale di Confartigianato Brescia Carlo Piccinato. “Non è una scelta semplice – commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – e perciò vogliamo offrire ai nostri associati un momento di incontro e confronto di alto livello. Per questo abbiamo invitato due autorevoli esponenti dei due fronti contrapposti per spiegare le loro ragioni, ma soprattutto per entrare nel merito di quali saranno le ricadute sulle imprese e sull’economia più in generale, sia che vinca il sì, sia che vinca il no. Lo sappiamo bene, gli artigiani sono pragmatici e decidono dopo aver ascoltato bene entrambe le posizioni e valutano cosa è meglio per loro e per la loro attività, che vuol dire lavoro e benessere per i propri dipendenti e ricadute e futuro per il territorio”.
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Confartigianato, uffici chiusi il 23 e il 30 dicembre
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Rapporto Confartigianato, un’impresa su quattro è digitale
È un artigianato in movimento quello fotografato dal 6° Rapporto dell’Osservatorio Artigianato e MPI di Confartigianato Imprese Lombardia presentato questa

Confartigianato Acconciatori, il bresciano Aurelio Salvoni Eugenio Massetti
Brescia – Si è svolto il rinnovo delle cariche nazionali di Confartigianato Acconciatori: l’assemblea dei presidenti regionali ha eletto all’unanimità
Brescia, a ottobre torna la deflazione? Tasso congiunturale -0,1% e tasso tendenziale -0,1

A ottobre, dopo che il mese scorso erano giunti segnali di ripresa dell’inflazione (da sette mesi con segno negativo), si ripresenta il rischio di deflazione. Il tasso tendenziale registra infatti una variazione pari a -0,1, nonostante gli effetti inflattivi dell’inflazione ereditata da ottobre 2015. Il tasso congiunturale (variazione sul mese precedente), registra un -0,1%. L’indicatore di trend torna a far registrare una tendenza, sia pur lieve, alla deflazione.
L’analisi per tipologia di beni e servizi, evidenzia come restino solo i prodotti a media frequenza di acquisto quelli ancora interessati dalla deflazione, ancora una volta a causa della componente energetica, ma anche le altre componenti vedono un calo delle tendenze inflazionistiche. Il tasso tendenziale senza la componente energetica sarebbe a +0,3%. Le divisioni con andamento inflativo sono solo “Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili” (+0,5%), e “Servizi sanitari” (+0,1%).Le divisioni in diminuzione sono: “Abbigliamento e calzature” (-0,5%), “Trasporti” (-0,5%), “Comunicazioni” (-0,4%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,2%), “Prodotti alimentari” (-0,1%), “Ricreazione, spettacolo, cultura” (-0,1%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-0,1%).
Variazione nulla per “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Istruzione” e Altri beni e servizi”.
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A novembre torna a crescere l’inflazione a Brescia
Prosegue l’andamento ondivago degli indici dei prezzi, che alternano fasi deflattive e fasi inflattive. A novembre torna a crescere l’inflazione.

Inflazione, a settembre i primi segnali positivi. Ma il tunnel non è finito
A settembre, dopo sette mesi consecutivi di tassi tendenziali negativi o nulli, si attenua la deflazione a Brescia. Il tasso

Brescia, a luglio prove tecniche di fine deflazione
A luglio, dopo cinque mesi consecutivi di tassi tendenziali negativi, si attenua la deflazione a Brescia. Il tasso tendenziale registra
Halloween, a Brescia un business per 7mila imprese (ecco i dati)

Lombardi pronti a festeggiare Halloween: oltre 50 mila le imprese coinvolte nella festa in Lombardia tra bar, ristoranti, locali e negozi di giocattoli, il 15,2% delle imprese italiane attive nel comparto. Milano raccoglie quasi il 40% delle imprese attive in regione, 17.573, Brescia (7.176), Bergamo (5.238) e Varese (3.966). Emerge da un’elaborazione dalla Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese a giugno 2016. A Milano affari per un milione di euro secondo una stima della Camera di commercio di Milano sugli operatori.
Dalla Cina gli oggetti per le feste. Per oltre 12 milioni di euro di import, la Cina è l’anima delle feste italiane, rappresentando il 57,2% del totale di importazione del settore; poi Germania e Paesi Bassi per circa 1 milione e mezzo di euro, pesando rispettivamente il 7,4% e il 7%. L’oggettistica italiana invece va in Francia, per un valore di 3 milioni di euro in export, negli Stati Uniti con esportazioni per 2 milioni di euro e in Germania per 1 milione e 800 mila euro. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi sei mesi del 2016.
Elnòs Shopping, un milione di visitatori in cinque settimane

Un milione di visitatori in poco più di un mese di attività. Sono risultati estremamente importanti quelli raggiunti da Elnòs shopping, il centro commerciale realizzato da Ikea Centres e inaugurato lo scorso 22 settembre a Roncadelle (Brescia). Il più grande centro commerciale della Provincia di Brescia ha raggiunto il milione di presenze rilevate agli ingressi nella giornata di sabato 29 ottobre.
“Siamo molto soddisfatti del flusso di ospiti che stiamo registrando in queste prime settimane – ha spiegato il Direttore dello Shopping Centre, Umberto Marzini – la nostra proposta ha suscitato interesse ed è stata accolta con favore: i negozi, gli eventi ospitati dalla nostra galleria e le moderne aree relax e ristorazione hanno già reso ELNÒS Shopping un meeting place di riferimento per il nostro target”.
L’affluenza di pubblico, secondo i dati rilevati da IKEA Centres, arriva – come previsto in fase di commercializzazione – da un’area ben più ampia della provincia di Brescia, comprendente i 60 minuti di distanza in automobile dal Centro, che comprende diverse province della Lombardia e del Veneto.
Aperto lo scorso 22 settembre con 127 punti vendita su 144 previsti, lo shoppingmcentre ha visto nelle cinque seguenti settimane l’apertura dei restanti negozi, comprese, nei giorni scorsi, due ancore molto attese, Zara e Sportland; concluderà la “roadmap” di aperture – il centro è stato infatti completamente commercializzato – l’attesa inaugurazione di Primark.
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Bus dalla città a Elnòs, è scontro tra la Loggia e Ikea
Ikea-Elnòs ha fatto tutto da sola, trovando un accordo con il gruppo Sia-Saia. Dalla città, infatti, partiranno gratuitamente bus navetta

Elnòs Ikea Shopping, partito il conto alla rovescia per l’apertura
Si stanno avviando a conclusione i lavori del centro commerciale ELNÒS Shopping, che aprirà il 22 settembre a Roncadelle (Brescia).

Il nuovo centro commerciale Ikea apre il 22 settembre
La data ora c’è. Aprirà ufficialmente il prossimo 22 settembre il nuovo Elnòs shopping, il megacentro commerciale Ikea di Roncadelle,
Montecampione, nuovo Cda per Msa: l’11 novembre l’asta sugli impianti

Grazie all’effettivo superamento della soglia di 600mila euro di aumento di capitale inscindibile verificatasi al 30 settembre 2016, la società MSA-Montecampione Ski Area ha svolto, nel pomeriggio di sabato 29 ottobre, l’assemblea di approvazione del bilancio 2015 e l’insediamento del nuovo Cda.
Il fondamentale apporto del nuovo socio di maggioranza MISAmontecampione S.r.l. guidato da Stefano Iorio e da Matteo Ghidini, l’importante contributo dell’azionariato diffuso e dei principali soggetti attivi sul territorio, uniti anche alla totale condivisione da parte degli Enti Pubblici danno, ora, formalmente efficacia al nuovo progetto industriale per Montecampione Ski Area.
Il nuovo cda a 3 componenti, guidato da Stefano Iorio con Matteo Ghidini e Oscar Panigada, ha l’immediato obiettivo e compito di predisporre l’offerta per aggiudicarsi gli impianti dal curatore fallimentare nell’asta del prossimo 11 novembre.
Quindi cda molto snello per le prime immediate azioni, in vista poi di un ampliamento a 5 soggetti dopo l’auspicata chiusura dell’aumento di capitale ad 1milione di euro prevista entro il 31 dicembre 2016.
Immediata operatività anche tramite la imminente definizione di una commissione tecnica, che farà capo al nuovo cda e che inizierà da subito ad operare sinergicamente per l’effettivo rilancio di Montecampione.
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Turismo, dalla Regione 35 milioni per le strutture ricettive
“Con questa misura stanziamo 35 milioni di euro per finanziare interventi di riqualificazione delle strutture ricettive gestite in forma imprenditoriale,

Turismo e strade, in Valsabbia arrivano 23 milioni dalla Regione
“Con questa delibera abbiamo approvato un programma di interventi legato alla valorizzazione turistica e alla viabilita’ dell’area Alta Valle Sabbia”.

Turismo, dalla Regione 3,5 milioni per investire sulla navigazione dei laghi
“Sosteniamo interventi di manutenzione, ammodernamento e completamento di opere per migliorare i collegamenti e la qualità dei servizi offerti a