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Brescia, nel 1° trimestre 2023 cresce la fiducia delle imprese attive nei servizi

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Nel 1° trimestre del 2023, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 125, evidenziando una forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (108) e, al contempo, mostrando una sostanziale stabilizzazione rispetto alla rilevazione precedente (124), quando l’indice, dopo alcuni mesi di relativa debolezza, era di fatto ritornato sui livelli di fine 2021.

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 1° trimestre 2023.

La dinamica rilevata nei primi tre mesi dell’anno si inserisce in un contesto positivo per il settore dei servizi a livello nazionale: infatti, l’indice PMI riferito al comparto si è mantenuto per tutto il periodo considerato in area espansiva, evidenziando addirittura una significativa accelerazione nel mese di marzo (55,7, da 51,6 di febbraio). Tornando al quadro locale, il settore ha beneficiato della buona performance da parte dell’industria manifatturiera, suo tradizionale cliente, e della vivacità del settore ricettivo, favorita, in particolare, dall’afflusso di turisti per “Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”.

“Il settore Terziario conferma di avere un buono stato di salute nel 1° trimestre 2023 – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –, aspetto che ci consente di guardare con ottimismo alle prossime sfide che ci attendono, non ultima quella sulla sostenibilità, da cui il settore non può escludersi. Anche di questo, lo anticipo, parleremo alla convention del nostro settore che si svolgerà il prossimo 23 novembre, inserita nel roadshow SetteOttavi di Confindustria Brescia”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

  • il fatturato è aumentato per il 46% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 35% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +26% e a +24%);
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +31%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici rilevata per buona parte del 2022 si sia poi propagata in altri ambiti dell’economia reale e fatichi a ridimensionarsi.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

  • il fatturato è atteso in crescita dal 35% degli intervistati, con un saldo positivo del 26% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (+36%) e all’occupazione (+26%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
  • i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+17%), sebbene in frenata rispetto ai dati di consuntivo: ciò suggerirebbe che la fase rialzista recentemente riscontrata potrebbe esaurirsi nel prossimo futuro.

Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono moderatamente positive, grazie al significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici, che favorirebbe un parziale riassorbimento dell’inflazione dei prezzi al consumo, a fronte del nuovo inasprimento delle condizioni di offerta di credito, che verosimilmente impatteranno su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 20% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 72% che prevede stazionarietà e dell’8% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 132, contro 122 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 54% delle imprese, con un saldo positivo del 46% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +33% e a +33%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +38%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 50% degli intervistati, con un saldo positivo del 46%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+46%) e all’occupazione (+25%) indicano uno scenario di possibile accelerazione dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+21%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: il 21% prevede un aumento, a fronte del 75% che indica stazionarietà e del rimanente 4% che invece ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 112, in flessione rispetto a quanto rilevato tra ottobre e dicembre 2022 (129). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 38% delle imprese, con un saldo positivo del 32% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +6% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +19%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 19% degli intervistati, con un saldo nullo; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +12% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 7%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso favorevoli: il 25% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 69% prevede stazionarietà e il rimanente 6% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 115, in discesa rispetto al periodo precedente (128). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 27% delle imprese, con un saldo nullo; gli ordini evidenziano un incremento (saldo netto pari a +18), mentre l’occupazione si caratterizza per una discesa (-9%); i prezzi dei servizi offerti mostrano un’evoluzione rialzista (+36%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 18% degli intervistati, con un saldo positivo del 9%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +36% e a +9%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 18%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano moderatamente negative: il 9% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte del 73% che prevede stazionarietà e del 18% che invece propende per una flessione.

Gruppo Clerici, ecco il primo bilancio di sostenibilità

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l Gruppo Clerici – punto di riferimento in Italia per la distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno – ha presentato il primo Bilancio di Sostenibilità della sua storia. 

Il documento, rivolto a tutti gli stakeholder, presenta i risultati ottenuti nel 2022 e gli obiettivi fissati per i prossimi anni dall’azienda rispetto all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

“È con grande soddisfazione che presentiamo il nostro primo bilancio di sostenibilità essendo fortemente impegnati su questi temi in tutti gli aspetti delle nostre attività. Abbiamo iniziato un percorso che coniuga la creazione di valore aziendale ai temi ESG, e nel 2022 abbiamo ottenuto il nostro primo rating di sostenibilità rilasciato da Sustainalytics, con cui ci siamo posizionati sopra la media del settore di riferimento – sottolinea Paolo Clerici, Presidente del Gruppo. Siamo fermamente convinti che essere sostenibili significhi cambiare il proprio modo di guardare il mondo. Questo risultato è per noi di grande rilievo, poiché riassume quanto abbiamo fatto finora in questa direzione e quanto abbiamo intenzione di fare”.

“I temi ESG rivestono un ruolo sempre più centrale per la nostra azienda – dichiara Fabio Ciccarelli, CFO di Clerici – non solo perché consentono di misurare l’effettiva adozione di un modello di sviluppo capace di creare valore, ma anche perché influenzano direttamente il rapporto con i nostri stakeholder, a partire da quello dei nostri clienti, che sempre più richiedono di avere una catena di fornitura certificata sotto il profilo della sostenibilità. Il nostro Piano 2022-2024 prevede azioni di miglioramento volte a ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività e di tutta la catena di fornitura, promuovere l’inclusione e la diversità nella nostra forza lavoro, migliorare la salute e sicurezza dei nostri dipendenti e collaboratori.

I risultati conseguiti nel 2022, che questo primo Bilancio di Sostenibilità presenta, ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta e con passo spedito.”

Il primo report di Sostenibilità di Clerici si sviluppa intorno a tre colonne portanti, Ambientale, Economica e Sociale, e si concentra su 6 dei 17 Obiettivi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite considerati più affini alla realtà aziendale: energia pulita e accessibile; lotta contro il cambiamento climatico; consumo e produzione responsabili; parità di genere; salute e benessere; lavoro dignitoso e crescita economica.

Il piano messo in atto dall’azienda punta ad ottimizzare le fonti di energia usate, incrementando le fonti rinnovabili, aumentando la percentuale di energia verde acquistata e riducendo le emissioni di gas ad effetto serra GHG. In questa direzione, Clerici negli ultimi anni ha dato un ulteriore impulso agli investimenti in energia rinnovabile installando tra il 2019 e il 2022 nuovi impianti fotovoltaici nelle sedi di Parma, Desenzano, Bondeno, Borgosatollo, Brescia e Lodi per nuova potenza complessiva installata di 410 KW. È attualmente in valutazione l’installazione di un ulteriore impianto presso la sede dell’azienda Idrotrade.

Nel 2022 il Gruppo ha prodotto energia rinnovabile per circa 540 MWh, il 50% in più di quella prodotta nel 2021 e quasi il triplo rispetto al 2020. Inoltre, per mitigare l’impatto del parco mezzi sono allo studio nuove possibilità finalizzate a diminuire drasticamente la CO2 emessa per i trasporti.

Il documento illustra le azioni intraprese al fine di razionalizzare i consumi, avvalendosi anche di partner commerciali che condividano questa filosofia. In particolare, nel corso del 2022 Gruppo Clerici ha dato vita al Progetto “Zero Carta”, che grazie all’introduzione della firma digitale grafometrica presso i punti vendita, in sostituzione della stampa dei documenti di trasporto, consentirà una volta a regime un risparmio minimo di 4 milioni di fogli per un totale di più di 18 tonnellate di carta ogni anno.

Dal punto di vista economico, Clerici intende farsi promotore di modelli sostenibili di produzione e consumo, basando i processi di acquisto su valori come legalità e trasparenza. Si inserisce in questo contesto l’avvio di un’attività di mappatura dei più importanti fornitori sulle tematiche ESG, con la richiesta di adeguarsi agli standard più elevati a livello internazionale e procedendo con le dovute certificazioni. Nel corso del 2022 il Gruppo Clerici ha proseguito il processo di certificazione ISO 14001 per i Sistemi di Gestione Ambientale, arrivando ad ottenere tale certificazione per il 36% delle sedi.

Sotto l’aspetto Sociale, coesione, reciprocità e onestà sono i valori attorno al quale si muove l’attività aziendale. Come sottolinea il Report, Clerici pone le persone al centro e si impegna a valorizzare le risorse lavorative, diffondendo una cultura inclusiva e principi di equità e pari opportunità per tutti i dipendenti. Avendo come faro l’obiettivo di assicurare salute e benessere per i propri collaboratori, nel 2022 l’ufficio risorse umane è stato riorganizzato e potenziato con lo scopo di dare sempre maggiore supporto ai dipendenti. Esempio virtuoso da segnalare, la parità di genere raggiunta nella sede centrale di Brescia. Particolare attenzione viene poi rivolta alla formazione dei dipendenti, con un piano di erogazione per il 2023 di un corso introduttivo alle tematiche ESG e di corsi di miglioramento personale, disponibili a partire dalla seconda metà dell’anno.

Nel corso del 2022 Clerici ha codificato alcune policy relative a diversi ambiti quali: condotta fornitori, anticorruzione, diritti umani, diversità. Sostenere una crescita economica inclusiva per tutti è uno dei pilastri su cui si fonda il lavoro di Clerici. Il Gruppo è costantemente impegnato nel rafforzamento del sistema di governo societario (Governance) che pone le basi per instaurare una corretta interazione con tutti gli stakeholder, allo scopo di favorire la creazione di valore a lungo termine, attraverso l’attuazione di una chiara strategia di sviluppo sostenibile. Al fine di raggiungere questi obiettivi in modo efficace, l’Azienda e in particolar modo i suoi vertici, conducono la propria attività sulla base di tre principi essenziali: integrità, trasparenza e rispetto delle regole.

A completare l’impegno verso un modello di business sostenibile, è stata costituita la Fondazione Clerici, ente Filantropico del Terzo Settore che si propone come punto di riferimento e raccolta per iniziative benefiche in diversi campi, in tutte le regioni dove opera il gruppo.

Per approfondire i risultati e le attività del Gruppo Clerici, è possibile scaricare il documento integrale del Report di Sostenibilità 2022 al link: https://www.clerici.eu/sostenibilit%C3%A0-in-clerici.

CLERICI

Il Gruppo Clerici è punto di riferimento del mercato italiano nel settore della distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno. Attraverso un modello di business costruito su una presenza capillare nel territorio, insieme a una politica di acquisizioni selettive di aziende con una clientela già fidelizzata, Clerici ha progressivamente ampliato l’offerta di prodotti e la copertura geografica, coprendo la maggior parte del nord e centro Italia. Oggi il Gruppo è composto da un network di 21 insegne, per oltre 110 punti vendita nel Nord e Centro Italia e più di 60 showroom arredobagno. Attualmente i punti vendita di Clerici sono presenti in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia -Romagna, Toscana, Marche e Umbria. Clerici ha chiuso il 2022 con un fatturato di 779 milioni di euro, con un progresso del 33,6% rispetto ai 583 milioni di euro del 2021

Brebemi, Bettoni lascia: il presidente è Gago

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Joaquin Gago è il nuovo presidente di Brebemi e prende dunque il posto di Franco Bettoni, che aveva guidato la società fin dalla nascita. A riportarlo è Brescia news, che dà conto di una nota ufficiale.

Gago è nel Cda dal 2020. Con lui, nel rinnovato consiglio di amministrazione, ci sono Giuseppe Bonomi, Ariela Caglio, Ruggero Magnoni, Matteo Milanesi, Rafael Moreno, Pablo Olivera e Stefania Petruccioli.

Mutui, il 16,7% di chi ha fatto domanda lo scorso anno oggi non avrebbe i requisiti

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Il 16,7% dei mutuatari bresciani che lo scorso anno hanno chiesto un finanziamento per comprare casa oggi non avrebbe i requisiti per presentare domanda, vale a dire non rispetterebbe il rapporto rata/reddito. La percentuale risulta inferiore sia alla media regionale (18,1%) che a quella nazionale (18,6%). A dirlo è un’indagine del portale facile punto it.

L’analisi del comparatore ha anche messo in luce come, a parità di rata, il potere di acquisto di un nuovo mutuatario sia calato del 22% in un anno e oggi, per comprare casa con mutuo, serva un reddito più alto del 27% rispetto a dodici mesi fa.

L’aumento dei tassi ha comportato il calo del valore medio del mutuo che in Lombardia è sceso a 157.217 euro nel secondo semestre 2022;in provincia di Brescia l’importo medio richiesto è stato pari a 143.460 euro.

Guardando alle altre province lombarde, l’area che ha registrato l’importo medio più alto è quella di Milano (177.039 euro), seguita da Monza e Brianza (151.917 euro), Varese (147.228 euro), Como (146.854 euro), Lecco (144.567 euro) e, staccata di un soffio, Brescia (143.460 euro). Continuando a scorrere la graduatoria regionale, si trovano Sondrio (138.750 euro), Bergamo (137.052 euro), Mantova (128.866 euro) e Pavia (123.457 euro). Chiudono la classifica Cremona (117.332 euro) e Lodi (116.440 euro).

Montichiari: in 28mila per la fiera del fumetto e dei cartoni animati

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Una grande festa all’insegna del divertimento in ogni sua declinazione, due giorni da passare in spensieratezza che coinvolgono decine di migliaia di visitatori (28000): la formula di Gardacon, che riunisce in un unico luogo i meravigliosi mondi di fantasia dei fumetti, dei videogiochi e dei cartoni animati, si conferma di assoluto gradimento.

Accompagnando il pubblico in un viaggio immersivo e memorabile, la rassegna bresciana esplora gli interessi e le passioni dei ragazzi di tutte le età: da quelli cresciuti negli anni Ottanta con le sale giochi, il Commodore 64 e i mattoncini ai nativi digitali, che si intrattengono nelle aree dedicate alla realtà virtuale, ballano sulle note del k-pop e incontrano dal vivo i disegnatori più seguiti del web.

Fiore all’occhiello dell’edizione appena conclusa di Gardacon è proprio l’area mattoncini, che cresce sino a occupare un intero padiglione di quasi 4000 metri quadrati: centinaia di dimostratori e artisti coordinati dalle associazioni Mocbricks e Family Brick hanno permesso al pubblico di vivere l’esperienza legata ai mattoncini sia da spettatori che da protagonisti.

Occhi meravigliati e stupiti per le opere monumentali di Stefano Mapelli, che in partnership con Il Mattoncino Colorato ha esposto diorami unici al mondo come il Tempio di Horus, Notre Dame, e Minas Tirith, la città fortezza ispirata all’universo immaginario del “Signore degli Anelli”, realizzata con oltre centomila mattoncini.

Grande successo per l’intervista sul palco di Iginio Massari, maestro pasticcere di fama internazionale e icona della cultura popolare, ma anche per i doppiatori Pietro Ubaldi (voce di Doraeomon e Taz), Davide Garbolino (Ash Ketchum ne “I Pokémon”), Margherita De Risi (Mirabel in “Encanto”), Giò Giò Rapattoni (cantante nel live action di “La Bella e la Bestia”). A chiudere le due giornate le esibizioni di Cristina D’Avena e Giorgio Vanni, gli amatissimi interpreti delle sigle dei cartoni animati, che hanno interpretato dal vivo i loro più grandi successi.

«Gardacon si dimostra ancora una volta una realtà solida e un punto di riferimento all’interno del calendario nazionale comics & games», afferma Ezio Zorzi, direttore di Centro Fiera Montichiari. «Con un’affluenza di visitatori sopra le attese e una crescita commerciale del 50%, la nostra manifestazione conferma un trend positivo che intendiamo consolidare con la prossima edizione d’autunno, in programma per l’11 e 12 novembre».

Omicidio Carol Maltesi, il 22 marzo a Brescia la prima nazionale del libro sul caso

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Mercoledì 22 marzo (giorno di uscita in tutte le librerie d’Italia) si terrà a Brescia la prima presentazione nazionale di “Sulla tua pelle” (Giunti editore), il libro che racconta il caso dell’omicidio di Carol Maltesi (risolto anche grazie all’indagine di BsNews.it e del suo direttore Andrea Tortelli) di cui hanno parlato i media di tutto il mondo.

L’appuntamento alle 18.30 nell’auditorium di Confartigianato Brescia (via Orzinuovi 28). Dopo i saluti del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, con l’autore Andrea Tortelli dialogheranno il giornalista Rai Pierluigi Ferrari e la scrittrice Nadia Busato. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti.

Carol Maltesi, lo ricordiamo, fu uccisa l’11 gennaio 2023 dall’ex compagno (vicino di casa e partner nel mondo dell’hard) Davide Fontana. Il bancario 43enne, in un crescendo di orrore, fece a pezzi il corpo della 26enne e cercò di bruciarlo, per poi conservarlo in un freezer. Il 20 marzo, quindi, guidò da Rescaldina a Paline di Borno, gettando il cadavere straziato in un burrone. Poche ore dopo un pensionato trovò i resti della donna e presero il via le indagini, che ebbero un impulso decisivo nell’inchiesta lampo di Tortelli (direttore di BsNews) che in poche ore riuscì a dare un nome al cadavere e a chattare con l’assassino, che fu arrestato due giorni dopo dai Carabinieri.

Il libro (Sulla tua pelle, Andrea Tortelli, Giunti editore) è disponibile dal 22 marzo in tutte le librerie d’Italia (192 pagine, prezzo di copertina 16 euro). E’ già possibile preordinarlo su Amazon a questo link: https://www.amazon.it/Sulla-tua-pelle-Carol-Maltesi-ebook/dp/B0BW4FRJGG

Assicurazione auto, a Brescia rincaro medio dell’8,6%

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Il 2023 si apre con una brutta notizia per più di 134.000 automobilisti lombardi; secondo l’osservatorio di Facile punto it- realizzato su un campione di oltre 115mila preventivi raccolti in Lombardia su Facile.it a dicembre 2022 – tanti sono gli assicurati che, a causa di un incidente con colpa dichiarato nel corso dello scorso anno, dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, vedranno aumentare il costo del premio Rc auto.

Notizie negative anche per gli automobilisti virtuosi dal momento che, negli ultimi 12 mesi, le tariffe delle polizze auto sono tornate a crescere; secondo i dati, a dicembre 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Lombardia occorrevano, in media, 364,48 euro, vale a dire l’8,8% in più rispetto a dicembre 2021.

Rincari e morosità

I rincari all’Rc auto arrivano in un momento sfavorevole per le famiglie italiane già alle prese con l’inflazione e i conseguenti aumenti; secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat*, nei soli primi nove mesi del 2022, in Italia erano già più di 700.000 gli automobilisti che, a causa dell’incremento generalizzato dei costi, avevano dichiarato di aver saltato il pagamento del rinnovo dell’assicurazione auto. Una platea di morosi che potrebbe allargarsi ulteriormente se si considera che sono oltre 1,5 milioni i nostri connazionali che hanno ammesso di poter essere obbligati a saltare il prossimo rinnovo in caso di ulteriori rincari.

L’andamento provinciale

A livello regionale il 2,58% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa, percentuale che risulta essere leggermente più alta rispetto a quella nazionale (2,51%).

Analizzando il campione su base provinciale emerge che Monza e Brianza è la provincia lombarda che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa (2,89%) e che, quindi, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, con essa, salire il costo dell’Rc auto. Seguono nella graduatoria le province di Milano (2,72%), Sondrio (2,68%), Como (2,60%) e Brescia (2,58%).

Valori inferiori alla media regionale, invece, per Bergamo (2,56%), Pavia (2,47%), Varese (2,44%), Mantova (2,17%) e Lodi, provincia dove il 2,10% degli assicurati vedrà peggiorare la propria classe di merito.

Chiudono la classifica lombarda Lecco (1,99%) e Cremona, area dove in percentuale sono stati denunciati alle assicurazioni meno sinistri con colpa (1,92%).

Identikit dell’automobilista colpito dai rincari

Ma qual è l’identikit degli automobilisti lombardi che vedranno aumentare l’Rc auto a causa di un sinistro con colpa? A peggiorare la propria classe di merito sarà il 3,00% del campione femminile ed il 2,35% di quello maschile.  

Considerando, invece, la professione dell’assicurato emerge che gli agenti di commercio sono risultati essere la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (4,31%) che farà scattare un aumento della polizza. Seguono gli insegnanti (3,45%) e le casalinghe (3,38%). Di contro, sono i commercianti coloro che, sempre percentualmente, hanno dichiarato nel corso del 2022 meno sinistri con colpa (1,89%).

Ecco di seguito l’andamento provinciale:

Provincia% assicurati che cambieranno classi di merito a seguito di un sinistro con colpa
Bergamo2,56%
Brescia2,58%
Como2,60%
Cremona1,92%
Lecco1,99%
Lodi2,10%
Mantova2,17%
Milano2,72%
Monza e Brianza2,89%
Pavia2,47%
Sondrio2,68%
Varese2,44%
Lombardia2,58%
Italia2,51%
ProvinciaMedia migliori tariffe RC auto dicembre 2022% variazione rispetto a dicembre 2021
Bergamo345,06 €+5,7%
Brescia361,65 €+8,6%
Como366,57 €+9,3%
Cremona351,80 €+6,9%
Lecco346,57 €+13,8%
Lodi353,79 €+6,0%
Mantova362,89 €+8,2%
Milano374,62 €+9,5%
Monza e Brianza371,48 €+11,5%
Pavia378,59 €+9,2%
Sondrio333,72 €+6,4%
Varese349,13 €+6,7%
Lombardia364,48 €+8,8%
Italia458,06 €+7,2%

Dopo il fallimento restano con 280mila euro di debito, i giudici: ne paghino solo 15mila

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Nell’arco di poco sono passate da un fatturato annuo di un milione e mezzo di euro al fallimento. Poi sono subentrate la malattia, i conti correnti bloccati e 280mila euro di debiti da pagare. Senza la possibilità materiale di farlo. Ma il tribunale di Cremona – con una decisione che fa scuola – le ha “graziate”: pagheranno 250 euro al mese per cinque anni e a quel punto potranno chiedere la completa cancellazione di ogni pendenza economica. A riportarlo è il quotidiano Brescia news.

Protagoniste della storia sono due sorelle nubili (oggi di 48 e 54 anni) che condividono un appartamento in provincia di Cremona. I loro guai economici sono iniziati nel 2009, con una cartella esattoriale, poi nel 2013 è arrivato il decreto ingiuntivo e nel 2017 il fallimento dell’azienda di cui erano socie e per cui avevano prestato garanzie personali.

Le due sorelle sono rimaste senza lavoro, piene di debiti e con i conti correnti bloccati per mesi. Ma hanno deciso di darsi subito da fare e hanno trovato entrambe lavoro come commesse in una ferramenta. Una guadagna oggi 1.300 euro al mese l’una, l’altra – a causa delle patologie dalle quali è affetta – ha solo un contratto a chiamata e prima della trasformazione del contratto percepiva 600 euro. Troppo poco per saldare l’affitto (500 euro al mese), pagare bollette, mangiare e versare la rata da 400 euro al mese concordata con l’Agenzia delle Entrate. Così, non riuscendo più a far fronte agli impegni, hanno chiesto aiuto allo Studio Pagano & Partners di Brescia.

“Ci siamo rivolti al Tribunale chiedendo l’applicazione della Legge 3/2012 (nota anche come legge sul Sovraindebitamento o Salva-suicidi), oggi confluita nel Codice della crisi”, spiega l’avvocato Monica Pagano, che ha seguito il caso con il collega Matteo Marini, “in molti purtroppo si trovano improvvisamente sommersi dai debiti a causa di un fallimento senza colpa, di una malattia o di altri imprevisti della vita. Ma la legge su questo è chiara: nessuna persona onesta può essere ‘condannata’ a vita a pagare debiti che, vista la dimensione dell’importo, vanno ben oltre le sue capacità economiche”.

In questo caso i giudici hanno stabilito che le due donne – a fronte di 280mila euro di debiti – pagheranno complessivamente 15mila euro (circa un ventesimo del totale) e, tra cinque anni, dovranno vendere la loro automobile (del valore di 2mila euro), oggi indispensabile alle sorelle per recarsi al lavoro e produrre reddito.

Gruppo Grazioli si allarga ancora e punta sulle stampanti 3d

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Gruppo Grazioli punta sull’additive manufacturing investendo nella bresciana 3D Evolve, startup innovativa produttrice di stampanti 3D per applicazioni industriali

Con questa operazione, Gruppo Grazioli – già leader nel settore della distribuzione industriale – prosegue il proprio percorso di crescita nel campo dell’additive manufacturing. Alla divisione G/Additive, che supporta le aziende nella transizione dai tradizionali processi produttivi alla manifattura additiva, si aggiunge 3D Evolve: startup innovativa che progetta e produce macchinari di produzione additiva per applicazioni industriali, in grado di processare materiali altamente performanti con elevata precisione. I principali ambiti di impiego riguardano la prototipazione rapida, la costruzione di banchi di prova, la produzione di attrezzaggi, ricambi e altri parti finite, perseguendo i concetti della personalizzazione di massa (c.d. mass customization), produzione just-in-time e dematerializzazione del magazzino.

Si tratta della terza operazione per Gruppo Grazioli nel 2022, dopo l’acquisizione di Stocchetta Cilindri, storico produttore di cilindri oleodinamici, e la fondazione di GLogistics, società del gruppo che offre servizi di logistica e supply chain.

“Siamo molto soddisfatti dell’ingresso in 3D Evolve – commenta Carlo Grazioli – abbiamo ora il duplice obiettivo di contribuire allo sviluppo della società, una startup ad alto potenziale già capace di immettere sul mercato soluzioni nuove, e, al tempo stesso, rafforzare ulteriormente le risorse e competenze del nostro Gruppo nell’ambito della produzione additiva. Crediamo fortemente nella pervasività di questa tecnologia, che sarà sempre più presente nelle nostre vite e imprese, come fattore abilitante per superare gli attuali vincoli produttivi e cogliere nuovi mercati”.

La giovane azienda, che ha già depositato la richiesta di due brevetti, è stata selezionata dal Club delle Startup Innovative di Confindustria Brescia e ha sede nel BlueTechHub: il polo tecnologico di Buffoli Industries, storico gruppo industriale bresciano entrato nella compagine sociale lo scorso anno.

Gruppo Grazioli

Gruppo Grazioli, dal 1875, è il punto di riferimento della distribuzione industriale. Con un’offerta e un know-how unici sul mercato, combina prodotti di qualità e servizi innovativi studiati su misura. Le soluzioni proposte, basate sulla misurazione e sul miglioramento continuo, perseguono l’ottimizzazione dei sistemi produttivi, l’efficientamento dei processi per la gestione dei materiali e l’incremento della sicurezza nei luoghi di lavoro.

3D Evolve

Nata nel 2018 dall’incontro di professionisti con esperienza pluriennale nel campo dell’automazione industriale, si è rapidamente affermata grazie alla capacità di mettere sul mercato macchinari innovativi e di progettare sistemi custom per i propri clienti.

www.3d-evolve.com

Soldi, quasi un bresciano su due ha un mutuo o un finanziamento attivo

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In un contesto che ancora non sembra aver risentito dei molteplici fattori di incertezza derivanti dal conflitto in Ucraina, dall’evoluzione della pandemia, dal rialzo dei tassi e dei costi dell’energia, gli italiani non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi e l’acquisto di un’abitazione.

Per fotografare la dinamica in atto, Mister Credit – l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – ha presentato l’aggiornamento relativo al I semestre 2022 della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani.

Dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, a livello nazionale emerge un costante allargamento della platea di consumatori che risultano avere almeno un contratto di finanziamento attivo, pari al 46,0% della popolazione maggiorenne (+7,6% rispetto a un anno fa). La dinamica in atto riflette la ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento e, soprattutto, dello sviluppo dei prestiti small ticket stimolati da condizioni di offerta favorevoli.

Al contempo resta elevata la sostenibilità del debito, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio che nell’ultima rilevazione di CRIF si è attestato all’1,1%, sui livelli più contenuti degli ultimi anni. Nello specifico, per i mutui immobiliari il tasso di default risulta pari allo 0,7% contro lo 0,8% dei prestiti personali e l’1,8% dei prestiti finalizzati.

L’elevata capacità di far fronte agli impegni è favorita anche dal costante calo dell’importo delle rate rimborsate ogni mese, che nel primo semestre dell’anno a livello nazionale è sceso a 305 euro (-4,5% rispetto al 2011 e ben lontana dai 356 Euro del 2017), e dalla contemporanea contrazione dell’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – che a fine giugno risultava pari a 31.893 euro malgrado un’incidenza dei mutui immobiliari ancora superiore al 20%.

“In questa prima parte dell’anno sia l’importo della rata mensile sia l’esposizione residua risultano in ulteriore contrazione non solo per la tendenza a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei contratti di mutuo all’interno del portafoglio delle famiglie a vantaggio dei prestiti di piccolo importo – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Nel complesso sono i prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, elettrodomestici, articoli di arredamento, ma anche di beni e servizi di valore contenuto come la telefonia o i prodotti di elettronica, a risultare la forma di finanziamento più diffusa”.

LA MAPPA DEL CREDITO IN LOMBARDIA

Entrando nel dettaglio della Lombardia, dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito di CRIF-MisterCredit emerge chenel I semestre 2022 il 47,5% dei cittadini maggiorenni risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, superiore rispetto alla media nazionale (pari al 46,0%).

L’importo medio delle rate rimborsate ogni mese dai lombardi è pari a 351 euro (in flessione rispetto ai 364 euro di un anno fa), mentre l’esposizione residua per estinguere i finanziamenti attivi risulta pari a 40.303 euro (anch’essa in calo rispetto ai 40.587 euro del giugno 2021).

Nel complesso la rata media rimborsata ogni mese e l’esposizione residua restano però superiori ai valori registrati a livello nazionale in virtù della maggiore incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie, pari al 24,7% dei contratti attivi (seppur in leggero calo rispetto a un anno fa) contro il 20,2% della media italiana, cui sovente si accompagnano anche valori di compravendita degli immobili più elevati. I finanziamenti più diffusi in regione restano comunque i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, con il 47,8% del totale, mentre i prestiti personali spiegano il restante 27,5%.

IL DETTAGLIO PER PROVINCIA

A livello provinciale, Lodi si conferma in vetta alla graduatoria regionale relativamente alla quota di popolazione maggiorenne con almeno un finanziamento attivo, con il 55,9% deltotale (5^ posizione nella graduatoria nazionale),in crescita rispetto al 52,2% di un anno fa. Seguono Varese, con il 53,8%, e Pavia, con il 52,6%, mentre Milano si assesta al 49,4%.

VARESE53,8%
COMO48,7%
SONDRIO32,3%
MILANO49,4%
BERGAMO43,9%
BRESCIA44,9%
PAVIA52,6%
CREMONA48,3%
MANTOVA45,1%
LECCO43,0%
LODI55,9%
MONZA E DELLA BRIANZA51,6%
Tot LOMBARDIA47,5%

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Relativamente all’importo delle rate rimborsate ogni mese, invece, con 400 euro di media Sondrio scala la graduatoria regionale mantenendosi in linea rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando il valore registrato era risultato pari a 402 euro. Per altro Sondrio si colloca in 2^ posizione assoluta nella graduatoria nazionale, alle spalle solamente di Bolzano.

Seguono nell’ordine Milano, che con 392 euro di media si colloca al 3° posto a livello nazionale, e Lecco, con 365 euro (4^ in Itali), mentre fanalini di coda nel ranking regionale si confermano Pavia e Cremona, rispettivamente con 316 e 314 euro.

VARESE€            359
COMO€            364
SONDRIO€            400
MILANO€            392
BERGAMO€            354
BRESCIA€            345
PAVIA€            316
CREMONA€            314
MANTOVA€            319
LECCO€            365
LODI€            333
MONZA E DELLA BRIANZA€            359
Tot LOMBARDIA€            351

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Con 53.511 euro di media è Milano a far segnare l’esposizione residua più elevata (in crescita rispetto ai 52.330 euro di un anno fa)dato che la colloca al 1° posto assoluto della classifica nazionale.

Seguono Monza e Brianza, con 44.866 euro (in flessione rispetto ai 45.682 euro di un anno fa ma comunque in 4^ posizione del ranking nazionale), Sondrio, con 41.263 euro, Como, con 41.164 euro, e Bergamo, con 40.997 euro.

VARESE€             40.770
COMO€             41.164
SONDRIO€             41.263
MILANO€             53.511
BERGAMO€             40.997
BRESCIA€             39.416
PAVIA€             33.702
CREMONA€             34.493
MANTOVA€             34.247
LECCO€             40.178
LODI€             39.031
MONZA E DELLA BRIANZA€             44.866
Tot LOMBARDIA€             40.303

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Valori più elevati della media nazionale relativamente a rata mensile ed esposizione residua dipendono anche dall’elevata incidenza dei mutui nel portafoglio delle famiglie lombarde, con la provincia di Milano a guidare la classifica regionale con una quota del 28,4% sul totale dei contratti attivi.

“L’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito conferma il progressivo ma costante ampliamento del numero di consumatori che hanno scelto di ricorrere al credito bancario per finanziare l’investimento sulla casa o per sostenere i propri progetti di spesa ed esigenze familiari – conclude Beatrice Rubini –. In questa delicata fase, il calo della rata mensile e dell’esposizione residua contribuisce a mantenere elevata la sostenibilità degli impegni finanziari in carico alle famiglie ma bisognerà valutare nei prossimi mesi l’impatto delle tensioni geo-politiche e del rialzo dell’inflazione e dei tassi sul bilancio delle famiglie”.

Nota metodologica

L’obiettivo della Mappa del Credito è anche dare la possibilità ad ognuno di confrontare il proprio indebitamento rispetto alla realtà in cui vive, posto che la gestione del credito è un aspetto strettamente personale in funzione del proprio reddito, della composizione del nucleo familiare, delle proprie esigenze e prospettive. Nello specifico, l’analisi si propone di fornire periodicamente una fotografia dei principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori italiani, evidenziando le principali differenze a livello territoriale relativamente alla composizione dell’esposizione nei confronti degli Istituti di credito. I dati di dettaglio relativi alle singole province e la nota metodologica sono pubblicamente consultabili sulla pagina https://www.mistercredit.it/focus/mappa-del-credito/

Lo studio realizzato da Mister Credit-CRIF ha preso in considerazione per l’elaborazione degli indicatori il credito in essere erogato ai consumatori nella forma di: mutui, prestiti personali e finalizzati. Sono stati esclusi dallo studio i finanziamenti a sofferenza.

La percentuale di popolazione con crediti attivi è calcolata come rapporto tra la popolazione con finanziamenti in essere e la popolazione maggiorenne residente in Italia (fonte Istat).

La rata media mensile pro-capite è calcolata sommando le rate medie mensili dei singoli finanziamenti e dividendo tale importo per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

L’esposizione media residua, che vuole rappresentare lo stock di debito ancora da rimborsare, è stata calcolata prendendo in considerazione la somma dell’importo delle rate residue da ripagare, includendo eventuali rate in arretrato. Tale somma è stata divisa per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

La distribuzione del numero di operazioni di credito attive per tipologie è calcolata considerando il peso del numero di operazioni di ciascuna tipologia (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati) sul totale numero di operazioni attive.

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