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Economia - page 198

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Apindustria, l’export bresciano si conferma in crescita

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Export/Partner by

Prosegue la dinamica positiva dell’export bresciano: a sottolinearlo è l’ultimo report «Relazioni con l’estero» realizzato dal Centro studi Apindustria Brescia interrogando un campione di 100 imprese associate sui risultati del primo semestre 2017 e le attese per i prossimi sei mesi.

In linea con gli ultimi dati territoriali a disposizione (+8,7% le esportazioni bresciane nel primo trimestre 2017 rispetto al primo trimestre 2016) e con quelli nazionali congiunturali di maggio (+1,2%), la metà del campione considerato dal Centro Studi segnala esportazioni di beni e servizi in aumento (il 4% in modo significativo). «Lo sviluppo dei rapporti commerciali del primo semestre rispetto al 2016 – si legge nel rapporto – è caratterizzato da moderato ottimismo, che si concentra soprattutto sull’Europa», in particolare nell’area dell’Unione europea, mentre la Russia sembra destinazione in fase calante (in controtendenza rispetto al dato nazionale). Per le PMI bresciane la formula principalmente utilizzata rimane l’esportazione diretta o con uffici di rappresentanza, condivisa dal 74% dei rispondenti. Seguono i distributori locali (13%).

Le previsioni sul secondo semestre si caratterizzano per un generale ottimismo sui mercati dell’Europa (Comunitaria e non), dove si prevedono anche sensibili miglioramenti dei rapporti commerciali. Sostanziale stabilità nelle altre macro aree. Se l’export segna bel tempo, sia nei primi sei mesi dell’anno che per il prossimo futuro, il 68% del campione ha inoltre espresso la volontà di «espandere la dimensione estera dei propri commerci», o rafforzando i legami già esistenti (spesso in Europa) o avviandone di nuovi. Di particolare interesse la correlazione tra lo sviluppo estero e la dimensione aziendale. «Emerge – si legge nel rapporto – come l’Europa unita rappresenti il mercato prioritario per tutte le imprese rispondenti, ma a seconda della dimensione aziendale ne facciano il mercato unico/principale o affianchino altre destinazioni di rilievo. Al crescere della dimensione aziendale, cresce la dipendenza dai mercati non domestici. Tale dipendenza si intensifica e al contempo si differenzia su più mercati».
Questo aspetto si collega alle difficoltà riscontrate dalle PMI nello sviluppo internazionale.

Le imprese lamentano infatti tra le difficoltà principali la carenza di personale dedicato (38%) e la dimensione aziendale (31%). Questioni linguistiche, culturali, di diffidenza, di timori su crisi dell’euro o di carattere geopolitico giocano invece un ruolo marginale. «La creazione dell’Ufficio Estero, con personale dedicato operativo da un paio d’anni – spiega il vicepresidente di Apindustria con delega all’internazionalizzazione Alessandro Orizio – vuole essere uno strumento di aiuto alle imprese per superare questi ostacoli. Nel rapporto del Centro Studi non per caso emerge che proprio la carenza di personale dedicato rappresenta, per le imprese che iniziano nel 2017 ad affrontare mercati esteri, il primo problema da risolvere. Il supporto dell’Associazione può essere utile anche ad approcciare un mercato importante per il territorio come quello russo, visto il dato locale in controtendenza rispetto al nazionale».

Disabili, dalla Regione 72 milioni per l’inserimento lavorativo

in Bandi/Economia/Istituzioni/Regione by

“Abbiamo destinato 72 milioni di euro per l’inserimento socio – lavorativo delle persone con disabilita’, una misura che si ripete ogni anno ma che si arricchisce di elementi qualificanti in grado di offrire nuove risposte”. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea illustrando in conferenza stampa dopo-Giunta i provvedimenti approvati dall’esecutivo lombardo.

All’incontro con la stampa erano presenti anche il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, il vice presidente e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, gli assessori regionali Gianni Fava (Agricoltura) e Luca del Gobbo (Universita’, Ricerca e Open innovation).

DOTE IMPRESA E DOTE LAVORO – “Con ‘Dote Impresa’ – ha spiegato l’assessore Aprea – destiniamo 29 milioni a servizi e incentivi alle assunzioni per le imprese che assumono disabili e con ‘Dote Lavoro’, finanziamo con 11 milioni i servizi di accompagnamento agli inserimenti lavorativi, formazione e work experience per migliorare l’occupabilita’”.

AZIONI DI RETE – “Le nostre ‘Azioni di rete’ – ha proseguito Aprea – prevedono 3 milioni per sostenere servizi intensivi collegati con la rete dei servizi socio-sanitari a sostegno degli inserimenti lavorativi”.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO – “Con 13 milioni finanziamo l’alternanza scuola-lavoro – ha detto ancora Aprea – per favorire le esperienze sui luoghi di lavoro nei percorsi curricolari e di apprendistato di giovani con disabilita’ nei percorsi di istruzione e formazione professionale; altri 12 milioni sono destinati a migliorare il sistema di integrazione fra istituzioni scolastiche e la rete dei servizi territoriali”.

ACCELERAZIONE PROCEDURE – “Altri 4 milioni – ha concluso Aprea – sono destinati all’ assistenza tecnica per agevolare e accelerare le procedure necessarie per l’inserimento socio-lavorativo dei disabili”.

Agriturismi, dalla Regione un bando da 6,5 milioni e mezzo di euro

in Agricoltura e allevamento/Economia/Turismo by

“Regione Lombardia mette a disposizione 6,5 milioni di euro per sostenere la multifunzionalita’ e la diversificazione dell’attivita’ agricola, quali elementi per migliorare la redditivita’ delle imprese, anche grazie l’ospitalita’ rurale”. Ad annunciare il bando dell’operazione 6.4.01 del Programma di sviluppo rurale, dedicata al “Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attivita’ agrituristica”, e’ l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava.

LA MULTIFUNZIONE – “La multifunzione in Lombardia costituisce uno strumento di miglioramento del reddito aziendale e l’agriturismo, la formula forse piu’ datata di multifunzionalita’, e’ uno straordinario veicolo per la promozione dei prodotti locali, della cultura, della storia e dell’agroalimentare del territorio”, afferma Fava.

DOMANDA PER VIA TELEMATICA  – La domanda puo’ gia’ essere presentata, esclusivamente per via telematica tramite la compilazione della domanda informatizzata presente nel Sistema Informatico delle Conoscenze della Regione Lombardia (Sisco) entro le ore 12 del prossimo 11 settembre.

IL CONTRIBUTO – Il contributo massimo e’ di 200.000 euro. Il contributo e’ destinato a fondo perduto in conto capitale per ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati aziendali esistenti, da destinare ad uso agrituristico, nella misura del 35% per impresa in zona non svantaggiata; del 45% per impresa condotta da giovane agricoltore; del 45% per impresa in zona svantaggiata; del 55% per impresa condotta da giovane agricoltore in zona svantaggiata.

ACCESSO AL FINANZIAMENTO – Per l’accesso al finanziamento le domande sono ordinate in due graduatorie decrescenti, redatte sulla base del punteggio attribuito. L’attribuzione del punteggio avviene valutando i requisiti qualitativi degli interventi richiesti e illustrati nella relazione tecnica; la localizzazione dell’intervento; le caratteristiche del richiedente e dell’azienda.

INFORMAZIONI – Per informazioni e segnalazioni relative alla procedura informatica per la presentazione della domanda e’ possibile contattare il numero verde 800.131.151 oppure inviare una mail a sisco.supporto@regione.lombardia.it.

Istat, dilaga la povertà in Italia. 4,7 milioni non arrivano a fine mese

in Economia/Evidenza/Tendenze by
Il contrasto fra ricchezza e povertà

Il dato arriva dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) che ha pubblicato oggi il report “La povertà in Italia” relativo al 2016. Se il numero di famiglie in povertà assoluta torna ai livelli del 2013 (quando erano 1 milione 615mila), il numero degli individui registra invece il valore più alto dal 2005: ciò è avvenuto – spiega l’Istituto di statistica – perché la povertà assoluta si è ampliata tra le famiglie con 4 componenti e oltre e tra quelle con almeno un minore. Il numero delle persone povere si conferma in crescita nel Centro (da 5,6% del 2015 a 7,3% del 2016) e nel Mezzogiorno, che fa segnare il valore più elevato (9,8%).

Tra le persone in povertà assoluta si stima che le donne siano 2 milioni 458mila (7,9%), i minori 1 milione 292mila (12,5%), i giovani di 18-34 anni 1 milione e 17mila (10,0%) e gli anziani 510mila (3,8%).La condizione dei minori è in netto peggioramento – nel 2005, l’incidenza della povertà assoluta era al 3,9% – come quella dei giovani, per i quali il valore è più che triplicato rispetto al 2005 (10,0% contro 3,1%). L’incidenza della povertà assoluta cresce nel tempo anche fra gli adulti tra i 35 e i 64 anni (da 2,7% del 2005 a 7,3%) mentre è in diminuzione tra gli anziani (4,5% nel 2005). Nel 2016 peggiorano le condizioni delle famiglie con tre o più figli minori: l’incidenza della povertà assoluta sale a 26,8% da 18,3%. Si confermano livelli elevati di povertà assoluta per le famiglie con 5 o più componenti (17,2%), soprattutto se coppie con tre o più figli (14,7%).Incide anche il titolo di studio: se la persona di riferimento della famiglia è almeno diplomata, l’incidenza della povertà assoluta è pari a 4%, circa la metà di quella rilevata per chi ha conseguito al massimo la licenza elementare (8,2%). Tra le famiglie degli operai la povertà si attesta a 12,6% (quasi il doppio rispetto al 6,9% di quelle la cui persona di riferimento è un dipendente), e raggiunge il valore massimo tra quelle con persona di riferimento in cerca di occupazione (23,2%). L’incidenza della povertà assoluta si attesta su valori molto elevati tra le famiglie con componenti stranieri: 25,7%, con il Mezzogiorno a sfiorare il 30%.Nel 2016, si stima siano 2 milioni 734mila le famiglie in condizione di povertà relativa (10,6% tra tutte le famiglie residenti), per un totale di 8 milioni 465mila individui (14%). La povertà relativa si basa su una soglia convenzionale che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. L’incidenza della povertà relativa risulta stabile rispetto al 2015 in termini di famiglie (da 10,4 a 10,6%) e di persone (da 13,7 a 14,0%).

I dati odierni hanno scatenato molte polemiche: associazioni di consumatori e per i diritti come lo “Sportello dei Diritti” osserva che il problema della povertà non affligge più solo l’Africa, e tutti gli altri paesi, che insieme a questo, godono di un aggettivo detto “paese del terzo mondo”. Non solo più queste zone sono afflitte da una povertà insaziabile ma anche nel nostro, vi sta sempre di più dilagando. E’ proprio riguardo al nostro paese Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si fa portavoce del grande disagio sociale che colpisce intere famiglie con numeri elevati di figli o anziani che devono far conto solo sulla loro esigua pensione. Infatti, l’Italia è tra i paesi europei che, tra il 2008 e il 2015, hanno registrato i maggiori aumenti del rischio di povertà ed esclusione sociale. I bambini in povertà sono 1 su 8 e che i poveri sono quasi raddoppiati dall’inizio della crisi: erano 2.427.000 nel 2007. “Sono numeri enormi, la politica si muova”, ha detto anche Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei).

Poveri
Poveri

 

INNOVATION CLUB – Vacanze a 5 stelle: ora è possibile con Fattore Lusso

in Economia/Innovation club/Partner/Rubriche/Startup/Turismo by
La 36 enne bresciana, Mariasole Scalvini, promotrice del progetto Fattore Lusso

Il lusso è il mercato mondiale in maggiore crescita e da una locale ricerca, risulta che in termini numerici, i 380 milioni di consumatori che oggi acquistano per un totale di 730 miliardi in beni di lusso, arriveranno ad essere 440 milioni nel 2020. Una crescita guidata prevalentemente dai consumatori core (che spendono in media 10.000 € annui in lusso personale ed esperienziale, auto escluse), oggi 32 milioni, con una crescita di 10 milioni di nuovi consumatori prevista entro il 2020. Nei prossimi dieci anni il tasso di crescita dei viaggi di lusso si prospetta al 6,2%, quasi un terzo superiore al resto del comparto (4,8%), sintomo della progressiva polarizzazione del turismo, che è di lusso o low cost, stima l’Oxford Economics Group nel 2016.

La 36 enne bresciana, Mariasole Scalvini, con il suo nuovo progetto Fattore Lusso vuole proporre ville con piscine, jet privati, personal concierge, chef personale, e molto di più, nel territorio della Lombardia, che sta divenendo sempre di più una meta per un turismo di élite.

Quale è l’obiettivo di Mariasole?

Offrire un servizio a 5 stelle e tutti i confort possibili ed inimmaginabili, anche a coloro che scelgono di alloggiare in una casa o un appartamento di lusso, e che non vogliono rinunciare ad i confort tipici di una struttura alberghiera a 5 stelle.  Sono sempre di più, infatti, i turisti stranieri che scelgono l’Italia per acquistare la seconda casa o come meta per le loro vacanze. Ed accresce in modo esponenziale il numero dei viaggiatori che optano per una vacanza in casa invece che in Hotel. E proprio nell’ambito della fornitura di alloggi per affitti brevi, l’Italia primeggia. Si attesta infatti al 3° posto della classifica per numero di case affittate attraverso il portale Airbnb. Non solo Lago di Garda, ma sempre di più anche il Lago di Iseo, la Franciacorta, le valli e le città lombarde, sono le mete preferite dagli stranieri che desiderano andare alla scoperta del nostro territorio, ma anche da italiani che vogliono vivere esperienze esclusive di lusso e che non temono di pagare per la qualità. Fattore Lusso desidera coinvolgere tutti gli operatori lombardi di qualità per offrire pacchetti esclusivi a chi se lo può permettere. E non sono pochi, nonostante la forte crisi degli ultimi anni.  Fattore Lusso farà in modo che i vostri sogni diventino realtà!

E oggi, che cos’è il lusso?

Emozione. È una sensazione che si può provare dopo aver vissuto un’esperienza unica. Quando il cliente indossa un vestito di un brand prestigioso, per esempio, sa che qualcuno ha pensato a quel vestito, con il materiale perfetto e la migliore manodopera. E quando lo indossa si senta felice.

Il Lusso è un’esperienza indimenticabile, una storia che ci rende speciali. Significa poter essere se stessi, scegliendo i dettagli, sulla base della propria esperienza.

Ma quali sono i partner che verranno coinvolti nel progetto di Mariasole?

Affittuari di ville e appartamenti luxury, yacht e jet privati, ma anche chef e pasticceri stellati, cantine di prestigio, personal trainer e insegnanti di yoga, massaggiatori, parrucchieri, estetisti, personal shopper e maggiordomi.

Come il canale digitale impatta sul settore del lusso?

In questo particolare contesto, l’evoluzione digitale sta cambiando le regole, andando ad impattare sul paradigma dello Status. Sempre più lo status sarà svincolato dal possesso di un prodotto, ma sarà sempre più rivolto all’accesso a community e a servizi esclusivi, ad elevato valore aggiunto. Più di un orologio, un gioiello o un’autovettura, conterà poter accedere ad un servizio esclusivo e raro. Questo trend incrementerà, certamente, molte opportunità per la creatività degli startupper da tutto il mondo, che potranno immaginare nuove forme di accesso a servizi per clienti “luxury”. Fondamentale meccanismo è la gestione della community con strumenti digitali, che permette agli utenti di conoscersi e fare network tra di loro, soprattutto se accomunati da una passione comune. La community abilita il passaparola (advocacy), permettendo una rapida diffusione del servizio.

Il portale fattorelusso.com è ora attivo in italiano, tedesco, inglese, arabo e cinese. Per qualsiasi richiesta di informazioni è possibile contattare l’email info@fattorelusso.com.

 

 

Intred, i conti tornano: Ebitda a 4,06 milioni di euro

in Aziende/Città e Hinterland/Economia/Partner 2/Smart Economy/Web e digitale/Zone by
Daniele Peli di Intred

Intred vola alla velocità della fibra ottica. Anzi della luce. Il 2016 dell’azienda bresciana, infatti, è stato particolarmente positivo, con una crescita dei ricavi del 26,5 per cento rispetto all’anno precedente (a quota 11,87 milioni di euro). In netta crescita anche l’Ebitda (utile al netto delle imposte, interessi e ammortamenti) che si è attestato a quota 4,06 milioni con una crescita del 63 per cento, mentre lil risultato netto ammonta a 1,63 milioni: l’89 per cento in più dell’anno precedente. Numeri che ovviamente non possono che dare soddisfazione all’azienda guidata da Daniele Peli, che dà lavoro a 46 famiglie, e che segnano una tendenza di continua progressione nell’ultimo quinquennio. Con la preivisione di un incremento dei ricavi di un ulteriore 20 per cento nel 2017.

L’azienda bresciana si occupa di connettività in banda larga e ultralarga, connettività wireless, telefonia fissa, servizi cloud e connettività per l’utenza residenziale. Nel Bresciano – secondo quanto riportato da Bresciaoggi – Intred può vantare una quota del mercato nel settore pari al 4,9% del totale (5,3% nel settore business e 3,8% nel settore residenziale): non poco se si pensa che i concorrenti di mercato sono  colossi come Telecom Italia, Fastweb, Vodafone e Wind.

Mercatone Uno, si va alla trattativa privata

in Aziende/Commercio/Economia/Fallimenti/Lavoro by
Punto vendita Mercatone Uno

Mercatone Uno, si va alla trattativa privata. Alla gara del 16 giugno sono pervenute tre offerte vincolanti, ma nessuna di queste è risultata conforme al disciplinare di gara o in linea con gli obiettivi della procedura. I commissari straordinari Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari hanno preso atto che non si sono verificate le condizioni per l’aggiudicazione.

Conseguentemente i Commissari sono stati autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico, con provvedimento dell’11 luglio 2017, ad avviare una procedura di cessione dei complessi aziendali mediante trattativa privata con i soggetti interessati.

La trattativa diretta consentirà ai Commissari una maggiore flessibilità, unitamente ad una più efficace e rapida valutazione economica delle offerte, in funzione della miglior tutela degli interessi dei dipendenti e dei creditori.
A supporto di questa nuova fase, i Commissari Straordinari hanno già sottoposto agli Organi di Vigilanza un nuovo piano economico-finanziario a tutela della continuità aziendale, che verrà presentato alle Organizzazioni Sindacali ed agli Enti Locali nella riunione fissata dal Ministero dello Sviluppo Economico per il 19 luglio.

Duferco Sviluppo cede ramo d’azienda alle Ferriere Nord

in Cgil/Economia/Evidenza/Lavoro/Meccanica/Sindacati by

Duferco Sviluppo ha ceduto un ramo d’azienda attivo nell’ex Stefana. Lo riporta il Giornale di Brescia. Lo ha acquistato Ferriere Nord di Osoppo (Udine), si tratta del ramo d’azienda che si occupa di reti elettrosaldate, tralicci e trafilati. I 15 dipendenti interessati non subiranno licenziamenti o trasferimenti.

L’accordo prevede il mantenimento della sede lavorativa in via Bologna a Nave, lo stesso trattamento economico e l’attuale situazione di anzianità di servizio. L’esame congiunto dell’accordo fra le parti è in programma mercoledì pomeriggio in Aib. I sindacati discuteranno con Ferriere Nord delle prospettive sul medio/lungo periodo e delle prospettive per lavoratori e produzioni.

La cessione è il primo passo del nuovo piano industriale presentato da Duferco Sviluppo dopo l’acquisizione del sito ex Stefana di Nave.

Fonderia 4.0, 12 fonderie scelgono Metal One, la soluzione che integra Ar e Iot

in Acciaio/Economia/Innovation club/Partner/Rubriche by
Metal One, fonderia

METAL One é la soluzione per Fonderie di metalli ferrosi e non, con tecnologia a gravità, bassa pressione e pressofusione. Basata su SAP Business One, è una soluzione aziendale pienamente integrata, caratterizzata da un ottimo rapporto costo-prestazioni, e concepita appositamente per le piccole e medie imprese.

Efficienza, Controllo e Profittabilità

Le Fonderie sono in un processo evolutivo che le vede trasformarsi da produttori di fusioni grezze a partner tecnologici di prodotti finiti; sono parte attiva nella progettazione e prototipazione, la filiera di produzione si è allungata inglobando sempre più lavorazioni. Nel costante miglioramento qualitativo il ruolo di capo commessa della Fonderia impone un controllo ed una tracciabilità in tutto il processo produttivo. METAL One permette di gestire l’intero flusso di processo delle Fonderie dalla prototipazione e preventivazione, ai dati tecnici qualitativi e di processo delle Fusioni, al ciclo attivo e passivo, alla pianificazione della produzione, al conto lavoro, alla logistica, al controllo qualità, all’amministrazione e controllo di gestione.

L’ ERP per le PMI

Per affermarsi, le piccole e medie imprese devono disporre di una soluzione aziendale caratterizzata da piena integrazione e costi contenuti. Un unico sistema che automatizzi i processi di business e fornisca un accesso semplice e immediato a informazioni costantemente aggiornate. I sistemi “tradizionali” di gestione aziendale, che frequentemente sono solo una serie di programmi applicativi obsoleti e scarsamente integrati, non sono in grado di soddisfare le esigenze attuali. Informazioni insufficienti, interruzioni nel flusso che collega i processi di business nonché dati obsoleti e non aggiornati costituiscono gli ostacoli principali che impediscono un controllo efficace ed efficiente delle operazioni aziendali. Grazie a METAL One e SAP Business One l’impresa può essere gestita con un netto incremento di profittabilità e un controllo rigoroso di ogni singolo processo.

Realtà aumentata (AR) in fonderia

Un’applicazione per Smart Glasses permette agli operatori di essere formati nei processi produttivi e logistici.

Internet of Things (IoT) per i processi fusori

Metal One si integra con i sensori di prossimità ce monitorano i processi fusori. La gestione delle tecnologia IoT nel processo di fusione sono articolate. Gran parte delle conoscenze ingegneristiche vengono richiamate: fluidodinamica (riempimento), trasferimento di calore e cambi di fase (solidificazione), metallurgia (microstruttura e difettologie) e molto altro si potrebbe menzionare. I parametri da gestire ed analizzare sono numerosi e le interazioni fra di essi estremamente complesse. L’acquisizione di questi dati è ad oggi possibile, ma raramente è possibile realizzare analisi incrociate in modo veramente semplice ed intuitivo per identificare, ad esempio, le cause di scarto più comuni di un determinato lotto di produzione. Ancor più difficile, se non impossibile, è il confronto fra dati di processo e conseguenze, in termini di efficienza di produzione, resi, extracosti. Ciò che manca è un’infrastruttura che permetta la rilevazione automatica dei dati di processi, la loro elaborazione ed una consultazione chiara e veloce, in modo da permettere una integrazione fattuale fra uomini, macchine e strumenti, ma anche fra operatori, controllori e manager. Questa infrastruttura è finalmente realizzabile, estendendo le capacità degli attuali ERP che ad oggi costituiscono la spina dorsale aziendale. Occorre dotare questi strumenti di occhi, orecchie, mani e memoria per completare il sistema nervoso aziendale. L’ambizione è ottenere un “corpo” armonico, efficiente e reattivo.

Welfare, due bresciani su tre andrebbero all’estero dopo la pensione

in Economia/Evidenza/Tendenze by
Pensione

Dopo la pensione? La valigia. Perché di fronte alla prospettiva di assegni sempre più bassi, quasi due bresciani su tre (62%) si dicono disposti addirittura a trasferirsi all’estero per poter mantenere uno stile di vita simile a quello attuale e trovare un ambiente e servizi più adatti alla terza età, senza trascurare la possibilità di fare nuove, piacevoli esperienze.

È il quadro che emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare1.

Più della metà dei bresciani (66%), infatti, teme che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, e un ulteriore 24% vede molta incertezza all’orizzonte.

Fra i principali timori, quello di non poter sostenere le spese mediche di cui si potrebbe aver bisogno andando in là con gli anni (52%), non riuscire a dare sostegno economico a figli e nipoti (30%), dover gravare economicamente sulla famiglia anche per le necessità quotidiane (30%), o persino cadere in povertà assoluta (28%).

Non si tratta solo di pessimismo. A gettare ombre sul futuro pensionistico degli abitanti di Brescia sono anche le difficoltà del presente, a partire dal timore di imprevisti e spese straordinarie, che costringano a metter mano al portafoglio anzitempo (60%) o una generale difficoltà a risparmiare per la vecchiaia (40%). Preoccupano anche la precarietà del lavoro (28%) e l’instabilità dello scenario economico (38%) e normativo (22%) del momento.

Ma quali sono le misure di welfare a cui guardano i bresciani per integrare la pensione e prepararsi agli anni della vecchiaia? Più della metà degli abitanti di Brescia (64%) punterebbe sulla previdenza complementare: di questi, il 59% con un fondo pensione, il 31% con un piano individuale di risparmio e il restante 9% stipulerebbe una polizza assicurativa. Ciò che conta, dicono gli abitanti di Brescia, è pensarci per tempo, fin da giovani (26%) o da quando si inizia la propria carriera lavorativa (50%).

Se un bresciano su tre (34%) investirebbe nel mattone, per il 26% la soluzione è tenere i soldi sul proprio conto corrente, mentre per un ulteriore 10% la soluzione è investire i propri risparmi sul mercato finanziario.

Ma a chi si rivolgono gli abitanti di Brescia per farsi consigliare? %). Il 46% si affiderebbe a un consulente, mentre il 30% si muoverebbe in maniera autonoma, cercando informazioni sul web (12%) o decidendo da sé (18%). Un ulteriore 24% si rivolgerebbe all’agente assicurativo, il 22% alla propria banca, mentre per il 18% le figure di riferimento sono familiari, colleghi o amici.

Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora  per Reale Mutua. su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.

 

 

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