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Innovazione - page 8

Value China guida le imprese italiane a comprendere e sviluppare strategie per vendere in Cina

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Value China, foto da ufficio stampa

Luca Qiu, 30 anni è nato a Bologna da genitori cinesi imprenditori che hanno operato nell’ambito del commercio, della ristorazione e dell’immobiliare.

Dopo gli studi economici all’Università di Bologna, e alla Jiaotong University di Shanghai, lavora come export manager in Cina per un’azienda italiana del settore nautico.  Fonda poi Itaway. L’azienda ha successo, tanto da inaugurare il primo centro commerciale a Tongling, con il secondo al momento in costruzione nella città di Wuhan con il gruppo immobiliare numero uno in Cina. Luca diviene il general manager della società ed arriva ad avere più di 40 persone italiane impegnate nei centri commerciali da lui gestiti. Dopo aver lasciato il progetto Itaway, con alcuni soci fonda Value China, start up innovativa a Bologna che si occupa di aiutare le aziende italiane a inserirsi sul mercato cinese.
Value China è il giusto partner locale per sviluppare la propria strategia commerciale per il mercato cinese. Oltre a questo, Value China si occupa di gestire la comunicazione, sviluppo software e vendita online per molteplici società italiane. Fra i cofounders di Value China ci sono Selina Zhang e Anna Ye, che avevano lavorato con lui a Itaway, oltre che Stefano Yu, suo amico d’infanzia.

Quali sono le indicazioni che Luca Qiu può dare ad un’ impresa italiana che vuole approcciarsi al mercato cinese che con 1,402 Miliardi di potenziali clienti è il primo mercato al mondo per numero di transazioni?

1. Conoscere le regole del gioco

La Cina è un mercato diverso da tutti gli altri, o si conoscono le regole del gioco o si rischiano purtroppo brutte figure. Bisogna essere perfettamente a conoscenza delle regole e applicarle quotidianamente, entrando anche in contatto con le istituzioni. Bisogna tessere le relazioni continuativamente, fare contatti sporadicamente non serve a molto.

2. Investire nella comunicazione del proprio prodotto

Non si può ottenere risultati in Cina da subito perché è necessario creare piani di comunicazione che puntano a far conoscere il proprio marchio o prodotto  prima dell’ingresso sul mercato; il consumatore cinese è fortemente influenzato dalla comunicazione, e ricordiamoci che il made in Italy non è cosi sentito come si crede, anche perché la cultura e l’evoluzione dell’economia cinese hanno avuti sviluppi diversi dai mercati occidentali. Essendo ora la Cina il mercato di riferimento mondiale, la concorrenza è per di più data dagli altri paesi, che per la maggior parte delle volte investono molto in comunicazione, creando una forte “awareness” nella mente del consumatore.
Per questo bisogna avere le idee chiare su quali sono i passaggi da fare per sviluppare e posizionare il proprio prodotto.

3. Utilizzare strumenti di comunicazione chinese friendly

Il mercato digitale cinese cambia e si evolve molto più rapidamente di quello occidentale, se fino a qualche anno fa, creare un sito per il mercato cinese poteva essere vista come soluzione intelligente, oggigiorno bisogna saper utilizzare i nuovi strumenti di comunicazione, come lo sono WeChat, ma anche DouYing o Red. Ovviamente l’ecosistema internet in Cina gira attorno ai due colossi Tencent e Alibaba, e aver chiaro cosa questi possono fare al posto del classico sito web tradotto è di fondamentale importanza. Noi di Value China aiutiamo i nostri clienti a stare al passo con i tempi, come lo siamo noi internamente e il team che ci compone, ci sforziamo di essere aggiornati sempre sulle ultime tendenze digitali di questo mercato.

4. Promuoversi sui “nuovi” motori di ricerca ed i social network cinesi

In Cina 800 milioni di persone hanno accesso ai social media – soprattutto a WeChat, mentre Facebook non è raggiungibile – e sono sensibili alle scelte di consumo fatte dagli influencers.
I motori di ricerca sono estremamente importanti e ricoprono un ruolo centrale nella vita quotidiana del “navigatore” cinese, ma bisogna far attenzione: negli ultimi anni sono cambiate le abitudini dei consumatori, dove il 98% del traffico online viaggia sul mobile, e per ovvie ragioni sistemi di ricerca e di posizionamento sono cambiati. Posizionarsi non solo su Baidu, ma anche su altre piattaforme come Zhihu sono diventati indispensabili per il brand, in quanto il consumatore moderno utilizza altri sistemi di ricerca.

5. Vendere online

Dal 2015 la Cina è il primo paese al mondo per le vendite online e oggi comprende oltre un terzo del fatturato di tutte le vendite globali online . A fronte di questi numeri, appare chiaro che un’azienda interessata a estendere il proprio business oltre la Grande Muraglia debba prendere in considerazione di vendere i propri prodotti sugli e-commerce.
Un dato interessante che possiamo dare: durante la festività inventata da Alibaba, per l’11 Novembre, chiamata anche singles day, la sola piattaforma di Tmall Alibaba ha generato un turnover di fatturato di oltre 38 Miliardi di dollari.
È chiaro che non si può più tirarsi indietro dal sviluppare un mercato online sulla Cina nel 2019, ma attenzione, dove ci sono grandi numeri ci sono anche grandi investimenti e capacità di gestione. Essere strutturati e seguiti è di vitale importanza.
Per maggiori approfondimenti: https://valuechina.net/

 

Cdc, seminario gratuito il 29 novembre “Per qualche follower in più”

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Formazione/Innovazione by

Prosegue nella Camera di Commercio di Brescia la rassegna “Eccellenze in digitale” con il seminario gratuito “Per qualche follower in più”, che si terrà il 29 novembre 2019. Nell’occasione si discuterà, con la presenza di esperti, di trend, strategie, contenuti per l’uso dei social media, ovviamente con una particolare attenzione all’ambito professionale e aziendale.

I posti sono limitati, per l’iscrizione si rimanda al sito www.bs.camcom.it

La bresciana Neosperience costituisce la start up innovativa Value China

in Aziende/Economia/Innovazione/Partner 2 by

Neosperience, uno dei principali player nel settore della Digital Customer Experience, ha costituito oggi la start up innovativa Value China insieme a 4 imprenditori, di origine cinese, ma da tempo residenti in Italia e attivi nel settore dei progetti di digital marketing dedicati ad utenti cinesi. La costituzione di Value China rappresenta il primo passo di un ambizioso disegno di sviluppo, in cui sono previste acquisizioni e partnership in Asia; in questa settimana il Presidente di Neosperience Dario Melpignano ha in programma in Cina una fitta agenda di incontri one-to-one con investitori finanziari, clienti, fornitori e partner locali.

Questi incontri hanno l’obiettivo di individuare dei partner, sia sul fronte finanziario, sia su quello industriale, per costituire una società operativa locale in grado di supportare lo sviluppo di Neosperience sul mercato asiatico e, in particolare, in Cina. La finalità ultima è posizionare Neosperience come la società di riferimento nel raccordo fra le piattaforme digital europee ed asiatiche.

I 4 imprenditori, soci con Neosperience in Value China, insieme ad alcuni collaboratori, apportano un vasto bagaglio di esperienze nel mondo asiatico, avendo realizzato negli anni alcuni prodotti significativi nel settore del digital marketing, in linea con gli obiettivi di sviluppo di Neosperience nel mercato cinese.

L’operazione prevede che Neosperience sottoscriva in fase di costituzione il 40% della società, con un sovrapprezzo pari ad Euro 190.000, per tener conto degli apporti in termini di know-how e di avviamento commerciale da parte dei soci cinesi; è già contrattualmente prevista per Neosperience la possibilità di raggiungere il 51% entro il 2020, e poi salire fino all’80%, a prezzi e condizioni predeterminate e comunque legate ai risultati ottenuti.

Digital, la bresciana Neosperience acquisisce il controllo del gruppo Hok

in Economia/Innovazione by
Neosperience in Borsa

Neosperience S.p.A. (“NEOSPERIENCE” o “NSP”), uno dei principali player nel settore della Digital Customer Experience, quotata su AIM Italia dal 20 febbraio 2019, ha oggi formalizzato l’acquisto del controllo (51%) del Gruppo HOK (Mikamai, LinkMe e Jack Magma), realtà che vanta competenze uniche nell’ambito delle tecnologie digitali e riveste il ruolo di aggregatore di community tech e talenti nel panorama degli operatori italiani del software.

Il Gruppo HOK, noto tra i clienti e gli sviluppatori software soprattutto per il marchio Mikamai, rafforza il Gruppo Neosperience, apportando un incremento di ricavi di più di 3 milioni di Euro, un EBITDA margin di oltre il 10%, un team di talenti e importanti clienti in nuovi settori industriali.

Dario Melpignano, Presidente di Neosperience, ha commentato: “Siamo molto felici di accogliere i soci e il team di HOK/Mikamai compiendo insieme un ulteriore passo nella costruzione del polo europeo di sviluppo di prodotti software per il digital marketing e le applicazioni avanzate dell’intelligenza artificiale. Non ci fermeremo qui: abbiamo ulteriori progetti di crescita; insieme a HOK/Mikamai si rafforzano oggi le nostre competenze tecnologiche, la capacità di attrarre talenti e la velocità nel portare valore al mercato.”

Roberto Lo Jacono, Amministratore Delegato di HOK/Mikamai, si è così espresso: “Questa operazione rappresenta un traguardo per le persone che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo del nostro Gruppo e il punto di partenza per ciò che realizzeremo in futuro.” – “Oggi prende forma, grazie all’integrazione con Neosperience, un progetto ancora più ambizioso: affermarci come leader europeo, mantenendo salda la nostra identità di aggregatore di talenti, unico in Italia, dove le persone esprimono al meglio il proprio potenziale” ha dichiarato Juri Di Natale, Partner di HOK/Mikamai. – “Passione per le tecnologie, competenze avanzate e capacità di apportare innovazione ai nostri Clienti: questo il mix che ci ha ispirati in questi anni e la base per la crescita che vogliamo.” ha sottolineato Matteo Zobbi, Partner di HOK/Mikamai.

ATTIVITÀ DELLE VARIE SOCIETÀ COSTITUENTI IL GRUPPO HOUSE OF K (HOK):

 

  • HOK srl è la holding del Gruppo, costituita nell’ottobre 2018, che fornisce servizi centralizzati alle controllate;
  • Mikamai srl realizza soluzioni e prodotti scalabili di machine learning e deep learning, in cloud su piattaforme a microservizi, basate su tecnologie NodeJS, Python, React e React Native. È inoltre partner accreditato Amazon Web Services (AWS).
  • LinkMe srl realizza prodotti digitali web e mobile basati su tecnologie JavaScript lato backend e frontend;
  • Jack Magma srl svolge attività di User Experience e Service Design con metodologie di Design Thinking.

RAZIONALE DELL’OPERAZIONE

Le principali motivazioni a favore dell’integrazione fra i due gruppi sono le seguenti:

  • Rafforzamento delle competenze di sviluppo prodotto e aumento della capacità di attrazione di Clienti e Talenti;
  • Incremento del portafoglio Clienti, ad esempio in ambito Fintech, e delle opportunità di cross-selling e upselling;
  • Rafforzamento del management team;
  • Potenziamento dell’azione di marketing già avviata da HOK attraverso Mikamai, con l’organizzazione di academy, eventi e meetup dedicati al mondo delle community degli operatori del software.

SINTESI DELL’OPERAZIONE

L’operazione prevede le seguenti fasi:

  • Acquisto iniziale del 51% di HOK da parte di NEOSPERIENCE per Euro 672.028, di cui 505.343 Euro in cash corrisposti in data odierna, e 166.685 Euro in n. 18.500 azioni NSP (con delibera di assemblea prevista per il prossimo mese di dicembre), con consegna prevista entro febbraio 2020 e soggette a lock-up fino ad agosto 2020.
  • Acquisto del rimanente 49% entro luglio 2020, per un importo compreso tra un minimo di Euro 925.674 e un massimo di Euro 1.065.074, in funzione dell’effettivo EBITDA rettificato del Gruppo HOK conseguito nell’anno 2019; tale importo sarà corrisposto tutto in azioni NSP di nuova emissione, anche queste soggette ad uno specifico lock-up: il 100% delle azioni ricevute dai venditori sarà vincolato fino al 31 agosto 2021, mentre il 50% delle stesse fino al 31 agosto 2022. Al riguardo, si precisa che NSP e HOK sono rispettivamente titolari di opzioni call e put relative al 49% residuo.

HOK srl oggi detiene l’83% di Mikamai srl, il 95% di LinkMe srl e il 52% di Jack Magma srl; al contratto sono allegate opzioni irrevocabili di vendita con cui HOK arriverà a detenere, al più tardi entro il 30 giugno 2020, il 100% di Mikamai e LinkMe, le due realtà operative più rilevanti del gruppo HOK.

Il nuovo CdA di HOK sarà composto da 4 rappresentanti Neosperience, tra cui il Presidente, e da tre degli attuali partner di HOK.

Nell’ambito dell’operazione di acquisto sono state rilasciate le usuali dichiarazioni e garanzie in linea con le prassi di mercato.

ADVISOR:

Advisor finanziario: William De Ascaniis per il Gruppo HOK

Advisor legali: LCA Studio Legale con Edoardo Calcaterra e Flavia Visco per il Gruppo HOK; DCS e Partner con Barbara Bergamaschi, Cesare de Carolis e Alessandro Magnoli per Neosperience

Programmi gestionali: l’evoluzione degli strumenti aziendali degli anni 2000

in Economia/Innovazione by

I programmi gestionali sono indispensabili quando si avvia una nuova attività commerciale, ma anche per tutte le attività già avviate, che non sono ancora state ottimizzate con l’utilizzo dei software gestionali. Nell’ambito di un’azienda le formalità e i documenti da tenere sono sempre tanti oltre alla contabilità, ai dati dei clienti e dei fornitori, indispensabili per redarre le fatture, per tutte queste operazioni ricorrere ai software gestionali è un modo efficace di semplificare e automatizzare tutti i processi legati all’attività dell’azienda stessa .

Lo scambio automatizzato nei rapporti commerciali

In tutto il mondo le aziende e le realtà commerciali si sono via via adeguate al processo di digitalizzazione che negli ultimi decenni non solo si è velocizzato ma è diventato sempre più sofisticato; facendo conoscere all’uomo i grandi vantaggi dell’automazione aziendale. Oggi nessuna azienda affida la sua gestione al semplice lavoro manuale di archiviazione e gestione dell’attività globale di tutto il complesso amministrativo e del rapporto con la clientela.

Fatturazione elettronica e altre necessità gestionali

I più utilizzati sono i programmi gestionali per la fatturazione elettronica, in questo modo il personale addetto alle operazioni di controllo può tenere sempre aggiornati tutti i movimenti sia in entrata che in uscita di merci, prodotti, o denaro; oltre alla registrazione delle vendite, il salvataggio e l’archiviazione di tutti i dati anagrafici dei clienti, la veloce registrazione dei carichi; i programmi gestionali per la fatturazione elettronica sono assolutamente indispensabili per gestire la contabilità sia di piccole imprese, liberi professionisti, e piccole ditte. con un minimo organico lavorativo che va dalle 10 alle 30 persone. In questi casi sono sufficienti anche i programmi gestionali gratuiti e open source.

Software gestionali professionali

Mentre per aziende che hanno un volume di vendita più ampio e un organico maggiore e un più grande cassetto clienti è consigliabile affidare tutte le operazioni aziendali a software gestionali più professionali, in grado di controllare i flussi di lavoro più complicati. Ma quali sono le caratteristiche dei programmi gestionali per essere la scelta perfetta ? Innanzitutto la facilità d’uso, la divisione del Lavoro in moduli, la possibilità di disattivare le funzioni non utili, la personalizzazione e il rapporto qualità prezzo.

Programmi di vario tipo e per ogni tipologia di azienda

Oggi sono a disposizione sul mercato vari software per la fatturazione elettronica, e i programmi gestionali per altre necessità aziendali. La scelta è abbastanza vasta e articolata; la cosa importante è informarsi in maniera approfondita sulle differenze dei vari programmi in commercio.

Conversazioni strategiche di vendita per migliorare i tuoi affari

in Commercio/Economia/Innovazione by

Sei alla ricerca di un metodo per ottimizzare al meglio le tue vendite e riuscire a chiuderne di più? Allora sei nel posto giusto, perché in questo articolo vedremo come vendere in modo più efficace, applicando le giuste strategie.

A tal proposito, l’esperienza sulle strategie di vendita dell’esperto Mirko Cuneo, ti sarà sicuramente di aiuto. Una vendita è molto più di un insieme di tecniche, questo il “cuore” del suo messaggio. Mirko ha un’azienda a Milano e aiuta le micro, piccole e medie imprese in Lombardia, e non solo, ad affinare le proprie tecniche di vendita.

Qual è il segreto del successo di una buona strategia?

La capacità di immedesimarsi nel cliente, focalizzando la conversazione sulle sue esigenze lasciando da parte un po’ del proprio bisogno spasmodico di vendere.

La difficile arte dell’ascolto attivo

Mirko Cuneo suggerisce che il cuore pulsante di una transazione d’affari non è il prodotto che si vende, ma la relazione stessa con il cliente, la capacità del venditore di immedesimarsi con il suo interlocutore.

Un approccio comune è quello del venditore che passa buona parte della transazione a decantare qualità è virtù del prodotto/servizio o della propria azienda.

Risultato?

Il cliente, nel migliore dei casi, attenderà pazientemente la fine del monologo auto-celebrativo solitamente ridondante e stucchevole. Inutile aggiungere che al termine dello show del venditore, molto difficilmente il cliente sarà propenso all’acquisto.

Spesso, l’approccio che vi ho appena descritto, è la prassi dei venditori ancora inesperti, che, condizionati dall’ansia della performance, sono totalmente concentrati su sé stessi o sulle “dieci regolette” imparate durante la formazione, senza alcuna forma di originalità.

Sia chiaro, qui non si vuole sostenere minimamente un approccio che si basa sull’improvvisazione. Il vero punto cruciale è che, per quanto siano importanti le regole base della vendita, occorre sempre calarle nel contesto, che inevitabilmente, cambia di volta in volta.

Ogni persona ha caratteristiche, esigenze, gusti, bisogni differenti che il bravo venditore deve prima imparare a conoscere, se vuole davvero essere efficace nella sua transazione.

Ogni strategia di vendita deve essere supportata dal cosiddetto “ascolto attivo” – ovvero un ascolto interessato durante cui il venditore prova a capire davvero quali siano le esigenze del suo interlocutore. Come suggerisce Mirko, la conoscenza del cliente è utile che sia approfondita facendo domande mirate a comprendere al meglio il suo pensiero. Solo essendo a conoscenza di ciò di cui ha bisogno il consumatore sarà possibile offrirgli proprio la soluzione che fa al caso suo.

Vediamo di seguito un esempio.

“Vendimi questa penna”: l’arte di comprendere i bisogni per trovare soluzioni su misura

Chi ama il buon cinema probabilmente avrà visto “The Wolf of Wall Street”, con Leonardo DiCaprio.

Il film narra la storia vera del broker miliardario Jordan Belfort e della sua parabola nel mondo della finanza rampante di Wall Street negli anni ‘80.

In una delle scene del film, un giovane ma già sicuro di sé Belfort prova ad “addestrare” il suo primo team di aspiranti broker. Per mettere alla prova le loro doti, chiede loro di cercare di vendergli una penna.

Il più sveglio della truppa si limita a chiedere a Belfort / DiCaprio di scrivergli il proprio nome, Belfort risponde ammiccando che non ha la penna, et voilà e l’altro prontamente gliela porgo. Dopo che un bisogno è stato creato, la vendita si è chiusa con successo.

La morale della scena è: saper vendere vuol dire analizzare la situazione e comprendere le necessità o i desideri di chi si ha di fronte per poterli esaudire con il nostro prodotto o servizio.

L’ascolto attivo è fondamentale per avere accesso all’altro, per comprendere il suo mondo e le sue esigenze, per potersi relazionare con il cliente occupandosi veramente di quello che vuole.

Sarà l’esperienza della conversazione, l’esperienza della relazione umana che convincerà più di ogni altra cosa il cliente ad accettare la proposta. Le caratteristiche del prodotto o del servizio saranno un valido supporto e serviranno per fornire utili informazioni aggiuntive.

Non ti rimane che provare per credere: sei davvero capace di vendere quella penna?

Neosperience: aumento dei ricavi del +67,5% nel primo semestre 2019

in Aziende/Bilanci/Economia/Innovazione by
Neosperience, foto da ufficio stampa

Neosperience, società quotata all’AIM Italia e attiva come software vendor nel settore della Digital Customer Experience, ha chiuso il primo semestre del 2019 con ricavi per 5,07 milioni di euro, in aumento del 67,5% rispetto ai 3,03 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso esercizio, grazie all’acquisizione di nuovi clienti e all’incremento dei ricavi scalabili delle Solution.

Il primo semestre dell’anno è stato denso di soddisfazioni. La quotazione in Borsa a Febbraio, il successivo aumento di capitale a Maggio, la conseguente visibilità sul mercato, i prestigiosi nuovi clienti e l’indubbio successo presso gli investitori ci spingono a moltiplicare gli sforzi”, ha commentato Dario Melpignano, Presidente di Neosperience.

“Le nuove Solution, basate sull’impiego delle tecniche più avanzate di Intelligenza Artificiale, dichiara Melpignano, hanno trovato ampia accoglienza nei settori chiave in cui operiamo, permettendoci di consolidare ulteriormente il nostro vantaggio competitivo.”

La Customer Data Platform per fidelizzare i clienti e vendere sul mercato globale | INNOVATION CLUB

in Economia/Innovazione by

Quando si è iniziato a fare marketing digitale negli scorsi decenni, le aziende e le agenzie di comunicazione si trovavano di fronte al problema di avere informazioni parziali sui clienti. Le possibilità di definizione di un target erano molto limitate. Oggi le aziende possono avere a che fare con moltissimi canali e fonti di dati ed il principale problema è sapere come raccogliere e sfruttare comodamente tutto questo nelle attività di vendita.

La Customer Data Platform è un software gestionale che realizza un database clienti unico persistente e accessibile ad altri sistemi. I dati vengono estratti da più fonti, puliti e combinati per creare un singolo profilo cliente . Questi dati strutturati vengono quindi resi disponibili ad altri sistemi di marketing ed ai processi di vendita. Questa tecnologia si è evoluta da una varietà di processi tra cui la gestione delle campagne multicanale, la gestione dei tag e l’integrazione dei dati. Il valore del mercato mondiale della Customer Data Platform è triplicato considerando gli ultimi 12 mesi. Oggi questa tecnologia fornisce funzioni aggiuntive come l’analisi della misurazione delle prestazioni di marketing, la modellazione predittiva e il marketing dei contenuti.

Queste sono le caratteristiche di una Customer Data Platform:

> Database unificato, persistente per profilo e altri dati del cliente, da qualsiasi fonte interna o esterna;

> Raccolta dati digitali e anonimi sul web spesso legati a un individuo identificabile;

> Funzioni predittive in grado di comprendere il passaggio ottimale con un cliente attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale; 

> Integrazione con strumenti di raccolta dati come le survey creando una conversazione breve e mirata per confermare o approfondire semplicemente alcuni aspetti del profilo;

> Accesso da sistemi esterni per supportare le esigenze in termini di gestione delle campagne, analisi di marketing e business intelligence.

Una customer data platform non va confusa con i sistemi CRM che raccolgono i dati del cliente né con gli strumenti di analitica di un website ma è spesso strettamente connessa a tali sistemi. Solo attraverso una Customer Data Platform si può gestire e migliorare costantemente un “funnel di vendita” andando ad identificare per ogni step del processo la migliore iniziativa ed il miglior processo.

Gli scopi di una Customer Data Platform sono molteplici e sono applicabili ad aziende che vendono beni di consumo ma anche a realtà che realizzano prodotti industriali:

> Identificare i profili di lead in Italia ed all’Estero più simili per caratteristiche ai “propri migliori clienti” in modo da ottimizzare le risorse investite nei processi collaborativi;

> Fornire argomenti per il cliente non solo per una singola vendita ma per sviluppare un rapporto di fornitura continuativa perché lo si conosce da più prospettive;

> Reagire tempestivamente alle richieste di mercato analizzando in tempo reale i trend non solo nei “messaggi di vendita” ma realizzando un nuovo mix di prodotti, un nuovo pricing oppure integrando un nuovo servizio;

> Realizzare una strategia di comunicazione più veloce semplificando l’utilizzo dei diversi canali digitali che un’azienda deve gestire spesso diversi a seconda dei contesti di mercato. Ad esempio i social network ed i motori di ricerca presenti in Cina e nel Far East non sono quelli che si usano in Occidente;

> Misurare in modo più preciso le performance di ogni iniziativa commerciale e dei contenuti che vengono scelti;

> Fornire alla rete vendita uno strumento evoluto per migliorare le prestazioni e la qualità del proprio lavoro;

> Avere un feedback concreto non solo sui propri prodotti ma sulle attività di ricerca e sviluppo dando un contributo di spunto e verifica costante attraverso le conversazioni nel mercato.

Per Informazioni: info@innovationclub.it

Trovare clienti in tutto il mondo nei processi di vendita “Business to Business”

in Economia/Evidenza/Innovazione by
Digital mondo, foto da ufficio stampa Innovation Club

Ogni processo di vendita sia “business to business” ha bisogno di strumenti e metodologie per generare nuovi clienti e fornire alla propria rete vendita contatti utili e profilati. Oggi è possibile realizzare questo partendo dai social network e dal web creando dei meccanismi di ingaggio e di segnalazione di un cliente potenziale. In particolare modo:

– Social influence: attraverso un sistema di ricerca per tematismi, parole chiave e hashtag è possibile individuare gli opinion maker/influencer (es. gli architetti) rilevanti e in target con i prodotti e le attività della vostra azienda (es. progetti contract);
– Facebook: la dinamica che il customer generator implementa su questo social è legata all’inoltro di annunci profilati per categorie di utenti e per audience affini da cui scaturisce anche grazie a un retargeting sul web continuativo il contatto commerciale;
– LinkedIn: lavorando in questo social network è possibile integrare delle funzionalità messe a disposizione dai suoi strumenti nativi generando un numero massivo di visite call-back ad impresa in modo gratuito;
– Retargeting Web e Mobile: grazie alla collaborazione con il partner Criteo, leader di mercato a livello mondiale, è possibile impostare campagne web con “banner personalizzati” senza generare costi per impression (= branding gratuito), ma solo per clic, in modo da estendere nel tempo la “superficie di contatto” di chi ha mostrato interesse nei prodotti e servizi della vostra azienda;
– Inbound Marketing: l’inbound si concentra sulla creazione e distribuzione di contenuti educativi che possono essere d’interesse al potenziale cliente tanto da attirarlo nel proprio sito web ed identificarlo in modo preciso.

Tutte queste dinamiche possono essere governati attraverso ad un sistema di Customer Generator digitale che permette:

– Costruire il proprio Customer Journey sottoforma di workflow permettendo di destinare il messaggio corretto al proprio interlocutore a seconda della fase (ingaggio, considerazione, vendita, post vendita) della relazione;
– Importare i dati anagrafici e preferenziali e classificare il contatto con nella categoria (Buyer Personas) più corretta;
– Importare i contatti per avere una completa visione dei prospect e dei clienti della vostra azienda;
– Gestire l’opportunità attribuita ad ogni contatto con tutti i dati sullo stato dal primo contatto fino alla gestione di un’offerta;
– Realizzare un sistema collaborazione/ informazione per la forza vendita senza limitazioni di utenze;
– Integrare i più diffusi sistemi gestionali ERP e CRM.

Volete trasformare in modo automatico i contatti social della vostra azienda in prospect ?
Volete gestire i vostri contenuti commerciali in modo personalizzato e consequenziale in modo che il processo di vendita si incanalato prima del primo incontro ?
Volete popolare il vostro CRM di prospect rendendolo per questo uno strumento finalmente utilizzato dalla vostra forza vendita ?

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Blockchain: quali ambiti applicativi si stanno affermando in Italia?

in Economia/Innovazione/Partner 2/Tendenze by
Blockchain

La blockchain oggi è una tecnologia di frontiera così come lo era Internet a metà degli anni ’90 ma il suo impatto sul business, sulla produzione industriale e sulla società potrebbe essere addirittura maggiore. Vediamo in questo articolo alcuni motivi.

La tecnologia

Una blockchain è un registro digitale aperto e distribuito, in grado di memorizzare record di dati (solitamente, denominati “transazioni”) in modo sicuro, verificabile e permanente. Una volta scritti, i dati in un blocco non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi ad esso e ciò, per la natura del protocollo e dello schema di validazione, necessiterebbe del consenso della maggioranza della rete. La blockchain è quindi rappresentabile come una lista, in continua crescita, di blocchi collegati tra loro e resi sicuri mediante l’uso della crittografia. Ad un blocco possono essere associate una o più transazioni e ogni blocco, inoltre, contiene un puntatore hash al blocco precedente e una marca temporale.

La natura distribuita e il modello cooperativo rendono robusto e sicuro il processo di validazione, ma presentano tempi non trascurabili, dovuti in gran parte al processo di validazione dei blocchi e alla sincronizzazione delle rete. L’autenticazione avviene tramite collaborazione di massa ed è alimentata da interessi collettivi. L’utilizzo di questa tecnologia consente anche di superare il problema dell’infinita riproducibilità di un bene digitale e della doppia spesa, senza l’utilizzo di un server centrale o di un’autorità.

Smart Contract

Gli smart contract basati sulla blockchain sono contratti che possono essere stipulati e imposti senza la necessita di un’interazione umana. L’FMI crede che la blockchain potrebbe ridurre il rischio morale e ottimizzare l’uso dei contratti in generale ma, momentaneamente, a causa della mancanza d’uso, il loro status non è ancora chiaro. Alcune implementazioni della blockchain potrebbero consentire la codifica di contratti che verranno eseguiti quando sono soddisfatte determinate condizioni. Uno smart contract sarebbe attivato da istruzioni di programmazione estensibili che definiscono ed eseguono un accordo. 

Applicazioni

La tecnologia blockchain ha un grande potenziale per trasformare i modelli operativi aziendali nel lungo periodo. La blockchain è più una tecnologia di base, con la potenzialità di poter creare nuove tecnologie e nuove basi per l’economia globale e i sistemi sociali, piuttosto che una tecnologia distruttiva che attacca il tradizionale modello di business. L’uso della blockchain promette di portare significativi miglioramenti alle catene di fornitura globali, alle transazioni finanziarie, ai beni contabili e ai social network distribuiti. Questa nuova tecnologia può essere integrata in diverse aree e i suoi protocolli facilitano alle aziende l’uso di nuovi metodi per processare e gestire le transazioni digitali. La blockchain può essere utilizzata come strumento per certificare la data certa di un documento e il suo non aver subito alcuna variazione. Questa applicazione della catena a blocchi, ottenuta inserendo l’hash dei documenti che si vogliono certificare, è detta “notarizzazione”. Un esempio di tale utilizzo è la notarizzazione dei movimenti dei camion che trasportano la terra di un cantiere per garantire il rispetto dei vincoli e delle norme ambientali.

Esperienze 

Questi sono i principali trend di utilizzo della blockchain in Italia che impatteranno su moltissimi settori sia nell’ambito dei servizi che nella produzione manifatturiera:

1. E-Commerce: la realizzazione di dinamiche di e-commerce B2B attraverso un sistema certificato in grado di determinare l’autenticità delle fatture emesse attraverso la notarizzazione dei documenti;

2. Sviluppo di programmi di fedeltà basati sul “coin”:
invece che raccogliere punti è possibile generare un coin digitale che può essere utilizzato come strumento di pagamento in determinati circuiti;

3. Internet of Things: gli oggetti utilizzano la blockchain per gestire l’autenticazione e l’integrità della comunicazione tra loro al fine di rendere l’utilizzo di un network IoT sicuro e affidabile;

4. Sviluppo di servizi basati su smart contract: nel mondo assicurativo il trend è la realizzazione di polizze istantanee e temporanee per proteggere un’attività sportiva o un viaggio. Questo servizio si può basare sulla stipula di un contratto intelligente basato su blockchain;

5. Servizi Peer-2-Peer: le applicazioni blockchain facilitano l’interscambio peer-2-peer ad esempio di energia perché a basso costo ogni persona può fornire le garanzie necessarie di qualità;

6. Sviluppo di servizi dedicati alla persona: attraverso l’autenticazione dei dati personali via blockchain è possibile velocizzare lo sviluppo di servizi dedicati alla persona come ad esempio quelli legati al mondo healthcare o in quello della pubblica amministrazione;

7. Sviluppo di un nuovo prodotto:
si può costruire dei titoli di proprietà attraverso blockchain di una parte o una composizione di prodotti fisici garantiti da un titolo di proprietà sotto forma di Smart Contract. Questo può avvenire per un impianto che viene ripartito tra più proprietari privati, per un’opera d’arte o per il cartellino di uno sportivo.

Innovation Club ha raggruppato una serie di professionisti che hanno sviluppato in Italia ed all’Estero significative esperienze sia prototipali che applicative su tecnologia blockchain. Per maggiori informazioni: info@innovationclub.it

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