Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Formazione - page 8

Aziende familiari, giovedì se ne parla alla Facoltà di Economia

in Economia/Eventi/Evidenza/Finanza/Formazione/Sei consulting by

“Convivenza tra generazioni e passaggi di responsabilità nella piccola e media impresa / La continuità delle aziende familiari in provincia di Brescia”. E’ questo il titolo della ricerca che verrà presentata giovedì 9 febbraio – dalle 15 alle 18.30 – nell’aula magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli studi di Brescia.

Dopo l’introduzione dei lavori affidata a Claudio Teodori e a Federico Sella, in rappresentanza rispettivamente dell’Università di Brescia e di Banca Patrimoni Sella, Achille Fornasini e Alberto Mazzoleni dell’Università di Brescia illustreranno le più rilevanti risultanze dell’indagine, che saranno oggetto nei prossimi mesi di una specifica pubblicazione.

A seguire si svilupperà una discussione moderata da Ivan Losio, della SEI Consulting di Brescia, che vedrà il coinvolgimento di due noti imprenditori bresciani, Giacomo Gnutti e Giuseppe Pasini, presidenti rispettivamente della Franco Gnutti Holding e della Feralpi Holding, di Veronica Buzzi, vicepresidente del Gruppo Buzzi Unicem, multinazionale quotata con sede a Casale Monferrato, e di Federico Ghidini in qualità di presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia.

La ricerca svolta nell’ambito del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Brescia – con la collaborazione di SEI Consulting e il sostegno di Banca Patrimoni Sella – ha preso avvio nel mese di settembre 2015, intendendo individuare i modelli di governance per l’accompagnamento alla migliore continuità imprenditoriale in aziende familiari residenti in provincia di Brescia interessate da convivenze tra diverse generazioni. Il campione era formato da 98 piccole e medie imprese familiari bresciane.

Scarica il programma del convegno

 

Scuola: a Brescia al via il progetto alternanza scuola lavoro “Che Impresa Ragazzi”

in Banche/Economia/Formazione/Lavoro/UBi by

Gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Brescia alla prova di alternanza – scuola lavoro, grazie alla collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Territoriale, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e UBI – Banco di Brescia.

Il percorso dal titolo «Che impresa, ragazzi!» è pensato in particolare per i ragazzi delle classi terze degli istituti superiori e dura all’incirca 28-30 ore. Nel primo incontro gli studenti parteciperanno ad una lezione plenaria, ospitata il 3 febbraio nella Sala Corrado Faissola di UBI Banca, dove si approfondiranno temi come il capitale umano e l’investimento su se stessi e sulle proprie competenze, il primo approccio con il mondo del lavoro o, ancora, la gestione responsabile del denaro per conoscere ed evitare i rischi ed i problemi collegati al sovra-indebitamento.

Accanto agli aspetti dedicati alla finanza personale, saranno poi approfonditi i temi più specifici legati all’impresa, dalla fase di start up fino al recupero dei fondi necessari al suo avviamento ed al suo funzionamento. Nella seconda parte del percorso è infatti previsto un lavoro in team con un insegnante tutor per svolgere analisi del mercato, dei concorrenti, posizionamento, ipotesi di marketing e comunicazione. Il terzo step prevede la stesura di un business pian e come costruire il bilancio e il piano triennale di una start up. Nell’ultima fase i team lavoreranno su un software online per creare il business plan.

Il 27 gennaio a Economia la consegna dei diplomi del Master in Management e innovazione delle imprese

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/facoltà Economia/Formazione by

L’innovazione e la sfida rappresentata dall’analisi dei dati, fattori determinanti per creare valore nell’impresa, sono i temi al centro della lectio in programma venerdì 27 gennaio alle 17.30 nell’aula magna del dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia (via S. Faustino 74/B – Brescia), in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi del Master in Management e innovazione delle imprese, realizzato nell’ambito della convenzione tra Associazione Industriale Bresciana e l’Ateneo.

“Dopo nove anni, con l’edizione 2015-2016 il Master ha allargato il proprio orizzonte formativo, sviluppando un percorso focalizzato non più solo sulla gestione delle pmi, ma anche delle imprese più grandi per offrire a imprenditori e manager un’occasione di crescita professionale, di arricchimento culturale e di confronto, rispondendo con efficacia al crescente bisogno di approfondimento manifestato dalle aziende”, sottolinea Marco Bonometti, presidente di AIB.

“L’edizione 2015-2016 del Master in Management e Innovazione delle Imprese – dichiara il Rettore, prof. Maurizio Tira conferma la volontà dell’Università degli Studi di Brescia di accompagnare la crescita e il perfezionamento professionale di operatori aziendali ad alto potenziale attraverso un percorso formativo di eccellenza imperniato sui fabbisogni di indirizzo strategico, di gestione e di controllo delle imprese”.

La cerimonia si aprirà con i saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Maurizio Tira, e del presidente di AIB, Marco Bonometti. Seguirà la lectio curata da Giorgio Grasso, direttore della Fondazione CIFE, e da Devis Bianchini, docente presso il dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Ateneo bresciano.

Il pomeriggio di lavori, coordinato da Mario Mazzoleni (direttore Master e docente di Economia Aziendale) e Daniele Fano (ad Fondazione AIB), terminerà con le conclusioni affidate a Paola Artioli, presidente di Fondazione AIB, e con la consegna dei diplomi.

Imprese che vivono di cultura, nella provincia di Brescia sono 2.500

in Economia/Formazione/Tendenze by

La cultura in Lombardia conta quasi 26 mila imprese, +0,7% e rappresenta oltre un quinto del totale italiano (21,6%). Sono 8 mila quelle specializzate in design e 4 mila in pubblicità, un quarto del totale nazionale, quasi 3 mila le attività artistiche e di intrattenimento, circa 2 mila quelle fotografiche, di produzione cinematografica e video e di servizi di istruzione, quasi mille quelle impegnate in ricerca scientifica e sviluppo. Dopo Milano con oltre 14 mila, vengono Brescia con 2.465, Bergamo con 1.923 che cresce del 2,8% e Monza e Brianza con 1.636 (+1,1%). Superano le mille anche Varese e Como. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 2016 e 2015, oggi in occasione della presentazione presso il Piccolo Teatro Grassi di Milano dalla prima edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, iniziativa a cui partecipa la Camera di commercio di Milano.

A Milano sono oltre 14 mila le imprese nel settore culturale (tra editoria, attività artistiche e di intrattenimento, biblioteche e musei, istruzione, ricerca, pubblicità, design e fotografia), +0,7% nell’ultimo anno. Sono più di 5 mila quelle che operano nella pubblicità e nelle ricerche di mercato, seguite dalle attività di design (1.772) in crescita del 4,1%, da quelle creative, artistiche e di intrattenimento (1.333), +0,6% e da quelle di produzione cinematografica e video (1.294), +2,8%. La cultura milanese rappresenta un ottavo di quella nazionale ma arriva a pesare oltre un quinto nell’editoria in generale e nell’edizione di giochi per computer.

Dati imprese culturali nelle province della Lombardia

Gli studenti bresciani dell’Istituto Natta di Bergamo incontrano le imprese di Aib

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Formazione by
I giovani dalle imprese di Aib (Brescia e Bergamo)

Questo pomeriggio in AIB sei ragazzi bresciani (Alice Campari, Maria Contrini, Mattia Grazioli, Metteo Pedersini, Davide Sabatino, Veronica Vagni), che stanno frequentando i percorsi di alta specializzazione ITS dell’Istituto “Giulio Natta” di Bergamo, hanno incontrato gli imprenditori dei comparti chimico, alimentare, meccanico e siderurgico, che hanno così potuto conoscere i profili di questi studenti e valutare un loro eventuale inserimento in azienda come stagisti.

Durante l’incontro, aperto dai saluti del presidente del Settore Chimico di AIB Giovanni Silvioli, sono intervenuti Giuseppe Nardiello e Ilario Amboni, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita della scuola bergamasca, i quali hanno illustrato i dettagli dell’attività formativa e le procedure per attivare i tirocini in azienda della durata di 900 ore.

Al termine dei suoi percorsi di specializzazione ITS, post-diploma e indirizzati ai diplomati tecnici, l’Istituto “Giulio Natta” registra sempre ottimi risultati dal punto di vista occupazionale: il giorno stesso degli esami oltre il 70% dei neodiplomati ha già un lavoro e a distanza di pochi mesi si raggiunge la piena occupazione.

 

 

Venerdì in Aib un incontro con i percorsi formativi del Natta di Bergamo

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi/Evidenza/Formazione by

Associazione Industriale Bresciana organizza per venerdì 13 gennaio alle 16.30 in sede (via Cefalonia, 60 – Brescia) un incontro dedicato alle aziende del settore chimico, alimentare, meccanico e siderurgico, per presentare il progetto di alternanza scuola-lavoro della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita, promosso dall’Istituto Tecnico Chimico “Giulio Natta” di Bergamo.
L’Istituto Tecnico Superiore (ITS) nasce dall’esigenza di soddisfare la richiesta di professionalità altamente qualificate da parte delle imprese, ed è un percorso post-diploma parallelo ai corsi universitari indirizzato ai diplomati tecnici, in particolare periti chimici. Tre i percorsi formativi biennali attualmente attivati dall’istituto bergamasco: Tecnico superiore per le produzioni biotecnologiche; Tecnico superiore per le produzioni chimico-industriali; Tecnico superiore per le applicazioni industriali della gomma e del PTFE.

All’incontro – al quale interverranno Paola Artioli, vice presidente di AIB per l’Education, e Giovanni Silvioli, presidente del settore Chimico di AIB –  saranno presenti anche i sei studenti bresciani che stanno frequentando i corsi. Gli imprenditori potranno così conoscere i profili di questi allievi per accoglierli eventualmente in stage in azienda e fornire indicazioni e proposte formative agli insegnanti. Il presidente della Fondazione Giuseppe Nardiello, insieme al direttore Ilario Amboni e al docente Pietro Zappa, saranno infatti a disposizione per ogni dettaglio sull’attività di formazione promossa dall’istituto e sulle procedure per attivare i tirocini in azienda della durata di 900 ore.

Al termine dei suoi percorsi di specializzazione ITS, l’Istituto “Giulio Natta” registra sempre ottimi risultati dal punto di vista occupazionale: il giorno stesso degli esami oltre il 70% dei neodiplomati ha già un lavoro e a distanza di pochi mesi si raggiunge la piena occupazione (conferma partecipazione: education@aib.bs.it).

 

Gli alunni del Cfp Zanardelli vanno a lezione di “produzione snella”

in Cfp Zanardelli/Economia/Evidenza/Formazione/Ok School by

Una lezione di “lean production” (letteralmente: produzione snella) per insegnare ad una classe di studenti del C.F.P. “G. Zanardelli” i principi del Toyota Production System simulando una linea di assemblaggio di biciclette. La proposta, avanzata da SEI Consulting, la società di consulenza strategica e direzionale di Brescia, è stata accolta con entusiasmo dall’organizzazione della scuola, che intravede per gli allievi l’opportunità di svolgere un’attività innovativa nell’ambito dell’Alternanza Scuola-Lavoro E mercoledì 21 dicembre, dalle 9alle 13, la Scuola ospiterà una tappa (la prima in una Scuola a Brescia) del “SEI Lean Bicycle Factory Tour”.

L’iniziativa itinerante, pensata dalla Società di consulenza bresciana per l’universo delle Pmi, è già stata svolta nelle sedi di quattro aziende lombarde. Ora, in una versione riadattata per gli studenti, è approdata anche al mondo della Scuola. “Se, negli incontri realizzati con le aziende – spiega il Ivan Losio, Amministratore unico dei SEI Consulting – abbiamo calamitato l’attenzione di titolari, manager e dipendenti, di alcune decine di imprese, sui benefici derivanti dalla riorganizzazione dei processi e dei team di lavoro in un’azienda snella, ai ragazzi del C.F.P. “G. Zanardelli” proporremo un format più agile, senza intaccare lo spirito dell’intervento formativo”. L’idea è di far più avvicinare i ragazzi alle reali esigenze del mondo delle nostre piccole e medie imprese con cui si confronteranno nei prossimi anni. E la lean production è certamente una delle sfide che molte imprese stanno affrontando”.

“Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta avanzata da SEI Consulting – ha aggiunto Marco Pardo, Direttore Generale del C.F.P. “G. Zanardelli” – perché vi abbiamo intravisto un’interessante collaborazione che dimostra una sinergia tra Azienda e Scuola, che è uno dei punti di forza dell’Alternanza. Una nuova opportunità per attuare una didattica laboratoriale, stimolante e formativa per gli studenti.” Beneficiari, oltre che protagonisti, saranno i ragazzi della classe Quarta dell’indirizzo “Tecnico per l’automazione industriale” con l’intento di costituirne un formato da divulgare ed esportare ad altre classi e scuole. Il format dell’incontro prevede l’alternanza di momenti formativi sulla filosofia “lean production” e sul coinvolgimento delle risorse, a simulazioni su una linea di produzione – prima tradizionale e successivamente ottimizzata – per mettere a fuoco cambiamenti e miglioramenti che l’approccio lean consente di ottenere su una linea di produzione. Oltre a trasmettere con chiarezza i valori della “Lean” (a partire dal forte coinvolgimento di tutte le risorse aziendali allo scopo di creare un unico patrimonio), si affronterà la questione dell’efficientamento dei processi, non solo dal punto di vista del miglioramento tecnico, ma anche da quello di gestione, del trasferimento delle conoscenze e del team building.

La lezione di mercoledì 21 novembre sarà animata da Massimo Trebeschi e Martina Guerini, rispettivamente manager e consulente dell’area Lean di SEI Consulting, col supporto di alcuni collaboratori. Il materiale e le attrezzature usate per la riproduzione della mini factory sono fornite dalla torinese Allmag, azienda specializzata nella creazione di attrezzature “Lean”.

I figli più meritevoli dei dipendenti della Streparava premiati con borse di studio

in Economia/Formazione by

Confermando una consuetudine che si rinnova da ormai più di un decennio, si è tenuta giovedì 15 dicembre 2016 alla STREPARAVA la cerimonia di consegna delle borse di studio ai figli dei dipendenti della società di Adro.

Sono ormai più di 130 i giovani che, grazie al loro impegno, hanno usufruito in questi anni delle borse di studio.

I risultati scolastici dei candidati sono stati esaminati dalla Commissione composta da un rappresentante della società, da un delegato sindacale e dal Prof. Giorgio Bettoni.

I vincitori delle borse di studio, accompagnati dai genitori alla presenza del C.D.A., dello Steering Commitee, della Commissione valutatrice e del Sindaco di Passirano, dott. Francesco Pasini – paese nativo del Fondatore Cav. del Lav. Gino Streparava – hanno avuto modo di apprezzare gli interventi che si sono succeduti e che hanno messo in risalto l’impegno dei giovani studenti, nella speranza che possano essere di esempio per i loro coetanei.

Il Presidente Pier Luigi Streparava ha ribadito che così, come voluto dal fondatore della società Cav. del Lav. Gino Streparava, continuerà l’attenzione nei confronti dei giovani confermando questa iniziativa ed altre anche attraverso il fondo Gino e Adele Streparava, attivo presso la Fondazione Comunità Bresciana.

L’incontro è stato anche l’occasione per premiare i bambini vincitori del concorso di disegno “Il mio papà la mia mamma in azienda”, lanciato in occasione del 65° anno dalla Fondazione.

Atena, l’unione fa la forza. Anche nella formazione

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di Andrea Tortelli – L’obiettivo, messo nero su bianco, è quello di raddoppiare i fatturati in cinque anni. E non si tratta di un desiderio trasposto in un grafico colorato per impressionare i giornalisti. Perché l’azienda inventata nel 2003 da Paolo Naoni – imprenditore del settore formazione con una passione per il design e per il giardinaggio – il “raddoppio” l’ha già centrato quest’anno. Il 2016 di Atena, infatti, si è (quasi) chiuso con un fatturato di 10,6 milioni di euro contro i 4,8 del 2009 e un utile di 1 milione e 700 mila euro, oltre tre volte quello dell’anno precedente.

Risorse che verranno in buona parte reinvestite sul territorio bresciano, dove stanno la testa e il cuore della società. Una realtà che conta oltre 60 dipendenti (di cui 15 assunti nel 2016), 600 collaboratori (tra docenti e relatori), 4.800 aziende clienti, 4mila eventi e 30mila persone formate nel solo 2015.

La sede cittadina di via Codignole – fatta di ampie vetrate e di comode poltrone Barcelona ad accogliere gli studenti – è il centro di una costellazione fatta di una ventina di filiali sparse per l’Italia, soprattutto nel Nord Est. Le prossime aperture arriveranno in Veneto, a Cagliari e a Pesaro. Ma uno degli investimenti più significativi sarà indirizzato ancora su Brescia, dove – in via Dalmazia – nel 2017 aprirà Atena 2.0. Un laboratorio di 400 metri in cui “sperimentare nuove soluzioni e nuove modalità formative che vadano incontro alle esigenze di imprese e privati, anche nel mare magnum del libero mercato”.

Atena si occupa anche di sicurezza e di progetti su fondi regionali, ma si tratta di attività marginali. Il core business sono i fondi Formatemp, che gestisce per conto di agenzie di lavoro interinale distribuendo formazione qualificata ai disoccupati. Ma una fetta importante del fatturato arriva dai fondi interprofessionali, che la società bresciana traduce in formazione per conto delle aziende, per legge tenute a versare circa 30 euro all’anno per ogni assunto. Un tesoretto che oggi si perde in gran parte nelle maglie delle procedure burocratiche dell’Inps e che Atena punta a far diventare sempre più centrale nelle proprie attività.

Il trend di crescita per i prossimi anni è tracciato. Già nel 2017 i fatturati dovrebbero salire a 12,9 milioni, per poi balzare a 15 (2018), 17,1 (2019) e 19,3 entro il 2020, anno in cui il margine dovrebbe schizzare fino a quota 12,5 milioni (6,2 Ebt) anche in virtù di una crescita dei costi decisamente contenuta (da 5 milioni a “solo” 6,3).

In questo quadro – come detto – a tirare la volata saranno i fondi interprofessionali. Il salto è avvenuto già nel 2016, con il triplicamento del fatturato rispetto al 2015 (da 1,2 milioni a 3,5). Ma a regime, nel 2020, questa voce dovrebbe valere ben 6,7 milioni. Come? Semplicemente intercettando i bisogni delle aziende (anche per il tramite dei consulenti del lavoro), aggregandoli e offrendo loro formazione di qualità più elevata grazie ad economie di scala.

“A fronte di circa 2,6 milioni di risorse maturate”, spiega Naoni, “quest’anno abbiamo erogato formazione per quasi il doppio: il moltiplicatore è sempre di due o tre volte le cifre impegnate. Purtroppo oggi metà delle risorse accantonate all’Inps dalle aziende non finisce in formazione e la parte rimanente si traduce ancora poco in formazione finanziata in forma aggregata. Il risultato”, chiarisce, “è che quasi tre quarti delle imprese non sfrutta a pieno le proprie opportunità: uno spreco che nella sola Leonessa vale diversi milioni di euro all’anno”.

Un rammarico che è di business, ma anche di sistema. “Gli aggregatori politici, di categoria e degli ordini non hanno interesse a unire davvero le energie”, sottolinea il numero uno di Atena, “perché ciò significherebbe rinunciare a porzioni di autonomia e ad equilibri che nulla hanno a che fare con l’efficienza. Vale per Brescia come per l’Italia”, chiosa, “soltanto superando le logiche personali e politiche possiamo costruire valore per i territori”.

La pallavolista Sara Anzanello incanta gli ospiti di Atena Spa

in Cultura/Economia/Eventi/Formazione by

La pallavolista Sara Anzanello giovedì pomeriggio ha incantato con la sua storia gli ospiti di Atena Spa all’interno del ciclo di incontri “Imprese Straordinarie”. L’atleta, che da circa un anno si è ritirata dall’attività agonistica, ha raccontato la sua personale impresa straordinaria che l’ha portata giovanissima ad esordire nella nazionale maggiore portando a casa la storica vittoria del Mondiale nel 2002.

Ma la Anzanello ha raccontato anche di una altra, altrettanto, grande impresa straordinaria che l’ha vista protagonista: dopo aver rischiato la vita per una epatite fulminante nel 2014 ha subito un trapianto di fegato, ma dopo un anno e mezzo dall’operazione è riuscita a scendere in campo per giocare ancora a livello agonistico, nella divisione B1. Una vittoria dettata soprattutto dalla sua grande forza di volontà.

La sua storia è stata inserita da Atena Spa – società bresciana leader nella formazione – nel ciclo di incontri dedicato a imprenditori, consulenti del lavoro e professionisti che terminerà a gennaio con un incontro con il mago Silvan.

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