Confindustria: nasce a Brescia RetImpresa Lab

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Nasce a Brescia RetImpresa Lab, il centro di competenze integrate dedicate alle imprese del territorio che vogliono fare rete; il servizio è stato presentato oggi pomeriggio nella Sala Beretta di Confindustria Brescia, dopo che l’Associazione aveva già ospitato – nella mattina odierna – il Consiglio Generale di RetImpresa, l’Agenzia nazionale di Confindustria che dal 2009 si occupa dei fenomeni aggregativi e dei contratti di rete.

All’incontro – moderato da Mario Ramella (Area Fiscale e Societario Confindustria Brescia) – sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Aldo Bonomi (past president RetImpresa), Fabrizio Landi (presidente RetImpresa), Giancarlo Turati (componente Consiglio Generale RetImpresa), Carlo La Rotonda (direttore RetImpresa), Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia) e Ilario Alvino (professore ordinario di diritto del lavoro Università la Sapienza).

L’appuntamento si è focalizzato, in particolare, sul tema della codatorialità, istituto lavoristico dedicato alle reti, che consente alle imprese aderenti a un contratto di rete di assumere insieme una o più risorse umane funzionali a realizzare il progetto comune.

Si tratta solo di uno dei tanti aspetti approfonditi da RetImpresa Lab, che rappresenta la rete nazionale dei servizi qualificati e innovativi dedicati alle collaborazioni tra imprese, e si sviluppa nei territori e nelle filiere del sistema Confindustria sotto il brand RetImpresa.

La nascita del centro RetImpresa Lab anche a Brescia si inserisce in un contesto già particolarmente favorevole alla creazione delle reti: secondo le elaborazioni del Centro Studi di Confindustria Brescia su dati Infocamere, dall’attivazione di tale strumento giuridico, nella nostra provincia sono state realizzate 334 reti che coinvolgono complessivamente 729 imprese.

Complessivamente, Brescia si colloca al 14esimo posto tra le province italiane per quanto riguarda la presenza di imprese retiste; a guidare la graduatoria sono Roma (6.667), Milano (1.905), Udine (1.256) e Salerno (1.244).

Le reti si confermano uno strumento molto eterogeneo a livello di forma giuridica e settore di attività: a testimoniare tale punto di forza, i dati riferiscono la presenza a Brescia di un nutrito gruppo di realtà con dimensioni ridotte e forme societarie più semplici: su 729 imprese, ben 255 non sono società di capitali, ma realtà quali cooperative, consorzi, società di persone o ditte individuali.

Per quanto riguarda la segmentazione delle imprese retiste nel solo comparto manifatturiero, prevalgono i settori metalmeccanici: il 37% fa riferimento ai Prodotti in metallo, il 12% a Macchinari ed apparecchiature; nel mezzo, un buon riscontro è ottenuto anche dall’Alimentare (15%).

“Nel 2022 abbiamo assistito a un forte incremento delle reti: solo nello scorso anno ne sono state siglate 60 a Brescia, tra reti soggetto e reti contratto – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia – Si tratta di uno strumento capace di aggregare realtà molto differenti tra loro, ma unite da un obiettivo comune, e allo stesso tempo di uscire dai confini provinciali: una serie di aspetti che ci spinge a guardare con ottimismo all’approdo anche a Brescia di RetImpresa Lab. Abbiamo più volte ribadito come il futuro dell’imprenditoria sarà caratterizzato dalla necessità di fare sistema, mettendo a fattor comune buone pratiche e know-how: le reti, in questo senso, costituiscono una via quanto mai efficace.”

“Il RetImpresa Lab di Brescia – aggiunge Fabrizio Landi, presidente di RetImpresa – va a rafforzare il network nazionale di Confindustria che fornisce a livello territoriale e nelle principali filiere nazionali servizi “su misura” alle imprese che intendono insieme accrescere le competenze, la capacità di co-progettazione e la sostenibilità dei propri modelli di business in rete. Con la firma di oggi mettiamo a disposizione delle imprese bresciane un desk di prossimità specializzato sul tema, al quale potersi rivolgere per ottenere assistenza qualificata e per cogliere tutte le opportunità e i vantaggi del fare rete”.

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